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Papiro 46

Indice Papiro 46

Il Papiro 46 (\mathfrak46) è uno dei più antichi manoscritti esistenti del Nuovo Testamento.

19 relazioni: Codex Freerianus, Descrizioni paleocristiane della croce da esecuzione, Fonti del testo greco della Bibbia, Il Nome Divino nel Nuovo Testamento, Lettera agli Ebrei, Lettera agli Efesini, Lettera ai Colossesi, Lettera ai Filippesi, Lettera ai Galati, Lettera ai Romani, Minuscolo 33, Nomina sacra, Papiri Chester Beatty, Prima lettera ai Corinzi, Prima lettera ai Tessalonicesi, Seconda lettera ai Corinzi, Storia dell'antico Egitto, Tipo testuale alessandrino, Vangelo.

Codex Freerianus

Il Codex Freerianus (numerazione Gregory-Aland: I o 016; numerazione von Soden: α 1041), anche detto Manoscritto Washington delle lettere paoline, è un manoscritto pergamenaceo onciale greco del V secolo, che prende il nome da Charles Lang Freer, il quale lo acquistò in Egitto.

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Descrizioni paleocristiane della croce da esecuzione

Le descrizioni paleocristiane della croce da esecuzione la presentano unanimemente come composta di due legni, nonostante la variabilità dei modi usati per infliggere la pena di morte nell'Impero romano.

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Fonti del testo greco della Bibbia

Questa pagina descrive le antiche stesure della Bibbia pervenuteci in lingua greca, utilizzate come fonti per le edizioni successive.

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Il Nome Divino nel Nuovo Testamento

Il tetragrammaton (YHWH) o il trigrammaton (YHW) non compaiono in nessun manoscritto greco esistente (sopravvissuto) del Nuovo Testamento.

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Lettera agli Ebrei

La Lettera agli Ebrei è un'opera inclusa nel Nuovo Testamento, in cui il profilo e la missione di Gesù sono delineati tramite il confronto con la figura del sommo sacerdote nell'Antico Testamento.

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Lettera agli Efesini

La Lettera agli Efesini è una delle lettere di Paolo inserite nel Nuovo Testamento.

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Lettera ai Colossesi

La Lettera ai Colossesi è uno dei testi del Nuovo Testamento; secondo la tradizione cristiana fu scritta da Paolo di Tarso a Roma durante la sua prima prigionia, probabilmente nell'estate dell'anno 62.

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Lettera ai Filippesi

La Lettera ai Filippesi è uno dei testi del Nuovo Testamento che la tradizione cristiana e il largo consenso degli studiosi attribuisce a Paolo di Tarso.

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Lettera ai Galati

La Lettera ai Galati è uno dei testi che compongono il Nuovo Testamento.

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Lettera ai Romani

La Lettera ai Romani o Epistola ai Romani è un testo in lingua greca del Nuovo Testamento scritto da Paolo di Tarso, l'apostolo dei Gentili e indirizzata ai cristiani di Roma, da lui definiti come noti "in tutto il mondo" per la loro grande fede.

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Minuscolo 33

Minuscolo 33 (secondo la numerazione Gregory-Aland; δ 48 secondo la numerazione Soden), anche noto come Codex Colbertinus 2844, è un manoscritto in lingua greca antica, contenente il Nuovo Testamento (ad eccezione dell'Apocalisse di Giovanni) in scrittura minuscolo, scritto su folii di pergamena.

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Nomina sacra

Nomina sacra (al singolare: Nomen sacrum), espressione latina che significa "nomi sacri", è un termine tecnico della paleografia che viene utilizzato per indicare una serie di nomi e titoli che nei manoscritti greci delle sacre scritture venivano scritti solitamente facendo ricorso ad abbreviazioni.

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Papiri Chester Beatty

I Papiri Chester Beatty sono una collezione di 11 antichi manoscritti biblici su papiro, composti in lingua greca e di origine cristiana.

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Prima lettera ai Corinzi

La Prima lettera ai Corinzi è uno dei testi che compongono il Nuovo Testamento, che la tradizione cristiana e la quasi unanimità degli studiosi attribuisce a Paolo di Tarso.

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Prima lettera ai Tessalonicesi

La Prima lettera ai Tessalonicesi è uno dei testi del Nuovo Testamento.

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Seconda lettera ai Corinzi

La Seconda lettera ai Corinzi è uno dei testi che compongono il Nuovo Testamento, che la tradizione cristiana e la quasi unanimità degli studiosi attribuisce a Paolo di Tarso.

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Storia dell'antico Egitto

La storia dell'antico Egitto (o Storia egizia), ovvero della civiltà dell'Africa settentrionale sviluppatasi lungo le rive del fiume Nilo a partire dalle cateratte, a sud ed al confine con l'attuale Sudan)Le presunte sorgenti del Nilo vennero scoperte solo nel 1937 dall'esploratore tedesco Burkhart Waldecker (1902-1964) nella parte meridionale dell'altopiano del Burundi., alla foce, a delta, nel Mar Mediterraneo, per un'estensione complessiva di circa 1000 km, copre complessivamente circa 4000 anni. L'individuazione di un periodo storico definito e di date concordi, sia pur di comodo, è dibattuta, a maggior ragione là ove si consideri la localizzazione temporale in epoca preistorica dell’inizio, e le molteplici vicissitudini e dominazioni che hanno accompagnato la storia dell’Egitto nella sua parte conclusiva. Secondo alcuni autori le date sono comprese tra il 3900 a.C. (Periodo Predinastico) e il 342 a.C. (Periodo tardo), con la fine della XXX dinastia manetoniana e prima dell’avvento delle dominazioni straniere. Altri autori fanno coincidere la fine della storia dell’Egitto con la morte di Cleopatra (ultima regina della dinastia tolemaica) e l'inizio della dominazione romana; altri ancora la estendono fino al IV-VI secolo d.C. e, segnatamente, all'ultimo testo geroglifico di cui si abbia contezza, il cosiddetto Graffito di Esmet-Akhom risalente al 394, o alla chiusura dell'ultimo tempio "pagano", dedicato a Iside sull'isola di File, a seguito dell'editto di Giustiniano I, nel 550. Varie culture si susseguirono nella valle nilotica fin dal 3900 a.C. in quello che viene definito Periodo Predinastico. Un'entità embrionale di Stato può riconoscersi, invece, a partire dal 3200-3100 a.C. con la I dinastia e l'unificazione delle due macro-aree che resteranno, tuttavia sempre distinte tanto che per tutta la storia del Paese i regnanti annovereranno tra i loro titoli quello di Signore delle Due Terre. Fin dal 3500 a.C., di pari passo con l'avvento dell'agricoltura, in particolare la coltivazione del grano, dell'orzo e del lino, si ha contezza di insediamenti umani specie lungo le rive del Nilo. Le piene annuali del fiume, infatti, favorivano la coltivazione anche con più raccolti annui grazie ai sedimenti, particolarmente fertili (Limo), che il fiume, nel suo ritirarsi, lasciava sul terreno. Ciò comportò, fin dai tempi più remoti, conseguentemente, la necessità di controllare, incanalare e conservare le acque onde garantire il costante approvvigionamento, sia per il sostentamento umano che per quello del bestiame e delle piantagioni. Non è da escludersi, peraltro, che proprio la complessa necessità di dover far fronte alle esigenze connesse con la gestione dell'agricoltura, e segnatamente, delle acque nilotiche, abbia favorito proprio il formarsi delle prime comunità su territori parziali tuttavia ben differenziati e politicamente e geograficamente individuabili. Tali entità, normalmente individuate con il termine greco di nomoi, ben presto si costituirono in due distinte entità geo-politiche più complesse. Tale l'importanza del fiume Nilo, che attraversava tutto il paese, che anche le denominazioni di tali due macro-aree fanno riferimento al fiume: considerando che le sorgenti del Nilo, benché all'epoca non note, dovevano essere a sud, tale sarà l'Alto Egitto, mentre, di converso, l'area del delta, verso il Mediterraneo, sarà indicato come Basso Egitto. Dal 3200 a.C. si sono susseguite, in Egitto, trenta dinastie regnanti riconosciute archeo-storicamente; a queste debbono esserne aggiunte altre, dette di comodo, giacché riferite, di fatto, non a governi autoctoni, o comunque derivanti dal Paese, bensì frutto di invasioni o di raggiungimento del potere da parte di regnanti stranieri. Avremo perciò una XXXI dinastia, costituita da re persiani, una XXXII dinastia macedone, che annovera un solo sovrano, Alessandro Magno, ed una XXXIII dinastia, meglio nota come Dinastia tolemaica, nata dallo smembramento dell'impero di Alessandro. Anche molti imperatori romani, occupato l'Egitto, non disdegnarono di assumere il titolo di faraone con trascrizione geroglifica del proprio nome.

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Tipo testuale alessandrino

Il tipo testuale alessandrino (noto anche come neutrale o egiziano) è uno dei diversi tipi testuali utilizzati nella critica testuale del Nuovo Testamento per descrivere e raggruppare il carattere testuale dei manoscritti biblici.

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Vangelo

I Vangeli (talvolta indicati nel complesso con Vangelo) sono libri che raccontano la vita e la predicazione di Gesù di Nazareth, la base su cui si fonda il cristianesimo.

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Riorienta qui:

Chester Beatty II, P46, Papiro P46, Papiro p46.

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