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165 relazioni: Accademia di belle arti di Siena, Adorazione dei Magi (disambigua), Alessandro Casolani, Altare del Duomo di Siena, Ambrogio Lorenzetti, Andrea di Bartolo, Angelo Puccinelli, Annunciazione (Ambrogio Lorenzetti), Annunciazione (disambigua), Antonio Buonfigli, Barbara Ragnoni, Bartolo di Fredi, Bartolomeo Bulgarini, Bartolomeo Neroni, Basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi, Basilica di San Domenico (Siena), Basilica di San Francesco (Siena), Benedetto di Bindo, Bernardino Cesari, Bernardino Fungai, Bernardino Mei, Bettino Marchetti, Cappella di San Leonardo, Cappella di Santa Maria Assunta (La Befa), Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano (Sovicille), Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Siena), Chiesa di San Bartolomeo (Sestano), Chiesa di San Bartolomeo (Vertine), Chiesa di San Francesco (Asciano), Chiesa di San Sebastiano (Tatti), Chiesa di San Sigismondo (Gaiole in Chianti), Chiesa di Sant'Ansano a Dofàna, Chiesa di Sant'Egidio (Siena), Chiesa di Santo Spirito (Siena), Chiesa e convento di San Niccolò del Carmine, Colle Petroso, Collezione Peretti, Collezioni Gonzaga, Complesso museale di Santa Maria della Scala, Congedo di san Floriano, Cristo risorto (Pietro Lorenzetti), Crocifissione (Pianto degli Angeli), Crocifisso (Giovanni da Gaeta), Crocifisso del Carmine di Siena, Denudamento di Cristo, Dietisalvi di Speme, Discesa di Cristo al Limbo, Domenico Beccafumi, Domenico di Bartolo, Dossale, ... Espandi Ãndice (115 più) »
Accademia di belle arti di Siena
L'Accademia di belle arti di Siena fu una scuola universitaria privata per la formazione artistica. Fondata come Regio Istituto di Belle Arti in Siena nel 1816 su iniziativa di Giovanni Bianchi, riconosciuta e finanziata dal Granducato di Toscana, nel 1846 passò al comune di Siena e poi alla Provincia di Siena del 1864.
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Adorazione dei Magi (disambigua)
* Adorazione dei Magi – tema artistico biblico.
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Alessandro Casolani
Detto anche Alessandro della Torre, nacque a Mensano, una frazione del comune di Casole d'Elsa. Fu un pittore tipico rappresentante del manierismo accademico del tardo sec XVI, allievo di Ventura Salimbeni e di Cristoforo Roncalli, influenzato dal Barocci e dal Veronese.
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Altare del Duomo di Siena
L'altare del Duomo di Siena è un'opera composita in marmo e bronzo a cui parteciparono vari artisti e risalente ai secoli XV e XVI. Fu realizzata su progetto di Baldassarre Peruzzi tra il 1530 e il 1541 circa, progetto che portò alla realizzazione dei due gradoni di marmo da parte dello stesso Peruzzi e del recupero di opere bronzee precedentemente realizzate per altri scopi e collocazioni da altri artisti, tra cui il Vecchietta, Giovanni di Stefano e Francesco di Giorgio Martini.
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Ambrogio Lorenzetti
Fu uno dei maestri della scuola senese del Trecento. Fratello minore di Pietro Lorenzetti, fu attivo dal 1319 al 1348 e si distinse soprattutto per la forte componente allegorica e complessa simbologia delle sue opere mature e per la profonda umanità dei soggetti rappresentati e dei loro rapporti.
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Andrea di Bartolo
''Andata al Calvario'', Museo Thyssen-Bornemisza, Madrid.
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Angelo Puccinelli
Fu pittore di formazione senese, attivo fra il 1365 ed il 1407. Alcune sue opere, in prevalenza pale d'altare, sono esposte presso la Pinacoteca Nazionale di Siena, la Pieve di San Niccolò a Varano in provincia di Massa, la Villa Guinigi di Lucca e al Musée du Petit Palais ad Avignone in Francia.
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Annunciazione (Ambrogio Lorenzetti)
LAnnunciazione è un dipinto a tempera e oro su tavola (127x120 cm) di Ambrogio Lorenzetti, firmato e datato al 1344, e conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena.
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Annunciazione (disambigua)
LAnnunciazione è l'annuncio del concepimento e della nascita verginale di Gesù. All'Annunciazione sono state dedicate.
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Antonio Buonfigli
Nato e attivo a Siena, fu un esponente del tardo barocco senese. Tra i suoi allievi è ricordato Leonardo de Vegni. Ha realizzato numerosi dipinti per le chiese di Santo Stefano alla Lizza, San Vigilio, Santa Maria Maddalena, il battistero di San Giovanni, la sacrestia del duomo e l'oratorio della Madonna del Rosario.
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Barbara Ragnoni
Una sola è pervenuta delle sue opere, un dipinto firmato, L'Adorazione dei pastori, ora nella Pinacoeteca di Siena. Lo stile del dipinto, con i suoi colori caldi, è molto in linea con lo stile del tardo quattrocento.
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Bartolo di Fredi
Imitando lo stile di Simone Martini e di Pietro e Ambrogio Lorenzetti, si pone all'attenzione come uno dei rappresentanti più tipici della scuola senese, con forte caratterizzazione per uno stile che possiamo dire assai "decorativo".
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Bartolomeo Bulgarini
Influenzato da Ugolino da Siena e Pietro Lorenzetti (da cui il nome convenzionale Ugolino Lorenzetti, attribuitogli da Bernhard Berenson). Fu autore di un polittico nella basilica di Santa Croce a Firenze e di una Madonna per la chiesa San Pietro a Ovile in Siena, da cui il nome di "Maestro di Ovile".
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Bartolomeo Neroni
Fu un artista poliedrico che realizzò nel corso della sua vita numerose opere in vari campi, pittura, scultura, miniatura. Godette di grande fama da vivo anche come ingegnere militare, scenografo, architetto.
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Basilica di San Clemente in Santa Maria dei Servi
La basilica di Santa Maria dei Servi, il cui nome completo è San Clemente in Santa Maria dei Servi, è una basilica di Siena che si trova sul colle che domina Valdimontone, in piazza Manzoni.
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Basilica di San Domenico (Siena)
La basilica cateriniana di San Domenico è una delle più importanti chiese di Siena e si trova tra il piazzale di San Domenico e via della Sapienza.
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Basilica di San Francesco (Siena)
La basilica di San Francesco è tra le più importanti chiese di Siena, situata in piazza San Francesco. Eretta nel XIII secolo in stile romanico fu ingrandita nei due secoli successivi nell'immensa struttura gotica attuale.
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Benedetto di Bindo
Solo per la presenza di documenti, è citato come autore di una perduta Madonna del 1411, che era conservata nella Sagrestia del Duomo di Siena, e della decorazione dell'armadio delle reliquie con Storie della Croce, risalente al 1412 ed ora nel Museo dell'Opera del Duomo di Siena.
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Bernardino Cesari
Nacque ad Arpino nel 1571, figlio di Muzio di Polidoro, modesto pittore di ex-voto; si ignora il cognome di sua madre Giovanna, al secondo matrimonio, nata a Roma, secondo il van Mander, da un nobile spagnolo.
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Bernardino Fungai
Bernardino Fungai fu un pittore senese del tardo Quattrocento. Figlio di Niccolò e di Battista di Tonio La sua arte è da ascriversi al trapasso tra il gotico internazionale e il primo Rinascimento.
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Bernardino Mei
Bernardino Mei nacque a Siena nel 1612 (per altre fonti nel 1615), fu in un primo tempo allievo del disegnatore e cartografo Giuliano Periccioli senese.
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Bettino Marchetti
Bettino Marchetti nacque a Siena nel 1867. Il padre, l'architetto Pietro Marchetti, si era occupato, tra l'altro, del restauro del castello di Brolio di proprietà del barone Bettino Ricasoli, in omaggio del quale scelse il nome per il figlio.
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Cappella di San Leonardo
La cappella di San Leonardo, conosciuta anche come cappella del Belagaio, è un edificio sacro situato nel castello di Belagaio, nel comune di Roccastrada.
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Cappella di Santa Maria Assunta (La Befa)
La cappella di Santa Maria Assunta è una chiesa sconsacrata che si trova a La Befa, nel comune di Murlo.
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Chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano (Sovicille)
La chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano è un edificio sacro che si trova in località Stigliano, nel comune di Sovicille, in provincia di Siena, arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino.
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Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (Siena)
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo si trova a Siena, in via San Marco. È in uso alla Contrada della Chiocciola dal 1814, dopo la soppressione del monastero delle Monache di San Paolo.
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Chiesa di San Bartolomeo (Sestano)
La chiesa di San Bartolomeo sorge a villa di Sestano, nel comune di Castelnuovo Berardenga.
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Chiesa di San Bartolomeo (Vertine)
La chiesa di San Bartolomeo si trova a Vertine, nel comune di Gaiole in Chianti.
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Chiesa di San Francesco (Asciano)
La chiesa di San Francesco, anche conosciuta come San Lorenzo, è un edificio che si trova ad Asciano; di proprietà del demanio dello Stato e gestita dal comune, è attualmente chiusa al culto - pur non risultando sconsacrata - ed utilizzata per eventi culturali.
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Chiesa di San Sebastiano (Tatti)
La chiesa di San Sebastiano è un edificio sacro situato a Tatti, nel comune di Massa Marittima, in provincia di Grosseto.
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Chiesa di San Sigismondo (Gaiole in Chianti)
La chiesa di San Sigismondo è la chiesa principale di Gaiole in Chianti.
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Chiesa di Sant'Ansano a Dofàna
La chiesa di Sant'Ansano si trova a Casetta, in località Dofana, nel comune di Castelnuovo Berardenga, in provincia di Siena.
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Chiesa di Sant'Egidio (Siena)
La chiesa di Sant'Egidio, oggi non più esistente, era un luogo di culto cattolico di Siena. Fu demolita quando nel 1903 le Cappuccine, fondate dalla mistica senese Passitea Crogi, furono costrette a lasciare il loro primo convento presso l'area del Castellare dei Malavolti, in cui oggi sorge la piazza Giacomo Matteotti (piazza della Posta) per la costruzione del nuovo Palazzo delle Poste.
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Chiesa di Santo Spirito (Siena)
La chiesa di Santo Spirito a Siena si trova in piazza Santo Spirito.
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Chiesa e convento di San Niccolò del Carmine
La chiesa e convento di San Niccolò del Carmine sono un complesso religioso di Siena, in Pian dei Mantellini. La chiesa, officiata dai Carmelitani fino al 2000 è oggi proprietà dell'arcidiocesi e affidata alla parrocchia.
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Colle Petroso
Colle Petroso (o anche Collepetroso)Emanuele Repetti, «», in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 1, Firenze, p. 769.
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Collezione Peretti
La collezione Peretti (o anche Montalto) è stata una collezione di opere d'arte databile alla prima metà del Seicento, frutto del mecenatismo del cardinale Alessandro Damasceni Peretti, pronipote di papa Sisto V. La collezione costituiva una delle più importanti raccolte artistiche di Roma, comprendendo opere sia pittoriche che d'antichità, oggi frazionate in vari musei e raccolte private del mondo.
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Collezioni Gonzaga
Le collezioni Gonzaga o la Celeste Galeria sono storicamente le cospicue raccolte di opere d'arte commissionate e appartenute alla dinastia dei Gonzaga, un tempo esposte in Palazzo Ducale, in Palazzo Te, in Palazzo San Sebastiano e in altri edifici di Mantova e dintorni.
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Complesso museale di Santa Maria della Scala
Il Santa Maria della Scala è un complesso museale di Siena, situato in piazza del Duomo 2, proprio davanti alla cattedrale. Già uno dei più antichi e grandi ospedali europei, fu uno dei primi xenodochi ed oggi, esaurite le proprie funzioni sanitarie, è uno dei più importanti centri museali e culturali della città, in seguito a un'importante operazione di recupero basata sul progetto dell'architetto Guido Canali, vincitore nel 1992 di un Concorso Internazionale ad inviti.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Complesso museale di Santa Maria della Scala
Congedo di san Floriano
Il Congedo di san Floriano è un dipinto a olio su tavola (76,4x67,2 cm) di Albrecht Altdorfer, databile al 1518-1520 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
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Cristo risorto (Pietro Lorenzetti)
Il Cristo risorto è un affresco staccato di Pietro Lorenzetti, databile al 1336-1337 e conservato nel Museo Diocesano, presso l'oratorio di San Bernardino in piazza San Francesco, a Siena.
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Crocifissione (Pianto degli Angeli)
La Crocifissione, noto anche come Pianto degli Angeli, è un affresco del XIV secolo che si trova sulla parete di fondo del refettorio dell’Oratorio di San Bartolomeo a Città della Pieve e la cui attribuzione al pittore senese Jacopo di Mino del Pellicciaio è oggi accettata senza riserve dalla critica.
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Crocifisso (Giovanni da Gaeta)
Il Crocifisso è una croce opistografa e sagomata a tempera su tavola (272x177,5 cm) di Giovanni da Gaeta, databile agli anni 1460 circa e conservata nel Museo Diocesano e della Religiosità del Parco dei Monti Aurunci di Gaeta, proveniente dalla vicina ex chiesa di Santa Lucia.
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Crocifisso del Carmine di Siena
Il Crocifisso del Carmine di Siena (266x211 cm) è una croce sagomata e dipinta a tempera e oro su tavola di Ambrogio Lorenzetti, databile attorno al 1324-1331 circa, proveniente dalla Chiesa di San Niccolò del Carmine di Siena e conservata nella Pinacoteca nazionale di Siena.
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Denudamento di Cristo
Hans Hirtz, ''Spoliazione di Cristo'', 1440 circa, Karlsruhe, Kunsthalle. Il denudamento di Cristo è un episodio della passione di Gesù raccontato dai Vangeli canonici.
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Dietisalvi di Speme
Forse un trovatello (come farebbe pensare il nome "Dio-ti-salvi" di "Speme", cioè della Speranza), è citato per la prima volta in una tavoletta di biccherna del 1250 (secondo una trascrizione settecentesca di Giovan Girolamo Carli), e poi ancora, come pittore delle coperte dei libri, nel 1261, 1262, 1276, 1278, 1282-1283 e 1284; in tutto è stato ricostruito che ne avrebbe dipinte ben 56 tra il 1259 e il 1288, delle quali ne rimangono oggi solo quattro, che rappresentano le sue uniche opere documentate.
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Discesa di Cristo al Limbo
La Discesa di Cristo al Limbo è un dipinto a olio su tavola (398x253 cm) di Domenico Beccafumi, databile al 1530-1535 circa e conservato nella Pinacoteca nazionale di Siena.
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Domenico Beccafumi
Tra i più importanti e riconoscibili fondatori del cosiddetto manierismo, fu anche, accanto al Sodoma (che pure era forestiero), l'ultimo artista di grande influenza della scuola senese.
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Domenico di Bartolo
Nacque ad Asciano intorno al 1400 e, secondo il Vasari, era un nipote di Taddeo di Bartolo, notizia oggi screditata.
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Dossale
Nella terminologia della Chiesa cattolica, con il termine dossale (derivato e talvolta indicato nei documenti più antichi con il termine latino dorsale, ma anche denominato retrotabula, da cui anche retablo) si intende un oggetto artistico destinato alla parte posteriore dell'altare.
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Dossale di Badia Ardenga
Il Dossale di Badia Ardenga è un dipinto frammentario e smembrato a tempera e oro su tavola di Guido da Siena e Dietisalvi di Speme, databile al 1280 circa in cinque diversi musei europei (Siena, Altenburg, Utrecht e Londra) e statunitensi (Princeton).
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Dossale di Badia Ardenga
Dossale di san Pietro
Il Dossale di San Pietro è un dipinto a tempera e oro su tavola (100x141 cm) attribuito a Guido di Graziano, databile al 1280-1290 circa e conservato nella Pinacoteca nazionale di Siena.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Dossale di san Pietro
Dossale n. 7
Il Dossale n. 7 (dal numero di inventario) è un dipinto a tempera e oro su tavola (96×186 cm) di Guido da Siena, datato 1270 e conservato nella Pinacoteca nazionale di Siena.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Dossale n. 7
Duccio di Buoninsegna
L'arte di Duccio aveva in origine una solida componente bizantina, legata in particolare alla cultura più recente del periodo paleologo, e una notevole conoscenza di Cimabue (quasi sicuramente il suo maestro nei primi anni di attività), alle quali aggiunse una rielaborazione personale in senso gotico, inteso come linearismo ed eleganza transalpini, una linea morbida e una raffinata gamma cromatica.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Duccio di Buoninsegna
Ferruccio Vannoni
In Italia il Risorgimento del XIX secolo si sovrappose ad un incremento di popolarità dello stile rinascimentale, il quale non era mai venuto meno, diversamente da altri paesi europei, anche come espressione di unità nazionale.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Ferruccio Vannoni
Francesco di Giorgio Martini
Figlio di Giorgio di Martino del Viva, viene battezzato il 23 settembre 1439 a Siena come Franciescho Maurizio di Giorgio di Martino pollaiolo.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Francesco di Giorgio Martini
Francesco Rustici
Allievo del padre Vincenzo, si avvicinò più tardi a modelli di matrice caravaggesca, caratterizzati dal gioco luministico delle visioni notturne - in uno stile pittorico noto come tenebrismo - interpretati in particolare dagli artisti nordici operanti in Italia, come Gherardo delle Notti.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Francesco Rustici
Francesco Vanni
Il Vanni evolve il suo stile dal Manierismo ed è considerato un pittore barocco. Subì gli influssi e il fascino dell'arte di Raffaello, di Federico Barocci e di Annibale Carracci.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Francesco Vanni
Gano di Fazio
È stato uno dei fondatori della scuola senese in scultura. La prima testimonianza della sua vita risale al 23 maggio 1302 quando risulta aver acquistato dei terreni a Siena per i quali il 18 giugno dello stesso anno paga le imposte.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Gano di Fazio
Gerolamo Genga
Originario del Ducato di Urbino, territorio ricompreso nella Regione Marche, fu uno dei più importanti architetti della prima metà del XVI secolo ed in genere del periodo manierista, attivo in particolare negli Stati e signorie del centro Italia (Urbino, Roma, Forlì, Perugia ecc.).
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Gerolamo Genga
Giacomo Cozzarelli
Artista poco noto nonostante una notevole abilità nella fusione in bronzo. Le uniche notizie riguardanti la sua carriera artistica le abbiamo grazie allo storico senese, e suo amico, Sigismondo Tizio, che nella Historiae Senenses, scrisse un necrologio seguito da un lungo elenco di opere del Cozzarelli.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Giacomo Cozzarelli
Giovanni da Asciano
Sulla vita e le opere di questo pittore molto è stato detto e discusso, senza tuttavia riuscire a chiarirne la storia, arrivando a metterne in dubbio l'effettiva esistenza.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Giovanni da Asciano
Giovanni di Paolo
Iniziò facendo l'apprendista a Taddeo di Bartolo, diventando un prolifico pittore ed illustratore di manoscritti, tra cui i testi di Dante. È stato uno dei più importanti pittori del XV secolo della scuola senese.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Giovanni di Paolo
Girolamo del Pacchia
Si formò alla scuola di pittura di tale città, al seguito di pittori come Bernardino Fungai, il Sodoma e Giacomo Pacchiarotti.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Girolamo del Pacchia
Giuseppe Ciaccheri
Giuseppe Ciaccheri nacque a Livorno nel 1724 e la famiglia, quando era ancora in fasce, si trasferì a Siena. Fu avviato fin da fanciullo agli studi e alla carriera ecclesiastica; ancora adolescente fu posto sotto la protezione di Sallustio Bandini che lo avviò agli studi classici.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Giuseppe Ciaccheri
Giuseppe Mazzuoli
Autore della Carità per la tomba di papa Alessandro VII, negli ultimi anni mostrò una notevole tendenza classicista. Membro dell'Accademia dei Virtuosi al Pantheon (1675) e dell'Accademia nazionale di San Luca (1679).
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Giuseppe Mazzuoli
Goro di Gregorio
Figlio d'arte, dato che il padre di origine fiorentine collaborò con Nicola Pisano per alcune opere relative al duomo di Siena, operò inizialmente assieme ai suoi fratelli.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Goro di Gregorio
Guido da Siena
Non ci sono notizie sulla vita dell'artista, nessun documento lo nomina (a meno che non lo si voglia identificare col "Guidone" documentato a Siena nell'ultimo ventennio del Duecento e di solito riferito a Guido di Graziano).
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Guido da Siena
Guido di Graziano
Il nome di Guido di Graziano compare due volte come autore di tavolette per i registri delle biccherne: nel secondo semestre del 1284, coi fratelli pittori Meo e Guarnerio, e nel primo del 1292; inoltre è citato nel 1285 come Guidone della "lira" di San Donato (una delle antiche ripartizioni amministrative del comune di Siena nel terzo di Camollia), poco prima di una menzione a suo fratello Guarnerio.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Guido di Graziano
Guidoccio Cozzarelli
Figlio di Giovanni di Marco di Nanni di Cozzarello, maestro di legname, Guidoccio Cozzarelli nacque a Siena nel 1450. La sua fu una famiglia di artisti, tra i quali i suoi cugini Giacomo, scultore, e Battista, orafo.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Guidoccio Cozzarelli
Il Sodoma
Nato a Vercelli (secondo taluni a Siena o a Vergelle) nel 1477 dal calzolaio Giacomo Bazzi, originario forse di Biandrate, e da Angela da Bergamo, a soli tredici anni iniziò il suo praticantato, nella sua città, presso la bottega del pittore Giovanni Martino Spanzotti.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Il Sodoma
Incoronazione della Vergine (Beccafumi)
LIncoronazione della Vergine è un dipinto a olio su tavola (300x174 cm) di Domenico Beccafumi, databile al 1539 circa e conservato nella Pinacoteca nazionale di Siena.
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Jacopo della Quercia
Tentò una sintesi fra la scultura gotica di Giovanni Pisano e quella borgognona, in special modo di Claus Sluter da una parte, con la classicità dall'altra, assimilata attraverso le nuove scoperte del Rinascimento fiorentino: il suo maggiore interesse si rivolse alle figure, rese monumentali e percorse da una vitalità prorompente.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Jacopo della Quercia
Jacopo di Mino del Pellicciaio
Non si hanno molte notizie biografiche di questo pittore. Nato intorno al 1315-1319 a Siena, sposò nel 1344 una certa Caterina di Cecco di Tura e nel 1366, in seconde nozze, Margherita d'Angelo di Tuccio, dalle quali ebbe in tutto quattro figli.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Jacopo di Mino del Pellicciaio
Lilliano (Castellina in Chianti)
Lilliano (già Ligliano o Liliano)Emanuele Repetti, «» in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 2, Firenze, p. 695.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Lilliano (Castellina in Chianti)
Lippo Memmi
Nel contesto senese della prima metà del XIV secolo, Lippo Memmi è uno degli autori più significativi e senz'altro la sua arte fu estremamente apprezzata in quanto rispecchiante i gusti più tipici dell'aristocratico ambiente senese dell'epoca.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Lippo Memmi
Luca di Tommè
Fortemente influenzato dall'opera dei concittadini senesi Pietro Lorenzetti e Simone Martini, collaborò con Bartolo di Fredi e il miniatore senese Niccolò di ser Sozzo Tegliacci (o Tegliaccio).
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Luca di Tommè
Luca Giordano
Fu uno dei principali esponenti della pittura napoletana del Seicento, assieme a Jusepe de Ribera, Salvator Rosa, Battistello Caracciolo, Massimo Stanzione, Bernardo Cavallino, Aniello Falcone, Andrea Vaccaro e Mattia Preti, nonché uno dei più influenti esponenti del barocco europeo.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Luca Giordano
Madonna Bellanti
La Madonna Bellanti è un dipinto a olio su tavola attribuito a Domenico Beccafumi, databile al 1515 circa e conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Madonna Bellanti
Madonna col Bambino (Neroccio Digione)
La Madonna col Bambino è un dipinto a olio su tela di Neroccio di Bartolomeo de' Landi realizzato circa nel 1490 e conservato nel Museo delle belle arti di Digione.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Madonna col Bambino (Neroccio Digione)
Madonna col Bambino n. 583
Duccio di Buoninsegna, Madonna col Bambino (1300-1305), Galleria Nazionale Umbra, Perugia La Madonna col Bambino n. 583 è un dipinto a tempera e oro su tavola (74,3x56,3 cm) di Simone Martini, databile al 1305-1310 circa e conservata nella Pinacoteca Nazionale di Siena.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Madonna col Bambino n. 583
Madonna col Bambino tra i santi Caterina e Cristoforo
La Madonna col Bambino tra i santi Caterina e Cristoforo è un dipinto a tempera e oro su tavola di Matteo di Giovanni realizzato circa nel 1490 e conservato nel Museo Puškin delle belle arti di Mosca in Russia.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Madonna col Bambino tra i santi Caterina e Cristoforo
Madonna del Roseto (Stefano da Verona)
La Madonna del Roseto è un dipinto tempera su tavola attribuito a Stefano da Verona o, alternativamente, a Michelino da Besozzo, databile al 1420 o 1435 circa e conservato nel Museo di Castelvecchio a Verona.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Madonna del Roseto (Stefano da Verona)
Madonna dell'Umiltà
La Madonna dell'Umiltà è un tema iconografico mariano in uso dall'inizio del XIV secolo. Mostra la Vergine seduta in terra col Bambino, a differenza della Maestà che la raffigura in trono.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Madonna dell'Umiltà
Madonna dell'Umiltà (disambigua)
* Madonna dell'Umiltà – tema iconografico mariano.
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Madonna dell'Umiltà (Giovanni di Paolo)
La Madonna dell'Umiltà è un dipinto tempera su tavola di Giovanni di Paolo. Se ne conoscono due versioni: una leggermente più grande, databile al 1435 circa, alla Pinacoteca nazionale di Siena e una databile al 1442 circa a Museum of Fine Arts di Boston.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Madonna dell'Umiltà (Giovanni di Paolo)
Madonna di Monticchiello
La Madonna di Monticchiello è un dipinto a tempera e oro su tavola (68x46 cm) di Pietro Lorenzetti, databile al 1315 circa e conservato nel Museo diocesano di Pienza.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Madonna di Monticchiello
Madonna di San Bernardino
La Madonna di San Bernardino è un dipinto a tempera e oro su tavola (142x100 cm) di Dietisalvi di Speme, databile al 1262 e conservato nella Pinacoteca nazionale di Siena.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Madonna di San Bernardino
Madonna Galli-Dunn
La Madonna Galli-Dunn è un dipinto a tempera e oro su tavola (120x70 cm) di Dietisalvi di Speme, databile al 1265 circa e conservato nella Pinacoteca nazionale di Siena.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Madonna Galli-Dunn
Maestà di San Domenico
La Maestà di San Domenico è un dipinto a tempera e oro su tavola (283x194 cm) di Guido da Siena, databile al 1270 circa e conservato nella basilica di San Domenico a Siena.
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Maestro di Badia a Isola
''Madonna col Bambino in trono e due angeli'', Museo civico e d'arte sacra Colle di Val d'Elsa L'artista, già identificato da alcuni studiosi con lo stesso Duccio di Buoninsegna in una fase giovanile, potrebbe essere stato un emulo (piuttosto che un precoce seguace) di Duccio, da cui ha ripreso la solidità plastica e certi preziosismi, questi ultimi da riferire al gusto bizantineggiante propria dei pittori senesi più arcaici.
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Maestro di Città di Castello
Tra i principali artisti della scuola di Duccio, il suo corpus di opere venne ricostruito a partire da una Maestà proveniente dalla chiesa di San Domenico in Città di Castello e ora nella Pinacoteca locale, e comprende due polittici della pinacoteca nazionale di Siena (uno dei quali aveva la parte centrale con la Madonna col Bambino nel Museo dell'Opera del Duomo, poi riunita), una Madonna a Copenaghen (Statens Museum for Kunst), un San Giovanni e un San Pietro a New Haven (Yale University Art Gallery) e altre opere minori sparse.
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Maestro di Palazzo Venezia
La sua personalità artistica venne evidenziata per la prima volta da Weigelt nel 1931, a partire da una Madonna col Bambino nel museo di Palazzo Venezia (oggi nella Galleria nazionale d'arte antica di Palazzo Barberini), proveniente da una collezione privata di Castellammare di Stabia o forse di Chieti.
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Maestro di Tressa
Fu Garrison (1949) a raccogliere attorno a questo nome convenzionale un gruppo di cinque dipinti duecenteschi del territorio senese, che rappresentano tra le prime testimonianze di pittura in quella zona.
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Marco dal Pino
Esponente del Rinascimento e del Manierismo, fu allievo di Domenico Beccafumi e lavorò a Siena, Roma, Montecassino e Napoli.
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Martirio di san Floriano
Il Martirio di san Floriano è un dipinto a olio su tavola (76,4x67,2 cm) di Albrecht Altdorfer, databile al 1518-1520 circa e conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.
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Massimino di Treviri
Fu vescovo di Treviri al tempo del governo dei figli di Costantino I e fu uno strenuo avversario dell'arianesimo. Al suo amico e compagno di lotta sant'Atanasio diede asilo a Treviri dal 335 al 337.
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Michelangelo Anselmi
Non è sicuro il luogo dove nacque: la sua famiglia, di origine nobile, nota dal XIII secolo con il predicato "di Cardano", si trasferì da Lucca a Siena attorno all'anno 1500 e nel 1511, e proprio a Siena, fu citato per la prima volta come pittore.
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Michele Desubleo
Nato a Maubeuge nel 1601, Desubleo intraprende un percorso artistico inizialmente legato al più anziano fratello uterino, Nicolas Régnier.
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Monastero di San Salvatore a Fontebona
Il monastero di San Salvatore a Fontebona si trova a Badia Monastero nel comune di Castelnuovo Berardenga.
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Musei della Toscana
Elenco in ordine alfabetico per province dei musei della regione Toscana: (per i musei situati in altre regioni vedi: Musei italiani) Inserire nuovi musei sotto le relative Province.
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Musei nazionali italiani
I musei nazionali italiani, chiamati anche istituti museali statali o musei statali, sono enti pubblici istituiti con apposita Legge dello Stato approvata dal Parlamento italiano e gestiti dal Ministero della cultura (MiC), attraverso la Direzione generale Musei e le Direzioni regionali Musei operanti sul territorio.
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Museo di arte sacra di Massa Marittima
Il Museo di arte sacra di Massa Marittima è la principale pinacoteca di Massa Marittima (GR) ed è ospitata nel complesso museale di San Pietro all'Orto, congiuntamente al Centro espositivo di arte contemporanea Angiolino Martini.
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Natività (Lotto)
La Nascita o Natività a lume di notte o ancora Il bagno di Gesù Bambino è un dipinto a olio su tavola di Lorenzo Lotto, datato 1521 e conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena.
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Natività della Vergine (Beccafumi)
La Natività della Vergine è un dipinto a olio su tavola (233x145 cm) di Domenico Beccafumi, databile al 1540-1543 circa e conservato nella Pinacoteca nazionale di Siena.
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Natività della Vergine (disambigua)
Il titolo di Natività delle Vergine si può presentare anche nella variante in Natività di Maria.
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Neri di Bicci
Suo nonno era Lorenzo di Bicci (attivo nella seconda metà del Trecento) e suo padre Bicci di Lorenzo (attivo nella prima metà del Quattrocento), importanti pittori del gotico toscano.
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Neroccio di Bartolomeo de' Landi
In età giovanile allievo del Vecchietta, successivamente entrò nella bottega di Francesco di Giorgio dal 1468. Dipinse delle scene della vita di San Benedetto, ora agli Uffizi, probabilmente in collaborazione con Francesco di Giorgio, e una Madonna col Bambino tra San Girolamo e San Bernardo, che è nella Pinacoteca di Siena.
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Niccolò di Pietro Gerini
Prolifico seguace del revival della scuola giottesca di fine secolo, operò nella tradizione di Taddeo Gaddi e dell'Orcagna.
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Niccolò di Segna
Influenzato da Duccio di Buoninsegna e Simone Martini, fu un esponente della scuola senese. Collaborò con Pietro Lorenzetti agli affreschi della basilica dei Servi e dipinse alcune Storie di santa Fina nella collegiata di San Gimignano.
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Niccolò Tornioli
Nacque a Siena da Lorenzo Tornioli, "pesatore" presso la dogana cittadina, e si formò e iniziò a dipingere nella città natale.
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Opere del Sodoma
Quello che segue è un elenco cronologico parziale delle opere del Sodoma, pittore italiano attivo nel XVI secolo ed inquadrabile nella corrente artistica del Rinascimento maturo.
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Opere di Lorenzo Lotto
Segue un elenco delle opere di Lorenzo Lotto, in ordine cronologico.
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Opere di Sofonisba Anguissola
Quello che segue è un elenco cronologico delle opere di Sofonisba Anguissola, pittrice italiana vissuta tra l'inizio del XVI secolo e l'inizio del XVII secolo, che si specializzò in particolar modo nell'arte della ritrattistica.
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Opere sull'Adorazione dei Magi
LAdorazione dei Magi è un soggetto evangelico di antichissima origine. Questa lista, per quanto parziale, offre una carrellata dellevoluzione di questa iconografia nei secoli.
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Organo della chiesa della Santissima Annunziata a Siena
L'organo della chiesa della Santissima Annunziata a Siena è un pregevole organo a canne costruito da Giovanni di maestro Antonio Piffero tra il 1514 e il 1518 e situato all'interno della chiesa annessa allo Spedale di Santa Maria della Scala di Siena.
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Pala del Carmine
La Pala del Carmine è un dipinto a tempera e oro su tavola (191x328 cm) di Pietro Lorenzetti, databile al 1327-1329 e conservata, in larga parte, nella Pinacoteca nazionale di Siena.
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Palazzo Brigidi
Palazzo Brigidi si trova a Siena in via San Pietro. Con palazzo Buonsignori ospita la Pinacoteca nazionale di Siena.
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Palazzo Buonsignori
Palazzo Buonsignori (o Bonsignori o Bonsignore) si trova a Siena in via San Pietro. Con palazzo Brigidi ospita la Pinacoteca nazionale di Siena.
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Palazzo del Magnifico
Il palazzo del Magnifico, residenza di Pandolfo Petrucci, si trova a Siena su piazza San Giovanni, angolo con via dei Pellegrini.
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Palazzo Reale (Siena)
Palazzo Reale, già Palazzo Petrucci, è un edificio storico di Siena, situato in piazza Jacopo della Quercia, di fronte alla cattedrale di Santa Maria Assunta.
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Palazzo Venturi Gallerani
Il Palazzo Venturi Gallerani è un edificio storico di Siena, situato nel centro storico della città in via delle Cerchia 5, a pochi passi dalla Pinacoteca nazionale.
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Paliotto del Salvatore
Il Paliotto del Salvatore (Redentore benedicente tra i simboli degli evangelisti e storie della Vera Croce) è un dipinto a tempera e oro su tavola (98x198 cm) del Maestro di Tressa, datato 1215 e conservato nella Pinacoteca nazionale di Siena.
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Pavimento del Duomo di Siena
Il pavimento del Duomo di Siena è uno dei più vasti e pregiati esempi di un complesso di tarsie marmoree, un progetto decorativo che è durato cinque secoli, dal Trecento all'Ottocento.
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Pera picciola
La pera picciòla è una particolare varietà di pera, coltivato nella provincia di Siena, in particolare è presente sul Monte Amiata nella fascia pre-boschiva che si estende dal comune di Abbadia San Salvatore al territorio di Vivo D’Orcia a circa 800 m s.l.m. L'albero che produce la pera picciòla appartiene alla famiglia delle Rosacee genere Pyrus, specie communis, var.
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Piazza del Duomo (Siena)
Piazza del Duomo a Siena fiancheggia la cattedrale di Santa Maria Assunta con una forma a "L" e con una continuazione ideale nella mancata navata del "Duomo Nuovo", oggi piazza Jacopo della Quercia.
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Piccolomini
I Piccolomini sono una famiglia italiana di origine toscana, influente a Siena a partire dall'XI secolo. I suoi componenti, grazie alla loro affermazione nel commercio, nelle armi, nella cultura e nelle scienze, acquisirono notevole visibilità, in Italia e in tutt'Europa.
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Piero Torriti
Nacque a Montisi, vicino Pienza, città alla quale dedicherà diversi studi e pubblicazioni. Dall'ottobre del 1943 al luglio del 1944 prese parte alla Formazione Partigiana Raggruppamento Monte Amiata.
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Pietro Lorenzetti
Le notizie sicure sulla vita di Pietro Lorenzetti sono assai scarse e si limitano, in massima parte, alle date che egli appose sui suoi lavori (quattro pervenute) e a qualche documento.
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Pieve dei Santi Stefano e Degna
La pieve dei Santi Stefano e Degna è un edificio sacro che si trova a Castiglione d'Orcia.
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Pieve di Sant'Andreino
La pieve di Sant'Andreino è un edificio sacro che si trova in località Le Cave a Rapolano Terme, poco fuori dalla frazione di Serre di Rapolano.
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Pieve di Santa Cristina (Lilliano)
La pieve di Santa Cristina è una chiesa romanica situata a Lilliano, nel comune di Castellina in Chianti, in provincia di Siena.
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Pinacoteca nazionale
*Pinacoteca nazionale – museo di Atene.
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Pinturicchio
Il soprannome di Pinturicchio ("piccolo pintor", cioè "pittore") derivava dalla sua corporatura minuta ed egli stesso lo fece proprio usandolo per firmare alcune opereAcidini, cit., pag.
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Pittura paesaggistica
La pittura paesaggistica, di paesaggio o paesaggismo, è un genere pittorico che ha come soggetto il paesaggio, perlopiù ambienti all'aperto, ritratti dal vero, o inventati, o idealmente ricostruiti.
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Polittico di Santa Caterina d'Alessandria
Il Polittico di Santa Caterina d'Alessandria è un dipinto a tempera e oro su tavola (95x339 cm) di Simone Martini, databile al 1320 e conservato nel Museo nazionale di San Matteo a Pisa.
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Polittico n. 28
Il Polittico n. 28 è un dipinto a tempera e oro su tavola (138,6x241,5 cm) di Duccio di Buoninsegna, databile al 1300-1305 circa. Proveniente probabilmente dalla chiesa di san Domenico di Siena, è oggi conservato nella Pinacoteca Nazionale senese con il numero di catalogo 28, cui spesso si fa riferimento.
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Prospettiva
La prospettiva è un insieme di proiezioni e di procedimenti di carattere geometrico-matematico che consentono di rendere l'immagine di una figura dello spazio su un piano, proiettando la stessa da un centro di proiezione posto a distanza finita, e dove detto centro è il punto di vista.
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Provincia di Siena
La provincia di Siena è una provincia italiana della Toscana di 259.502 abitanti, con capoluogo Siena, ottava provincia toscana per popolazione e seconda per superficie, contando 35 comuni, compreso il capoluogo.
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Romanino
Figlio di Luchino, esponente di una famiglia che dall'inizio del XV secolo si insediò a Brescia, ma originaria di Romano di Lombardia.
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Rutilio Manetti
Allievo di Ventura Salimbeni e Francesco Vanni, fu tra i primi artisti a risentire delle novità di Federico Barocci, in particolare per quanto riguarda lo studio degli affetti e la resa aggraziata degli sfumati.
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Sagrestia Vecchia di Santa Maria della Scala
La Sagrestia Vecchia o Cappella del Sacro Chiodo è un ambiente dell'ex ospedale di Santa Maria della Scala a Siena. Decorata da un ciclo di affreschi del Vecchietta, rappresenta un importante, per quanto frammentario, esempio di arte senese del Quattrocento.
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San Francesco (Strozzi)
San Francesco è un dipinto attribuito a Bernardo Strozzi. È conservato a Campagnola Cremasca, nella chiesa parrocchiale.
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San Galgano
È venerato come santo dalla Chiesa cattolica. La sua spada, conficcata nel terreno roccioso nell'eremo che porta il suo nome, è una delle principali mete turistiche della provincia di Siena e della Toscana meridionale.
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San Michele scaccia gli angeli ribelli
San Michele scaccia gli angeli ribelli è un dipinto a olio su tavola (347x227 cm) di Domenico Beccafumi, databile al 1524 circa e conservato nella Pinacoteca nazionale di Siena.
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Sano di Pietro
Assieme ad altri maestri del Quattrocento senese (Giovanni di Paolo, Sassetta, ecc.), fu tra gli artisti più richiesti e quotati del mercato antiquario mondiale di opere d'arte.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Sano di Pietro
Santa Caterina da Siena riceve le stimmate tra i santi Benedetto e Girolamo
Santa Caterina da Siena riceve le stimmate tra i santi Benedetto e Girolamo è un dipinto a olio su tavola (208x156 cm la pala centrale, 26x48 cm ciascun pannello della predella) di Domenico Beccafumi, databile al 1515 circa e conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena.
Sassetta
Il soprannome Sassetta è attestato solo dal Settecento e, sulle prime, sotto la forma di cognome. Così si trova per la prima volta nel Pecci: Stefano Sassetta; ma il Pecci probabilmente trasse il nome da un'erronea lettura di documenti.
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Scuola senese
La scuola senese di pittura fiorì nella città toscana (Siena) soprattutto tra il XIV e XVI secolo. A partire dall'esempio bizantino, si sviluppò accogliendo precocemente (rispetto alla vicina Firenze) spunti dal gotico francese che, uniti a un vivace cromatismo e a una fecondissima capacità narrativa (che non disdegnava di rappresentare affetti ed altri elementi della quotidianità), ne fecero una delle scuole pittoriche più originali d'Italia, apprezzata molto anche all'estero.
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Segna di Bonaventura
È stato attivo dal 1298 al 1331. Nel 1306 dipinge una tavoletta per la Magistratura della Biccherna situato nel Palazzo Pubblico di Siena.
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Siena
Siena (AFI) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. La città è universalmente conosciuta per il suo ingente patrimonio storico, artistico, paesaggistico e per la sua sostanziale unità stilistica dell'arredo urbano medievale, nonché per il celebre Palio.
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Simone Martini
La sua formazione avvenne, probabilmente, nella bottega di Duccio di Buoninsegna. Ancora giovane e sconosciuto, ricevette il prestigioso incarico di dipingere la Maestà del Palazzo Pubblico di Siena, e da allora la sua fama crebbe senza soste.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Simone Martini
Sofonisba Anguissola
Sofonisba nacque a Cremona intorno al 1532 dall'aristocratica famiglia piacentina degli Anguissola ascritta al patriziato veneziano e discendente dal nobile casato di Galvano Sordi, il cui capostipite, nel 717 contribuì a liberare Costantinopoli dai Saraceni.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Sofonisba Anguissola
Sposalizio della Vergine (Michelino da Besozzo)
Lo Sposalizio della Vergine è un dipinto tempera su tavola (65,1x47,6 cm) di Michelino da Besozzo, databile al 1435 circa e conservato nel Metropolitan Museum di New York.
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Sposalizio mistico di santa Caterina (Michelino da Besozzo)
Lo Sposalizio mistico di santa Caterina è un dipinto tempera su tavola (75x58 cm) di Michelino da Besozzo, databile al 1420 circa e conservato nella Pinacoteca Nazionale a Siena.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Sposalizio mistico di santa Caterina (Michelino da Besozzo)
Taddeo di Bartolo
Era figlio di un certo Bartolo di Mino barbiere e non del pittore Bartolo di Fredi, come riteneva il Vasari, e quindi non fratello di Andrea di Bartolo.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Taddeo di Bartolo
Tavoletta di biccherna del camarlengo Ranieri Pagliaresi
La tavoletta di biccherna del camarlengo Ranieri Pagliaresi è un dipinto a tempera su tavola (35,4x24,4 cm) di Dietisalvi di Speme, datato al 1270 e conservato nell'Archivio di Stato di Siena (inv. n. 4).
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Tavoletta di biccherna del camarlengo Ranieri Pagliaresi
Torre del Mangia
La Torre del Mangia si trova in piazza del Campo a Siena; è la torre civica del palazzo Comunale. È tra le torri antiche italiane più alte (la quattordicesima), arrivando a 88 metri all'altezza degli ultimi merli.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Torre del Mangia
Trasfigurazione, entrata di Cristo a Gerusalemme e resurrezione di Lazzaro
La Trasfigurazione, entrata di Cristo a Gerusalemme e resurrezione di Lazzaro è un dipinto a tempera e oro su tela di lino (90x186 cm) di Guido da Siena, databile al 1270-1275 circa e conservato nella Pinacoteca nazionale di Siena (col n. 8 di inventario).
Trittico della Madonna col Bambino e i santi Pietro e Paolo
La Trittico della Madonna col Bambino e i santi Pietro e Paolo è un dipinto a tempera e oro su tavola (pannello centrale 150x58 cm, pannelli laterali 126x44 ciascuno) di Ugolino di Nerio, databile al 1320-1325 circa e conservato alla Galleria degli Uffizi di Firenze.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Trittico della Madonna col Bambino e i santi Pietro e Paolo
Trittico della Trinità
Il Trittico della Trinità è un dipinto a olio su tavola (152x228 cm) di Domenico Beccafumi, databile al 1513 e conservato nella Pinacoteca Nazionale di Siena.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Trittico della Trinità
Turismo in Toscana
Il turismo in Toscana è un'importante risorsa per l'economia della regione, che data la natura molto poliedrica del suo territorio riesce ad attirare turisti delle più variegate tipologie.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Turismo in Toscana
Ugolino di Nerio
Insieme a Segna di Bonaventura fu il più fedele dei seguaci di Duccio di Buoninsegna. È stato un pittore molto fecondo e di grande fama, che ha contribuito all'affermazione della pittura senese a Firenze con commissioni prestigiose per gli altari maggiori delle due principali basiliche, Santa Maria Novella e Santa Croce, in contemporanea con il ritorno in città di Giotto, che proprio a Santa Croce aveva creato attorno a sé una scuola indipendente.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Ugolino di Nerio
Vecchietta
Vecchietta nacque e visse a Siena. Prima delle scoperte documentarie di Carlo del Bravo nel 1970, si pensava fosse nato a Castiglione d'Orcia nel 1412.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Vecchietta
Ventura di Moro
Un tempo era noto come Pseudo Ambrogio di Baldese o anche come Lippo d'Andrea; è stato però identificato da Enzo Carli nel 1972 attraverso la lettura del nome del pittore sul manto della piccola Madonna con Bambino proveniente dal convento di Santa Maria Maddalena di Siena ed ora nella locale Pinacoteca Nazionale.
Vedere Pinacoteca nazionale (Siena) e Ventura di Moro
Conosciuto come Pinacoteca Nazionale di Siena, Pinacoteca di Siena.