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18 relazioni: Adriano Bolzoni, Cristina Gajoni, Franco Villa, Giacomo Gentilomo, Gian Stellari, Guido Zurli, Hélène Chanel, José Jaspe, José Suárez, Linda Cristal, Luciano Trasatti, Mimmo Palmara, Otello Colangeli, Renato Montalbano, Sergio Leone, Thea Fleming, Umberto Lenzi, Vittorio Sanipoli.
Adriano Bolzoni
Iniziò la carriera come giornalista, facendosi conoscere per i suoi reportage dal fronte della seconda guerra mondiale (aveva aderito alla Repubblica Sociale Italiana).
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Cristina Gajoni
Figlia del pittore Adriano Gajoni, forte di un fisico da pin-up, inizia da giovane la carriera negli anni cinquanta come fotomodella, effettuando anche alcune partecipazioni in film come comparsa; nel frattempo frequenta un corso di recitazione al Piccolo Teatro di Milano.
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Franco Villa
Ha curato la fotografia di un'ottantina di film dal 1961 al 1988.
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Giacomo Gentilomo
Fin dal liceo ha la passione per il disegno, la pittura e il teatro. Terminati gli studi disegna scenografie e bozzetti per il teatro, tanto che il regista russo Pietro Sharoff, a Trieste per mettere in scena uno spettacolo, apprezza il suo lavoro per la scenografia e lo invita ad andare alla sua scuola di teatro a Düsseldorf.
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Gian Stellari
Collaborò con Guido Malatesta in alcuni dei suoi film e compose la colonna sonora di tre film sul personaggio di Maciste. Nel 1956, fu il direttore d'orchestra del Festival di Sanremo e dell'Eurovision Song Contest, conducendo l'organico svizzero durante le performance di Aprite le finestre di Franca Raimondi e Amami se vuoi di Tonina Torrielli, rappresentanti l'Italia.
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Guido Zurli
Dopo alcune esperienze di aiuto regista, nel 1962 ebbe l'occasione di dirigere un film inizialmente affidato a Sergio Leone, Le verdi bandiere di Allah.
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Hélène Chanel
Accreditata spesso con pseudonimi diversi: Hélène Chancel, Helen Chanel, Sheryll Morgan, Helen Stoliaroff e anche col suo vero nome Hélène Stoliaroff, è ricordata prevalentemente per i ruoli ricoperti in film peplum e di ambientazione storica.
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José Jaspe
Inizia a recitare sin da bambino sui palcoscenici teatrali e debutta al cinema spagnolo nel 1941, dopo la fine della guerra civile e fino al 1952 interpreta una quarantina di film.
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José Suárez
Interprete molto attivo in Italia, è ricordato in particolar modo per la sua interpretazione nel film La sfida (1958) di Francesco Rosi.
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Linda Cristal
Nata da padre francese e da madre italiana, dopo un matrimonio sfortunato a diciotto anni inizia la sua carriera cinematografica interpretando diverse pellicole sia in Argentina che in Messico, ma la svolta arriva con il suo primo film girato a Hollywood, il western La saga dei comanches (1956), al quale fa seguito la commedia romantica In licenza a Parigi (1958), che le permette di vincere nel 1959 il premio Golden Globe per la migliore attrice debuttante.
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Luciano Trasatti
Ha lavorato nel cinema italiano come operatore di ripresa e direttore della fotografia, su circa 80 film dal 1950 al 1980. Una volta è apparso anche come attore nel 1969 in Colpo di stato diretto da Luciano Salce.
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Mimmo Palmara
Frequenta i corsi di recitazione presso l'Accademia nazionale d'arte drammatica, di Roma, diplomandosi nel 1949. Particolarmente conosciuto fin dagli anni cinquanta, recita in alcune piccole produzioni del filone peplum molto in voga in quegli anni.
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Otello Colangeli
Entrò in contatto con il cinema all'età di diciassette anni studiando dapprima nella Radiotecnica e poco dopo nel cinema Barberini.
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Renato Montalbano
Fu attivo fino alla prima metà degli anni novanta.
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Sergio Leone
Riconosciuto a livello mondiale come uno dei più grandi registi di tutti i tempi, è celebre soprattutto per i suoi spaghetti-western. Nonostante i pochi film diretti, la sua regia ha fatto scuola contribuendo alla rinascita del western negli anni sessanta grazie a titoli come Per un pugno di dollari, Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo (che formano la cosiddetta "trilogia del dollaro") e C'era una volta il West, mentre con C'era una volta in America ha profondamente rinnovato il lessico dei gangster movie (queste ultime due pellicole, assieme a Giù la testa, fanno parte invece della "trilogia della seconda frontiera americana", come definita dallo stesso Leone, altresì conosciuta in seguito come "trilogia del tempo" da una definizione datagli dal critico cinematografico Morandini o anche, infine, "trilogia della fiaba").
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Thea Fleming
Lanciata come la Brigitte Bardot olandese, iniziò la carriera nel 1960, apparendo fino al 1974 in una trentina di pellicole di genere, dal peplum alla commedia (è accanto a Ugo Tognazzi in un episodio de I mostri) fino allo spionistico, con ruoli da protagonista in Il nostro agente a Casablanca e L'assalto al centro nucleare.
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Umberto Lenzi
Tra i maggiori esponenti del poliziottesco, ha infatti diretto titoli divenuti dei film di culto del genere, come Milano odia: la polizia non può sparare, Roma a mano armata e Napoli violenta.
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Vittorio Sanipoli
Vittorio Sanipoli frequentò l'Accademia d'arte drammatica a Milano su suggerimento della zia, l'attrice Elvira Betrone, ed esordì nel 1939 nella Compagnia dei Gialli, diretta da Romano Calò; recitò poi con la Compagnia Odeon di Milano (1941), e nel dopoguerra con Ruggero Ruggeri e Renzo Ricci (1948).