Nato a Gubbio tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo da famiglia benestante, figlio di tale Bastiano (o Sebastiano), non sono conosciuti molti dettagli circa la sua vita, anche a causa dell'ampia diffusione in area eugubina del nome Ubaldo, che ha spesso confuso gli studiosi e causato sovrapposizioni con altri omonimi vissuti nello stesso periodo.
Il Teleutelogio è un trattato morale in forma dialogica scritto in latino da Ubaldo di Bastiano da Gubbio tra il 1326 e il 1327. L'opera inscena un dialogo tra l'autore stesso e la Morte, la quale mette in guardia circa la caducità della vita, la tentazione dei vizi da rifuggire e l'importanza di un percorso personale nella grazia di Dio.