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10 relazioni: Dhia Cristiani, Emilio Cigoli, Harry Horner, Ida Lupino, Leith Stevens, Manlio Busoni, Maria Pia Di Meo, Robert Ryan, Taylor Holmes, Vinicio Sofia.
Dhia Cristiani
Si diplomò al Centro sperimentale di cinematografia nel 1938. Dopo aver interpretato ruoli secondari in teatro (in cui recitò nella stagione 1945-1946 con Andreina Pagnani, Rossano Brazzi, Valentina Cortese e Carlo Ninchi in Strano interludio di Eugene Gladstone O'Neill ed in Les mal-aimés di François Mauriac) e al cinema, in cui interpretò, a fianco di Massimo Girotti e Clara Calamai, Ossessione di Luchino Visconti (1943), film che fu il precursore del neorealismo, nella metà degli anni quaranta abbandonò la recitazione (salvo un breve ritorno sul set nel 1955 nel film Tua per la vita di Sergio Grieco) e si dedicò interamente al doppiaggio, dove la sua voce delicata, suadente e sensuale è spesso riconoscibile per una "s" che conserva una lievissima traccia della sua origine romagnola, divenendo, assieme a Lydia Simoneschi, Tina Lattanzi, Andreina Pagnani, Giovanna Scotto e Rosetta Calavetta, una delle doppiatrici di punta della sua generazione.
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Emilio Cigoli
Discendente dell'artista rinascimentale Lodovico Cardi, detto ''il Cigoli''. Il nonno Luigi era un attore del cinema muto che recitò diverse volte al fianco di Francesca Bertini.
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Harry Horner
Fu allievo di Max Reinhardt prima di trasferirsi negli Stati Uniti, dove svolse la sua attività artistica. Vinse due Oscar alla migliore scenografia: nel 1950 per L'ereditiera e nel 1962 per Lo spaccone.
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Ida Lupino
Fu una delle rare donne a lavorare negli anni cinquanta come regista. Spesso qualificata di femminista, abbordò nei suoi film argomenti difficili per l'epoca, come una gravidanza non desiderata, lo stupro, la bigamia, ecc.
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Leith Stevens
Nato nel Missouri, dopo essersi fatto conoscere come bambino prodigio (fu accompagnatore del contralto Ernestine Schumann-Heink) fece da arrangiatore per la CBS, per diventare poi un prolifico compositore di colonne sonore.
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Manlio Busoni
Ha esordito nel cinema come attore nel 1946, interpretando il ruolo dell'ispettore di polizia ne La primula bianca di Carlo Ludovico Bragaglia e proseguendo quest'attività fino ai primi anni settanta in film come Io, Amleto di Giorgio Simonelli (1952), Casta Diva di Carmine Gallone (1954), Peccato che sia una canaglia di Alessandro Blasetti (1954), La battaglia di El Alamein di Giorgio Ferroni (1969) ed Il delitto Matteotti di Florestano Vancini (1973).
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Maria Pia Di Meo
Maria Pia Tempestini nasce a Roma il 23 settembre 1939, figlia d'arte degli attori Giotto Tempestini e Anna Di Meo, inizia da bambina nel 1944 a lavorare nel doppiaggio in teatro e alla radio, spesso accanto ai genitori.
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Robert Ryan
Già campione dei pesi massimi del Dartmouth College, dove si laureò nel 1932, negli anni seguenti condusse una vita avventurosa, prima imbarcandosi e poi come operaio nel periodo del New Deal, e in seguito come lavorante in un ranch del Montana.
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Taylor Holmes
Apparso in oltre 50 film a partire dal 1917, fu sposato con l'attrice Edna Phillips, morta nel 1952 e dalla quale ebbe tre figli: Madeline, Phillips (anch'egli attore, morto a 35 anni in una collisione aerea mentre svolgeva il servizio militare nella Royal Canadian Air Force) e Ralph (attore, morto a 30 anni per suicidio).
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Vinicio Sofia
Il suo primo film fu Camicia nera (1933), diretto da Giovacchino Forzano. Piccolo, tozzo, dal volto grosso ed espressivo, e la voce sottile e insinuante, a partire dalla metà degli anni quaranta Vinicio Sofia sarebbe divenuto uno dei più validi e riconoscibili caratteristi del nostro cinema, soprattutto accanto a Totò: tra le diverse pellicole ricordiamo Fifa e arena (1948), nella parte del manager del torero Paquito, Totò al Giro d'Italia, (1948), nella parte del cuoco e Un turco napoletano (1953), nella parte del vero turco, tutti e tre diretti da Mario Mattoli.
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Conosciuto come Beware, My Lovely, La iena di Oakland.