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7 relazioni: Arnaldo La Barbera, Castello Utveggio, Gaspare Mutolo, Giuseppe Ayala, Storia di Cosa nostra, Strage di via D'Amelio, Vincenzo Scarantino.
Arnaldo La Barbera
Dopo la laurea in giurisprudenza all'Università di Bari nel 1962 (laurea ottenuta in circa 1 anno e mezzo), lavora all'ufficio legale della Montedison.
Vedere Processo Borsellino quater e Arnaldo La Barbera
Castello Utveggio
Il castello Utveggio è un imponente palazzo in stile neogotico simile ad un castello dal caratteristico colore rosa pallido, posto sul promontorio del monte Pellegrino (parte integrante e caratterizzante del "più bel promontorio del mondo", come Goethe definì monte Pellegrino nel suo celebre Viaggio in Italia) a 346 m sul livello del mare, con vista sulla città di Palermo.
Vedere Processo Borsellino quater e Castello Utveggio
Gaspare Mutolo
Chiamato "Asparino",, La Repubblica, 8 giugno 1994 inizialmente fu meccanico, poi si dedicò alla malavita. Da giovane si occupava solo di piccoli furti, fino a quando fu arrestato nel 1965 per associazione a delinquere.
Vedere Processo Borsellino quater e Gaspare Mutolo
Giuseppe Ayala
Proveniente da una famiglia nobile proprietaria di alcune solfare, studiò al Liceo classico Ruggero Settimo di Caltanissetta; dopo la laurea in giurisprudenza, conseguita all'Università degli Studi di Palermo, esercitò la professione di avvocato presso lo studio legale di Girolamo Bellavista, uno dei più celebri penalisti palermitani.
Vedere Processo Borsellino quater e Giuseppe Ayala
Storia di Cosa nostra
La storia di Cosa nostra è l'insieme degli eventi storici che hanno determinato la nascita e lo sviluppo di quest'organizzazione criminale di stampo mafioso radicata in Sicilia e considerata una delle più potenti in Italia.
Vedere Processo Borsellino quater e Storia di Cosa nostra
Strage di via D'Amelio
La strage di via D'Amelio fu un attentato di stampo terroristico-mafioso avvenuto domenica 19 luglio 1992, all'altezza del numero civico 19 di via Mariano D'Amelio a Palermo, in Italia, in cui morirono il magistrato italiano Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Vedere Processo Borsellino quater e Strage di via D'Amelio
Vincenzo Scarantino
Le sue dichiarazioni hanno assunto un valore determinante nei processi "Borsellino uno" e "Borsellino bis" portando a sentenze definitive di condanna all'ergastolo di persone innocenti, e sono ritenute al centro di "uno dei più gravi depistaggi della storia giudiziaria italiana".