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74 relazioni: Apollinare di Alessandria (patriarca), Arcidiocesi di Adrianopoli di Emimonto, Arsenio di Alessandria, Artemio di Alessandria, Atanasio III di Alessandria (calcedoniano), Callinico di Alessandria, Cipriano di Alessandria, Cirillo II di Alessandria (calcedoniano), Cosma I di Alessandria (calcedoniano), Cosma III di Alessandria (calcedoniano), Cosma III di Costantinopoli, Cristodulo di Alessandria (calcedoniano), Cristoforo I di Alessandria, Cristoforo II di Alessandria, Diocesi di Eliopoli di Augustamnica, Diocesi di Maiuma di Gaza, Diocesi di Rinocorura, Elia I di Alessandria, Eulogio II di Alessandria, Eustazio di Alessandria, Eutichio di Alessandria, Filoteo di Alessandria (calcedoniano), Fozio di Alessandria, Gaiano di Alessandria, Gerasimo I di Alessandria, Gerasimo II di Alessandria, Gerasimo III di Alessandria, Giacomo di Alessandria, Gioacchino di Alessandria, Giorgio I di Alessandria, Giorgio II di Alessandria, Giovanni IV di Alessandria (calcedoniano), Gregorio II di Alessandria, Gregorio III di Alessandria, Ieroteo I di Alessandria, Ieroteo II di Alessandria, Joannicius di Alessandria, Marco VI di Alessandria (calcedoniano), Matteo I di Alessandria (calcedoniano), Metrofane di Alessandria, Metropolia di Metre e Atira, Metropolia di Pisidia, Metropolia di Salonicco, Metropolia di Serres e Nigrita, Metropolia di Veria, Naoussa e Campania, Michele I di Alessandria (calcedoniano), Michele II di Alessandria (calcedoniano), Nicanore di Alessandria (patriarca), Niceforo di Alessandria, Nicola I di Alessandria, ... Espandi índice (24 più) »
Apollinare di Alessandria (patriarca)
Fu arcivescovo di Alessandria e comandante della città su ordine dell'imperatore Giustiniano. Questa connotazione politica suscitò reazioni in tutta la Chiesa.
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Arcidiocesi di Adrianopoli di Emimonto
Larcidiocesi di Adrianopoli è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli (Iera Mitropolis Adrianoupoleos) e una sede titolare del medesimo patriarcato e della Chiesa cattolica.
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Arsenio di Alessandria
Fu nominato patriarca dal califfo dell'Egitto, suo cognato Aziz. o suo nipote Al Hakim, detto "il Nerone d'Egitto" per le persecuzioni che compì ai danni della comunità cristiana.
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Artemio di Alessandria
Il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli lo elesse Patriarca di Alessandria nel 1845, nonostante le reazioni della comunità greca di Alessandria, che preferiva l'archimandrita Ieroteo (Hierotheos) come patriarca.
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Atanasio III di Alessandria (calcedoniano)
Era un monaco del Monte Sinai.. Si rifugiò a Costantinopoli dalle persecuzioni degli arabi. Nel 1275 fu presente all'intronizzazione del patriarca di Costantinopoli Giovanni XI Bekkos, senza voler acconsentire alla riunione delle Chiese greco-ortodossa e latina, di cui era frutto l'intronizzazione.
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Callinico di Alessandria
Nacque a Skotina, in Pieria, nel 1800, figlio di una grande famiglia ecclesiastica con una presenza continua nella Chiesa dal XVI secolo all'epoca contemporanea.
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Cipriano di Alessandria
Reistituì la Scuola Ellenica del Cairo e si prodigò per risolvere la questione sinaitica.
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Cirillo II di Alessandria (calcedoniano)
Era un dottore. e un segretario. Salì al trono patriarcale nel 1110. Fonti datate lo ponevano come successore di Teodosio e predecessore di Eulogio II.
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Cosma I di Alessandria (calcedoniano)
Secondo Eutichio, esercitava il mestiere di spillettaio. Fu eletto dopo la morte del patriarca copto Cosimo. Fu ufficialmente riconosciuto come Patriarca e rappresentante della comunità greco-ortodossa dai conquistatori arabi, ripristinando la Chiesa di Alessandria dopo anni di sede vacante e di coadiutorato; il califfo Hisham gli fece conferire la prima chiesa di Alessandria.
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Cosma III di Alessandria (calcedoniano)
Era stato Metropolita della Pisidia. Fu eletto alla sede di Alessandria dal Patriarcato ecumenico di Costantinopoli.
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Cosma III di Costantinopoli
Cosma nacque a Crisopoli (Üsküdar), in Bitínia o in Calcedonia. Intorno al 1700, fu insegnante e predicatore nel monastero di Santa Caterina, nel Sinai.
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Cristodulo di Alessandria (calcedoniano)
Nativo di Aleppo,. sarebbe salito al trono dopo tre anni di vacanza. Fu prima ordinato a Gerusalemme dal patriarca Elia; gli alessandrini pretesero il rinnovo dell'ordinazione nella sua Chiesa, cosa che avvenne nel 907 secondo le fonti moderne o l'8 giugno 908 (4º giorno di ramadan del 295 del calendario islamico) secondo le fonti dei Padri Benedettini.
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Cristoforo I di Alessandria
È riportato che subì una paralisi poco dopo la sua elezione e che fu quindi coadiuvato da un vescovo di nome Pietro (Petros) che ne faceva le veci.
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Cristoforo II di Alessandria
Charalambos Daniilidis nacque a Maidos il 17 gennaio 1876. Si diplomò alla Scuola teologica di Santa Croce di Gerusalemme nel 1900. Fu ordinato diacono nel 1899.
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Diocesi di Eliopoli di Augustamnica
La diocesi di Eliopoli di Augustamnica è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
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Diocesi di Maiuma di Gaza
La diocesi di Maiuma di Gaza (in latino: Dioecesis Maiumitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
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Diocesi di Rinocorura
La diocesi di Rinocorura è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
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Elia I di Alessandria
Entrò in polemica con il patriarca di Antiochia Agapio sulla questione del trasferimento dei vescovi, dal momento che Agapio stesso era salito alla sede patriarcale dalla sede di Aleppo.
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Eulogio II di Alessandria
Secondo una cronotassi cattolica del XVIII secolo, fu il successore di Cirillo e fu seguito da Sofronio. Scrisse un trattato sull'eresia dei bogomili.
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Eustazio di Alessandria
Era il superiore del monastero di Alkosuir prima di ascendere al patriarcato.. Secondo la ricostruzione datata dei Padri Benedettini della Congregazione di S.Mauro in Francia sarebbe salito sul trono nell'801 e sarebbe morto nell'805.
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Eutichio di Alessandria
Nato nell'877, divenne patriarca nel 933. Fu autore di opere di teologia e medicina, due discipline in cui era versato, essendo anche medico; la sua opera più importante fu la sua cronografia, ovvero gli annali che portano il suo nome e che registrano la Storia dalla creazione all'attualità.
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Filoteo di Alessandria (calcedoniano)
Rigettò l'unione tra Chiese del Concilio di Firenze del 1439 e partecipò nel sinodo di Gerusalemme del 1443 che condannò la comunione con la Chiesa latina come falsa e invalida.
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Fozio di Alessandria
Nacque in Grecia a Tino e studiò al seminario della Santa Croce a Gerusalemme. Successivamente divenne segretario del patriarca ortodosso di Gerusalemme e nel 1881 fu elevato alla dignità di archimandrita.
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Gaiano di Alessandria
Dopo la morte di Timoteo si formarono due partiti per la scelta del successore nella Chiesa di Alessandria: il primo elesse Gaina o Gaiano, il secondo elesse Teodosio, entrambi avversi al Concilio di Calcedonia ma appartenenti a sette diverse.
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Gerasimo I di Alessandria
Nativo di Candia,. era rinomato per la sua grande cultura; scrisse molte opere sulle Sacre Scritture. Subentrò a Cirillo Lucaris sulla sede di Alessandria al suo trasferimento alla sede di Costantinopoli e collaborando con lui, fu coinvolto nelle pressanti questioni della Chiesa ortodossa del XVII secolo.
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Gerasimo II di Alessandria
Prima fu metropolita di Kastoria e di Adrianopoli. Si distinse per la sua predicazione, avendo scritto un gran numero di omelie. Fu accusato di aver innovato la Divina liturgia nel momento della santificazione dei sacri doni, il che suscitò una reazione del patriarca ecumenico, poi conclusa con un chiarimento.
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Gerasimo III di Alessandria
Era vescovo di Metre e Atira prima della sua elezione ad Alessandria. Considerato un uomo erudito, era esperto di esegesi biblica e attivo nel campo dell'istruzione.
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Giacomo di Alessandria
Nacque a Patmos nel 1803. Lì studiò e all'età di 17 anni divenne monaco nel Monastero di Giovanni L'Evangelista, ancora studente. A 20 anni fu ordinato diacono e dopo un po' presbitero.
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Gioacchino di Alessandria
Fu eletto patriarca nel 1487. Quando l'Egitto fu occupato dal sultano turco Selim I, Gioacchino ricevette la garanzia che i suoi privilegi patriarcali non sarebbero stati toccati.
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Giorgio I di Alessandria
Fu eletto al trono patriarcale nel 621 dopo la riconquista dell'Egitto da parte dell'imperatore Eraclio. Con l'imminente invasione araba, Giorgio fuggì da Alessandria.
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Giorgio II di Alessandria
In cronotassi datate è stato confuso con il predecessore Teofilo. Fu eletto durante il regno di un califfo ben disposto nei confronti dei cristiani.
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Giovanni IV di Alessandria (calcedoniano)
Fu consacrato a Costantinopoli dal patriarca ecumenico Giovanni nel 569 e morì dieci anni più tardi.
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Gregorio II di Alessandria
Dopo la sua elevazione al trono patriarcale di Alessandria, il patriarca ecumenico Giovanni XIII lo invitò a collaborare per risolvere le problematiche della Chiesa.
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Gregorio III di Alessandria
Potrebbe aver soggiornato per lunghi periodi sul Monte Athos.
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Ieroteo I di Alessandria
Già metropolita di Nicea, rinnovò il monastero di San Saba ad Alessandria, la Chiesa di San Nicola al Cairo e creò una casa di accoglienza per gli indigenti.
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Ieroteo II di Alessandria
Nacque a Sifanto. Dopo la sua elezione, e su iniziativa di Mikhail Tositsa, fondò la Chiesa dell'Annunciazione della Vergine ad Alessandria, che inaugurò il 25 marzo 1856.
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Joannicius di Alessandria
Era il metropolita di Berea in Macedonia prima di essere trasferito alla sede di Alessandria dopo la morte di Niceforo. Mentre secondo fonti antiche il suo patriarcato iniziò nel 1642, le fonti più moderne stabiliscono il periodo tra il 1645 e il 1657.
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Marco VI di Alessandria (calcedoniano)
Condannò l'unione tra la Chiesa greco-ortodossa e la Chiesa di Roma e nel 1467 inviò due monaci a Creta per contrastare la locale propaganda della Chiesa latina.
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Matteo I di Alessandria (calcedoniano)
Fu prima Metropolita della Libia ed egumeno del Monastero Zlatari di Valacchia. Fu eletto Patriarca di Alessandria il 18 agosto 1746. Nonostante le difficoltà economiche del Patriarcato, portò avanti il rinnovamento di edifici, istituti e chiese.
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Metrofane di Alessandria
Primo sincello del patriarca di Costantinopoli, fu trasferito da quella Chiesa per essere elevato alla sede di Alessandria. Nel 1638 partecipò al sinodo di Costantinopoli che condannava l'eterodossia di Cirillo Lucaris, i cui atti approvò e sottoscrisse.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Metrofane di Alessandria
Metropolia di Metre e Atira
La metropolia di Metre e Atira è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli.
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Metropolia di Pisidia
La metropolia di Pisidia (in greco: Ιερά Μητρόπολις Πισιδίας; Ierá Mitrópolīs Pisidías) è una diocesi del patriarcato di Costantinopoli. Costituisce una delle circoscrizioni ecclesiastiche attive del patriarcato in territorio turco, benché quasi spopolata.
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Metropolia di Salonicco
La metropolia di Salonicco è una diocesi del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, pastoralmente affidata alla Chiesa di Grecia, con sede a Salonicco, dove si trova la cattedrale di San Gregorio Palamas.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Metropolia di Salonicco
Metropolia di Serres e Nigrita
La metropolia di Serres e Nigrita (in greco: Ιερά Μητρόπολις Σερρών και Νιγρίτης; Ierá Mitrópolīs Serron kai Nigritis) è una diocesi del patriarcato ecumenico di Costantinopoli, pastoralmente affidata alla Chiesa di Grecia, con sede a Serres, nella Macedonia Centrale, dove si trova la cattedrale metropolitana dei Santi Tassiarchi.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Metropolia di Serres e Nigrita
Metropolia di Veria, Naoussa e Campania
La metropolia di Veria, Naoussa e Campania (in greco: Ιερά Μητρόπολης Βεροίας, Ναούσης και Καμπανίας; Ierá Mitrópolīs Beroias, Naousis kai Kampanias) è una diocesi del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, pastoralmente affidata alla Chiesa di Grecia, con sede a Veria, nella Macedonia Centrale, dove si trova la cattedrale dei Santi Pietro e Paolo.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Metropolia di Veria, Naoussa e Campania
Michele I di Alessandria (calcedoniano)
Durante il suo patriarcato i veneziani rubarono le reliquie di san Marco e il regno del califfo al-Musta'in (862-866) operò una persecuzione dei monaci.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Michele I di Alessandria (calcedoniano)
Michele II di Alessandria (calcedoniano)
Il suo nome di battesimo era Giovanni, ed era vescovo di Maiuma (Maioumas). Trasferito sul trono patriarcale dall'imperatore Basilio I, fu rinominato Michele in onore del suo predecessore.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Michele II di Alessandria (calcedoniano)
Nicanore di Alessandria (patriarca)
Nato a Volos, servì come metropolita di Tebe. In questo ruolo, organizzò raccolte di fondi in Russia per il Patriarcato di Alessandria, grazie alle quali raccolse e inviò ad Alessandria nel 1859 48.580 rubli.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Nicanore di Alessandria (patriarca)
Niceforo di Alessandria
Qualificato come grande teologo, fu consacrato patriarca il 29 maggio 1639 a Costantinopoli.. Durante il suo patriarcato, si acuirono le tensioni con le gerarchie della Chiesa del Sinai, i cui esponenti continuavano a officiare cerimonie alla Dipendenza del Sinai del Cairo, senza il permesso del Patriarca di Alessandria.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Niceforo di Alessandria
Nicola I di Alessandria
Nonostante lo scisma d'Oriente tra Roma e Costantinopoli, era ancora in contatto con papa Innocenzo III. che gli scrisse nel 1210 per felicitarsi della fedeltà alla sua sede e lo invitò a partecipare al Concilio Lateranense nel 1215.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Nicola I di Alessandria
Nicola II di Alessandria
Risiedette a Costantinopoli. Come riportato da Pachimere, prese le parti di Arsenio di Costantinopoli, fatto deporre con un sinodo da Michele Paleologo, e avrebbe preso tanto a cuore gli interessi del prelato da rifiutarsi fino alla morte di comunicarsi con chi aveva partecipato alla sua deposizione.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Nicola II di Alessandria
Nicola V di Alessandria
Nacque a Giannina nel 1876. Studiò alla scuola teologica dell'Università di Atene. Nel 1910 sua moglie morì e l'anno seguente fu ordinato diacono dal patriarca Fozio.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Nicola V di Alessandria
Nicola VI di Alessandria
Antonios Georgios Varelopoulos nacque ad Istanbul a febbraio del 1915. Studiò presso la scuola teologica di Halki. Fu convocato ad Alessandria dal patriarca Nicola V e fu ordinato diacono nel 1938 e presbitero nel 1940.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Nicola VI di Alessandria
Nifone di Alessandria
Risiedette a Costantinopoli. Sottoscrisse il tomo contro Procoro e Cidonio, seguaci di Barlaam di Seminara e Gregorio Acindino, condannati dalla Chiesa.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Nifone di Alessandria
Oreste di Gerusalemme
A seconda delle fonti, è stato in carica dal 983/984/986 fino alla sua morte, nel 1005 o nel 1006, oppure dal 983. o 984 fino al 1005.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Oreste di Gerusalemme
Paisio di Alessandria
Si recò a Mosca su invito dello zar Alessio (r. 1645-1670), per partecipare a un sinodo che condannasse Nikon (patriarca di Mosca) per la violazione dei suoi doveri.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Paisio di Alessandria
Partenio I di Alessandria
Prima fu metropolita di Nazareth con il nome di Prochoros. Dopo l'elezione alla sede di Alessandria, ricevette il nome di Parthenios. Visitò la Moldavia e la Valacchia in cerca di fondi, sotto spinta dei governatori arabi dell'Egitto.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Partenio I di Alessandria
Partenio II di Alessandria
Era originario di Patmos e zio del futuro patriarca Teofilo III. Fece rinnovare il Monastero di San Giorgio nella Cairo Vecchia e riorganizzò la Biblioteca Patriarcale.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Partenio II di Alessandria
Partenio III di Alessandria
Aris Koïnidis nacque a Port Said (Egitto) nel 1919 da una famiglia originaria delle Cicladi. Dopo aver completato gli studi secondari nelle scuole superiori elleniche in Egitto, entrò nell'Istituto di teologia ortodossa di Halki.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Partenio III di Alessandria
Pietro IV di Alessandria (calcedoniano)
Fu eletto al trono patriarcale nel 642. Era un monotelita e come tale fu condannato da papa Martino nel Concilio Lateranense del 649.. In seguito all'occupazione araba dell'Egitto, si rifugiò a Costantinopoli.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Pietro IV di Alessandria (calcedoniano)
Pietro V di Alessandria (calcedoniano)
Sottoscrisse gli atti del 6º concilio ecumenico (680-681) come "vescovo di Alessandria". Operò durante il periodo di coadiutorato del trono patriarcale, frutto della dominazione araba.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Pietro V di Alessandria (calcedoniano)
Pietro VI di Alessandria (calcedoniano)
Sottoscrisse gli atti del concilio ecumenico tra il 5º e il 6º (692) come "l'indegno vescovo della grande città di Alessandria". Operò durante il periodo di coadiutorato del trono patriarcale, frutto della dominazione araba.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Pietro VI di Alessandria (calcedoniano)
Poliziano di Alessandria
Secondo la ricostruzione datata dei Padri Benedettini della Congregazione di S.Mauro in Francia sarebbe invece salito sul trono nel 775 e sarebbe morto nell'801.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Poliziano di Alessandria
Sabba di Alessandria
Salito al trono patriarcale nel 1117, partecipò al sinodo di Costantinopoli che censurò le espressioni nestoriane usate dal metropolita di Nicea Efstratios nei suoi scritti contro le dottrine della Chiesa armena.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Sabba di Alessandria
Samuele di Alessandria
Successe a Gerasimo II, ma affrontò il problema della parallela elezione di Cosma II da parte del Patriarcato ecumenico, che aveva anche il beneplacito del sultano.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Samuele di Alessandria
Scisma ortodosso del 2018
Il 15 ottobre 2018 è iniziato uno scisma tra la Chiesa ortodossa russa (COR, nota anche come Patriarcato di Mosca) e il Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, quando la prima ha interrotto unilateralmente la piena comunione con il secondo.
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Silvestro di Alessandria
Era nativo di Creta. Nel 1578, intervenne al sinodo di Gerusalemme in cui si dimise il patriarca Germano.. Nel 1585 tenne un concilio col patriarca di Antiochia nel quale venne anatemizzato Pacomio, considerato usurpatore della sede di Costantinopoli.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Silvestro di Alessandria
Sofronio I di Alessandria
Eutichio lo definisce un uomo saggio e un filosofo.. Il suo patriarcato fu tormentato dalle persecuzioni contro i cristiani da parte del califfo al-Mutawakkil; inizialmente fu loro proibito di montare a cavallo e fu imposto un abbigliamento per distinguersi dai musulmani e, verso la fine del regno di Sofronio, tentò di impedire loro le celebrazioni.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Sofronio I di Alessandria
Sofronio III di Alessandria
Fu presente all'incoronazione dell'imperatore Manuele Comneno. Secondo Giovanni Cinnamo, nel 1161 sarebbe stato tra i prelati presenti alle nozze dell'imperatore con Maria d'Antiochia.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Sofronio III di Alessandria
Teodoro I di Alessandria (calcedoniano)
Fu messo a morte dai suoi nemici, verosimilmente eretici ed è quindi venerato quindi come santo martire.
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Teodosio II di Alessandria
Secondo una cronotassi cattolica del XVIII secolo, fu il successore di Saba e fu seguito da Cirillo II.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Teodosio II di Alessandria
Teofilo II di Alessandria (calcedoniano)
Durante il suo patriarcato, la persecuzione dei cristiani da parte del califfo al-Hakim si inasprì e molti furono costretti a convertirsi o emigrare.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Teofilo II di Alessandria (calcedoniano)
Teofilo III di Alessandria
Era originario di Patmo e nipote del patriarca Partenio II, al quale successe sul trono di Alessandria. Supportò l'immigrazione dei greci in Egitto, col beneplacito del riformatore Mohammed Ali.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Teofilo III di Alessandria
Zoilo di Alessandria
Fu ordinato patriarca dallo stesso concilio che aveva deposto Paolo.. Sottoscrisse le risoluzioni del sinodo locale di Costantinopoli. Nel 544 sottoscrisse l'editto di Giustiniano contro Origene.
Vedere Patriarchi greco-ortodossi di Alessandria e Zoilo di Alessandria