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25 relazioni: Ab Urbe condita libri, Adfectatio regni, Arbor infelix, Comizi centuriati, Cospirazione, Gaio Celio Caldo, Gaio Rabirio (politico), Giudizi de capite civis, Impiccagione, Leges tabellariae, Leggi romane, Lesa maestà, Lex Iulia maiestatis, Lex regia, Lex Sempronia, Lucio Apuleio Saturnino, Orazi e Curiazi, Oronzo di Lecce, Pro Rabirio perduellionis reo, Publio Popilio Lenate, Quinto Cecilio Metello Celere, Rex (storia romana), Storia del diritto romano (753 - 451 a.C.), Tito Labieno, Tradimento (reato).
Ab Urbe condita libri
Ab Urbe condita libri CXLII (cioè I 142 libri dalla fondazione della Città, dove "la Città", per antonomasia, è Roma), o semplicemente Ab Urbe condita, in italiano anche Storia di Roma, e talvolta Historiae (ossia Storie), è il titolo, derivato dai codici (vedi Ab Urbe condita), con cui l'autore, lo storico latino Tito Livio, indica l'estensione e l'argomento della sua opera: la storia narrata a partire dalla fondazione di Roma (753 a.C.).
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Adfectatio regni
L'Adfectatio regni nel diritto romano rappresentava l'attentato all'ordine costituito compiuto da un usurpatore. La legislazione penale delle Leggi delle XII tavole punì questo crimine secondo il regime della perduellio, cui era assimilato.
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Arbor infelix
I latini indicavano con arbor infelix (albero o pianta infelice) l'albero che, diversamente dallarbor felix (albero felice) non dava frutti o ne produceva di selvatici e non commestibili.
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Comizi centuriati
I comizi centuriati (Comitia Centuriata) furono una delle assemblee popolari della Res Publica Romana, senza dubbio la più importante dal punto di vista delle competenze riservatele; vi si raccoglievano tutti i cittadini romani, patrizi o plebei che fossero, per esercitare i loro diritti politici e contribuire a determinare la vita dello Stato.
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Cospirazione
Una cospirazione (anche complotto o congiura) è un'azione condotta da più persone, mediante un accordo segreto, mirante ad alterare o sovvertire una situazione sociale consolidata.
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Gaio Celio Caldo
Contemporaneo di Lucio Licinio Crasso, il maggiore oratore dell'epoca, Caldo fu il primo membro della sua gens a raggiungere posizioni di prestigio (homo novus).
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Gaio Rabirio (politico)
Sostenitore degli ottimati, nel 100 a.C. fu tra i repressori del movimento riformista del tribuno della plebe Saturnino; a quanto pare non ebbe una diretta responsabilità nelle violenze che portarono all'omicidio del tribuno, ma entrò in possesso della testa di questo e la fece circolare tra i commensali di una cena per scherzo.
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Giudizi de capite civis
I giudizi de capite civis, nell'Antica Roma, sono quei procedimenti giurisdizionali in cui è in gioco la vita dell'accusato. Nel corso dell'esperienza giuridica romana tali giudizi hanno conosciuto un particolare sviluppo normativo in fase repubblicana, in particolare nell'ambito della legislazione in materia de provocatione, che consentì al cittadino romano, destinatario di un provvedimento sanzionatorio di natura capitale da parte di un magistrato, di chiedere il giudizio popolare tramite lo strumento della provocatio ad populum, e in quella decemvirale che introdusse la norma de capite civis nisi per maximum comitatum, comportante l'attribuzione esclusiva della giurisdizione capitale ai comizi centuriati, il conseguente divieto di giudicare de capite civis iniussu populi (di condannare a morte senza un giudizio popolare), e il divieto di interfici indemnatum quemcumque homine (di mettere a morte un cittadino che non sia stato condannato a seguito di regolare giudizio popolare).
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Impiccagione
Limpiccagione è un metodo di esecuzione capitale che infligge la morte attraverso la sospensione del condannato a una corda stretta intorno al collo.
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Leges tabellariae
Le leges tabellariae furono un complesso di leggi della Repubblica romana, promulgate da diversi tribuni della plebe dal 139 a.C. al 107 a.C.: tutte queste leggi stabilivano l'utilizzo di tabellae da inserire in apposite urne custodite da speciali addetti come strumento per esprimere il voto in diversi ambiti.
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Leggi romane
Questa pagina propone una parziale ed ancora incompleta lista di leggi romane. Il nome della legge di solito proviene dalla gens del magistrato proponente (qualsiasi magistrato dai questori in poi per la lex comitialis, il tribuno della plebe per gli ''scita plebis''), declinato alla forma femminile, perché in latino legge (lex, legis, nominativo plurale leges) è una parola di genere femminile.
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Lesa maestà
La lesa maestà è un crimine rivolto contro la maestà, cioè contro la suprema dignità dello Stato e, nei regimi monarchici, del sovrano.
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Lex Iulia maiestatis
La Lex Iulia maiestatis o Lex Iulia de maiestate è una legge emanata nell'8 a.C. per volere dell'imperatore Augusto, il quale riordinò l'intera materia circa il crimine di lesa maestà, cioè di qualunque offesa o minaccia arrecata alla figura dell'imperatore e quindi alla sua auctoritas.
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Lex regia
La lex regia (in italiano legge regia) è un atto normativo emanato dal rex (con l'appoggio del pontefice) nell'antica Roma. Gli studiosi per tutto il XIX secolo sono stati in dubbio circa la vera autenticità e esistenza della lex regia.
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Lex Sempronia
Con lex Sempronia si fa riferimento a numerosi plebisciti proposti dai tribuni della plebe Tiberio e Gaio Sempronio Gracco nel 133 a.C., 123 o 122 a.C., che erano principalmente orientati a favore della plebe e della fazione dei populares.
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Lucio Apuleio Saturnino
Membro della gens Apuleia, fu nipote dell'Apuleio Saturnino pretore nel 166 a.C. Nel 104 a.C., Saturnino fu questore, con l'incarico di sovraintendere all'importazione di grano a Ostia.
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Orazi e Curiazi
Gli Orazi e i Curiazi sono figure leggendarie della Roma antica.
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Oronzo di Lecce
Secondo la tradizione, sarebbe stato eletto primo vescovo di Lecce da san Paolo in persona; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica e il suo culto è molto popolare nel Salento, dove è titolare di molti patronati, tra i quali quello sulla città di Lecce e tutta la diocesi.
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Pro Rabirio perduellionis reo
La Pro C. Rabirio perduellionis reo ad quirites è un'orazione tenuta da Cicerone nell'anno del suo consolato, il 63 a.C., per difendere Gaio Rabirio, accusato di perduellio.
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Publio Popilio Lenate
Probabile figlio di Gaio Popilio Lenate, durante il consolato edificò e riparò strade, ma incorse nell'avversione dei populares a causa delle aspre misure perorate quale capo di una quaestio extraordinaria nominata contro i complici di Tiberio Gracco.
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Quinto Cecilio Metello Celere
Nacque all'interno dell'importante famiglia dei Caecilii Metelli, che si dicevano discendenti da Ceculo, figlio di Vulcano e fondatore di Preneste.
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Rex (storia romana)
Il rex (che tradotto dal latino significa re) era il supremo magistrato che governava Roma in età monarchica. Secondo la tradizione questa figura, legata alla fondazione di Roma, sarebbe stata ivi presente fin dalla sua fondazione, nel 753 a.C., ad opera di Romolo (primo re di Roma), al 509 a.C., anno della cacciata dell'ultimo re, Tarquinio il Superbo, dalla città.
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Storia del diritto romano (753 - 451 a.C.)
Nella storia del diritto romano il periodo 753 - 451 a.C. (periodo arcaico o primitivo) rappresentò la prima fase del diritto romano che, dalla fondazione di Roma (753 a.C.) all'emanazione delle leggi delle XII tavole (451-449 a.C.), corrispondeva grosso modo al periodo monarchico ed a quello della iniziale costituzione della Repubblica romana.
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Tito Labieno
La famiglia di Labieno proveniva dalla borghesia locale e dalla classe degli equites, mentre Tito Labieno passerà successivamente al ceto senatorio.
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Tradimento (reato)
In diritto penale, il tradimento è un crimine che riguarda una serie di atti di slealtà o infedeltà. L'autore del gesto è definito traditore.
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