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6 relazioni: Correctio, Figura retorica, Gaio Valerio Catullo, Gesualdo Bufalino, Lingua greca antica, Metanoia (figura retorica).
Correctio
La correctio (termine latino che significa «correzione») definisce in stilistica una variazione o un chiarimento di qualcosa che si è già detto prima.
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Figura retorica
In retorica, fin dalle sue forme classiche, si intende per "figura" (spesso "figura retorica"; in greco σχῆμα, schêma; in latino figura, da fingo, 'plasmo'Beccaria, op. cit., ad vocem.) qualsiasi artificio nel discorso volto a creare un particolare effetto.
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Gaio Valerio Catullo
Le sue liriche d'amore, raccolte nel "Catulli Veronensis Liber", rappresentano il primo esempio di letteratura latina in grado di esprimere l'intensità delle passioni amorose sul modello ellenistico della poesia di Saffo, Callimaco e degli Alessandrini.
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Gesualdo Bufalino
Per gran parte della vita insegnante, si è rivelato tardivamente, nel 1981, all'età di 61 anni, con il romanzo Diceria dell'untore, grazie all'incoraggiamento di Leonardo Sciascia ed Elvira Sellerio; l'opera gli valse nello stesso anno il prestigioso Premio Campiello.
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Lingua greca antica
Il greco antico è una lingua appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee, parlata in Grecia fra il IX secolo a.C. e il VI secolo d.C. Essa copre il periodo arcaico (circa tra il IX secolo a.C. e il VI secolo a.C.), il periodo classico (all'incirca dal V secolo a.C. fino al IV secolo a.C.) e il periodo ellenistico (dal III secolo a.C.
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Metanoia (figura retorica)
La metànoia (dal greco μετανοεῖν, metanoein, cambiare il proprio pensiero, cambiare idea) è un artificio retorico usato per ritrattare un'affermazione appena fatta, e poi dirla nuovamente in un modo migliore.