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24 relazioni: Alberto Sorrentino, Anita Todesco, Benito Stefanelli, Bruno Carotenuto, Carletto Sposito, Carlo Pisacane (attore), Dhia Cristiani, Emilio Cigoli, Franco Balducci, Ivo Battelli, Lauro Gazzolo, Leonardo Severini, Livio Lorenzon, Mario Amendola, Nino Musco, Paolo Gozlino, Renato Turi, Roberto Bianchi Montero, Stelio Candelli, Tina De Mola, Tina Pica, Tino Scotti, Tom Felleghy, Ugo Tognazzi.
Alberto Sorrentino
Di origini campane per parte di padre (era nativo di Castellammare di Stabia), fu per qualche tempo corrispondente di un quotidiano toscano per le pagine di cronaca locale.
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Anita Todesco
Allieva del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, si diploma nel 1955. Negli anni '60 ha recitato come attrice in numerosi film in costume, commedie all'italiana, musicarelli (Il ladro di Bagdad, Morgan il pirata, Viaggio di nozze all'italiana, Le magnifiche sette, La donna degli altri è sempre più bella, 2 samurai per 100 geishe, La sceriffa, Siamo tutti pomicioni), ha preso parte in spettacoli teatrali con Macario, Sandra Mondaini, Arnoldo Foà, ecc.
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Benito Stefanelli
Stefanelli fece numerose apparizioni in ruoli minori in diversi spaghetti western. È apparso anche nella trilogia del dollaro di Sergio Leone.
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Bruno Carotenuto
Figlio del più celebre Memmo, inizia giovanissimo, verso la seconda metà degli anni cinquanta a lavorare nel mondo del cinema.
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Carletto Sposito
Fratello dell'autore teatrale Raffaele Sposito in arte Faele, fu caratterista poliedrico, a volte anche drammatico. La sua carriera artistica si è svolta in ogni campo dello spettacolo: dalla rivista, alla prosa, al cinema, alla televisione, alla radio e al cabaret.
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Carlo Pisacane (attore)
Attore di rilievo della filodrammatica napoletana, nato a Napoli il 2 febbraio 1889 iniziò la carriera cinematografica all'epoca del film muto, esordendo a fianco di Tina Pica nel primo film della regista italiana Elvira Notari.
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Dhia Cristiani
Si diplomò al Centro sperimentale di cinematografia nel 1938. Dopo aver interpretato ruoli secondari in teatro (in cui recitò nella stagione 1945-1946 con Andreina Pagnani, Rossano Brazzi, Valentina Cortese e Carlo Ninchi in Strano interludio di Eugene Gladstone O'Neill ed in Les mal-aimés di François Mauriac) e al cinema, in cui interpretò, a fianco di Massimo Girotti e Clara Calamai, Ossessione di Luchino Visconti (1943), film che fu il precursore del neorealismo, nella metà degli anni quaranta abbandonò la recitazione (salvo un breve ritorno sul set nel 1955 nel film Tua per la vita di Sergio Grieco) e si dedicò interamente al doppiaggio, dove la sua voce delicata, suadente e sensuale è spesso riconoscibile per una "s" che conserva una lievissima traccia della sua origine romagnola, divenendo, assieme a Lydia Simoneschi, Tina Lattanzi, Andreina Pagnani, Giovanna Scotto e Rosetta Calavetta, una delle doppiatrici di punta della sua generazione.
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Emilio Cigoli
Discendente dell'artista rinascimentale Lodovico Cardi, detto ''il Cigoli''. Il nonno Luigi era un attore del cinema muto che recitò diverse volte al fianco di Francesca Bertini.
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Franco Balducci
Prese parte a circa 75 film tra il 1947 e il 1978, interpretando ruoli non di primo piano. Esordì sul grande schermo nel film Il Passatore (1947) di Duilio Coletti, nel ruolo di Giacomo.
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Ivo Battelli
Durante una carriera di 31 anni ha lavorato con Vittorio De Sica per la scenografia del film Sciuscià (1946) e con Carmine Gallone nel film Manon Lescaut (1940).
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Lauro Gazzolo
Era il padre degli attori Nando e Virginio Gazzolo.
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Leonardo Severini
Debutta come attore negli anni quaranta, ma è solo dal 1961, con la commedia Psycosissimo di Steno, che inizia a lavorare con frequenza; pellicola alla quale seguono, nello stesso anno, Il federale di Luciano Salce, Vanina Vanini di Roberto Rossellini e Maciste alla corte del Gran Khan di Riccardo Freda.
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Livio Lorenzon
Cominciò l'attività di attore con lo pseudonimo di Elio Ardan, partecipando al film Ombre su Trieste (1952), girato nella città natale.
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Mario Amendola
Nato a Recco, in provincia di Genova, da genitori romani, iniziò la sua carriera nel 1931 come scrittore di riviste di avanspettacolo, ottenendo grande successo alla fine degli anni trenta con le riviste di Macario e Wanda Osiris (tra i suoi titoli, Tutte donne, Febbre azzurra, Follie di Amleto, Le educande di San Babila, L'uomo si conquista la domenica).
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Nino Musco
Nino Musco inizia la sua carriera cinematografica all'inizio degli anni cinquanta in qualità di caratterista, intensificata però, solo sul finire del decennio.
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Paolo Gozlino
È ricordato per aver partecipato fra gli anni sessanta e settanta come primo ballerino e coreografo, assieme alla moglie, la ballerina Elena Sedlak, a diverse trasmissioni di intrattenimento leggero del Programma Nazionale della Rai, fra cui Studio Uno e Biblioteca di Studio Uno.
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Renato Turi
Nato a Firenze, figlio del napoletano Umberto Turi e della romana Giulia Ragni, ambedue attori di prosa, trascorse l'infanzia presso i teatri di varie città al seguito dei genitori e sentì molto presto crescere dentro di sé il desiderio di esibirsi in palcoscenico.
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Roberto Bianchi Montero
Inizia da giovane a recitare in piccole compagnie teatrali, sino ad essere scritturato da Ettore Petrolini, con cui recita soprattutto in parti di giovane attore per quattro anni.
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Stelio Candelli
Nato a Trieste, figlio di funzionari pubblici, nel 1954 Candelli si iscrive all'Accademia d'arte drammatica di Roma, diplomandosi nel 1957.
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Tina De Mola
Tina De Mola frequenta, spinta dalla famiglia, le scuole magistrali e, durante questo periodo, comincia a coltivare la passione per il canto lirico.
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Tina Pica
Nacque nel rione Borgo Sant'Antonio, da Giuseppe Pica e dall'attrice Clementina Cozzolina. Ancora bambina, cominciò a lavorare come attrice con i suoi genitori in una compagnia teatrale ambulante, a Napoli e dintorni, distinguendosi per il notevole talento.
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Tino Scotti
Nacque da Margherita Scotti, cantante lirica, e da un messicano da lei incontrato in tournée, che il figlio non conobbe mai.
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Tom Felleghy
Dopo essersi formato artisticamente nella sua città d'origine, Budapest, studiando recitazione e regia, inizia a lavorare in teatro, come attore ma soprattutto come regista, per poi trasferirsi, all'epoca dell'invasione sovietica del 1956, prima in Austria e, in un secondo tempo, a Roma, dove ha iniziato la sua carriera cinematografica con una serie di piccole parti in alcuni peplum e in qualche film d'avventura.
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Ugo Tognazzi
È considerato uno dei volti più importanti della commedia all'italiana insieme a Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni e Alberto Sordi.
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