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798 relazioni: Ab Urbe condita, Ab Urbe condita libri, Abdon e Sennen, Acquedotti di Roma, Acqui Terme, Adriano, Aerarium, Africa (provincia romana), Agrippa Menenio Lanato, Agrippina maggiore, Agro nocerino-sarnese, Agro Pontino, Alessandro I Bala, Alessandro Severo, Alletto, Altare della Vittoria, Amiternum, Anarchia militare, Andrisco, Anicio Olibrio, Anicio Probino, Annia Faustina, Antiochia di Siria, Antioco V, Antipapa Dioscuro, Antipapa Felice II, Antonino Pio, Apollonio (nome), Apollonio Molone, Apoteosi, Appio Claudio Cieco, Appio Claudio Giuliano, Aquileia, Aquincum, Ara Pacis, Arbogaste, Arce (Italia), Archi antichi di Roma, Arco di Augusto (Foro Romano), Arco di Augusto (Rimini), Arco di Costantino, Arco di Settimio Severo, Arco di Traiano (Ancona), Arco di Traiano (Benevento), Ariovisto, Arte tardoantica, Asclepio, Asellio Emiliano, Asia (provincia romana), Assedio di Capua (211 a.C.), ... Espandi índice (748 più) »
Ab Urbe condita
L'espressione latina ab Urbe condĭta (in italiano "dalla fondazione di Roma") si riferisce a un sistema di calcolo degli anni che prese piede tra i Romani, in cui gli anni venivano computati a partire dal 753 a.C., la data che l'erudito Marco Terenzio Varrone aveva stabilito ai tempi di Giulio Cesare per la fondazione di Roma, l'Urbe, "la Città" per eccellenza.
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Ab Urbe condita libri
Ab Urbe condita libri CXLII (cioè I 142 libri dalla fondazione della Città, dove "la Città", per antonomasia, è Roma), o semplicemente Ab Urbe condita, in italiano anche Storia di Roma, e talvolta Historiae (ossia Storie), è il titolo, derivato dai codici (vedi Ab Urbe condita), con cui l'autore, lo storico latino Tito Livio, indica l'estensione e l'argomento della sua opera: la storia narrata a partire dalla fondazione di Roma (753 a.C.).
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Abdon e Sennen
L'ignoto autore della loro Passio li descrive come due nobili orientali tradotti a Roma dall'imperatore Decio dopo una campagna militare: qui, convertiti al cristianesimo e affrancatisi dalla schiavitù, assistevano i perseguitati e seppellivano i corpi dei martiri.
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Acquedotti di Roma
Gli acquedotti di Roma sono gli acquedotti che, a partire dall'età romana, rifornivano o tuttora riforniscono di acqua la città di Roma, per un totale di 16: 11 antichi e 5 moderni.
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Acqui Terme
Acqui Terme (Àich in piemontese) è un comune italiano di abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte. Esso si trova nella media-bassa valle del fiume Bormida, nell'alto Monferrato, ed è parte della regione geografica dell'Acquese.
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Adriano
Successore di Traiano, fu uno dei "buoni imperatori" secondo lo storico Edward Gibbon. Colto e appassionato ammiratore della cultura greca, viaggiò per tutto l'impero e valorizzò le province.
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Aerarium
L'Aerarium (dal latino ærarium, a sua volta da aes "bronzo") o Aerarium populi Romani (per distinguerlo dalla cassa del princeps) o Aerarium Saturni (con la specifica localizzazione presso il tempio di Saturno nel Foro romano) il cui significato era "riserva di monete", indicava genericamente l'amministrazione patrimoniale della ''Res publica'' romana.
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Africa (provincia romana)
La provincia romana dAfrica, a partire da Augusto Africa Proconsolare, corrispose inizialmente al territorio adiacente a Cartagine e si estese successivamente, a spese del regno di Numidia, lungo le coste del Maghreb, comprendendo i territori occupati oggi dalla Tunisia (ad esclusione della sua parte desertica), la costa orientale dell'Algeria e quella occidentale della Libia.
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Agrippa Menenio Lanato
Menenio fu eletto console nel 503 a.C. assieme a Publio Postumio Tuberto: prima si trovò a fronteggiare gli attacchi dei Sabini, su cui i Romani ebbero la meglio durante gli scontri campali nei pressi di Eretum, e poi la defezione delle città di Pometia e Cori, passate nelle file degli Aurunci.
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Agrippina maggiore
Figlia di Giulia maggiore, a sua volta figlia del primo imperatore romano Augusto, e del generale Marco Vipsanio Agrippa, Agrippina maggiore andò in sposa all'età di circa vent'anni a Germanico Giulio Cesare, figlio adottivo del futuro imperatore Tiberio, a sua volta figlio adottivo ed erede di Augusto.
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Agro nocerino-sarnese
LAgro nocerino-sarnese, collocato a metà strada tra Napoli e Salerno, è un territorio che comprende 14 comuni della provincia di Salerno, per una superficie complessiva di e quasi abitanti, con una densità di popolazione pari a abitanti per km².
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Agro Pontino
LAgro Pontino (o Pianura Pontina) è una regione storico-geografica italiana, facente parte del Lazio (tra l'Agro romano e il Lazio meridionale).
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Alessandro I Bala
Bala era nativo di Smirne e di umili origini, ma assai presto, grazie alla sua amicizia con il re di Pergamo, riuscì a conquistarsi un piccolo potentato in Cilicia.
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Alessandro Severo
Adottato dal cugino e imperatore Eliogabalo, dopo il suo assassinio Alessandro salì al trono. Data la sua giovane età (fu imperatore a tredici anni), il potere fu effettivamente esercitato dalle donne della sua famiglia, la nonna Giulia Mesa e la madre Giulia Mamea.
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Alletto
Alletto era il tesoriere di Carausio, un ufficiale romano di umili natali (proveniva dalla tribù belgica dei Menapi), che si era distinto sotto il comando dell'imperatore Massimiano e che, dopo aver ricevuto il comando della classis britannica col compito di difendere la Manica dai pirati franchi e sassoni che devastavano la costa dell'Armorica e quella della Gallia Belgica, si era autoproclamato imperatore dopo aver saputo che Massimiano, sospettandolo di essere sceso a patti coi nemici, aveva dato l'ordine di eliminarlo.
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Altare della Vittoria
LAltare della Vittoria (in latino: Ara Victoriae) della curia Iulia era l'altare al quale sacrificavano e presso il quale prestavano giuramento i membri del Senato romano.
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Amiternum
Amiternum era un'antica città italica fondata dai Sabini,. le cui rovine sorgono nei pressi di San Vittorino e Preturo, a circa a nord dell'Aquila.
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Anarchia militare
Con il termine anarchia militare si indica un turbolento periodo del III secolo d.C., durato circa 50 anni, in cui vennero eletti imperatori, comandanti militari dalla lunga esperienza maturata sui campi di battaglia, amati dalle loro truppe e che, per questo, ricevettero il potere assoluto dal proprio esercito.
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Andrisco
Andrisco, nella sua figura e nel suo avventuroso tentativo di ribellione, rappresenta la reazione macedone all'occupazione da parte di Roma dopo la battaglia di Pidna (168 a.C.), avvenuta durante l'ultimo regno (dal 179 a.C. al 168 a.C.) di Perseo di Macedonia.
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Anicio Olibrio
Olibrio è considerato un chiaro esempio di un imperatore che in realtà non regnò: furono Ricimero e suo nipote Gundobado a regnare al suo posto, mentre lui era probabilmente interessato alla religione.
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Anicio Probino
Appartenente alla nobile gens Anicia, Probino era figlio di Sesto Petronio Probo, uno dei più influenti uomini della sua epoca e console nel 371, e di Anicia Faltonia Proba; era dunque fratello di Flavio Anicio Ermogeniano Olibrio, Anicio Probo e Anicia Proba.
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Annia Faustina
Annia proveniva da una famiglia di alto lignaggio. Suo padre era Tiberio Claudio Severo Proculo, console per l'anno 200, figlio del console Gneo Claudio Severo Arabiano e di Annia Aurelia Galeria Faustina, a sua volta figlia di dell'imperatore Marco Aurelio e di Faustina Minore.
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Antiochia di Siria
Antiochia di Siria (l'odierna Antiochia in Turchia;; t2 o) o anche Antiochia sull'Oronte, fu fondata all'incirca nel 300 a.C. da Seleuco I Nicatore, uno dei generali di Alessandro Magno, e per più di due secoli fu la capitale del Regno dei Seleucidi.
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Antioco V
Figlio di Antioco IV Epifane, divenne sovrano all'età di nove anni, in seguito alla morte di suo padre in Persia: il reggente era Lisia, che Epifane aveva lasciato in Siria, ma che era messo a dura prova dalla sfida di altri generali.
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Antipapa Dioscuro
Dioscuro fu diacono della Chiesa di Alessandria inserito nei ranghi del clero romano che, grazie alla sua attitudine al comando, presto acquisì una notevole influenza all'interno della Chiesa di Roma.
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Antipapa Felice II
Nel 355 papa Liberio fu esiliato dall'imperatore Costanzo II a Beroea, in Tracia, perché aveva sostenuto tenacemente il Credo niceno rifiutando di condannare Atanasio di Alessandria.
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Antonino Pio
Imperatore saggio, l'epiteto pius gli venne attribuito per il sentimento di amore filiale che manifestò nei confronti del padre adottivo che fece divinizzare.
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Apollonio (nome)
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Apollonio Molone
Era nativo di Alabanda, una città della Caria, nella moderna Anatolia, ed allievo di Menecle. In seguito si stabilì a Rodi. Visitò due volte Roma come ambasciatore di Rodi e presero lezioni da lui sia Marco Tullio Cicerone – che lo visitò anche durante il suo viaggio in Grecia del 79-77 a.C.
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Apoteosi
Apoteosi o deificazione significa "divinizzazione" o, più in generale, "glorificazione", di solito intesa a un livello divino o semi-divino.
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Appio Claudio Cieco
Secondo la leggenda, la sua cecità, da cui gli derivò il cognomen "Caecus", "Cieco", fu dovuta all'ira degli dèi per la sua idea di unificare il pantheon greco-romano con quello celtico e quello germanico.
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Appio Claudio Giuliano
Giuliano fu console suffetto tra il 200 e il 210; sotto Caracalla o (meno probabilmente) Eliogabalo fu nominato proconsole d'Asia.
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Aquileia
Aquileia (AFI:; Aquilee in friulano standard, Aquilea nella variante locale, Olee o, Aglar o Aglay in tedesco) è un comune italiano di abitanti dell'ex provincia di Udine, in Friuli-Venezia Giulia.
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Aquincum
Aquincum è l'antica città romana alla periferia dell'attuale Budapest, nella zona di Óbuda, sulla riva destra del Danubio. A partire dal principato dell'imperatore Domiziano, qui sorse una fortezza legionaria per fronteggiare le popolazioni germaniche dei Quadi e sarmatiche degli Iazigi.
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Ara Pacis
L'Ara Pacis Augustae (Altare della pace di Augusto) è un antico altare fatto costruire a Roma nel 9 a.C. dal senato, dedicato alla Pace (in latino Pax, nell'accezione di divinità) inaugurato dall'imperatore Augusto.
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Arbogaste
La prima menzione di Arbogaste risale al 380, quando seguì come subordinato il generale Bautone, il quale era stato inviato dall'imperatore d'Occidente Graziano, alla testa di un contingente militare, presso l'imperatore d'Oriente Teodosio I, che era impegnato nella difesa dei Balcani dai barbari dopo la gravosa sconfitta dell'imperatore Valente nella battaglia di Adrianopoli.
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Arce (Italia)
Arce (Arcë in dialetto laziale meridionale) è un comune italiano di abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio. Vi ha sede la Comunità montana Valle del Liri.
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Archi antichi di Roma
Oltre ai tre archi trionfali tuttora in piedi a Roma (arco di Tito, arco di Settimio Severo, arco di Costantino) e all'arco di Giano al Velabro (mentre il cosiddetto "arco degli Argentarii" è in realtà una porta architravata), abbiamo notizie della presenza di numerosi altri archi, scomparsi o meno conosciuti.
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Arco di Augusto (Foro Romano)
L'arco di Augusto era un arco trionfale eretto nel Foro Romano in onore di Augusto. L'arco di Augusto era simmetrico rispetto al tempio del Divo Giulio all'arco di Gaio e Lucio Cesari, e chiudeva quindi scenograficamente il lato est del Foro Romano, secondo la nuova disposizione dell'età di Augusto che aveva escluso alla vista i più antichi monumenti della Regia e del tempio di Vesta.
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Arco di Augusto (Rimini)
L'Arco di Augusto di Rimini è il più antico arco romano tra quelli conservati. ed è stato costruito nel 27 a.C. con decreto del Senato romano al fine di onorare l'imperatore Augusto per aver restaurato la via Flaminia e le più importanti strade italiane.
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Arco di Costantino
Larco di Costantino è un arco trionfale a tre fornici (con un passaggio centrale affiancato da due passaggi laterali più piccoli), situato a Roma, a breve distanza dal Colosseo.
Vedere Senato romano e Arco di Costantino
Arco di Settimio Severo
Larco di Settimio Severo è un arco trionfale a tre fornici (con un passaggio centrale affiancato da due passaggi laterali più piccoli), situato a Roma, all'angolo nord-ovest del Foro Romano e sorge su uno zoccolo in travertino, in origine accessibile solo per mezzo di scale.
Vedere Senato romano e Arco di Settimio Severo
Arco di Traiano (Ancona)
Larco di Traiano di Ancona è un arco trionfale attribuito ad Apollodoro di Damasco, fatto costruire nel II secolo d.C. dal Senato romano per esprimere la propria riconoscenza all'imperatore Traiano il quale aveva ampliato il porto di Ancona a proprie spese, rendendo più sicuro l'accesso d'Italia, come informa l'iscrizione posta sull'attico, ancora ben leggibile.
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Arco di Traiano (Benevento)
L'arco di Traiano di Benevento è un arco celebrativo dedicato all'imperatore Traiano in occasione dell'apertura della via Traiana, una variante della via Appia che accorciava il cammino tra Roma e Brindisi.
Vedere Senato romano e Arco di Traiano (Benevento)
Ariovisto
Fu a capo di una coalizione di popoli germanici che invase la Gallia nel I secolo a.C. e che fu sconfitta da Gaio Giulio Cesare nel 58 a.C. ai piedi dei Vosgi.
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Arte tardoantica
Larte tardoantica è la produzione artistica durante la tarda antichità, ovvero il periodo che grossomodo va dal III al VI secolo. In questo periodo si registrò una profonda trasformazione politica, sociale, culturale ed artistica, che condusse dall'antichità al medioevo.
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Asclepio
Asclepio o Esculapio (Asklēpiós) è un personaggio della mitologia greca e romana. Figlio di Apollo e di Arsinoe secondo Esiodo, oppure di Apollo e Coronide per Pindaro, è un semidio e dunque uomo mortale per Omero.
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Asellio Emiliano
Probabilmente di origine africana, Emiliano fu legatus Augusti pro praetore ("governatore") della Tracia sotto Marco Aurelio (176/180 o 174/177), console suffetto nel 177, ufficiale sotto Commodo, legatus Augusti pro praetore di Siria tra il 187 circa e il 190 circa (con il comando delle legioni III ''Gallica'' e IIII ''Scythica''), e poi proconsole d'Asia nel 192-193.
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Asia (provincia romana)
LAsia (anche Asia Proconsolare o Asiana) fu una provincia romana istituita nel 132 a.C. mediante un senatoconsulto, con il quale venivano annessi i territori del regno di Pergamo.
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Assedio di Capua (211 a.C.)
Lassedio di Capua si svolse a più riprese negli anni 212-211 a.C. da parte dei Romani nei confronti dei Campani, alleati di Annibale. Le forze romane erano comandate da due consoli, Quinto Fulvio Flacco e Appio Claudio Pulcro.
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Assedio di Roma (537-538)
Lassedio di Roma fu una battaglia combattuta tra romani d'oriente (bizantini) e ostrogoti, nel corso della guerra gotica, iniziò nel marzo del 537 fino al marzo 538.
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Assedio di Siracusa (212 a.C.)
Lassedio di Siracusa si riferisce alle operazioni belliche messe in atto dalle truppe romane di Marcello sotto le mura della polis di Siracusa nel 212 a.C. Gli attacchi si svolsero per vie terrestri e per vie marittime e in entrambi i casi l'esercito di Roma incontrò la strenua difesa pensata ed elaborata dallo scienziato e matematico Archimede.
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Assedio di Veio
La caduta di Veio viene datata approssimativamente nel 396 a.C. La nostra fonte principale è costituita dal Libro V di Ab Urbe condita libri di Tito Livio.
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Assemblee romane
Le Assemblee romane erano istituzioni collegiali dell'antica Roma. Queste operarono sui principi della democrazia diretta, come nel caso dei Comitia Curiata, per cui il diritto di voto per le relative deliberazioni era attribuito a tutti i partecipanti dell'Assemblea, o sui principi della democrazia indiretta, come nel caso dei Comizi tributi, dove il voto era attribuito alle Tribù.
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Astrologia
Lastrologia (p) è un complesso di credenze e tradizioni, secondo cui le posizioni e i movimenti dei corpi celesti rispetto alla Terra influiscono sugli eventi umani collettivi e individuali.
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Atella (città antica)
Atella è una città di origine osca, una delle più antiche della Campania e una delle prime ad aver ottenuto la cittadinanza romana. Era attraversata dalla via Atellana, che la conduceva a sud-ovest a Cuma e a nord-est a Capua.
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Aternum
Aternum, od Ostia Aterni, è stata una città romana della Regio IV Samnium. Il suo centro abitato corrisponde alla moderna Pescara, che ne rappresenta l'evoluzione storica.
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Attalo II
Fu, come gli altri Attalidi, amante e patrono delle lettere e delle arti.
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Attila
Dall'Europa governò un vastissimo dominio che si estendeva dall'Europa centrale al Mar Caspio, e dal Danubio al Mar Baltico, unificando - per la prima e unica volta nella storia - la maggior parte dei popoli barbarici dell'Eurasia settentrionale (dai Germani orientali agli Slavi agli Ugro-finni).
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Attila flagello di Dio
Attila flagello di Dio è un film del 1982 diretto da Castellano e Pipolo, con protagonista Diego Abatantuono e prodotto da Mario Cecchi Gori e dal figlio Vittorio per la società Intercapital.
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Attio Insteio Tertullo
Discendente di Lucio Insteio Tertullo, sodalis Augustalis nel 214, fu probabilmente il padre di Attio Insteio Tertullo Populonio. Tertullo era un senatore; fu prima quaestor candidatus, poi praetor candidatus, poi console suffetto, corrector di Venetia et Histria, supervisore ai laboratori, proconsole d'Africa, e infine praefectus urbi nel 307-308.
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Auctoritas
Auctoritas è una parola latina che è all'origine del termine «autorità». Mentre storicamente il suo uso era limitato al ruolo che esso ebbe nella storia politica di Roma, l'inizio della filosofia fenomenologica nel XX secolo ha ampliato l'uso della parola.
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Augusto (titolo)
Augusto è il titolo che fu portato dagli imperatori romani, dagli imperatori bizantini fino al 610, e poi anche dai sovrani del Sacro Romano Impero (imperatori e re dei Romani) a partire dall'800.
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Augusto - Il primo imperatore
Augusto - Il primo imperatore è una miniserie televisiva italiana che narra la vita di Augusto, il primo imperatore romano. La fiction è co-prodotta da Rai Fiction, Lux Vide, Eos, Rai Trade e Quinta Communications, e fa parte del progetto "Imperium".
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Aulo Cecina Tacito
La carriera di Cecina è descritta in un'iscrizione proveniente dalla Mauretania Tingitana, in cui vengono elencate le funzioni di questore candidato, pretore candidato, praeses provinciae Baeticae ("governatore della Hispania Baetica"), console e septemvir epulonum.
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Aulo Cornelio Cosso
Nella battaglia di Fidene uccise il re di Veio, Tolumnio, e per questo fu insignito delle spoglie opime,Plutarco, Vita di Romolo, 16, 7. la più alta onorificenza romana (che dovevano essere condotte nel tempio di Giove Feretrio), che era rilasciata solo ai comandanti che uccidevano in battaglia il comandante nemico.
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Aulo Irzio
Fu legato (legatus) - cioè comandante di una legione in sostituzione del console - durante la conquista della Gallia presso Giulio Cesare dal 54 a.C. e poi servì sotto Pompeo nel 50 a.C. Durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo (49 a.C.) si schierò a favore del primo, combattendo prima in Spagna, forse come tribuno militare, e poi in Asia Minore.
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Aulo Postumio Albino (console 99 a.C.)
Mentre era proquestore e governatore dell'Africa in vece di suo fratello il console del 110 a.C. Spurio Postumio Albino intento a sollecitare il trionfo attaccò Capsa, la città in cui era rinserrato Giugurta, con sole tre legioni.
Vedere Senato romano e Aulo Postumio Albino (console 99 a.C.)
Aureliano
Militare di carriera, fu elevato alla porpora dai soldati, ma fu ucciso dopo cinque anni di regno. Malgrado la brevità del suo regno, riuscì a portare a termine dei compiti decisivi affinché l'Impero romano superasse la grave crisi del terzo secolo: frenò una serie di invasioni da parte dei barbari, in particolare quella degli Alemanni che si erano spinti sino a Fano; ricompose l'unità dell'Impero, che rischiava di frantumarsi in tre parti tra loro ostili, sottomettendo Zenobia di Palmira e Tetrico nelle Gallie.
Vedere Senato romano e Aureliano
Autorità
Lautorità (dal latino auctoritas, da augeo, accrescere) è l'insieme di qualità proprie di una istituzione o di una singola persona alle quali gli individui si assoggettano in modo volontario per realizzare determinati scopi comuni.
Vedere Senato romano e Autorità
Avito
Aristocratico gallo-romano, Avito s'adoperò nel suo pur breve regno a frenare la regressione dell'Impero romano d'Occidente alla sola Penisola italica.
Vedere Senato romano e Avito
Baccanale
Il baccanale (latino: Bacchanalia) era una festività romana a sfondo propiziatorio, di origine greca. Il nome è di origine romana e deriva da rituali dedicati a Bacco, ma la sua origine è più antica; probabilmente risale alla Magna Grecia, dove era fortemente radicata nei territori campani e lucani come culto di Dioniso, identificato con Bacco e Liber.
Vedere Senato romano e Baccanale
Bacco
Bacco (Bacchus) è una divinità della religione romana, il suo nome lo si deve all'appellativo greco Βάκχος (Bákkhos), con cui il dio greco Dioniso (Διόνυσος), veniva indicato nel momento della possessione estatica.
Vedere Senato romano e Bacco
Balbino
Non sono note molte informazioni su Balbino riguardo al periodo antecedente l'ascesa al trono imperiale.
Vedere Senato romano e Balbino
Basilica dei Santi Felice e Fortunato
La basilica dei Santi Felice e Fortunato è una chiesa di Vicenza, attualmente sede parrocchiale, la cui origine risale al IV-V secolo; il suo aspetto attuale romanico è dovuto sostanzialmente alla ricostruzione del XII e ai restauri del XX secolo.
Vedere Senato romano e Basilica dei Santi Felice e Fortunato
Basilica dei Santi Giovanni e Paolo
La basilica dei Santi Giovanni e Paolo è un luogo di culto cattolico di Roma situato sul colle Celio. Ha la dignità di basilica minore.
Vedere Senato romano e Basilica dei Santi Giovanni e Paolo
Basilica di Santa Prassede
La basilica di Santa Prassede è un luogo di culto cattolico del centro di Roma, situato nei pressi della basilica di Santa Maria Maggiore, nel rione Monti.
Vedere Senato romano e Basilica di Santa Prassede
Basilica di Santa Pudenziana
La basilica di Santa Pudenziana è un luogo di culto cattolico di Roma, situato in via Urbana (l'antico vicus Patricius) nel rione Monti. Risalente al V secolo, dedicata a santa Pudenziana, sorella di santa Prassede e figlia del senatore romano Pudente; è la chiesa nazionale dei filippini e sede del titolo cardinalizio omonimo.
Vedere Senato romano e Basilica di Santa Pudenziana
Basilica Emilia
La basilica Emilia è una basilica civile, edificata nel Foro Romano dell'antica Roma. La basilica, sebbene pervenutaci solo in forma di rovine, è l'unica sopravvissuta dell'epoca repubblicana a Roma, essendo completamente scomparse la basilica Porcia (la più antica), la basilica Sempronia e la basilica Opimia.
Vedere Senato romano e Basilica Emilia
Battaglia dei Campi Raudii
La battaglia dei Campi Raudii, conosciuta anche come battaglia di Vercelli, fu combattuta nel 101 a.C. fra un esercito della Repubblica romana, comandato dal console Gaio Mario, e un corpo di spedizione formato da tribù germaniche di Cimbri, vicino all'insediamento di Vercellae, nel territorio di quella che a quel tempo era la Gallia Cisalpina o a Cimbriolo, nel Mantovano.
Vedere Senato romano e Battaglia dei Campi Raudii
Battaglia del fiume Allia
La battaglia del fiume Allia fu combattuta il 18 luglio del 390 a.C./388 a.C. nei pressi dell'Allia fra i Romani e i Galli Senoni. La sconfitta dell'esercito romano permise ai Galli la conquista di Roma.
Vedere Senato romano e Battaglia del fiume Allia
Battaglia del Frigido
La battaglia del Frigido (o battaglia del fiume Frigido) fu una storica battaglia, combattuta tra il 5 e il 6 settembre 394, nei pressi dell'attuale fiume Vipacco vicino a Gorizia e che vide opporsi gli eserciti dell'imperatore romano d'Oriente Teodosio I e dell'«usurpatore» del trono dell'Impero romano d'Occidente, Flavio Eugenio.
Vedere Senato romano e Battaglia del Frigido
Battaglia del Monte Gauro
La battaglia del Monte Gauro svoltasi nel 343 a.C., segnò un cambiamento di crinale nella politica estera di Roma. Se fino ad allora l'Urbe aveva combattuto per la sopravvivenza e per cercare di eliminare i concorrenti più agguerriti (per esempio Veio) alla supremazia regionale, con questa battaglia che segna l'inizio delle guerre sannitiche, Roma si propose in una fase di espansione territoriale e di potere che la porterà in tempi relativamente brevi al controllo dell'intera Italia peninsulare.
Vedere Senato romano e Battaglia del Monte Gauro
Battaglia della Selva Litana
La Selva Litana entrò per un breve momento nella storia ufficiale di Roma in quanto luogo di un famoso agguato (spesso impropriamente definito "battaglia") teso dai Galli Boi a un grosso contingente romano.
Vedere Senato romano e Battaglia della Selva Litana
Battaglia di Agen
La battaglia di Agen avvenne nei pressi del paese omonimo, non molto lontano dall'antica Burdigala, situato nel territorio dei Volci sulle rive della Garonna, nel 107 a.C..
Vedere Senato romano e Battaglia di Agen
Battaglia di Alesia
La battaglia di Alesia si svolse nell'anno 52 a.C. nella terra dei Mandubi (nel "cuore" della Gallia transalpina), tra l'esercito romano guidato da Gaio Giulio Cesare e le tribù galliche guidate da Vercingetorige, capo degli Arverni, nell'ambito della conquista della Gallia.
Vedere Senato romano e Battaglia di Alesia
Battaglia di Antiochia (218)
La battaglia di Antiochia fu combattuta l'8 giugno 218 nei pressi di Antiochia (Siria), tra l'esercito romano dell'imperatore Macrino e quello del pretendente Eliogabalo.
Vedere Senato romano e Battaglia di Antiochia (218)
Battaglia di Azio
La battaglia di Azio (2 settembre 31 a.C.) fu una battaglia navale che concluse la guerra civile tra Ottaviano e Marco Antonio; quest'ultimo era alleato al Regno tolemaico d'Egitto di Cleopatra.
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Battaglia di Bibracte
La battaglia di Bibracte (combattuta 25 km a sud di questa importante città degli Edui) costituisce il primo importante scontro tra Gaio Giulio Cesare e le popolazioni celtiche degli Elvezi.
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Battaglia di Canne
La battaglia di Canne del 2 agosto del 216 a.C. è stata una delle principali battaglie della seconda guerra punica ed ebbe luogo in prossimità della città di Canne, nell'antica Apulia.
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Battaglia di Cartagine (238)
La battaglia di Cartagine fu combattuta il 12 aprile 238 nelle vicinanze dell'antica città punica tra le forze fedeli all'imperatore romano Massimino il Trace e quelle degli imperatori Gordiano I e Gordiano II, che si erano ribellati a Massimino in Africa.
Vedere Senato romano e Battaglia di Cartagine (238)
Battaglia di Cheronea (86 a.C.)
La battaglia di Cheronea (Chairóneia) si svolse in Beozia nell'86 a.C., e vide contrapposti l'esercito romano, sotto la guida del proconsole Lucio Cornelio Silla, e l'esercito del re del Ponto Mitridate VI, cui erano a capo i comandanti Archelao e Tassile.
Vedere Senato romano e Battaglia di Cheronea (86 a.C.)
Battaglia di Cinocefale
La battaglia di Cinocefale, o Cinoscefale, fu un episodio decisivo della seconda guerra macedonica, il conflitto che vide fronteggiarsi la Repubblica romana e il Regno di Macedonia.
Vedere Senato romano e Battaglia di Cinocefale
Battaglia di Eraclea
La battaglia di Eraclea (o di Heraclea) fu combattuta nell'anno 280 a.C. tra le truppe della Repubblica romana guidate dal console Publio Valerio Levino e quelle della coalizione Epiro illirica che univa Epiro, Taras (Taranto), Thurii, Metaponto ed Eraclea, sotto il comando del re Pirro d'Epiro.
Vedere Senato romano e Battaglia di Eraclea
Battaglia di Farsalo
La battaglia di Farsàlo fu lo scontro decisivo combattuto presso Farsalo il 9 agosto del 48 a.C. tra l'esercito del console Gaio Giulio Cesare, rappresentante della fazione dei populares, e quello di Gneo Pompeo Magno, leader degli optimates.
Vedere Senato romano e Battaglia di Farsalo
Battaglia di Filippi
La battaglia di Filippi oppose le forze cesariane del secondo triumvirato, composto da Marco Antonio, Cesare Ottaviano, e Marco Emilio Lepido, alle forze (cosiddette repubblicane) di Marco Giunio Bruto e Gaio Cassio Longino, i due principali cospiratori ed assassini di Gaio Giulio Cesare.
Vedere Senato romano e Battaglia di Filippi
Battaglia di Isso (194)
La battaglia di Isso venne combattuta nel 194 presso Isso, tra Cilicia e Siria, tra le forze di Settimio Severo, che aspirava al trono dell'Impero romano, e quelle di Pescennio Nigro, generale suo rivale.
Vedere Senato romano e Battaglia di Isso (194)
Battaglia di Messina
La battaglia di Messina (Messana all'epoca) fu la prima azione militare di Roma svolta al di fuori della penisola italiana. Fu anche il primo scontro tra forze romane e Cartaginesi; le due città-stato, infatti, per secoli si erano limitate a difendere (o aggredire) le rispettive "zone di influenza" ma riconoscendole reciprocamente con una serie di trattati.
Vedere Senato romano e Battaglia di Messina
Battaglia di Naisso
La battaglia di Naisso fu combattuta al principio del 269 a Naissus (moderna Niš, Serbia) tra i Goti e l'esercito romano guidato dall'imperatore romano Claudio II e da Aureliano (comandante della cavalleria).
Vedere Senato romano e Battaglia di Naisso
Battaglia di Nicea
La battaglia di Nicea fu combattuta nel corso della guerra civile del 193-197, che vide affrontarsi due pretendenti al trono dell'Impero romano, Pescennio Nigro, legato della Siria, e Lucio Settimio Severo, legato della Pannonia, già proclamato imperatore dal Senato.
Vedere Senato romano e Battaglia di Nicea
Battaglia di Orcomeno
La battaglia di Orcomeno (latino Orchomenus, greco antico Ορχομενος) si svolse in Beozia nell'86 a.C., e vide contrapposti l'esercito romano guidato da Lucio Cornelio Silla e l'esercito pontico di Mitridate VI, cui erano a capo i comandanti Archelao e Dorilao.
Vedere Senato romano e Battaglia di Orcomeno
Battaglia di Pidna
La battaglia di Pidna fu combattuta il 22 giugno 168 a.C. e costituì lo scontro decisivo della terza guerra macedonica, concludendosi con la netta vittoria delle legioni romane guidate dal console Lucio Emilio Paolo sull'esercito macedone del re Perseo.
Vedere Senato romano e Battaglia di Pidna
Battaglia di Pistoia
La battaglia di Pistoia (62 a.C.) è l'evento conclusivo della congiura di Catilina, in cui Lucio Sergio Catilina, eletto dalla bassa plebe, cercò di apportare leggi in suffragio di questi ultimi, ottenendo dal senato romano la propria messa al bando.
Vedere Senato romano e Battaglia di Pistoia
Battaglia di Ponte Milvio
La battaglia di Ponte Milvio fu combattuta il 28 ottobre 312 tra l'imperatore romano Costantino I, che governava le regioni occidentali dell'impero, e l'usurpatore (imperatore in Italia e Africa, ma non riconosciuto dai colleghi della tetrarchia) Massenzio, nei pressi del Ponte Milvio a Roma.
Vedere Senato romano e Battaglia di Ponte Milvio
Battaglia di Porta San Lorenzo
La battaglia di Porta San Lorenzo fu uno scontro avvenuto il 20 novembre 1347 tra le milizie popolari guidate da Cola di Rienzo, allora tribuno di Roma, e l'esercito dei baroni che Cola aveva esiliato da Roma, guidati da Stefano Colonna il Giovane.
Vedere Senato romano e Battaglia di Porta San Lorenzo
Bellona (divinità)
Bellona è una dea che nella mitologia romana incarna la guerra, e la cui origine è coeva con la nascita della Città eterna. Possedeva un importante tempio ad Alatri.
Vedere Senato romano e Bellona (divinità)
Bellum Iugurthinum
Il Bellum Iugurthinum (in italiano La guerra giugurtina) è la seconda delle due monografie storiche scritte dallo storico latino Gaio Sallustio Crispo (86 - 34 a.C.), dopo il De Catilinae coniuratione.
Vedere Senato romano e Bellum Iugurthinum
Berenice (Racine)
Bérénice è una tragedia in versi di Jean Racine, ambientata alla vigilia del regno di Tito.
Vedere Senato romano e Berenice (Racine)
Biblioteca di Celso
La biblioteca di Celso è una biblioteca romana realizzata a Efeso in Anatolia durante l'età traianea in onore di Tiberio Giulio Celso Polemeano, illustre personaggio della città di Efeso che ricoprì tutte quante le cariche previste dal cursus honorum romano (fu persino insignito della carica di proconsole d'Asia nel 106 e morì poco prima del 117).
Vedere Senato romano e Biblioteca di Celso
Bibracte
Bibracte era un oppidum gallico o città fortificata, capitale degli Edui dalla fine del II alla fine del I secolo a.C., e una delle più importanti fortificazioni sommitali della Gallia.
Vedere Senato romano e Bibracte
Bojano
Bojano è un comune italiano di abitanti della provincia di Campobasso in Molise. Fa parte dell'Unione dei comuni delle Sorgenti del Biferno insieme a Spinete, San Massimo, Campochiaro, Colle d'Anchise, Guardiaregia e San Polo Matese.
Vedere Senato romano e Bojano
Brenno
Poco è noto riguardo alle origini di Brenno. Si ritiene che i Senoni fossero originari di un insediamento celtico nella zona di Yonne, nell'attuale Borgogna in Francia.
Vedere Senato romano e Brenno
Britannia (provincia romana)
Britannia fu il nome di una provincia prima, poi di più province dell'Impero romano situate nell'isola di Gran Bretagna in un tempo compreso tra il 43/44 e il 410 d.C.
Vedere Senato romano e Britannia (provincia romana)
Bruto secondo
Bruto II è una tragedia che ha per oggetto le idi di marzo, scritta da Vittorio Alfieri e pubblicata nel 1789. È dedicata al "Popolo italiano futuro" e fu ispirata all'Alfieri dalla lettura delle Vite parallele di Plutarco.
Vedere Senato romano e Bruto secondo
Buddismo greco
Il termine buddismo greco si riferisce al sincretismo culturale esistente tra l'ellenismo e il buddismo, il quale si sviluppò attraverso un periodo di circa ottocento anni tra il IV secolo a.C. e il V secolo in Battriana e nel subcontinente indiano, corrispondente ai territori dei moderni Afghanistan, India e Pakistan.
Vedere Senato romano e Buddismo greco
Burebista
Burebista unificò i popoli della Dacia (dall'odierna Moravia al fiume Bug, dai Carpazi a Dionisopoli), scegliendo come sua capitale (chiamata Argedava o Sargedava) un qualche luogo nei pressi di Costești, nei monti Orăştie in Romania sud-occidentale.
Vedere Senato romano e Burebista
Butrinto
Butrinto (in albanese Butrint o Butrinti) è una città e un sito archeologico in Albania, vicino al confine con la Ciamuria, parte del sud dell’Albania.
Vedere Senato romano e Butrinto
Caenina
Caenina fu una città del Latium vetus, una tra le più antiche. Secondo Dionigi di Alicarnasso era di origine greca, ma nel senso che era una fondazione degli Aborigeni ed anche di minor importanza.
Vedere Senato romano e Caenina
Caligola
Le fonti storiche hanno tramandato di Caligola un'immagine di despota, sottolineandone stravaganze, eccentricità e depravazione. Lo si accusa di aver dilapidato il patrimonio accumulato dal predecessore, per quanto ciò avvenisse anche per ottemperare ai lasciti testamentari stabiliti da Tiberio e per offrire al popolo giochi, denaro e cibo.
Vedere Senato romano e Caligola
Caligola (film)
Caligola, successivamente redistribuito con il titolo di Io, Caligola, è un film storico pornografico del 1979 diretto da Tinto Brass, con scene di nudo e sessualità riprese da Giancarlo Lui e dall'editore di Penthouse Bob Guccione, che ne fu il produttore.
Vedere Senato romano e Caligola (film)
Caligola - La storia mai raccontata
Caligola - La storia mai raccontata è un film del 1982, diretto da Joe D'Amato con lo pseudonimo di David Hills. Fu girato da D'Amato dopo l'uscita del controverso e censurato Io, Caligola, diretto da Tinto Brass nel 1979.
Vedere Senato romano e Caligola - La storia mai raccontata
Campidoglio
Il Campidoglio, detto anche Monte Capitolino (Mons Capitolinus), è il più piccolo dei colli su cui venne fondata Roma. Sul colle sorge il Palazzo Senatorio, sede del municipio della città eretto nel 1144.
Vedere Senato romano e Campidoglio
Campo Marzio
Campo Marzio è il quarto rione di Roma, indicato con R. IV. Esso occupa una porzione dell'omonima zona (Campus Martius) dell'antica Roma. Lo stemma è una mezza-luna d'argento in campo azzurro; l'origine di tale simbolo è ignota.
Vedere Senato romano e Campo Marzio
Capeliano
Ritratto di Gordiano II, che fu sconfitto e ucciso da Capeliano nella battaglia di Cartagine (238) Non ci sono notizie certe sull'origine familiare di Capeliano: probabilmente la sua famiglia, di rango senatoriale,Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VII, 9.1.
Vedere Senato romano e Capeliano
Capua (città antica)
Capua (in osco, in etrusco Capeva, latino Capŭa), oggi indicata con Capua antica o Capua arcaica per evitare ambiguità, è stata una città sorta nel IX secolo a.C. sul luogo dell'attuale comune campano di Santa Maria Capua Vetere.
Vedere Senato romano e Capua (città antica)
Carausio
Mantenne il potere per sette anni, prima di essere assassinato dal suo tesoriere, Alletto, che gli succedette.
Vedere Senato romano e Carausio
Carlo Ferdinando Lodron
Nacque a Trento dal conte Nicolò Lodron e Teodora Chizzola. Si laureò in filosofia a Roma e in diritto all'università di Innsbruck.
Vedere Senato romano e Carlo Ferdinando Lodron
Cartagine
Cartagine (o Karthago; Karchēdṓn) era un'antica città fenicia, tra le più importanti colonie puniche del Mediterraneo; all'epoca del suo massimo splendore fu capitale di un piccolo impero che includeva i territori sud-orientali della penisola iberica, la Corsica e la Sardegna sud-occidentale, la Sicilia occidentale e le coste della Libia.
Vedere Senato romano e Cartagine
Carthago delenda est
Carthago delenda est, abbreviato in Delenda Carthago («Cartagine deve essere distrutta») è una famosa frase latina pronunciata da Marco Porcio Catone, passato alla storia come Catone il Censore, al termine di ogni suo discorso al Senato dopo il suo ritorno dalla missione diplomatica di arbitrato tra i Cartaginesi e Massinissa (re di Numidia) avvenuta nel 157 a.C., praticamente fino alla sua morte nel 149 a.C.
Vedere Senato romano e Carthago delenda est
Cassio Dione
Figlio di Cassio Aproniano, un senatore romano della famiglia dei Cassii, nacque a Nicea in Bitinia. Stando a fonti epigrafiche, il suo praenomen sarebbe stato Lucius.
Vedere Senato romano e Cassio Dione
Cassio Dione (console 291)
Lo storico Cassio Dione Cocceiano, console morto nel 230 circa, fu probabilmente suo nonno o il suo bisnonno. La sua famiglia era di Nicea in Bitinia.
Vedere Senato romano e Cassio Dione (console 291)
Castico
Suo padre, Catamantalede, era stato sovrano di questa tribù ed era stato riconosciuto come amico dal Senato romano. Attorno al 60 a.C., Castico organizzò una cospirazione insieme a Orgetorige degli Elvezi e Dumnorige degli Edui per prendere il potere nelle rispettive tribù e diventare poi i dominatori dell'intera Gallia.
Vedere Senato romano e Castico
Cato Maior de senectute
Cato Maior de senectute (Catone il Vecchio, sulla vecchiaia) è un'opera filosofica scritta da Cicerone nel 44 a.C., ovvero poco prima della morte, e dedicata all'amico Attico.
Vedere Senato romano e Cato Maior de senectute
Cave ne cadas
La locuzione latina Cave ne cadas, tradotta letteralmente, significa attento a non cadere. Nell'antica Roma l'imperator (comandante di un esercito) che al termine di una guerra vittoriosa avesse ucciso almeno 5000 nemici (media spesso ricorrente) otteneva dal Senato l'onore del trionfo.
Vedere Senato romano e Cave ne cadas
Cavea
Il kòilon o càvea è l'insieme delle gradinate (diviso in settori) di un anfiteatro o di un teatro classico, dove prendevano posto gli spettatori per assistere alle rappresentazioni, ai giochi, o ad altri intrattenimenti.
Vedere Senato romano e Cavea
Caveant consules
Càveant cònsules è una locuzione latina che, tradotta letteralmente, significa i consoli stiano attenti. È l'inizio d'una raccomandazione che il Senato romano faceva ai consoli quando lo Stato era in pericolo, e continuava: ne quid res publica detrimenti capiat (affinché la repubblica non riceva danno).
Vedere Senato romano e Caveant consules
Ceionio Rufio Albino (console 335)
Albino era il figlio del console del 311 e del 314 Gaio Ceionio Rufio Volusiano; suo figlio fu probabilmente Gaio Ceionio Rufio Volusiano Lampadio, suo nipote Ceionio Rufio Albino.
Vedere Senato romano e Ceionio Rufio Albino (console 335)
Celti
I Celti furono un insieme di popoli indoeuropei che, nel periodo di massima espansione (V-III secolo a.C.), erano stanziati in un'ampia area dell'Europa, dalle Isole britanniche fino al bacino del Danubio, oltre ad alcuni insediamenti isolati più a sud, frutto dell'espansione verso le penisole iberica, italica e anatolica.
Vedere Senato romano e Celti
Censorio Daziano
Daziano era il figlio di un inserviente dei bagni pubblici che salì la scala sociale fino a divenire senatore di Costantinopoli e patricius dell'impero.
Vedere Senato romano e Censorio Daziano
Cesaricidio
È detto Cesaricidio l'assassinio di Gaio Giulio Cesare, avvenuto il 15 marzo del 44 a.C. (le Idi di marzo), a opera di un gruppo di circa venti senatori che si consideravano custodi e difensori della tradizione e dell'ordinamento repubblicano e che, per loro cultura e formazione, erano contrari a ogni forma di potere personale.
Vedere Senato romano e Cesaricidio
Cesone Quinzio
Il figlio di Cincinnato è un personaggio della storia romana legato alla vicenda del padre, un alto componente della Curia ed esponente di una gens (la gens Quinctia) tanto potente nella Roma dell'epoca da fornire anche dei consoli, che si era ritrovato in così gravi ristrettezze economiche da essersi trasferito oltre il Tevere ed arare personalmente.
Vedere Senato romano e Cesone Quinzio
Chiesa ortodossa
La Chiesa ortodossa, ufficialmente Chiesa Cattolica Apostolica Ortodossa, è la seconda Chiesa cristiana più grande del mondo, arrivando a contare circa 220 milioni di fedeli battezzati.
Vedere Senato romano e Chiesa ortodossa
Claudia Procula
Claudia Valeria Procula è il nome comunemente attribuito alla moglie di Ponzio Pilato, uno dei personaggi della storia evangelica della Passione.
Vedere Senato romano e Claudia Procula
Claudio
Nato col nome di Tiberio Claudio Druso e figlio di Druso maggiore e Antonia minore, era considerato dai suoi contemporanei come un candidato improbabile al ruolo di imperatore, soprattutto in considerazione di una qualche infermità fisica da cui era affetto, tanto che la sua famiglia lo tenne lontano dalla vita pubblica fino all'età di quarantasette anni, quando tenne il consolato assieme al nipote Caligola.
Vedere Senato romano e Claudio
Claudio Claudiano
Egiziano di nascita, di lingua greca, apprese il latino sui testi degli autori classici e in tale lingua scrisse la quasi totalità della propria opera.
Vedere Senato romano e Claudio Claudiano
Claudio il Gotico
Di stirpe illirica fu il primo di un gruppo di imperatori che nel III secolo cercarono di risolvere i gravi problemi dell'impero. Gli ottimi rapporti che ebbe con il senato di Roma, che trovarono il fondamento principale nella gratitudine della Curia romana per l'eliminazione di Gallieno, si manifestarono anche dopo la morte di Claudio con l'elezione ad Augusto del fratello Quintillo.
Vedere Senato romano e Claudio il Gotico
Claudio Mamertino
Mamertino era di origine gallica, o aveva comunque trascorso un lungo periodo in quell'area, in quanto nel suo panegirico si preoccupa dei destini della zona; anche l'uso della lingua latina per il panegirico rivolto al senato di Costantinopoli indica una origine nelle province occidentali.
Vedere Senato romano e Claudio Mamertino
Cleopatra
Fu l'ultima sovrana della dinastia tolemaica a regnare in Egitto e anche l'ultima di tutta l'età ellenistica, la cui fine si fa coincidere proprio con la sua morte.
Vedere Senato romano e Cleopatra
Clipeo
Clipeus, o Clypeus (italianizzabile in "Clipeo") era il vocabolo che in latino indicava il grande scudo cavo dell'oplita greco. Nella terminologia dell'arte romana, il termine clipeus passò poi a indicare un ritratto iscritto in uno spazio rotondo.
Vedere Senato romano e Clipeo
Clodio Albino
Fu infatti proclamato imperatore dalle legioni della Britannia e della Spagna subito dopo la morte di Pertinace nel 193 (conosciuto anche come l'"anno dei cinque imperatori"), e si autoproclamò Augustus verso la fine del 195, poco prima della sconfitta finale degli inizi del 197.
Vedere Senato romano e Clodio Albino
Codice teodosiano
Il Codice teodosiano è una raccolta ufficiale di costituzioni imperiali voluta dall' imperatore romano d'oriente Teodosio II (408-450). Venne pubblicata, dopo una fase di gestazione lunga 9 anni, il 15 febbraio 438, ed entrò in vigore, sia nell'Impero romano d'Oriente sia in quello d'Occidente, il 1º gennaio 439.
Vedere Senato romano e Codice teodosiano
Cola di Rienzo
Tor Crescenzia, tradizionalmente identificata come la casa di Cola di Rienzo. Targa sulla casa ove nacque Cola: "QUI PRESSO / NACQUE L'ULTIMO DE TRIBUNI / COLA DI RIENZO / SPQR / 1872". Era nato nel rione Regola, figlio di un taverniere e di una Maddalena «la quale visse de lavare panni e acqua portare», in una casa davanti a Ponte Rotto, «canto fiume, fra li mulinari» (i mulini sul Tevere hanno funzionato fino alla costruzione dei muraglioni del Tevere), dunque di condizione assai modesta.
Vedere Senato romano e Cola di Rienzo
Collegium
Nel diritto romano il collegium era un'associazione retta da un proprio statuto (la lex collegii) che ne stabiliva finalità e organi, oltre ai criteri di ammissione degli associati.
Vedere Senato romano e Collegium
Colonna Traiana
La Colonna Traiana è un monumento innalzato a Roma per celebrare la conquista romana della Dacia (attuale Romania) da parte dell'imperatore Traiano, i cui momenti salienti sono rievocati nella sua decorazione scultorea.
Vedere Senato romano e Colonna Traiana
Colosseo
Il Colosseo, originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio o semplicemente Amphitheatrum (in italiano: Anfiteatro), è il più grande anfiteatro romano del mondo (in grado di contenere un numero di spettatori stimato tra 50 000 e 87 000), situato nel centro della città di Roma.
Vedere Senato romano e Colosseo
Comitatensi
I comitatensi erano soldati di fanteria pesante del tardo esercito imperiale romano, e potevano appartenere alle legioni o agli ausiliari. Sono menzionati per la prima volta nella legge del 325, contenuta nel Codice teodosiano, in contrapposizione alle forze stabili lungo la frontiera romana dei riparienses (o limitanei).
Vedere Senato romano e Comitatensi
Comizi centuriati
I comizi centuriati (Comitia Centuriata) furono una delle assemblee popolari della Res Publica Romana, senza dubbio la più importante dal punto di vista delle competenze riservatele; vi si raccoglievano tutti i cittadini romani, patrizi o plebei che fossero, per esercitare i loro diritti politici e contribuire a determinare la vita dello Stato.
Vedere Senato romano e Comizi centuriati
Commentarii de bello civili
Il De bello civili ("La guerra civile"), da non confondere con il Bellum civile o Pharsalia di Lucano, è la seconda opera di Gaio Giulio Cesare conservatasi.
Vedere Senato romano e Commentarii de bello civili
Commentarii de bello Gallico
Il Commentarii de bello Gallico (in italiano Commentari sulla guerra gallica) anche noto semplicemente come il De bello Gallico (in italiano "La guerra gallica"), è lo scritto più conosciuto di Gaio Giulio Cesare, generale, politico e scrittore romano del I secolo a.C. In origine, era probabilmente intitolato C.
Vedere Senato romano e Commentarii de bello Gallico
Conflitto degli ordini
Il conflitto degli ordini fu uno scontro politico combattuto fra i plebei e i patrizi dell'antica Repubblica romana. Il conflitto nacque dal desiderio della plebe di raggiungere le più alte cariche governative e la parità politica.
Vedere Senato romano e Conflitto degli ordini
Conquista della Dacia
La conquista della Dacia da parte dell'Impero romano si realizzò negli anni compresi tra il 101 ed il 106, attraverso lo scontro tra l'esercito romano, guidato dall'imperatore Traiano, e i Daci di re Decebalo.
Vedere Senato romano e Conquista della Dacia
Conquista della Gallia
Con l'espressione conquista della Gallia si indica la campagna di sottomissione dei popoli delle regioni che oggi formano l'attuale Francia (ad esclusione della parte meridionale, ovvero della Gallia Narbonense, già sotto il dominio romano dal 121 a.C.), il Belgio, il Lussemburgo e parte di Svizzera, Paesi Bassi e Germania, portata a termine da Gaio Giulio Cesare dal 58 al 51/50 a.C.
Vedere Senato romano e Conquista della Gallia
Console (storia romana)
Nell'antica Roma i Consoli erano i due magistrati che, eletti ogni annoTito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 1., esercitavano collegialmente il massimo potere civile e militare ed erano quindi dotati di potestas e imperium.
Vedere Senato romano e Console (storia romana)
Consoli repubblicani romani
Questo articolo contiene la lista delle supreme magistrature repubblicane romane (consoli, tribuni consolari e dittatori), relativamente al periodo che va dal 509 a.C., in cui tradizionalmente si fa ricadere la caduta della monarchia a Roma, al 31 a.C., cui segue l'elenco dei consoli alto imperiali romani.
Vedere Senato romano e Consoli repubblicani romani
Coorti urbane
Le coorti urbane o urbaniciani furono uno speciale corpo militare, istituito da Augusto, volto al mantenimento dell'ordine pubblico e della sicurezza nell'Urbe.
Vedere Senato romano e Coorti urbane
Coriolano (Shakespeare)
Coriolano (Coriolanus) è una tragedia in cinque atti databile al 1607-1608 del drammaturgo inglese William Shakespeare. La trama dell'opera è ispirata alla vita del leggendario condottiero romano Caio Marzio Coriolano, così come descritta nelle Vite parallele di Plutarco e nellAb Urbe condita di Tito Livio.
Vedere Senato romano e Coriolano (Shakespeare)
Costantino I
Costantino è una delle figure più importanti dell'Impero romano, che riformò largamente e nel quale permise e favorì la diffusione del cristianesimo.
Vedere Senato romano e Costantino I
Costanzo II
Nominato Cesare (imperatore subordinato a un Augusto) dal padre, assieme ai fratelli, alla morte di Costantino I assunse il potere nella parte orientale dell'Impero, lasciando gli altri fratelli a spartirsi l'Occidente.
Vedere Senato romano e Costanzo II
Crisi del III secolo
Con l'espressione crisi del III secolo ci si riferisce a un'epoca della storia dell'impero romano compresa all'incirca tra il 235 e il 284, ovvero tra il termine della dinastia dei Severi e l'ascesa al potere di Diocleziano.
Vedere Senato romano e Crisi del III secolo
Crixo
Di origini galliche (il suo nome in celtico significa "dai capelli ricci"), fu fatto schiavo alcuni anni prima della rivolta dai Romani, che sconfissero gli Allobrogi, per cui combatteva.
Vedere Senato romano e Crixo
Cronologia degli eventi dell'antica Roma
Di seguito è riportata la cronologia degli eventi di maggior rilievo della Storia di Roma, dalla Fondazione di Roma alla caduta dell'Impero romano d'Occidente.
Vedere Senato romano e Cronologia degli eventi dell'antica Roma
Cronovisore
Il cronovisore (o cronoscopio) è un ipotetico dispositivo in grado di captare e riprodurre immagini e suoni provenienti dal passato. Lo scrittore di fantascienza Isaac Asimov nel racconto del 1956 Il cronoscopio (The Dead Past) descriveva questa tecnologia immaginaria.
Vedere Senato romano e Cronovisore
Cubulteria
Cubulteria (nel corso dei secoli descritta con molti nomi: Kupelternum, Combulteria, Cumpulteria, Cuultere, Cornelli) era un'antica città sannita e poi romana sita nei pressi degli attuali comuni di Dragoni e Alvignano in provincia di Caserta (Campania).
Vedere Senato romano e Cubulteria
Culto imperiale
Imperatore, dello stesso Augusto divinizzato. Il culto imperiale è una forma di culto dedicata nell'ambito della religione romana all'Imperatore e all'Impero, personificato nella dea Roma.
Vedere Senato romano e Culto imperiale
Cura annonae
Il problema della fornitura di grano per la città di Roma (in latino annona) fu sempre uno dei temi centrali della politica prima della repubblica e poi dell'Impero romano.
Vedere Senato romano e Cura annonae
Curia
*Curia – nei primordi della monarchia romana, una suddivisione della sua popolazione.
Vedere Senato romano e Curia
Curia (storia romana)
Il termine curia ai primordi della monarchia romana era una suddivisione della sua popolazione (vale a dire le tribù che ne componevano la società), e che fu in seguito utilizzata per significare il luogo dove le tribù si radunavano per discutere degli affari dello stato.
Vedere Senato romano e Curia (storia romana)
Curia Hostilia
La Curia Hostilia era il più antico luogo di riunione del Senato romano, costruito nel Comizio (nell'area del Foro) secondo la leggenda dal terzo re di Roma, Tullo Ostilio, a seguito alla cooptazione dei nobili di Alba Longa nel Senato.
Vedere Senato romano e Curia Hostilia
Curia Iulia
La Curia Iulia era l'antica sede del Senato romano, posta al culmine del lato breve del Foro. Si tratta di un grande edificio in mattoni posto all'angolo tra l'Argileto (la strada che la separa dalla basilica Emilia) e il Comizio.
Vedere Senato romano e Curia Iulia
Cursus honorum
Il cursus honorum era l'ordine sequenziale degli uffici pubblici tenuti dall'aspirante politico sia durante il periodo repubblicano, sia nei primi due secoli dell'Impero romano.
Vedere Senato romano e Cursus honorum
Dacia (provincia romana)
La Dacia era un'antica provincia dell'impero romano che comprendeva grossomodo i territori dell'attuale Romania e parte dell'Ungheria.
Vedere Senato romano e Dacia (provincia romana)
Damnatio memoriae
Damnatio memoriae è una locuzione in lingua latina moderna che significa letteralmente "condanna della memoria". Essa denota la totale e deliberata cancellazione di uno specifico individuo dalle fonti storiche, attuata con l'alterazione, abrasione o distruzione di ritratti, iscrizioni e altri documenti.
Vedere Senato romano e Damnatio memoriae
De agri cultura
Il Liber de agri cultura (comunemente noto come De agri cultura e, precedentemente, come De re rustica) è un'opera in prosa dell'autore latino Marco Porcio Catone detto il Censore, composta probabilmente attorno al 160 a.C.G. Pontiggia - M.C. Grandi, Letteratura latina.
Vedere Senato romano e De agri cultura
De Catilinae coniuratione
Il De Catilinae coniuratione (in italiano La congiura di CatilinaIl titolo viene anche talvolta tradotto in maniera letterale come Sulla o Della congiura di Catilina.) è una monografia storica, la secondaIl primo esempio latino di questo genere letterario era stata l'opera sulla Seconda guerra punica composta da Celio Antipatro nel II secolo a.C.
Vedere Senato romano e De Catilinae coniuratione
De causis corruptae eloquentiae
De causis corruptae eloquentiae (Sulle cause della corruzione dell'eloquenza) è un'opera perduta dello scrittore latino Quintiliano. Dato che l'opera non è giunta fino a noi, non possiamo affermare con sicurezza quale ne fosse il contenuto, tuttavia, date le idee che l'autore manifesta nella sua opera maggiore, lInstitutio oratoria, si può tentare di ricostruire il suo pensiero.
Vedere Senato romano e De causis corruptae eloquentiae
De domo sua
De domo sua ad pontifices ("Sulla propria casa, al collegio pontificale") è un'orazione pronunciata nel 57 a.C. da Marco Tullio Cicerone contro Publio Clodio Pulcro per riavere l'area e i fondi per ricostruire la sua casa, confiscatagli durante l'esilio e con una parte delle proprietà del Palatino consacrata alla dea Libertas; Cicerone dichiara questa consacrazione invalida per ottenerne la restituzione.
Vedere Senato romano e De domo sua
De re publica
Il De re republica (in italiano La Repubblica o Sulla cosa pubblica o Sullo Stato) di Cicerone è un trattato in forma di dialogo di filosofia politica diviso in sei libri.
Vedere Senato romano e De re publica
Decennalia
I decennalia erano una celebrazione di dieci anni di regno di un imperatore romano, originatasi durante il regno di Augusto. I vicennalia si celebravano invece dopo 20 anni di regno, come però capitò solo a pochi imperatori (tra cui ricordiamo Augusto, Tiberio, Traiano, Adriano, Antonino Pio, Marco Aurelio, Diocleziano, Costantino I, Costanzo II).
Vedere Senato romano e Decennalia
Decimo Giunio Bruto Albino
Era figlio del Decimo Bruto che era stato console nel 77 a.C. ed era forse stato adottato da un Postumio Albino.
Vedere Senato romano e Decimo Giunio Bruto Albino
Decimo Giunio Giovenale
Le notizie sulla sua vita sono poche e incerte, ricavabili dai rari cenni autobiografici presenti nelle sue sedici Satire scritte in esametri giunte fino ad oggi e da alcuni epigrammi a lui dedicati dall'amico Marziale.
Vedere Senato romano e Decimo Giunio Giovenale
Decimo Giunio Silano
Fu inoltre il patrigno di Marco Giunio Bruto, uno degli uccisori di Giulio Cesare, in quanto sposò sua madre Servilia. Il suo cursus honorum iniziò con la carica di edile nel 70 a.C. Nel 63 si candidò al consolato, però senza successo; ritentò con successo l'anno seguente e fu eletto assieme a Lucio Licinio Murena.
Vedere Senato romano e Decimo Giunio Silano
Decio
Durante il suo regno, Decio cercò di risollevare le sorti dell'Impero, caduto nella crisi del III secolo, affidandosi al ripristino della tradizione romana, ma la sua scelta non fu adatta ad uno Stato che stava cambiando rapidamente.
Vedere Senato romano e Decio
Degradazione (provvedimento)
La degradazione è un provvedimento disciplinare inflitto all'appartenente ad un ordine. Con la degradazione, il condannato viene espulso dall'ordine di appartenenza in via definitiva e perpetua.
Vedere Senato romano e Degradazione (provvedimento)
Diarchia
Per diarchia (dal greco dìn doppio, arché comando) si intende uno stato il cui sistema governativo prevede che la carica di capo di stato sia investita da due persone allo stesso tempo, che in vari casi esercitano un potere di base uguale tra di loro, sebbene uno dei due individui possa ottenere un potere maggiore a causa della sua personalità, influenza e/o risorse.
Vedere Senato romano e Diarchia
Didio Giuliano
Fu un ricchissimo senatore che riuscì a divenire imperatore comprandosi la carica dai pretoriani i quali, avendo assassinato il precedente imperatore Pertinace, l'avevano messa praticamente all'asta in cerca del partito a loro più favorevole.
Vedere Senato romano e Didio Giuliano
Dinastia flavia
La dinastia flavia fu la seconda dinastia imperiale romana, che detenne il potere dal 69 al 96. I Flavii Vespasiani erano una famiglia della classe media, d'origine modesta, giunta poi all'ordine equestre grazie alla militanza fedele nell'esercito, che giunse al potere quando Vespasiano, generale degli eserciti d'oriente, prese il potere durante l'Anno dei quattro imperatori.
Vedere Senato romano e Dinastia flavia
Dinastia giulio-claudia
Con dinastia Giulio-Claudia si indica la famiglia alla quale appartenevano i primi cinque imperatori romani, che governarono l'impero dal 27 a.C. al 68 d.C., quando l'ultimo della linea, Nerone, si suicidò aiutato da un liberto.
Vedere Senato romano e Dinastia giulio-claudia
Diocesi di Roma
La diocesi di Roma è una sede metropolitana della Chiesa cattolica appartenente alla regione ecclesiastica Lazio. Nel 2022 contava 2.602.740 battezzati su 3.175.800 abitanti.
Vedere Senato romano e Diocesi di Roma
Diocleziano
Nato in una famiglia di umili origini della provincia romana della Dalmazia, Diocle (questo il suo nome originario) scalò i ranghi dell'esercito romano fino a divenire comandante di cavalleria sotto l'imperatore Marco Aurelio Caro (282–283).
Vedere Senato romano e Diocleziano
Diogene di Babilonia
Nato a Seleucia al Tigri presso Babilonia, Diogene visse probabilmente in un periodo compreso tra il 240 a.C. e il 150 a.C. Fu educato ad Atene sotto la guida di Crisippo e successe a Zenone di Tarso come capo della scuola stoica ateniese.
Vedere Senato romano e Diogene di Babilonia
Diritto pubblico dell'economia
Il diritto pubblico dell'economia è una sezione del diritto pubblico che si occupa della disciplina pubblica dei fatti economici.
Vedere Senato romano e Diritto pubblico dell'economia
Diritto romano
Il diritto romano è l'insieme delle norme che hanno costituito l'ordinamento giuridico romano per circa tredici secoli, dalla fondazione di Roma (convenzionalmente il 753 a.C.) fino alla fine dell'Impero di Giustiniano (565 d.C.). Infatti, tre anni dopo la morte di Giustiniano l'Italia fu invasa dai Longobardi: l'impero d'Occidente si dissolse definitivamente e Bisanzio, formalmente imperiale e romana, si allontanò sempre più dall'eredità dell'antica Roma e della sua civiltà (anche giuridica).
Vedere Senato romano e Diritto romano
Dittatore
Un dittatore è un leader politico che detiene il potere assoluto e lo esercita in modo dispotico, autoritario, totalitario e violento. Una dittatura può essere uno stato governato da un singolo autocrate o da un piccolo gruppo di persone (oligarchia).
Vedere Senato romano e Dittatore
Dittatore (storia romana)
Il dittatore (lat.: dictator) era una figura caratteristica dell'assetto della costituzione della Repubblica romana. Egli era nominato in casi eccezionali e posto al comando assoluto e illimitato di Roma per un massimo di sei mesi.
Vedere Senato romano e Dittatore (storia romana)
Diviziaco
Il suo nome significa il Vendicatore (Delamarre p.145). Per questa ragione, nel 63 a.C. si recò a chiedere aiuto militare al Senato contro la minaccia dei germani, che stavano invadendo la Gallia.
Vedere Senato romano e Diviziaco
Dominato
Nell'ambito della storia romana, con dominato si intende comunemente la forma di governo del tardo impero, contrapposta al principato dell'alto impero.
Vedere Senato romano e Dominato
Domizia Paolina
Paolina apparteneva ad una famiglia senatoriale stanziata in Spagna; Paolina nacque a Gades (l'odierna Cadice), una delle più ricche città romane della Spagna.
Vedere Senato romano e Domizia Paolina
Domiziano (prefetto del pretorio)
Il padre di Domiziano svolgeva un lavoro manuale; lui svolse le funzioni di notarius e divenne in seguito un senatore. Nel 353 era comes sacrarum largitionum, quando, alla morte del prefetto del pretorio d'Oriente Tallasio, l'imperatore Costanzo II lo nominò suo successore, inviandolo alla corte del proprio cugino, il cesare d'Oriente Costanzo Gallo, del quale sospettava la fedeltà.
Vedere Senato romano e Domiziano (prefetto del pretorio)
Druido
Il druida o druido (pl. druidi; nei testi classici non è attestato il singolare e compaiono solo i plurali greco druidai e latini druidae e druides) è il dignitario appartenente a una classe dirigente sacerdotale, al quale competevano, tra i Celti della Gallia e delle isole Britanniche, l'adempimento di riti di culto comprendenti anche il sacrificio umano, l'interpretazione degli auspici, la conservazione e la trasmissione del sapere tradizionale, la presidenza delle assemblee religiose, l'arbitrato nelle controversie tra tribù e l'amministrazione della giustizia civile e criminale (in particolare nei casi di assassinio).
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Druso Cesare
Druso era il figlio secondogenito di Germanico e Agrippina maggiore. Il nonno paterno era Druso maggiore, a sua volta figlio di Tiberio Claudio Nerone e Livia Drusilla, moglie dell'imperatore Augusto, mentre la nonna materna Antonia minore, figlia di Marco Antonio e di Ottavia minore, sorella di Augusto.
Vedere Senato romano e Druso Cesare
Druso maggiore
Secondo Svetonio, Druso nacque con il prenome di Decimus, in seguito cambiato in Nero.
Vedere Senato romano e Druso maggiore
Druso minore
Figlio dell'imperatore Tiberio, fu sorpassato come erede alla porpora imperiale dal fratello adottivo Germanico (figlio di Druso maggiore), con il quale instaurò un rapporto sia di conflitto sia di collaborazione.
Vedere Senato romano e Druso minore
Ducato romano
Il Ducato romano fu una ripartizione dell'Esarcato d'Italia (fine VI secolo - 751), ovvero dei possedimenti bizantini nella penisola. Comprendeva gran parte del Lazio, dell'Etruria meridionale e un'area ridotta dell'Umbria (Amelia e zone limitrofe).
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Edio Lolliano Terenzio Genziano
Era probabilmente originario di Pollentia (moderna Pollenzo, Liguria); suo padre era Quinto Edio Rufo Lolliano Genziano, console suffetto nel 186 circa, mentre suo fratello, Quinto Edio Lolliano Plauzio Avito fu console nel 209; la sorella, Terenzia Flavula, fu gran sacerdotessa di Vesta.
Vedere Senato romano e Edio Lolliano Terenzio Genziano
Editto di Milano
Per Editto di Milano (noto anche come Editto di Costantino e Licinio, Editto di tolleranza o Rescritto di tolleranza) si intende l'accordo sottoscritto nel febbraio-marzo 313 dai due Augusti dell'impero romano, Costantino per l'Occidente e Licinio per l'Oriente, e promulgato il 13 giugno del medesimo anno, in vista di una politica religiosa comune alle due parti dell'impero.
Vedere Senato romano e Editto di Milano
Egitto (provincia romana)
LEgitto fu una delle più importanti province dell'Impero romano a partire dal 30 a.C., quando fu acquisito da Ottaviano, dopo la morte di Cleopatra d'Egitto.
Vedere Senato romano e Egitto (provincia romana)
Eleuterio (esarca)
Nulla si sa della sua vita prima di giungere in Italia, se non che era un eunuco di corte che deteneva la carica influente di cubicularius, ovvero addetto alla camera imperiale.
Vedere Senato romano e Eleuterio (esarca)
Eliogabalo
Siriano di origine, Eliogabalo era, per diritto ereditario, l'alto sacerdote del dio sole (El-Gabal) di Emesa, sua città d'origine.
Vedere Senato romano e Eliogabalo
Emilio Papiniano
Suo compagno di scuola fu l'imperatore Settimio Severo, di cui influenzò la politica nel campo del diritto; ricoprì importanti magistrature, fra cui la prefettura del pretorio, prima dignità dopo quella del principe, e l'imperatore morendo gli raccomandò i suoi figli Caracalla e Geta.
Vedere Senato romano e Emilio Papiniano
Erode Agrippa I
Negli Atti degli Apostoli viene citato con il nome di Re Erode.
Vedere Senato romano e Erode Agrippa I
Esarca
Esarca o Esarco è stato un titolo utilizzato in diverse epoche e luoghi.
Vedere Senato romano e Esarca
Esarcato d'Italia
LEsarcato dItalia, anche noto come Esarcato di Ravenna (Exarchatus Ravennatis), fu una circoscrizione amministrativa dell'Impero romano d'Oriente comprendente, tra il VI e l'VIII secolo, i territori sotto la giurisdizione dell'esarca d'Italia (exarchus Italiae) residente a Ravenna.
Vedere Senato romano e Esarcato d'Italia
Esercito romano
Lesercito romano (militia o exercitus in lingua latina) fu l'insieme delle forze militari terrestri e di mare che servirono l'antica Roma nella serie di campagne militari che caratterizzarono la sua espansione, dall'epoca dei sette re alla Repubblica romana e all'epoca imperiale, fino al definitivo declino occidentale.
Vedere Senato romano e Esercito romano
Età regia di Roma
Nella storia romana, con età regia si intende il periodo successivo alla fondazione di Roma (753 a.C.) e precedente l'istituzione della Repubblica (509 a.C.) durante il quale, secondo la tradizione, Roma sarebbe stata retta da sette re.
Vedere Senato romano e Età regia di Roma
Fabiola di Roma
Fabiola faceva parte del gruppo delle donne che, sotto l'influenza di Girolamo, avevano deciso di dedicarsi alla vita ascetica e all'attività caritativa: fu proprio Girolamo a tramandarne la memoria, descrivendone la vita in una lettera (Ep. LXXVII) indirizzata nel 400 al suo parente Oceano.
Vedere Senato romano e Fabiola di Roma
Farisei
La corrente dei farisei costituisce il gruppo politico-religioso giudaico più significativo nella Giudea del periodo che intercorre all'incirca tra la rivolta dei Maccabei contro il regno seleucide (II secolo a.C.) e la prima guerra giudaica (70 d.C.). Essi, in vari momenti, si identificavano come un partito politico, un movimento sociale ed una scuola di pensiero; insieme ad esseni, sadducei e zeloti, i farisei erano il partito o filosofia di maggior importanza durante il periodo del Secondo Tempio.
Vedere Senato romano e Farisei
Farsaglia
La Pharsalia (da alcuni tradotta in italiano come Farsaglia), conosciuta anche come De bello civili ("Sulla guerra civile"), o Bellum civile ("La guerra civile"), è un poema epico latino del poeta Marco Anneo Lucano.
Vedere Senato romano e Farsaglia
Fede (divinità)
Fede è la personificazione romana della lealtà. La dea fa la sua comparsa nel pantheon romano nel III secolo a.C. quando un tempio sul Campidoglio le viene dedicato dal console Aulo Atilio Calatino; si tratta però, probabilmente, di un tempio costruito su di un precedente santuario già a lei dedicato; infatti secondo la tradizione il suo culto fu stabilito dal re Numa Pompilio.
Vedere Senato romano e Fede (divinità)
Felice (console 511)
Personaggio di rilievo nella scena politica romanobarbarica durante il regno di Teodorico il Grande, viene anche identificato con Flavio Arcadio Placido Magno Felice (Flavius Arcadius Placidus Magnus Felix).
Vedere Senato romano e Felice (console 511)
Felicissimo
Fu coinvolto nella rivolta dei lavoratori della zecca, che venne spenta nel sangue nel 271.
Vedere Senato romano e Felicissimo
Fescennino
I fescennini versus (versi fescennini) sono opere protoletterarie, tipicamente popolari, e sono la più antica forma di arte drammatica presso i Romani.
Vedere Senato romano e Fescennino
Filippiche (Cicerone)
Le Filippiche sono orazioni che Marco Tullio Cicerone pronunciò contro Marco Antonio dal 2 settembre del 44 a.C. al 21 aprile del 43 a.C., con l'eccezione della II Filippica, immaginata come pronunciata in Senato, in risposta agli sprezzanti attacchi di Antonio nei suoi riguardi durante l'assemblea del 19 settembre (a cui Cicerone non partecipò).
Vedere Senato romano e Filippiche (Cicerone)
Filippo l'Arabo
Sono poche le notizie sui cinque anni e mezzo di regno di questo imperatore nato di umili origini e passato alla storia per aver celebrato il primo millennio di Roma e per la sua origine araba.
Vedere Senato romano e Filippo l'Arabo
Filippo V di Macedonia
Figlio di re Demetrio II Etolico e della principessa epirota Ftia, salì al trono alla morte del suo tutore e cugino, Antigono Dosone. Parteggiò per la Lega achea nella guerra contro la Lega etolica.
Vedere Senato romano e Filippo V di Macedonia
Flavio Anicio Ermogeniano Olibrio
Probino era figlio di Anicia Faltonia Proba e di Sesto Petronio Probo, uno dei più influenti uomini della sua epoca e console nel 371, e fratello di Flavio Anicio Probino, col quale divise il consolato per l'anno 395; in questa occasione ai due fratelli venne dedicato un panegirico da parte di Claudio Claudiano (Panegyricus de consulatu Probini et Olybrii), da cui si evince che i due fratelli erano nati e cresciuti a Roma e che all'epoca del consolato erano molto giovani.
Vedere Senato romano e Flavio Anicio Ermogeniano Olibrio
Flavio Eugenio
Di lui si hanno poche notizie certe, tranne che, all'epoca della sua investitura, ricopriva la carica di magister scriniorum (capo della cancelleria).
Vedere Senato romano e Flavio Eugenio
Flavio Severino
Era probabilmente di origine italica. Mantenne una posizione di rilievo durante tutti i turbolenti anni 450; come indicato dal poeta Sidonio Apollinare (Lettere, i.11.10), aveva tenuto degli incarichi sotto l'imperatore Avito, prima di partecipare al fianco dell'imperatore romano d'Occidente Maggioriano, nel 458, alla campagna in Gallia contro i Visigoti, per la riconquista della regione.
Vedere Senato romano e Flavio Severino
Foedus Cassianum
Il foedus Cassianum (dal console firmatario Spurio Cassio Vecellino) o foedus Latinum fu un trattato di pace stipulato nel 493 a.C. tra Romani e Latini.
Vedere Senato romano e Foedus Cassianum
Fondi
Fondi è un comune italiano di abitanti della provincia di Latina nel Lazio.
Vedere Senato romano e Fondi
Foro di Traiano
Il Foro di Traiano, ricordato anche come Forum Ulpium in alcune fonti, è il più esteso e monumentale dei Fori Imperiali di Roma, l'ultimo in ordine cronologico.
Vedere Senato romano e Foro di Traiano
Fraate IV
Figlio e successore di Orode II (regnante dal 57 al 37 a.C.), salì al trono dopo la morte di suo fratello Pacoro I. Fraate IV uccise presto tutti i suoi fratelli e, forse, anche suo padre.
Vedere Senato romano e Fraate IV
Fulvio Emiliano
Emiliano era un italico e un patrizio: suo padre era Lucio Fulvio Gavio Numisio Petronio Emiliano, console per l'anno 206. Emiliano fu nominato console per il 244.
Vedere Senato romano e Fulvio Emiliano
Gabinio Barbaro Pompeiano
Pompeiano aveva una proprietà a Baiae che confinava con una di Quinto Aurelio Simmaco; i due ebbero una disputa sull'esatta definizione del confine fino al 398, quando Pompeiano vendette la sua proprietà.
Vedere Senato romano e Gabinio Barbaro Pompeiano
Gaio Acilio
Grazie alla sua posizione politica (anche se non di primo piano) e soprattutto alla sua conoscenza del greco, nel 155 a.C. introdusse al senato romano i filosofi Carneade, Diogene e Critolao, che erano venuti come ambasciatori di Atene, e funse da interprete.
Vedere Senato romano e Gaio Acilio
Gaio Aufidio Marcello
La sua origine è sconosciuta: potrebbe essere legato al senatore Aufidio Coresnio Marcello, che era originario di Sagalasso in Pamfilia. Marcello fu console suffetto nel 205; tenne il proconsolato d'Asia tra il 219 e il 222; nel 226 fu console ordinario.
Vedere Senato romano e Gaio Aufidio Marcello
Gaio Aufidio Vittorino (console 200)
Membro della gens Aufidia (Alfidia), Vittorino era originario di Pisarum nelle Marche; suo padre era Gaio Aufidio Vittorino, console nel 155 e 183, suo fratello era Marco Aufidio Frontone, console nel 199.
Vedere Senato romano e Gaio Aufidio Vittorino (console 200)
Gaio Bruttio Presente (console 217)
Originario della Lucania, Presente era membro della patrizia gens Bruttia; suo padre era Lucio Bruttio Quinzio Crispino, console del 187, mentre è possibile che il Gaio Bruttio Presente console nel 246 fosse suo figlio.
Vedere Senato romano e Gaio Bruttio Presente (console 217)
Gaio Bruttio Presente (console 246)
Originario della Lucania, Presente era membro della patrizia gens Bruttia; probabilmente suo padre era Gaio Bruttio Presente console nel 217.
Vedere Senato romano e Gaio Bruttio Presente (console 246)
Gaio Cassio Regalliano
Il console Regalliano e il suo collega Severo erano sconosciuti agli storici fino alla pubblicazione nel 2001 di un diploma militare.
Vedere Senato romano e Gaio Cassio Regalliano
Gaio Cesare
Gaio Cesare nacque con il nome di Gaio Vipsanio Agrippa, ma quando fu adottato dal nonno materno, l'imperatore Augusto, ne prese il nome.
Vedere Senato romano e Gaio Cesare
Gaio Cilnio Mecenate
Fu un importante protettore della nuova generazione di poeti augustei, tra i quali Orazio, Vario Rufo e Virgilio. Durante il regno di Ottaviano Augusto, Mecenate prestò servizio come ministro de facto della cultura, ma nonostante la ricchezza e il potere accumulati scelse di non sedere nel Senato capitolino, preferendo rimanere di rango equestre.
Vedere Senato romano e Gaio Cilnio Mecenate
Gaio Curzio Filone
Membro di un ramo (Philon) dell'antica gens Curtia, suo collega di consolato fu Marco Genucio Augurino. Su disposizione del Senato, provvide a consacrare e recintare un luogo del Foro Romano ritenuto sacro secondo la religione romana, in quanto vi si era abbattuto un fulmine.
Vedere Senato romano e Gaio Curzio Filone
Gaio Flaminio Nepote
Alla fine della Prima guerra punica Gaio Flaminio si presentò come homo novus alla guida del movimento che cercava di riorganizzare politicamente le conquiste territoriali di Roma.
Vedere Senato romano e Gaio Flaminio Nepote
Gaio Fulvio Pio
Apparteneva probabilmente a quel ramo della gens Fulvia che si trasferì dall'Italia a Leptis Magna in epoca augustea; da questo ramo discesero l'imperatore Settimio Severo (un avo del quale si chiamava Fulvio Pio) e il potente prefetto del pretorio Gaio Fulvio Plauziano.
Vedere Senato romano e Gaio Fulvio Pio
Gaio Fulvio Plauziano
Di umile origine e originario di Leptis Magna, come Settimio Severo, era in buoni rapporti col futuro imperatore, il quale, dopo aver ottenuto la porpora nel 193, lo inviò subito in Oriente, a catturare i figli del suo rivale Pescennio Nigro, che venne esiliato e poi ucciso nel 196.
Vedere Senato romano e Gaio Fulvio Plauziano
Gaio Giulio Aspro
Originario di Attaleia, Aspro tenne il primo consolato sotto Commodo; nel 200/201 o nel 204/205 fu proconsole d'Africa. Venne nominato console ordinario per l'anno 212, quando ebbe come collega il figlio, Gaio Giulio Camilio Aspro; nello stesso anno fu praefectus urbi.
Vedere Senato romano e Gaio Giulio Aspro
Gaio Giulio Avito Alessiano
Era un esponente dell'aristocrazia siriana, che raggiunse il rango consolare tra il 198 e 200. Sposò Giulia Mesa, da cui ebbe Giulia Soemia Bassiana e Giulia Avita Mamea.
Vedere Senato romano e Gaio Giulio Avito Alessiano
Gaio Giulio Camilio Aspro
Originario di Attaleia, Camillo Aspro era il figlio di Gaio Giulio Aspro. Camillo fu questore in Africa durante il proconsolato del padre (205 circa); in seguito ricoprì il ruolo di responsabile delle strade.
Vedere Senato romano e Gaio Giulio Camilio Aspro
Gaio Giulio Vero Massimo
Massimo era figlio di Massimino Trace e di Cecilia Paolina. Di bell'aspetto fisico, ricevette un'adeguata istruzione sia nelle lettere latine che in quelle greche, oltreché in oratoria, grammatica e retorica.
Vedere Senato romano e Gaio Giulio Vero Massimo
Gaio Giunio Tiberiano
Tiberiano fu console nel 281 con l'imperatore Marco Aurelio Probo e poi una seconda volta nel 291; in questo anno fu anche praefectus urbi, carica che mantenne fino all'agosto dell'anno successivo.
Vedere Senato romano e Gaio Giunio Tiberiano
Gaio Memmio
Fu il dedicatario del De rerum natura del poeta epicureo Lucrezio, di cui fu probabilmente il protettore. Negli anni 70-50 a.C. partecipò alla vita politica, spesso schierandosi con Pompeo.
Vedere Senato romano e Gaio Memmio
Gaio Mesio Tiziano
Tiziano proveniva da una famiglia che diede molti alti ufficiali all'amministrazione imperiale. Di Tiziano è noto solo il consolato per l'anno 245, esercitato assieme all'imperatore Filippo l'Arabo.
Vedere Senato romano e Gaio Mesio Tiziano
Gaio Muzio Scevola
Si narra che nel 508 a.C., durante l'assedio di Roma da parte degli Etruschi comandati da Porsenna, proprio mentre nella città cominciavano a scarseggiare i viveri, un giovane aristocratico romano, Gaio Muzio Cordo, propose al Senato di uccidere il comandante etrusco.
Vedere Senato romano e Gaio Muzio Scevola
Gaio Ottavio
Discendeva da un antico e ricco ramo equestre della gens Octavia, della quale fu il primo a divenire senatore della repubblica.
Vedere Senato romano e Gaio Ottavio
Gaio Sallustio Crispo
Proveniente da una famiglia di stirpe plebea (la gens Sallustia) legata alla nobilitas municipale, compì a Roma il cursus honorum, divenendo prima questore, poi tribuno della plebe e infine senatore della res publica.
Vedere Senato romano e Gaio Sallustio Crispo
Gaio Sempronio Gracco
Fratello del tribuno della plebe Tiberio, nel 123 a.C., dieci anni dopo la morte del fratello maggiore, volle riprendere la sua opera di riforma sociale.
Vedere Senato romano e Gaio Sempronio Gracco
Gaio Sollio Sidonio Apollinare
Il suo rango e le sue conoscenze fecero sì che fosse al centro della vita pubblica della sua epoca.
Vedere Senato romano e Gaio Sollio Sidonio Apollinare
Gaio Svetonio Tranquillo
Svetonio nacque attorno al 70 d.C. in un luogo imprecisato del Latium vetus, forse a Ostia, dove ebbe la carica religiosa locale di pontefice di Vulcano (solitamente conferita a vita).
Vedere Senato romano e Gaio Svetonio Tranquillo
Gaio Terenzio Varrone
Secondo una tradizione riportata anche da Tito Livio, Varrone era figlio di un macellaio ed egli stesso era stato un fattore nei primi anni di vita, per poi raggiungere una posizione di rilievo nella vita pubblica romana battendosi per le cause delle classi inferiori contro il parere dei benpensanti.
Vedere Senato romano e Gaio Terenzio Varrone
Gaio Trebazio Testa
Fu in stretti rapporti di amicizia e confidenza con Cesare, Augusto, Orazio, Mecenate oltre che con Cicerone, col quale intrattenne un fitto epistolario e che gli dedicò i Topica, un resoconto dell'omonima opera di Aristotele.
Vedere Senato romano e Gaio Trebazio Testa
Gaio Trebonio
Suo padre fu un eques, ma non ricoprì mai la carica di magistrato; il figlio fu considerato un homo novus (vedi Cursus honorum), uno dei pochi nella cerchia di Cesare.
Vedere Senato romano e Gaio Trebonio
Gaio Vettio Cossinio Rufino
Nel 306 fu scelto per divenire proconsole d'Acaia, ma la rivolta di Massenzio a Roma gli impedì di prendere il proprio posto, in quanto il nuovo imperatore non aveva giurisdizione su questa provincia.
Vedere Senato romano e Gaio Vettio Cossinio Rufino
Gaio Vettio Grato Attico Sabiniano
Sabiniano proveniva da una famiglia di rango senatoriale, come attestato da un'iscrizione trovata a Thuburbo Maius: il console suffetto per il 176, Gaio Vettio Sabiniano Giulio Ospite, suo nonno o bisnonno, aveva elevato la famiglia al rango senatoriale dopo aver servito per la seconda volta nella militia equestris sotto l'imperatore Antonino Pio; suo padre fu Gaio Vettio Grato Sabiniano, console per il 221.
Vedere Senato romano e Gaio Vettio Grato Attico Sabiniano
Gaio Vibio Pansa
Il console Gaio Vibio Pansa Caetroniano nacque a Roma il e morì a Bologna; Pansa era stato ferito durante la battaglia di Forum Gallorum nell'aprile del 43 a.C. nel corso del conflitto che va sotto il nome di Guerra di Modena.
Vedere Senato romano e Gaio Vibio Pansa
Galla Placidia
Nipote di tre imperatori, figlia di uno, sorella di due, moglie di un re e di un imperatore, madre di un imperatore e zia di un altro, la nobilissima Galla Placidia fu dapprima ostaggio presso i Visigoti, poi loro regina; il suo matrimonio con re Ataulfo e la nascita del loro figlio Teodosio rientrarono in una politica di avvicinamento tra barbari e Romani, ma la morte del bambino e quella del sovrano posero fine a questa possibilità.
Vedere Senato romano e Galla Placidia
Galli
Galli (in latino: Galli; in greco antico: Γαλάται, Galátai) era il termine utilizzato dai Romani per indicare un insieme di popolazioni di cultura celtica, abitanti gran parte dell'Europa continentale durante l'età del ferro.
Vedere Senato romano e Galli
Gallia
La Gallia (o Gallia transalpinaAtlante Storico De Agostini, Novara 1979, p.26.) era, secondo la nomenclatura geografica dell'età antica, la terra dei Galli, termine che identificava, nel lessico latino, un ampio insieme di popolazioni celtiche continentali.
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Gallia Comata
La Gallia Comata o Tres Galliae rappresenta la provincia romana della Gallia celtica transalpina ad esclusione della Gallia Narbonensis. Gallia comata significava la "Gallia capelluta" che, contrapposta alla Gallia togata, la Gallia cisalpina ormai romanizzata, era caratterizzata dalle lunghe chiome dei suoi abitanti, non ancora abituati agli usi e costumi romani.
Vedere Senato romano e Gallia Comata
Gallia Narbonense
La Gallia Narbonense era una provincia romana geograficamente corrispondente, all'incirca, alle odierne regioni amministrative francesi di Linguadoca-Rossiglione e Provenza-Alpi-Costa Azzurra, situate nella Francia meridionale.
Vedere Senato romano e Gallia Narbonense
Gallieno
Salì al potere insieme al padre Valeriano nel 253 e quando questi fu catturato dai Sasanidi (nel 260, dopo sette anni di regno) rimase l'unico imperatore per altri otto anni, fino alla morte quando era cinquantenne.
Vedere Senato romano e Gallieno
Gellio Massimo
Figlio di Lucio Gellio Massimo, un medico, Gellio divenne membro del Senato romano e servì come ufficiale nella Legio IIII ''Scythica'' in Siria.
Vedere Senato romano e Gellio Massimo
Gelone
Figlio di Dinomene, Gelone fu il figlio maggiore dei Dinomenidi; i suoi fratelli erano Ierone, che sarebbe divenuto sovrano di Gela prima e di Siracusa dopo la morte di Gelone; Polizelo, futuro signore di Gela al posto di Ierone, e Trasibulo, succeduto a Ierone nel ruolo di tiranno di Siracusa.
Vedere Senato romano e Gelone
Gens
Nell'antica Roma, la gens (pl. gentes) era un gruppo di famiglie che si riconosceva in un antenato comune e praticava culti comuniGuido Clemente, Guida alla storia romana.
Vedere Senato romano e Gens
Gens Antonia
La gens Antonia era una famiglia della Repubblica romana. La gens era sia patrizia che plebea.
Vedere Senato romano e Gens Antonia
Gens Claudia
La gens Claudia fu un'importante famiglia romana, di stirpe sabina proveniente della città-stato di Inregillum secondo le fonti dei Romani, secondo alcuni archeologi moderni era invece etrusca e proveniente da Caere in base a recenti scoperte archeologiche.
Vedere Senato romano e Gens Claudia
Gens Cornelia
Cornelius (fem. Cornelia) era il nomen di una gens patrizia tra le più importanti dell'antica Roma, ricompresa nelle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.
Vedere Senato romano e Gens Cornelia
Gens Curtia
La gens Curtia (o Curzia) fu una gens romana di antica origine di Cures Sabini, che avrebbe fatto parte secondo lo storico latino Tito Livio delle cento ''gentes'' originarie, risalenti all'epoca della fondazione di Roma.
Vedere Senato romano e Gens Curtia
Gens Fabia
La gens Fabia fu un'antichissima famiglia patrizia romana, inclusa fra le cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.
Vedere Senato romano e Gens Fabia
Gens Iulia
La gens Iulia (talvolta italianizzato in gens Giulia) fu un'antichissima gens romana, di cui fanno parte alcuni tra i personaggi più influenti dello Stato, e di cui viene esaltata leggendariamente a più riprese la discendenza divina (attraverso l'asse Venere-Enea-Iulo).
Vedere Senato romano e Gens Iulia
Gens Marcia
La gens Marcia fu una gens (clan familiare) romana.
Vedere Senato romano e Gens Marcia
Gens Octavia
La Gens Octavia, o più semplicemente Octavii, furono una gens plebea che fu elevata al rango patrizio da Cesare durante il I secolo a.C. Il primo membro della gens a raggiungere la notorietà fu Gneo Ottavio Rufo, questore intorno al 230 a.C. Nel corso dei due secoli successivi gli Octavii detennero molte delle più alte cariche dello Stato, ma il più celebre della famiglia fu il primo imperatore romano, Ottaviano, pronipote di Cesare e suo figlio adottivo, che fu proclamato Augustus dal senato nel 27 a.C.
Vedere Senato romano e Gens Octavia
Gens Papiria
La gens Papiria fu un'antichissima famiglia patrizia romana, di origine autoctona. Fu sicuramente ricompresa nelle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.
Vedere Senato romano e Gens Papiria
Gens Pupia
Famiglia Sabina o Etrusca elevata a rango di gens publica (plebe) nel V secolo a.C.
Vedere Senato romano e Gens Pupia
Gens Valeria
La gens Valeria (nomen: Valerius) era una gens (clan familiare) patrizia della Roma antica, probabilmente originaria di Cures Sabini, molto probabilmente facente parte delle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.
Vedere Senato romano e Gens Valeria
Gens Veturia
La gens Veturia (in latino arcaico Voturia, e anche Votusia) è una delle più antiche famiglie patrizie romane, facente parte delle cento gentes originarie ricordate dallo storico Tito Livio.
Vedere Senato romano e Gens Veturia
Gentes originarie
Le gentes originarie sono gli arcaici clan familiari romani che sarebbero esistiti al momento della nascita di Roma. Secondo lo storico Tito Livio, al tempo della fondazione di Roma sarebbe avvenuta la federazione di un gruppo di clan preesistenti sotto l'azione unificatrice di Romolo, a cui si aggiunsero (per le vicende conseguenti al ratto delle sabine) molte famiglie venute al seguito di Tito Tazio, realizzando la fusione del popolo romano con quello dei Sabini.
Vedere Senato romano e Gentes originarie
Genucio Cipo
Genucio Cipo (Latino: GENUCIUS·CIPUS) è un eroe leggendario romano del VI-V secolo a.C., nei tempi iniziali della Repubblica romana. Parecchi autori classici ne hanno narrato la storia, ma la versione più completa è stata riportata da Valerio Massimo.
Vedere Senato romano e Genucio Cipo
Gerone II
Riconosciuto, per sua stessa volontà, come discendente dei Dinomenidi (l'antica casata gelese dalla quale discendevano i primi tiranni di Siracusa, d'origine rodio-cretese), Gerone II mosse i primi passi verso il potere assoluto diventando uno dei due generali che l'esercito siciliano, in rivolta, aveva eletto per cercare una pacificazione con le autorità civiche della pentapoli, la quale aveva bandito i propri soldati a causa delle eccessive turbolenze apportate dalla componente mercenaria.
Vedere Senato romano e Gerone II
Gildone (ribelle)
Nel corso di tre ribellioni – quella di Firmo (372–375), quella di Magno Massimo (383–388) e quella di Eugenio (392–394) – rimase leale al potere centrale.
Vedere Senato romano e Gildone (ribelle)
Giovanni Primicerio
Fu riconosciuto dal Senato romano, ma non dal contemporaneo imperatore d'Oriente, Teodosio II.
Vedere Senato romano e Giovanni Primicerio
Giulia Domna
Domna, figlia di Giulio Bassiano e sorella di Giulia Mesa, gran sacerdote della divinità solare siriaca El-Gabal, nacque ad Emesa (l'attuale Homs, in Siria) intorno al 170.
Vedere Senato romano e Giulia Domna
Giulio Cesare (miniserie televisiva)
Giulio Cesare è una miniserie televisiva drammatica statunitense del 2002, diretta dal regista tedesco Uli Edel, che narra la vita di Giulio Cesare, grande uomo politico e generale romano.
Vedere Senato romano e Giulio Cesare (miniserie televisiva)
Giulio Firmico Materno
Di lui restano pochissime notizie biografiche, per lo più desumibili dai suoi testi. Siciliano, secondo la sua stessa testimonianza, Firmico fu senatore e per qualche tempo avvocato, ma abbandonò la professione per le inimicizie che la sua pratica gli procurò, sicché la successiva condizione di otium gli permise di dedicarsi agli studia humanitatis.
Vedere Senato romano e Giulio Firmico Materno
Giulio Nepote
Giulio Nepote, uno dei caduchi imperatori succedutisi tra il 455 e il 476, fu l'ultimo ad essere esponente della volontà da parte della corte imperiale di Costantinopoli, dopo Antemio, di poter mettere un uomo di sua fiducia sul trono occidentale.
Vedere Senato romano e Giulio Nepote
Giulio Valente Liciniano
Liciniano, che era un senatore, aveva il supporto del Senato romano e di parte della popolazione quando scatenò una rivolta contro l'imperatore Decio, che stava combattendo contro i Goti.
Vedere Senato romano e Giulio Valente Liciniano
Giusnaturalismo
Il giusnaturalismo è una corrente filosofico-giuridica che presuppone l'esistenza di una norma di condotta intersoggettiva, universalmente valida e immutabile, fondata su una peculiare idea di natura, e per questo detta legge di natura o diritto naturale (in latino ius naturale, «diritto di natura»).
Vedere Senato romano e Giusnaturalismo
Giusta Grata Onoria
Figlia di Flavio Costanzo, futuro imperatore Costanzo III (421), e Galla Placidia, fu la sorella maggiore dell'imperatore Valentiniano III, che salì al trono nel 425.
Vedere Senato romano e Giusta Grata Onoria
Giustino (filosofo)
Fu uno dei primi filosofi cristiani, e venerato come santo e Padre della Chiesa dai cattolici e dagli ortodossi. La memoria si celebra il 1º giugno.
Vedere Senato romano e Giustino (filosofo)
Giustizia politica
La giustizia politica è, secondo la filosofia politica, il perseguimento di fini politici con mezzi giudiziari. Nello Stato di diritto residuano suoi limitati margini di operatività nella materia delle immunità politiche, specialmente quando incarnano alcune tipologie di giudice speciale.
Vedere Senato romano e Giustizia politica
Gladiatore
Il gladiatore era un particolare lottatore dell'antica Roma. Il nome deriva da gladio, la spada utilizzata dai legionari romani utilizzata anche dai lottatori.
Vedere Senato romano e Gladiatore
Gneo Calpurnio Pisone
Figlio del console omonimo del 23 a.C., fu console nel 7 a.C. con Tiberio, il futuro imperatore. Da Augusto fu poi nominato proconsole in Spagna, dove si fece odiare dalla popolazione locale per la sua crudeltà e la sua avarizia.
Vedere Senato romano e Gneo Calpurnio Pisone
Gneo Claudio Severo (console 235)
Originario di Pompeiopoli in Paflagonia era, come il suo collega al consolato del 235 Tiberio Claudio Quinziano, imparentato con la dinastia degli Antonini, in quanto suo nonno, che aveva il suo stesso nome, aveva sposato Annia Aurelia Galeria Faustina, figlia maggiore dell'imperatore Marco Aurelio, intorno al 162/163.
Vedere Senato romano e Gneo Claudio Severo (console 235)
Gneo Cornelio Lentulo Clodiano
Era nato come Clodio e fu adottato nella gens Cornelia, probabilmente da Gneo Cornelio Lentulo, che fu console nel 97 a.C. I Lentuli erano un ramo della gens Cornelia; il nome deriva da lens, lenticchia.
Vedere Senato romano e Gneo Cornelio Lentulo Clodiano
Gneo Cornelio Lentulo Marcellino
Figlio di Publio Cornelio Lentulo Marcellino (un membro dei Claudii adottato dai Cornelii) e di Cornelia, era probabilmente fratello di Publio Cornelio Lentulo Marcellino, questore nel 75 a.C.; si sposò una prima volta, avendo come figlio quel Publio Cornelio Lentulo Marcellino che fu il questore che Gaio Giulio Cesare mise al comando delle fortificazioni di Dyrrhachium nel 48 a.C., e poi una seconda volta, con Scribonia (la futura moglie di Ottaviano), da cui ebbe un Cornelio Marcellino probabilmente morto giovane.
Vedere Senato romano e Gneo Cornelio Lentulo Marcellino
Gneo Domizio Calvino
Fu eletto console due volte, nel 53 a.C. e nel 40 a.C. Fu un partigiano di Giulio Cesare e di Ottaviano.
Vedere Senato romano e Gneo Domizio Calvino
Gneo Giulio Agricola
La maggior parte delle informazioni sulla sua vita e sulla sua attività sono tratte dal De vita et moribus Iulii Agricolae, scritto dallo storico Tacito (suo genero), dalla Storia romana di Cassio Dione Cocceiano e da tre iscrizioni ritrovate in Britannia (una di queste fu rinvenuta nel 1955 in frammenti nel foro di Verulamium).
Vedere Senato romano e Gneo Giulio Agricola
Gneo Nevio
Ebbe una notevole carriera letteraria a Roma fino a quando i suoi commenti satirici pronunciati nella commedia fecero infuriare la famiglia Metello, dei quali un appartenente era console.
Vedere Senato romano e Gneo Nevio
Gneo Ottavio (console 87 a.C.)
Figlio dell'omonimo console del 128 a.C., proveniva dalla gens Octavia, una gens di origine plebea, che vide la sua ascesa con Gneo Ottavio Rufo, questore nel 230 a.C.; dal più giovane dei figli di Rufo ebbe origine il ramo equestre della gens, da cui proveniva Ottaviano Augusto.
Vedere Senato romano e Gneo Ottavio (console 87 a.C.)
Gneo Pompeo Magno
Abile generale e condottiero sagace ed esperto, Pompeo, originario del Piceno e figlio di Gneo Pompeo Strabone, divenne famoso fin dalla giovane età per una serie di brillanti vittorie durante la guerra civile dell'83-82 a.C. divenendo il principale luogotenente di Lucio Cornelio Silla.
Vedere Senato romano e Gneo Pompeo Magno
Gneo Pompeo Strabone
Era figlio di un Sesto Pompeo e nipote di un Gneo Pompeo, mentre sua madre era una Lucilia, sorella del poeta Gaio Lucilio. Aveva un fratello maggiore, Sesto Pompeo Virdoctus, e una sorella minore, Pompea.
Vedere Senato romano e Gneo Pompeo Strabone
Gordiano II
Gordiano II era figlio dell'omonimo Marco Antonio Gordiano, l'imperatore Gordiano I e di madre sconosciuta; è però possibile che Gordiano II fosse colui il quale Filostrato dedicò la sua Vita dei sofisti: in tal caso la madre sarebbe una nipote di Erode Attico.
Vedere Senato romano e Gordiano II
Gordiano III
A causa della sua giovane età (salì al trono a tredici anni e regnò fino a diciannove), il governo dell'impero fu nelle mani di reggenti appartenenti all'aristocrazia senatoriale, che si dimostrarono capaci; Gordiano funse da simbolo dell'unità dell'impero, riscuotendo il sostegno del popolo.
Vedere Senato romano e Gordiano III
Gracchi
I fratelli Gracchi, talvolta anche indicati brevemente come i Gracchi, furono importanti figure politiche, dalla parte dei populares della Repubblica romana.
Vedere Senato romano e Gracchi
Grado militare
Il grado militare è una qualifica attribuita all'interno della gerarchia militare delle forze armate degli Stati del mondo. Nell'uso comune, il termine indica anche il distintivo che, applicato sulla divisa militare, contrassegna il grado ricoperto dal militare.
Vedere Senato romano e Grado militare
Grande incendio di Roma
Il grande incendio di Roma scoppiò nell'antica città di Roma nel 64 d.C., al tempo dell'imperatore romano Nerone.
Vedere Senato romano e Grande incendio di Roma
Graziano
Sotto l'influenza del vescovo di Milano, Ambrogio, l'imperatore Graziano avviò una politica fortemente anti-pagana. Rifiutò di assumere la tradizionale carica di pontefice massimo, eliminò i privilegi dei collegi sacerdotali pagani e fece togliere dal senato romano l'altare della Vittoria.
Vedere Senato romano e Graziano
Grecia romana
Con l'espressione Grecia romana si tende ad indicare quel periodo della storia dell'antica Grecia che va dalla distruzione di Corinto del 146 a.C., alla successiva trasformazione della Grecia in provincia romana (27 a.C.), fino alla divisione dell'Impero romano tra Occidente e Oriente (395).
Vedere Senato romano e Grecia romana
Guerra civile romana (49-45 a.C.)
La guerra civile romana del 49 - 45 a.C., più nota come guerra civile tra Cesare e Pompeo, consistette in una serie di scontri politici e militari fra Gaio Giulio Cesare e i suoi sostenitori contro la fazione tradizionalista e conservatrice del Senato romano (Optimates), capeggiata da Gneo Pompeo Magno, Marco Porcio Catone Uticense e Quinto Cecilio Metello Pio Scipione Nasica.
Vedere Senato romano e Guerra civile romana (49-45 a.C.)
Guerra civile romana (68-69)
Lanno dei quattro imperatori all'interno della storia romana corrisponde all'anno 69, nel corso del quale si avvicendarono quattro imperatori: Galba, successore di Nerone in carica già dal giugno 68, Otone, entrato in carica a gennaio, Vitellio, imperatore da aprile, e Vespasiano, che ottenne la porpora a dicembre e, a differenza dei tre precedenti, riuscì a mantenerla saldamente per dieci anni.
Vedere Senato romano e Guerra civile romana (68-69)
Guerra civile romana (83-82 a.C.)
La guerra civile romana dell'83-82 a.C. vide il conflitto tra la fazione degli optimates, guidata da Lucio Cornelio Silla, e quella dei populares, o mariani perché seguaci del sette volte console Gaio Mario morto nell'86 a.C. Quest'ultima fazione era guidata dal giovane Gaio Mario, figlio del grande generale, e da Gneo Papirio Carbone; alla fazione democratica si unirono anche le agguerrite milizie Sannite e Lucane che temevano dalla vittoria dei sillani la perdita dei diritti civili ottenuti dopo la guerra sociale.
Vedere Senato romano e Guerra civile romana (83-82 a.C.)
Guerra di Modena
La guerra di Modena o di Mutina fu combattuta nel 43 a.C. nei pressi della città di Modena, durante la fase di conflitto civile successivo all'assassinio di Gaio Giulio Cesare.
Vedere Senato romano e Guerra di Modena
Guerra di Perugia
La guerra di Perugia, anche nota come Bellum Perusinum, (41-40 a.C.) è l'esito della accesa rivalità tra Ottaviano e Lucio Antonio (fratello del triumviro Marco Antonio).
Vedere Senato romano e Guerra di Perugia
Guerra giugurtina
La Guerra giugurtina prende il nome dal re Giugurta di Numidia (in lingua berbera: Imenɣi n Yugurten), che dal 111 al 105 a.C. combatté contro i Romani.
Vedere Senato romano e Guerra giugurtina
Guerra gotica (535-553)
La guerra gotica (535-553), detta anche guerra greco-gotica o "romano-gotica", fu un lungo conflitto che contrappose l'Impero bizantino agli Ostrogoti nella contesa di parte dei territori che fino al secolo precedente erano parte dell'Impero romano d'Occidente.
Vedere Senato romano e Guerra gotica (535-553)
Guerra latina
La Guerra latina oppose la Repubblica romana ai vicini popoli Latini, alleati a certe città dei Campani, dei Volsci, degli Aurunci e dei Sidicini, dal 340 al 338 a.C., Roma ebbe come alleata la confederazione sannitica, dopo il rinnovo dell'alleanza al termine della prima guerra sannitica (343 - 341 a.C.).
Vedere Senato romano e Guerra latina
Guerra sociale
La guerra sociale (dal latino socius), denominata anche guerra italica (bellum Italicum) o guerra marsica (bellum Marsicum), dal 91 all'88 a.C. vide opposti lo Stato Romano ed una lega formata da molti popoli d'Italia fino ad allora alleati di Roma.
Vedere Senato romano e Guerra sociale
Guerre macedoniche
Con il nome di guerre macedoniche si indicano le quattro guerre combattute dai romani contro la Macedonia.
Vedere Senato romano e Guerre macedoniche
Guerre marcomanniche
Le guerre marcomanniche, o guerre marcomanne come sono state definite nella Historia Augusta, costituiscono un lungo periodo di conflitti militari combattuti dall'esercito romano contro le popolazioni germano-sarmatiche dell'Europa continentale (dal 167 al 189 circa), ma soprattutto un evento storico di fondamentale importanza poiché rappresentarono il preludio alle grandi invasioni barbariche del III-IV-V secolo.
Vedere Senato romano e Guerre marcomanniche
Guerre mitridatiche
Per guerre mitridatiche si intende una serie di conflitti tra la Repubblica romana ed il Ponto che si combatterono tra l'89 e il 63 a.C. Prendono il loro nome da Mitridate VI che all'epoca era il re del Ponto e grande nemico di Roma.
Vedere Senato romano e Guerre mitridatiche
Guerre pirriche
Le Guerre pirriche furono un conflitto che vide tra il 280 a.C. ed il 275 a.C. la Repubblica romana affrontare l'esercito del re epirota, Pirro, a capo di una coalizione greco-italica.
Vedere Senato romano e Guerre pirriche
Guerre romano-germaniche
Col termine di guerre romano-germaniche si indica una serie di conflitti tra Romani e varie tribù germaniche, combattuti tra il 113 a.C. ed il 476 d.C. Queste guerre solo raramente sono legate le une alle altre; svoltesi in epoche diverse, hanno riguardato spesso tribù germaniche differenti e sono state dovute alle cause più diversificate, dalla migrazione in massa di popolazioni germaniche, alle guerre di conquista romana, alle rivolte germaniche, fino alle definitive invasioni dell'impero da parte dei germani.
Vedere Senato romano e Guerre romano-germaniche
Hic manebimus optime
Hic manebimus optime ("Qui staremo benissimo") è una frase diventata celebre come espressione di risolutezza. È riportata da Tito Livio nella sua Storia romana (Ab Urbe condita libri, V, 55), dov'è attribuita a un centurione che, nel frangente storico del sacco di Roma (circa 390/386 a.C.), avvenuto durante le invasioni celtiche della penisola italiana, l'avrebbe pronunciata come esortazione per i propri compagni, influendo, in modo indiretto, sulla successiva decisione del senato romano di non abbandonare la città.
Vedere Senato romano e Hic manebimus optime
Historiae (Tacito)
Le Historiae (Storie) di Tacito sono un'opera di storiografia scritta intorno al 105 d.C. e riguardante gli avvenimenti degli anni dal 69 al 96 d.C. (cioè a partire dall'impero di Galba fino alla morte di Domiziano).
Vedere Senato romano e Historiae (Tacito)
Homo novus
Lhomo novus era, nell'antica Roma, colui che proveniva da una famiglia in cui nessuno mai aveva rivestito alcuna carica pubblica (come quelle di console, senatore, pretore, edile o altre magistrature).
Vedere Senato romano e Homo novus
I favoriti della fortuna
I favoriti della fortuna (Fortune's Favourites) è un romanzo storico scritto da Colleen McCullough e pubblicato nel 1993. È il terzo volume di una saga ambientata nell'Antica Roma, che racconta gli ultimi decenni della Repubblica romana, dall'avvento di Gaio Mario a quello di Augusto.
Vedere Senato romano e I favoriti della fortuna
Il gladiatore
Il gladiatore (Gladiator) è un film del 2000 diretto da Ridley Scott e interpretato da Russell Crowe, Joaquin Phoenix, Connie Nielsen, Richard Harris e Oliver Reed.
Vedere Senato romano e Il gladiatore
Illyricum
LIllirico (in latino: Illyricum) era un'antica provincia della Repubblica romana che all'inizio del periodo imperiale fu suddivisa nella regione augustea della Regio X Venetia et Histria (ad est del fiume AdigeLa Gallia Cisalpina corrispondeva ai territori della pianura padana compresi tra il fiume Adige e le Alpi piemontesi; ad est di quest'ultimo fiume iniziava l'Illirico ((p 1095)).), oltre alle due nuove province di Pannonia e Dalmazia, certamente in seguito alla rivolta dalmato-pannonica e probabilmente agli inizi del principato di Tiberio.
Vedere Senato romano e Illyricum
Imperator
La parola latina imperātor, dal verbo imperō, era in origine equivalente a comandante in ambito militare durante il periodo della repubblica romana (. In seguito divenne parte del titolo degli imperatori romani; dopo la caduta dell'impero romano, nelle situazioni in cui il latino era ancora usato per motivi formali o giuridici, significava imperatore.
Vedere Senato romano e Imperator
Imperatore
L'imperatore (dal latino imperator, "detentore del potere militare", "detentore del potere coercitivo") nell'antica Roma era un generale vittorioso e divenne poi il vertice dell'Impero romano.
Vedere Senato romano e Imperatore
Imperatore romano
Per imperatore romano (in latino Imperator Romanus o Imperator Caesar Augustus, Princeps et Dominus, "Imperatore Cesare Augusto, principe e signore", somma dei vari titoli detenuti durante la storia romana; in greco Βασιλεὺς τῶν Ῥωμαίων, Basilèus tôn Rhōmàiōn, "Imperatore dei Romani/Romei") si intende comunemente oggi il capo dell'Impero romano a partire dal 27 a.C., quando il Senato conferì a Gaio Giulio Cesare Ottaviano il titolo di Augusto.
Vedere Senato romano e Imperatore romano
Imperatori adottivi
All'interno della storia romana si definisce abitualmente età degli Imperatori adottivi (o Imperatori d'adozione) il periodo che va dal 96 (elezione di Nerva) al 180 (morte di Marco Aurelio), caratterizzato da una successione al trono stabilita non per via familiare, ma attraverso l'adozione, da parte dell'imperatore in carica, del proprio successore.
Vedere Senato romano e Imperatori adottivi
Imperatori romani
Quello che segue è l'elenco degli imperatori romani che governarono dal 27 a.C. al 476 d.C. Per ciascuno sono riportati: il nome con cui è più comunemente conosciuto; il nome ufficioso; la data di nascita; il periodo temporale del suo regno (durante il quale fu ricevuto il titolo di augusto); la causa della morte (con la data se diversa da quella della fine del regno).
Vedere Senato romano e Imperatori romani
Imperium
Fra i vari termini con cui nell'antica Roma si indicavano le autorità dei titolari del pubblico potere, assunse un ruolo di fondamentale importanza, sin dall'età monarchica, l'imperium, da non confondersi con la potestas o lauctoritas.
Vedere Senato romano e Imperium
Impero delle Gallie
L'impero delle Gallie (dal 260 al 273) è il nome moderno che viene dato ad uno stato nato dalla secessione delle province di Gallia, Britannia e Spagna dell'Impero romano durante la crisi del III secolo.
Vedere Senato romano e Impero delle Gallie
Impero partico
LImpero partico o arsacide fu una delle potenze politiche e culturali iraniche nell'antica Persia. Era retto dalla dinastia arsacide, fondata da Arsace I, capo della tribù nomade scitico-iranica dei Parni, che fondò l'Impero a metà del III secolo a.C. conquistando la Partia, nel nord-est dell'Iran, una satrapia allora in rivolta contro l'Impero seleucide.
Vedere Senato romano e Impero partico
Impero romano
LImpero romano fu lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questa voce si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicata con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto), al 395, quando, dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis.
Vedere Senato romano e Impero romano
Impero romano d'Occidente
LImpero romano d'Occidente venne a costituirsi come entità pienamente autonoma e distinta dalla parte orientale al momento della morte dell'Imperatore Teodosio I (395), quando l'Impero venne diviso tra i suoi due figli e l'Occidente lasciato nelle mani di Onorio.
Vedere Senato romano e Impero romano d'Occidente
Incitatus
Incitatus, in italiano noto anche come Incitato (letteralmente «rapido», «al galoppo»), è stato il cavallo vissuto a Roma antica durante il regno dell'imperatore Caligola, il quale, secondo la leggenda, si riprometteva di nominarlo console.
Vedere Senato romano e Incitatus
Inferi di Silio Italico
Gli Inferi di Silio Italico sono un brano del poema Punica di Silio Italico, dove l'autore porta l'eroe romano alle soglie dell'Averno e lo fa parlare con le anime prave.
Vedere Senato romano e Inferi di Silio Italico
Interregno di Severo
Il periodo di Interregnum di Severo fu una fase leggendaria della Britannia di cui parla Goffredo di Monmouth nella Historia Regum Britanniae.
Vedere Senato romano e Interregno di Severo
Invasioni barbariche del III secolo
Le invasioni barbariche del III secolo (212-305) costituirono un periodo ininterrotto di scorrerie all'interno dei confini dell'impero romano, condotte per fini di saccheggio e bottino da genti armate appartenenti alle popolazioni che gravitavano lungo le frontiere settentrionali: Pitti, Caledoni e Sassoni in Britannia; le tribù germaniche di Frisi, Sassoni, Franchi, Alemanni, Burgundi, Marcomanni, Quadi, Lugi, Vandali, Iutungi, Gepidi e Goti (Tervingi ad occidente e Grutungi ad oriente), le tribù daciche dei Carpi e quelle sarmatiche di Iazigi, Roxolani ed Alani, oltre a Bastarni, Sciti, Borani ed Eruli lungo i fiumi Reno-Danubio ed il Mar Nero.
Vedere Senato romano e Invasioni barbariche del III secolo
Invasioni barbariche del V secolo
Invasioni barbariche è il termine con il quale è generalmente indicato in Italia il periodo delle irruzioni e migrazioni delle popolazioni cosiddette "barbariche" (germaniche, slave, sarmatiche e di altri popoli.
Vedere Senato romano e Invasioni barbariche del V secolo
Iside
Iside o Isi, in lingua egizia Aset (traslitterato 3s.t) ossia trono,. è una divinità egizia appartenente alla religione dell'antico Egitto.
Vedere Senato romano e Iside
Italia medievale
Se con storia del Medioevo si intende la storia dal 476, anno della deposizione dell'ultimo imperatore d'Occidente, al 1492, anno della scoperta dell'America, con Italia medievale dobbiamo forse più precisamente intendere quel periodo della storia d'Italia che va dall'invasione longobarda (568) fino alla discesa del re di Francia Carlo VIII nel 1494, un evento che diede inizio alle cosiddette guerre d'Italia del XVI secolo e segnò la fine dell'equilibrio politico sancito quarant'anni prima con la pace di Lodi.
Vedere Senato romano e Italia medievale
Italia romana
LItalia (latino: Italia), nella sua interezza peninsulare, costituiva la terra patria degli antichi romani e il territorio metropolitano dell'impero di Roma; come tale, e in quanto estensione dallAger Romanus, differiva dalle province.
Vedere Senato romano e Italia romana
Iura
Gli iura erano nel diritto romano princípi estrapolati dagli Editti pretorii o da opere di giureconsulti celebri del passato che, specialmente gli ultimi, se espressi su previa autorizzazione del princeps (respondendi auctoritate), avrebbero avuto efficacia di legge, almeno da quanto riporta Gaio.
Vedere Senato romano e Iura
Lacus Curtius
Il Lacus Curtius è un antichissimo sito del Foro Romano che si trova di fronte alla Curia, sede del Senato romano, tra la Colonna di Foca e la cavità della statua equestre di Domiziano.
Vedere Senato romano e Lacus Curtius
Lago di Nemi
Il lago di Nemi è un piccolo lago vulcanico, più in alto di 25 metri rispetto al lago Albano, sui Colli Albani nel territorio dei Castelli Romani.
Vedere Senato romano e Lago di Nemi
Lago Patria
Si trova sul litorale domizio ed è affacciata sull'omonimo lago.
Vedere Senato romano e Lago Patria
Lars Porsenna
Non esistono date certe per il suo regno ma la tradizione romana lo pone intorno alla fine del VI secolo a.C.. Alcune fonti (quali Plinio il VecchioPlinio il Vecchio, Naturalis Historia, II, 140., Dionigi di AlicarnassoDionigi di Alicarnasso, V, 26, 28, 36; VI, 74. e FloroFloro, I, 4.) lo definiscono "re d'Etruria", forse in riferimento a un suo possibile ruolo di capo militare della dodecapoli etrusca.
Vedere Senato romano e Lars Porsenna
Lars Tolumnio
È il più famoso sovrano della potente e ricca città etrusca di Veio, situata 10 miglia a nord-ovest di Roma, ed è ricordato per aver dato inizio alla guerra con la Repubblica romana, che portò alla distruzione del suo regno e alla sconfitta della sua città.
Vedere Senato romano e Lars Tolumnio
Latifondo
Il latifondo (in latino, latifundium, da latus, "ampio", e fundus, "podere", "fondo") è una proprietà terriera di grandi dimensioni, lasciata incolta o coltivata con un'agricoltura estensiva.
Vedere Senato romano e Latifondo
Le 12 fatiche di Asterix
Le 12 fatiche di Asterix (Les douze travaux d'Astérix) è un film del 1976 diretto da René Goscinny, Albert Uderzo, Henri Gruel e Pierre Watrin.
Vedere Senato romano e Le 12 fatiche di Asterix
Legatus
Legatus è un termine latino attribuito a membri dell'ordine senatorio che designava ruoli di comando in ambito del governo e dell'esercito romano.
Vedere Senato romano e Legatus
Legatus legionis
Legatus legionis era il titolo assegnato nell'Antica Roma ai Comandanti di una Legione. Già in età Repubblicana, si designava con il termine Legatus il Comandante delegato dal magistrato competente (solitamente un console o un proconsole) al comando di una Legione di sua competenza.
Vedere Senato romano e Legatus legionis
Leggi romane
Questa pagina propone una parziale ed ancora incompleta lista di leggi romane. Il nome della legge di solito proviene dalla gens del magistrato proponente (qualsiasi magistrato dai questori in poi per la lex comitialis, il tribuno della plebe per gli ''scita plebis''), declinato alla forma femminile, perché in latino legge (lex, legis, nominativo plurale leges) è una parola di genere femminile.
Vedere Senato romano e Leggi romane
Legio I Italica
La Legio I Italica ("dell'Italia") fu una legione romana costituita da NeroneCassio Dione Cocceiano, Storia romana, LV, 24. il 20 settembre 66 o 67 e attiva fino al V secolo.
Vedere Senato romano e Legio I Italica
Legio II Parthica
La Legio II Parthica ("creata per la campagna partica") fu una legione romana creata dall'imperatore Settimio SeveroCassio Dione Cocceiano, Storia romana, LV, 24.
Vedere Senato romano e Legio II Parthica
Legio XIX
La Legio XIX era una legione romana arruolata nel 41-40 a.C. da Ottaviano, il futuro primo imperatore romano Augusto, e distrutta nella battaglia della foresta di Teutoburgo nell'anno 9. L'emblema della XIX non è noto, ma potrebbe essere stato il Capricorno come per le altre legioni di Augusto.
Vedere Senato romano e Legio XIX
Legio XV Primigenia
La Legio XV Primigenia ("dedicata alla dea Fortuna") fu una legione romana, costituita dall'imperatore romano Caligola nel 39 e distrutta durante la rivolta batava del 70.
Vedere Senato romano e Legio XV Primigenia
Legio XXII Primigenia
La Legio XXII Primigenia (dedicata alla dea Fortuna Primigenia) fu una legione romana costituita dall'imperatore Caligola nel 39, ed era ancora presente a Moguntiacum (Magonza) all'inizio del IV secolo.
Vedere Senato romano e Legio XXII Primigenia
Legione romana
La legione romana (dal latino legio, derivato del verbo legere, "raccogliere assieme", che all'inizio indicava l'intero esercito) era l'unità militare di base dell'esercito romano.
Vedere Senato romano e Legione romana
Lettere (Italia)
Lettere è un comune italiano sparso di abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania. Situato nella parte meridionale del golfo di Napoli, arroccato sui monti Lattari, del cui parco regionale fa parte.
Vedere Senato romano e Lettere (Italia)
Lex Appuleia
Con lex Appuleia si fa riferimento a numerose proposte di legge che rientrano nell'attività legislativa di Lucio Apuleio Saturnino, tribuno della plebe nel 103 a.C., 102 a.C. e nel 100 a.C.; tutte le leggi saranno poi cassate dal Senato, con eccezione della lex Appuleia de maiestate minuta, che sarà integrata da Silla e da Cesare.
Vedere Senato romano e Lex Appuleia
Lex Gabinia
La Lex Gabinia (detta anche Lex de piratis persequendis, da non confondersi con la Lex Gabinia tabellaria del 139 a.C., che prevedeva l'introduzione del voto segreto), proposta dal tribuno della plebe Aulo Gabinio, fu una legge romana approvata nel 67 a.C.
Vedere Senato romano e Lex Gabinia
Lex Pedia
La Lex Pedia è un provvedimento legislativo adottato dal Senato dell'antica Roma, allo scopo di punire gli assassini di Gaio Giulio Cesare. Si tratta, perciò, tecnicamente, di un senatus consultum, non di una lex comitialis.
Vedere Senato romano e Lex Pedia
Lex Rupilia
La Lex Rupilia fu promulgata sotto il consolato di Publio Rupilio e Publio Popilio Lenate nel 132 a.C. Nasceva dalla pressante esigenza di mettere mano alla riforma amministrativa della provincia della Sicilia dopo i violenti e sanguinosi moti che l'avevano scossa, in seguito alla prima guerra servile.
Vedere Senato romano e Lex Rupilia
Lex Servilia Glaucia
La lex Servilia Glaucia è una legge romana approvata tra il 104 e il 100 a.C. Essa prevedeva la reintroduzione nel Collegio giudicante della quaestio perpetua de repetundis degli Equites (dopo che la lex Servilia iudiciaria del 106 a.C. vi aveva reintrodotto i senatori).
Vedere Senato romano e Lex Servilia Glaucia
Lex Servilia iudiciaria
La lex Servilia iudiciaria, detta anche lex Servilia Caepionis, fu una lex comitialis promulgata nel 106 a.C. su proposta del console Quinto Servilio Cepione.
Vedere Senato romano e Lex Servilia iudiciaria
Liberum veto
Il liberum vetoIl termine latino veto, il cui significato era "io vieto" o "io mi oppongo", oltre che in contesti informali, era adoperato in epoca romana con riferimenti ai tribuni della plebe, i quali disponevano della facoltà di bloccare provvedimenti emessi da altre autorità, compresi il Senato o altri tribuni, che potessero danneggiare i diritti della plebe da loro rappresentata (ius intercessionis).
Vedere Senato romano e Liberum veto
Libio Severo
Non fu riconosciuto dalla corte orientale né dal governatore della Dalmazia Marcellino, fedele al suo precedessore Maggioriano.
Vedere Senato romano e Libio Severo
Libri sibillini
I Libri sibillini erano una raccolta di responsi oracolari scritti in lingua greca e conservati nel tempio di Giove Capitolino sul Campidoglio, poi trasferiti da Augusto nel Tempio di Apollo Palatino.
Vedere Senato romano e Libri sibillini
Licinia Eudossia
Unica figlia dell'imperatore d'Oriente Teodosio II e di Elia Eudocia, sposò l'imperatore d'Occidente Valentiniano III a Costantinopoli, il 29 ottobre 437 per rafforzare il legame tra le due parti dell'impero.
Vedere Senato romano e Licinia Eudossia
Limes (storia romana)
Il limes (in latino, 'limite', 'confine') era la linea artificiale che segnava il confine dell'Impero romano.. Originariamente la parola limes indicava le strade che si spingevano all'interno di territori di recente conquista (o ancora da conquistare), come nel caso del limes germanico augusteo (vedi occupazione romana della Germania sotto Augusto), che correva lungo le rive del fiume Lippe, presidiato da numerosi forti ausiliari e fortezze legionarie, nella costituenda provincia romana di Germania.
Vedere Senato romano e Limes (storia romana)
Lione
Lione (AFI:;, AFI:;, AFI:;, AFI) è una città della Francia sud-orientale, capoluogo della metropoli di Lione e della regione Alvernia-Rodano-Alpi.
Vedere Senato romano e Lione
Livio Andronico
Nelle fonti antiche è con frequenza indicato semplicemente con il praenomen Livio, che trasse, una volta divenuto liberto, dalla gens cui era entrato a far parte giunto a Roma; mantenne sempre, assumendolo come cognomen, il suo nome greco di Andrònico (pronunciato, alla latina, Andronìco); le fonti antiche attestano, inoltre, il nome di Lucio Livio Andronìco.
Vedere Senato romano e Livio Andronico
Lucani
I Lucani furono una popolazione appartenente al ceppo italico e di lingua osca, che giunse, nel V secolo a.C., nella terra che da essi prese il nome di Lucania, territorio genericamente compreso tra i fiumi Sele, Bradano, Laos e Crati, fino ad allora chiamato dai Greci Enotria, dal nome del popolo abitante in precedenza la regione, gli Enotri.
Vedere Senato romano e Lucani
Lucio Anneo Seneca
Noto anche come Seneca il Giovane (per distinguerlo dal padre, Seneca il Vecchio) o semplicemente come Seneca, fu tra i massimi esponenti dello stoicismo eclettico di età imperiale ("nuova Stoà").
Vedere Senato romano e Lucio Anneo Seneca
Lucio Antonio Saturnino
Console suffetto nell'82, fu di seguito nominato legato della Germania superiore. Discendente, forse, del triumviro Marco Antonio, i suoi costumi erano poco onorevoli ed era disprezzato dallo stesso Domiziano.
Vedere Senato romano e Lucio Antonio Saturnino
Lucio Apuleio Saturnino
Membro della gens Apuleia, fu nipote dell'Apuleio Saturnino pretore nel 166 a.C. Nel 104 a.C., Saturnino fu questore, con l'incarico di sovraintendere all'importazione di grano a Ostia.
Vedere Senato romano e Lucio Apuleio Saturnino
Lucio Aurelio Avianio Simmaco
Figlio di Aurelio Valerio Tulliano Simmaco, console del 330, Avianio Simmaco fu il padre di Quinto Aurelio Simmaco, importante personaggio della fine del IV secolo; ebbe anche una figlia e altri tre figli, tra cui Celsino Tiziano.
Vedere Senato romano e Lucio Aurelio Avianio Simmaco
Lucio Cecilio Metello
Figlio di Lucio Cecilio Metello Dentro, venne eletto console nel 251 a.C. e nel 247 a.C., pontifex maximus nel 243 a.C. e dittatore nel 224 a.C. Fu l'artefice della sconfitta inflitta al comandante dei cartaginese Asdrubale nella battaglia di Palermo nel 251 a.C., durante la Prima guerra punica, che terminerà con la conquista della Sicilia nel 241 a.C.
Vedere Senato romano e Lucio Cecilio Metello
Lucio Cecilio Metello Dalmatico
Figlio di Lucio Cecilio Metello Calvo e fratello di Quinto Cecilio Metello Numidico, divenne pretore nel 122 a.C., fu quindi console nel 119 a.C. e censore nel 115 a.C. per poi essere eletto pontefice massimo.
Vedere Senato romano e Lucio Cecilio Metello Dalmatico
Lucio Clodio Macro
Durante il regno di Nerone era legato dell'Africa; nel maggio 68 si rivoltò contro l'imperatore, interrompendo la fornitura di grano per la città di Roma, forse dietro istigazione di Calvia Crispinilla.
Vedere Senato romano e Lucio Clodio Macro
Lucio Cornelio Cinna (console 87 a.C.)
Prese parte alla guerra sociale e, dopo la marcia su Roma di Silla, ottenne nell'87 a.C. il consolato. Poco dopo la partenza di Silla ne divenne un fiero oppositore, per cui fu cacciato da Roma, ma, alleatosi con Gaio Mario, ritornò nella città, dove iniziò a perseguitare i patrizi e i nobili.
Vedere Senato romano e Lucio Cornelio Cinna (console 87 a.C.)
Lucio Cornelio Lentulo Crure
Probabilmente fratello del console Publio Cornelio Lentulo Spintere, nel 58 a.C. fu pretore, si candidò al consolato nel 56 a.C., ma venne battuto dai due triumviri Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno.
Vedere Senato romano e Lucio Cornelio Lentulo Crure
Lucio Cornelio Scipione Asiatico
Fratello di Publio Cornelio Scipione, del quale fu legato in Spagna nel 207 a.C. - 206 a.C., Sicilia (205 a.C.) e Africa (204 a.C. - 202 a.C.), fu pretore nel 193 a.C. e console nel 190 a.C.
Vedere Senato romano e Lucio Cornelio Scipione Asiatico
Lucio Elio Elvio Dionisio
Fu pontifex Dei Solis ("pontefice del dio sole"), curator operum publicorum ("curatore delle opere pubbliche"), curator aquarum et miniciae (nel 286/293), corrector utriusque Italiae, praeses Syriae Coele, iudex sacrarum cognitionum totius Orientis (un posto normalmente affidato a senatori.
Vedere Senato romano e Lucio Elio Elvio Dionisio
Lucio Emilio Lepido Paolo
Era figlio di Marco Emilio Lepido, console del 78 a.C. Appoggiò Cicerone contro Catilina e non si alleò mai con Pompeo Magno.
Vedere Senato romano e Lucio Emilio Lepido Paolo
Lucio Emilio Paolo Macedonico
Nelle Vite parallele di Plutarco è messo a confronto con il condottiero corinzio Timoleonte.
Vedere Senato romano e Lucio Emilio Paolo Macedonico
Lucio Fulvio Gavio Numisio Emiliano
Di origine italica, apparteneva ad una famiglia patrizia: era figlio del console del 206, Lucio Fulvio Gavio Numisio Petronio Emiliano. Fu questore e pretore candidato dell'imperatore, e sotto Alessandro Severo fu electus ad dilectum habendum per regionem Transpadanam.
Vedere Senato romano e Lucio Fulvio Gavio Numisio Emiliano
Lucio Giulio Urso Serviano
Secondo un'iscrizione trovata, il suo nome completo è Gaius Iulius Servilius Ursus Servianus tuttavia, nella Historia Augusta, è conosciuto come Lucius Iulius Ursus Servianus.
Vedere Senato romano e Lucio Giulio Urso Serviano
Lucio Licinio Crasso
Iniziò la sua carriera di oratore molto giovane, a ventuno anni (119 a.C.), quando Gneo Papirio Carbone, un uomo nobile ed eloquente, odiato dagli aristocratici, cui apparteneva Crasso, fu citato da lui in tribunale.
Vedere Senato romano e Lucio Licinio Crasso
Lucio Mario Massimo
Massimo era figlio dello storico, senatore e console Lucio Mario Massimo Perpetuo Aureliano. Divenne a sua volta console nel 232.
Vedere Senato romano e Lucio Mario Massimo
Lucio Mummio Felice Corneliano
Era membro della famiglia dei Felices, originaria dell'Italia o della parte occidentale dell'Impero (forse della Spagna), che ascese al patriziato nella prima metà del III secolo.
Vedere Senato romano e Lucio Mummio Felice Corneliano
Lucio Munazio Planco
Nacque da una famiglia di cavalieri presso Tivoli od Atina (una delle 5 leggendarie città saturnie, fondate cioè dal Dio Saturno).
Vedere Senato romano e Lucio Munazio Planco
Lucio Nevio Aquilino
Originario dell'Italia o dell'Africa, ebbe probabilmente due figli: Nevio Balbino Aquilino (Naevius Balbinus Aquilinus), indicato in un'iscrizione come legato a Cartagine durante il proconsolato del padre, e Lucio Nevio Flavio Giuliano Tertullo Aquilino (Lucius Naevius Flavius Iulianus Tertullus Aquilinus).
Vedere Senato romano e Lucio Nevio Aquilino
Lucio Opimio
Fu probabilmente nipote di Quinto Opimio e fratello di Quinto Opimio. Pretore nel 125 a.C., dopo una rivolta di Fregellae distrusse la città.
Vedere Senato romano e Lucio Opimio
Lucio Ramnio
Come ci racconta Tito Livio, Lucio Ramnio era un ragguardevole cittadino brindisino, molto stimato a Roma, ma anche da Perseo, re di Macedonia, che in quel periodo era tenuto sotto controllo dai Romani perché sospettato di voler ripristinare le vecchie alleanze con Achei, Seleucidi e con Rodi, al fine di ricostituire l'antico prestigio macedone.
Vedere Senato romano e Lucio Ramnio
Lucio Roscio Fabato
Fu triumvir monetalis nel 64 a.C. Prestò servizio come questore o legato di Gaio Giulio Cesare nel corso della conquista della Gallia, dal 54 a.C., e fu probabilmente il proponente, forse nel 49 a.C., della lex Manilia Roscia Peducaea Alliena Fabia.
Vedere Senato romano e Lucio Roscio Fabato
Lucio Sergio Catilina
Catilina nacque a Roma nel 108 a.C. dal patrizio Lucio Sergio Silo e da Belliena. La famiglia nativa, i Sergii, pur di nobili origini, da molti anni non aveva ruoli significativi nella vita politica di Roma.
Vedere Senato romano e Lucio Sergio Catilina
Lucio Settimio Severo Apro
Era originario di Leptis Magna, come l'imperatore Lucio Settimio Severo; nel 207 venne nominato console, certo dietro approvazione del suo conterraneo.
Vedere Senato romano e Lucio Settimio Severo Apro
Lucio Turcio Aproniano Asterio
Nipote di Lucio Turcio Secondo, figlio di Lucio Turcio Aproniano e fratello di Lucio Turcio Secondo Asterio, fu questore, pretore e membro del collegio dei quindecemviri sacris faciundis, e dunque pagano, forse tradizionalista.
Vedere Senato romano e Lucio Turcio Aproniano Asterio
Lucio Valerio Flacco (console 100 a.C.)
Probabilmente figlio del Lucio Valerio Flacco console nel 131 a.C., Flacco ebbe un figlio omonimo, pretore nel 63 a.C., che venne difeso da Marco Tullio Cicerone.
Vedere Senato romano e Lucio Valerio Flacco (console 100 a.C.)
Lucio Valerio Massimo
Valerio apparteneva all'aristocrazia italica ed era imparentato con gli Acilii Glabriones. Suo padre era Valerio Messalla, un proconsole, probabilmente sotto l'imperatore Massimino Trace.
Vedere Senato romano e Lucio Valerio Massimo
Lucio Valerio Messalla Trasea Prisco
Prisco veniva da una famiglia patrizia: iniziò il suo cursus honorum come triumviro monetale, fu poi membro dei Salii e, cosa inusuale per un patrizio, tribunus militum della Legio II ''Adiutrix'' in Pannonia inferiore.
Vedere Senato romano e Lucio Valerio Messalla Trasea Prisco
Lucio Vero
Vero era figlio di Lucio Elio Cesare, uomo molto vicino all'imperatore Adriano e sua prima scelta come successore, attraverso la moglie Avidia.
Vedere Senato romano e Lucio Vero
Lucio Virio Lupo Giuliano
Il patrizio Lupo fu molto probabilmente il figlio dellhomo novus Virio Lupo, sostenitore dell'imperatore Settimio Severo, e fratello minore di Lucio Virio Agricola, console nel 230.
Vedere Senato romano e Lucio Virio Lupo Giuliano
Ludi
I ludi (singolare ludus) erano giochi pubblici tenuti nel mondo romano antico come forma di intrattenimento della popolazione. Spesso i ludi erano organizzati in occasione di festività religiose romane, o costituivano addirittura uno dei momenti principali di queste festività.
Vedere Senato romano e Ludi
Lupo di Troyes
Nacque a Toul, presso Metz verso il 383. Era figlio di un nobile della città di Toul, il cui nome è variamente tramandato (Eparchio/Eparchius, o Epirochio Franconio), esponente dell'alta nobiltà di origine senatoriale.
Vedere Senato romano e Lupo di Troyes
Lusio Quieto
Era principe di una tribù della Mauretania mai conquistata dai Romani. Il suo omonimo padre fu un fedele alleato di Roma negli anni che seguirono la conquista e trasformazione in provincia della Mauretania Tingitana (41-46), tanto da meritarsi la cittadinanza romana.
Vedere Senato romano e Lusio Quieto
Macedonia (provincia romana)
La Macedonia fu una provincia romana istituita nel 148 a.C. dopo l'annessione del regno di Macedonia, ridotto in precedenza a quattro semplici repubbliche (167 a.C.), dopo la battaglia di Pidna.
Vedere Senato romano e Macedonia (provincia romana)
Macrino
Macrino nacque a Cesarea (odierna Cherchell, in Algeria), un importante centro della Mauretania, intorno al 164 circa, in una famiglia romanizzata d'origini miste puniche e berbere ed appartenente all'ordine equestre.
Vedere Senato romano e Macrino
Maggioriano
Comandante militare di un certo successo, salì al trono dopo aver deposto l'imperatore Avito. Il suo regno fu caratterizzato da una politica estera volta a restaurare il controllo romano sulle province perdute – in particolare Gallia, Hispania e Africa – e da una politica interna avente lo scopo di risollevare le finanze imperiali, garantendo al contempo equità e giustizia.
Vedere Senato romano e Maggioriano
Magistratura (storia romana)
La magistratura (dal latino magister.
Vedere Senato romano e Magistratura (storia romana)
Magno (usurpatore)
Senatore di rango consolare, dopo la morte dell'imperatore Alessandro Severo condivise col resto del Senato romano il malumore per l'elezione di Massimino Trace.
Vedere Senato romano e Magno (usurpatore)
Malisana
Malisana (Malisane in friulano) è l'unica frazione di Torviscosa in provincia di Udine.
Vedere Senato romano e Malisana
Manio Acilio Aviola (console 239)
Aviola era membro della gens Acilia; nel 239 fu console con l'imperatore Gordiano III.
Vedere Senato romano e Manio Acilio Aviola (console 239)
Manio Acilio Faustino
Membro della gens Acilia, Faustino era figlio di Manio Acilio Glabrione, console del 186; nel 210 tenne il consolato.
Vedere Senato romano e Manio Acilio Faustino
Manlia Scantilla
Da Didio ebbe una figlia, Didia Clara, con la quale fu eletta al rango di augusta dal Senato romano in occasione dell'elevazione del marito a imperatore.
Vedere Senato romano e Manlia Scantilla
Marciano (nome)
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Vedere Senato romano e Marciano (nome)
Marco Annio Flavio Libone
Patrizio originario della Hispania Baetica, Libone era figlio di Marco Annio Libone, console suffetto per il 161. Libone fu console ordinario per l'anno 204.
Vedere Senato romano e Marco Annio Flavio Libone
Marco Antistio Labeone
Di origine sannita, probabilmente di Ligures Baebiani, presso Benevento, e figlio del giurista Pacuvio Antistio Labeone, fu per tradizione familiare un convinto repubblicano.
Vedere Senato romano e Marco Antistio Labeone
Marco Antonio
Insieme a Ottaviano e Lepido fondò il secondo triumvirato, un accordo secondo il quale a Marco Antonio spettò il proconsolato sulle province di Gallia Cisalpina (con Illyricum settentrionale) e Gallia Comata, dopo gli accordi di Brindisi del 40 a.C. Marco Antonio divenne proconsole in tutte le province orientali (Macedonia, Asia, Cirene e Creta, Bitinia e Ponto, Cilicia e Cipro e Siria).
Vedere Senato romano e Marco Antonio
Marco Antonio Oratore
Membro della gens Antonia, iniziò il proprio cursus honorum nel 113 a.C., ricoprendo la carica di questore, per poi divenire pretore con poteri proconsolari per la provincia romana di Cilicia nel 102 a.C.: il suo mandato fu quello di debellare i pirati che infestavano il mar Mediterraneo,Livio, Periochae ab Urbe condita libri, 68.1.
Vedere Senato romano e Marco Antonio Oratore
Marco Aufidio Frontone
Membro della gens Aufidia(Alfidia), Frontone era originario di Pisarum nelle Marche; suo padre era Gaio Aufidio Vittorino, console nel 155 e 183, suo fratello era il Gaio Aufidio Vittorino che fu console nel 200.
Vedere Senato romano e Marco Aufidio Frontone
Marco Aurelio
Su indicazione dell'imperatore Adriano, fu adottato nel 138 dal futuro suocero e zio acquisito Antonino Pio che lo nominò erede al trono imperiale.
Vedere Senato romano e Marco Aurelio
Marco Aurelio Caro
Durante il suo breve regno ottenne un'importante vittoria contro i Persiani, anche se la sua morte non permise ai Romani di capitalizzare il successo.
Vedere Senato romano e Marco Aurelio Caro
Marco Calpurnio Bibulo
Membro della plebea gens Calpurnia, Bibulo ricoprì la carica di edile nel 65 a.C. al fianco di Gaio Giulio Cesare, che provvide ad oscurarlo durante l'anno in cui era in carica, in modo particolare nella disposizione dei Ludi Romani.
Vedere Senato romano e Marco Calpurnio Bibulo
Marco Ceionio Giuliano Camenio
Padre di Publio Publilio Ceionio Giuliano e nonno di Alfenio Ceionio Giuliano Camenio, era un senatore romano. Viene identificato con il personaggio che la Historia Augusta (Vita Firmi, ii.1) descrive come letterato e interessato negli studi storici.
Vedere Senato romano e Marco Ceionio Giuliano Camenio
Marco Celio Faustino
Faustino e il suo collega erano completamente sconosciuti, prima del ritrovamento del diploma militare che li menziona. La sua onomastica dice poco.
Vedere Senato romano e Marco Celio Faustino
Marco Celio Rufo
Allievo e amico di Marco Tullio Cicerone, che fu suo maestro nell'arte oratoria, si distinse durante la gioventù per aver intentato alcuni processi contro importanti esponenti dell'aristocrazia senatoria.
Vedere Senato romano e Marco Celio Rufo
Marco Claudio Frontone
Illustre personaggio dell'epoca degli Antonini, fu legatus legionis della Legio I ''Minervia'' nel periodo 161-163. Accompagnò l'imperatore Lucio Vero in Oriente per le campagne partiche (163-166) ed in seguito gli imperatori Lucio Vero e Marco Aurelio nella prima expeditio germanica delle guerre marcomanniche (168).
Vedere Senato romano e Marco Claudio Frontone
Marco Claudio Marcello (console 166 a.C.)
La prima notizia che abbiamo su di lui si riferisce al 177 a.C., quando divenne pontefice. Tribuno della plebe nel 171 a.C., nel 169 a.C. fu eletto pretore e fu incaricato dell'amministrazione delle province di Spagna Citeriore e Ulteriore.
Vedere Senato romano e Marco Claudio Marcello (console 166 a.C.)
Marco Claudio Marcello (nipote di Augusto)
Era figlio di Gaio Claudio Marcello, console nel 50 a.C., e di Ottavia minore, sorella dell'imperatore Augusto.
Vedere Senato romano e Marco Claudio Marcello (nipote di Augusto)
Marco Claudio Tacito
L'unica informazione certa sulla vita di Tacito antecedente alla sua ascesa al trono è il suo consolato nel 273, con Giulio Placidiano come collega.
Vedere Senato romano e Marco Claudio Tacito
Marco Cornelio Cetego (console 204 a.C.)
Divenuto edile alla fine del 213 a.C., organizzò i Ludi Romani, insieme all'altro edile, Scipione Africano, con grande dispendio, tenendo conto delle scarse possibilità del momento: essi vennero rinnovati per un solo giorno.
Vedere Senato romano e Marco Cornelio Cetego (console 204 a.C.)
Marco Duronio
Membro della gens Duronia, Marco era un senatore che fu espulso dal Senato romano nel 97 a.C. per disposizione dei censori Marco Antonio Oratore e Lucio Valerio Flacco: l'accusa era quella di aver abolito durante il proprio tribunato (probabilmente 98 a.C.) la lex sumptuaria e di aver utilizzato espressioni frivole in quella occasione.
Vedere Senato romano e Marco Duronio
Marco Egnazio Rufo
Rivestì le cariche di edile e pretore nei primi anni del principato di Augusto e acquisì un crescente favore popolare sfruttando abilmente le sue cariche politiche, soprattutto attraverso l'importante ruolo ricoperto nel controllo e nella prevenzione degli incendi.
Vedere Senato romano e Marco Egnazio Rufo
Marco Emilio Lepido
Con la sua morte tutti i poteri andarono a concentrarsi nella figura dell'Imperatore, ruolo ricoperto per primo da Augusto. Insieme a Ottaviano e Marco Antonio fondò il secondo triumvirato, un accordo secondo il quale a Lepido spettò il proconsolato sulle province di Gallia Narbonense, Spagna Citeriore e Spagna Ulteriore, dopo gli accordi di Brindisi del 40 a.C.
Vedere Senato romano e Marco Emilio Lepido
Marco Emilio Scauro (console 115 a.C.)
Uno dei più illustri rappresentanti dell'aristocrazia senatoria, fu il più influente difensore delle istanze del Senato durante i tentativi di rivoluzione di Lucio Apuleio Saturnino nel 100 a.C. e di appropriamento dei tribunali da parte dell'ordine equestre intorno all'anno 90 a.C.; fiero esponente degli optimates, appoggiò il programma politico del tribuno della plebe Marco Livio Druso nel 91 a.C.
Vedere Senato romano e Marco Emilio Scauro (console 115 a.C.)
Marco Emilio Scauro (pretore 56 a.C.)
Marco era figlio di Marco Emilio Scauro, console dell'anno 115 a.C., e di Cecilia Metella Dalmatica.
Vedere Senato romano e Marco Emilio Scauro (pretore 56 a.C.)
Marco Giunio Bruto
Marco Giunio Bruto nacque nell'85 a.C. o forse nel 78-79 a.C. da Servilia, figlia di Quinto Servilio Cepione e nipote di Marco Livio Druso, e da Marco Giunio Bruto, tribuno della plebe dell'83 a.C., popularis e seguace del partito mariano.
Vedere Senato romano e Marco Giunio Bruto
Marco Licinio Crasso
Principale repressore della rivolta di Spartaco, nel 60 a.C. diede vita a un accordo passato alla storia con il nome di primo triumvirato, un'alleanza di carattere politico ed economico stretta con Gneo Pompeo Magno e Gaio Giulio Cesare.
Vedere Senato romano e Marco Licinio Crasso
Marco Livio Druso (tribuno)
Il fallimento delle sue riforme legislative e il suo successivo assassinio alla fine del 91 a.C. sono considerati una causa immediata della guerra sociale (91-88 a.C.).
Vedere Senato romano e Marco Livio Druso (tribuno)
Marco Livio Salinatore
Presso la sua famiglia lavorò come precettore e tradusse l’Odissea in latino il celebre poeta Livio Andronico.
Vedere Senato romano e Marco Livio Salinatore
Marco Munazio Silla Urbano
Nel 234 fu console, avendo come collega Marco Clodio Pupieno Massimo, divenuto in seguito imperatore. Il nome di Urbano è noto dal 1930, quando venne pubblicato il frammento di un'iscrizione, LLA VRBANVS; recentemente è stato pubblicato un diploma militare che riporta il nome Marcus Munatius Urbanus; si è dunque ricostruito il nome completo come Marcus Munatius Sulla Urbanus.
Vedere Senato romano e Marco Munazio Silla Urbano
Marco Nonio Arrio Muciano
Muciano era originario di Verona; suo nonno era Marco Nonio Macrino, console suffetto del 154. Sposò Sestia Asinia Polla. Nel 201 Muciano divenne console, mentre nel 204 fece parte del collegio sacerdotale dei quindecimviri sacris faciundis.
Vedere Senato romano e Marco Nonio Arrio Muciano
Marco Nummio Umbrio Primo Senecione Albino
Albino era originario di Benevento: venne adottato dalla famiglia degli Umbrii Primi di Compsa (moderna Conza), i quali avevano stretti legami con la città d'origine di Albino.
Vedere Senato romano e Marco Nummio Umbrio Primo Senecione Albino
Marco Oclatinio Avvento
Di umile condizione, fece la carriera militare partendo da gradi subordinati: membro degli speculatores ("esploratori" o meglio "addetti allo spionaggio"), centurione dei frumentarii ("corrieri" o, meglio, "polizia segreta" addetta alla sicurezza interna), fino a divenire, sotto l'imperatore Settimio Severo, princeps peregrinorum ("responsabile degli stranieri" ovvero, il Capo dei Servizi Segreti dell'Impero).
Vedere Senato romano e Marco Oclatinio Avvento
Marco Orazio Barbato
Marco Orazio apparteneva al ramo Barbato della nobile ''gens'' Horatia, un'antica gens patrizia dell'antica Roma. Marco Orazio, assieme a Lucio Valerio Potito, fu uno dei più fermi oppositori al secondo collegio dei decemviri.
Vedere Senato romano e Marco Orazio Barbato
Marco Petreio
Petreio fu il primo della sua famiglia a diventare membro del Senato. Cominciò la sua carriera militare circa nel 90 a.C. diventando prima tribuno militare, poi prefetto.
Vedere Senato romano e Marco Petreio
Marco Porcio Catone
Nacque nel 234 a. C. a Tusculum, da un'antica famiglia plebea che si era fatta notare per qualche servizio militare, ma che non aveva mai avuto esponenti tra le più importanti cariche civili.
Vedere Senato romano e Marco Porcio Catone
Marco Pupieno Africano
Probabilmente Africano ebbe una carriera politica civile, essenzialmente limitata a Roma; fu questore sotto l'imperatore Alessandro Severo; nel 236 tenne il consolato assieme all'imperatore Massimino Trace, che sarebbe stato poi rovesciato dal padre di Africano, Pupieno.
Vedere Senato romano e Marco Pupieno Africano
Marco Pupio Pisone Frugi Calpurniano
Originario della gens Calpurnia, fu poi adottato da Marco Pupio della Gens Pupia in età adulta. Mantenne comunque il cognome della sua famiglia, Pisone.
Vedere Senato romano e Marco Pupio Pisone Frugi Calpurniano
Marco Ulpio Traiano (padre)
Traiano era un membro della Gens Ulpia, proveniva dalla Hispania ma aveva origini romane. Sua madre non è nota, tuttavia è risaputo che i suoi antenati paterni migrarono dall'Italia verso Italica, centro abitato situato nella provincia romana della Spagna Betica (vicino all'attuale, Siviglia, in Spagna).
Vedere Senato romano e Marco Ulpio Traiano (padre)
Marco Valerio Massimiano
Originario di Poetovio (Ptuj, in Slovenia), era comandante dell'ala I ''Ulpia contariorum'' ad Arrabona (odierna Győr); divenne comandante della flotta sul Danubio e gli fu affidato il compito di proteggere gli approvvigionamenti degli eserciti di Pannonia.
Vedere Senato romano e Marco Valerio Massimiano
Marco Valerio Messalla Messallino
Nato attorno al 36 a.C., era figlio del famoso oratore Marco Valerio Messalla Corvino, al quale assomigliava nel carattere.
Vedere Senato romano e Marco Valerio Messalla Messallino
Marina Militare (Italia)
La Marina Militare è la componente operativa marittima della difesa militare della Repubblica Italiana e costituisce una delle quattro forze armate italiane, insieme a Esercito Italiano, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri.
Vedere Senato romano e Marina Militare (Italia)
Marina militare romana
La marina militare romana, pur nascendo durante la prima guerra punica, cominciò a operare in modo permanente nel mar Mediterraneo e sui principali fiumi dell'Impero romano solo con l'avvento del principato di Augusto, fino a tutto il V secolo.
Vedere Senato romano e Marina militare romana
Massenzio
Figlio dell'imperatore Massimiano, coregnante di Diocleziano, e di Eutropia. Secondo la volontà di Diocleziano e Massimiano, Costantino e Massenzio, figli, rispettivamente, di Costanzo Cloro e Massimiano stesso, avrebbero dovuto subentrare come cesari di Costanzo e Galerio, ma questi ultimi non li scelsero, optando per Severo e Massimino.
Vedere Senato romano e Massenzio
Massimiano
Stabilì la propria capitale a Milano, ma passò gran parte del proprio tempo impegnato in campagne militari. Nell'estate avanzata del 285 soppresse la ribellione dei Bagaudi in Gallia; tra il 285 e il 288 combatté contro le tribù dei Germani lungo la frontiera del Reno; insieme a Diocleziano fece terra bruciata in profondità nel territorio degli Alemanni nel 288, diminuendo per qualche tempo il timore di un'invasione di Germani nelle province renane.
Vedere Senato romano e Massimiano
Massimino il Trace
Fu il primo barbaro a raggiungere la porpora imperiale, grazie al solo consenso delle legioni,Aurelio Vittore, De Caesaribus, 25.1-2. essendo nato senza la cittadinanza romana, e senza essere neppure senatore.
Vedere Senato romano e Massimino il Trace
Massinissa
Il nome di Massinissa è tramandato, oltre che dagli storici romani, anche da testi in lingua autoctona.
Vedere Senato romano e Massinissa
Mecilio Ilariano
Fu corrector in Lucania e Buttiti (in questa qualità ricevette un editto contenuto nel Codice teodosiano datato al 30 gennaio 316); nel 324 era proconsole d'Africa; console nel 332, praefectus urbi dal 338 al 339; prefetto del pretorio, forse dell'Italia, nel 354.
Vedere Senato romano e Mecilio Ilariano
Memmio
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Vedere Senato romano e Memmio
Memmio Vitrasio Orfito
Orfito apparteneva ad una famiglia di rango consolare dall'epoca della dinastia degli Antonini (II secolo), imparentatasi nel III-IV secolo con la gens Cornelia; fu legato alla dinastia costantiniana avendo sposato Costanza, una lontana parente dell'imperatore Costanzo II, da cui ebbe due figlie, una delle quali, Rusticiana, sposò Quinto Aurelio Simmaco, influente scrittore e politico, anche lui esponente dell'aristocrazia senatoriale pagana come Orfito.
Vedere Senato romano e Memmio Vitrasio Orfito
Metodo Borda
Il metodo di Borda è un sistema di voto ponderato. I suoi primi impieghi sono molto antichi, poiché fu utilizzato dal Senato romano fino all'anno 105.
Vedere Senato romano e Metodo Borda
Milonia Cesonia
Poco si sa sulla famiglia di origine di Cesonia: sua madre era Vistilia, una nobildonna sposata più volte e con sette figli.
Vedere Senato romano e Milonia Cesonia
Mitridate V del Ponto
Figlio probabilmente di Farnace I e nipote di Mitridate IV, salì al trono in una data imprecisata. Continuò la politica di sostegno e alleanza con la Repubblica romana iniziata dal suo predecessore, sostenendo i Romani con alcune navi e una piccola forza ausiliaria durante la terza guerra punica (149–146 a.C.), e in seguito li assistette nella guerra contro Aristonico (131–129 a.C.).
Vedere Senato romano e Mitridate V del Ponto
Moda
Il termine moda indica uno o più comportamenti collettivi con criteri differenti. Questo termine è spesso correlato al modo di abbigliarsi.
Vedere Senato romano e Moda
Monetazione pontificia
La monetazione pontificia è l'insieme delle emissioni di monete del governo pontificio. Si riferisce alla produzione delle zecche di Avignone, Roma e delle altre strutture che hanno nei secoli coniato monete per lo Stato pontificio.
Vedere Senato romano e Monetazione pontificia
Monete italiane medievali
Dalla seconda metà dell'VIII secolo con la riforma monetaria di Carlo Magno riprende la monetazione in Europa occidentale. Anche se la diffusione è inizialmente limitata, gradualmente con il seppur limitato aumento degli scambi l'uso della moneta si affianca al baratto che, dopo il crollo dell'Impero romano, era tornato ad essere il principale mezzo di scambio.
Vedere Senato romano e Monete italiane medievali
Morte sul rogo
La morte sul rogo è una forma di condanna capitale, utilizzata principalmente nei secoli passati in tutto il mondo e applicata soprattutto ai condannati per stregoneria, eresia e sodomia.
Vedere Senato romano e Morte sul rogo
Musei Capitolini
I Musei Capitolini costituiscono la principale struttura museale civica comunale di Roma, parte del Sistema Musei di Roma Capitale, con una superficie espositiva di 12.977 m².
Vedere Senato romano e Musei Capitolini
Museo di Roma a palazzo Braschi
Il Museo di Roma è un museo comunale di Roma, compreso nel sistema dei Musei in Comune, con sede presso Palazzo Braschi, nel rione Parione, ed una sede distaccata nel rione Trastevere (Museo di Roma in Trastevere).
Vedere Senato romano e Museo di Roma a palazzo Braschi
Museo Nazionale Romano
Il Museo Nazionale Romano è un museo statale italiano con sede a Roma; ospita collezioni riguardanti la storia e la cultura della città in epoca antica.
Vedere Senato romano e Museo Nazionale Romano
Musulami
I Musulami (in latino Musulamii) erano una popolazione di lingua berbera che abitava a sud di Theveste e del massiccio montuoso dell'Aurès, nella futura provincia romana di Numidia, l'attuale Algeria nord orientale.
Vedere Senato romano e Musulami
Nasciturus pro iam nato habetur, quotiens de commodis eius agitur
Nasciturus pro iam nato habetur, quotiens de commodis eius agitur alla lettera Il nascituro venga considerato come se fosse già nato, tutte le volte in cui si tratta del suo vantaggio è una locuzione latina, usata in diritto romano, specialmente per la tutela dei diritti ereditari.
Vedere Senato romano e Nasciturus pro iam nato habetur, quotiens de commodis eius agitur
Nepoziano
Nepoziano era figlio di Eutropia, sorellastra dell'imperatore romano Costantino I, e di Virio Nepoziano, probabilmente morto nel 337 in occasione delle purghe della famiglia imperiale.
Vedere Senato romano e Nepoziano
Nerazio Cereale
Era fratello di Galla, moglie di Giulio Costanzo, e fratellastro di Vulcacio Rufino. Ebbe probabilmente un figlio di nome Nerazio Scopio.
Vedere Senato romano e Nerazio Cereale
Nerone
Regnò per quattordici anni, dal 54 al 68. Nerone fu un principe molto controverso nella sua epoca; ebbe alcuni innegabili meriti, soprattutto nella prima parte del suo impero, quando governava con la madre Agrippina e con l'aiuto di Seneca, filosofo stoico, e di Afranio Burro, prefetto del pretorio, ma fu anche responsabile di delitti e atteggiamenti dispotici.
Vedere Senato romano e Nerone
Nerone (film 1909)
Nerone è un film del 1909, diretto e interpretato dal regista Luigi Maggi, tratto dall'omonimo dramma scritto da Pietro Cossa nel 1872. Il film riscosse un notevole successo sia nazionale che internazionale, infatti all'epoca furono vendute all'estero circa 300 copie.
Vedere Senato romano e Nerone (film 1909)
Nerva
Nerva nacque presso l'antica colonia romana di Narnia (l'odierna Narni), nella Regio VI Umbria, figlio di Cocceio Nerva, famoso giureconsulto, e di Sergia Plautilla, figlia a sua volta del console Popilio Lena.
Vedere Senato romano e Nerva
Nonio Attico Massimo
Nonio, che era un cristiano e appartenente all'aristocrazia senatoriale, fu prefetto del pretorio d'Italia (383-384) e console (397).
Vedere Senato romano e Nonio Attico Massimo
Nuceria Alfaterna
Nuceria Alfaterna (in osco Nuvkrinum Alafaternum, in latino Nuceria, in greco Νουκρία talvolta Νουκερία) è stata una città sorta nel VI secolo a.C. sul luogo degli attuali comuni di Nocera Superiore e Nocera Inferiore, in Campania.
Vedere Senato romano e Nuceria Alfaterna
Odoacre
Il suo regno viene solitamente usato dagli storici come termine per la caduta dell'Impero romano d'Occidente. Nonostante egli esercitasse de facto il suo potere sulla diocesi d'Italia, Odoacre si presentò prima come cliente del legittimo imperatore d'Occidente Giulio Nepote e poi, dopo la morte di questi nel 480, come rappresentante dell'Impero romano d'oriente.
Vedere Senato romano e Odoacre
Omosessualità nell'antica Roma
Gli atteggiamenti sociali nei confronti dellomosessualità nell'antica Roma e i comportamenti relativi differiscono - spesso in una maniera assai notevole - da quelli assunti della contemporanea civiltà occidentale e presenti in essa; il tema deve pertanto essere affrontato necessariamente attraverso la visione del mondo e della sessualità tipica della maggioranza delle società antiche, molto diversa da quella moderna.
Vedere Senato romano e Omosessualità nell'antica Roma
Onorio (imperatore)
Definito "l'imperatore indifferente" da Edward Gibbon, dimostrò tutta la sua inettitudine nell'amministrare l'impero, insofferente dinanzi a invasioni, rivolte e perdite di alcune province.
Vedere Senato romano e Onorio (imperatore)
Ordine equestre
Gli equites (dal latino eques, pl. equites; letteralmente "cavalieri") erano un ordine sociale (e militare) dell'antica Roma basato sul censo.
Vedere Senato romano e Ordine equestre
Otone
Proveniente da una nobile famiglia etrusca, iniziò la sua vita pubblica sotto il principato dell'imperatore Nerone, del quale diventò intimo amico.
Vedere Senato romano e Otone
Ottavia minore
Ottavia era figlia di Gaio Ottavio e della sua seconda moglie Azia maggiore. Aveva un sorellastra paterna maggiore, Ottavia maggiore, e un fratello minore, il futuro imperatore Ottaviano Augusto.
Vedere Senato romano e Ottavia minore
Ottaviano (Italia)
Ottaviano (Uttaiano in napoletano e nel dialetto locale; in passato, anche Ottajano) è un comune italiano di abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania.
Vedere Senato romano e Ottaviano (Italia)
Ottimati
Gli Ottimati (cioè i migliori) erano i componenti della fazione aristocratica conservatrice della tarda Repubblica romana.
Vedere Senato romano e Ottimati
Ovinio Gallicano
Gallicano era un senatore romano, probabilmente cristiano. Fu curator Teanum Sicidinum 293/300, poi console per l'anno 317, probabilmente il primo console cristiano.
Vedere Senato romano e Ovinio Gallicano
Palazzi imperiali di Roma
I Palazzi Imperiali di Roma occupano principalmente il colle Palatino, che si affaccia verso nord sul Foro Romano, e verso sud sul Circo Massimo.
Vedere Senato romano e Palazzi imperiali di Roma
Palazzo
Un palazzo è un edificio di grandi dimensioni, proporzioni e pregio architettonico adibito ad abitazione di re, principi e signori o sede di uffici pubblici o di rappresentanza per enti privati quali banche e fondazioni.
Vedere Senato romano e Palazzo
Palazzo Madama (Roma)
Palazzo Madama è un edificio storico italiano che si trova a Roma. Costruito nel XV secolo dalla famiglia fiorentina dei Medici, deve il suo nome a Margherita d’Asburgo, figlia dell’imperatore Carlo V, detta Madama d'Austria, che vi risiedette dopo la morte di suo marito Alessandro de' Medici.
Vedere Senato romano e Palazzo Madama (Roma)
Pantheon (Roma)
Il Pantheon (parentesi), in latino classico Pantheum, è un edificio della Roma antica situato nel rione Pigna nel centro storico, costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future.
Vedere Senato romano e Pantheon (Roma)
Paola Romana
È venerata come santa dalla Chiesa cattolica che ne celebra la memoria il 26 gennaio.
Vedere Senato romano e Paola Romana
Papa Felice IV
Il 18 maggio 526 papa Giovanni I morì in prigione a Ravenna, vittima dei sospetti di Teodorico il Grande, re ostrogoto d'Italia di fede ariana.
Vedere Senato romano e Papa Felice IV
Papa Innocenzo I
Governò la chiesa in un periodo particolarmente difficile per Roma, che subì l'assedio e il saccheggio da parte di Alarico I re dei Visigoti (24 agosto 410).
Vedere Senato romano e Papa Innocenzo I
Papa Onorio I
Onorio, secondo alcuni storici, era figlio di Petronio da Ceccano, ed era di una famiglia appartenente alla tradizione senatoriale.
Vedere Senato romano e Papa Onorio I
Papa Ormisda
Questo abile e sagace pontefice proveniva da una benestante ed onorata famiglia di Frusino (Frosinone), nel Lazio, sebbene suo padre Giusto fosse originario di Venafro.
Vedere Senato romano e Papa Ormisda
Papa Sisto II
Le origini di questo papa sono ignote; della sua vita prima dell'elezione è conosciuto solo ciò che riporta il Liber Pontificalis e cioè che era greco.
Vedere Senato romano e Papa Sisto II
Papa Vigilio
Vigilio apparteneva a una distinta famiglia romana. Secondo il Liber Pontificalis, suo padre Giovanni veniva chiamato consul, avendo ricevuto tale titolo dall'imperatore, mentre il fratello Reparato era senatore; suo nipote era il diacono Rustico.
Vedere Senato romano e Papa Vigilio
Parlamento
Il parlamento (in alcuni Stati chiamato con altri nomi quali dieta, congresso, assemblea nazionale, assemblea federale e altri ancora) è il corpo legislativo o assemblea legislativa dello Stato, ossia un organo complesso, costituito essenzialmente da uno o più organi collegiali di tipo assembleare (camere), la cui funzione precipua, sebbene non unica, è l'esercizio del potere legislativo ovvero l'emanazione delle leggi secondo i dettami fissati dalla relativa Costituzione, rappresentando dunque l'organo principale di una democrazia rappresentativa.
Vedere Senato romano e Parlamento
Patrizio (storia romana)
I patrizi (singolare patrizio, in latino patricius) erano in origine la classe d'élite dell'antica società romana. Il nome patricius rimanda alla parola di origine indoeuropea patres, i 'padri fondatori' o i capi delle tribù (gentes) che danno origine alla civiltà romana.
Vedere Senato romano e Patrizio (storia romana)
Periodo dei Duchi
Con Periodo dei Duchi (detto anche dell'anarchia) si indica il decennio di interregno tra il 574 (morte di Clefi) al 584 (elezione di Autari), durante la quale il regno longobardo e d'Italia non ebbe un sovrano, ma fu governato in maniera collegiale dai vari duchi longobardi di recente insediati e indipendenti l'uno dall'altro.
Vedere Senato romano e Periodo dei Duchi
Persecuzioni ai danni dei pagani nell'Impero romano
Le persecuzioni dei pagani nell'Impero romano furono quelle azioni di intolleranza, discriminazione, oppressione e violenza religiosa che portarono alla progressiva sostituzione del cristianesimo alle religioni politeiste, sia indigene che straniere, nei territori dell'Impero (cfr. Ellenizzazione), avvenute soprattutto durante gli anni che segnarono la caduta dell'Impero romano d'Occidente, nel corso del IV secolo.
Vedere Senato romano e Persecuzioni ai danni dei pagani nell'Impero romano
Pertinace
Pertinace fu proclamato imperatore il 1º gennaio 193 e regnò per tre mesi, prima di essere assassinato dai pretoriani il 28 marzo 193. Successivamente venne divinizzato.
Vedere Senato romano e Pertinace
Petronio Massimo
Apparteneva a una delle più illustri famiglie dell'aristocrazia romana, la gens Anicia, e fece una lunga e prestigiosa carriera politica e amministrativa, culminata con il raggiungimento del patriziato.
Vedere Senato romano e Petronio Massimo
Piazze di Roma
Le piazze di Roma rappresentano accenti storici, architettonici e turistici, che costituiscono una grande parte dell'atmosfera speciale della "Città Eterna".
Vedere Senato romano e Piazze di Roma
Piceni
Statua moderna che ricostruisce l'aspetto che doveva avere un guerriero piceno; sul petto porta il ''kardiophylax'' o disco-corazza (Museo della civiltà romana). La ricostruzione è largamente basata sul ''Guerriero di Capestrano''. I Piceni o Picenti erano un antico popolo italico che dal IX al III secolo a.C.
Vedere Senato romano e Piceni
Pietro Patrizio
Era un diplomatico e un avvocato che fu magister officiorum per 26 anni sotto l'imperatore romano Giustiniano I, dal 539 alla morte di Giustiniano nel 565.
Vedere Senato romano e Pietro Patrizio
Pirateria
La pirateria è l'azione dei pirati, ovvero di coloro che compiono violenze o atti illegali in ambito nautico. Storicamente essi sono perlopiù marinai che assaltano, saccheggiano, derubano o affondano navi, spesso dopo aver abbandonato la precedente vita civile sui mercantili per scelta o per costrizione.
Vedere Senato romano e Pirateria
Pisciatello
Il Pisciatello è un torrente, affluente di sinistra del Rubicone, che nasce nella fascia collinare della provincia di Forlì-Cesena.
Vedere Senato romano e Pisciatello
Pittura romana
La pittura romana è una delle scienze pittoriche che meglio si sono conservate tra quelle della pittura antica. I romani assimilarono in larga parte la pittura greca, imitandone i modelli e le tecniche e creando innumerevoli copie che, in maniera analoga alla scultura, hanno permesso di conoscere, con una certa approssimazione, gli originali perduti.
Vedere Senato romano e Pittura romana
Plebei
I plebei (singolare "plebeo") nell'antica Roma erano i cittadini romani appartenenti alla classe della plebe, distinti dai patrizi.
Vedere Senato romano e Plebei
Plotino
È considerato uno dei più importanti filosofi dell'antichità, erede di Platone e padre del neoplatonismo, a volte identificato in toto col suo pensiero.
Vedere Senato romano e Plotino
Pola
Pola (AFI:; in croato Pula; in istroveneto Poła; in istrioto Puola; in sloveno Pulj; in tedesco Pola) è una città della Croazia di 52.220 abitanti (stando al censimento del 2021), la maggiore dell'Istria nonché suo capoluogo storico.
Vedere Senato romano e Pola
Pomigliano d'Arco
Pomigliano d'Arco è un comune italiano di abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania. È noto per il suo polo industriale, tra i più grandi e sviluppati dell'Italia meridionale.
Vedere Senato romano e Pomigliano d'Arco
Populares
I Populares furono una delle factiones ("partiti" in senso lato) che nella vita politica della Repubblica romana sosteneva le istanze del popolo, costituendo per così dire la "base" dell'autorità dei tribuni della plebe, la magistratura che rappresentava gli interessi dei ceti popolari di Roma.
Vedere Senato romano e Populares
Porfirio
Seguace della dottrina neoplatonica, Porfirio fu allievo di Plotino e maestro di Giamblico.
Vedere Senato romano e Porfirio
Porta Caelimontana e Porta Querquetulana
Le Porte Caelimontana e Querquetulana sono due porte che si aprivano nel tracciato delle mura serviane di Roma; solo la prima è tuttora esistente.
Vedere Senato romano e Porta Caelimontana e Porta Querquetulana
Portico di Ottavia
Il Portico di Ottavia (porticus Octaviae) è un complesso monumentale di Roma, edificato nella zona del Circo Flaminio in epoca augustea.. L'insieme monumentale sostituiva il portico di Metello (porticus Metelli), del II secolo a.C., ed era costituito da un recinto porticato che circondava i templi di Giunone Regina e di Giove Statore.
Vedere Senato romano e Portico di Ottavia
Porto di Ancona
Il porto di Ancona (sigla internazionale IT AOI) è situato nella parte più interna del golfo di Ancona ed è perciò nel suo nucleo più antico un porto naturale, che il colle del Duomo protegge dalle onde; è il primo porto italiano per traffico internazionale di veicoli e passeggeri.
Vedere Senato romano e Porto di Ancona
Postumo
Le origini di Postumo sono oscure, ma si ritiene che fosse un batavo romanizzato d'umile estrazione sociale (l'ipotesi è fondata sul fatto che la sua monetazione onori divinità molto popolari presso tale popolazione germanica, quali Ercole MagusanoErcole Magusano era probabilmente la traduzione/assimilazione della divinità germanica Donar; Nic Fields, Roman Auxiliary Cavalryman: AD 14-193, 2006, ISBN 1841769738, pp.
Vedere Senato romano e Postumo
Potere temporale
L'espressione potere temporale si usa di solito in riferimento al periodo storico in cui il Papa, oltre ad essere sommo pontefice della Chiesa cattolica, è stato anche sovrano dello Stato Pontificio (756-1870).
Vedere Senato romano e Potere temporale
Potestas
Potestas è una parola latina che significa potere o facoltà. È un importante concetto nel diritto romano da non confondersi con lauctoritas o limperium.
Vedere Senato romano e Potestas
Praefectus urbi
Nell'antichità romana, il praefectus urbi era il prefetto della città di Roma. Secondo la tradizione, la carica sarebbe stata istituita già in età regia, dallo stesso Romolo, come custos urbis, venendo poi indicata per la prima volta come praefectus urbi all'epoca dei decemviri, nel 451 a.C..
Vedere Senato romano e Praefectus urbi
Prefetto d'Egitto
Il Prefetto d'Egitto (titolo ufficiale praefectus Alexandreae et Aegypti) era il titolo assegnato al governatore della provincia romana d'Egitto a partire dal 30 a.C., quando Augusto scelse per tale carica Gaio Cornelio Gallo.
Vedere Senato romano e Prefetto d'Egitto
Pretore (storia romana)
Il pretore, in latino praetor, era un magistrato romano dotato di imperium e iurisdictio. Il suo mandato era di un anno e faceva parte di un collegio di 8 funzionari.
Vedere Senato romano e Pretore (storia romana)
Prima guerra illirica
La Prima guerra illirica è stato un conflitto armato, durato dal 230 a.C. al 229 a.C., che vide gli illiri opposti allo Stato romano.
Vedere Senato romano e Prima guerra illirica
Prima guerra macedonica
La prima guerra macedonica (214 a.C..-205 a.C.) venne combattuta da Roma, dal 211 alleatasi con la Lega etolica e Attalo I di Pergamo, contro Filippo V di Macedonia, nel momento in cui era impegnata a combattere la seconda guerra punica (218 - 202 a.C.) contro Cartagine.
Vedere Senato romano e Prima guerra macedonica
Prima guerra mitridatica
Per prima guerra mitridatica si intende la prima delle tre fasi delle guerre mitridatiche che furono combattute dalla Repubblica romana contro il regno del Ponto tra l'89/88 e l'85 a.C. Per l'importanza del sovrano che le condusse contro Roma e la loro difficoltà, presero il loro nome da Mitridate VI, come in passato era capitato soltanto ad Annibale con la seconda guerra punica, conosciuta all'epoca anche come "guerra annibalica".
Vedere Senato romano e Prima guerra mitridatica
Prima guerra punica
La prima guerra punica (264 - 241 a.C.) fu la prima di tre guerre combattute tra l'antica Cartagine e la Repubblica romana. Vero e proprio esempio di guerra di logoramento, durò oltre 20 anni e vide le due potenze scontrarsi per acquisire la supremazia nel Mar Mediterraneo occidentale, principalmente combattendo in Sicilia, allora ricchissimo centro dei commerci marittimi del Mediterraneo e politicamente suddivisa tra più potenze.
Vedere Senato romano e Prima guerra punica
Prima guerra sannitica
La Prima guerra sannitica fu combattuta dai Romani contro i Sanniti, tra il 343 a.C. e il 341 a.C., quando si concluse con un trattato di pace, siglato a Roma.
Vedere Senato romano e Prima guerra sannitica
Primo Impero francese
Il Primo Impero fu instaurato in Francia da Napoleone Bonaparte per sostituire il Consolato. Ebbe inizio il 18 maggio 1804, quando un senatoconsulto proclamò Bonaparte Imperatore dei Francesi (Empereur des Français) e terminò nell'aprile 1814 con l'abdicazione di Napoleone e l'esilio sull'isola d'Elba.
Vedere Senato romano e Primo Impero francese
Primo triumvirato
Il cosiddetto primo triumvirato fu un'alleanza politica stipulata tra Gaio Giulio Cesare, Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno nel 60 a.C. Al contrario del secondo triumvirato, il primo triumvirato fu caratterizzato da un accordo strettamente privato e non ebbe valore ufficiale – il suo potere nello Stato romano derivò dall'influenza personale dei triumviri nella politica della Repubblica – e fu di fatto mantenuto segreto per un certo periodo di tempo come parte del progetto politico dei triumviri stessi.
Vedere Senato romano e Primo triumvirato
Princeps
Il termine latino princeps ("principe") può riferirsi a.
Vedere Senato romano e Princeps
Princeps senatus
Il princeps senatus era il primo membro per precedenza del Senato romano; era il portavoce ufficiale e aveva il diritto di votare per primo, influenzando la votazione degli altri.
Vedere Senato romano e Princeps senatus
Principato (storia romana)
Nell'ambito della storia romana, con principato si intende comunemente la forma di governo dell'alto impero, contrapposta al dominato del tardo impero.
Vedere Senato romano e Principato (storia romana)
Principe
Il termine principe (femminile principessa, in italiano arcaico anche prènce o prènze, dal latino princeps) indica un membro dell'alta aristocrazia, tra i più alti e prestigiosi dei ranghi nobiliari, che in genere indica il figlio o nipote di un Sovrano e solitamente serviva da suo erede, ma che in certi casi poteva servire addirittura come regnante di una monarchia o comunque di una sua suddivisione amministrativa, venendo in questo caso indicato come principe regnante.
Vedere Senato romano e Principe
Principe (disambigua)
Il termine principe origina dal latino princeps (letteralmente "capo", "primo"), usato per indicare in generale chi emerge all'interno di un gruppo umano o chi eccelle in qualcosa.
Vedere Senato romano e Principe (disambigua)
Principe germanico
Il principe germanico, indicato dalle fonti latine con i termini equivalenti rex ("re") e princeps ("principe") originariamente aveva tre funzioni principali.
Vedere Senato romano e Principe germanico
Prisco Attalo
Attalo era un greco dell'Asia di rango senatoriale; godeva di buona fama sia come oratore che come poeta aulico,Sirago, p. 24.
Vedere Senato romano e Prisco Attalo
Proconsole
Proconsole (dal latino proconsul) era un promagistrato romano, a volte ex console incaricato di governare una provincia romana. Come un propretore, il proconsole era qualcuno che agiva al posto di (pro) un magistrato ufficiale.
Vedere Senato romano e Proconsole
Propretore
Il propretore, durante la Repubblica, era un pretore che, esercitata per un anno questa carica, era destinato al comando di un esercito o di una provincia.
Vedere Senato romano e Propretore
Prosopographia Imperii Romani
La Prosopographia Imperii Romani ("Prosopografia dell'Impero romano"), spesso abbreviato in PIR, è un progetto dell'Accademia delle scienze di Berlino, il cui scopo è la raccolta delle informazioni esistenti su personaggi di rango dell'Impero romano tra l'epoca di Augusto e la fine del III secolo.
Vedere Senato romano e Prosopographia Imperii Romani
Provincia (storia romana)
La provincia era la più grande unità amministrativa dei possedimenti stranieri dell'antica Roma. Con la riforma amministrativa iniziata da Diocleziano, divenne una suddivisione amministrativa di terzo grado dell'Impero romano, ovvero una suddivisione delle diocesi imperiali (a loro volta suddivisioni delle Prefetture imperiali).
Vedere Senato romano e Provincia (storia romana)
Provincia di Ascoli Piceno
La provincia di Ascoli Piceno è un ente locale territoriale delle Marche che conta abitanti. Ha per capoluogo Ascoli Piceno e per centro più popoloso San Benedetto del Tronto.
Vedere Senato romano e Provincia di Ascoli Piceno
Provisino
Provisino è il nome italianizzato del Provinois, il denaro emesso dai conti di Champagne, a Provins. Questa moneta circolava ovunque in Europa, anche in Italia.
Vedere Senato romano e Provisino
Publio Clodio Pulcro
Esponente dell'importante gens aristocratica dei Claudii, che vantava fra i propri antenati personaggi illustri come Appio Claudio Cieco, si avvicinò, fin da giovane, alla politica della fazione dei populares, e si rese in più casi colpevole di atti di sovversione e corruzione.
Vedere Senato romano e Publio Clodio Pulcro
Publio Cornelio Anullino (console 199)
Anullino era originario di Illiberis (Granada), in Hispania Baetica. Il suo primo ufficio importante fu probabilmente il consolato suffetto nell'anno 175; fu poi proconsole di Baetica e comandante della Legio VII ''Gemina'', al comando della quale fece parte della forza che respinse una invasione di Mauri nel 177.
Vedere Senato romano e Publio Cornelio Anullino (console 199)
Publio Cornelio Anullino (console 216)
Appartenente alla gens Cornelia, era il figlio di Publio Cornelio Anullino, amico dell'imperatore Settimio Severo. Ricoprì, come il padre, la carica di console, nel 216; era anche membro del collegio dei Salii ed era un augure.
Vedere Senato romano e Publio Cornelio Anullino (console 216)
Publio Cornelio Dolabella
Appiano indica come data di nascita di Dolabella il 69 a.C. Questa data, tuttavia, è difficilmente compatibile con gli incarichi che Dolabella ebbe a ricoprire negli anni successivi (in particolare, sarebbe stato ammiraglio di una flotta e supervisore della sua realizzazione a meno di vent'anni).
Vedere Senato romano e Publio Cornelio Dolabella
Publio Cornelio Lentulo Spintere
Figlio di un Publio Cornelio Lentulo (a sua volta figlio di un Gneo Cornelio Lentulo, forse il console del 97), sembra che il soprannome sia stato dovuto ad un attore che gli somigliava.
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Publio Cornelio Scipione
Si guadagnò il cognomen ex virtute di "Africano" a seguito della vittoriosa campagna in Africa, durante la quale sconfisse il generale cartaginese Annibale nella battaglia di Zama.
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Publio Cornelio Scipione Nasica
Nato a Roma, figlio di Gneo Cornelio Scipione Calvo, cugino di Publio Cornelio Scipione Africano e fratello di Megulia Dotata, fu eletto console nel 191 a.C., inviato a fronteggiare i Lusitani e i Galli Boi in campagne militari che lo videro vittorioso in entrambe.
Vedere Senato romano e Publio Cornelio Scipione Nasica
Publio Cornelio Tacito
Fu autore di varie e numerose opere: lAgricola (De vita Iulii Agricolae), sulla vita del suocero Gneo Giulio Agricola e in particolare sulle sue imprese militari in Britannia; la Germania (De origine et situ Germanorum), monografia etnografica sull'origine, i costumi, le istituzioni, le pratiche religiose e il territorio delle popolazioni germaniche fra il Reno e il Danubio; le Storie (Historiae), prima grande opera storiografica che tratta la storia di Roma dall'anno dei quattro imperatori (69) all'assassinio di Domiziano (96); gli Annali (Ab excessu Divi Augusti libri), seconda grande opera storiografica che tratta la storia di Roma dalla morte di Augusto (14) alla morte di Nerone (68).
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Publio Elio Adriano Afro
Afro era di discendenza romana, ma proveniva dalla Spagna. Sua madre era la matrona romana Ulpia Traiana, sorella di Marco Ulpio Traiano e dunque zia dell'imperatore Traiano e di sua sorella Ulpia Marciana, che erano quindi i suoi cugini.
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Publio Elvio Pertinace (figlio)
Publio Elvio Pertinace nacque nel 181 circa, dall'omonimo padre, un generale di rilievo sotto l'imperatore Marco Aurelio, e da Flavia Taziana (Flavia Titiana), figlia del senatore Tito Flavio Sulpiciano.
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Publio Quintilio Varo
Nato da una gens patrizia decaduta, riuscì a intraprendere la carriera politica grazie alla vicinanza dell'imperatore Augusto: questi gli permise di salire i gradini del cursus honorum e lo accolse nella sua famiglia dandogli in sposa la figlia di suo genero, Marco Vipsanio Agrippa.
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Publio Scapzio
Livio attribuisce alla plebe romana tutta la responsabilità della decisione ultima, ma ricordiamo che Livio stesso era espressione della classe dominante del suo periodo; la sua imparzialità non è verificata.
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Publio Settimio Geta (console 203)
Geta nacque a Leptis Magna, nella provincia d'Africa; era fratello di Settimio Severo, che in seguito sarebbe divenuto imperatore (193-211), anche se non è noto se fosse il fratello maggiore o minore.
Vedere Senato romano e Publio Settimio Geta (console 203)
Publio Sulpicio Galba Massimo
Fu console nel 211 a.C. insieme a Gneo Fulvio Centumalo Massimo. Sulpicio Galba, insieme all'altro console, Fulvio Centumalo, una volta assunta la carica alle idi di marzo, convocarono il senato in Campidoglio per consultarlo sugli affari politici, sulla condotta della guerra e riguardo alle problematiche di province ed eserciti.
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Publio Tullio Marso
Marso e il suo collega Faustino erano sconosciuti fino al ritrovamento di un diploma militare che li cita. Sono attestati esponenti della gens Tullia fino alla fine del II secolo e inizi del III, sia senatori che cavalieri che procuratori.
Vedere Senato romano e Publio Tullio Marso
Publio Vegezio Renato
Appartenente al ceto più alto dell'aristocrazia tardoromana (detenne il rango di vir illustris), fu ricco possidente e, contro quello che si potrebbe pensare in quanto autore dell’Epitoma rei militaris, non fu un soldato di professione, anzi dovette essere certamente estraneo alla vita militare, anche perché nel suo trattato militare si astiene da riferimenti pratici alla vita del campo.
Vedere Senato romano e Publio Vegezio Renato
Punica (poema)
I Punica (La guerra punica, o Le guerre cartaginesi) di Silio Italico sono il più lungo poema in latino che si sia conservato: sono infatti composti da 12.000 versi, divisi in 17 libri.
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Pupieno
La sua famiglia era composta dal figlio Tiberio Clodio Pupieno Massimo e dalla figlia Pupiena Sestia Paolina Cetegilla; forse Marco Pupieno Africano, console del 236 fu suo figlio.
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Quadrumvirato
Nella Roma antica, i quadrumviri erano i quattro componenti di un collegio elettivo che veniva attribuito a quattro cittadini con poteri giurisdizionali e funzioni di polizia, con mandato quinquennale.
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Questore (storia romana)
Nell'antica Roma i questori erano magistrati minori, la cui carica (quaestura) costituiva il primo grado del cursus honorum e richiedeva come età minima 30 anni (28 per i patrizi).
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Quinto Aurelio Memmio Simmaco
Apparteneva alla famiglia dei Symmachi, una delle più facoltose e prestigiose famiglie senatoriali di Roma, che aveva ottenuto incarichi di rilievo già sotto Settimio Severo (inizio III secolo).
Vedere Senato romano e Quinto Aurelio Memmio Simmaco
Quinto Aurelio Simmaco
È considerato il più importante oratore in lingua latina della sua epoca, paragonato dai contemporanei a Cicerone; la sua famosa relazione sulla controversia riguardante l'altare della Vittoria fu però fallimentare, e il suo coinvolgimento con un usurpatore insieme alla sua opposizione all'imperatore cristiano Teodosio I lo obbligarono ad allontanarsi dalla vita politica.
Vedere Senato romano e Quinto Aurelio Simmaco
Quinto Cecilio Metello Celere
Nacque all'interno dell'importante famiglia dei Caecilii Metelli, che si dicevano discendenti da Ceculo, figlio di Vulcano e fondatore di Preneste.
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Quinto Cecilio Metello Macedonico
Figlio di Quinto Cecilio Metello e nipote di Lucio Cecilio Metello, fu il padreVelleio Patercolo, Historiae Romanae ad M. Vinicium consulem libri duo, I, 11.
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Quinto Cecilio Metello Nepote minore
Figlio adottivo di Quinto Cecilio Metello Nepote, fu tribuno nel 62 a.C., pretore nel 60 a.C., console nel 57 a.C. e governatore della Spagna Citeriore nel 56 a.C. Fu, come il fratello Quinto Cecilio Metello Celere, legato di Pompeo Magno tra il 67 a.C. e il 63 a.C., durante le campagne in Asia e nella lotta con i pirati.
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Quinto Cecilio Metello Numidico
Figlio di Lucio Cecilio Metello Calvo e fratello di Lucio Cecilio Metello Dalmatico, Quinto era il rappresentante della fazione conservatrice del Senato Romano e fu acerrimo nemico di Gaio Mario.
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Quinto Fabio Massimo Rulliano
Suo figlio fu Quinto Fabio Massimo Gurgite e un suo discendente Quinto Fabio Massimo Verrucoso Cunctator ("il Temporeggiatore"), ai tempi della seconda guerra punica.
Vedere Senato romano e Quinto Fabio Massimo Rulliano
Quinto Fabio Massimo Verrucoso
Patrizio appartenente alla Gens Fabia, ricoprì per cinque volte la carica di console (233 a.C., 228 a.C., 215 a.C., 214 a.C. e 209 a.C.) e fu dittatore nel 217 a.C..
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Quinto Fabio Pittore
Il suo cognome deriva dall'attività esercitata dal nonno, il patrizio Gaio Fabio Pittore (Gaius Fabius Pictor), autore nel 304 a.C. di pitture nel tempio della Salute, al Quirinale.
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Quinto Fufio Caleno
Nel 61 a.C. fu tribuno della plebe e riuscì a far assolvere Publio Clodio Pulcro, che aveva profanato i riti della Bona Dea e di ciò fu in seguito accusato da Cicerone.
Vedere Senato romano e Quinto Fufio Caleno
Quinto Mecio Leto
Intorno al 185 Leto divenne governatore della provincia d'Asia; nel 200-203 governò l'Egitto. Nel 205 divenne, assieme ad Emilio Papiniano, il nuovo prefetto del pretorio, in sostituzione di Gaio Fulvio Plauziano, giustiziato per volere del genero Caracalla; tale carica venne mantenuta probabilmente fino al 211, anno in cui Caracalla divenne l'unico imperatore dopo la morte del padre Settimio Severo.
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Quinto Nevio Cordo Sutorio Macrone
Macrone nacque ad Alba Fucens (sito archeologico del contemporaneo comune aquilano di Massa d'Albe), nella propagine orientale del Latium vetus, corrispondente all'antico territorio degli Equi, nel 21 a.C., figlio d'un certo Quinto Nevio, attestato alla gens Naevia.
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Quinto Pompeio Sosio Falcone
Falcone era originario della Sicilia: suo padre, Quinto Pompeo Senecione Sosio Prisco, fu console nel 169, suo nonno era Quinto Pompeo Sosio Prisco (console nel 149), suo bisnonno era Quinto Pompeo Falcone (console suffetto nel 108).
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Quinto Poppedio Silone
Strenuo fautore dei diritti delle popolazioni italiche, fu amico del tribuno della plebe Marco Livio Druso, prima di assumere un ruolo decisivo, militare e politico, nella ribellione italica.
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Quinto Salvidieno Rufo Salvio
Seguì come generale Ottaviano nelle sue prime imprese belliche: fu suo legato nella guerra di Perugia, e si occupò come promagistrato del comando delle legioni in Spagna.
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Quinto Tineio Sacerdote
Sacerdote proveniva da una nobile famiglia, probabilmente originaria di Volaterrae, in Etruria. Era figlio di Quinto Tineio Sacerdote Clemente, che era stato console nel 158; i consoli dell'anno 182 e 195, rispettivamente Quinto Tineio Rufo e Quinto Tineio Clemente, erano suoi fratelli.
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Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?
La locuzione latina Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?, tradotta letteralmente, significa «Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?».
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Regaliano
La fonte principale per la vita di Regaliano è la poco affidabile Historia Augusta, che lo elenca fra i Trenta Tiranni. Altre fonti sono Eutropio, che lo chiama Trebelliano, ed Aurelio Vittore nell'Epitome, dove lo chiama Regillianus.
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Regio IX Liguria
La regio IX era una delle undici divisioni regionali in cui Augusto ripartì l'Italia. Strabone la descrive in questo modo.
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Regno del Ponto
Il Regno del Ponto fu un regno ellenistico localizzato nell'Anatolia nord-orientale, tra i fiumi Fasis e Halys e la costa del Mar Nero. Fu fondato da Mitridate I nel 281 a.C. in reazione alla politica aggressiva del sovrano Antigono I Monoftalmo.
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Regno ostrogoto
Il Regno ostrogoto, anche noto come il Regno d'Italia (Latino: Regnum Italiae), venne fondato dal popolo germanico degli Ostrogoti nella penisola italiana e nelle zone confinanti tra il 493 e il 553.
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Relazioni diplomatiche sino-romane
Le relazioni diplomatiche tra mondo romano e cinese iniziarono in modo indiretto con l'apertura della cosiddetta Via della seta nel II secolo a.C. La Cina e l'Impero Romano si avvicinarono progressivamente prima con l'ambasciata di Zhang Qian nel 130 a.C. e le spedizioni militari della Cina verso l'Asia Centrale fino al tentativo del generale Ban Chao di inviare una delegazione a Roma attorno all'anno 100.
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Repubblica romana
La Repubblica romana (in latino: Res publica Romana) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana.
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Res gestae divi Augusti
Le Res gestae divi Augusti, cioè "Le imprese del divino Augusto", o Index rerum gestarum, sono un resoconto redatto dallo stesso imperatore romano Augusto prima della sua morte e riguardante le opere che compì durante la sua lunga carriera politica.
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Restauratio Imperii
Per Restauratio Imperii (o Renovatio Imperii) si intende il progetto espansionistico dell'Imperatore romano d'Oriente Giustiniano I, volto a riconquistare il territorio appartenente al crollato Impero romano d'Occidente.
Vedere Senato romano e Restauratio Imperii
Rex (storia romana)
Il rex (che tradotto dal latino significa re) era il supremo magistrato che governava Roma in età monarchica. Secondo la tradizione questa figura, legata alla fondazione di Roma, sarebbe stata ivi presente fin dalla sua fondazione, nel 753 a.C., ad opera di Romolo (primo re di Roma), al 509 a.C., anno della cacciata dell'ultimo re, Tarquinio il Superbo, dalla città.
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Rezia (provincia romana)
Rezia (Raetia in latino) era il nome di una provincia dell'Impero romano, comprendente i territori alpini e subalpini compresi fra l'odierno Alto Adige, la Baviera meridionale, parte della Svizzera, dell'Austria occidentale e del versante alpino italiano, corrispondenti all'omonima regione storica che deve il suo nome all'antico popolo dei Reti.
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Riforma monetaria di Augusto
La Riforma monetaria di Augusto venne attuata tra il 23 ed il 20 a.C. (forse, secondo recenti studi nel 18 a.C.) allo scopo di risolvere il disordine che si era creato nella produzione monetaria di Roma.
Vedere Senato romano e Riforma monetaria di Augusto
Rivolta batava
La rivolta batava ebbe luogo nella provincia romana della Germania inferiore tra il 69 e il 70. I ribelli batavi, guidati da Gaio Giulio Civile, riuscirono a distruggere quattro Legioni, infliggendo sconfitte umilianti all'Esercito romano, ma dovettero poi arrendersi al Generale Quinto Petilio Ceriale.
Vedere Senato romano e Rivolta batava
Rocca Canterano
Rocca Canterano è un comune italiano di 174 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
Vedere Senato romano e Rocca Canterano
Roma (città antica)
Roma in età antica fu un centro egemone, politicamente e culturalmente, che si sviluppò lungo il fiume Tevere nell'antico Latium vetus, Strabone, Geografia, V, 3,7.
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Rome: Total War
Rome: Total War è un videogioco di tipo strategico a turni con elementi di tattica in tempo reale e arcade. I giocatori combattono battaglie, storiche o di fantasia, nell'era della Repubblica romana, dal 270 a.C. al 14 d.C., anno della morte di Ottaviano Augusto come primo imperatore di Roma.
Vedere Senato romano e Rome: Total War
Romolo Augusto
Le fonti storiche danno pochi dettagli sulla sua vita. Fu messo sul soglio imperiale dal padre Flavio Oreste, magister militum dell'esercito romano dopo la deposizione del precedente imperatore, Giulio Nepote.
Vedere Senato romano e Romolo Augusto
Rubicone
Il Rubicone è un piccolo fiume a regime torrentizio dell'Italia settentrionale lungo 35 km, che scorre nella provincia di Forlì-Cesena, iniziando il suo corso poco a monte di Sogliano al Rubicone, incrociando la via Emilia all'altezza di Savignano sul Rubicone, per poi continuare verso nord est e sfociare nel mar Adriatico a sud di Cesenatico, per la precisione dividendo i territori comunali di Savignano sul Rubicone a sud e di Gatteo a nord.
Vedere Senato romano e Rubicone
Rufina e Seconda
Le, come dimostra anzitutto l'edificazione di una basilica in loro onore già nel IV secolo a opera di papa Giulio (337-352), la loro storia è stata arricchita nel corso dei secoli da episodi leggendari.
Vedere Senato romano e Rufina e Seconda
Sabini
I Sabini furono un antico popolo italico dell'Italia centrale vissuto in epoca arcaica. La loro zona di insediamento era la fascia appenninica, in corrispondenza di parte dell'odierna provincia di Rieti e della confinante regione dell'alto Aterno in provincia dell'Aquila.
Vedere Senato romano e Sabini
Sacco di Roma (390 a.C.)
Il sacco di Roma del 18 luglio. del 390 a.C. (secondo la cronologia varroniana, 386 a.C. secondo quella polibiana) da parte dei Galli Senoni, guidati da Brenno e partiti da Senigallia, è uno degli episodi più traumatici della storia di Roma, tanto da essere riportato negli annali con il nome di Clades Gallica, ossia 'sconfitta gallica'.
Vedere Senato romano e Sacco di Roma (390 a.C.)
Sacco di Roma (410)
Il sacco di Roma del 410 fu uno degli eventi più traumatici della storia antica. Costituì il terzo ed ultimo assedio (dopo quelli del 408 e 409) condotto dai Visigoti di Alarico I sulla più potente capitale dell'antichità, durato ben tre giorni (dal 24 al 27 agosto), in cui gli invasori depredarono luoghi pubblici e svariate case private, specialmente quelle dei più abbienti.
Vedere Senato romano e Sacco di Roma (410)
Saepta Iulia
I Saepta Iulia (o Julia), noti in seguito come Septa e in greco come τὰ Σέπτα, erano un edificio costruito a Roma nel Campo Marzio. Sono citati nell'epigramma 21 di Marziale.
Vedere Senato romano e Saepta Iulia
Salassi
I Salassi erano una popolazione di origine celtica che abitava il Canavese e la valle della Dora Baltea.
Vedere Senato romano e Salassi
San Lazzaro di Savena
San Lazzaro di Sàvena (San Lâżer o San Lâżar in dialetto bolognese) è un comune italiano di abitanti della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna.
Vedere Senato romano e San Lazzaro di Savena
Sanniti
I Sanniti furono un antico popolo italico stanziato nell'area centromeridionale della Penisola. Da costoro prende il nome la regione storica del Sannio, corrispondente a parte delle attuali regioni Abruzzo, Molise, Campania nonché a talune aree marginali di Lazio, Puglia e Basilicata.
Vedere Senato romano e Sanniti
Sant'Ambrogio
Conosciuto anche come Ambrogio di Treviri per il luogo di nascita, o più comunemente come Ambrogio di Milano, la città di cui assieme a san Carlo Borromeo e san Galdino è il patrono e della quale fu vescovo dal 374 fino alla morte, nella quale è presente la basilica a lui dedicata che ne conserva le spoglie.
Vedere Senato romano e Sant'Ambrogio
Sant'Anastasia (Italia)
Sant'Anastasia è un comune italiano di abitanti della città metropolitana di Napoli in Campania.
Vedere Senato romano e Sant'Anastasia (Italia)
Sant'Oreste (Italia)
Sant'Oreste è un comune italiano di abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio.
Vedere Senato romano e Sant'Oreste (Italia)
Santa Silvia
Nata a Roma intorno al 520 in una famiglia di modeste condizioni ma discendente forse dall'illustre gens Octavia, aveva due sorelle: Emiliana e Tarsilia (o Tarsilla), anch'esse sante.
Vedere Senato romano e Santa Silvia
Sardegna e Corsica
La Sardegna e Corsica (in latino: Sardinia et Corsica) fu una provincia romana di età repubblicana e imperiale. La Sardegna entrò nella sfera d'influenza romana dal 238 a.C. La Corsica due anni più tardi ed entrambe vi rimasero fino all'invasione dei Vandali del 456.
Vedere Senato romano e Sardegna e Corsica
Scavi archeologici di Ercolano
Gli scavi archeologici di Ercolano hanno restituito i resti dell'antica città di Ercolano, seppellita sotto una coltre di ceneri, lapilli e fango durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme a Pompei, Stabia e Oplonti.
Vedere Senato romano e Scavi archeologici di Ercolano
Scavi archeologici di Pompei
Gli scavi archeologici di Pompei hanno restituito i resti della città di Pompei antica, presso la collina di Civita, alle porte della moderna Pompei, seppellita sotto una coltre di ceneri e lapilli durante l'eruzione del Vesuvio del 79, insieme a Ercolano, Stabia e Oplonti.
Vedere Senato romano e Scavi archeologici di Pompei
Scorrano
Scorrano è un comune italiano di 6750 abitanti della provincia di Lecce in Puglia.
Vedere Senato romano e Scorrano
Seconda guerra mitridatica
Per seconda guerra mitridatica si intende quella fase delle ostilità che furono combattute dal generale di Lucio Cornelio Silla, Lucio Licinio Murena, della Repubblica romana contro il regno del Ponto tra l'83Livio, Periochae ab Urbe condita libri, 86.
Vedere Senato romano e Seconda guerra mitridatica
Seconda guerra punica
La seconda guerra punica (chiamata anche, fin dall'antichità, guerra annibalica) fu combattuta tra Roma e Cartagine nel III secolo a.C., dal 218 a.C. al 202 a.C., prima in Spagna e Italia (per sedici anni) e successivamente in Africa.
Vedere Senato romano e Seconda guerra punica
Secondo triumvirato
Secondo triumvirato è il nome che gli storici danno all'alleanza stipulata tra Ottaviano Augusto, Marco Antonio e Marco Emilio Lepido, in carica dal 26 novembre del 43 a.C. alla fine del 33 a.C..
Vedere Senato romano e Secondo triumvirato
Seiano
Prefetto del pretorio dal 14 al 31, fu il primo a utilizzare la carica per accrescersi potere e prestigio, rendendola un'influente branca amministrativa dello Stato.
Vedere Senato romano e Seiano
Senato
Senato è il nome che, nel parlamento della maggior parte degli ordinamenti bicamerali, è attribuito a una delle due camere e, precisamente, alla cosiddetta camera alta.
Vedere Senato romano e Senato
Senato bizantino
Il Senato bizantino, o senato dell'Impero romano d'Oriente (o, Gerousia), è stato un organo istituzionale istituito nel IV secolo da Costantino, operativo a Costantinopoli dal 377 fino al 1453 (caduta dell'Impero Bizantino).
Vedere Senato romano e Senato bizantino
Senatoconsulto
Il senatoconsulto (in latino senatus consultum, parere del senato) era una deliberazione del senato dell'antica Roma concernente un tema politico.
Vedere Senato romano e Senatoconsulto
Senatoconsulto Velleiano
Il Senatus consultum de obligationibus feminarum, meglio noto come Senatoconsulto Velleiano o, meglio, Velleano (in latino: Senatus consultum Velleianum o, meglio, Vellaeanum) è un atto del senato databile approssimativamente intorno alla metà del I secolo d.C. Tale deliberazione stabilì un limite alla capacità giuridica femminile, facendo divieto alle donne di intercedere pro aliis, ossia di assumere obbligazioni nell'interesse altrui.
Vedere Senato romano e Senatoconsulto Velleiano
Senatore
Un senatore è un membro di un senato.
Vedere Senato romano e Senatore
Senatus consultum ultimum
Il Senatus consultum ultimum (cioè "Ultima decisione del Senato"), o anche Senatus consultum de re publica defendenda (cioè "Decisione del Senato per la difesa della repubblica") è un termineCesare, De bello civili, I, 5.
Vedere Senato romano e Senatus consultum ultimum
Separazione dei poteri
La separazione dei poteri (o divisione dei poteri), nel diritto, è uno dei principi giuridici fondamentali dello Stato di diritto e della democrazia liberale.
Vedere Senato romano e Separazione dei poteri
Servilia (madre di Marco Giunio Bruto)
Le notizie su Servilia sono ricavate soprattutto dalle lettere di Cicerone Ad Atticum e Ad Brutum. Un apporto fondamentale è dato dalle Vite parallele di Plutarco, in particolar modo dalla vita di Marco Giunio Bruto, Catone l’Uticense, insieme alle notizie fornite da Svetonio su Cesare nella sua opera Vite di dodici Cesari e all’opera di Appiano, Guerre civili.
Vedere Senato romano e Servilia (madre di Marco Giunio Bruto)
Servio Calpurnio Domizio Destro
Era probabilmente di origine italica; suo padre potrebbe essere stato Calpurnio Massimo, console suffetto nel 203 o 204. Fu triumvir monetalis, responsabile della coniazione delle monete, questore candidato e pretore.
Vedere Senato romano e Servio Calpurnio Domizio Destro
Servio Cornelio Dolabella Petroniano
Era figlio di Gneo Cornelio Dolabella e di Petronia, prima moglie dell'imperatore Vitellio; nell'anno 86 fu console assieme all'imperatore Domiziano.
Vedere Senato romano e Servio Cornelio Dolabella Petroniano
Sesto Aurelio Vittore
Africano, nacque da una famiglia di umili origini e salì la scala sociale grazie ai suoi assidui studi. Ammiano Marcellino lo definisce «uomo degno d'essere imitato per la sobrietà di vita».
Vedere Senato romano e Sesto Aurelio Vittore
Sesto Pompeo
Era il figlio più giovane di Gneo Pompeo Magno e della sua terza moglie, Mucia Terzia. La sua data di nascita è di dubbia collocazione, si propende per gli anni tra il 68 a.C. e il 66 a.C., se si tiene conto degli studi di Emilio Gabba, in contrasto con la fonte di Appiano che la pone nel 75 a.C.
Vedere Senato romano e Sesto Pompeo
Settimio Severo
L'ascesa di Settimio Severo costituisce uno spartiacque nella storia romana; è considerato infatti l'iniziatore della nozione di "dominato" in cui l'imperatore non è più un privato gestore dell'impero per conto del Senato, come durante il principato, ma è unico e vero dominus, che trae forza dall'investitura militare delle legioni (anche se anticipazioni di questa tendenza si erano avute durante la guerra civile seguita alla morte di Nerone).
Vedere Senato romano e Settimio Severo
Severino Boezio
Noto come Severino Boezio, o anche solo come Boezio, con le sue opere ha avuto una profonda influenza sulla filosofia cristiana del Medioevo, tanto che alcuni lo collocarono tra i fondatori della Scolastica.
Vedere Senato romano e Severino Boezio
Siano
Siano è un comune italiano di abitanti della provincia di Salerno in Campania nell'agro Nocerino Sarnese.
Vedere Senato romano e Siano
Sistemi di datazione nel mondo latino
Il mondo latino (intendendo con questo termine quella parte del mondo la cui civilizzazione si radica nella civiltà romana) ha utilizzato nei secoli diversi sistemi di datazione.
Vedere Senato romano e Sistemi di datazione nel mondo latino
Socii e foederati
Con il termine socii, foederati o foederatae civitates, si indicavano i popoli o le città legate a Roma da un trattato denominato foedus.
Vedere Senato romano e Socii e foederati
Sol Invictus
Sol Invictus ("Sole invitto", ovvero "Sole mai sconfitto") o, per esteso, Deus Sol Invictus ("Dio Sole invitto") era un appellativo religioso usato per diverse divinità nel Tardo Impero romano, quali Helios, El-Gabal, Mitra e Apollo, che finirono per essere fra loro assimilate, nel periodo della dinastia dei Severi, all'interno di un monoteismo "solare".
Vedere Senato romano e Sol Invictus
Spagna romana
Per Spagna romana (Hispania) si intende quel periodo storico in cui la penisola iberica passò sotto controllo romano. Espulsi i Cartaginesi dalla costa mediterranea occupata della Hispania nel corso della seconda guerra punica (206 a.C.), Roma fondò la nuova provincia e iniziò una lenta occupazione della penisola, che si prolungò per buona parte del II secolo a.C.
Vedere Senato romano e Spagna romana
Spartacus
Spartacus è un film del 1960 diretto da Stanley Kubrick. Scritto da Dalton Trumbo sulla base dell'omonimo romanzo di Howard Fast, è ispirato alla storia della vita di Spartaco (interpretato da Kirk Douglas), il leader di una rivolta di schiavi che sfociò nella terza guerra servile.
Vedere Senato romano e Spartacus
Spedizioni cesariane in Britannia
Le due spedizioni cesariane in Britannia (55 e 54 a.C.) si inquadrano nell'ambito delle guerre di conquista condotte da Gaio Giulio Cesare in Gallia (odierna Francia) e narrate nel De bello Gallico. La prima (tarda estate del 55), che non raggiunse grandi risultati, fu più che altro una spedizione ricognitiva.
Vedere Senato romano e Spedizioni cesariane in Britannia
Sport nell'antica Roma
I principali sport nell'antica Roma erano: il pancrazio, la lotta, il pugilato, la corsa, il lancio del giavellotto, il lancio del disco, il lancio del peso, che erano stati presi a modello dalla Grecia.
Vedere Senato romano e Sport nell'antica Roma
SPQR
SPQR (acronimo dal latino - il Senato e il Popolo Romano) è insieme una sigla e un simbolo che racchiude in sé le figure che rappresentano il potere dello Stato romano dopo la fine dell'età regia: il Senato e il popolo, cioè le due classi dei patrizi e dei plebei che erano a fondamento dello Stato romano.
Vedere Senato romano e SPQR
Spurio Cassio Vecellino
Fu console tre volte e gli venne tributato due volte il trionfo. È famoso per il Foedus Cassianum e per la prima proposta di legge agraria a Roma, la lex Cassia agraria.
Vedere Senato romano e Spurio Cassio Vecellino
Spurio Larcio
Di lui si sa poco; probabilmente arrivò a Roma dopo la cacciata dei Tarquini e la fondazione della repubblica, con una colonia di etruschi.
Vedere Senato romano e Spurio Larcio
Spurio Lucrezio Tricipitino
Tricipitino era un membro del Senato romano durante il regno di Tarquinio e fu nominato dal re Praefectus urbi, quando Tarquinio si dovette allontanare da Roma per portare la guerra ad Ardea.
Vedere Senato romano e Spurio Lucrezio Tricipitino
Spurio Postumio Albino (console 186 a.C.)
Si trovò ad affrontare lo scandalo dei Baccanali: a causa di una eccessiva diffusione dei culti bacchici nel 186 a.C. il Senato romano, seguendo il consiglio di Marco Porcio Catone, emise un senatoconsulto, noto come Senatus consultum de Bacchanalibus al fine di sciogliere il culto distruggendo i templi, confiscando i beni, arrestando i capi ed effettuando la persecuzione degli adepti.
Vedere Senato romano e Spurio Postumio Albino (console 186 a.C.)
Stato Pontificio
Lo Stato Pontificio, detto anche Stato Ecclesiastico o Patrimonio di San Pietro (Stato della Chiesa fu il suo nome ufficiale fino al 1815), fu uno Stato italiano costituito dall'insieme dei territori su cui la Santa Sede esercitò il proprio potere temporale dal 756 al 1870.
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Stilicone
De facto esercitò la reggenza della parte occidentale dell'impero romano dalla morte di Teodosio I, sotto l'impero del giovane figlio di Teodosio I, Onorio, senza riuscire a imporre la sua autorità anche all'Impero romano d'Oriente.
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Storia d'Italia
La storia d'Italia è l'insieme di numerosi eventi susseguitisi nel corso del tempo nell'area geografica italiana; la presenza in Italia di Roma, capitale del paese e già centro della civiltà romana e della Chiesa cattolica, ha reso la storia italiana pilastro fondante della cultura occidentale, latina, europea e mediterranea.
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Storia del diritto romano (753 - 451 a.C.)
Nella storia del diritto romano il periodo 753 - 451 a.C. (periodo arcaico o primitivo) rappresentò la prima fase del diritto romano che, dalla fondazione di Roma (753 a.C.) all'emanazione delle leggi delle XII tavole (451-449 a.C.), corrispondeva grosso modo al periodo monarchico ed a quello della iniziale costituzione della Repubblica romana.
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Storia della Calabria
Questo articolo riguarda la storia della Calabria. Il suo territorio è stato abitato da una serie vastissima di popoli antichi, quali Aschenazi, Ausoni, Enotri (Itali, Tauriani, Morgeti, Siculi), Lucani, Bruzi, Greci e Romani; nel Medioevo da Bizantini e Normanni; poi, seguendo le sorti del Regno di Napoli, da Angioini e Aragonesi; infine ha trovato la sua collocazione odierna prima nel Regno d'Italia, poi nella Repubblica Italiana.
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Storia della Dacia
La storia della Dacia raccoglie gli eventi che hanno caratterizzato le vicende della regione storica corrispondente grossomodo all'attuale territorio della Romania e della Moldavia e abitata dai popoli dei Geti e dei Daci, con capitale Sarmizegetusa Regia.
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Storia della Francia
I primi documenti scritti che raccontano la storia della Francia apparvero durante l'età del ferro. I territori che oggi sono considerati essere la Francia, ai tempi dei romani, facevano parte della Gallia dove, secondo gli scrittori greci del tempo, vi era la presenza di tre principali gruppi etno-linguistici: i Galli, gli Aquitani e i Belgi.
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Storia di Bologna
Esistono varie leggende sulla nascita di Bologna: una attribuisce la sua fondazione all'umbro Ocno, messo in fuga dall'Umbria dall'etrusco Auleste, che fondò un villaggio dove ora sorge Bologna, e venne successivamente scacciato sempre dagli etruschi.
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Storia di Marino nel Medioevo
La storia di Marino nel Medioevo inizia con l'esistenza del castello, che fu dominato a turno dai Conti di Tuscolo, dai Frangipane, dagli Orsini, dai Caetani, dalla Camera Apostolica e infine dai Colonna.
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Storia di Roma
La storia di Roma riguarda le vicende della città, dalla sua fondazione sino a oggi, per oltre 27 secoli.
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Storia di Terni
La città di Terni è oggi il centro abitato principale dell'omonima conca, nonché una delle città più importanti e popolose dell'Italia Centrale e dell'area appenninica.
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Storia di Verona
La storia di Verona trae le sue origini dalla fondazione del primo nucleo abitativo sul colle San Pietro, risalente probabilmente al Neolitico, per giungere sino ai giorni nostri: le testimonianze di una storia così antica e ricca sono visibili nei monumenti, per le strade e le piazze, perfino nel sottosuolo, dove emergono le rovine e i manufatti delle antiche civiltà preistoriche ma specialmente romane.
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Storia romana (Cassio Dione)
La Storia romana è un'opera in 80 libri scritta in greco nella prima metà del III secolo da Cassio Dione Cocceiano, storico e funzionario imperiale romano.
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Storicità di re Artù
La storicità di re Artù è oggetto di dibattito ancora oggi, soprattutto nella storiografia moderna e contemporanea. La figura del sovrano appare infatti in moltissime leggende, poemi e racconti, conosciuti complessivamente con il nome di Materia di Bretagna (comprendenti il Ciclo bretone e il Ciclo arturiano).
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Strade romane
Gli antichi Romani costruirono lunghe strade per collegare le più lontane province con la capitale dell'impero. Realizzate il più possibile rettilinee per minimizzare le distanze, queste infrastrutture erano essenziali per la crescita dell'impero, in quanto consentivano di muovere rapidamente l'esercito, ma oltre che per scopi militari esse erano utilizzate anche per scopi politici, amministrativi e commerciali.
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Suburra
La Suburra, o Subura (di etimo ignoto), era un vasto e popoloso quartiere dell'antica Roma, situato a sud del Murus Terreus alle Carinae, che si estendeva sulle pendici dei colli Quirinale e Viminale fino alle propaggini dell'Esquilino (Oppio, Cispio e Fagutal).
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Tabarro (indumento)
Il tabarro (anche capparella o mantella) è un mantello a ruota da uomo che ha lontanissime origini. Realizzato in panno, grosso e pesante, di colore scuro, solitamente nero, ha un solo punto di allacciatura sotto il mento e viene tenuto chiuso buttando un'estremità sopra la spalla opposta in modo da avvolgerlo intorno al corpo.
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Tabularium
Il Tabularium è un antico monumento che si trova sul Campidoglio, nel centro di Roma. La sua caratteristica facciata ad archi domina tutto il Foro Romano.
Vedere Senato romano e Tabularium
Tarda antichità
La cosiddetta tarda antichità è una periodizzazione usata dagli storici moderni per descrivere l'epoca di transizione dal mondo antico a quello medievale.
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Tarquini
I Tarquini, ovvero i re etruschi di Roma, sono i tre re di Roma di origine etrusca (Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo), ultimi rappresentanti del periodo monarchico.
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Tarquinio il Superbo
Della dinastia etrusca dei Tarquini, Tarquinio regnò per 26 anni, dal 535 a.C. al 509 a.C., anno in cui fu messo al bando da Roma.
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Tascio Cecilio Cipriano
La data di nascita (probabilmente tra il 200 e il 210) ed i particolari della sua gioventù sono ignoti.
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Tasgezio
Il nome deriverebbe dalla radice gallica *tasgos, (tasso). La condanna a morte, comminatagli dagli stessi compatrioti, segnò l'inizio della rivolta gallica del 54 a.C.
Vedere Senato romano e Tasgezio
Tavola bronzea di Polcevera
La tavola bronzea di Polcevera è una lamina di bronzo sulla quale è incisa un'iscrizione in lingua latina che riporta il testo della Sententia Minuciorum, una sentenza emessa dal Senato romano nel 117 a.C. Il reperto, di primaria importanza non solo per la storia locale, ma anche per la storia del diritto, l'epigrafia e la linguistica, è ora conservato nel Museo Civico di Archeologia Ligure di Genova Pegli.
Vedere Senato romano e Tavola bronzea di Polcevera
Teatro di Pompeo
Il Teatro di Pompeo è stato il primo teatro di Roma costruito in muratura (theatrum marmoreum). Si trovava nella zona del Campo Marzio, oggi appartiene al rione di Parione.
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Tempio dei Dioscuri
Il tempio dei Dioscuri (meglio noto come tempio dei Càstori) è un tempio del Foro Romano nell'antica Roma.Strabone, Geografia, V, 3,5.
Vedere Senato romano e Tempio dei Dioscuri
Tempio del Divo Giulio
Il tempio del Divo Giulio (aedes Divi Iulii) è un tempio dedicato a Gaio Giulio Cesare, divinizzato dopo la sua morte, situato a Roma nel Foro romano.
Vedere Senato romano e Tempio del Divo Giulio
Tempio della Concordia (Roma)
Il tempio della Concordia era un tempio situato all'estremità occidentale del Foro Romano, affiancato al tempio di Vespasiano e Tito e col lato posteriore, al pari del tempio vicino, appoggiato sulla sostruzione del Tabularium.
Vedere Senato romano e Tempio della Concordia (Roma)
Tempio di Antonino e Faustina
Il tempio di Antonino e Faustina è un tempio del Foro Romano di Roma dedicato all'imperatore Antonino Pio e alla moglie Faustina. Si trova a nord della Regia, tra la basilica Emilia e il tempio del Divo Romolo.
Vedere Senato romano e Tempio di Antonino e Faustina
Tempio di Apollo Palatino
Il tempio di Apollo Palatino era un tempio dell'antica Roma, sul colle Palatino..
Vedere Senato romano e Tempio di Apollo Palatino
Tempio di Bellona (Roma)
Il tempio di Bellona era un antico tempio romano che sorgeva vicino al tempio di Apollo Sosiano e al teatro di Marcello a Roma. Era dedicato a Bellona, dea della guerra italica e fu promesso in voto nel 296 a.C. da Appio Claudio Cieco dopo una vittoria sugli Etruschi, nella zona conosciuta come in circo Flaminio.
Vedere Senato romano e Tempio di Bellona (Roma)
Tempio di Esculapio
Il tempio di Esculapio era un tempio romano situato sull'Isola Tiberina, a Roma.
Vedere Senato romano e Tempio di Esculapio
Tempio di Giove Ottimo Massimo
Il Tempio di Giove Ottimo Massimo (in latino, aedes Iovis Optimi Maximi Capitolini) o di Giove Capitolino, dedicato alla triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva) era il più grande monumento esistente sul Campidoglio.
Vedere Senato romano e Tempio di Giove Ottimo Massimo
Tempio di Iside al Campo Marzio
Il tempio di Iside al Campo Marzio (o Iseo Campense, in latino Iseum Campense) era un santuario dedicato alla dea Iside e al suo consorte Serapide, costruito a Roma nel Campo Marzio, tra il Saepta Iulia e il tempio di Minerva.
Vedere Senato romano e Tempio di Iside al Campo Marzio
Tempio di Traiano
Il tempio di Traiano (o meglio Templum Divi Traiani et Plotinae) era un tempio romano costruito nel II secolo e la cui collocazione è ipotizzata presso il foro voluto dallo stesso imperatore sul limitare del Campo Marzio.
Vedere Senato romano e Tempio di Traiano
Tempio romano
Tra le varie strutture di culto tipiche della religione romana, come altari e sacelli, il più importante edificio sacro della Roma antica è il tempio.
Vedere Senato romano e Tempio romano
Teodorico
Fu re degli Ostrogoti dal 474 e sovrano del Regno ostrogoto in Italia dal 493.
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Teodosio
Fu l'ultimo imperatore dell'impero romano prima della separazione tra Pars Occidentalis e Pars Orientalis. Nel 380 con l'editto di Tessalonica fece del Cristianesimo la religione unica e obbligatoriaCodex Theodosianus, 16, 1.2 dell'Impero; per questo fu chiamato Teodosio il Grande dagli scrittori cristiani e le Chiese orientali lo venerano come santo (San Teodosio I il Grande, commemorato il 17 gennaio).
Vedere Senato romano e Teodosio
Terra bruciata (guerra)
L'espressione terra bruciata (o, più raramente, strategia fabiana) indica una strategia bellica, solitamente adoperata da un esercito in ritirata, consistente nel distruggere tutte le risorse che non si è in grado di asportare in modo da non lasciare possibilità di approvvigionamento al nemico.
Vedere Senato romano e Terra bruciata (guerra)
Tertullo
Nel 410 Roma ospitava l'usurpatore Prisco Attalo, oppositore dell'imperatore d'Occidente Onorio che risiedeva a Ravenna. Attalo nominò console per l'anno Tertullo, un senatore pagano: tale nomina incontrò l'entusiasmo del popolo romano.
Vedere Senato romano e Tertullo
Terza guerra mitridatica
Per terza guerra mitridatica si intende l'ultima fase delle ostilità combattute dai generali romani Lucio Licinio Lucullo e Gneo Pompeo Magno, della Repubblica romana contro il regno del Ponto tra il 74 e il 63 a.C. e videro la definitiva sconfitta e morte di Mitridate VI.
Vedere Senato romano e Terza guerra mitridatica
Tessalonica
Tessalonica (o) fu fondata all'incirca nel 315 a.C. da Cassandro, Re dei Macedoni. Nel 146 a.C. fu conquistata dai Romani e fece parte della provincia romana di Macedonia.
Vedere Senato romano e Tessalonica
Tetrico
La sua sconfitta per mano dell'imperatore romano Aureliano coincise con la riunificazione delle Gallie all'Impero romano. È elencato tra i Trenta Tiranni della Historia Augusta.
Vedere Senato romano e Tetrico
Tetrico iunior
Nel 273 Tetrico iunior fu elevato dal padre al rango di Caesar, ricevendo anche il titolo di princeps iuventutis. Nel gennaio 274 entrò nella capitale di Augusta Treverorum (Treviri), per iniziare il suo primo consolato assieme al padre, ma nell'autunno di quello stesso anno il padre fu deposto dall'imperatore romano Aureliano, e Tetrico iunior apparve nel trionfo del vincitore, pur avendo la vita risparmiata.
Vedere Senato romano e Tetrico iunior
Teuta
Teuta era la moglie di Agron, figlio di Pleurato e re degli Illiri che, avendo sconfitto gli Etoli, per eccessi nei festeggiamenti venne colpito da pleurite e morì nel giro di pochi giorni.
Vedere Senato romano e Teuta
Teutomato
È conosciuto per due menzioni di Giulio Cesare nel suo De bello Gallico (Libro vii, 31 e 46).
Vedere Senato romano e Teutomato
Tiberio
Membro della gens Claudia, alla nascita ebbe il nome di Tiberio Claudio Nerone (Tiberius Claudius Nero). Fu adottato da Augusto nel 4,. e il suo nome mutò in Tiberio Giulio Cesare (Tiberius Iulius Caesar); alla morte del padre adottivo, il 19 agosto 14, ottenne il nome di Tiberio (Giulio) Cesare Augusto (Tiberius (Iulius) Caesar Augustus)L'uso del cognomen Claudiano è attestato unicamente a livello letterario nella dedica da parte di Tiberio in nome suo e del fratello posta nel 6 sul tempio di Castore e Polluce e nel 10 sul Tempio della Concordia, restaurati dal futuro imperatore.
Vedere Senato romano e Tiberio
Tiberio Claudio Candido
Candido era un numida della regione di Cirta e aveva iniziato la carriera politica da cavaliere sotto l'imperatore Marco Aurelio.
Vedere Senato romano e Tiberio Claudio Candido
Tiberio Claudio Pompeiano
Si distinse durante il periodo delle guerre marcomanniche. Fu genero dell'imperatore romano Marco Aurelio e per ben tre volte rifiutò la porpora imperiale.
Vedere Senato romano e Tiberio Claudio Pompeiano
Tiberio Gemello
Tiberio Gemello era figlio di Druso minore e Claudia Livilla. Il padre era figlio dell'imperatore Tiberio e di Vipsania Agrippina, figlia a sua volta del generale Marco Vipsanio Agrippa.
Vedere Senato romano e Tiberio Gemello
Tiberio II Costantino
Tiberio (nome completo: Anicio Trace Flavio Costantino.) era nativo della Tracia e per questo motivo nel suo nome è incluso l'appellativo di Trace.
Vedere Senato romano e Tiberio II Costantino
Tiberio Sempronio Gracco (tribuno della plebe 133 a.C.)
Figlio maggiore dell'omonimo Tiberio Sempronio Gracco di origine plebea e di Cornelia, figlia di Publio Cornelio Scipione Africano, di antica famiglia aristocratica, appartenne quindi all'oligarchia patrizio-plebea.
Vedere Senato romano e Tiberio Sempronio Gracco (tribuno della plebe 133 a.C.)
Tito Flavio Sulpiciano
Sulpiciano nacque a Hierapatna, a Creta, da una famiglia di rango senatoriale; la sua carriera non è nota con precisione, ma all'inizio degli anni 170 fece parte del collegio religioso di rango senatoriale degli Arvali.
Vedere Senato romano e Tito Flavio Sulpiciano
Tito Messio Estricato
Estricato è da identificare con il prefetto dell'annona dell'anno 210. Venne aggregato al Senato romano per volere dell'imperatore Caracalla con il rango di pretore, ma apparentemente non gli venne conferito il comando di una legione.
Vedere Senato romano e Tito Messio Estricato
Tito Quinzio Flaminino
Tito Quinzio Flaminino nacque verosimilmente intorno al 229 a.C., perché, come riportato da Tito Livio, quando presenziò i giochi istmici nel 196 a.C. aveva 33 anni.
Vedere Senato romano e Tito Quinzio Flaminino
Tolomei (famiglia)
I Tolomei furono un'antica e illustre famiglia senese, che una compiacente genealogia volle collegare all'omonima dinastia dei sovrani dell'antico Egitto, alcuni esponenti della quale sarebbero giunti in Toscana durante il regno di Carlo MagnoGiuseppe Corradi, «Tolomei».
Vedere Senato romano e Tolomei (famiglia)
Tolomeo di Mauretania
Tolomeo era imparentato per parte materna sia con la dinastia reale egizia dei Tolomei - dei quali fu anche l'ultimo a portare il nome - grazie a sua nonna Cleopatra, sia con quella dei Giulio-Claudi grazie invece al nonno Marco Antonio, a sua volta nonno anche dell'imperatore Claudio, cognato di Augusto, bisnonno di Caligola e trisavolo di Nerone.
Vedere Senato romano e Tolomeo di Mauretania
Tolomeo V
Asceso al trono a una giovanissima età, il suo regno fu inizialmente gestito da dei reggenti fino al 197-196 a.C., quando Tolomeo raggiunse l'età per governare e fu incoronato ufficialmente re.
Vedere Senato romano e Tolomeo V
Tolomeo VIII
Fu collega del fratello Tolomeo VI Filometore, come faraone, dal 170 a.C. al 164 a.C., re di Alessandria d'Egitto nel 169 a.C., unico sovrano negli anni 164-163 a.C. e re della Cirenaica dal 163 al 145 a.C.
Vedere Senato romano e Tolomeo VIII
Tolomeo XII
Il suo regno fu caratterizzato da forti ingerenze da parte della Repubblica romana, ormai espansa in tutto il bacino del Mediterraneo, che portarono, insieme alla sempre più disastrata situazione finanziaria del regno, anche a rivolte interne.
Vedere Senato romano e Tolomeo XII
Totò e Cleopatra
Totò e Cleopatra è un film del 1963 diretto da Fernando Cerchio.
Vedere Senato romano e Totò e Cleopatra
Totila
Totila ("l'immortale" in lingua gotica) salì al trono dopo la morte di suo zio Ildibaldo e l'assassinio di Erarico, un re dell'etnia dei Rugi, che stava trattando la consegna dell'Italia a Giustiniano.
Vedere Senato romano e Totila
Tracia (provincia romana)
La Tracia (Thrāikē) fu una provincia dell'Impero romano che occupava la regione storica della Tracia, ovvero l'estremità sudorientale della Penisola balcanica che comprendeva l'odierno nordest della Grecia, il sud della Bulgaria e la Turchia europea.
Vedere Senato romano e Tracia (provincia romana)
Trahern
Fu mandato in Britannia dall'imperatore Costantino I a spodestare l'usurpatore Ottavio il Vecchio. Sbarcato nell'isola con tre legioni, prese a Kaerperis, costringendo Ottavio ad arruolare una grande armata, che guidò in battaglia a Winchester, dove vinse.
Vedere Senato romano e Trahern
Traiano
Traiano nacque nella città di Italica, colonia di italici nella provincia dell'Hispania Baetica (attuale Andalusia, Spagna). La gens Ulpia di cui faceva parte proveniva dall'Umbria, in particolare da Todi.
Vedere Senato romano e Traiano
Treboniano Gallo
Il suo regno fu caratterizzato da una lunga serie di disastri, come la peste che colpì l'Impero romano per anniAurelio Vittore, De Caesaribus, XXX, 2.
Vedere Senato romano e Treboniano Gallo
Tribuno della plebe
Il tribuno della plebe fu la prima magistratura plebea a Roma. Il nome deriva dalle antiche tribù formatesi fin dall'età regia.
Vedere Senato romano e Tribuno della plebe
Tribuno militare
Il tribunus militum (ovvero tribuno dei soldati, era sinonimo di capo della tribus fin dai tempi di Romolo) era un ufficiale dell'esercito romano.
Vedere Senato romano e Tribuno militare
Trionfo
Il trionfo era il massimo onore che nell'antica Roma veniva tributato con una cerimonia solenne al generale che avesse conseguito un'importante vittoria.
Vedere Senato romano e Trionfo
Triponzo
Triponzo è una frazione del comune di Cerreto di Spoleto (PG). Situato in Umbria centro-orientale, alla confluenza dei fiumi Corno e Nera, è popolato da circa 45 abitanti (dati Istat, censimento 2001).
Vedere Senato romano e Triponzo
Triumvirato
Il termine triunviro o triumviro (dal latino tres che vuol dire tre e vir che significa uomo → tre uomini) indica ciascuno dei componenti di un gruppo costituito da tre leader di ogni tipo che condividono il potere e il comando su un territorio o un'organizzazione.
Vedere Senato romano e Triumvirato
Tullo Ostilio
Tullo Ostilio, che abitava una domus sulla sommità della Velia, fu scelto dai senatori perché era un romano e perché suo nonno Osto Ostilio aveva combattuto con Romolo contro i Sabini.
Vedere Senato romano e Tullo Ostilio
Ulpiano
Nato a Tiro, nell'allora provincia romana della Siria, attorno al 170, Ulpiano fu fra gli esponenti più importanti della giurisprudenza romana del suo tempo: formulò e sistemò molte norme del diritto amministrativo, diritto civile romano dell'epoca, che rimangono tutt'oggi a fondamento del diritto moderno e materia di studio nelle facoltà di giurisprudenza.
Vedere Senato romano e Ulpiano
Unità militare terrestre
Le unità militari terrestri sono le unità operative o amministrative in cui viene strutturata una forza armata. La branca dell'arte militare che studia l'organizzazione delle unità militari è l'organica.
Vedere Senato romano e Unità militare terrestre
Unni
Gli Unni erano un popolo guerriero nomade, proveniente dalla Siberia meridionale, che giunse in Europa nel IV secolo. Sono particolarmente conosciuti per le incursioni compiute a metà del V secolo contro l'impero romano d'Occidente.
Vedere Senato romano e Unni
Val Bormida
La Val Bormida (Val Burnia in valbormidese) è una valle alpino-appenninica, afferente al bacino idrografico del fiume Bormida, che si sviluppa a partire dalle Alpi liguri, inoltrandosi poi nell'Appennino ligure per un certo tratto dell'entroterra di Savona, proseguendo poi in Piemonte tra le colline dell'alto Monferrato e delle alte Langhe, fino a alla Pianura Padana dove la Bormida confluisce nel Tanaro (ad est di Alessandria).
Vedere Senato romano e Val Bormida
Val Polcevera
La Val Polcevera (Pôçeivia o Ponçeivia in ligure) è una delle principali vallate del genovesato: prende il nome dal torrente Polcevera, uno dei due bacini fluviali che delimitano a ponente e a levante il nucleo storico della città di Genova e sfociano nel mar Ligure (l'altro è il Bisagno, che attraversa l'omonima valle).
Vedere Senato romano e Val Polcevera
Valentiniano I
Ufficiale di origine pannonica, affidò le regioni orientali al fratello minore Valente, e poco dopo, nel 367, associò al trono anche il figlio Graziano.
Vedere Senato romano e Valentiniano I
Valentiniano III
Come imperatore appartenente alla dinastia teodosiana e a quella valentiniana, Valentiniano III fu il simbolo dell'unità dell'impero, la figura attorno alla quale si coagula la lealtà dei sudditi; in realtà, però, il potere fu esercitato da Flavio Ezio, il magister militum (comandante in capo dell'esercito), al quale va ascritta la politica che tenne unito l'impero malgrado le forze centrifughe che lo sconquassavano.
Vedere Senato romano e Valentiniano III
Valeriano
Regnò dal 253 al 260. È il primo esponente della Dinastia valeriana. Dopo la sua ascesa al trono associò suo figlio Gallieno al potere, prima come Cesare e poi come Augusto, nominando a sua volta il secondogenito, Valeriano il giovane, Cesare.
Vedere Senato romano e Valeriano
Vandali
I Vandali (Wandili) erano una popolazione germanica orientale come i Burgundi e i Goti. Plinio il Vecchio sosteneva nella sua Naturalis Historia che di questa popolazione facessero parte anche i Burgundi, i Varinni, i Carini e i Gutoni.
Vedere Senato romano e Vandali
Velletri
Velletri (IPA) è un comune italiano di abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio. Il centro storico sorge sulle propaggini meridionali dei Colli Albani, a. Incluso – ma solo da alcuni – nell'area dei Castelli Romani nonostante la sua lunga tradizione di libero comune.
Vedere Senato romano e Velletri
Veneti
I Veneti, a volte indicati anche come Venetici, Antichi Veneti o Paleoveneti per distinguerli dagli odierni abitanti del Veneto, furono un popolo indoeuropeo che si stanziò nell'Italia nord-orientale dopo la metà del II millennio a.C. sviluppando una propria originale civiltà nel corso del millennio successivo.
Vedere Senato romano e Veneti
Veni, vidi, vici
Veni, vidi, vici (lett. Venni, vidi, vinsi) è la frase con la quale, secondo la tradizione, Gaio Giulio Cesare annunciò la straordinaria vittoria riportata il 2 agosto del 47 a.C. contro l'esercito di Farnace II del Ponto a Zela, nel Ponto.
Vedere Senato romano e Veni, vidi, vici
Verba volant, scripta manent
Verba volant, scripta manent è una locuzione latina che, tradotta letteralmente, significa "le parole volano, gli scritti rimangono". Questo antico proverbio, che trae origine da un discorso di Caio Tito al senato romano, insinua la prudenza nello scrivere, perché, se le parole facilmente si dimenticano, gli scritti possono sempre formare documenti incontrovertibili.
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Vercingetorige
Figlio del nobile Celtillo, fu re degli Arverni, influente popolo gallico insediato nell'attuale regione dell'Alvernia. Nel suo disegno di respingere l'invasione romana, riuscì a coalizzare la maggioranza dei popoli gallici e dei loro comandanti.
Vedere Senato romano e Vercingetorige
Vero (senatore)
Vero era un senatore e comandante della Legio III ''Gallica'' in Siria. I suoi soldati avevano acclamato imperatore Eliogabalo nel 218, sostenendolo contro l'imperatore Macrino fino alla vittoria, ma furono molto scontenti del governo del giovane sovrano, specialmente per le sue eterodosse idee religiose.
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Vespasiano
Fondatore della dinastia flavia, nono Imperatore, fu il quarto a salire al trono nel 69 (l'anno dei quattro imperatori), ponendo fine a un periodo d'instabilità seguito alla morte di Nerone e definito dallo storico Tacito longus et unus annus ("anno lungo e unico").
Vedere Senato romano e Vespasiano
Vespri asiatici
I Vespri asiatici furono un eccidio commesso in Asia Minore nell'88 a.C.Floro, Compendio di Tito Livio, I, 40.7., casus belli della prima guerra mitridatica.
Vedere Senato romano e Vespri asiatici
Vestini
I Vestini (in latino "Vestīni") erano un popolo italico di lingua osco-umbra, stanziato in una vasta zona che dall'Altopiano delle Rocche e la valle dell'Aterno si estendeva sino al mare Adriatico all'altezza di Penne, includendo Città Sant'Angelo e Pescara, di cui controllavano il porto.
Vedere Senato romano e Vestini
Veto
Il termine veto, dal latino che significa vietare, proibire, interdire (anche: impedire, opporsi), (o intercesso) indica un atto formale con il quale un'autorità investita di tale potere è in grado di bloccare, temporaneamente o definitivamente, una deliberazione amministrativa, legislativa o politica emessa da un'altra autorità.
Vedere Senato romano e Veto
Vettio Agorio Pretestato
Fu uno degli ultimi esponenti di rilievo della religione romana, che cercò di proteggere e custodire dall'avanzata del Cristianesimo; fu sacerdote e iniziato di molti culti, oltre che studioso di letteratura e filosofia.
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Via Aurelia
La via Aurelia è un'antica strada consolare romana che costeggiava il mar Tirreno e il mar Ligure fino alla Gallia. Fu costruita da un magistrato della gens Aurelia, probabilmente nel 241 a.C. dal censore Gaio Aurelio Cotta, oppure nel 200 a.C. da suo figlio, il console Gaio Aurelio Cotta, per collegare Roma all'Etruria appena sottomessa.
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Via della seta
Per via della seta (in cinese) s'intende il reticolo, che si sviluppava per circa km, costituito da itinerari terrestri, marittimi e fluviali lungo i quali nell'antichità si erano snodati i commerci tra l'Impero cinese e l'Impero romano.
Vedere Senato romano e Via della seta
Via Ostiense
La via Ostiense (in latino: via Ostiensis) era una strada romana che portava da Roma ad Ostia, dopo aver percorso 24 chilometri (16 miglia).
Vedere Senato romano e Via Ostiense
Victrix causa diis placuit sed victa Catoni
La locuzione latina Victrix causa diis placuit sed victa Catoni, tradotta letteralmente, significa: "la causa vincitrice piacque agli dèi, ma quella sconfitta a Catone".
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Vigilanza privata
La vigilanza privata è l'attività, posta in essere da persone o da enti preposti che operano nel campo della sicurezza privata, a tutela di beni - mobili o immobili - persone e/o enti pubblici o privati.
Vedere Senato romano e Vigilanza privata
Vigintisexviri
Vigintisexviri (sing. vigintisexvir) e più tardi vigintiviri. erano un collegio (collegium) di magistrati minori (magistratus minores) nella Repubblica romana; il nome letteralmente significa Ventisei uomini.
Vedere Senato romano e Vigintisexviri
Villa d'Este (Tivoli)
La villa d'Este di Tivoli è una villa del Rinascimento italiano e figura nella lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
Vedere Senato romano e Villa d'Este (Tivoli)
Villa romana del Casale
La Villa romana del Casale è un edificio abitativo tardo antico, popolarmente definito villa nonostante non abbia i caratteri della villa romana extraurbana quanto piuttosto del palazzo urbano imperiale, i cui resti sono situati a circa quattro chilometri da Piazza Armerina, in Sicilia.
Vedere Senato romano e Villa romana del Casale
Villa romana di Torvaianica
La villa romana di Torvaianica è stata scoperta per caso (in via Siviglia) durante i lavori per la costruzione di una rete fognaria all'inizio del 2006; dopo i primi interventi della soprintendenza dei beni archeologici del Lazio finanziati dal Comune di Pomezia, nell'ottobre del 2006 la stessa ha ripreso gli studi dell'area, che oggi si presenta recintata.
Vedere Senato romano e Villa romana di Torvaianica
Vipsania Agrippina
Vipsania Agrippina era figlia del console Marco Vipsanio Agrippa, amico dell'imperatore Augusto, e della prima moglie Pomponia Cecilia Attica; era quindi nipote, da parte materna, di Tito Pomponio Attico, amico di Cicerone, e di Cecilia Pilia, parente di Marco Licinio Crasso.
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Virio Lupo (console 278)
Virio Lupo fu console suffetto, probabilmente prima del 275, e, come consolare, venne assegnato alla regio II Caelimontium, uno dei quartieri di Roma, secondo la pratica iniziata dall'imperatore Alessandro Severo di assegnare un consolare a ciascuna regio.
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Vite dei Cesari
Le Vite dei Cesari conosciuto anche come Vita dei Cesari o Vite dei dodici Cesari (titolo originale latino De vita Caesarum) sono un'opera storiografica di Svetonio.
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Vitellio
Originario della Campania (probabilmente di Nuceria), fu imperatore dal 16 aprile al 20 dicembre del 69, terzo a salire sul trono durante l'anno detto dei quattro imperatori.
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Vittoria (divinità)
Vittoria, nella mitologia romana è la dea personificante la vittoria in battaglia ed era associata a Bellona.
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Vittoriano
Il Monumento nazionale a Vittorio Emanuele II o (mole del) Vittoriano, chiamato per sineddoche Altare della Patria, è un monumento nazionale italiano situato a Roma, in piazza Venezia, sul versante settentrionale del colle del Campidoglio; è opera dell'architetto Giuseppe Sacconi.
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Zecche romane
La moltiplicazione delle zecche imperiali, luogo dove si coniano le monete, è un fenomeno che appare tardi nell'Impero romano, a partire dalla crisi del III secolo.
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Zenone (imperatore)
Di origine isaurica e per questo considerato quasi un barbaro dal popolo di Costantinopoli, Zenone iniziò la carriera militare nella guardia imperiale; ottenne presto il favore dell'imperatore Leone I, che vide in lui la persona adatta a ridimensionare l'influenza del potente generale germanico Ardaburio Aspare.
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10 gennaio
Il 10 gennaio è il 10º giorno del calendario gregoriano. Mancano 355 giorni alla fine dell'anno (356 negli anni bisestili).
Vedere Senato romano e 10 gennaio
15 marzo
Il 15 marzo è il 74º giorno del calendario gregoriano (il 75º negli anni bisestili). Mancano 291 giorni alla fine dell'anno.
Vedere Senato romano e 15 marzo
16 gennaio
Il 16 gennaio è il 16º giorno del calendario gregoriano. Mancano 349 giorni alla fine dell'anno (350 negli anni bisestili).
Vedere Senato romano e 16 gennaio
18 marzo
Il 18 marzo è il 77º giorno del calendario gregoriano (il 78º negli anni bisestili). Mancano 288 giorni alla fine dell'anno.
Vedere Senato romano e 18 marzo
18 ottobre
Il 18 ottobre è il 291º giorno del calendario gregoriano (il 292º negli anni bisestili). Mancano 74 giorni alla fine dell'anno.
Vedere Senato romano e 18 ottobre
18 settembre
Il 18 settembre è il 261º giorno del calendario gregoriano (il 262º negli anni bisestili). Mancano 104 giorni alla fine dell'anno.
Vedere Senato romano e 18 settembre
1º gennaio
Il 1º gennaio o primo gennaio è il primo giorno dell'anno nel calendario gregoriano. Mancano 364 giorni alla fine dell'anno (365 negli anni bisestili).
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1º giugno
Il 1º giugno o primo giugno è il 152º giorno del calendario gregoriano (il 153º negli anni bisestili). Mancano 213 giorni alla fine dell'anno.
Vedere Senato romano e 1º giugno
1º settembre
Il 1º settembre o primo settembre è il 244º giorno del calendario gregoriano (il 245º negli anni bisestili). Mancano 121 giorni alla fine dell'anno.
Vedere Senato romano e 1º settembre
21 dicembre
Il 21 dicembre è il 355º giorno del calendario gregoriano (il 356º negli anni bisestili). Mancano 10 giorni alla fine dell'anno. A volte nell'emisfero boreale il solstizio d'inverno (primo giorno d'inverno) cade in questa data, che risulta quindi essere il giorno con meno ore di luce nel corso dell'anno (al 45º N, infatti sorge alle 7:24 e tramonta alle 16:34).
Vedere Senato romano e 21 dicembre
25 settembre
Il 25 settembre è il 268º giorno del calendario gregoriano (il 269º negli anni bisestili). Mancano 97 giorni alla fine dell'anno.
Vedere Senato romano e 25 settembre
28 agosto
Il 28 agosto è il 240º giorno del calendario gregoriano (il 241º negli anni bisestili). Mancano 125 giorni alla fine dell'anno.
Vedere Senato romano e 28 agosto
3 agosto
Il 3 agosto è il 215º giorno del calendario gregoriano (il 216º negli anni bisestili). Mancano 150 giorni alla fine dell'anno.
Vedere Senato romano e 3 agosto
30 agosto
Il 30 agosto è il 242º giorno del calendario gregoriano (il 243º negli anni bisestili). Mancano 123 giorni alla fine dell'anno. Negli anni precedenti quelli bisestili giuliani è l'inizio dell'anno secondo il calendario copto e calendario etiopico.
Vedere Senato romano e 30 agosto
30 giugno
Il 30 giugno è il 181º giorno del calendario gregoriano (il 182º negli anni bisestili). Mancano 184 giorni alla fine dell'anno.
Vedere Senato romano e 30 giugno
Conosciuto come Ordine senatoriale, Ordine senatorio, Regium Consilium, Senato (Storia romana), Senato di Roma, Senatore (storia romana), Senatore romano.
, Assedio di Roma (537-538), Assedio di Siracusa (212 a.C.), Assedio di Veio, Assemblee romane, Astrologia, Atella (città antica), Aternum, Attalo II, Attila, Attila flagello di Dio, Attio Insteio Tertullo, Auctoritas, Augusto (titolo), Augusto - Il primo imperatore, Aulo Cecina Tacito, Aulo Cornelio Cosso, Aulo Irzio, Aulo Postumio Albino (console 99 a.C.), Aureliano, Autorità, Avito, Baccanale, Bacco, Balbino, Basilica dei Santi Felice e Fortunato, Basilica dei Santi Giovanni e Paolo, Basilica di Santa Prassede, Basilica di Santa Pudenziana, Basilica Emilia, Battaglia dei Campi Raudii, Battaglia del fiume Allia, Battaglia del Frigido, Battaglia del Monte Gauro, Battaglia della Selva Litana, Battaglia di Agen, Battaglia di Alesia, Battaglia di Antiochia (218), Battaglia di Azio, Battaglia di Bibracte, Battaglia di Canne, Battaglia di Cartagine (238), Battaglia di Cheronea (86 a.C.), Battaglia di Cinocefale, Battaglia di Eraclea, Battaglia di Farsalo, Battaglia di Filippi, Battaglia di Isso (194), Battaglia di Messina, Battaglia di Naisso, Battaglia di Nicea, Battaglia di Orcomeno, Battaglia di Pidna, Battaglia di Pistoia, Battaglia di Ponte Milvio, Battaglia di Porta San Lorenzo, Bellona (divinità), Bellum Iugurthinum, Berenice (Racine), Biblioteca di Celso, Bibracte, Bojano, Brenno, Britannia (provincia romana), Bruto secondo, Buddismo greco, Burebista, Butrinto, Caenina, Caligola, Caligola (film), Caligola - La storia mai raccontata, Campidoglio, Campo Marzio, Capeliano, Capua (città antica), Carausio, Carlo Ferdinando Lodron, Cartagine, Carthago delenda est, Cassio Dione, Cassio Dione (console 291), Castico, Cato Maior de senectute, Cave ne cadas, Cavea, Caveant consules, Ceionio Rufio Albino (console 335), Celti, Censorio Daziano, Cesaricidio, Cesone Quinzio, Chiesa ortodossa, Claudia Procula, Claudio, Claudio Claudiano, Claudio il Gotico, Claudio Mamertino, Cleopatra, Clipeo, Clodio Albino, Codice teodosiano, Cola di Rienzo, Collegium, Colonna Traiana, 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