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39 relazioni: Battaglia delle Forche Caudine, Battaglia di Lautulae, Censori romani, Consoli repubblicani romani, Decimo Giunio Bruto Sceva, Dittatore (storia romana), Filone, Filone (cognomen), Gaio Menio Publio, Gaio Petelio Libone Visolo, Gaio Sulpicio Longo, Guerra latina, Leges Publiliae Philonis, Leggi romane, Lex Publilia Voleronis, Lista dei pretori romani, Lucio Cornelio Lentulo (console 327 a.C.), Lucio Furio Camillo (console 338 a.C.), Lucio Papirio Cursore (console 326 a.C.), Marco Petelio Libone, Marco Popilio Lenate (console 316 a.C.), Partenope (città antica), Persone di nome Quinto/Politici, Plebei, Pretore (storia romana), Publilio Filone, Publio Cornelio Scapula, Publio Decio Mure (console 340 a.C.), Publio Plauzio Proculo, Quinto Aulio Cerretano, Resti e reperti archeologici della metropolitana di Napoli, Sebeto, Seconda guerra sannitica, Spurio Nauzio Rutilo (console 316 a.C.), Spurio Postumio Albino Caudino, Storia di Napoli, Tiberio Emilio Mamercino (console 339 a.C.), Tiberio Veturio Calvino, Tito Manlio Imperioso Torquato.
Battaglia delle Forche Caudine
La battaglia delle Forche Caudine fu un importante avvenimento della seconda guerra sannitica, in cui i Sanniti di Gaio Ponzio sconfissero i Romani, imponendo loro poi l'umiliazione di passare sotto i gioghi.
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Battaglia di Lautulae
La battaglia di Lautulae è una battaglia che fu combattuta in un luogo situato in prossimità dell'odierna Terracina. Alcuni studiosi situano Lautulae (o Lautulas) sulla costa in una località dove sgorgano quattro sorgenti (da cui il nome); altri, forse in modo più corretto, la localizzano sui monti nei pressi di Fondi, nella località chiamata Acquaviva (dove sono presenti delle fonti).
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Censori romani
Si riporta una lista dei censori romani in ordine cronologico; tale lista non è esaustiva. I censori romani furono magistrati incaricati, a partire dal 444 a.C. (in precedenza l'incarico spettava ai consoli), dell'esecuzione della censura ("censimento"), operazione con la quale si registravano i cittadini romani e le loro proprietà.
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Consoli repubblicani romani
Questo articolo contiene la lista delle supreme magistrature repubblicane romane (consoli, tribuni consolari e dittatori), relativamente al periodo che va dal 509 a.C., in cui tradizionalmente si fa ricadere la caduta della monarchia a Roma, al 31 a.C., cui segue l'elenco dei consoli alto imperiali romani.
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Decimo Giunio Bruto Sceva
Fu magister equitum nel 339 a.C. sotto il comando del dittatore Quinto Publilio Filone. Fu eletto console nel 325 a.C. con Lucio Furio CamilloTito Livio, Ab urbe condita libri, VIII, 29.
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Dittatore (storia romana)
Il dittatore (lat.: dictator) era una figura caratteristica dell'assetto della costituzione della Repubblica romana. Egli era nominato in casi eccezionali e posto al comando assoluto e illimitato di Roma per un massimo di sei mesi.
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Filone
Filóne (dal greco antico, in latino Philo) è il nome (o cognomen) di personaggi dell'antichità greca e latina.
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Filone (cognomen)
Filone (dal greco Philon, che divenne in latino Philo) è un cognomen usato da alcune gentes della Roma antica.
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Gaio Menio Publio
Fu eletto console nel 338 a.C. con Lucio Furio CamilloTito Livio, Ab urbe condita libri, VIII, 13.. Ripreso l'assedio di Pedo, i due consoli sconfissero in una battaglia campale gli abitanti, a cui si erano uniti anche i Tiburtini e Prenestini.
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Gaio Petelio Libone Visolo
Nel 360 a.C. fu eletto console con il collega Marco Fabio Ambusto. Mentre a Marco fu affidato il comando della campagna contro gli Ernici, a Gaio Petelio fu affidato il comando della campagna contro i Tiburtini, rei di essersi alleati contro i Galli.
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Gaio Sulpicio Longo
Fu eletto console nel 337 a.C. con Publio Elio Peto. Durante il loro consolato scoppiò una guerra tra i Sidicini e gli Aurunci, questi ultimi alleati di Roma.
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Guerra latina
La Guerra latina oppose la Repubblica romana ai vicini popoli Latini, alleati a certe città dei Campani, dei Volsci, degli Aurunci e dei Sidicini, dal 340 al 338 a.C., Roma ebbe come alleata la confederazione sannitica, dopo il rinnovo dell'alleanza al termine della prima guerra sannitica (343 - 341 a.C.).
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Leges Publiliae Philonis
Le Leges Publiliae Philonis furono tre provvedimenti legislativi in favore della plebe, proposti secondo la tradizione dal dittatore Quinto Publilio Filone nel 339 a.C. Tali leggi sono conosciute rispettivamente con i titoli di Lex Publilia Philonis de plebiscitis, Lex Publilia Philonis de patrum auctoritate e Lex Publilia Philonis de censore plebeio creando.
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Leggi romane
Questa pagina propone una parziale ed ancora incompleta lista di leggi romane. Il nome della legge di solito proviene dalla gens del magistrato proponente (qualsiasi magistrato dai questori in poi per la lex comitialis, il tribuno della plebe per gli ''scita plebis''), declinato alla forma femminile, perché in latino legge (lex, legis, nominativo plurale leges) è una parola di genere femminile.
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Lex Publilia Voleronis
La lex Publilia Voleronis è una lex publica votata nel 471 a.C. su proposta dei tribuni della plebe di quell'anno, tra i quali Publilio Volerone, primo propositore della legge, e Gaio Letorio.
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Lista dei pretori romani
Questa è una lista dei pretori romani durante la fase repubblicana. La pretura a Roma era la magistratura prima del consolato, ma la prima che riceveva limperium, il potere di decidere sugli altri e, quindi, di condurre una forza armata.
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Lucio Cornelio Lentulo (console 327 a.C.)
Fu eletto console nel 327 a.C. con Quinto Publilio Filone, al suo secondo mandato. Mentre a Publilio fu affidato il comando dell'esercito nell'assedio della città di Neapolis, Lucio Cornelio entrava nel territorio dei Sanniti, alleati ai greci di NeapolisTito Livio, Ab urbe condita libri, VIII, 23.
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Lucio Furio Camillo (console 338 a.C.)
Fu eletto console nel 338 a.C. con Gaio Menio PublioTito Livio, Ab urbe condita libri, VIII, 13.. Ripreso l'assedio di Pedo, i due consoli sconfissero in una battaglia campale gli abitanti, a cui si erano uniti anche i Tiburtini e Prenestini.
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Lucio Papirio Cursore (console 326 a.C.)
Appartenente all'antica e patrizia gens Papiria, nel 340 a.C. era magister equitum del dittatore Lucio Papirio Crasso. Secondo alcuni analisti sarebbe stato console una prima volta nel 333 a.C. Secondo Livio ottenne il soprannome di Cursore per la straordinaria velocità della sua corsa.
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Marco Petelio Libone
Fu eletto console nel 314 a.C., con il collega Gaio Sulpicio LongoTito Livio, Ab Urbe condita, IX, 24.. I due consoli rilevato il comando dell'esercito dal dittatore Quinto Fabio Massimo Rulliano, posero l'assedio a Sora, che presero con l'aiuto di un traditore.
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Marco Popilio Lenate (console 316 a.C.)
Fu eletto console nel 316 a.C., con il collega Spurio Nauzio RutiloTito Livio, Ab Urbe condita, IX, 21.. I due consoli rimasero a Roma, poiché il comando delle operazioni contro i Sanniti, fu preso dal dittatore Lucio Emilio Mamercino Privernate.
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Partenope (città antica)
Partenope (in latino: Parthenŏpe) fu una sub-colonia greca edificata tra il Vesuvio ed i Campi Flegrei nell'VIII secolo a.C. dai cumani. Venne rifondata dagli stessi come Neapolis nell'ultimo trentennio del VI secolo a.C.
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Persone di nome Quinto/Politici
__EXPECTED_UNCONNECTED_PAGENOEDITSECTION__ Questa è una lista di persone presenti nell'enciclopedia che hanno il prenome Quinto e sono politici.
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Plebei
I plebei (singolare "plebeo") nell'antica Roma erano i cittadini romani appartenenti alla classe della plebe, distinti dai patrizi.
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Pretore (storia romana)
Il pretore, in latino praetor, era un magistrato romano dotato di imperium e iurisdictio. Il suo mandato era di un anno e faceva parte di un collegio di 8 funzionari.
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Publilio Filone
* Lucio Publilio Filone Volsco- politico romano.
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Publio Cornelio Scapula
Cornelio Scapula, Publio Scapula, Publio en:Publius Cornelius Scipio Barbatus.
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Publio Decio Mure (console 340 a.C.)
Tribuno militare nel 343 a.C., grazie ad un audace stratagemma, salvò dai Sanniti l'esercito di Aulo Cornelio Cosso Arvina. Per questo suo atto di eroismo, gli fu permesso di partecipare al trionfo dei consoli.
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Publio Plauzio Proculo
Plauzio Proculo, Publio Proculo, Publio.
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Quinto Aulio Cerretano
Fu eletto console nel 323 a.C. con Gaio Sulpicio Longo, al secondo consolato. A Sulpicio toccò la campagna contro i Sanniti, che rientrati nelle loro città, avevano defezionato il trattato appena firmato con i romani, mentre a Quinto toccò la campagna contro gli Apuli.
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Resti e reperti archeologici della metropolitana di Napoli
Durante gli scavi della metropolitana di Napoli sono stati rinvenuti numerosi reperti archeologici attribuibili a diverse epoche della città partenopea.
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Sebeto
Sebéto era il nome del fiume che bagnava l'antica Neapolis. Il corso d'acqua, precedentemente navigabile, già nel Medioevo si era ridotto a un rigagnolo; i brevi tratti sopravvissuti furono definitivamente intombati per permettere l'espansione urbanistica della città partenopea del XX secolo.
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Seconda guerra sannitica
La Seconda guerra sannitica fu combattuta da Roma contro i Sanniti, tra il 326 a.C. e il 305 a.C., quando si concluse con un trattato di pace, siglato a Roma.
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Spurio Nauzio Rutilo (console 316 a.C.)
Fu eletto console nel 316 a.C., con il collega Marco Popilio LenateTito Livio, Ab Urbe condita, IX, 21.. I due consoli rimasero a Roma, poiché il comando delle operazioni contro i Sanniti, fu preso dal dittatore Lucio Emilio Mamercino Privernate.
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Spurio Postumio Albino Caudino
Fu eletto console nel 334 a.C. con Tiberio Veturio Calvino. Inviati per combattere i Sidicini, non portarono a termine la campagna militare, per il timore che i Sanniti stessero per prendere le armi contro i romani.
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Storia di Napoli
La storia di Napoli si estende per circa tre millenni: dalla fondazione sino ad oggi. Il sito esatto in cui si è sviluppata la città, ovvero la collina di Pizzofalcone e le aree limitrofe, risulta frequentato e occupato quasi ininterrottamente sin dal Neolitico avanzato.
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Tiberio Emilio Mamercino (console 339 a.C.)
Fu eletto console nel 339 a.C. insieme al collega Quinto Publilio FiloneTito Livio, Ab Urbe condita, VIII, 12.. Tiberio Emilio, insieme al collega plebeo Quinto Publilio, condusse i romani alla vittoria contro i Latini nella pianura Fenectana; in seguito, appena egli, cui era stato affidato il compito di guidare l'esercito per espugnare Pedo, venne a sapere che al collega console era stato concesso il trionfo dal Senato, lasciò l'assedio e tornò a Roma con la pretesa che anche a lui fosse dato il medesimo onore.
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Tiberio Veturio Calvino
Fu eletto console nel 334 a.C. con Spurio Postumio Albino Caudino. Inviati per combattere i Sidicini, non portarono a termine la campagna militare, per il timore che i Sanniti stessero per prendere le armi contro i romani.
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Tito Manlio Imperioso Torquato
Nel 362 a.C. difese il padre, Lucio Manlio Capitolino Imperioso dittatore nell'anno precedente, dall'accusa di crudeltà portata avanti dal tribuno della plebe Marco Pomponio, nonostante lui stesso ne avesse subito le conseguenze.
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