Stiamo lavorando per ripristinare l'app di Unionpedia nel Google Play Store
UscenteArrivo
🌟Abbiamo semplificato il nostro design per una migliore navigazione!
Instagram Facebook X LinkedIn

La signora in nero

Indice La signora in nero

La signora in nero è un film del 1943 diretto da Nunzio Malasomma. Distribuita nelle sale cinematografiche il 13 dicembre 1943, la pellicola è un esempio di commedia degli equivoci del cosiddetto filone dei telefoni bianchi.

Indice

  1. 18 relazioni: Angelo Calabrese, Antonio Gandusio, Aroldo Tieri, Carlo Ninchi, Cesare Andrea Bixio, Cinema dei telefoni bianchi, Felice Montagnini, Fulvio Jacchia, Gaspare Cataldo, Laura Redi, Lina Volonghi, Luisa Garella, Mino Caudana, Nunzio Malasomma, Paul Gavault, Roberto Villa, Stefano Sibaldi, Vera Carmi.

Angelo Calabrese

Nel 1938 viene scritturato dalla radio EIAR di Roma come componente della Compagnia di prosa del teatro radiofonico, lavoro che manterrà anche nel dopoguerra sino alla fine degli anni 50, prendendo parte a centinaia di Radiodrammi e commedie, lavorando accanto ad attori come Ubaldo Lay, Elena Da Venezia, Stefano Sibaldi, Nella Maria Bonora, Fernando Farese, Jolanda Verdirosi, Franco Becci e registi come Anton Giulio Majano, Enzo Ferrieri e Guglielmo Morandi.

Vedere La signora in nero e Angelo Calabrese

Antonio Gandusio

Nato in Istria Gandusio fu uno dei più famosi attori brillanti del teatro novecentesco. Si avviò agli studi di Giurisprudenza spinto dal padre, avvocato, e conseguì la laurea studiando prima a Genova e poi a Roma, dove coltivò la sua passione per la recitazione che lo spinse a studiare presso una filodrammatica e, successivamente, a trovare scritture presso alcune delle più rinomate compagnie teatrali dell'epoca.

Vedere La signora in nero e Antonio Gandusio

Aroldo Tieri

Avendo girato all'incirca 110 film, è considerato come una importante figura nel teatro e nel cinema italiano degli anni cinquanta e sessanta.

Vedere La signora in nero e Aroldo Tieri

Carlo Ninchi

Era l'ultimo dei cinque figli di Arnaldo, colonnello del Genio, e Lidia Bedetti. Fratello di Annibale (1887-1967) e cugino del padre di Ave (1915-1997), debuttò nella compagnia del fratello impersonando Pilade nellOreste di Alfieri, per poi essere chiamato nelle maggiori compagnie teatrali italiane dove si trovò a dividere la scena con altri futuri grandi quali Paolo Stoppa e Gino Cervi.

Vedere La signora in nero e Carlo Ninchi

Cesare Andrea Bixio

Ha composto, a partire dal 1909, più di 500 canzoni e 150 colonne sonore. Tra i suoi più importanti successi vanno annoverati: Solo per te Lucia, Parlami d'amore Mariù, Portami tante rose, Violino tzigano, Il tango delle capinere, Vivere, Mamma, Tre rundinelle, Canta se la vuoi cantar, Buon anno buona fortuna, Il valzer dell'organino, Lasciami cantare una canzone, La strada nel bosco.

Vedere La signora in nero e Cesare Andrea Bixio

Cinema dei telefoni bianchi

Il cinema dei telefoni bianchi è un sottogenere cinematografico della commedia in voga in Italia tra il 1936 e il 1943. Il nome deriva dalla presenza di telefoni di colore bianco nelle sequenze dei primi film prodotti in questo periodo, sintomatica di benessere sociale: uno status symbol atto a marcare la differenza dai telefoni "popolari" in bachelite, più economici e dunque maggiormente diffusi, che invece erano di colore nero.

Vedere La signora in nero e Cinema dei telefoni bianchi

Felice Montagnini

Nel cinema italiano è stato autore di una cinquantina di colonne sonore per film dal 1931 al 1966, sia come compositore sia come direttore d'orchestra.

Vedere La signora in nero e Felice Montagnini

Fulvio Jacchia

Fulvio Jacchia ha cominciato la sua carriera con due film di Mario Mattoli poco prima della prima guerra mondiale. Tra il 1940 e il 1943 ha partecipato a undici film come scenografo o arredatore, con vari registi italiani, pero le sue produzioni diminuiscono dopo il 1943.

Vedere La signora in nero e Fulvio Jacchia

Gaspare Cataldo

Cataldo esordì nel teatro nel 1938, scrivendo assieme ad Alessandro De Stefani, una commedia comica di successo, intitolata Ecco la fortuna.

Vedere La signora in nero e Gaspare Cataldo

Laura Redi

Italiana nata in Francia, esordisce col nome d'arte di Lalette Reder nel film Marcella di Guido Brignone del 1937 in un ruolo minore.

Vedere La signora in nero e Laura Redi

Lina Volonghi

Artista eclettica, fu interprete di radiodrammi e di opere teatrali in lingua e in dialetto (o parzialmente dialettali), come La bocca del lupo (ambientata nella sua città natale e tratta dal romanzo di Remigio Zena), Le baruffe chiozzotte e I rusteghi, di Carlo Goldoni.

Vedere La signora in nero e Lina Volonghi

Luisa Garella

Non sono noti i dati anagrafici dell'attrice. Due gli anni di nascita attribuiti: 1913 e 1921. Dopo aver frequentato il liceo e conseguito due diplomi, uno di pianoforte al Conservatorio di musica Santa Cecilia e l'altro di recitazione alla scuola Eleonora Duse, alterna la sua attività di attrice tra il cinema, dove esordisce nel 1934 nel film Paraninfo di Amleto Palermi con Angelo Musco, e il teatro, sempre nel 1934, come « Luigia Gargarella » è nel cast della Nuova Compagnia della Commedia con Renzo Ricci, l'anno successivo fa parte della Compagnia teatrale De Sica-Rissone-Melnati.

Vedere La signora in nero e Luisa Garella

Mino Caudana

Iniziò la sua carriera come giornalista e redattore di varie testate (tra cui «Le grandi novelle» fondata da Dino Segre, 1926-1927).

Vedere La signora in nero e Mino Caudana

Nunzio Malasomma

Dopo la laurea in ingegneria, lavorò come giornalista e nel 1920, insieme a Luciano Doria, fondò "Fortunio", una rivista di cinema e teatro.

Vedere La signora in nero e Nunzio Malasomma

Paul Gavault

Nato a Parigi nel XVII arrondissement, Gavault nel 1906 ha avuto successo con la sua commedia comica Mademoiselle Josette, ma femme co-autore Robert Charvay, di cui ne sono stati realizzati numerosi adattamenti cinematografici, è stato anche sceneggiatore per la società di produzione Le Film d'Art.

Vedere La signora in nero e Paul Gavault

Roberto Villa

Da poco tempo in Italia, dove studiava medicina e seguiva i corsi del Centro sperimentale di cinematografia, venne scoperto da Mario Camerini che lo fece esordire al cinema nel suo Il grande appello (1936), un film propagandistico in cui interpretò il ruolo del figlio di un rinnegato che vendeva armi agli abissini, al quale seguì, nel 1938, Luciano Serra pilota di Goffredo Alessandrini.

Vedere La signora in nero e Roberto Villa

Stefano Sibaldi

Esordì sulle scene nel 1928 con la compagnia diretta da Palmarini, per poi recitare come primattore con Sem Benelli (1930). Si avvicinò presto alla radio; fra le prime interpretazioni radiofoniche si ricordano Una parte difficile di Roma (1935), L'antenato di Veneziani (1935), il radiodramma Chi va là? di Galvano (1936) e La prima cornetta di Fornelli (1936), tutti per la regia di Alberto Casella, dal 1937 inizia la sua attività nel mondo del doppiaggio cinematografico.

Vedere La signora in nero e Stefano Sibaldi

Vera Carmi

Nata a Torino nel 1914 e ivi formatasi con il teatro, si trasferisce a Roma dove viene scritturata per il suo primo film Addio giovinezza!, con la direzione di Ferdinando Maria Poggioli (1940).

Vedere La signora in nero e Vera Carmi