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Faltonio Probo Alypio

Indice Faltonio Probo Alypio

Era figlio di Clodio Celsino Adelfio e della poetessa cristiana Faltonia Betizia Proba, suo fratello era Quinto Clodio Ermogeniano Olibrio.

Indice

  1. 19 relazioni: Africa (provincia romana), Arnold Hugh Martin Jones, Ceionio Rufio Albino (prefetto 389), Clodio Celsino Adelfio, Faltonia Betizia Proba, Flavio Eugenio, Impero romano, John Morris (storico), Lingua latina, Massimino (prefetto dell'annona), Praefectus urbi, Quinto Aurelio Simmaco, Quinto Clodio Ermogeniano Olibrio, Roma, Sant'Ambrogio, Teodosio, The Prosopography of the Later Roman Empire, Virio Nicomaco Flaviano, 371.

  2. Corrispondenti di Quinto Aurelio Simmaco

Africa (provincia romana)

La provincia romana dAfrica, a partire da Augusto Africa Proconsolare, corrispose inizialmente al territorio adiacente a Cartagine e si estese successivamente, a spese del regno di Numidia, lungo le coste del Maghreb, comprendendo i territori occupati oggi dalla Tunisia (ad esclusione della sua parte desertica), la costa orientale dell'Algeria e quella occidentale della Libia.

Vedere Faltonio Probo Alypio e Africa (provincia romana)

Arnold Hugh Martin Jones

Jones è noto per due importanti opere, The Later Roman Empire, 284-602 ("Il tardo impero romano, 284-602", 1964) e The Prosopography of the Later Roman Empire (1971).

Vedere Faltonio Probo Alypio e Arnold Hugh Martin Jones

Ceionio Rufio Albino (prefetto 389)

Albino era il figlio di Gaio Ceionio Rufio Volusiano Lampadio e di Cecina Lolliana, e suo nonno era Ceionio Rufio Albino, console nel 335; dalla moglie cristiana ebbe Rufio Antonio Agrypnio Volusiano, citato da Rutilio Claudio Namaziano.

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Clodio Celsino Adelfio

La moglie era la poetessa cristiana Faltonia Betizia Proba, da cui ebbe due figli, Quinto Clodio Ermogeniano Olibrio (console nel 379) e Faltonio Probo Alypio.

Vedere Faltonio Probo Alypio e Clodio Celsino Adelfio

Faltonia Betizia Proba

Cristiana e appartenente a una famiglia aristocratica molto influente, conosciuta anche come Petronia Proba, è famosa per aver scritto il Cento Vergilianus de laudibus Christi, un centone composto da versi di Virgilio, formanti un poema epico centrato sulla figura di Gesù.

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Flavio Eugenio

Di lui si hanno poche notizie certe, tranne che, all'epoca della sua investitura, ricopriva la carica di magister scriniorum (capo della cancelleria).

Vedere Faltonio Probo Alypio e Flavio Eugenio

Impero romano

LImpero romano fu lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questa voce si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicata con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto), al 395, quando, dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis.

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John Morris (storico)

È conosciuto soprattutto per l'opera The Age of Arthur (L'età di Artù, 1973), in cui cercò di ricostruire la storia della Britannia e quella dell'Irlanda nei "secoli bui" successivi al ritiro dei romani dalla Britannia, basandosi sugli sparuti resti archeologici e sulle cronache storiche dell'epoca.

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Lingua latina

Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano.

Vedere Faltonio Probo Alypio e Lingua latina

Massimino (prefetto dell'annona)

Flavio Massimino nacque a Sopianae, in Pannonia Valeria, da un ufficiale minore dell'amministrazione provinciale (un tabularius, "archivista"); pare discendesse dai Carpi che si erano stanziati in Valeria sotto Diocleziano.

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Praefectus urbi

Nell'antichità romana, il praefectus urbi era il prefetto della città di Roma. Secondo la tradizione, la carica sarebbe stata istituita già in età regia, dallo stesso Romolo, come custos urbis, venendo poi indicata per la prima volta come praefectus urbi all'epoca dei decemviri, nel 451 a.C..

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Quinto Aurelio Simmaco

È considerato il più importante oratore in lingua latina della sua epoca, paragonato dai contemporanei a Cicerone; la sua famosa relazione sulla controversia riguardante l'altare della Vittoria fu però fallimentare, e il suo coinvolgimento con un usurpatore insieme alla sua opposizione all'imperatore cristiano Teodosio I lo obbligarono ad allontanarsi dalla vita politica.

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Quinto Clodio Ermogeniano Olibrio

Era un cristiano, figlio di Clodio Celsino Adelfio e di Faltonia Betizia Proba, una poetessa. Sposò Turrania Anicia Giuliana, appartenente alla gens Anicia in quanto figlia del praefectus urbi del 382 e console del 408 Anicio Auchenio Basso, da cui ebbe una figlia, Anicia Faltonia Proba.

Vedere Faltonio Probo Alypio e Quinto Clodio Ermogeniano Olibrio

Roma

Roma (AFI) è la capitale dell’Italia. È il capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio. Il comune di Roma è dotato di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale e disciplinato dalla legge dello Stato.

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Sant'Ambrogio

Conosciuto anche come Ambrogio di Treviri per il luogo di nascita, o più comunemente come Ambrogio di Milano, la città di cui assieme a san Carlo Borromeo e san Galdino è il patrono e della quale fu vescovo dal 374 fino alla morte, nella quale è presente la basilica a lui dedicata che ne conserva le spoglie.

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Teodosio

Fu l'ultimo imperatore dell'impero romano prima della separazione tra Pars Occidentalis e Pars Orientalis. Nel 380 con l'editto di Tessalonica fece del Cristianesimo la religione unica e obbligatoriaCodex Theodosianus, 16, 1.2 dell'Impero; per questo fu chiamato Teodosio il Grande dagli scrittori cristiani e le Chiese orientali lo venerano come santo (San Teodosio I il Grande, commemorato il 17 gennaio).

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The Prosopography of the Later Roman Empire

The Prosopography of the Later Roman Empire («Prosopografia del tardo impero romano»), spesso abbreviato in PLRE, è un'opera in tre volumi, che descrive ogni persona attestata dalle fonti storiche coeve che sia vissuta nel mondo dell'impero romano tra il 260 e il 641.

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Virio Nicomaco Flaviano

Pagano, collaborò con Eugenio nell'ultimo tentativo di restaurare l'antica religione romana. È indicato anche come «il Vecchio», per distinguerlo dal figlio, Nicomaco Flaviano il Giovane.

Vedere Faltonio Probo Alypio e Virio Nicomaco Flaviano

371

071.

Vedere Faltonio Probo Alypio e 371

Vedi anche

Corrispondenti di Quinto Aurelio Simmaco