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Lucio Manlio Torquato

Indice Lucio Manlio Torquato

Fu console nel 65 a.C. con Lucio Aurelio Cotta, dopo che, nel 66 a.C., Publio Cornelio Silla e Publio Autronio Peto, eletti alla carica per l'anno successivo, furono esclusi sotto l'accusa di corruzione di ufficiali (ambitus), anche se, alcuni passi di Cicerone sembrano indicare che l'accusa fosse stata mossa dal figlio di Torquato.

Indice

  1. 21 relazioni: Ambitus (diritto romano), Aureo, Cassio Dione, Console (storia romana), Consoli repubblicani romani, De finibus bonorum et malorum, Dritto, Gaio Marcio Figulo (console 64 a.C.), Gens Manlia, Lingua latina, Lucio Aurelio Cotta, Lucio Cornelio Silla, Lucio Giulio Cesare (console 64 a.C.), Lucio Volcacio Tullo (console 66 a.C.), Manio Emilio Lepido (console 66 a.C.), Marco Tullio Cicerone, Publio Autronio Peto, Publio Cornelio Silla, Repubblica romana, Storia romana (Cassio Dione), Storiografia romana.

Ambitus (diritto romano)

Nell'antico diritto romano, l'ambitus era un crimine di corruzione politica, principalmente il tentativo di un candidato di influenzare l'esito (o la direzione) di un'elezione attraverso la corruzione o altre forme di potere morbido.

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Aureo

L'aureo, (lat. aureus; pl. aurei) era una moneta d'oro di Roma antica (lat. aureus nummus), valutata 25 denarii d'argento.

Vedere Lucio Manlio Torquato e Aureo

Cassio Dione

Figlio di Cassio Aproniano, un senatore romano della famiglia dei Cassii, nacque a Nicea in Bitinia. Stando a fonti epigrafiche, il suo praenomen sarebbe stato Lucius.

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Console (storia romana)

Nell'antica Roma i Consoli erano i due magistrati che, eletti ogni annoTito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 1., esercitavano collegialmente il massimo potere civile e militare ed erano quindi dotati di potestas e imperium.

Vedere Lucio Manlio Torquato e Console (storia romana)

Consoli repubblicani romani

Questo articolo contiene la lista delle supreme magistrature repubblicane romane (consoli, tribuni consolari e dittatori), relativamente al periodo che va dal 509 a.C., in cui tradizionalmente si fa ricadere la caduta della monarchia a Roma, al 31 a.C., cui segue l'elenco dei consoli alto imperiali romani.

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De finibus bonorum et malorum

Il De finibus bonorum et malorum ("Il sommo bene e il sommo male") è un dialogo filosofico in cinque libri scritto da Marco Tullio Cicerone che si pone il problema di cosa sia il sommo bene, tenendo in considerazione le due filosofie antiche stoica ed epicurea che, rispettivamente, lo identificavano nella virtù e nel piacere.

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Dritto

Il dritto o recto è la faccia principale di una moneta, che in genere riporta il simbolo, la raffigurazione o la legenda dell'autorità emittente.

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Gaio Marcio Figulo (console 64 a.C.)

Fu eletto console nel 64 a.C. con Lucio Giulio Cesare. Durante un dibattito in Senato in cui si discuteva sulle pene da dare ai cospiratori di Catilina, si dichiarò favorevole alla loro condanna a morte ed, in generale, fu favorevole alle proposte di Cicerone.

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Gens Manlia

I Manlii furono una ''gens'' romana patrizia, i cui membri ebbero incarichi nelle magistrature per tutta la durata della Repubblica romana. Ebbero come cognomen Capitolino, Torquato e Vulsone e, più raramente, Cincinnato e Acidino.

Vedere Lucio Manlio Torquato e Gens Manlia

Lingua latina

Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano.

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Lucio Aurelio Cotta

Ricoprì la carica di pretore nel 70 a.C. e di console nel 65 a.C.Cassio Dione Cocceiano, Storia romana, XXXVII, 1.1. La sua esperienza di censore, nel 64 a.C., fu vanificata da una macchinazione dei tribuni, a cui seguirono le sue dimissioni.

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Lucio Cornelio Silla

Lucio Cornelio Silla naque nel 138 a.C. a Roma da un ramo della gens patrizia dei Cornelii caduto in disgrazia.

Vedere Lucio Manlio Torquato e Lucio Cornelio Silla

Lucio Giulio Cesare (console 64 a.C.)

Fratello di Giulia Antonia (la madre di Marco Antonio), fu a sua volta console, come l'omonimo padre, nel 64 a.C. Durante un dibattito in Senato in cui si discuteva sulle pene da dare ai cospiratori di Catilina, si dichiarò favorevole alla loro condanna a morte, sebbene tra questi si trovasse il suo cognato Publio Cornelio Lentulo Sura.

Vedere Lucio Manlio Torquato e Lucio Giulio Cesare (console 64 a.C.)

Lucio Volcacio Tullo (console 66 a.C.)

Viene menzionato da Cicerone nella sua orazione Pro Cn. Plancio come esempio di uomo politico che, nonostante in principio fosse stato candidato come edile e non fosse riuscito a farsi eleggere, più tardi riuscì comunque a raggiungere i massimi vertici dello stato.

Vedere Lucio Manlio Torquato e Lucio Volcacio Tullo (console 66 a.C.)

Manio Emilio Lepido (console 66 a.C.)

Fu pretore nel 69 a.C. e console nel 66 a.C. con Lucio Volcacio Tullo. Cicerone lo menziona varie volte, ma mai come un politico di particolare importanza.

Vedere Lucio Manlio Torquato e Manio Emilio Lepido (console 66 a.C.)

Marco Tullio Cicerone

Esponente di un'agiata famiglia dell'ordine equestre, fu una delle figure più rilevanti dell'antichità romana. La sua vastissima produzione letteraria, dalle orazioni politiche agli scritti di filosofia e retorica, oltre a offrire un prezioso ritratto della società romana negli ultimi travagliati anni della repubblica, rimase come esempio per tutti gli autori del I secolo a.C.

Vedere Lucio Manlio Torquato e Marco Tullio Cicerone

Publio Autronio Peto

Si candidò e fu eletto alle elezioni consolari per l'anno 65 a.C. assieme a Publio Cornelio Silla, nipote di Lucio Cornelio Silla, ma prima che avesse inizio il loro mandato furono accusati di brogli elettorali da Lucio Aurelio Cotta e Lucio Manlio Torquato.

Vedere Lucio Manlio Torquato e Publio Autronio Peto

Publio Cornelio Silla

Era il nipote (ma vi sono controversie sul suo grado di parentela) di Lucio Cornelio Silla; alcune fonti dicono che il fratello maggiore del dittatore sia stato adottato dalla nascita nella famiglia equestre di Sesto Peruviano, dunque il giovane Publio ebbe contatti con lo zio sino a quando, più tardi, fu consul designatus nel 66 a.C.

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Repubblica romana

La Repubblica romana (in latino: Res publica Romana) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana.

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Storia romana (Cassio Dione)

La Storia romana è un'opera in 80 libri scritta in greco nella prima metà del III secolo da Cassio Dione Cocceiano, storico e funzionario imperiale romano.

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Storiografia romana

La storiografia romana deve ai Greci l'invenzione di questo genere letterario. I Romani ebbero grandi modelli su cui basare le loro opere, come Erodoto e Tucidide.

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