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91 relazioni: Anafora (linguistica), Apofonia, Categoria grammaticale, Concordanza dei tempi, Condizionale, Condizionale passato, Condizionale presente, Congiuntivo, Congiuntivo presente, Coniugazione (linguistica), Converbo, Coverbo, Debitivo, Definitezza, Dialetti arabi, Diatesi antipassiva, Essere, ʾIʿrāb, Filosofia della storia, Flessione (linguistica), Frase nucleare, Funzioni del linguaggio, Futuro semplice, Gerundio, Grammatica della lingua franca nova, Grammatica francese, Grammatica georgiana, Grammatica islandese, Grammatica latina, Grammatica lettone, Grammatica napoletana, Grammatica spagnola, Imperativo, Indicativo, Indoeuropeistica, Infinito (modo), Ipotesi del substrato preindoeuropeo nel proto-germanico, Iussivo, Legge di Scania, Lingua anem, Lingua asturiana, Lingua curda, Lingua egizia, Lingua etrusca, Lingua faroense, Lingua finlandese, Lingua franca nova, Lingua frigia, Lingua gotica, Lingua greca, ... Espandi índice (41 più) »
Anafora (linguistica)
Lanafora è una delle più importanti funzioni di coesione linguistica dei testi.Lo Duca, cit., 2008, p. 181. Serve a mettere in opera dei legami tra porzioni di un testo più o meno vaste e più o meno distanti tra loro.
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Apofonia
In linguistica, apofonia (altrimenti detta ablaut, gradazione vocalica, alternanza vocalica, modifica interna, modifica tematica, alternanza tematica, mutazione tematica, inflessione interna) è l'alternanza di suoni vocalici e/o consonantici, all'interno del tema di una parola, che dà informazioni di tipo grammaticale (spesso riguardo alla flessione della parola), marcando le differenze tra casi, categorie, o tempi verbali.
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Categoria grammaticale
Una categoria grammaticale è "ogni classe di opzioni grammaticali complementari e omogenee". Tale omogeneità è definita dalla essenzialità di alcune fondamentali esperienze cognitive dell'uomo, quali la distinzione tra i generi maschile, femminile e neutro; la collocazione di un dato evento nel tempo e l'eventuale indicazione della sua durata; l'indicazione della numerosità di determinati oggetti (unicità o molteplicità).
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Concordanza dei tempi
La concordanza dei tempi, corrispondente a grandi linee alla consecutio temporum della grammatica latina, è l'insieme di regole che stabiliscono l'uso – nella lingua italiana – dei tempi e dei modi della frase principale e della frase subordinata.
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Condizionale
Il condizionale è un modo verbale abbastanza comune nelle lingue europee. Viene usato soprattutto per indicare un evento o situazione che ha luogo solo se è soddisfatta una determinata condizione.
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Condizionale passato
Il condizionale passato è la forma composta del modo condizionale, il quale indica situazioni ed eventi considerati solo come potenziali e subordinati ad una condizione (al posto tuo avrei fatto diversamente).
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Condizionale presente
Il condizionale presente è la forma semplice del modo condizionale. Si adatta principalmente a descrivere situazioni ed abitudini subordinate ad una certa condizione.
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Congiuntivo
Il congiuntivo è un modo verbale di diverse lingue, comprese la lingua italiana e le altre lingue romanze, la cui funzione basilare è quella di indicare un evento soggettivo, irreale, non sicuro, ipotetico o non rilevante.
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Congiuntivo presente
Il congiuntivo presente è la forma verbale della lingua italiana generalmente usata nella frase secondaria per indicare la volontà di azione pensata (Voglio che tu mi dica la verità), oppure la proiezione mentale di un evento futuro (Spero che domani tu stia meglio) o anche la possibilità di un evento immaginato (Credo che Luigi dorma sereno).
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Coniugazione (linguistica)
In linguistica, la coniugazione di un verbo (dal latino coniugatio, 'unione', da coniugere, letteralmente 'porre sotto lo stesso giogo'.) è il complesso sistematizzato delle forme verbali prodotte dal meccanismo di flessione verbale.
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Converbo
Nella linguistica teorica, un converbo è una forma verbale indefinita che serve a esprimere subordinazione avverbiale, cioè nozioni come "quando", "perché", "dopo", "mentre".
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Coverbo
Il coverbo è un termine usato nella linguistica teoretica, più spesso applicato alle lingue con costruzione verbale seriale, ma anche per i predicati complessi che sono costituiti da due verbi, di cui uno è un verbo ausiliare che contribuisce a diversi tipi di informazione come modalità, direzione o Aktionsart.
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Debitivo
Il debitivo è un modo grammaticale usato nella lingua lettone per esprimere obblighi o doveri. Nel modo debitivo, tutte le persone sono formate declinando il pronome nel caso dativo e usando la radice presente in terza persona, prefissata con jā-.
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Definitezza
La definitezza è, in linguistica, la capacità di un sintagma nominale di fare riferimento alla realtà o ad una entità con maggiore o minore precisione.
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Dialetti arabi
Della lingua araba esistono molte varietà che vengono chiamate solitamente dialetti, nell'accezione di "lingua vernacolare prevalente nell'uso informale presso ciascuna comunità".
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Diatesi antipassiva
La voce verbale antipassiva è un tipo di diatesi usata tendenzialmente nelle lingue ergative (sebbene studi recenti abbiano messo in luce come questa correlazione non sia sistematica).
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Essere
Quello dellEssere è un tema che attraversa tutta la storia della filosofia fin dai suoi esordi. Per quanto già posto dalla filosofia indiana sin dal IX secolo a.C., è all'eleate Parmenide che si deve l'aver dato inizio in Occidente a questo lungo dibattito che percorre i secoli e le diverse culture fino ai nostri giorni.
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ʾIʿrāb
ʾIʿrab è un termine arabo che indica la suffissazione dei sostantivi, degli aggettivi e dei verbi nella lingua araba classica che ha lo scopo di esprimere la funzione grammaticale dei nomi (ossia la loro declinazione) e la specificazione del modo nei verbi.
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Filosofia della storia
La filosofia della storia si occupa del significato spirituale della storia e di un suo possibile fine teleologico. Essa si chiede se esista un disegno, uno scopo, o un principio guida nel processo della storia, e quale ruolo vi occupi l'essere umano.
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Flessione (linguistica)
In linguistica, si definisce flessione un meccanismo di formazione delle parole in cui una parola viene modificata per esprimere varie categorie grammaticali, come il genere, il numero, la persona, il caso, il tempo, il modo, l'aspetto, la diatesi, la definitezza o l'animatezza.
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Frase nucleare
Per "frase nucleare" (ma anche frase elementare o frase minima), in linguistica, si intende una nozione intuitiva, definita dalla grammatica tradizionale in modi approssimativi e talvolta fantasiosi, che rinvia all'esistenza di frasi non composte da altre frasi.
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Funzioni del linguaggio
Facendo riferimento al modello matematico della comunicazione di Claude Shannon e Warren Weaver (1948-49), si presuppone che ogni atto di comunicazione linguistica, ad esempio verbale, faccia intervenire perlomeno sei variabili distinte.
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Futuro semplice
Il futuro semplice è una forma verbale del modo indicativo. Indica situazioni ed eventi presenti e futuri che risultano in qualche modo incerti; il futuro viene spesso preferito al presente per indicare eventi futuri quando l'evento è situato a notevole distanza di tempo nell'avvenire.
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Gerundio
Il gerundio è un modo indefinito (o forma nominale del verbo) della lingua italiana utilizzato per indicare un processo considerato nei suoi riferimenti ad un secondo avvenimento.
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Grammatica della lingua franca nova
La lingua franca nova segue l'ordine delle parole SVO (soggetto-verbo-oggetto). Le parole, i sintagmi e le proposizioni alteranti seguono generalmente ciò che alterano.
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Grammatica francese
La grammatica francese presenta numerose analogie con la grammatica italiana, nonché con la lingua spagnola e la lingua portoghese: con tutte, divide la comune appartenenza alla famiglia delle lingue romanze, anche dette lingue neo-latine, a loro volta appartenenti al più ampio gruppo linguistico romanzo, lo stesso posto occupato dalla lingua inglese, all'interno della famiglia linguistica germanica.
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Grammatica georgiana
La lingua georgiana appartiene alla famiglia caucasica meridionale o cartvelica. Sebbene alcune delle sue caratteristiche siano simili a quelle delle lingue slave (ad esempio la presenza della categoria dellaspetto nel sistema verbale), in linea di massima la grammatica georgiana è notevolmente diversa da quella delle lingue indoeuropee.
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Grammatica islandese
La grammatica islandese descrive le regole e le irregolarità della lingua islandese. La lingua islandese è una lingua altamente flessiva, si distinguono tre generi (maschile, femminile, neutro), due numeri (singolare, plurale) e quattro casi (nominativo, genitivo, dativo, accusativo).
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Grammatica latina
La lingua latina deriva dall'antica lingua protoindoeuropea, pur presentando caratteristiche simili a molti altri idiomi. Essa ha subito notevoli mutamenti morfologici e fonetici che ne hanno modellato la forma nel corso dei secoli.
Vedere Modo (linguistica) e Grammatica latina
Grammatica lettone
La grammatica lettone è lo studio delle regole che governano l'uso della lingua lettone. La lingua lettone è una lingua flessiva, con una morfologia nominale e verbale complessa.
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Grammatica napoletana
La grammatica napoletana è l'insieme delle regole che governano l'uso delle parole, delle frasi e dei periodi nella lingua napoletana, diffuso in un vasto settore della Campania occidentale (ivi compresa la città di Napoli) e suddiviso in numerose varietà locali.
Vedere Modo (linguistica) e Grammatica napoletana
Grammatica spagnola
Il seguente articolo illustra le linee guida della grammatica spagnola. I verbi spagnoli sono approfonditi in un articolo a parte. L'appendice contiene i verbi più diffusi in lingua spagnola suddivisi per coniugazioni, i convenevoli e alcuni vocaboli base in spagnolo suddivisi per area semantica e comprensivi di articolo, genere e numero.
Vedere Modo (linguistica) e Grammatica spagnola
Imperativo
Limperativo è un modo verbale. È usato per esprimere esortazioni e si distingue in questo dagli altri modi: se infatti l'indicativo o il condizionale (e normalmente il congiuntivo) vengono generalmente usati per le asserzioni, con l'imperativo si possono formulare divieti, preghiere o consigli in maniera più o meno perentoria.
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Indicativo
L'indicativo è il modo principale di molte lingue. La sua funzione è quella di indicare un evento o situazione non condizionata da incertezze, ed è in genere il modo basilare, non marcato, che si oppone agli altri, che sono in qualche modo marcati.
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Indoeuropeistica
L'indoeuropeistica (detta anche linguistica indoeuropea o filologia indoeuropea) è quella branca della linguistica storica e della linguistica comparativa che si occupa della ricostruzione della lingua protoindoeuropea e delle evoluzioni storiche delle lingue indoeuropee.
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Infinito (modo)
Linfinito è un modo verbale usato in quasi tutte le lingue indoeuropee. È la forma normalmente scelta per il lemma dei verbi nei dizionari ed in genere non è riferita ad alcuna persona grammaticale (io, tu, lui, lei); dispone del tempo presente e di quello passato.
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Ipotesi del substrato preindoeuropeo nel proto-germanico
L'ipotesi del substrato germanico è una teoria linguistica che tenta di spiegare le caratteristiche peculiari delle lingue germaniche nel contesto delle lingue indoeuropee.
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Iussivo
Lo iussivo è un modo verbale per impartire ordini, comandare o esortare (all'interno di un quadro congiuntivo). I verbi italiani non sono contrassegnati da questo modo.
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Legge di Scania
La Legge di Scania (in danese Skånske Lov, in svedese Skånelagen) è il più antico libro di leggi provinciali danesi e uno dei primi dei paesi nordici ad essere stato scritto.
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Lingua anem
La lingua anêm è una lingua parlata nel nordest della Nuova Britannia, isola dell'Arcipelago di Bismarck in Papua-Nuova Guinea. I locutori erano circa 550 nel 2003 distribuiti tra cinque villaggi: Malasoŋo (dove si parla anche la lingua bariai), Karaiai, Mosiliki, Pudêlîŋ, Atiatu (dove si parla anche la lingua lusi) e Bolo (dove si parla anche la lingua aria), inoltre ci sono altre persone che la parlano in località circostanti.
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Lingua asturiana
La lingua asturiana (asturianu o bable) è una lingua romanza del gruppo ibero-romanzo, sottogruppo asturiano-leonese, parlata in Spagna nella regione delle Asturie.
Vedere Modo (linguistica) e Lingua asturiana
Lingua curda
Le lingue curde (Kurdî, Kurdí, کوردی) non costituiscono un'unica entità linguistica standardizzata, si tratta invece di un continuum di varietà linguistiche strettamente legate tra loro, parlate in Asia occidentale.
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Lingua egizia
La lingua egizia (in egizio (traslitterato) r n kmt, letteralmente bocca della Terra Nera ossia ciò che si parla lungo le rive del Nilo), nota anche come egizio antico (questa espressione è però impropria, perché propriamente legizio (o egiziano) antico sarebbe la fase storica della lingua parlata durante l'Antico Regno e inoltre non esiste una forma moderna da cui differenziarlo), è una lingua che appartiene alla famiglia delle lingue afro-asiatiche, imparentata con il gruppo delle lingue berbere e con quello delle lingue semitiche.
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Lingua etrusca
La lingua etrusca è stata una lingua tirrenica che fu parlata e scritta dagli Etruschi adottando l'alfabeto euboico di Calcide probabilmente a Pithecusa nell'VIII secolo a.C., sull'isola di Ischia, o a Cuma.
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Lingua faroense
La lingua faroense (nome nativo: føroyskt mál, AFI), anche detta faringio, feringio, färingio, færoico, feroese o faroese, è una lingua germanica settentrionale parlata da circa 80.000 persone (di cui 48.000 nelle Fær Øer, 25.000 in Danimarca e 5.000 in Islanda).
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Lingua finlandese
La lingua finlandese, o finnica (nome nativo suomen kieli), è una lingua uralica (alla quale appartengono, tra gli altri, l'ungherese, l'estone e le lingue sami) del ramo baltofinnico, parlata dalla maggioranza della popolazione in Finlandia e dall'etnia finlandese al di fuori della Finlandia e, perciò, è una delle due lingue ufficiali della Finlandia (l'altra è lo svedese).
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Lingua franca nova
La lingua franca nova (abbreviata in LFN e nota colloquialmente come elefen) è una lingua artificiale ausiliaria originariamente creata da Cornelis George Boeree della Shippensburg University, in Pennsylvania, e successivamente perfezionata da molti dei suoi utilizzatori.
Vedere Modo (linguistica) e Lingua franca nova
Lingua frigia
La lingua frigia, chiamata anche più semplicemente frigio, è una lingua indoeuropea estinta parlata anticamente dai Frigi, popolo che durante l'età del Bronzo migrò, probabilmente partendo dai Balcani o dalla Tracia, in Asia Minore, territorio in cui è storicamente attestato.
Vedere Modo (linguistica) e Lingua frigia
Lingua gotica
La lingua gotica è una lingua germanica estinta che era parlata dai Goti. La fonte principale per la ricostruzione di lingua è il Codex Argenteus, una copia del VI secolo della traduzione della Bibbia del vescovo Ulfila risalente al IV secolo.
Vedere Modo (linguistica) e Lingua gotica
Lingua greca
La lingua greca (nome nativo moderno: ελληνική γλώσσα, ellinikí glóssa) è un ramo indipendente della famiglia delle lingue indoeuropee, nativa della Grecia e altre parti del Mediterraneo dell'est e del Mar Nero.
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Lingua greca antica
Il greco antico è una lingua appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee, parlata in Grecia fra il IX secolo a.C. e il VI secolo d.C. Essa copre il periodo arcaico (circa tra il IX secolo a.C. e il VI secolo a.C.), il periodo classico (all'incirca dal V secolo a.C. fino al IV secolo a.C.) e il periodo ellenistico (dal III secolo a.C.
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Lingua gutnica
Il gutnico (gutnico: gutiske, gutamål o gottlenske,. svedese: gutniska o gutamål) è una lingua indoeuropea appartenente al ramo settentrionale delle lingue germaniche.
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Lingua innu
La lingua innu o innu-aimun o montagnais appartiene alla famiglia linguistica algonchina ed è parlata da circa 11000 persone, di etnia Innu, in Labrador e Quebec nel Canada orientale.
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Lingua islandese
L'islandese (nome nativo íslenska) è una lingua indoeuropea del gruppo delle lingue germaniche. È la lingua ufficiale in Islanda e viene parlata da circa 320 000 persone.
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Lingua italiana
Litaliano è una lingua romanza parlata principalmente in Italia. Per ragioni storiche e geografiche, l'italiano è la lingua romanza meno divergente dal latino (complessivamente a pari merito, anche se in parametri diversi, con la lingua sarda).
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Lingua ittita
La lingua ittita (o anche hittita, canesica, nesica, canesita o nesita) era una lingua indoeuropea del gruppo anatolico, parlata in Anatolia nel II millennio a.C. dal popolo degli Ittiti.
Vedere Modo (linguistica) e Lingua ittita
Lingua laz
La lingua laz (ლაზური ნენა, lazuri nena; georgiano: ლაზური ენა, lazuri ena, o ჭანური ენა, č'anuri ena, o anche chanuri ena) è parlata dalla popolazione laz sulla riva sud-orientale del Mar Nero.
Vedere Modo (linguistica) e Lingua laz
Lingua osca
L'osco era una lingua indoeuropea (appartenente alla famiglia osco-umbra) in uso presso gli Osci, nome con cui si intendeva un insieme alquanto eterogeneo di popoli italici.
Vedere Modo (linguistica) e Lingua osca
Lingua polacca
La lingua polacca (nome nativo język polski o polszczyzna) è una lingua slava occidentale parlata in Polonia e in numerosi altri Stati. Al 2022, è parlata da 45 milioni di parlanti totali.
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Lingua russa
La lingua russa è una lingua slava orientale parlata in Russia, in svariati territori storicamente appartenuti all'Impero russo e in diverse ex Repubbliche Socialiste Sovietiche dell'Unione Sovietica.
Vedere Modo (linguistica) e Lingua russa
Lingua slovena
Lo sloveno o lingua slovena (rispettivamente slovenščina e slovenski jezik) è una lingua slava meridionale parlata in Slovenia e nelle zone di confine degli stati limitrofi.
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Lingua sumera
Il sumero o sumerico (cuneiforme: 𒅴𒂠 EME.ĜIR15 o emengi(r), "lingua nativa") è la lingua del popolo dei Sumeri; non ne è ancora stata dimostrata alcuna parentela con altre lingue, ed è considerata una lingua isolata.
Vedere Modo (linguistica) e Lingua sumera
Lingua volapük
Il volapük è una lingua artificiale ausiliaria realizzata tra il 1879 e il 1880 da Johann Martin Schleyer, un sacerdote cattolico del Baden, in Germania; Schleyer in seguito affermò di essere stato chiamato da Dio, in sogno, a inventare una lingua internazionale.
Vedere Modo (linguistica) e Lingua volapük
Logica aletica
La logica aletica o modalità aletica (trasl. aletheia.
Vedere Modo (linguistica) e Logica aletica
Medio irlandese
Il medio irlandese (in irlandese An Mheán-Ghaeilge) è una lingua goidelica che fu parlata in Irlanda, gran parte della Scozia e nell'Isola di Man nel periodo dal 900 al 1200 d.C. È dunque contemporanea alla fase tarda dell'antico inglese e alla prima fase del medio inglese.
Vedere Modo (linguistica) e Medio irlandese
Modalità
*Modalità – in diritto, elemento di un negozio giuridico o di un atto amministrativo che ne regola gli effetti e la cui presenza è solo eventuale.
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Modo
* Modo – in logica, indica le modalità con cui un predicato si riferisce al soggetto.
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Morfologia della lingua protoindoeuropea
Il sistema morfologico dell'indoeuropeo (così come il sistema fonologico e in genere tutta la grammatica di questa lingua) è una ricostruzione frutto del confronto tra le lingue indoeuropee di attestazione più antica e, in mancanza di queste, tra le lingue moderne, ipotizzandone una origine comune.
Vedere Modo (linguistica) e Morfologia della lingua protoindoeuropea
Nota bene
Nota bene, molto spesso abbreviata in N.B., è una locuzione di origine latina, che indica un breve richiamo o una nota di chiarimento posta generalmente in fondo a un testo scritto.
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Particella (grammatica)
In grammatica una particella è una parola che deve essere associata a un'altra parola o a una frase con la funzione di conferire un determinato significato.
Vedere Modo (linguistica) e Particella (grammatica)
Participio
Il participio è un modo verbale molto vicino all'aggettivo e al sostantivo. Deve il suo nome al fatto che partecipa (in latino partem capit, cioè prende parte) a queste categorie.
Vedere Modo (linguistica) e Participio
Perifrastica passiva
Perifrastica passiva (o coniugazione perifrastica passiva) è il modo con cui le grammatiche scolastiche chiamano un costrutto sintattico della lingua latina e del greco antico.
Vedere Modo (linguistica) e Perifrastica passiva
Periodo ipotetico
Il periodo ipotetico è una struttura sintattica composta da una proposizione subordinata condizionale (detta protasi) e dalla sua reggente (detta apodosi).
Vedere Modo (linguistica) e Periodo ipotetico
Presente indicativo
Il presente indicativo è una forma verbale coniugabile non marcata utilizzata in innumerevoli lingue. È in genere anche quella che mostra il maggior numero di usi e di forme irregolari.
Vedere Modo (linguistica) e Presente indicativo
Proposizione subordinata
Una proposizione subordinata (o dipendente) è una proposizione che dipende da un'altra proposizione. Non ha un'autonomia sintattica (se considerata da sola), ed è retta da preposizioni, locuzioni avverbiali, pronomi o congiunzioni.
Vedere Modo (linguistica) e Proposizione subordinata
Quadrato di veridizione
Il quadrato della veridizione è una particolare occorrenza del quadrato semiotico che articola la categoria semantica della verità e della veridicità all'interno di un enunciato o di un testo.
Vedere Modo (linguistica) e Quadrato di veridizione
Relazione di accessibilità
Nella logica modale, la relazione di accessibilità è necessaria per assegnare i valori di verità alle proposizioni della semantica relazionale di Kripke.
Vedere Modo (linguistica) e Relazione di accessibilità
Storia della lingua italiana
La storia della lingua italiana è la descrizione diacronica delle trasformazioni che la lingua italiana ha conosciuto nel tempo.
Vedere Modo (linguistica) e Storia della lingua italiana
Tōrāh
La Tōrāh (italianizzata anche in torah o torà, lett. "istruzione, insegnamento") è il riferimento centrale dell'ebraismo e ha una vasta gamma di significati.
Vedere Modo (linguistica) e Tōrāh
Tempo (linguistica)
In linguistica, il tempo è una categoria grammaticale. Insieme al modo e all'aspetto struttura il sistema di coniugazione verbale. Tale categoria indica il momento in cui l'azione espressa dal verbo viene collocata dal parlante, sia rispetto all'istante in cui viene prodotto l'enunciato (es.
Vedere Modo (linguistica) e Tempo (linguistica)
Verbi arabi
I verbi arabi (فِعْل fiʿl; pl. أَفْعَال ʾafʿāl), come nelle altre lingue semitiche, sono, come poi l'intero vocabolario di queste lingue, basati su sequenze di due, tre, quattro o anche cinque (ma solitamente tre) consonanti dette radici (trilittere o quadrilittere a seconda del numero di consonanti).
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Verbi georgiani
I verbi georgiani costituiscono l'argomento centrale della grammatica georgiana per via della loro eccezionale complessità, che li allontana molto dalle loro controparti indoeuropee.
Vedere Modo (linguistica) e Verbi georgiani
Verbi incoativi
Nella lingua italiana, vengono detti verbi incoativi - impropriamente, per analogia col latino - quei verbi della terza coniugazione (-ire) che ampliano, o che possono ampliare, il paradigma desinenziale ordinario con l'interfisso -isc- tra radice e desinenza, alla 1ª, 2ª, 3ª e 6ª persona dell'indicativo presente, del congiuntivo presente e dell'imperativo.
Vedere Modo (linguistica) e Verbi incoativi
Verbi irregolari italiani
Nella lingua italiana sono presenti diversi verbi irregolari (quasi tutti concentrati nella seconda coniugazione), ossia verbi che mostrano una sorta d'irregolarità sotto i seguenti punti di vista.
Vedere Modo (linguistica) e Verbi irregolari italiani
Verbi latini
In latino il verbo è quella parte variabile del discorso che indica l'azione senza la quale non è possibile formare una frase. In latino, si distinguono quattro coniugazioni, due diatesi, tre modi, cinque forme verbali nominali e sei tempi.
Vedere Modo (linguistica) e Verbi latini
Verbi protoindoeuropei
I verbi proto-indo-europei avevano un sistema complesso, con i verbi classificati in base al loro aspetto: stativo, imperfettivo o perfettivo.
Vedere Modo (linguistica) e Verbi protoindoeuropei
Verbi spagnoli
I verbi spagnoli rappresentano una delle parti più importanti della grammatica spagnola. Lo spagnolo è una lingua sintetica dotata di flessione, quindi per formare le varie persone del verbo aggiunge un suffisso morfologico verbale ad una radice verbale fissa.
Vedere Modo (linguistica) e Verbi spagnoli
Verbo (lingua italiana)
Come in altre lingue, il verbo, in lingua italiana, è una parte del discorso che denota azione (portare, leggere), occorrenza (decomporsi, scintillarsi) o uno stato dell'essere (esistere, vivere, stare).
Vedere Modo (linguistica) e Verbo (lingua italiana)
Verbo fraseologico
Un verbo fraseologico (o anche ausiliare di tempo o aspettuale) è un verbo che, impiegato unitamente ad un secondo verbo (detto "principale"), segnala un particolare aspetto dell'azione descritta.
Vedere Modo (linguistica) e Verbo fraseologico
Verbo irregolare
Si definiscono verbi irregolari quei verbi che non seguono le comuni regole di flessione o i paradigmi coniugativi di una determinata lingua.
Vedere Modo (linguistica) e Verbo irregolare
Voseo
Il voseo è un fenomeno linguistico interno alla lingua spagnola nel quale si impiega il pronome "vos" unito a particolari coniugazioni verbali per dirigersi a un interlocutore anziché impiegare il "tú" in situazioni di familiarità.
Vedere Modo (linguistica) e Voseo
Conosciuto come Modalità (linguistica), Modalità linguistica, Modi definiti, Modi finiti, Modi indefiniti, Modo finito, Modo indefinito, Modo verbale.