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Legge morale naturale

Indice Legge morale naturale

La legge morale naturale è un concetto riconducibile alla corrente giusnaturalista, secondo cui nella natura sono iscritte delle leggi morali universali.

29 relazioni: Assoluto, Catechismo della Chiesa cattolica, Chiesa cattolica, Coscienza, Critica della ragion pratica, Cultura, Democrazia, Dialogo, Dieci comandamenti, Dio, Diritto positivo, Etica, Giusnaturalismo, Immanuel Kant, Individuo, Karl Marx, Laico, Libertà, Morale, Natura, Papa Benedetto XVI, Papa Giovanni Paolo II, Ragione, Relativismo, Senso comune, Spontaneismo, Teologia morale, Tomismo, Tommaso d'Aquino.

Assoluto

Nella storia della filosofia, l'assoluto è una realtà la cui esistenza non dipende da nessun altra, ma sussiste in sé e per sé.

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Catechismo della Chiesa cattolica

Il Catechismo della Chiesa cattolica (abbreviato con CCC) è l'esposizione ufficiale degli insegnamenti della Chiesa cattolica in una grande sintesi di tutta la sua dottrina.

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Chiesa cattolica

La Chiesa cattolica (dal latino ecclesiastico catholicus, a sua volta dal greco antico, katholikòs, cioè "universale") è la Chiesa cristiana che riconosce il primato di autorità al vescovo di Roma, in quanto successore dell'apostolo Pietro sulla cattedra di Roma.

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Coscienza

Il termine coscienza indica quel momento della presenza alla mente della realtà oggettiva sulla quale interviene la "consapevolezza" che le dà senso e significato, raggiungendo quello stato di "conosciuta unità" di ciò che è nell'intelletto.

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Critica della ragion pratica

La Critica della ragion pratica (in originale Kritik der praktischen Vernunft) è un'opera di Immanuel Kant pubblicata nel 1788; è la seconda per ordine cronologico delle tre celebri Critiche di Kant, di cui fanno parte anche la Critica della ragion pura (1781) e la Critica del Giudizio (1790). Nella Ragion pratica, il filosofo conduce l'analisi critica della ragione nel caso in cui essa sia indirizzata all'azione ed al comportamento, alla pratica per l'appunto. Lo scritto è affine ad altre due opere kantiane, la Fondazione della metafisica dei costumi (1785) e La metafisica dei costumi (1797): nella Fondazione e nella Critica Kant pone il problema della fondazione e dei principi della "critica", in una parte della Metafisica dei costumi, dal titolo Dottrina della virtù (l'altra parte dell'opera è la Dottrina del diritto), Kant passa dalla "critica" al "sistema", ovvero espone i "doveri" e la sua etica. Come nella Ragion pura il filosofo si proponeva di mostrare non cosa l'uomo conosce, ma "come" conosce, ovvero evidenziare i principi della conoscenza umana, allo stesso modo ora si pone di fronte al problema della morale: egli non vuole definire quali precetti etici debbano essere seguiti dall'uomo, bensì "come" quest'ultimo debba comportarsi per compiere un'azione autenticamente morale, e quindi in cosa consiste realmente la morale. La morale della Critica della ragion pratica vuole essere, come già chiarisce la "Prefazione" all'opera, una morale formale, vuole indicare una "formula della moralità", la forma della morale, ma non il suo contenuto (le norme morali). Le norme della moralità, i singoli doveri, non sono in contrasto con l'intento della morale kantiana nel suo complesso, ma rientrano nei compiti non della Critica della ragion pratica, ma della "Dottrina della virtù" della Metafisica dei costumi (1797) che contiene il sistema dei doveri che derivano dalla ragione pratica.

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Cultura

Il termine cultura deriva dal verbo latino colere, "coltivare".

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Democrazia

La democrazia (parentesi) etimologicamente significa "governo del popolo", ovvero sistema di governo in cui la sovranità è esercitata, o indirettamente, dal popolo, generalmente identificato con l'insieme dei cittadini che ricorrono ad una votazione.

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Dialogo

Il termine dialogo (dal latino dialŏgus, in greco antico διάλογος, derivato di διαλέγομαι «conversare, discorrere» composto da dià, "attraverso" e logos, "discorso") indica il confronto verbale che attraversa due o più persone come strumento per esprimere sentimenti diversi e discutere idee non necessariamente contrapposte.

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Dieci comandamenti

I dieci comandamenti, detti anche Decalogo, sono i comandamenti scritti sulle due tavole della Legge che, secondo la Bibbia, furono date da Dio a Mosè sul monte Sinai (due volte).

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Dio

Con il termine "dio" si intende indicare un'entità superiore dotata di potenza straordinaria variamente denominata e significata nelle diverse culture religiose.

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Diritto positivo

Il diritto positivo (jus in civitate positum) è il diritto vigente in un determinato ambito politico-territoriale in un determinato spazio di tempo, posto dal potere sovrano dello Stato mediante norme.

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Etica

L'etica (termine derivante dal greco antico ἔθος (o ἦθος), èthos, "carattere", "comportamento", "costume", "consuetudine") è una branca della filosofia che studia i fondamenti razionali che permettono di assegnare ai comportamenti umani uno status deontologico, ovvero distinguerli in buoni, giusti, leciti, rispetto ai comportamenti ritenuti ingiusti, illeciti, sconvenienti o cattivi secondo un ideale modello comportamentale (ad esempio una data morale).

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Giusnaturalismo

Per giusnaturalismo o dottrina del diritto naturale (dal latino ius naturale, «diritto di natura») s'intende la corrente di pensiero filosofica che presuppone l'esistenza di una norma di condotta intersoggettiva universalmente valida e immutabile, fondata su una peculiare idea di natura (ma, come nota Bobbio, «‘natura' è uno dei termini più ambigui in cui sia dato imbattersi nella storia della filosofia»), preesistente a ogni forma storicamente assunta di diritto positivo (termine coniato dai medievali, derivato dal greco thésis, tradotto in latino come positio; e, appunto, positivum riproduceva letteralmente il senso greco del dativo thései, riferentesi al prodotto dell'opera umana) e in grado di realizzare il miglior ordinamento possibile della società umana, servendo «in via principale per decidere le controversie fra gli Stati e fra il governo e il suo popolo».

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Immanuel Kant

Fu il più importante esponente dell'illuminismo tedesco, anticipatore degli elementi fondanti della filosofia idealistica e della modernità.

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Individuo

Individuo (dal latino individuus, parola composta dal prefisso in - privativo e dividuus, «diviso») è il lemma corrispondente alla traduzione latina, fatta per la prima volta da Cicerone, del termine greco ἄτομος: (composto di ἀ- privativo e tema di τέμνω, «tagliare»).

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Karl Marx

Il suo pensiero, incentrato sulla critica in chiave materialista dell'economia, della politica, della società e della cultura capitalistiche, ha dato vita alla corrente socio-politica del marxismo.

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Laico

Il termine laico nell'accezione moderna del termine ha significato di "aconfessionale", ossia dislegato da qualsiasi autorità confessionale, ecclesiastica (o non ecclesiastica), e quindi da qualsiasi confessione religiosa (o non religiosa).

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Libertà

Per libertà s'intende la condizione per cui un individuo può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, ricorrendo alla volontà di ideare e mettere in atto un'azione, mediante una libera scelta dei fini e degli strumenti che ritiene utili a realizzarla.

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Morale

La morale è l'insieme dei valori o principi ideali in base ai quali l'individuo e la collettività decidono liberamente la scelta del proprio comportamento.

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Natura

La natura è l'insieme di tutte le cose esistenti considerato nella sua forma complessiva, nella totalità, cioè, dei fenomeni e delle forze che in esso si manifestano.

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Papa Benedetto XVI

Nel concistoro ordinario dell'11 febbraio 2013 ha annunciato la sua rinuncia «al ministero di vescovo di Roma, successore di san Pietro», con decorrenza della sede vacante dalle 8 di sera del 28 dello stesso mese: da quel momento il suo titolo è diventato sommo pontefice emerito o papa emerito mentre il suo trattamento è rimasto quello di Sua Santità.

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Papa Giovanni Paolo II

Fu eletto papa il 16 ottobre 1978.

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Ragione

La ragione, in filosofia, è la facoltà dell'intelletto per mezzo della quale si esercita il pensiero razionale, ovvero quello rivolto ad argomenti astratti tipici del ragionamento, contrapponendosi alla sfera dell'irrazionalità.

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Relativismo

Il relativismo è una posizione filosofica che nega l'esistenza di verità assolute, o mette criticamente in discussione la possibilità di giungere a una loro definizione assoluta e definitiva.

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Senso comune

La locuzione senso comune è intesa dalla filosofia in polemica con il razionalismo, lo scetticismo e l'idealismo, come una capacità originaria dell'uomo in grado di riconoscere in modo immediato, ricorrendo all'uso della "ragione naturale", i fondamentali principi del conoscere (per es. l'esistenza di una realtà esterna), dell'agire morale (per es. il principio della libera volontà), del credere religioso (per es. l'idea di Dio).

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Spontaneismo

Con spontaneismo si intende un modo di fare politica, o attività di organizzazione sociale, non inquadrato in burocrazie o strutture decisionali rigide.

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Teologia morale

La teologia morale è una disciplina di studi sviluppatasi principalmente in ambito cristiano e che, secondo la sua definizione essenziale (cioè "che ne chiarisce l'essenza"), è «la scienza procedente dalla divina rivelazione che ordina gli atti umani alla beatitudine soprannaturale».

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Tomismo

Il tomismo è il pensiero filosofico di san Tommaso d'Aquino, da molti considerato il più significativo dell'età medievale.

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Tommaso d'Aquino

Tommaso rappresenta uno dei principali pilastri teologici e filosofici della Chiesa cattolica: egli è anche il punto di raccordo fra la cristianità e la filosofia classica, che ha i suoi fondamenti e maestri in Socrate, Platone e Aristotele, e poi passati attraverso il periodo ellenistico, specialmente in autori come Plotino.

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Riorienta qui:

Morale naturale.

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