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26 relazioni: Alceste de Ambris, Alighiero Ciattini, Alleanza del Lavoro, Angelo Oliviero Olivetti, Arnaldo Guerrini, Carlo Trabucco, Decio Bacchi, Eccidio di Decima, Edmondo Rossoni, Fasci italiani di combattimento, Filippo Corridoni, Giuseppe Malagodi (sindacalista), I Congresso dei Fasci italiani di combattimento, II Congresso dei Fasci italiani di combattimento, Livio Ciardi, Pagine Libere, Programma di San Sepolcro, Sergio Panunzio, Sindacalismo fascista, Sindacalismo nazionale, Sindacalismo rivoluzionario, Storia di Vicenza, Unione Italiana del Lavoro, Unione Italiana del Lavoro (1950), Unione Sindacale Italiana, Vittorio Picelli.
Alceste de Ambris
Fu parlamentare del Partito Socialista Italiano e cofondatore del Fascio d'azione rivoluzionaria nonché fratello di Amilcare De Ambris.
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Alighiero Ciattini
Alighiero Ciattini è stato uno scrittore, un tipografo, un letterato di formazione autodidatta e un politico presto scomparso dal palcoscenico della vita politica attiva anche per sua scelta personale.
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Alleanza del Lavoro
Lalleanza del lavoro fu una coalizione ideata nel 1922 fra forze proletarie.
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Angelo Oliviero Olivetti
Tra i maggiori esponenti del sindacalismo rivoluzionario, fu poi uno tra i più importanti teorici del sindacalismo fascista e del corporativismo.
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Arnaldo Guerrini
Diede apporto rilevante alla creazione di un vasto e organizzato movimento antifascista in Italia, soprattutto in Romagna.
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Carlo Trabucco
Diplomatosi presso il Regio Ginnasio Balbo di Torino nel 1915, Trabucco iniziò a collaborare con il periodico Il Foglio dei Giovani, organo del Consiglio Regionale piemontese della Gioventù Cattolica Italiana.
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Decio Bacchi
Dopo le prime esperienze di militanza socialista in Polesine, fu segretario della Camera del Lavoro di Arezzo dal 1908 al 1910 per poi spostarsi a Milano, dove divenne uno dei più importanti leader dell'operaismo milanese e dove divenne direttore del Fascio operaio socialista.
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Eccidio di Decima
Leccidio di Decima fu una strage avvenuta a San Matteo della Decima, frazione del comune di San Giovanni in Persiceto, il 5 aprile 1920 durante una manifestazione di contadini e braccianti promossa dalla Camera del Lavoro.
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Edmondo Rossoni
Dopo aver conseguito la maturità classica aderisce al Partito Socialista Italiano e partecipa attivamente agli scioperi contadini del 1903-1904.
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Fasci italiani di combattimento
I Fasci italiani di combattimento furono il movimento politico fondato a Milano da Benito Mussolini il 23 marzo 1919 ed erede diretto del Fascio d'azione rivoluzionaria del 1915.
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Filippo Corridoni
Esponente del sindacalismo rivoluzionario e del sindacalismo nazionale, inizialmente membro del Partito Socialista Italiano che poi abbandonò in polemica con la scelta neutralista e perché ritenuto non incisivo nella lotta per i lavoratori, poi divenuto fervente interventista di sinistra e amico del futuro capo del fascismo ed ex socialista Benito Mussolini, di cui seguì l'evoluzione ideologica dalla fondazione de Il Popolo d'Italia in poi, cadde in combattimento nei primi mesi della Grande Guerra contro l'esercito dell'Austria-Ungheria.
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Giuseppe Malagodi (sindacalista)
Giuseppe Malagodi, proveniente da un'antica famiglia di proprietari terrieri della Bassa padana, era figlio di Audiface, segretario scolastico, curatore dell'Archivio notarile e Comandante dei Vigili del Fuoco di Cento e di Alessandra Cremonini, maestra di scuola.
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I Congresso dei Fasci italiani di combattimento
Il I Congresso dei Fasci italiani di combattimento si tenne a Firenze il 9 e il 10 ottobre 1919, in seguito alla definizione del programma di Sansepolcro.
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II Congresso dei Fasci italiani di combattimento
Il II Congresso dei Fasci italiani di combattimento si tenne a Milano dal 24 al 25 maggio 1920.
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Livio Ciardi
Macchinista delle Ferrovie dello Stato, nel 1907 aderì al Sindacato Ferrovieri Italiani. Direttore della Camera del lavoro di Piacenza nel 1908, fu inizialmente sindacalista rivoluzionario ma non aderì nel 1912 come lo SFI all'Unione Sindacale Italiana.
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Pagine Libere
Pagine libere (sottotitolo: «rivista quindicinale di politica, scienza ed arte») è una rivista politica e culturale di matrice sindacalista rivoluzionaria, attualmente edita, con il sottotitolo «di Azione Sindacale», da Edizioni Sindacali, casa editrice del sindacato UGL.
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Programma di San Sepolcro
Il programma di San Sepolcro fu pubblicato sotto forma di manifesto politico il 6 giugno 1919 su Il Popolo d'Italia dal comitato centrale dei Fasci italiani di combattimento.
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Sergio Panunzio
Tra i maggiori esponenti del sindacalismo rivoluzionario, in quanto amico intimo di Benito Mussolini, contribuì in maniera decisiva al suo passaggio dal neutralismo all'interventismo nella Grande Guerra.
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Sindacalismo fascista
Con sindacalismo fascista si intende quel settore del sindacalismo improntato sui principi della dottrina fascista del lavoro.
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Sindacalismo nazionale
Il sindacalismo nazionale (anche nazionalsindacalismo) è una variante del sindacalismo, tipicamente associato con quella parte interventista del movimento operaio in Italia, che in seguito avrebbe sostenuto il Partito Nazionale Fascista di Benito Mussolini all'interno del sindacalismo fascista.
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Sindacalismo rivoluzionario
Il sindacalismo rivoluzionario si riferisce ad una molteplicità di movimenti sindacali, uniti da una comune ideologia di base ed evolutisi in diverse direzioni su base nazionale, sviluppatisi maggiormente in Francia, Italia, Spagna, Argentina e Stati Uniti tra l'inizio del Novecento fino agli anni trenta.
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Storia di Vicenza
La città di Vicenza possiede una storia di oltre 2000 anni.
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Unione Italiana del Lavoro
Con Unione Italiana del Lavoro ci si può riferire a.
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Unione Italiana del Lavoro (1950)
LUnione Italiana del Lavoro (UIL) è una confederazione sindacale italiana. Da non confondere con il sindacato omonimo che esistette dal 1918 al 1925, con il quale non vi è alcun legame di continuità se non nel nome, rappresenta lo storico sindacato dell'area socialdemocratica (PSDI e PSI) e repubblicana (PRI).
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Unione Sindacale Italiana
LUnione Sindacale Italiana è stata un sindacato italiano di ispirazione sindacalista rivoluzionaria e anarco-sindacalista. Fondata nel 1912, venne soppressa dal regime fascista nel 1925.
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Vittorio Picelli
Fattorino postale, promosse l'organizzazione sindacale della categoria sino a divenire dirigente.
Vedere Unione Italiana del Lavoro (1918-1925) e Vittorio Picelli
Conosciuto come U.I.L..