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13 relazioni: Andrea Mantegna, Berlino, Ferrara, Gemäldegalerie (Berlino), Giobbe, Giovanni (evangelista), Lapidazione di santo Stefano, Maria Maddalena, Meditazione sulla Passione, Pittura a tempera, Pittura su tela, San Giorgio e il drago (Carpaccio), Vittore Carpaccio.
Andrea Mantegna
Si formò nella bottega padovana dello Squarcione, dove maturò il gusto per la citazione archeologica; venne a contatto con le novità dei toscani di passaggio in città quali Filippo Lippi, Paolo Uccello, Andrea del Castagno e, soprattutto, Donatello, dai quali imparò una precisa applicazione della prospettiva.
Vedere Cristo morto (Carpaccio) e Andrea Mantegna
Berlino
Berlino (AFI:; in tedesco: Berlin) è la capitale e maggiore città della Germania. Città-land e sede del governo tedesco, è uno dei più importanti centri politici, culturali, scientifici, fieristici, economici, commerciali e mediatici del mondo, ed è anche il comune più popoloso dell'Unione europea, con abitanti.
Vedere Cristo morto (Carpaccio) e Berlino
Ferrara
Ferrara (Fràra in dialetto ferrarese) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. Fu capitale del Ducato di Ferrara nel periodo degli Estensi, quando rappresentò un importante centro politico, artistico e culturale.
Vedere Cristo morto (Carpaccio) e Ferrara
Gemäldegalerie (Berlino)
La Gemäldegalerie (letteralmente: «galleria dei dipinti») è un museo di Berlino. Si trova nel complesso del Kulturforum e custodisce una delle raccolte di dipinti più significative a livello mondiale, con opere di artisti europei dal XIII al XVIII secolo, quali Giotto, Botticelli, Raffaello, Mantegna, Lippi, Tiziano, Pittoni, Caravaggio, Antonello da Messina, Van Eyck, Petrus Christus, Dürer, Rubens, Vermeer e Rembrandt.
Vedere Cristo morto (Carpaccio) e Gemäldegalerie (Berlino)
Giobbe
Giobbe (in ebraico: 'Iyyōbh, in greco: 'Ιώβ, nella Vulgata: Iob, in arabo Ayoub ―أيوب Ayyūb―, la variante in turco è Eyüp, e il significato del suo nome probabilmente è "osteggiato", che "sopporta le avversità") è un patriarca idumeo protagonista del Libro di Giobbe, libro dei Ketuvim della Bibbia ebraica e classificato dai cristiani tra i libri sapienziali dell'Antico Testamento.
Vedere Cristo morto (Carpaccio) e Giobbe
Giovanni (evangelista)
Secondo le narrazioni dei vangeli canonici, era il figlio di Zebedeo e Salome e fratello dell'apostolo Giacomo il Maggiore. Prima di seguire Gesù, era discepolo di Giovanni Battista.
Vedere Cristo morto (Carpaccio) e Giovanni (evangelista)
Lapidazione di santo Stefano
La Lapidazione di santo Stefano è un dipinto olio su tela (142x170 cm) di Vittore Carpaccio, firmato e datato 1520 e conservato nella Staatsgalerie di Stoccarda.
Vedere Cristo morto (Carpaccio) e Lapidazione di santo Stefano
Maria Maddalena
Maria Maddalena (מרים המגדלית, in greco:, Maria hē Magdalēnē) detta anche Maria di Magdala, secondo il Nuovo Testamento è stata un'importante seguace di Gesù.
Vedere Cristo morto (Carpaccio) e Maria Maddalena
Meditazione sulla Passione
La Meditazione sulla Passione è un dipinto tempera e olio su tavola (70,5x87 cm) di Vittore Carpaccio, databile al 1500-1510 circa e conservato nel Metropolitan Museum di New York.
Vedere Cristo morto (Carpaccio) e Meditazione sulla Passione
Pittura a tempera
La pittura a tempera (dal latino temperare – mescolare) è una tecnica che si avvale dell'uso di un colore preparato mescolando pigmenti in polvere con un legante formato da un'emulsione in fase acquosa (parti oleose in minoranza che "nuotano" sospese in forma di piccole gocce nell'acqua).
Vedere Cristo morto (Carpaccio) e Pittura a tempera
Pittura su tela
La tela è uno dei supporti principali per la pittura.
Vedere Cristo morto (Carpaccio) e Pittura su tela
San Giorgio e il drago (Carpaccio)
San Giorgio e il drago è un dipinto a tempera su tavola (141x360 cm) di Vittore Carpaccio, datato 1502 e conservato nella Scuola di San Giorgio degli Schiavoni a Venezia.
Vedere Cristo morto (Carpaccio) e San Giorgio e il drago (Carpaccio)
Vittore Carpaccio
Protagonista della produzione di teleri a Venezia a cavallo tra il XV e il XVI secolo, Carpaccio è oggi considerato il miglior testimone della vita, dei costumi e dell'aspetto della sua città di quegli anni.