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Giulio Ghelarducci

Indice Giulio Ghelarducci

Si lega in giovane età agli artisti del Club la Boheme, gruppo goliardico-culturale che sostiene l'opera di Giacomo Puccini. Entra in contatto così con i cosiddetti Impressionisti livornesi, facenti capo alla figura di Plinio Nomellini.

Indice

  1. 14 relazioni: Amedeo Modigliani, Benvenuto Benvenuti, Caffè Bardi, Eritrea, Gabriele Gabrielli (pittore), Giacomo Puccini, Giovanni Bartolena, Gruppo Labronico, Livorno, Mario Puccini, Pietro Annigoni, Plinio Nomellini, Renato Natali, Ulvi Liegi.

Amedeo Modigliani

Si formò in Italia sostanzialmente da autodidatta, andando dalla Toscana a Venezia e passando per il Mezzogiorno, fino a quando non giunse a Parigi nel 1906.

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Benvenuto Benvenuti

Fu allievo a Livorno di Lorenzo Cecchi insegnante presso la locale Scuola delle arti e dei mestieri, Cecchi, come il suo amico Adolfo Tommasi, ispira al giovane Benvenuti i temi della scuola paesaggistica dei macchiaioli.

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Caffè Bardi

Il Caffè Bardi è stato un locale storico di Livorno situato all'angolo tra piazza Cavour e via Cairoli. Attivo tra il 1908 e il 1921 fu punto di incontro degli artisti labronici dell'epoca, soprattutto pittori, ma anche scultori, scrittori, autori teatrali e musicisti.

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Eritrea

LEritrea, ufficialmente Stato di Eritrea, è uno Stato che si trova nella parte settentrionale del Corno d'Africa, confinante con il Sudan a ovest, con l'Etiopia a sud e con il Gibuti a sud-est.

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Gabriele Gabrielli (pittore)

Fu un individuo inquieto, solitario e ossessionato dalla morte, tanto che si suicidò all'età di 24 anni. Il suo stile pittorico era tenebroso, simbolico, incentrato sui colori – egli stesso diceva: «Mi esprimo coi colori come il musicista si esprime con le sue note e soltanto il letterato con le sue parole.

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Giacomo Puccini

Le sue prime composizioni erano radicate nella tradizione dell'opera italiana del tardo XIX secolo. Tuttavia, successivamente Puccini sviluppò con successo il suo lavoro in una direzione personale, includendo alcuni temi propri del Verismo musicale, un certo gusto per l'esotismo e studiando l'opera di Richard Wagner sia sotto il profilo armonico sia orchestrale e per l'uso della tecnica del leitmotiv.

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Giovanni Bartolena

Nato da Giuseppa Giampaoli, di benestante famiglia lucchese e da Edoardo, professore, viene avviato alla pittura dallo zio Cesare, apprezzato autore di dipinti a tema bellico; si iscrive all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove segue il corso di nudo tenuto dal concittadino Giovanni Fattori, amico dello zio e frequenta gli altri più noti esponenti del movimento macchiaiolo Telemaco Signorini e Silvestro Lega.

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Gruppo Labronico

Il Gruppo Labronico è un gruppo di pittori fondato a Livorno e attivo dal 1920, legato alle esperienze pittoriche sviluppatesi in Toscana e, in particolare, nella stessa città, negli anni precedenti la sua fondazione.

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Livorno

Livorno (AFI) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce, inoltre, un vertice di un "triangolo industriale".

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Mario Puccini

Ebbe un'infanzia difficile, che spesso rivive nei suoi romanzi a sfondo autobiografico. Collaborò alla Voce e assunse un atteggiamento di rottura verso l'estetismo dannunziano, richiamandosi polemicamente a Giovanni Verga e all'esempio della grande narrativa russa.

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Pietro Annigoni

Frequenta il Regio Liceo Ginnasio Giuseppe Parini di Milano e passa molte ore alla Biblioteca Ambrosiana per cercare di apprendere la tecnica dei disegni di Leonardo da Vinci.

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Plinio Nomellini

Nomellini nacque a Livorno nel 1866 da Coriolano Nomellini, funzionario di dogana, e sua moglie Cesira Menocci. Frequentò negli anni 1883 e 1884 la scuola comunale di Arti e Mestieri a Livorno e i corsi di disegno di Natale Betti, e poi l'Accademia di belle arti di Firenze dove insegnava Giovanni Fattori.

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Renato Natali

Fratello minore del pittore, scenografo e attore Athos Rogero Natali, sin da giovanissimo cominciò ad interessarsi all'arte del disegno; al 1898 risalgono i primi dipinti conosciuti.

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Ulvi Liegi

Il suo vero nome era Moisè Luigi Levi (Ulvi Liegi è l'anagramma di secondo nome e cognome): nacque da una ricca famiglia appartenente alla comunità ebraica labronica.

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