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Saṃghavarman

Indice Saṃghavarman

Giunto in Cina, a Luòyáng, nel 252 soggiornò presso il Tempio del Cavallo Bianco (白馬寺, Báimǎ Sì). A lui si attribuisce, tra gli altri, la traduzione dal sanscrito del Sukhāvatīvyūhasūtra (無量壽經, Wúliángshòu jīng, giapp. Muryōju kyō) conservato nel Bǎojībù al T.D.

Indice

  1. 6 relazioni: Avalokiteśvara, Bǎojībù, Buddismo cinese, Monastero Baima, Storia del buddismo cinese, Sutra del Loto: XXV capitolo.

Avalokiteśvara

Avalokiteśvara (अवलोकितेश्वर, anche Lokeśvara; 觀音 Guānyīn Wade-Giles Kuan-yin anche 觀世音 Guānshìyīn, Wade-Giles Kuan-shih-yin; 観音 Kan'non, Kwan'non, o Kwannon bosatsu, anche 観世音 Kanzeon; 관음 Gwan-eum anche 관세음 Gwan-se-eum; Quán Âm; སྤྱན་རས་གཟིགས། Chenrezig Wangchug; Мэгжид Жанрайсиг, megjid janraisig, letto ca.

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Bǎojībù

Il Bǎojībù (寶積部) (T.D. vol. 11, sezione dal n.310 al n. 373) e la sezione del Canone buddista cinese che contiene il Dà bǎojī jīng (大寶積經, Ratnakūṭasūtra, giapp. Daihōshakukyō, Sutra del cumulo di gioielli) tradotto tra il 706 e il 713 da Bodhiruci in 120 fascicoli (T.D.

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Buddismo cinese

Il buddismo cinese è il frutto dell'intensa attività missionaria di importanti rappresentanti del buddismo dei Nikāya e del buddismo Mahāyāna provenienti dall'India e, soprattutto, dall'Asia Centrale in Cina e dei contributi di maestri locali, che continueranno questa tradizione o ne daranno nuove e cruciali interpretazioni.

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Monastero Baima

Il monastero del Cavallo Bianco è, secondo la tradizione, il primo tempio buddhista della Cina, fondato nel 68 d.C. sotto l'imperatore Ming (r. 58-75 d.C.) degli Han Orientali, situato nella capitale Luoyang.

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Storia del buddismo cinese

Questa voce tratta della Storia del buddismo cinese dalle origini, I secolo d.C., alla nascita della Repubblica Popolare Cinese nel 1949. L'arrivo del buddismo in Cina rappresenta, ancora oggi, uno dei processi di acculturazione delle idee e delle credenze religiose tra più straordinari della Storia dell'umanità.

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Sutra del Loto: XXV capitolo

Il XXV capitolo del Sutra del Loto, indicato nella versione cinese di Kumārajīva come Guānshìyīn Púsà pǔmén pǐn (觀世音菩薩普門品, T.D. 262.9.56c2, La porta universale del bodhisattva Avalokiteśvara) si avvia con la spiegazione del nome di Avalokiteśvara (lingua cinese: 觀世音, Guānshìyīn), il bodhisattva della compassione: Il Buddha prosegue la sua spiegazione esemplificando molteplici condizioni di sofferenze e pericoli nelle quali è sufficiente pronunciare il nome di Avalokiteśvara per essere salvati.

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Conosciuto come Kang Sengkai, Samghavarman.