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168 relazioni: Ademar Jordan, Aicardo de Fossato, Alegret, Amanieu de la Broqueira, Amelier de Tolosa, Amoros dau Luc, Andreu Febrer, Antonio da Tempo, Arnaut Bernart de Tarascon, Arnaut de Brancalo, Arnaut de Cumenge, Austorc d'Aorlhac, Austorc de Segret, Bartolomeo Asmundo, Bartolomeo Zorzi, Benuccio da Orvieto, Berenguier de Palazol, Bernart Alanhan de Narbona, Bernart Arnaut de Moncuc, Bernart d'Auriac, Bernart de Cornil, Bernart de Durfort, Bernart de la Barta, Bernart de Rovenac, Bernart de Tot-lo-mon, Bernart de Venzac, Bernart Sicart de Maruèjols, Bertran Carbonel, Bertran de Born, Bertran de Born lo Filhs, Bertran de Lamanon, Bertran de Paris, Bertran de Preissac, Bertran de Saissac, Bertran del Pojet, Blacasset, Bonifaci Calvo, Bonifaci VI de Castellana, Cadenet (trovatore), Calega Panzano, Cançoneret de Ripoll, Cantiga de escarnio, Catarismo, Cercamon, Cerverí de Girona, Chantarai d'aquestz trobadors, Colin Muset, Consistori de Barcelona, Consistori del Gay Saber, Contrafactum, ... Espandi índice (118 più) »
Ademar Jordan
Probabilmente partecipò alla crociata albigese, in quanto il suo nome viene ricordato come fautore della fazione tolosana nella Canso de la Crozada.
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Aicardo de Fossato
Gli vengono attribuiti un sirventes e un partimen con Girard Cavalaz. Il sirventes riguarda la vittoria di Carlo I d'Angiò su Corradino nella Battaglia di Tagliacozzo (1268).
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Alegret
Dei suoi componimenti poetici sono rimasti un sirventes (BdT 17,2 "Ara pareisson ll'aubre sec"), una canso (BdT 17,1 "ssi cum selh u'es vencutz sobratz") e un frammento di un salut d'amor (Dompna, c'aves la segnoria).
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Amanieu de la Broqueira
Gli vengono attribuite due cansos prive di partitura musicale. Nei manoscritti o nelle fonti documentali viene citato come Nameus de la broqueira, Amaneus e forse Amaneus de Broquera (1188), fra i testimoni di una donazione fatta nel 1188 da Bernart IV conte d'Armagnac, a favore della chiesa di Sainte-Marie d'Auch.
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Amelier de Tolosa
Della sua opera ci sono pervenuti alcuni sirventes dedicati al conte d'Astarac, nei quali condanna i costumi del secolo, la decadenza della nobiltà e della menestrelleria, la tirannia e l'avarizia dei signori, il clero e i monaci.
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Amoros dau Luc
Della sua opera ci resta solo un frammentario sirventese politico-satirico (En Chantarel, sirventes ab motz plas) sulla spedizione nel 1230 di Enrico III d'Inghilterra sul suolo di Francia insieme ai suoi alleati contro Pietro di Bretagna, per cui la datazione del componimento si suppone possa essere riferibile alla fine del 1229 o comunque prima del 30 aprile 1230.
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Andreu Febrer
In origine artigiano, poté godere tuttavia di un'eccellente formazione perché, quando era ancora molto giovane, venne introdotto nella cancelleria reale.
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Antonio da Tempo
Appartenente ad una famiglia ghibellina di parte scaligera, venne esiliato negli anni 1313-14 e, dopo aver soggiornato a Venezia, ritornò nella sua città natale nel 1321.
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Arnaut Bernart de Tarascon
Le fonti documentali lo registrano come l'ultimo poeta vincitore nel 1484 della violeta nel certame poetico organizzato dal Concistoro di Tolosa.
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Arnaut de Brancalo
Si presume sia stato il figlio probabilmente di un certo Arnaldus de Brantalono publicus notarius (morto prima del 1224) attestato in documenti attinenti agli anni 1204 e 1206.
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Arnaut de Cumenge
Originario della contea di Comminges, in Guascogna, apparteneva al ceto cavalleresco locale. Era cugino del conte Bernardo IV di Comminges (morto nel 1225) e prese parte con lui alla resistenza anticrociata nel corso della crociata contro gli albigesi, partecipando, nel 1218, alla difesa di Tolosa dall'assedio messo in atto da Simone IV di Montfort.
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Austorc d'Aorlhac
Il solo componimento di Austorc, "Ai! Dieus! Per qu'as facha tan gran maleza", venne scritto dopo la sconfitta nel 1250 della settima crociata condotta da Luigi IX di Francia.
Vedere Sirventes e Austorc d'Aorlhac
Austorc de Segret
Scritto in rima, e imitando quello del trovatore italiano Sordello, "Aitant ses plus viu hom quan viu jauzens", il sirventes di Austorc è quasi un planh dedicato a Luigi IX di Francia, morto nel 1270 durante l'ottava crociata.
Vedere Sirventes e Austorc de Segret
Bartolomeo Asmundo
È considerato il primo poeta lirico siciliano. Membro di una importante famiglia patrizia catanese occupò varie cariche pubbliche - più volte giurato fra il 1493 e il 1512 -, fu inoltre «reformatur Studii» del Siculorum Gymnasium nel 1495 e nel 1497, una delle più importanti cariche universitarie.
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Bartolomeo Zorzi
Di Zorzi si sa che svolse la sua attività a Venezia fra il 1260 e il 1290. Era un mercante e durante un suo viaggio a Costantinopoli finì in prigione a Genova, 1266 al 1273, dove compose opere usando lo stile tenzone.
Vedere Sirventes e Bartolomeo Zorzi
Benuccio da Orvieto
Fu uno quei "canterini" che, abbastanza numerosi in Toscana e in Umbria, declamavano le loro storie in ottave per le strade delle città oppure erano chiamati ad allietare banchetti e riunioni di ricchi e nobili con composizioni generalmente burlesche per le quali ricevevano compensi esigui e saltuari che li costringevano a rinnovare continuamente, fra molte lamentele e proteste di miseria, le loro richieste di aiuto dinanzi a coloro che li avevano ingaggiati.
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Berenguier de Palazol
Della sua produzione complessiva sopravvivono dodici cansos, di cui otto (proporzione relativamente alta) con melodie.
Vedere Sirventes e Berenguier de Palazol
Bernart Alanhan de Narbona
Della sua opera poetica ci resta solo una canzone, No posc mudar qu'eu no diga, un sirventes in merito alla perdita di Gerusalemme per mano dei saraceni, sebbene Kurt Lewent non la classifichi come canzone di crociata nel rilevante lavoro sul genere (1905).
Vedere Sirventes e Bernart Alanhan de Narbona
Bernart Arnaut de Moncuc
Bernart Arnaut de Moncuc compose un sirventes, Er quan li rozier, forse, secondo Diez, nella primavera del 1213, anteriore alla battaglia di Muret (durante il periodo della crociata albigese) dove satireggia Giovanni per la sua dilazionata e poco bellicosa attitudine nel non riuscire a sostenere suo cognato Raimondo VI, conte di Tolosa (sposato per la quarta volta nel 1196 con Giovanna, figlia di Enrico II e sorella di Riccardo Cuor di Leone).
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Bernart d'Auriac
Secondo una rubrica del canzoniere in cui il ciclo si è conservato, Bernart era un mayestre de Bezers (maestro di Béziers).
Vedere Sirventes e Bernart d'Auriac
Bernart de Cornil
L'occitanista Camille Chabaneau pensava che nellEquicola di Bernart de Durfort vi fosse non solo vida di Cornil, ma anche molte sue composizioni.
Vedere Sirventes e Bernart de Cornil
Bernart de Durfort
Il suo nome figura in documenti che vanno dal 1199 al 1246. Avrebbe composto una tenzone umoristica o forse sirventese sui pregi messi a confronto di donne giovani e vecchie.
Vedere Sirventes e Bernart de Durfort
Bernart de la Barta
Ha scritto due tenzone, un frammento (cobla) di una satira e un sirventes, "Foilla ni flors, ni chatuz temps ni fredura", un attacco verbale sferrato contro i termini del Trattato di Meaux (1229), tramite il quale Raimondo VII di Tolosa formalizza la sua resa a Luigi IX di Francia, quindi alla fine della crociata albigese.
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Bernart de Rovenac
Del suo intero corpus poetico ci restano solo quattro sirventes. L'atteggiamento onnipresente nella sua poesia è forse meglio espresso in questi versi: Bernart proviene da Rovenac nell'attuale Aude.
Vedere Sirventes e Bernart de Rovenac
Bernart de Tot-lo-mon
Il suo soprannome de Tot-lo-mon sta a significare "di tutto il mondo". Della sua opera ci restano tre lavori. Be m'agrada.l temps de pascor è una contaminazione tra canso d'amors e sirventes.
Vedere Sirventes e Bernart de Tot-lo-mon
Bernart de Venzac
Scrisse in stile marcabruniano, lasciando cinque componimenti moralistici (due cansos e tre sirventes) e un'alba (componimento) religiosa. In alcuni manoscritti, due dei suoi lavori vennero confusi dai copisti con quelli di Marcabru.
Vedere Sirventes e Bernart de Venzac
Bernart Sicart de Maruèjols
Il suo unico lavoro sopravvissuto, un sirventes intitolato Ab greu cossire ("Con grave preoccupazione"), è di interesse storico per il suo commentario sulla crociata albigese e la cultura perduta della Linguadoca in quanto il punto di vista è quello di un nativo.
Vedere Sirventes e Bernart Sicart de Maruèjols
Bertran Carbonel
È una figura polarizzante tra i letterati, e la sua reputazione varia tra le autorità. Del suo corpus poetico ci restano diciotto poesie, oltre a settantadue (Gaunt e Kay) o novantaquattro (Riquer) singole coblas triadas esparsas su temi "edificanti".
Vedere Sirventes e Bertran Carbonel
Bertran de Born
Figlio maggiore del signore di Hautefort, aveva due fratelli, Costantino e Itier. Suo padre morì nel 1178 e Bertran gli succedette come signore.
Vedere Sirventes e Bertran de Born
Bertran de Born lo Filhs
Ha scritto sirventesi e gli vengono attribuiti altri tre componimenti. Ha partecipato alle guerre di Giovanni Senzaterra in Francia. Figlio del famoso trovatore Bertran de Born e della sua prima moglie, Raimonda, nacque subito dopo il matrimonio nel 1179.
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Bertran de Lamanon
Restano ventidue sue composizioni, in particolare tenzoni provocatorie e sirventesi, molti dei quali trattano temi riguardanti le crociate.
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Bertran de Paris
Della sua opera ci è pervenuto un sirventes, classificato da alcuni come enseignamen per joglars,, Gordotz, ie.us fatz un sol sirventes l'an, dedicato alla contessa di Rodez, sua mecenate.
Vedere Sirventes e Bertran de Paris
Bertran de Preissac
Alfred Jeanroy avanza comunque una riserva alquanto incerta secondo cui Bertran de Preissac lo si sarebbe potuto confondere con Bertrand de Pessars, un poeta "francese" attivo all'inizio del XII secolo.
Vedere Sirventes e Bertran de Preissac
Bertran de Saissac
Il nome Bertran de Saissac figura in numerosi documenti. Fu un importante vassallo di Ruggero II Trencavel, visconte di Carcassonne, d'Albie di Béziers (1167-1194).
Vedere Sirventes e Bertran de Saissac
Bertran del Pojet
Nacque a Puget, nei pressi di Nizza e visse la maggior parte della sua vita nel Teunes, la regione intorno a Tolone.Egan, 22–23.
Vedere Sirventes e Bertran del Pojet
Blacasset
Probabilmente era figlio del trovatore Blacatz, come viene dichiarato nella sua vida, sebbene sorgano dubbi a tale proposito.Egan, 23.
Vedere Sirventes e Blacasset
Bonifaci Calvo
Il solo resoconto biografico della sua vita (o parte di essa) si trova nella vida di Bertolome Zorzi, nonostante sia il più importante trovatore genovese dopo Lanfranco Cigala.
Vedere Sirventes e Bonifaci Calvo
Bonifaci VI de Castellana
Viene per la prima volta menzionato nel 1244 e succede a suo padre come signore di Castellana il 13 giugno del 1249. Era un ghibellino bellicoso.
Vedere Sirventes e Bonifaci VI de Castellana
Cadenet (trovatore)
Durante la sua infanzia, Raimondo V di Tolosa e Bertrando I di Forcalquier si trovarono a farsi guerra nella Vaucluse. Suo padre schierato dalla parte del conte di Forcalquier venne ucciso in battaglia e il castello di Cadenet distrutto.
Vedere Sirventes e Cadenet (trovatore)
Calega Panzano
Calega probabilmente apparteneva alla famiglia genovese dei Panzano e aveva un fratello chiamato Corrado. Viene per la prima volta menzionato in documenti contemporanei il 6 luglio del 1248, durante la guerra con l'imperatore Federico II di Svevia, quando probabilmente aveva appena diciotto anni, l'età minima per firmare atti ufficiali a Genova.
Vedere Sirventes e Calega Panzano
Cançoneret de Ripoll
Il Cançoneret de Ripoll o Canzoniere di Ripoll (in latino Carmina Riulpullensa) è un breve canzoniere redatto in catalano e occitano, risalente alla metà del XIV secolo e, ad ogni modo, dopo il 1346, allorché Pietro III il Cerimonioso organizza una manifestazione letteraria, menzionata proprio nel canzoniere.
Vedere Sirventes e Cançoneret de Ripoll
Cantiga de escarnio
La cantiga de escarnio e maldizer è un sottogenere satirico della lirica galiziano-portoghese medievale, derivato dal sirventés provenzale. Questo sottogenere fa parte del periodo letterario chiamato trovadorismo, che nel Portogallo trova espressione tra gli anni 1189 (o 1198?) e il 1385.
Vedere Sirventes e Cantiga de escarnio
Catarismo
Il catarismo è stato un movimento ereticale cristiano, diffuso in diverse zone dell'Europa (Linguadoca e Occitania in Francia, Italia, Bosnia, Bulgaria e Impero bizantino)Piccinni, Gabriella.
Vedere Sirventes e Catarismo
Cercamon
Cercamon è sicuramente un soprannome che in occitano medievale significa "cercamondo", mentre il vero nome, come la sua biografia, sono sconosciuti.
Vedere Sirventes e Cercamon
Cerverí de Girona
Era attivo come poeta alla corte di Giacomo il Conquistatore e Pietro il Grande. Scrisse pastorelle e sirventes e la sua tematica principale riguardava la complessità della vita di corte.
Vedere Sirventes e Cerverí de Girona
Chantarai d'aquestz trobadors
Chantarai d'aquestz trobadors è un sirventes in lingua occitana antica composto nel XII secolo dal trovatore Peire d'Alvernhe. Si ritiene databile tra il 1161 e il 1171, poiché ne risulta un'esecuzione pubblica a Puigverd d'Agramunt, durante i festeggiamenti per le nozze di Raimondo Berengario II di Provenza e Richenza di Polonia.
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Colin Muset
Passa la sua vita nella regione dello Champagne andando di castello in castello e cantando canzoni di sua composizione e suonando la viella.
Vedere Sirventes e Colin Muset
Consistori de Barcelona
Il Consistori (de la Gaya Sciència) de Barcelona ("Accademia della Gaia Scienza") fu un'accademia letteraria fondata a Barcellona da Giovanni il Cacciatore, re d'Aragona e conte di Barcellona, nel 1393 a imitazione del Consistori del Gay Saber fondato a Tolosa settanta anni prima (1323).
Vedere Sirventes e Consistori de Barcelona
Consistori del Gay Saber
Il Consistori del Gay (o Gai) Saber (vale a dire "Concistoro della Gaia Scienza"), detto oggi comunemente Consistori de Tolosa, fu un'accademia poetica fondata a Tolosa nel 1323 per far rivivere e perpetuare la tradizione poetica della lirica trobadorica.
Vedere Sirventes e Consistori del Gay Saber
Contrafactum
Il Contrafactum, nella musica vocale, è un metodo che si riferisce alla sostituzione di un testo cantato con un altro, senza modificare in modo significativo la musica.
Vedere Sirventes e Contrafactum
Dalfinet
Il suo nome significa "piccolo delfino" o se vogliamo "delfinetto", derivato evidentemente dal suo luogo di origine. Ha scritto solo un sirventes, De meg sirventes ai legor, che ci è pervenuto.
Vedere Sirventes e Dalfinet
Dansa
Una dansa o in occitano moderno dança (in catalano) era una forma occitana di poesia lirica sviluppatasi tra i trovatori nel tardo XIII secolo.
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Descort
Il descort (termine occitano derivante dal latino discordia) è un genere poetico medievale affine al lai, ovvero un adattamento cortese, da parte dei trovatori, di musiche probabilmente di origine celtica.
Vedere Sirventes e Descort
Diego Pezelho
È autore di un sirventés politico, dove fingendosi comandante di una fortezza, attacca l'arcivescovo per non cedere la piazza ad Afonso III, giurando fedeltà a Sancho II.
Vedere Sirventes e Diego Pezelho
Domenico Cavalca
Uomo di santi costumi, scrisse opere di argomento religioso o ascetico, in parte originali, in parte tradotte dal latino; inoltre fu docente di teologia a Pisa.
Vedere Sirventes e Domenico Cavalca
Elias Cairel
Ha partecipato alla quarta crociata stabilendosi poi nel Regno di Tessalonica alla corte di Bonifacio I del Monferrato (1204-1208/10) prima di ritornare verso l'Europa occidentale, dove soggiornerà sia in Spagna (alla corte di Alfonso IX, 1210-11) che in Lombardia (1219-1222/24).
Vedere Sirventes e Elias Cairel
Elias de Barjols
Dei suoi componimenti ne sopravvivono tredici, nessuno dei quali ha conservato la musica. Secondo ciò che dice l'antica vida, Elias era figlio di un mercante e proveniva dall'Agenese; il nome del castello (cioè borgo fortificato) natale è, nei manoscritti, peiols, toponimico ad oggi non individuato: l'ultimo editore propone di emendare in Poiols, antico nome di Pujols, borgo strategico dell'Agenese a circa 25 km da Agen (la precedente proposta di Stronski, che l'identificava con Pérols-sur-Vézère, è inammissibile in quanto il luogo non si trova nell'Agenese, bensì nel Limosino).
Vedere Sirventes e Elias de Barjols
Elias de Solier
;Canso de plangh del gran foc de Tholosa Il tema della canzone è quello dell'incendio che aveva colpito una parte della città. Per quanto concerne la struttura metrica, essa è composta da nove stanze di sette versi ottonari, con schema metrico ABBCAAC DEECDDC FGGCFFC, ecc, cioè, ogni stanza ripete la stessa rima (ossitona) in -es ai versi 4° e 7°.
Vedere Sirventes e Elias de Solier
Engenim d'Urre de Valentinès
Ha scritto un sirventes non databile che attacca i "baroni malvagi", il quale inizia con il verso Pois pres s'en fui qe non troba guirensa. L'evidenza interna potrebbe suggerire che fosse stato un valvassore.
Vedere Sirventes e Engenim d'Urre de Valentinès
Enueg
Lenueg o enuig (pronuncia occitana, catalana o) nella poesia provenzale è un sottogenere del sirventese in cui vengono espresse lamentazioni per le preoccupazioni quotidiane e sono enunciate cose fastidiose (il nome significa appunto noia, fastidio, protesta, vessazione,...), al contrario del plazer.
Vedere Sirventes e Enueg
Ermengarda di Narbona
Ermengarda è altrettanto nota per essere stata una trobairitz e mecenate di trovatori, tra i quali Peire Rogier, Giraut de Bornelh, Peire d'Alvergne, Pons d'Ortafas, Salh d'Escola e Azalaïs de Porcairagues.
Vedere Sirventes e Ermengarda di Narbona
Fazio degli Uberti
Di famiglia ghibellina, discendente del celebre Farinata degli Uberti di dantesca memoria, bandito da Firenze nel 1267, visse dalla nascita la vita dello sbandito, condizione alquanto frequente a quei tempi, di volta in volta ospite delle varie corti dell'Italia del nord, in cerca di appoggi per rientrare a Firenze e per risollevare le sorti del partito imperiale.
Vedere Sirventes e Fazio degli Uberti
Ferrarino Trogni da Ferrara
Ferrarino è soprattutto conosciuto come il compilatore di un florilegio di poesia lirica occitana aggiunto alla fine del manoscritto D(Modena, Bibl. Estense, ms. oc, R, 4,4), un canzoniere italiano del 1254.
Vedere Sirventes e Ferrarino Trogni da Ferrara
Feudatario
Nell'Alto e Basso Medioevo fino all'abolizione del feudalesimo nel XIX secolo, il termine feudatario (detto anche signore) indicava genericamente il governatore di un feudo.
Vedere Sirventes e Feudatario
Filippo II di Francia
Gli venne dato il soprannome di Augusto mentre era ancora in vita, in diretto riferimento all'antico titolo dato agli imperatori romani. Potrebbe essergli stato dato perché nato in agosto, o per il significato latino di augēre, ossia aumentare, aggiungere, in riferimento al fatto che nel luglio del 1185 riunì al dominio reale le signorie d'Artois, di Valois, di Amiens, oltre ad una buona parte del Vermandois.
Vedere Sirventes e Filippo II di Francia
Folquet de Lunel
La data di nascita di Folquet può essere conosciuta precisamente in quanto egli stesso ci dice nel suo Romans, scritto nel 1284, che lui aveva allora quaranta anni.
Vedere Sirventes e Folquet de Lunel
Folquet de Romans
Falquet era originario di Romans d'Isèra, un luogo natale condiviso con la trobairitz Bieiris de Romans. La sua vida ci dice che egli era "a suo agio nelle corti e di piacevole conversazione...
Vedere Sirventes e Folquet de Romans
Gap (canzone)
Un gab o gap è un tipo di componimento d'intonazione autoelogiativa della poesia occitana medievale (1100–1350), del tempo in cui i trovatori erano all'apice del successo.
Vedere Sirventes e Gap (canzone)
Garin d'Apchier
Nel XII secolo, il Gévaudan viene ad essere diviso in otto baronie. Guérin de Châteauneuf (della famiglia di Randon) sposa Alix d'Apchier prendendo il titolo di barone di Apchier.
Vedere Sirventes e Garin d'Apchier
Gaucelm Faidit
Viaggiò molto visitando Francia, Spagna e Ungheria. Tra i suoi mecenati conosciuti ci sono Goffredo II duca di Bretagna, Dalfi d'Alvernha e Raimon d'Agout; ha soggiornato una volta a Poitiers, alla corte di Riccardo I d'Inghilterra, per la cui morte scrisse un famoso planh (lamento).
Vedere Sirventes e Gaucelm Faidit
Gavaudan
Originario del Gévaudan, come allude il suo nome (probabilmente un soprannome), scrisse poesie liriche di carattere moralistico, religiose o politiche.
Vedere Sirventes e Gavaudan
Giochi floreali
I giochi floreali erano delle competizioni poetiche correlate storicamente alla premiazione florale. In occitano, la loro lingua originaria, e in catalano sono noti come jocs florals (occitano moderno: jòcs florals o jòcs floraus).
Vedere Sirventes e Giochi floreali
Giraut del Luc
Della sua opera poetica ci restano solo due sirventes in cui attacca verbalmente Alfonso II d'Aragona. Il luogo di nascita di Giraut non può essere identificato con certezza.
Vedere Sirventes e Giraut del Luc
Gormonda de Monpeslier
Il suo solo lavoro pervenutoci, un sirventes, è stato definito "la prima poesia politica scritta da una donna".Städtler, 129. Gormonda ha scritto la risposta, Greu m'es a durar, al famoso sirventes anti-papale di Guilhem Figueira, seguendo la poesia di Figueira in metro e rima per circa venti stanze.
Vedere Sirventes e Gormonda de Monpeslier
Granet
Al servizio di Carlo I d'Angiò quando questi era conte di Provenza, fu rivale di Bertran de Lamanon e Sordello da Goito che criticò aspramente nel sirventese Pos al comte.
Vedere Sirventes e Granet
Guerau III di Cabrera
Nel 1145, in qualità di visconte di Cabrera, fonda il monastero di Roca-rossa. Nel 1149 prende parte nella conquista di Lérida, insieme a Raimondo Berengario IV e al conte di Urgel Ermengol VI.
Vedere Sirventes e Guerau III di Cabrera
Guglielmo di Baux
Guglielmo era il figlio di Bertrando di Baux (6° signore sovrano di Les Baux e primo principe di Orange, che fu uno dei maggiori mecenati della poesia occitana) e di Tiburge de Montpellier Tibors de Sarenom principessa d'Orange, una delle sorelle di Raimbaut d'Aurenga, anche lei una trobairitz.
Vedere Sirventes e Guglielmo di Baux
Guglielmo I Salusio IV
Deciso ad unificare la Sardegna sotto il suo dominio., fu uno dei più importanti giudici sardi e grande protagonista della storia dell'area tirrenica a cavallo tra il XII e il XIII secolo.
Vedere Sirventes e Guglielmo I Salusio IV
Gui de Cavalhon
Probabilmente è anche il Guionet che compose le tenzones e i partimens con Cadenet, Raimbaut de Vaqueiras, Mainart Ros, Pomairol e un certo Guillem.
Vedere Sirventes e Gui de Cavalhon
Guilhelmi
Gli viene attribuito uno scambio di coblas (Tostemps enseing e mostri al meu danScambio di coblas tra Raimon de Miravalh e Guilhelmin su) con il suo maestro Raimon de Miraval, contro il quale sembra abbia composto tenzones e sirventes.
Vedere Sirventes e Guilhelmi
Guilhem de la Tor
La tor (torre, castello) luogo di nascita di Guilhem attualmente non esiste più, ma è quasi certo che si trovasse nelle vicinanze dell'attuale cittadina di La Tour-Blanche in Dordogna.
Vedere Sirventes e Guilhem de la Tor
Guilhem Fabre
Potrebbe essere lo stesso dedicatario di En Guillems Fabres, sap fargar, un poema eulogistico di Bernart d'Auriac.
Vedere Sirventes e Guilhem Fabre
Guilhem Peire Cazals de Caortz
Nacque o visse a Cahors, Quercy, da cui il suo nome "de Caortz". Della sua opera poetica ci restano undici componimenti, tra cui una tenzone.
Vedere Sirventes e Guilhem Peire Cazals de Caortz
Guillem Ademar
Nobile di nascita, ma molto povero, ha viaggiato tra le corti di Albi, Tolosa, Narbona e Spagna, ottenendo in vita notevole fama tanto dall'esser satireggiato dal Monaco di Montaudon.
Vedere Sirventes e Guillem Ademar
Guillem Augier Novella
Augier trascorre l'inizio della sua carriera alla corte dell'imperatore Federico II fino al 1230, dove viene associato a personaggi quali Guilhem Figueira e Aimery de Pégulhan.
Vedere Sirventes e Guillem Augier Novella
Guillem de Berguedà
Fu il poeta catalano più prolifico del dodicesimo secolo, sebbene avesse composto in occitano. Ci sono pervenute trentuno delle sue poesie, in massima parte sirventesi, "di solito violenti e osceni, che riflettono il suo carattere e la vita turbolenta", oltre ad alcune cansos.
Vedere Sirventes e Guillem de Berguedà
Guillem de Masdovelles
La sua famiglia era originaria del Penedès, ma egli fu attivo a Barcellona, dove diventa un leader civico. I suoi quindici componimenti poetici si sono conservati a fianco dell'opera di suo nipote, Joan Berenguer, in un canzoniere compilato da Joan intorno al 1470, il Cançoner dels Masdovelles.
Vedere Sirventes e Guillem de Masdovelles
Guillem de Montanhagol
Ci ha lasciato sette cansos e sei sirventes, oltre a una tenzone (nello specifico, un partimen) con Sordello (forse facendo trasparire un breve soggiorno in Lombardia) per un totale di quattordici componimenti sopravvissuti.
Vedere Sirventes e Guillem de Montanhagol
Guillem Figueira
Stretto collaboratore sia di Aimery de Pégulhan e Guillem Augier Novella, era molto popolare tra le classi inferiori.
Vedere Sirventes e Guillem Figueira
Guillem Magret
Secondo quando viene riportato nella sua vida, egli era un giocatore d'azzardo e un gabelliere, con la possibilità di spendere tutto ciò che guadagnava frequentando taverne e giocando, finendo per trovarsi sempre male in arnese.
Vedere Sirventes e Guillem Magret
Guillem Rainol d'At
Guilhem Rainol era probabilmente il Guilelmus Ranoli, testimone a un documento di Alfonso II di Provenza nel 1209. Nel manoscritto trobadorico D (1254, ora alla Biblioteca Estense, Modena), nell'Italia settentrionale, la poesia A tornar m'er enquer al primer us viene attribuita a Guillems Raouls, probabilmente un errore ortografico per Guilhem Rainol.
Vedere Sirventes e Guillem Rainol d'At
Guiraut de Salignac
Il suo castello era quello di Salignac.
Vedere Sirventes e Guiraut de Salignac
Hue de la Ferté
Hue era un sostenitore di Pierre de Dreux, duca di Bretagna. La sua poesia En talent ai que je die è modellata su En chantant m'estuet complaindré (1228–1230) di Gace Brulé.
Vedere Sirventes e Hue de la Ferté
Iacopo da Benevento
Non va confuso con l'omonimo frate domenicano Giacomo da Benevento, anch'egli autore in latino, ma fiorito invece un secolo dopo.
Vedere Sirventes e Iacopo da Benevento
Isnart d'Entrevenas
Isnart ebbe possedimenti nei territori di Agoult (da cui la famiglia prende il nome), Pontevès e Entrevennes. La sua poesia implica un soggiorno in Lombardia.
Vedere Sirventes e Isnart d'Entrevenas
Jacques de Cambrai
Ha composto quattro chansons courtoises, una pastourelle, sei chansons devozionali e una rotrouenge mariana. Il manoscritto di Berna, in cui sono unicamente conservati la maggior parte dei suoi lavori, annota che la sua Haute dame, com rose et lis fosse stata modellata su (vale a dire un contrafactum di) Ausi com l'unicorne sui di Teobaldo I di Navarra e Mere, douce creature su Quant voi la glaie meure di Raoul de Soissons.
Vedere Sirventes e Jacques de Cambrai
Jacques de Cysoing
Ha scritto nove canzoni che sopravvivono tutte con le loro melodie. Probabilmente nato in una nobile famiglia fiamminga a Cysoing, "messire" Jacques probabilmente visse durante il regno di Guy di Dampierre come Conte delle Fiandre (1251–1305), dato che egli indirizza il suo serventois Li nouviaus tans al conte.
Vedere Sirventes e Jacques de Cysoing
Jaufre Reforzat de Trets
Era inoltre membro della famiglia di Baus, figlio di Raimondo Goffredo II di Marsiglia. Jaufre viene documentato come visconte di Marsiglia già nel 1213.
Vedere Sirventes e Jaufre Reforzat de Trets
Jausbert de Puycibot
Dei suoi componimenti ne sopravvivono quindici (quattordici dei quali sono cansos), in massima parte convenzionali, tranne qualcuno dotato di una "certa sensibilità".
Vedere Sirventes e Jausbert de Puycibot
Jehan Erart
Della sua opera poetica ci restano undici pastourelles, dieci grand chants e un serventois.
Vedere Sirventes e Jehan Erart
Joan de Castellnou
Ci ha lasciato cinque o sei cansos, tre vers, una dansa, un conselh e un sirventes. Tuttavia, i suoi componimenti più famosi sono quelli non lirici: una grammatica (compendi) chiamata Las flors del gay saber, estier dichas las Leys d'amors e un glossario (glosari) sul Doctrinal (1324) del suo predecessore, Raimon de Cornet.
Vedere Sirventes e Joan de Castellnou
Johan Esteve de Bezers
Nell'unico canzoniere in cui sono contenuti i suoi undici componimenti, viene chiamato En Johan Esteve de Bezers, oppure Olier de Bezers, il che implica che egli forse era stato un vasaio.
Vedere Sirventes e Johan Esteve de Bezers
Johan Soarez Coelho
Membro della fidalguía portoghese del Portogallo settentrionale, partecipò alla conquista dell'Algarve e più tardi avrebbe avuto un ruolo importante nell'amministrazione portoghese, per cui soggiornò lungamente alla corte di Castiglia.
Vedere Sirventes e Johan Soarez Coelho
Lambert Ferri
Nel 1268 risulta canonico e diacono del monastero e rimane ad esso associato fino al 1282. È stato un popolare interlocutore nei jeux partis, di cui ne sopravvivono circa ventisette fra lui e altri compositori, tra cui Jehan Bretel, Jehan le Cuvelier d'Arras, Jehan de Grieviler, Jehan de Marli, Phelipot Verdiere, Robert Casnois e Robert de La Pierre.
Vedere Sirventes e Lambert Ferri
Lanfranco Cigala
Come molti italiani colti del suo tempo - varrà la pena di ricordare il veneziano Bartolomeo Zorzi, il marchese Alberto Malaspina dei signori di Lunigiana e il più famoso Sordello da Goito tanto ammirato da Dante -, Lanfranco scelse di comporre opere poetiche in occitano.
Vedere Sirventes e Lanfranco Cigala
Letteratura occitanica
La letteratura occitanica — talvolta ancora chiamata letteratura provenzale — si sviluppò nel sud della Francia con una produzione di liriche prevalentemente amorose in lingua d'oc e si svolse parallelamente alla produzione letteraria in lingua d'oïl che diede l'avvio alla letteratura francese.
Vedere Sirventes e Letteratura occitanica
Lirica galiziano-portoghese
La poesia lirica galiziano-portoghese (trovadorismo in portoghese; trobadorismo in galiziano) si sviluppò nel medioevo, principalmente tra il XII e il XIV secolo, scritta in galiziano-portoghese, la lingua primitiva da cui deriveranno successivamente il portoghese e il galiziano moderni.
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Lista di trovatori e trobairitz
Questa lista di trovatori e trobairitz, suddivisa per nazionalità, comprende quei poeti e compositori medioevali che hanno scritto liriche e poemi in occitano.
Vedere Sirventes e Lista di trovatori e trobairitz
Lorenç Mallol
I suoi componimenti sopravvissuti sono composti in antico occitano. Il suo primo nome è anche scritto Laurenç in occitano moderno e Llorenç in catalano moderno.
Vedere Sirventes e Lorenç Mallol
Luchetto Gattilusio
Come guelfo ha svolto un ruolo importante nella più ampia politica lombarda e come trovatore in lingua occitana ci ha lasciato tre descrizioni poetiche del suo tempo.
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Maldit-comiat
Un maldit (in occitano significa "maledizione, anatema") era un genere della letteratura catalana e occitana praticato dagli ultimi trovatori, una canzone che si doleva del carattere o del comportamento di una signora.
Vedere Sirventes e Maldit-comiat
Manfredo I Lancia
I motivi che stanno dietro l'adozione del cognome Lancia da parte di Manfredo sono ignote. Alcuni tardi commentatori, come Iacopo d'Acqui e Antonio Astesano, ne diedero una spiegazione mitica, con riferimento a un periodo in cui sarebbe stato lancifero o capitano della grande lancia dell'imperatore Federico Barbarossa, ma questa notizia non trova conferma nei documenti, dai quali non risulta alcun servizio prestato all'imperatore.
Vedere Sirventes e Manfredo I Lancia
Marcabruno
Le informazioni biografiche che abbiamo di lui sono attinte da due vidasVita in A Vita in K accluse ai suoi componimenti e raccontano storie diverse, poco attendibili, in quanto entrambe elaborate, evidentemente, su riferimenti contenuti nelle sue poesie".
Vedere Sirventes e Marcabruno
Marcoat
Viene spesso citato in concomitanza con Eleonora d'Aquitania ed è collocato in un'ipotetica "scuola" di poesia che comprende Bernart de Ventadorn, Marcabru, Cercamon, Jaufré Rudel, Peire Rogier e Peire de Valeria e altri.
Vedere Sirventes e Marcoat
Matfre Ermengau
Ha scritto una canso, la cui melodia ci è pervenuta, e un sirventes moralizzante. Il suo lavoro più famoso è una grammatica occitana di 34.735 ottonari chiamata il Breviari d'amor, iniziata nel 1288.
Vedere Sirventes e Matfre Ermengau
Monge de Montaudon
Secondo la sua vida, compose "distici mentre si trovava nel monastero e sirventesi su soggetti che erano popolari nella regione"Egan, 70.
Vedere Sirventes e Monge de Montaudon
Musica medievale
Nella storia della musica, la musica medievale è quella musica composta in Europa durante il Medioevo, ovvero nel lungo periodo che va convenzionalmente dal V secolo al XV secolo ed è suddivisa in sottoperiodi che ne distinguono lo sviluppo in quasi un millennio di cultura europea.
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Nicoletto da Torino
Di lui ci restano tre tenzones con Giovanni d'Albusson, Falquet de Romans e Uc de Saint Circ. Nicoletto è probabilmente lo stesso "Nicolet" che appare nell'elenco dei joglars in Li fol e.il put e.il filol, un sirventes di Aimeric de Peguilhan, scritto alla corte dei Malaspina, probabilmente nel 1220 o giù di lì.
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Non puosc mudar un chantar non esparja
Non puosc mudar un chantar non esparja è un sirventes scritto tra il 1188 e il 1189 dal trovatore Bertran de Born in lingua occitana antica.
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Ot de Montcada
A quel tempo era considerato vecchio e obsoleto. Guillem scrive le sue poesie per la melodia composta da Ot, prima che venisse eretta a Vic la torre campanaria in pietra: È possibile che Ot fosse attivo prima del 1038, poiché in quell'anno veniva consacrata la cattedrale di Vic, ritenuta della metà del XII secolo.
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Patrizia Valduga
Patrizia Valduga è nata a Castelfranco Veneto. Iscrittasi alla Facoltà di Lettere a Venezia, ha seguito per quattro anni i corsi di Francesco Orlando (che definì "incontro fondamentale nella mia vita").
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Peire Bremon Ricas Novas
La sua identità provenzale è confermata dalla sua poesia La cart cartier aurem nos autri proensal, in riferimento alla contrapposizione di "noi altri provenzali"; probabilmente fu al servizio del trovatore italiano Sordello da Goito.
Vedere Sirventes e Peire Bremon Ricas Novas
Peire Cardenal
Peire Cardenal nacque a Le Puy-en-Velay, in una nobile famiglia, e fu avviato alla carriera ecclesiastica. Suo padre lo fece entrare nella Canonica di Puy, dove apprese a leggere e cantare.
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Peire de Bussignac
Secondo quanto si legge nella sua vida, proveniva dal "castello di Bertran de Born". Sebbene la sua vida parli di "buoni sirventes" per biasimare le signore per il loro cattivo cattivo comportamento e sirventes che attaccano Bertran, di Peire ci è rimasto solo un sirventes: Quan lo dous temps d'abril, un attacco alle donne pettegole e buone a nulla.
Vedere Sirventes e Peire de Bussignac
Peire de Castelnou (trovatore)
Il suo unico componimento sopravvissuto, Oimais no·m cal far plus long'atendensa, è un sirventes scritto dopo la battaglia di Benevento (1266) o la Battaglia di Tagliacozzo (1268).
Vedere Sirventes e Peire de Castelnou (trovatore)
Peire de la Caravana
Peire fu probabilmente uno dei primi trovatori occitani in Italia: è noto esclusivamente per il sirventese, D'un serventes faire, nel quale incita i comuni dell'Italia settentrionale ad opporsi alla sovranità tedesca.
Vedere Sirventes e Peire de la Caravana
Peire del Vilar
Della sua opera poetica ci resta un sirventese, Sendatz vermeills, endis e ros, dedicato al conte di Rodez, in cui si preannuncia una guerra con gli inglesi, desiderosi di riottenere i possedimenti che avevano perduto in Guienna e in Normandia.
Vedere Sirventes e Peire del Vilar
Peire Guillem de Tolosa
Della sua opera ci è pervenuto solo un sirventes ("En Sordel, que us es semblan"), una tenzone con il poeta italiano contemporaneo Sordello.
Vedere Sirventes e Peire Guillem de Tolosa
Peire Lunel de Montech
Il suo nome sta a indicare lo stato sociale di cavaliere (cavalier) di Montech. Da giovane era stato un trovatore, della cui opera poetica ci resta una canso, una canzone di crociata, un sirventes, un ensenhamen e qualche coblas esparsas a sfondo morale.
Vedere Sirventes e Peire Lunel de Montech
Peirol
Sono trentaquattro le poesie sopravvissute scritte in occitano attribuite a lui; di queste, diciassette (sedici delle quali canzoni d'amore) hanno conservato le melodie. Talvolta viene chiamato Peirol d'Auvergne o Peiròl d'Auvèrnha, ed erroneamente Pierol.
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Pere Salvatge
Potrebbe essere forse lo stesso Peironet che compose poesie insieme a Pietro III. Salvatge scrive un terzo componimento in un ciclo di cinque sirventes nell'estate del 1285.
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Pero da Ponte
Di possibile origine galiziana e scudiero di professione, Afonso Eanes do Coton lo chiama segrel: Fu attivo durante i regni di Ferdinando III e Alfonso X. È autore di 53 testi: 7 cantigas de amor, 7 cantigas de amigo, 23 cantigas de escarnio, 3 satire letterarie contro Sueiro Eanes, 1 planto burlesco, 4 serventesios morali, 2 elogi, 4 plantos, 1 tenzón e 1 partimen.
Vedere Sirventes e Pero da Ponte
Pero Gomez Barroso
Figlio naturale di Gomes Viegas, partecipò alla conquista di Siviglia e di altre città dell'Andalusia, guadagnandosi i favori di Alfonso X, diventando mediatore tra il re i signori ribelli, alleati del re di Granada.
Vedere Sirventes e Pero Gomez Barroso
Pero Mafaldo
È autore di nove componimenti poetici: quattro cantigas de amor convenzionali, due cantigas de amigo, una cantiga de escarnio, contro María Balteira, una satira letteraria e un sirventés morale.
Vedere Sirventes e Pero Mafaldo
Pietro de la Mula
Secondo il biografo della sua vida, era un menestrello e trobaire (trovatore) che si è fermato per lungo tempo nel Monferrato, Cortemilia e Piemonte alla corte di Ottone Del Carretto (fl. 1190–1233).
Vedere Sirventes e Pietro de la Mula
Pistoleta
Il suo nome (in realtà un soprannome) significa in occitano "piccola lettera" (epistola, pistola). Ci ha lasciato undici canzoni, tra cui nove cansos e due tenzones.
Vedere Sirventes e Pistoleta
Pons de Capduoill
Pons partecipa alla terza crociata. Esiliato dalla sua terra nella metà della seconda decade del XIII secolo, viaggiò per Proensa (per la Provenza) per poi partire con la quinta crociata, intorno al 1220, per visitare la Terrasanta, dove, secondo la tradizione, morì dopo aver partecipato alla conquista di Gerusalemme.
Vedere Sirventes e Pons de Capduoill
Puy (società)
Un puy o pui era una società, spesso organizzata come una gilda o confraternita, talvolta di impronta religiosa (cattolica), onde patrocinare eventi musicali e poetici, in genere attraverso lo svolgimento di concorsi.
Vedere Sirventes e Puy (società)
Quarta crociata
La quarta crociata (1202-1204) fu una spedizione armata indetta da papa Innocenzo III all'indomani della propria elezione al soglio pontificio nel 1198 e che coinvolse la cristianità occidentale.
Vedere Sirventes e Quarta crociata
Raimbaut d'Aurenga
Figlio di Guglielmo di Aumelas e di Tiburge, figlia di Raimbaut, conte di Orange. Dopo la morte del padre, i suoi tutori vennero ad essere suo zio Guglielmo VII di Montpellier e sua sorella maggiore Tibors, anche lei importante trobairitz: scrisse molte opere, che nel XVII secolo erano ancora conosciute.
Vedere Sirventes e Raimbaut d'Aurenga
Raimon d'Avinhon
Della sua opera ci resta un sirventes, "Sirvens sui avutz et arlotz", conservato in un manoscritto del 1254. Questo componimento è un'elencazione lunga e umoristica degli impieghi che egli dichiara di avere avuto, compreso bos meges, quant es locs: "un buon medico, all'occorrenza".
Vedere Sirventes e Raimon d'Avinhon
Raimon de Cornet
Autore prolifico, della sua opera sopravvivono più di quaranta componimenti, la maggior parte in occitano, ma anche due in latino.
Vedere Sirventes e Raimon de Cornet
Raimon de Durfort e Turc Malec
Ha scritto la cobla esparsa En Raimon, be.us tenc a grat, l'ultima di una serie di tre sirventes, e in risposta a Raimon de Durfort (anch'egli del Quercy), il quale a sua volta rispondeva ad Arnaut Daniel.
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Raimon de Tors de Marseilha
Originario della "città delle torri (tors)" a Marsiglia (Marseilha), un distretto in cui il vescovo locale possedeva molte torri.
Vedere Sirventes e Raimon de Tors de Marseilha
Raimon Gaucelm de Bezers
Molti dei suoi lavori sono corredati di date nelle rubriche del manoscritto C (un'opera del XIV secolo, adesso catalogato come "BN f.f. 856" alla Biblioteca nazionale di Francia, Parigi), permettendo così con facilità di datare la sua carriera.
Vedere Sirventes e Raimon Gaucelm de Bezers
Raimon Jordan
Esiste una vida di Jordan in molti manoscritti, alcuni accompagnati da una razó, che, come le comuni vidas, ci dice da dove egli provenisse e chi avesse amato.
Vedere Sirventes e Raimon Jordan
Rambaldo di Vaqueiras
In una delle sue vidas leggiamo che... Giovanissimo, Raimbaut divenne joglar (menestrello) e, dopo il 1182, viene ammesso al servizio di Guglielmo del Baus (Guilhem del Bauç), principe d'Orange.
Vedere Sirventes e Rambaldo di Vaqueiras
Ricau de Tarascon
La sua vida lo ritrae come un buon "servitore" di signore. Scrisse sia sirventesi che cansos, ma soltanto due canzoni ci sono pervenute: una canso e una tenzone, "Cabrit, al mieu vejaire", probabilmente insieme a Gui de Cavalhon.
Vedere Sirventes e Ricau de Tarascon
Ricaut Bonomel
Era pervicacemente avverso a Carlo I di Napoli e ai suoi tentativi di assicurarsi un trono in Italia e alla politica papale che dirotta i fondi destinati alla Terrasanta per altri obiettivi.
Vedere Sirventes e Ricaut Bonomel
Rimatori toscani di transizione
I rimatori toscani di transizione, conosciuti anche come rimatori siculo-toscani, sono un gruppo di poeti, che dopo la caduta degli Svevi nel Regno di Sicilia, hanno ereditato la tradizione della poesia siciliana e il suo tema centrale dell'amore, introducendo anche altri temi come la politica, la guerra, la morale e il quotidiano vivere civile.
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Rodrigo Eanes Redondo
Padre del trovatore Fernan Rodriguez Redondo, è imparentato con la famiglia dei Velhos. È autore di sette testi: quattro cantigas de amor, una cantiga de amigo, un sirventés e una tenzone con Lourenço.
Vedere Sirventes e Rodrigo Eanes Redondo
Roi Paez de Ribela
È autore di ventuno componimenti poetici: tredici cantigas de amor (dove viola i preconcetti dell'amor cortese rivolgendosi alla signora chiamandola con il suo vero nome, Dona Leonor) e otto sirventesi.
Vedere Sirventes e Roi Paez de Ribela
Ruggieri Apuliese
Molte sono state le ipotesi fatte su questo personaggio, ma non tutti i critici sono d'accordo sulla loro attendibilità. Dai pochi testi che ci sono pervenuti e dall'analisi dei suoi versi si può comunque ricavare che nacque a Siena, che fu un giullare di professione, forse al servizio di un certo ser Apugliese di Siena, che svolse la sua attività negli anni tra il 1260 e il 1262 e che fu processato da un tribunale ecclesiastico per atteggiamenti eretici.
Vedere Sirventes e Ruggieri Apuliese
Satira
La satira (dal latino satura lanx: il vassoio vuoto riempito di primizie in offerta agli dei) è un genere della letteratura, delle arti e, più in generale, di comunicazione, caratterizzata dall'attenzione critica ai vari aspetti della società, mostrandone le contraddizioni e promuovendo il cambiamento.
Vedere Sirventes e Satira
Serventese
Il serventese, detto anche sirventese o sermentese, è un componimento strofico della metrica italiana che utilizza schemi e argomenti vari, anche se preferisce quelli a carattere didascalico e narrativo, sorto intorno al XIII e XIV secolo.
Vedere Sirventes e Serventese
Storia della letteratura italiana
La storia della letteratura italiana ha le sue origini nel XII secolo, quando nelle diverse regioni della penisola italiana si iniziò a scrivere in italiano con finalità letterarie.
Vedere Sirventes e Storia della letteratura italiana
Taurel
Taurel a Falconet: Il Torraca giunge "a riconoscervi un signore italiano, Torello di Strata, podestà di Parma nel 1221 e nel 1227, di Firenze nel 1233, di Pisa nel 1234, di Avignone nel 1237", da cui secondo la tradizione trasse spunto il Boccaccio per una delle sue celebri novelle, il "Torello d'Istria da Pavia".
Vedere Sirventes e Taurel
Termagante
Nell'Europa medievale, Termagante o Tervagante era il nome dato a un'immaginaria divinità che i cristiani credevano fosse adorata dai musulmani.
Vedere Sirventes e Termagante
Terzina dantesca
La terzina dantesca, o terzina incatenata, o terza rima, è la strofa usata da Dante nella Divina Commedia. Essa è costituita da tre versi endecasillabi, di cui il primo e il terzo rimano tra loro, mentre il secondo rima con il primo e il terzo della terzina successiva.
Vedere Sirventes e Terzina dantesca
Thomas Periz de Fozes
Evidentemente di lingua madre aragonese, il suo occitano è la Koinè letteraria dell'epoca classica dei trovatori (1160–1220) e era a quanto sembra erudito: in genere grammaticalmente e ritmicamente perfetto a parte alcuni errori di declinazione causati dalla sua maggiore familiarità con l'aragonese.
Vedere Sirventes e Thomas Periz de Fozes
Tomier e Palaizi
Palaizi e Tomier furono coinvolti nella crociata albigese. Nel sirventes De chantar farai, scritto forse durante l'assedio di Luigi VIII ad Avignone nel 1226, Loro criticano la crociata albigese e il Papato - "coloro che hanno trasformato la crociata" - per sviare "soccorso e valore" (aiuto e sostegno militare) dal "Sepolcro" (la Terrasanta), un atto di "miscredenza", vale a dire "un peccato contro la fede": La crociata albigese viene descritta come falsa croisada e la canzone ha un ritornello in rime che deve essere stato inteso a destare le passioni in Provenza per la lotta contro i francesi: Segur estem, seignors, / E ferm de ric socors! ("Sicuri stiamo, signori, / E fiduciosi di un grande aiuto").
Vedere Sirventes e Tomier e Palaizi
Torcafol
Si pensa possa essere stato al servizio dei signori del Gévaudan, in particolare dello stesso Garin d'Apchier, con il quale potrebbe probabilmente identificarsi.
Vedere Sirventes e Torcafol
Trobar clus
Il trobar clus (pronuncia occitana, "cantare, comporre in modo difficile, chiuso") è una delle forme che assunse la poesia nella letteratura della lingua d'oc, sviluppata dai trovatori del XII secolo.
Vedere Sirventes e Trobar clus
Trovatore
Durante i secoli centrali del Basso Medioevo (1100–1230), il trovatore (o trovadore o trobadore - al femminile trovatrice o trovatora o trovadora - in occitano trobador pronuncia occitana: tɾuβaˈðuɾ, originariamente tɾuβaˈðoɾ - al femminile trobairitz tɾuβajˈɾits) era un compositore ed esecutore di poesia lirica occitana (ovvero di testi poetici e melodie) che utilizzava la lingua d'oc, parlata, in differenti varietà regionali, in quasi tutta la Francia a sud della Loira.
Vedere Sirventes e Trovatore
Uc Brunet
Della sua opera ci restano sei componimenti. Al di fuori delle proprie opere e quelle di altri trovatori, tra cui una vida, Uc viene menzionato soltanto in un documento datato intorno al 1190, riferito a un accordo tra Uc e l'abbazia di Bonnecombe, mediante il quale Uc richiedeva libera dimora per sé stesso, per cinque dei suoi cavalieri e un per un servitore.
Vedere Sirventes e Uc Brunet
Uc de Lescura
L'identificazione della sua presunta città natale, Lescura, è ignota. Vi è una Lescure nell'Ariège, Aveyron e Tarn. In base ai riferimenti contenuti nella sua opera, lo storico Alfred Adler lo colloca alla corte di Alfonso VIII di Castiglia (che lui chiama "imperatore") e in Catalogna.
Vedere Sirventes e Uc de Lescura
Uc de Mataplana
Huguet era nipote di Ponç de Mataplana, attaccato dal trovatore Guillem de Berguedà e lamentato da lui in un planh. Viene documentato costantemente a cominciare dal 1185 fino alla sua morte, mentre nel 1197, per la prima volta, risulta sposato con una donna chiamata Sança.
Vedere Sirventes e Uc de Mataplana
Uc de Saint Circ
Uc è molto importante per gli storici moderni in quanto sembra sia il probabile autore di diverse vidas e razós di altri trovatori, ma soltanto una, quella di Bernard de Ventadorn, esiste sotto il suo nomeGaunt and Kay, 290.
Vedere Sirventes e Uc de Saint Circ
Conosciuto come Serventois, Sirventese.