Indice
95 relazioni: A (kana), Accentazione del greco antico, Anapesto, Anfibraco, Baccheo, Chi (kana), Codice Wabun, Coriambo, Cretico, Dattilo (metrica), E (kana), Epitrito, Fonologia della lingua giapponese, Fonologia della lingua greca antica, Frammenti dei lirici greci, Fu (kana), Giambo, Grammatica del greco antico, Ha (kana), Haiku, He (kana), Hentaigana, Hi (kana), Ho (kana), I (kana), Ionico (piede), Iroha, Isocronia (linguistica), Ka (kana), Ke (kana), Ki (kana), Ko (kana), Ku (kana), Leggi di limitazione nel greco antico, Lingua figiana, Lingua giapponese, Lingua groenlandese, Lingua gutnica, Lingua inglese antica, Lingua proto-anatolica, Lingua protonorrena, Lingua singalese, Ma (kana), Me (kana), Metrica classica, Mi (kana), Mo (kana), Moe (termine), Mu (kana), N (kana), ... Espandi índice (45 più) »
A (kana)
あ in hiragana o ア in katakana (traslitterato: a) è una lettera del kana giapponese e rappresenta una mora. あ è basato sulla scrittura corsiva dell'est-Asia del kanji.
Vedere Mora (fonologia) e A (kana)
Accentazione del greco antico
I tre segni usati per indicare l'accento nel greco antico, l'acuto (ά), il circonflesso (ᾶ), e il grave (ὰ) sono stati inventati dallo studioso alessandrino Aristofane di Bisanzio, che era a capo della famosa biblioteca di Alessandria in Egitto all'inizio del II secolo a.C. I primi papiri con segni di accento risalgono anche a quest'epoca.
Vedere Mora (fonologia) e Accentazione del greco antico
Anapesto
L'anapesto (ἀνάπαιστος) è un piede utilizzato nella poesia greca e latina. Si compone di due sillabe brevi, che formano l'arsi del piede, e di una sillaba lunga, che ne è la tesi, secondo lo schema ∪ ∪ —. Si tratta dunque, secondo la codificazione della metrica classica, di un piede quadrimoraico, di ritmo ascendente, appartenente al génos íson, in quanto la proporzione tra arsi e tesi è di 1:1.
Vedere Mora (fonologia) e Anapesto
Anfibraco
L'anfibraco (amphíbrachys, "breve ai due lati") è un piede utilizzato nella metrica classica. Si compone di quattro morae: una sillaba lunga tra due sillabe brevi, secondo lo schema ∪ — ∪. Lo stesso piede in latino era chiamato anche scolius dal nome di un tipo di arpa, con cui si accompagnava la recitazione.
Vedere Mora (fonologia) e Anfibraco
Baccheo
Il bacchèo è uno dei piedi della metrica greca e latina. Si compone di una sillaba breve seguita da due sillabe lunghe (∪ — —): è di conseguenza un piede di 5 more, di ritmo ascendente, appartenente al génos hemiólion, in quanto il rapporto tra tesi ed arsi è di 2:3.
Vedere Mora (fonologia) e Baccheo
Chi (kana)
ち in hiragana o チ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Il katakana di questa lettera non deve essere confuso con il kanji (千, sen), molto simile nella scrittura e nella forma.
Vedere Mora (fonologia) e Chi (kana)
Codice Wabun
Il è una forma di codice Morse utilizzata per trasmettere lettere, numeri e segni in giapponese. Diversamente da quanto accade nel codice Morse internazionale in cui ogni successione di punti e linee rappresenta lettere, numeri e segni dell'alfabeto latino, nel codice Wabun ogni successione rappresenta un kana, per questo motivo tale codice è a volte chiamato anche codice Kana.
Vedere Mora (fonologia) e Codice Wabun
Coriambo
Il coriambo è un piede della metrica greca e latina. Si compone di una sillaba lunga, due sillabe brevi e una sillaba lunga (— ∪ ∪ —): si tratta perciò di un piede di sei morae.
Vedere Mora (fonologia) e Coriambo
Cretico
Il cretico è un piede della metrica greca. Si compone di una sequenza di una sillaba lunga, una sillaba breve e una sillaba lunga (— ∪ —) ed è di conseguenza un piede di cinque more, appartenente al génos hemiólion, in quanto il rapporto tra arsi e tesi è di 2:3; non è possibile definirne il ritmo come ascendente o discendente, dal momento che l'arsi è incastonata in mezzo alla tesi.
Vedere Mora (fonologia) e Cretico
Dattilo (metrica)
Il dattilo (parentesi, a causa della somiglianza dello schema — ∪ ∪ alla forma del dito) è un piede della poesia greca e latina.
Vedere Mora (fonologia) e Dattilo (metrica)
E (kana)
え in hiragana o エ in katakana, è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è; e più precisamente o (derivazione dal cirillico).
Vedere Mora (fonologia) e E (kana)
Epitrito
L'epìtrito è un piede della metrica classica composto da sette morae e precisamente dalla combinazione di una sillaba breve e tre lunghe. A seconda della posizione in cui cade la sillaba breve si possono avere quattro tipi di epitrito.
Vedere Mora (fonologia) e Epitrito
Fonologia della lingua giapponese
La fonologia della lingua giapponese studia il sistema fonologico della lingua giapponese standard. Su Wikipedia in italiano viene usata la traslitterazione Hepburn per rappresentare i suoni giapponesi con l'alfabeto latino.
Vedere Mora (fonologia) e Fonologia della lingua giapponese
Fonologia della lingua greca antica
La fonologia del greco antico è la ricostruzione fonologica della pronuncia del greco antico. Questo articolo è orientato principalmente sulla pronuncia standard del dialetto attico del V sec. a.C., usato da Platone e altri scrittori della Grecia classica, mostrando talvolta le caratteristiche di altri dialetti contemporanei o più antichi.
Vedere Mora (fonologia) e Fonologia della lingua greca antica
Frammenti dei lirici greci
La pagina include la maggior parte dei frammenti dei lirici greci, vale a dire di quei poeti dell'antica Grecia hanno composto lirica monodica e corale, elegie, giambi ed epinici.
Vedere Mora (fonologia) e Frammenti dei lirici greci
Fu (kana)
ふ in hiragana o フ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Si può pronunciare anche.
Vedere Mora (fonologia) e Fu (kana)
Giambo
Il giambo (íambos) è un tipo di piede adoperato nella metrica classica, dallo schema ∪ —. Esso è formato da un'arsi di una sillaba breve e di una tesi di una sillaba lunga, conta tre morae e appartiene al ''genos diplasion'' (γένος διπλάσιον), dal momento che il rapporto tra arsi e tesi è 1:2.
Vedere Mora (fonologia) e Giambo
Grammatica del greco antico
La lingua greca antica (Ἑλληνικὴ γλῶσσα) è una lingua flessiva ad elevato grado di sinteticità, di origine indoeuropea, i cui dialetti erano parlati nell'antica Grecia, nelle isole dell'Egeo e nelle colonie greche sulle coste del Mediterraneo orientale e dai Greci della madre-patria, parlato sulle coste della Panfilia ed effettivamente contaminato da influssi adstratici di lingue epicoriche non greche.
Vedere Mora (fonologia) e Grammatica del greco antico
Ha (kana)
は in hiragana o ハ in katakana, è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è quando si trova all'interno delle parole e (come il kana わ) se ha funzione di particella.
Vedere Mora (fonologia) e Ha (kana)
Haiku
L' è un componimento poetico nato in Giappone nel XVII secolo. È composto da tre versi per complessive diciassette more (e non sillabe, come comunemente detto), secondo lo schema 5/7/5.
Vedere Mora (fonologia) e Haiku
He (kana)
へ, in hiragana, o ヘ in katakana, è una lettera kana giapponese e rappresenta una mora. È pronunciato ma occasionalmente come o. Nel proto-Giapponese era pronunciato "Pe", per poi diventare nel Giapponese antico ɸe.
Vedere Mora (fonologia) e He (kana)
Hentaigana
Gli sono dei caratteri fonetici che rappresentano delle more, utilizzati per la lingua giapponese, varianti storiche dell'attuale hiragana e katakana.
Vedere Mora (fonologia) e Hentaigana
Hi (kana)
ひ in hiragana o ヒ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Storicamente, nel periodo Nara, ひ era pronunciato "ɸi", ma nel periodo Heian, cominciò un mutamento di pronuncia in cui le consonanti H (ひ,は,ほ,へ) con eccezione di ふ, vennero pronunciate come nella serie W (わ,を,ゐ,ゑ) che portò confusione nella pronuncia.
Vedere Mora (fonologia) e Hi (kana)
Ho (kana)
ほ in hiragana o ホ in katakana è un kana giapponese che rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Ho (kana)
I (kana)
い in hiragana o イ in katakana (translitterata: i) è una lettera del kana giapponese e rappresenta una mora. い è basato sulla scrittura corsiva del kanji 以, mentre イ proviene dai radicali giapponesi e più precisamente dalla parte sinistra del carattere kanji 伊. Nel moderno sistema alfabetico giapponese esso occupa la seconda posizione dell'alfabeto tra あ e う.
Vedere Mora (fonologia) e I (kana)
Ionico (piede)
Con il termine piede ionico si intendono due piedi in uso nella poesia greca e latina, lo ionico a minore (∪ ∪ — —) e lo ionico a maiore (— — ∪ ∪).
Vedere Mora (fonologia) e Ionico (piede)
Iroha
Iroha (giapponese: いろは / vecchio alfabeto sillabico giapponese) è un poema giapponese, scritto probabilmente nel periodo Heian (794-1179 d.C.). È stata registrata per la prima volta nel 1079 e presenta una struttura di versi di 7 e 5 sillabe.
Vedere Mora (fonologia) e Iroha
Isocronia (linguistica)
In linguistica, l'isocronia o isocronismo è la supposta proprietà che ha una lingua di scandire ritmicamente il tempo in parti uguali. È uno dei vari aspetti studiati dalla prosodia (altri sono l'intonazione, l'accento o il tono).
Vedere Mora (fonologia) e Isocronia (linguistica)
Ka (kana)
か in hiragana o カ in katakana, è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Ka (kana)
Ke (kana)
け in hiragana o ケ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Essi derivano dai kanji 計 e 介.
Vedere Mora (fonologia) e Ke (kana)
Ki (kana)
き in hiragana o キ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Ki (kana)
Ko (kana)
こ in hiragana o コ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. Questo kana deriva dal kanji 己. La sua pronuncia è. Questo carattere se integrato con il dakuten diventa ご in hiragana e ゴ in katakana.
Vedere Mora (fonologia) e Ko (kana)
Ku (kana)
く in hiragana o ク in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. Esso deriva dal kanji 久. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Ku (kana)
Leggi di limitazione nel greco antico
Con il termine leggi di limitazione si intendono delle specifiche leggi fonologiche che riguardano la grammatica del greco antico, in particolar modo la corretta pronuncia delle parole, e la corretta posizione dei tre diversi accenti, acuto, grave e circonflesso sia nei sostantivi, che nei pronomi, nelle particelle varie, negli avverbi e nelle coniugazioni verbali.
Vedere Mora (fonologia) e Leggi di limitazione nel greco antico
Lingua figiana
La lingua figiana o figiano è una lingua austronesiana parlata nelle Figi. Conta 350 000 parlanti come prima lingua, cifra che non raggiunge la metà degli abitanti delle isole, ma ne conta altri 200 000 che la parlano come seconda lingua.
Vedere Mora (fonologia) e Lingua figiana
Lingua giapponese
Il è la lingua parlata in Giappone e in numerose aree di immigrazione giapponese. Insieme alle lingue ryūkyūane, forma la famiglia delle lingue nipponiche.
Vedere Mora (fonologia) e Lingua giapponese
Lingua groenlandese
Il groenlandese o (per sineddoche) kalaallisut (anche denominato eschimese di Groenlandia o inuktitut groenlandese, pronuncia; grønlandsk in danese), è una lingua appartenente alla famiglia delle lingue eschimo-aleutine.
Vedere Mora (fonologia) e Lingua groenlandese
Lingua gutnica
Il gutnico (gutnico: gutiske, gutamål o gottlenske,. svedese: gutniska o gutamål) è una lingua indoeuropea appartenente al ramo settentrionale delle lingue germaniche.
Vedere Mora (fonologia) e Lingua gutnica
Lingua inglese antica
L'inglese antico o anglosassone (in inglese Old-English o Anglo-Saxon, in inglese antico englisc o ænglisc) è la più antica forma conosciuta della lingua inglese, parlata tra il V e il XII secolo in zone geografiche che costituiscono parti dell'odierna Inghilterra e della Scozia meridionale.
Vedere Mora (fonologia) e Lingua inglese antica
Lingua proto-anatolica
La lingua proto-anatolica è l'ipotetica protolingua da cui discendono le lingue anatoliche. Il linguista Craig Melchert ha stimato che il proto-anatolico abbia cominciato a differenziarsi tra il 3000 a.C. ca.
Vedere Mora (fonologia) e Lingua proto-anatolica
Lingua protonorrena
Il protonorreno (talvolta chiamato norreno primitivo, scandinavo antico o proto-germanico settentrionale) era una lingua indoeuropea parlata in Scandinavia che è ritenuta essere un'evoluzione di un dialetto settentrionale della lingua proto-germanica nei primi secoli dopo Cristo.
Vedere Mora (fonologia) e Lingua protonorrena
Lingua singalese
La lingua singalese o sinhala, talvolta cingalese (nome nativo සිංහල, Siṁhala, ISO 15919), è la lingua parlata dai singalesi, il gruppo etnico predominante in Sri Lanka (ex Ceylon), e una delle lingue ufficiali di tale Stato; è una lingua appartenente al ceppo indoariano del gruppo indoeuropeo, strettamente imparentata al maldiviana, la lingua ufficiale nelle Maldive.
Vedere Mora (fonologia) e Lingua singalese
Ma (kana)
ま in hiragana o マ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Ma (kana)
Me (kana)
め in hiragana o メ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Entrambi hanno un tratto in più rispetto ai kana の e ノ. Il carattere Hiragana sembra simile a ぬ, però non ha l'arriccio finale.
Vedere Mora (fonologia) e Me (kana)
Metrica classica
Metrica classica è la definizione di quel particolare insieme di regole ritmiche operanti nella versificazione e nella cosiddetta prosa ritmica della letteratura greca e latina dell'età antica, basata sul principio dell'alternanza, secondo schemi prefissati, di sillabe lunghe e brevi (metrica quantitativa).
Vedere Mora (fonologia) e Metrica classica
Mi (kana)
み in hiragana o ミ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Mi (kana)
Mo (kana)
も in hiragana o モ in katakana, è un kana giapponese che rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Mo (kana)
Moe (termine)
è una parola giapponese che originariamente si riferisce all'attrazione o all'amore per i personaggi di manga, anime e/o videogiochi. Per esempio,, descrive una persona che è attratta da personaggi con gli occhiali.
Vedere Mora (fonologia) e Moe (termine)
Mu (kana)
む in hiragana o ム in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Mu (kana)
N (kana)
ん in hiragana o ン in katakana, è un kana giapponese e rappresenta una mora. È l'unico kana che termini con una consonante.
Vedere Mora (fonologia) e N (kana)
Na (kana)
な in hiragana o ナ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Na (kana)
Ne (kana)
ね in hiragana o ネ in katakana è un kana giapponese che rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Ne (kana)
Ni (kana)
に in hiragana o ニ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Il katakana ニ è identico al kanji 二 (lett. "Due") (leggermente più lungo il secondo segno), con la stessa pronuncia.
Vedere Mora (fonologia) e Ni (kana)
No (kana)
の in hiragana o ノ in katakana, è un kana giapponese e rappresenta una mora. Nel sistema alfabetico gojūon esso occupa la 25ª posizione tra ね (ne) e は (ha); mentre occupa la 26ª posizione nell'iroha.
Vedere Mora (fonologia) e No (kana)
Nu (kana)
ぬ in hiragana o ヌ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Nu (kana)
Nucleo sillabico
In fonetica e fonologia, il nucleo (o picco) è la parte centrale della sillaba, in genere quasi sempre una vocale. Oltre al nucleo, una sillaba può iniziare con un attacco e finire con una coda, ma nella maggior parte delle lingue la sola parte di una sillaba che è obbligatoria è il nucleo.
Vedere Mora (fonologia) e Nucleo sillabico
O (kana)
お in hiragana o オ in katakana, è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è; più precisamente o.
Vedere Mora (fonologia) e O (kana)
Pardes
Pardes si riferisce a metodologie ermeneutiche di esegesi biblica nell'ebraismo rabbinico, o anche all'interpretazione di altri testi religiosi nello studio della Torah.
Vedere Mora (fonologia) e Pardes
Piede (metrica)
Nella metrica classica il piede (poûs), così chiamato perché il ritmo si batteva con il piede, era formato da un gruppo di due o più sillabe brevi e lunghe che costituivano la misura del verso.
Vedere Mora (fonologia) e Piede (metrica)
Quantità (fonologia)
In fonologia e metrica, la quantità è un tratto prosodico relativo alla lunghezza o alla brevità dei fonemi. Avendo carattere fonologico, non coincide obbligatoriamente con la durata fisica dei foni (una singola elocuzione può infatti essere in sé stessa veloce o lenta).
Vedere Mora (fonologia) e Quantità (fonologia)
Quantità vocalica
In linguistica, la quantità vocalica fonologica indica la lunghezza dei fonemi vocalici, intesa con valore distintivo. Ciò significa che la durata di realizzazione delle vocali è percepita dai parlanti, i quali sono in grado di distinguere parole con fonemi qualitativamente identici grazie alla loro durata.
Vedere Mora (fonologia) e Quantità vocalica
Ra (kana)
ら in hiragana o ラ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Braille: |- | style.
Vedere Mora (fonologia) e Ra (kana)
Re (kana)
れ in hiragana o レ in katakana è un kana giapponese che rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Braille: |- | style.
Vedere Mora (fonologia) e Re (kana)
Renga
Il renga (連歌), o poesia a catena, è uno stile poetico nato in Giappone nel XV secolo. Il componimento alterna due tipi di strofa (ku) tipiche della metrica giapponese tradizionale, una composta di 17 morae spesso ricondotta a tre versi di 5, 7 e 5 morae e l'altra di 14 morae, articolata in due versi di 7.
Vedere Mora (fonologia) e Renga
Ri (kana)
り in hiragana o リ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Esso deriva dal kanji 利. Braille: |- | style.
Vedere Mora (fonologia) e Ri (kana)
Ro (kana)
ろ in hiragana o ロ in katakana, è un kana giapponese che rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Esso ha origine dal carattere cinese 呂. Braille: |- | style.
Vedere Mora (fonologia) e Ro (kana)
Ru (kana)
る in hiragana o ル in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Alcune volte, trovandosi all'interno, o alla fine di una parola, viene pronunciato.
Vedere Mora (fonologia) e Ru (kana)
Sa (kana)
さ in hiragana o サ in katakana, è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Sa (kana)
Scrittura sillabica
Una scrittura sillabica è un sistema di scrittura in cui i segni rappresentano sillabe (o vi si approssimano) per formare le parole. L'insieme di tali segni è detto sillabario.
Vedere Mora (fonologia) e Scrittura sillabica
Se (kana)
せ in hiragana o セ in katakana è un kana giapponese che rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Se (kana)
Senryū
Il è un componimento poetico composto da tre versi per un totale di diciassette more. Nonostante condivida con l'haiku la struttura cinque-sette-cinque, si differenzia da quest'ultimo sia per i temi che per l'assenza del kigo.
Vedere Mora (fonologia) e Senryū
Shi (kana)
し in hiragana o シ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. Esso deriva dal kanji 之. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Shi (kana)
Shiritori
Lo è un semplice gioco verbale comune in Giappone come passatempo. Normalmente, ma non necessariamente, viene praticato a coppie, e consiste nel dire una parola che inizi con la stessa sillaba (kana) con cui finisce la parola detta dall'avversario, a formare una concatenazione continua.
Vedere Mora (fonologia) e Shiritori
Sincope (metrica)
Nella metrica classica la sincope è un fenomeno metrico, con cui si indica, in particolar modo nei metri della lirica corale, la scomparsa, all'interno di un metro, dell'arsi di uno o più piedi; la mora o le more mancanti si pensa venissero ritmicamente recuperate allungando il successivo tempo forte.
Vedere Mora (fonologia) e Sincope (metrica)
Spondeo
Lo spondeo è un piede in uso nella metrica classica. Formato dalla successione di due sillabe lunghe (— —) è classificato come un piede quadrimoraico, appartenente al γένος ἴσον (génos íson), in quanto il rapporto tra arsi e tesi è nella proporzione 1 a 1.
Vedere Mora (fonologia) e Spondeo
Storia della metrica greca
La storia della metrica greca antica va dalle prime attestazioni poetiche sino all'epoca tarda.
Vedere Mora (fonologia) e Storia della metrica greca
Su (kana)
す in hiragana o ス in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Talvolta può essere pronunciato solo.
Vedere Mora (fonologia) e Su (kana)
Ta (kana)
た in hiragana o タ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e Ta (kana)
Tanka
Il tanka (短歌, letteralmente, in giapponese, "poesia breve"), anche chiamato waka o Yamato uta, è un componimento poetico d'origine giapponese di 31 morae.
Vedere Mora (fonologia) e Tanka
Te (kana)
て in hiragana o テ in katakana è un kana giapponese che rappresenta una mora. È pronunciato. Occupa la 19ª posizione nel sillabario, tra つ e と. Sia il simbolo hiragana て che il katakana テ provengono, tramite il man'yōgana, dal kanji 天.
Vedere Mora (fonologia) e Te (kana)
To (kana)
と in hiragana o ト in katakana è un kana giapponese che rappresenta una mora. La sua pronuncia è.
Vedere Mora (fonologia) e To (kana)
Tribraco
Il tribraco (tríbrachys, composto da τρεῖς trêis, "tre", e βραχύς brachýs, "breve", ossia: "tre brevi") è un piede in uso nella metrica classica.
Vedere Mora (fonologia) e Tribraco
Trocheo
Il trochèo (chiamato dagli antichi anche coreo o corio) è un piede usato nella poesia greca e latina. Si compone di un elementum longum e di un elementum anceps (schematicamente ∪∪X) che nella sua forma pura si realizza ed è conosciuto come — ∪. In base alla codificazione della metrica classica, si tratta di un piede di tre morae, bisillabo, di ritmo discendente, e appartenente al γένος διπλάσιον, in quanto la proporzione tra arsi e tesi è 2:1.
Vedere Mora (fonologia) e Trocheo
Tsu (kana)
つ in hiragana o ツ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è. Questo kana non deve essere confuso con il sokuon che utilizza lo stesso grafema, anche se di dimensione inferiore, e che ha utilizzi differenti.
Vedere Mora (fonologia) e Tsu (kana)
U (kana)
う in hiragana o ウ in katakana, è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è ed in certi casi.
Vedere Mora (fonologia) e U (kana)
Verso
prima di spostare la pagina, occorre però correggere i collegamenti in entrata) --> Il verso è l'unità metrica base per la poesia, sia sotto il punto di vista ritmico che puramente visivo. Tipograficamente è delimitato dalla discesa a capo. Nei metri regolari, consiste in «una successione di sillabe strutturata secondo certe regole» (in base al loro numero, alla dislocazione delle sillabe toniche e atone, e alla posizione degli accenti).
Vedere Mora (fonologia) e Verso
Wa (kana)
わ in hiragana o ワ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è e deriva dal Man'yōgana 和 (pace). È l'unico kana, insieme a ふ che ha conservato la sua pronuncia originale dal Giapponese letterario, dove il cambiamento di pronuncia della serie H (ひ,は,ほ,へ) in quello della serie w (わ,を,ゐ,ゑ) è mutato.
Vedere Mora (fonologia) e Wa (kana)
We (kana)
ゑ in hiragana o ヱ in katakana è un kana giapponese obsoleto dal 1946 insieme a ゐ, usato raramente e rappresenta una mora. Oggi un hiragana arcaico e fuori uso comune, si presume che ゑ un tempo avesse una pronuncia distinta da え, nel Periodo Nara era "we".
Vedere Mora (fonologia) e We (kana)
Wi (kana)
ゐ in hiragana o ヰ in katakana è un kana giapponese, diventato obsoleto nel 1946 e usato prima e durante la Seconda guerra mondiale ed in rari casi usato ancor oggi, e rappresenta una mora.
Vedere Mora (fonologia) e Wi (kana)
Wo (kana)
を in hiragana o ヲ in katakana sono due kana giapponesi che rappresentano una mora, WO. La loro pronuncia è oggi, anche se anticamente era pronunciato.
Vedere Mora (fonologia) e Wo (kana)
Ya (kana)
や in hiragana o ヤ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. Esso ha origine dal kanji 也. La sua pronuncia è. In forma rimpicciolita (ゃ) viene utilizzata per modificare alcune sillabe aggiungendo la vocale "a" (ad esempio: き ki → きゃ kya).
Vedere Mora (fonologia) e Ya (kana)
Yōon
Lo è una caratteristica della lingua giapponese in cui un mora è formato da un suono aggiuntivo, dato dalla y. Questa modifica coinvolge i kana terminanti con la vocale i, ai quali viene aggiunto uno dei tre kana ya, yo e yu più piccolo del normale; si ha dunque una modifica del suono.
Vedere Mora (fonologia) e Yōon
Yo (kana)
よ, in hiragana, o ヨ in katakana, è una lettera del kana giapponese e rappresenta una mora. L'hiragana consiste in due segni, mentre in quello katakana in tre.
Vedere Mora (fonologia) e Yo (kana)
Yone Noguchi
Nasce vicino Nagoya, nell'isola di Honshū, l'isola principale dell'arcipelago giapponese. Frequenta l'Università Keio, a Tokyo, che però lascia prima di laurearsi: parte infatti per San Francisco nel 1893, all'età di diciotto anni.
Vedere Mora (fonologia) e Yone Noguchi
Yu (kana)
ゆ in hiragana o ユ in katakana è un kana giapponese e rappresenta una mora. La sua pronuncia è. In forma rimpicciolita (ゅ) viene utilizzata per modificare alcune sillabe aggiungendo la vocale "u" (ad esempio: き ki → きゅ kyu).
Vedere Mora (fonologia) e Yu (kana)
Conosciuto come Mora (metrica), Moraica.