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Economie di scala

Indice Economie di scala

La locuzione economie di scala (economies of scale) è usata in economia per indicare la relazione esistente tra aumento della scala di produzione (correlata alla dimensione di un impianto) e diminuzione del costo medio unitario di produzione.

56 relazioni: Adam Smith, Alfred Marshall, Cambridge, Capacità produttiva, Charles Babbage, Concorrenza imperfetta, Concorrenza monopolistica, Concorrenza perfetta, Costo, Costo fisso, Curva di esperienza, David Ricardo, Diseconomie di scala, Divisione del lavoro, Economia, Economia politica, Economie di apprendimento, Economie di rete, Economie di scopo, Economie esterne, Economisti classici, Elasticità (economia), Fattore produttivo, Gestione del ciclo di vita del prodotto, Henry Sidgwick, Il Capitale, Input, Integrale, John Stuart Mill, Karl Marx, Know-how, La ricchezza delle nazioni, Luigi Pasinetti, Marginalismo, Mercato, Monopolio, Nicholas Georgescu-Roegen, Nicholas Kaldor, Output, Piero Sraffa, Prezzo, Rendimenti di scala, Teorie del valore, Thomas Robert Malthus, Vantaggio di costo, William Stanley Jevons, 1776, 1867, 1869, 1871, ..., 1873, 1879, 1883, 1890, 1925, 1926. Espandi índice (6 più) »

Adam Smith

Smith, che studiò filosofia sociale e morale non essendo ancora l'economia una disciplina accademica all'Università di Glasgow e al Balliol College di Oxford, gettò le basi dell'economia politica classica e viene pertanto considerato unanimemente il primo degli economisti classici, sebbene non sia facile individuare con precisione la fine del mercantilismo e l'inizio dell'età classica, poiché per un certo periodo ci fu una sovrapposizione tra le due correnti di pensiero.

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Alfred Marshall

Insegnò economia all'Università di Oxford e successivamente in quella di Cambridge.

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Cambridge

Cambridge (pronuncia) è una città del Regno Unito di 124 000 abitanti.

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Capacità produttiva

Per capacità produttiva nell'economia della produzione si intende generalmente il livello di output che permette all'unità produttiva (impresa, stabilimento, ecc.) di utilizzare i fattori nel modo tecnicamente ed economicamente più efficiente, corrispondente quindi a quel volume di produzione per unità di tempo cui è associato il costo medio unitario minore, quando sia dato e costante l'impianto di produzione.

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Charles Babbage

Nel mondo dell'informatica è conosciuto grazie alle sue macchine: della prima, la macchina differenziale, fu realizzato un prototipo imperfetto mentre la seconda, la macchina analitica, fu solo progettata.

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Concorrenza imperfetta

In economia, per concorrenza imperfetta si intende quella forma di mercato che assume in sé alcune caratteristiche della concorrenza perfetta e altre caratteristiche proprie del monopolio.

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Concorrenza monopolistica

La concorrenza monopolistica è una forma di mercato molto diffusa.

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Concorrenza perfetta

In economia, la concorrenza perfetta è una forma di mercato caratterizzata dall'impossibilità degli imprenditori di fissare il prezzo di vendita dei beni prodotti, che è fissato invece dall'incontro della domanda e dell'offerta, che a loro volta sono espressione dell'utilità e del costo marginale.

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Costo

In economia, management e contabilità, il costo è l'espressione in moneta o altro valore numerario del valore dei beni e servizi utilizzati per la produzione o l'acquisto di un bene o servizio.

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Costo fisso

Con il termine costo fisso (simbolo C0) si indica l'insieme dei costi il cui ammontare è indipendente dalla quantità prodotta.

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Curva di esperienza

In diverse situazioni si può ritenere che una rapida riduzione dei costi, in particolare di quelli diretti, possa accelerare il passaggio del prodotto dalla fase di introduzione a quella caratterizzata da domanda elevata.

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David Ricardo

Di famiglia ebraica sefardita che aveva risieduto per molti anni a Livorno e poi in Olanda, Ricardo - che ebbe un'educazione indipendente, di stampo protestante - visse nel periodo delle guerre napoleoniche.

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Diseconomie di scala

Le diseconomie di scala descrivono il fenomeno in cui l'aumentare della dimensione aziendale provoca un aumento del costo marginale dell'output (bene o servizio) e quindi del costo medio della produzione.

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Divisione del lavoro

Il concetto di divisione del lavoro è un argomento importante nelle teorie economiche, che riguarda in genere tutte le organizzazioni umane, dalle più piccole comunità, come la famiglia, fino alle più grandi aziende multinazionali.

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Economia

Per economia – dal greco (oikos), "casa" inteso anche come "beni di famiglia", e (nomos), "norma" o "legge" – si intende sia l'organizzazione dell'utilizzo di risorse scarse (limitate o finite) quando attuata al fine di soddisfare al meglio bisogni individuali o collettivi, sia un sistema di interazioni che garantisce un tale tipo di organizzazione, sistema detto anche sistema economico.

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Economia politica

L'economia politica è la scienza sociale che si occupa dei metodi con cui l'uomo usa razionalmente poche risorse per soddisfare molte esigenze.

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Economie di apprendimento

Curva di apprendimento o di esperienza Si definiscono economie di apprendimento (EDA) le riduzioni regolari e prevedibili dei costi medi unitari del prodotto che si verificano a seguito dell'aumento del volume di produzione.

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Economie di rete

Le economie di rete o esternalità di rete descrivono una situazione in cui l'utilità che un consumatore trae dal consumo di un bene dipende (in modo positivo o negativo) dal numero di altri individui che consumano lo stesso bene (o che lo abbiano acquistato).

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Economie di scopo

Per economie di scopo, traduzione libera dell'inglese scope economies, si intende il risparmio derivante dalla produzione congiunta di prodotti diversi o con il perseguimento di obiettivi diversi con i medesimi fattori produttivi (stesse risorse, stessi impianti, stesso know-how).

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Economie esterne

Sono economie di scala che invece di riguardare una singola impresa riguardano un intero settore, e che apportano 3 vantaggi principali.

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Economisti classici

Gli economisti classici sono cronologicamente la terza scuola di pensiero economico, dopo il mercantilismo (e il cameralismo) e i fisiocratici, e sono considerati la prima scuola moderna, che fonda la scienza economica come la conosciamo oggi.

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Elasticità (economia)

L'elasticità in economia è definita come il rapporto tra le variazioni percentuali di due variabili.

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Fattore produttivo

Un fattore produttivo (o fattore di produzione, o anche solo fattore) è ciascun elemento necessario alla produzione di un bene o all'erogazione di un servizio.

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Gestione del ciclo di vita del prodotto

La gestione del ciclo di vita del prodotto, o Product Lifecycle Management (PLM) è un approccio strategico alla gestione delle informazioni, dei processi e delle risorse a supporto del ciclo di vita di prodotti e servizi, dalla loro ideazione, allo sviluppo, al lancio sul mercato, al ritiro.

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Henry Sidgwick

Fu uno dei fondatori e il primo presidente della Society for Psychical Research, nonché fondatore del Newnham College della Cambridge University (1875).

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Il Capitale

Il Capitale (Das Kapital) è l'opera maggiore di Karl Marx ed è considerata il testo-chiave del marxismo.

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Input

Input è un termine inglese con significato di "immettere" che in campo informatico definisce una sequenza di dati o informazioni, immessi per mezzo di una "periferica detta appunto di input" e successivamente elaborati.

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Integrale

In analisi matematica, l'integrale è un operatore che, nel caso di una funzione di una sola variabile, associa alla funzione l'area sottesa dal suo grafico entro un dato intervallo \left nel dominio.

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John Stuart Mill

Nato a Pentonville, nel borough londinese di Islington, e figlio dello storico e filosofo scozzese James Mill, amico e seguace di Jeremy Bentham e amico di David Ricardo e Jean-Baptiste Say, fu istruito dal padre in modo molto rigoroso con l'obiettivo esplicito di creare un genio intellettuale dedito alla causa dell'utilitarismo.

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Karl Marx

Il suo pensiero, incentrato sulla critica in chiave materialista dell'economia, della politica, della società e della cultura capitalistiche, ha dato vita alla corrente socio-politica del marxismo.

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Know-how

La locuzione know-how (derivata dalla lingua inglese, letteralmente "sapere come" o "competenza"), talvolta knowhow o know how, identifica le conoscenze e le abilità operative necessarie per svolgere una determinata attività lavorativa.

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La ricchezza delle nazioni

La ricchezza delle nazioni o per esteso Indagine sulla natura e le cause della ricchezza delle nazioni (An Inquiry into the Nature and Causes of the Wealth of Nations), pubblicata il 9 marzo 1776, è la principale opera di Adam Smith, ritenuto il fondatore dell'economia politica liberale.

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Luigi Pasinetti

Professore presso l'università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove ha svolto l'incarico di preside della Facoltà di Economia e Commercio negli anni 1980-1983.

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Marginalismo

In economia il marginalismo è una corrente di pensiero economico sviluppatasi tra il 1870 e 1890.

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Mercato

Il termine mercato, in economia, indica il luogo (anche in senso figurato) e al contempo anche il momento in cui vengono realizzati gli scambi economico-commerciali di materie prime, beni, servizi, denaro, strumenti finanziari eccetera, del particolare sottosistema economico di riferimento.

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Monopolio

Monopolio (dal greco μόνος mònos «solo» e -πώλιον pólion da πωλεῖν polèin «vendere») è una forma di mercato, dove un unico venditore offre un prodotto o un servizio per il quale non esistono sostituti stretti (monopolio naturale) oppure opera in ambito protetto (monopolio legale, protetto da barriere giuridiche).

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Nicholas Georgescu-Roegen

Nato in Romania, si laureò in statistica all'Università Sorbona di Parigi, e successivamente ebbe importanti incarichi pubblici nel suo paese.

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Nicholas Kaldor

Nato nel 1908 con il nome di Káldor Miklós a Budapest, allora parte dell'impero austro-ungarico, inizia lì la sua istruzione.

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Output

Il termine output, dall'inglese messo fuori, emesso (composto della particella E fuori e MITTERE mandare), indica in senso stretto il risultato di una elaborazione ed in senso più ampio il risultato o l'insieme dei risultati prodotti.

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Piero Sraffa

Sraffa nacque a Torino il 5 agosto del 1898 da una benestante famiglia ebraica, figlio unico di Angelo Sraffa (1865–1937), docente di diritto commerciale tra i più eminenti del suo tempo, e di Irma Tivoli (1873–1949).

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Prezzo

Il prezzo è il valore economico di un bene o servizio espresso in moneta corrente in un dato tempo e luogo, che varia in base a modificazioni della domanda e offerta, e deve corrispondere al rapporto fra il ricavo totale desiderato dall'azienda da quella merce e il quantitativo prodotto: In questo parametro si concentra tutta l'informazione a disposizione degli agenti economici.

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Rendimenti di scala

In economia, con la locuzione rendimenti di scala (returns to scale) si indica la relazione esistente tra la variazione degli input di produzione in una unità produttiva e la variazione del suo output.

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Teorie del valore

Si parla di teorie del valore in economia per indicare l'insieme delle concezioni riguardanti la genesi e la determinazione del valore, come proprietà delle merci distinta dal costo e logicamente antecedente rispetto al prezzo, che ne costituisce in tale ottica la manifestazione fenomenica.

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Thomas Robert Malthus

Settimo figlio di Henrietta Catherine Graham e di Daniel Malthus.

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Vantaggio di costo

Il vantaggio di costo (o leadership di costo) è una delle due tipologie di vantaggio competitivo individuate da Michael Porter e rappresenta l'obiettivo della strategia di leadership di costo.

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William Stanley Jevons

È considerato uno dei fondatori della Economia neoclassica e della rivoluzione marginalista, insieme a Léon Walras e Carl Menger.

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1776

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1867

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1869

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1871

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1873

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1879

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1883

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1890

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1925

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1926

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Riorienta qui:

Economia di scala, Scala industriale.

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