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Prigione di Evin

Indice Prigione di Evin

La prigione di Evin è una prigione iraniana situata nel quartiere di Evin a Teheran. Fin dal 1972 è utilizzata prevalentemente per la detenzione di oppositori politici ed è internazionalmente nota per le frequenti denunce di violazione dei diritti umani attraverso pestaggi, molestie sessuali, diniego di cure mediche e varie modalità di tortura.

Indice

  1. 32 relazioni: Ahmad Batebi, Bahman Ahmadi Amouee, Dariush Forouhar, Elnaz Rekabi, Emad Bahavar, Farzad Kamangar, Hamid Pourmand, Hamid Reza Chitgar, Hamid Reza Pahlavi, Heshmat Tabarzadi, Hossein Derakhshan, Hossein Rafiee, Jila Baniyaghoob, Kouhyar Goudarzi, Mahmoud Jafarian, Majid Tavakoli, Mansour Osanlou, Marina Nemat, Marzieh Rasouli, Mohammad Rasoulof, Mohammad Seddigh Kaboudvand, Mohsen Shekari, Narges Mohammadi, Nasrollah Entezam, Nasser Fahimi, Reza Shahabi, Roxana Saberi, Saeed Abedini, Said Matinpour, Sciopero della fame, Zahra Kazemi, Zeynab Jalalian.

Ahmad Batebi

Studente universitario a Teheran, prende parte alle proteste studentesche del luglio '99. La fotografia di Batebi che solleva la maglia del suo amico Ezzat ucciso dalle autorità riceve una certa attenzione internazionale (The Economist la inserisce nella copertina del 13 luglio 1999), e le autorità iraniane lo arrestano.

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Bahman Ahmadi Amouee

Ha lavorato come redattore per il quotidiano riformista Sarmayeh fino al 2009, quando il giornale venne censurato dalle autorità iraniane e Amouee arrestato insieme alla moglie Zhila Bani-Yaghoub (anch'ella giornalista).

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Dariush Forouhar

Tra i fondatori del Partito Nazionale dell'Iran nel 1951, venne arrestato e imprigionato per la prima volta nel 1950, dopo il suo discorso come rappresentante degli studenti dell'Università di Teheran, a favore della nazionalizzazione dell'industria petrolifera.

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Elnaz Rekabi

Vincitrice di due medaglie di bronzo e una medaglia d'argento in competizioni mondiali e asiatiche, nonché sul podio in due coppe continentali, pratica le competizioni di difficoltà, boulder e velocità.

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Emad Bahavar

Guida della giovanile del Movimento di Liberazione Iraniano, il 28 maggio 2009 viene arrestato con l'accusa di "propaganda contro il sistema" e rilasciato dopo quattro giorni.

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Farzad Kamangar

Membro del comitato editoriale di "Ruyan", un mensile culturale-educativo poi chiuso dal governo, viene arrestato nel luglio 2006.

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Hamid Pourmand

Colonnello dell'Esercito iraniano, è inoltre pastore protestante della Jama'at-e Rabbani, la sezione iraniana dell'Assemblea Mondiale delle Assemblee di Dio.

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Hamid Reza Chitgar

Nacque a Babol (provincia di Mazandaran) nel 1949 ed ebbe una figlia. Ingegnere, lavorava per la Esfehan Steel Company e altre società private.

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Hamid Reza Pahlavi

Hamid Reza Pahlavi nacque il 4 luglio 1932 a Teheran, in Iran, nel Palazzo di Marmo. Era l'undicesimo e ultimo figlio di Reza Pahlavi, Shah da sette anni, e il quinto dalla sua consorte secondaria Esmat Dowlatshahi.

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Heshmat Tabarzadi

Leader del partito d'opposizione secolarista Fronte Democratico dell'Iran (reso illegale dal governo), Heshmat viene arrestato il 27 dicembre 2009 nella sua casa di Teheran.

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Hossein Derakhshan

Derakhshan ha iniziato la sua formazione presso la Nikan High School di Teheran. Ha conseguito una laurea in sociologia presso la Shahid Beheshti University della capitale, per poi studiare sociologia presso l'Università di Toronto.

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Hossein Rafiee

Professore di chimica all'Università di Teheran, a causa delle sue opinioni politiche e delle sue analisi politico-economico-sociali viene arrestato insieme agli altri membri del Consiglio degli attivisti nazionalisti-religiosi dell'Iran nel 2000.

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Jila Baniyaghoob

Caporedattrice del sito web Kanoon Zanan Irani ("Focus sulle Donne Iraniane"), aveva 11 anni quando scrisse e pubblicò un racconto sui bambini e la povertà sul quotidiano Kayhan.

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Kouhyar Goudarzi

Membro del Committee for Human Rights Reporters (CHRR), Goudarzi è stato brevemente arrestato (per la terza volta) nell'estate del 2009 durante le proteste post-elettorali.

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Mahmoud Jafarian

Vicedirettore della allora National Iranian Radio and Television (oggi IRIB), direttore della Pars Agency (oggi IRNA) e vice-presidente del partito monarchico Rastakhiz.

Vedere Prigione di Evin e Mahmoud Jafarian

Majid Tavakoli

Leader studentesco, nel 2006 viene imprigionato per 15 mesi per aver insultato la religione e la leadership del paese in alcune pubblicazioni studentesche, accusa negata da Tavakoli.

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Mansour Osanlou

Tra i principali esponenti del Sindacato dei lavoratori degli autobus di Teheran, dal 22 dicembre 2005 al 9 agosto 2006 è incarcerato nella prigione di Evin (liberato dopo il pagamento di una cauzione di 150 milioni di toman).

Vedere Prigione di Evin e Mansour Osanlou

Marina Nemat

Entrambe le nonne di Nemat erano russe, cresce in una famiglia fedele della Chiesa ortodossa russa. Diplomata a Teheran, il 15 gennaio 1982 all'età di 16 anni, Nemat venne arrestata e imprigionata per le sue opinioni contro la rivoluzione islamica.

Vedere Prigione di Evin e Marina Nemat

Marzieh Rasouli

Marzieh viene arrestata il 17 gennaio 2012 con l'accusa di lavorare per la BBC e di diffondere propaganda e disturbo dell'ordine pubblico.

Vedere Prigione di Evin e Marzieh Rasouli

Mohammad Rasoulof

Dal 2010, Rasoulof è stato condannato più volte dalla corte rivoluzionaria iraniana. Attraverso le loro azioni di censura, le autorità iraniane non limitano solo Rasoulof come individuo, ma anche la sua libertà artistica di espressione.

Vedere Prigione di Evin e Mohammad Rasoulof

Mohammad Seddigh Kaboudvand

Direttore del giornale Payam-e Mardom (poi chiuso dalle autorità), nel 1996 fonda Unity for Democracy in Iran e nel 2005 la Kurdistan Human Rights Organization.

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Mohsen Shekari

Il compagno di cella al carcere di Evin lo ha descritto in questo modo: «Mohsen lavorava in un bar. Mi parlava fino alle prime ore del mattino del suo amore per i videogiochi.

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Narges Mohammadi

Sostenitrice della campagna contro la pena di morte, è stata arrestata più volte. La prima condanna, di un anno di carcere, è arrivata nel 1998, per aver criticato il governo.

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Nasrollah Entezam

Durante il suo primo incarico da ambasciatore iraniano negli Stati Uniti, si è schierato contro l'Apartheid in Sudafrica. Dopo la rivoluzione islamica venne imprigionato a Evin, dove venne torturato.

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Nasser Fahimi

Nato a Sanandaj l'8 maggio 1974, in una lettera aperta indirizzata all'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet, e al Presidente degli Stati Uniti d'America, Joe Biden, ha chiesto di condannare con più enfasi la violazione dei diritti umani da parte della Repubblica islamica.

Vedere Prigione di Evin e Nasser Fahimi

Reza Shahabi

Autista di autobus, nel 2004 rifonda il Sindacato dei lavoratori degli autobus di Teheran (Sherkat-e Vahed), e a causa del suo attivismo viene licenziato e arrestato più volte.

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Roxana Saberi

Nata nel New Jersey da padre iraniano e madre giapponese, è cresciuta a Fargo (Dakota del Nord); ha doppia cittadinanza iraniana-statunitense.

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Saeed Abedini

Nato in Iran, ottiene la cittadinanza USA dopo il matrimonio con Naghmeh Abedini (già cittadina statunitense) da cui ha avuto due figli.

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Said Matinpour

Laureato alla Facoltà di Filosofia dell'Università di Teheran, scrive per il giornale in lingua azera Yarpagh. Il 25 maggio 2007 è stato rapito dalla sua casa e detenuto nella prigione di Evin a Teheran.

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Sciopero della fame

Uno sciopero della fame è una forma di protesta nonviolenta caratterizzata dal digiuno degli scioperanti.

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Zahra Kazemi

Naturalizzata canadese, aveva lavorato in Africa, America Latina, Medio Oriente, territori palestinesi, Iraq e Afghanistan. Il 23 giugno 2003 viene arrestata dalle autorità iraniane per aver scattato delle fotografie davanti alla prigione di Evin.

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Zeynab Jalalian

Di etnia curda, viene arrestata nel marzo 2008 a Kermanshah e trasferita nel centro detentivo del Ministero delle informazioni e della sicurezza nazionale.

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