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22 relazioni: Anuttarā-samyak-saṃbodhi, Ānanda (monaco), Bodhiruci, Buddismo Mahāyāna, Canone buddista tibetano, Collezione Schøyen, Dharma, Gautama Buddha, Guṇabhadra, Guṇapāramitā, Hīnayāna, Mahāsāṃghika, Natura di Buddha, Pāramitā, Ratnagotravibhāga, Ratnakūṭasūtra, Saṃsāra, Sutra, Taishō Shinshū Daizōkyō, Tathāgata, Upāya, Yeshe De.
Anuttarā-samyak-saṃbodhi
Con la dottrina denominata in sanscrito Anuttarā-samyak-saṃbodhi (devanāgarī: अनुत्तर सम्यक् सम्बॊधि) si intende, nel Buddismo Mahāyāna, indicare la completa e perfetta illuminazione (bodhi) propria dei Buddha.
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Ānanda (monaco)
Fu cugino e uno dei principali discepoli del Buddha storico Siddhartha Gautama, ed è oggi venerato come Custode del Dharma. Nel Buddhismo Tiāntái (che segue lignaggio riportato nel Fu fazang yinyuan zhuan, 付法藏因緣傳), come nel Buddhismo Chán (che segue il lignaggio riportato nel Baolin zhuan, 寳林傳), Ānanda è considerato il secondo patriarca indiano, dopo, e i due sono spesso ritratti accanto al Buddha Shakyamuni.
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Bodhiruci
Originario dell'India settentrionale, Bodhiruci è stato uno dei più prolifici traduttori dal sanscrito al cinese di opere buddiste. Nel Tempio di Shàolín, situato nei pressi dell'allora capitale Luoyang, Bodhiruci completò la traduzione di oltre trenta sutra e commentari mahāyāna.
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Buddismo Mahāyāna
Con il termine sanscrito composto Mahāyāna (devanāgarī: महायान, cinese:, giapponese: daijō, tibetano:, vietnamita: Đại Thừa; coreano: 대승, taesŭng o dae-seung; "Grande veicolo") si intende un insieme di insegnamenti e di scuole buddiste che rifacendosi, tra gli altri, ai Prajñāpāramitā sūtra e al Sutra del Loto, proclamano la superiorità spirituale della via del bodhisattva rispetto a quella dell'arhat, quest'ultima proclamata nel Buddismo dei Nikāya.
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Canone buddista tibetano
Con l'espressione Canone buddista tibetano, o Canone tibetano, si indica, negli studi buddisti, l'insieme di due raccolte di testi propri della letteratura buddista canonica in lingua tibetana e che corrispondono a.
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Collezione Schøyen
La Collezione Schøyen è una delle più grandi raccolte private di manoscritti nel mondo, le cui sedi principali sono a Oslo e a Londra. Istituita nel XX secolo da Martin Schøyen, comprende manoscritti provenienti da tutto il mondo e abbraccia un periodo di anni di storia.
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Dharma
Dharma (AFI) è un termine che presso le religioni dell'Asia meridionale riveste numerosi significati. Può essere tradotto come "dovere", "legge", "legge cosmica", "legge naturale", oppure "il modo in cui le cose sono" o come equivalente del termine occidentale "religione".
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Gautama Buddha
L'esistenza di Gautama è collocata tradizionalmente tra il 566 a.C. e il 486 a.C., ma, data la contraddittorietà delle fonti, studi recenti la pongono due secoli più tardi.
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Guṇabhadra
Fondatore, secondo alcune fonti della tradizione Beizōng (北宗, Scuola settentrionale) del Buddismo Chán (lignaggio giapponese:Zen), della scuola buddista cinese Chán.
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Guṇapāramitā
Con il termine femminile sanscrito guṇapāramitā ("perfezione delle qualità","perfezione dei meriti"; cinese: 功德波羅蜜 gōngdébōluómì; giapponese: kudokuharamitsu; coreano: 공덕바라밀, kongdŏk paramil; tibetano: y on tan pha rol tu phy in pa) si indica quella nozione propria del buddismo mahāyāna, presente in particolar modo nei sūtra che esprimono la dottrina del tathāgatagarbha, quali, ad esempio, il Ratnagotravibhāga, il Mahāyāna Mahāparinirvāṇasūtra e lo Śrīmālādevīsiṃhanādasūtra.
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Hīnayāna
Il termine sanscrito Hīnayāna (हीनयान, anche pāli), (cinese 小乘 xiǎoshèng, giapponese shō jō, coreano 소승 so seung o so sŭng, vietnamita tiểu thừa, tibetano theg pa chung pa) significa "Piccolo veicolo" o "Veicolo stretto".
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Mahāsāṃghika
Mahāsāṃghika è stata una delle più importanti scuole del Buddismo dei Nikāya. L'origine della scuola Mahāsāṃghika è incerta e dibattuta. Secondo certi autori avrebbe avuto origine nella metà del Ⅳ secolo a.C. quando la comunità buddista (sangha), fino a quel momento unita, si scisse in due primi grandi tronconi: la scuola Mahāsāṃghika (grande comunità) e la scuola Sthaviravāda (gli anziani).
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Natura di Buddha
L'espressione italiana Natura di Buddha indica quella dottrina, fondamentale nel Buddhismo Mahāyāna, secondo la quale tutti gli esseri senzienti (sattva) sono già, nella loro natura autentica, dei buddha.
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Pāramitā
Il termine sanscrito pāramitā (devanāgarī पारमिता) è un sostantivo femminile che indica il "condurre alla riva opposta" o il "raggiungimento della riva opposta" o ancora il "completamento di un percorso", come aggettivo (qui privo del diacritico nella ultima vocale a quindi pāramita) indica quello che è "giunto alla riva opposta" oppure quello che ha "attraversato".
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Ratnagotravibhāga
Il Ratnagotravibhāga ("Studio sul lignaggio dei Gioielli"; anche Ratnagotravibhaṅga o più completamente Ratnagotravibhāga-Mahāyāna-Uttaratantra-śāstra; cinese: 究竟一乘寶性論, Jiùjìng yīshèng bǎoxìng lùn, anche 寶性論 Bǎoxìng lùn (lett.
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Ratnakūṭasūtra
Il Ratnakūṭasūtra (sanscrito, devanāgarī:रत्नकूटसूत्र, "Sūtra Cumulo dei Gioielli" anche Mahāratnakūṭasūtra "Grande Sūtra Cumulo dei Gioielli"; cinese: 大寶積經, Dàbǎojījīng; giapponese: Daihōshakukyō; coreano: 대보적경, Taepojŏkkyŏng; vietnamita: Đại bảo tích kinh; tibetano: དཀོན་མཆོག་བརྩེགས་པ། Dkon mchog brtsegs pa) è un sūtra, o, meglio, una collezione di sūtra mahāyāna che riporta 49 sermoni del Buddha Śākyamuni.
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Saṃsāra
Il termine sanscrito (devanāgarī संसार, "scorrere insieme") indica, nelle religioni dell'India quali il Bramanesimo, il Buddhismo, il Giainismo e l'Induismo, la dottrina inerente al ciclo di vita, morte e rinascita.
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Sutra
Il termine sutra deriva dal sanscrito सूत्र, sūtra (in pāli sutta) che significa letteralmente "filo" (dalla radice indoeuropea *syū-, la stessa del latino suere, "cucire"), e nel suo senso originale indica una "breve frase", un "aforisma".
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Taishō Shinshū Daizōkyō
Il Taishō Shinshū Daizōkyō (大正新修大藏經, "Nuova edizione del canone buddista nell'Era Taishō") è l'edizione moderna giapponese del Canone buddista cinese, curata da Takakusu Junjirō (高楠順次郎, 1866–1945) e Watanabe Kaigyoku (渡辺海旭, 1872–1933).
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Tathāgata
Tathāgata (devanagari) — cinese 如来, Rú lái), giapponese, coreano Yeorae (여래), vietnamita Như Lai, tibetano de-bZhin-gShegs-pa — è una parola sanscrita e pāli che si può tradurre come "Colui che così viene" o "Colui che così va"; questa ambiguità è generalmente interpretata come voluta e il termine è tradotto con "colui che viene e va allo stesso modo (di tutti i Buddha)".
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Upāya
Upāya è un sostantivo maschile sanscrito con cui si indicano i "mezzi o espedienti atti a raggiungere uno scopo". È un termine proprio del Buddismo Mahāyāna con cui si indicano i "mezzi abili" dei buddha per aiutare gli esseri senzienti a realizzare la bodhi.
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Yeshe De
Fu monaco buddhista tibetano, traduttore (lotsawa) dal sanscrito al tibetano di oltre duecento opere, saggista e discepolo di Padmasambhava.
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Conosciuto come Srimaladevisimhanadasutra.