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13 relazioni: Aldo Giordani (direttore della fotografia), Alfio Caltabiano, Carlo Rustichelli, Consalvo Dell'Arti, Dante Maggio, Eugenio Alabiso, Gérard Herter, Ivano Staccioli, Karin Schubert, Luigi Rovere, Riccardo Salvino, Sandro Dori, Tano Cimarosa.
Aldo Giordani (direttore della fotografia)
Attivo dai primi anni quaranta, è noto soprattutto per il suo lavoro all'interno del western all'italiana (Lo chiamavano Trinità..., 1970) e nellOdissea televisiva del 1968.
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Alfio Caltabiano
Noto anche con gli pseudonimi anglofili: Al Northon, Alf Randal e Alf Thunder, fu regista e sceneggiatore di alcuni film tra i quali Comandamenti per un gangster (1968) e Tutti figli di Mammasantissima (1973), nonché stuntman e coreografo.
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Carlo Rustichelli
Diplomato in pianoforte e composizione, dopo una breve parentesi teatrale esordisce nella musica da film con Gli ultimi filibustieri (1943).
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Consalvo Dell'Arti
A partire dall'inizio degli anni sessanta, è uno dei più prolifici attori caratteristi del cinema italiano. Partecipa ad un numero notevole di film, arrivando anche a dieci/quindici all'anno.
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Dante Maggio
Esponente di una storica famiglia di artisti napoletani, di tutti i componenti, insieme alla ben più nota sorella Pupella, è stato quello con all'attivo la maggiore attività professionale.
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Eugenio Alabiso
È stato il curatore del montaggio cinematografico di circa 150 film dal 1962 a oggi. Tra i lavori più conosciuti di Alabiso (talora accreditato come Eugene Ballaby) sono i film frutto della collaborazione con il regista Sergio Leone, ossia Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo.
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Gérard Herter
Fratello della fotografa di moda Elsa Haertter, decise di francesizzare la grafia del proprio nome e cognome.
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Ivano Staccioli
Caratterista, con una preparazione da teatro di prosa, è stato interprete di svariati film di genere, in tutto una sessantina di titoli fra film comici, storici, peplum e in costume, d'avventura, western, softcore, thriller, nazisploitation e poliziotteschi.
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Karin Schubert
Divenne molto nota in Italia negli anni settanta durante il periodo d'oro del cinema di genere e della commedia sexy all'italiana.
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Luigi Rovere
Nativo di Acqui si trasferisce a Torino quattordicenne e inizia a lavorare come garzone di falegnameria; in pochi anni trasforma la sua semplice bottega in una fabbrica di mobili e di oggettistica d'arredamento specializzata nella realizzazione di elementi in legno per apparecchi radio che verso la fine degli anni trenta annovererà oltre cento operai.
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Riccardo Salvino
A partire dagli anni settanta è stato un caratterista molto presente nel cinema italiano. Famoso inizialmente per ruoli da coprotagonista in thriller e commedie sexy, come Il tuo vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave di Sergio Martino, è poi passato al poliziottesco, come Quelli della calibro 38 di Massimo Dallamano, oppure La polizia è sconfitta di Domenico Paolella.
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Sandro Dori
Sandro Dori iniziò la sua carriera cinematografica nella prima metà degli anni sessanta alternando l'attività di attore cinematografico alla carriera teatrale e al doppiaggio.
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Tano Cimarosa
Fratello dei meno conosciuti attori Michele e Giovanni, dalla natia Sicilia si sposta a Roma, dove nei primi anni cinquanta del XX secolo inizia la carriera di attore, impersonando quasi sempre lo stereotipo del siciliano medio, istintivo e sanguigno, dai ruoli comici a quelli drammatici.