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10 relazioni: Classici latini conservati (753 - 31 a.C.), Gaio Considio Longo, Gaio Giulio Cesare, Habemus confitentem reum, Loeb Classical Library, Marco Tullio Cicerone, Paradoxa stoicorum, Pro Marcello, Pro rege Deiotaro, Quinto Ligario.
Classici latini conservati (753 - 31 a.C.)
Questa è una lista di classici latini conservati dalla fondazione di Roma al 31 a.C., ossia antiche opere letterarie in lingua latina giunte fino a noi, per diverse vie.
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Gaio Considio Longo
Politico di origine plebea e appartenente alla fazione pompeiana, fu eletto pretore nel 58 a.C. Nominato poi propretore in Africa nel 50 a.C., aveva lasciato temporaneamente la provincia per porre la sua candidatura al consolato, lasciandone l'amministrazione ad interim al suo legato Q.Ligario.
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Gaio Giulio Cesare
Ebbe un ruolo fondamentale nella transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale. Fu dittatore (dictator) di Roma alla fine del 49 a.C., nel 47 a.C., nel 46 a.C. con carica decennale e dal 44 a.C. come dittatore perpetuo, e per questo ritenuto da Svetonio il primo dei dodici Cesari, in seguito sinonimo di imperatore romano.
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Habemus confitentem reum
La frase latina Habemus confitentem reum, tradotta letteralmente, significa "abbiamo il reo confesso" (Cicerone, Pro Ligario, I, 2). La confessione dell'imputato ha un valore decisivo riguardo al verdetto del giudice: talora si adduce come attenuante per il colpevole che ha confessato.
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Loeb Classical Library
La Loeb Classical Library è una collana editoriale di classici greci e latini, pubblicata dalla Harvard University Press. La direzione dal 1999 è di Jeffrey Henderson, docente di lingua e letteratura greca alla Boston University.
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Marco Tullio Cicerone
Esponente di un'agiata famiglia dell'ordine equestre, fu una delle figure più rilevanti dell'antichità romana. La sua vastissima produzione letteraria, dalle orazioni politiche agli scritti di filosofia e retorica, oltre a offrire un prezioso ritratto della società romana negli ultimi travagliati anni della repubblica, rimase come esempio per tutti gli autori del I secolo a.C.
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Paradoxa stoicorum
Paradoxa stoicorum (Paradossi degli stoici, da ora abbreviati in PS) è un'opera retorico-filosofica scritta da Marco Tullio Cicerone e dedicata a Marco Giunio Bruto, futuro cesaricida.
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Pro Marcello
La Pro Marcello è una orazione di Marco Tullio Cicerone pronunciata in senato nel settembre del 46 a.C. Si tratta della prima delle tre cosiddette orazioni ‘cesariane’ (successivamente saranno composte la ''Pro Ligario'' e la Pro rege Deiotaro) enunciate per ringraziare Cesare, fautore del richiamo in patria di alcuni suoi avversari politici.
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Pro rege Deiotaro
Pro rege Deiotaro è un'orazione di Marco Tullio Cicerone. Pronunciata nel novembre del 45 a.C., è la terza e ultima delle orazioni tramandateci con il nome di Cesariane.
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Quinto Ligario
Ligario fu condottiero romano, di famiglia d'Ordine equestre. Fu un repubblicano vicino al partito di Gneo Pompeo Magno. Governatore della provincia d'Africa come legato del proconsole Gaio Considio Longo, Ligario fu accusato di tradimento da Quinto Tuberone per essersi opposto a Gaio Giulio Cesare e condannato all'esilio da Roma in Africa.
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Conosciuto come Pro Ligario.