Stiamo lavorando per ripristinare l'app di Unionpedia nel Google Play Store
UscenteArrivo
🌟Abbiamo semplificato il nostro design per una migliore navigazione!
Instagram Facebook X LinkedIn

Marco Tullio Cicerone

Indice Marco Tullio Cicerone

Esponente di un'agiata famiglia dell'ordine equestre, fu una delle figure più rilevanti dell'antichità romana. La sua vastissima produzione letteraria, dalle orazioni politiche agli scritti di filosofia e retorica, oltre a offrire un prezioso ritratto della società romana negli ultimi travagliati anni della repubblica, rimase come esempio per tutti gli autori del I secolo a.C.

Indice

  1. 307 relazioni: Ab Urbe condita libri, Abbazia di San Domenico, Academica, Accademia di Atene, Acta Diurna, Agostino d'Ippona, Alcione (figlia di Eolo), Aldo Schiavone, Allobrogi, Alter ego, Ambitus (diritto romano), Anatolia, Antica Grecia, Anticato, Antioco di Ascalona, Apollonio Molone, Appiano di Alessandria, Arato di Soli, Archimede, Aristocrazia, Aristotele, Arnaldo Momigliano, Arpino, Aruspicina, Asia (provincia romana), Asianesimo, Atene, Atticismo, Augure, Augusto, Aulo Irzio, Aulo Licinio Archia, Battaglia di Farsalo, Battaglia di Filippi, Battaglia di Pistoia, Brandeburgo, Brindisi, Brutus (Cicerone), Campidoglio, Carneade, Cassio Dione, Catilinarie, Cato Maior de senectute, Ceice, Cicer arietinum, Cilicia (provincia romana), Cittadinanza romana, Civiltà romana, Clodia, Coluccio Salutati, ... Espandi índice (257 più) »

  2. Epistolografi in lingua latina
  3. Filosofi del I secolo a.C.
  4. Filosofi giustiziati
  5. Giuristi romani
  6. Morti assassinati con arma bianca
  7. Morti nel 43 a.C.
  8. Nati nel 106 a.C.
  9. Persone legate ad Arpino
  10. Retori romani
  11. Studiosi di traduzione
  12. Traduttori dal greco antico
  13. Tullii

Ab Urbe condita libri

Ab Urbe condita libri CXLII (cioè I 142 libri dalla fondazione della Città, dove "la Città", per antonomasia, è Roma), o semplicemente Ab Urbe condita, in italiano anche Storia di Roma, e talvolta Historiae (ossia Storie), è il titolo, derivato dai codici (vedi Ab Urbe condita), con cui l'autore, lo storico latino Tito Livio, indica l'estensione e l'argomento della sua opera: la storia narrata a partire dalla fondazione di Roma (753 a.C.).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Ab Urbe condita libri

Abbazia di San Domenico

L'abbazia cistercense di San Domenico di Sora è un monastero sorto nel comune di Sora, provincia di Frosinone, alla confluenza del fiume Fibreno col fiume Liri.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Abbazia di San Domenico

Academica

Gli Academica sono un'opera filosofica scritta da Marco Tullio Cicerone nel 45 a.C. in forma di dialogo platonico. La prima stesura dell'opera si intitolava Academica priora ed era composta di due libri, ovvero dialoghi, i cui protagonisti interlocutori di Cicerone erano rispettivamente Catulo e Lucullo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Academica

Accademia di Atene

Accademia (Akadḗmeia) fu il nome con il quale fu conosciuta la scuola fondata da Platone ad Atene. Fondata nel 387 a.C., esistette, seppur attraverso varie fasi, fino a dopo la morte di Filone di Larissa.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Accademia di Atene

Acta Diurna

Nell'antica Roma, gli Acta Diurna populi Romani (citati, in modo succinto, come Acta Diurna) furono un resoconto autorizzato e ufficiale degli eventi degni di nota accaduti a Roma.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Acta Diurna

Agostino d'Ippona

Conosciuto anche come sant'Agostino, è Padre, dottore e santo della Chiesa cattolica, detto anche Doctor Gratiae ("Dottore della Grazia"). È forse il maggiore rappresentante della Patristica.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Agostino d'Ippona

Alcione (figlia di Eolo)

Alcione (Alkyònē) è un personaggio della mitologia greca, figlia di Eolo e di Enarete e sposa di Ceice.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Alcione (figlia di Eolo)

Aldo Schiavone

Si laurea in Giurisprudenza a Napoli nel 1966. Dallo stesso anno, e fino al 1980, è assistente e poi professore incaricato nelle università di Napoli, di Bari e di Pisa.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Aldo Schiavone

Allobrogi

Gli Allobrogi erano una tribù celtica della Gallia ubicata tra il fiume Rodano e il lago di Ginevra nelle odierne Savoia, Delfinato e Vivarese.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Allobrogi

Alter ego

La locuzione latina alter ego («un altro io») indica un sostituto di una persona, autorizzato ad agire per conto e in rappresentanza di costei, facendone le veci, oppure un altro sé, una seconda personalità all'interno di una stessa persona, con caratteristiche nettamente distinte dalla prima.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Alter ego

Ambitus (diritto romano)

Nell'antico diritto romano, l'ambitus era un crimine di corruzione politica, principalmente il tentativo di un candidato di influenzare l'esito (o la direzione) di un'elezione attraverso la corruzione o altre forme di potere morbido.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Ambitus (diritto romano)

Anatolia

LAnatolia (dal greco antico, ‘dal luogo ove sorge il sole’ e quindi ‘Oriente’, in quanto situata a est della penisola ellenica) è una regione storico-geografica dell'Asia occidentale compresa nell'odierna Turchia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Anatolia

Antica Grecia

Con il termine antica Grecia (o anche I Greci) si indica la civiltà sviluppatasi nella attuale Grecia, in Albania, nelle isole del Mar Egeo, sulle coste del Mar Nero (Turchia occidentale), nella Sicilia orientale e meridionale, sulle zone costiere dell'Italia meridionale (complessivamente denominate poi Magna Grecia), in Nordafrica, in Corsica, in Sardegna, sulle coste orientali della Spagna e quelle meridionali della Francia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Antica Grecia

Anticato

L'Anticato (Anticatone) era un'opera in latino in due libri, oggi perduta, scritta nell'agosto del 45 a.C. da Gaio Giulio Cesare contro la memoria di Marco Porcio Catone Uticense.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Anticato

Antioco di Ascalona

Discepolo e avversario di Filone di Larissa, ultimo scolarca dell'Accademia di Atene, ma anche di Dardano e Mnesarco, entrambi seguaci dello stoicismo, insegnò ad Alessandria d'Egitto, in Siria e ad Atene, dove ebbe come allievo attorno al 79 a.C. Cicerone, grazie al quale parte delle sue dottrine è giunta fino a noi.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Antioco di Ascalona

Apollonio Molone

Era nativo di Alabanda, una città della Caria, nella moderna Anatolia, ed allievo di Menecle. In seguito si stabilì a Rodi. Visitò due volte Roma come ambasciatore di Rodi e presero lezioni da lui sia Marco Tullio Cicerone – che lo visitò anche durante il suo viaggio in Grecia del 79-77 a.C.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Apollonio Molone

Appiano di Alessandria

Non sono molte le notizie relative alla vita di Appiano, perché la sua autobiografia, menzionata alla fine della prefazione della sua opera, è andata perduta.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Appiano di Alessandria

Arato di Soli

Per il biografo Asclepiade di Mirlea nacque a Tarso da Mnaseo e Letòfila, nome attestato in diverse varianti fra le quali Letodora, Latòfila e Delitofila.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Arato di Soli

Archimede

Considerato come uno dei più grandi scienziati e matematici della storia, contribuì ad aumentare la conoscenza in settori che spaziano dalla geometria all'idrostatica (branca della meccanica), dall'ottica alla meccanica: fu in grado di calcolare la superficie e il volume della sfera e formulò le leggi che regolano il galleggiamento dei corpi; in campo ingegneristico, scoprì e sfruttò i principi di funzionamento delle leve e il suo stesso nome è associato a numerose macchine e dispositivi, come la vite di Archimede, a dimostrazione della sua capacità inventiva; circondate ancora da un alone di mistero sono invece le macchine da guerra che Archimede avrebbe preparato per difendere Siracusa dall'assedio romano.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Archimede

Aristocrazia

Laristocrazia (dal greco άριστος, àristos, "migliore" e κράτος, kratos, "comando") è una forma di governo nella quale poche persone (che secondo l'etimologia greca del termine dovrebbero essere i "migliori") controllano interamente lo Stato; secondo il pensiero platonico-aristotelico è una delle tre forme di governo, assieme a monarchia e timocrazia, mentre l'oligarchia è la sua forma degenerata; è stata, assieme all'oligarchia, tra le forme di governo più diffuse in Europa negli ultimi secoli, generalmente sotto forma di monarchie costituzionali, nelle quali il potere del sovrano è controllato da un parlamento composto da soli nobili.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Aristocrazia

Aristotele

Aristotele nacque nel 384 o 383 a.C. a Stagira, l'attuale Stavro, colonia greca situata nella parte nord-orientale della penisola calcidica della Tracia. Si dice che il padre, Nicomaco, sia vissuto presso Aminta III, re dei Macedoni, prestandogli i servigi di medico e di amico. Aristotele, come figlio del medico reale, doveva pertanto risiedere nella capitale del Regno di Macedonia, Pella (fatto che gli permetterà più avanti di essere invitato dal re Filippo a fare da precettore a suo figlio Alessandro).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Aristotele

Arnaldo Momigliano

Fu docente presso le Università di Torino, Pisa, Londra, ed ebbe collaborazioni con atenei stranieri e collaborò all'Enciclopedia Italiana, all'Oxford Classical Dictionary e all'Encyclopædia Britannica.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Arnaldo Momigliano

Arpino

Arpino (Arpinë in dialetto laziale meridionale) è un comune italiano di abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio. È uno dei centri più antichi e rilevanti sul piano culturale ed artistico della provincia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Arpino

Aruspicina

Laruspicina (da ar che significa fegato e spicio che significa guardare) era l'arte divinatoria che consisteva nell'esame delle viscere (soprattutto fegato ed intestino) di animali sacrificati per trarne segni divini e norme di condotta.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Aruspicina

Asia (provincia romana)

LAsia (anche Asia Proconsolare o Asiana) fu una provincia romana istituita nel 132 a.C. mediante un senatoconsulto, con il quale venivano annessi i territori del regno di Pergamo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Asia (provincia romana)

Asianesimo

L'asianesimo è un movimento stilistico dell'antica retorica greca e poi romana, nato in età ellenistica, tradizionalmente contrapposto all'atticismo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Asianesimo

Atene

Atene (AFI:; Athīna; Athḕnai) è un comune greco di abitanti, capitale della Repubblica Ellenica, capoluogo dell'unità periferica di Atene Centrale e della periferia dell'Attica.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Atene

Atticismo

L'atticismo è un movimento stilistico dell'antica retorica greca e poi romana, nato agli inizi del I secolo a.C., tradizionalmente contrapposto all'asianesimo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Atticismo

Augure

Làugure (dal latino augur, all'accusativo augurem) era un sacerdote dell'antica Roma che aveva il compito di interpretare la volontà degli dèi osservando il volo degli uccelli, a partire dalla loro tipologia, dalla direzione del loro volo, dal fatto che volassero da soli o in gruppo e dal tipo di versi che emettevano.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Augure

Augusto

Insieme a Marco Antonio ed Emilio Lepido creò il secondo triumvirato, ottenendo il proconsolato sulle province di Sicilia, Sardegna, Corsica e Africa.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Augusto

Aulo Irzio

Fu legato (legatus) - cioè comandante di una legione in sostituzione del console - durante la conquista della Gallia presso Giulio Cesare dal 54 a.C. e poi servì sotto Pompeo nel 50 a.C. Durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo (49 a.C.) si schierò a favore del primo, combattendo prima in Spagna, forse come tribuno militare, e poi in Asia Minore.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Aulo Irzio

Aulo Licinio Archia

Partì dalla città natale all'età di 15 anni per visitare le città ellenistiche del mediterraneo orientale, nelle quali partecipava ad esibizioni poetiche.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Aulo Licinio Archia

Battaglia di Farsalo

La battaglia di Farsàlo fu lo scontro decisivo combattuto presso Farsalo il 9 agosto del 48 a.C. tra l'esercito del console Gaio Giulio Cesare, rappresentante della fazione dei populares, e quello di Gneo Pompeo Magno, leader degli optimates.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Battaglia di Farsalo

Battaglia di Filippi

La battaglia di Filippi oppose le forze cesariane del secondo triumvirato, composto da Marco Antonio, Cesare Ottaviano, e Marco Emilio Lepido, alle forze (cosiddette repubblicane) di Marco Giunio Bruto e Gaio Cassio Longino, i due principali cospiratori ed assassini di Gaio Giulio Cesare.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Battaglia di Filippi

Battaglia di Pistoia

La battaglia di Pistoia (62 a.C.) è l'evento conclusivo della congiura di Catilina, in cui Lucio Sergio Catilina, eletto dalla bassa plebe, cercò di apportare leggi in suffragio di questi ultimi, ottenendo dal senato romano la propria messa al bando.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Battaglia di Pistoia

Brandeburgo

Il Brandeburgo (in tedesco standard Brandenburg, in sassone Brannenborg) è uno dei sedici Stati federati (Bundesländer) della Germania. La capitale e città maggiore è Potsdam, altre città importanti sono Cottbus, Brandeburgo sulla Havel e Francoforte sull'Oder.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Brandeburgo

Brindisi

Brindisi (AFI:; Brinnisi in dialetto brindisino) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Puglia. Centro tra i più popolosi del Salento, la città riveste un importante ruolo commerciale e culturale, dovuto alla sua fortunata posizione sul mare Adriatico.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Brindisi

Brutus (Cicerone)

Il Brutus (in italiano Bruto, dal nome del dedicatario) è un dialogo platonico di Cicerone sull'oratoria romana, scritto nel 46 a.C. Il libro vede come protagonisti lo stesso Cicerone, l'amico Attico e appunto Bruto.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Brutus (Cicerone)

Campidoglio

Il Campidoglio, detto anche Monte Capitolino (Mons Capitolinus), è il più piccolo dei colli su cui venne fondata Roma. Sul colle sorge il Palazzo Senatorio, sede del municipio della città eretto nel 1144.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Campidoglio

Carneade

Originario del nord Africa e figura considerata minore fra i filosofi del suo tempo, è ricordato tuttavia come oratore appassionato (si dice dimenticasse di cibarsi per preparare i suoi lunghi discorsi tenuti in pubbliche piazze) e sottile dialettico.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Carneade

Cassio Dione

Figlio di Cassio Aproniano, un senatore romano della famiglia dei Cassii, nacque a Nicea in Bitinia. Stando a fonti epigrafiche, il suo praenomen sarebbe stato Lucius.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Cassio Dione

Catilinarie

Le Catilinarie (in latino: Orationes in Catilinam) sono quattro celebri discorsi tenuti da Cicerone contro Catilina. Le quattro orazioni deliberative furono pronunciate tra il novembre e il dicembre del 63 a.C. in seguito alla scoperta e alla repressione della congiura che faceva capo a Catilina.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Catilinarie

Cato Maior de senectute

Cato Maior de senectute (Catone il Vecchio, sulla vecchiaia) è un'opera filosofica scritta da Cicerone nel 44 a.C., ovvero poco prima della morte, e dedicata all'amico Attico.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Cato Maior de senectute

Ceice

Ceice è un personaggio della mitologia greca, figlio di Espero, e fratello di Dedalione.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Ceice

Cicer arietinum

Il cece (Cicer arietinum L.) è una pianta erbacea della famiglia delle Fabaceae. I semi di questa pianta sono i ceci, legumi ampiamente usati nell'alimentazione umana che rappresentano un'ottima fonte proteica.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Cicer arietinum

Cilicia (provincia romana)

La Cilicia (dal latino: Cilicia) era un'antica provincia dell'impero romano che comprendeva i territori dell'attuale Turchia, lungo la costa meridionale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Cilicia (provincia romana)

Cittadinanza romana

Lo status di cittadino romano apparteneva ai membri della comunità politica romana, in quanto cittadini della città di Roma (civis Romanus); fuori dall'Italia non era legato all'essere un abitante di uno dei domini romani, almeno fino alla Constitutio Antoniniana, emanata dall'imperatore Caracalla nel 212, che concedeva la cittadinanza a tutte le popolazioni abitanti entro i confini dell'Impero.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Cittadinanza romana

Civiltà romana

La civiltà romana è la civiltà fondata nell'antichità dai Romani, una popolazione indoeuropea di ceppo italico e appartenente nello specifico al gruppo dei popoli latino-falisci, stanziatisi in epoca protostorica nell'attuale Lazio, la quale riuscì, a partire dal V secolo a.C., ad estendere il proprio predominio sull'Italia e, successivamente, sull'intero bacino del Mediterraneo e in gran parte dell'Europa centro-occidentale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Civiltà romana

Clodia

Oltre al tribuno della plebe Publio Clodio Pulcro e a due fratelli Appio Claudio e Gaio Claudio, aveva una sorella maggiore, Clodia Terzia, moglie di Quinto Marcio Re e una sorella minore, Clodia Quinta, moglie del generale Lucullo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Clodia

Coluccio Salutati

Considerato uno dei più importanti uomini di governo tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo, Coluccio Salutati, nei suoi trent'anni di cancelliere della Repubblica di Firenze, svolse un importantissimo ruolo diplomatico nel frenare le ambizioni del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti, intenzionato a creare uno Stato comprendente l'Italia centro-settentrionale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Coluccio Salutati

Consolatio

La consolatio (equivalente latino dell'italiano "consolazione") è una tipologia di testo utilizzata per confortare qualcuno per la perdita di una persona cara; può realizzarsi principalmente nella forma di un'orazione, di un trattato filosofico, di un poema o di un'epistola.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Consolatio

Console (storia romana)

Nell'antica Roma i Consoli erano i due magistrati che, eletti ogni annoTito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 1., esercitavano collegialmente il massimo potere civile e militare ed erano quindi dotati di potestas e imperium.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Console (storia romana)

Consoli repubblicani romani

Questo articolo contiene la lista delle supreme magistrature repubblicane romane (consoli, tribuni consolari e dittatori), relativamente al periodo che va dal 509 a.C., in cui tradizionalmente si fa ricadere la caduta della monarchia a Roma, al 31 a.C., cui segue l'elenco dei consoli alto imperiali romani.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Consoli repubblicani romani

Cornelio Nepote

Poco sappiamo della vita di Cornelio Nepote. Nacque nel 100 a.C. circa a Hostilia (attuale Ostiglia), all'epoca un piccolo villaggio della Gallia Cisalpina vicino al Po e non lontano da Verona, oggi situato nella provincia di Mantova.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Cornelio Nepote

Cratippo di Pergamo

Nato a Pergamo, insegnò nella vicina Mitilene e ad Atene. Ciò che conosciamo del suo pensiero è legato alla divinazione e ci è noto grazie all'opera De divinatione di Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Cratippo di Pergamo

Cristianesimo

Il cristianesimo è una religione monoteista, originata dal giudaismo nel I secolo, fondata sulla rivelazione, ovvero sulla venuta e predicazione, contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth, inteso come figlio del Dio d'Israele e quindi Dio egli stesso, incarnato, morto e risorto per la salvezza dell'umanità, ovvero il Messia promesso, il Cristo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Cristianesimo

Critolao

Non si conosce molto della sua vita. Un Critolao è citato da Plutarco, come l'autore di un'opera Sull'Epiro, e di un altro titolo Fenomeni; e da Aulo Gellio, che parla anche di uno storico con questo nome.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Critolao

Cursus honorum

Il cursus honorum era l'ordine sequenziale degli uffici pubblici tenuti dall'aspirante politico sia durante il periodo repubblicano, sia nei primi due secoli dell'Impero romano.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Cursus honorum

De Catilinae coniuratione

Il De Catilinae coniuratione (in italiano La congiura di CatilinaIl titolo viene anche talvolta tradotto in maniera letterale come Sulla o Della congiura di Catilina.) è una monografia storica, la secondaIl primo esempio latino di questo genere letterario era stata l'opera sulla Seconda guerra punica composta da Celio Antipatro nel II secolo a.C.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De Catilinae coniuratione

De consulatu suo

De consulatu suo (in italiano: Sul proprio consolato) è un poema autobiografico, in parte perduto, scritto da Cicerone tra il 60 a.C. e il 55 a.C., durante il suo periodo di esilio.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De consulatu suo

De divinatione

De divinatione (in italiano "La divinazione") è la seconda delle tre opere teologiche di Marco Tullio Cicerone, redatta in due libri e risalente ai primi mesi del 44 a.C., periodo in cui l'ultima dittatura di Cesare comportò l'allontanamento dell'autore dall'attività politica.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De divinatione

De domo sua

De domo sua ad pontifices ("Sulla propria casa, al collegio pontificale") è un'orazione pronunciata nel 57 a.C. da Marco Tullio Cicerone contro Publio Clodio Pulcro per riavere l'area e i fondi per ricostruire la sua casa, confiscatagli durante l'esilio e con una parte delle proprietà del Palatino consacrata alla dea Libertas; Cicerone dichiara questa consacrazione invalida per ottenerne la restituzione.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De domo sua

De fato (Cicerone)

Il De fato è la terza ed ultima opera di carattere teologico di Marco Tullio Cicerone, composta nel 44 a.C., in cui Cicerone discute con Aulo Irzio sul problema del destino e sul rapporto tra libero arbitrio e predestinazione.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De fato (Cicerone)

De finibus bonorum et malorum

Il De finibus bonorum et malorum ("Il sommo bene e il sommo male") è un dialogo filosofico in cinque libri scritto da Marco Tullio Cicerone che si pone il problema di cosa sia il sommo bene, tenendo in considerazione le due filosofie antiche stoica ed epicurea che, rispettivamente, lo identificavano nella virtù e nel piacere.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De finibus bonorum et malorum

De haruspicum responsis

De haruspicum responsis (Sul responso degli aruspici) è un'orazione di Marco Tullio Cicerone pronunciata nell'aprile del 56 a.C. Il tema dell'orazione è un responso emesso dagli aruspici in quello stesso anno, di cui si era servito Publio Clodio Pulcro, all'epoca edile curule, per accusare Cicerone di sacrilegio e costringerlo a rinunciare alla sua casa sul Palatino, oggetto di una lunga contesa tra i due.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De haruspicum responsis

De imperio Cn. Pompei

L'Oratio pro lege Manilia de imperio Cn. Pompei (Orazione in difesa della Legge Manilia sul supremo comando di Gneo Pompeo), meglio nota semplicemente come Pro lege Manilia o De imperio Cn.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De imperio Cn. Pompei

De inventione

Il De inventione è un trattato di retorica, scritto da Marco Tullio Cicerone. Opera di incerta datazione, composta forse negli anni intorno all'85 a.C., il De inventione si interrompe nel corso del secondo libro.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De inventione

De lege agraria

Il De lege agraria è un'opera di Cicerone che raccoglie 4 discorsi contro la proposta di redistribuzione delle terre del tribuno Publio Servilio Rullo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De lege agraria

De legibus

De legibus (Le Leggi) è un testo di Marco Tullio Cicerone scritto in forma di dialogo intorno al 52 a.C. Dei cinque libri di cui probabilmente era composta quest'opera, ne rimangono tre.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De legibus

De natura deorum

Il De natura deorum (in italiano La natura degli dei) è la prima delle tre opere teologiche di Marco Tullio Cicerone. Scritta nel 44 a.C., è divisa in tre libri.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De natura deorum

De officiis

Il De officiis (lat., Sui doveri) è un trattato filosofico di Cicerone diviso in tre libri, nel quale egli espone la sua concezione sul miglior modo di vivere, comportarsi e osservare quei doveri morali ai quali ogni uomo deve attenersi in quanto membro dello stato.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De officiis

De optimo genere oratorum

De optimo genere oratorum (in italiano Sulla miglior arte dell'oratoria) è un trattato di genere retorico-politico scritto nel 46 a.C. circa da Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De optimo genere oratorum

De oratore

Il De oratore (in italiano A proposito dell’oratore) è un'opera di genere retorico scritta da Marco Tullio Cicerone tra il 55 e il 54 a.C. Il testo, facente parte della cosiddetta "trilogia retorica" assieme al Brutus e allOrator, è strutturato in tre libri sotto forma di dialogo platonico.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De oratore

De provinciis consularibus

De provinciis consularibus (Orazione sulle province consolari) è un'orazione tenuta in Senato da Cicerone nel 56 a.C. a favore della proroga (contraria alle leggi vigenti) dell'imperium di Cesare nelle Gallie.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De provinciis consularibus

De re publica

Il De re republica (in italiano La Repubblica o Sulla cosa pubblica o Sullo Stato) di Cicerone è un trattato in forma di dialogo di filosofia politica diviso in sei libri.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De re publica

De Sullae bonis

L'Oratio de Sullae bonis (Orazione sui beni di Silla), meglio nota semplicemente come De Sullae bonis, è un discorso giudiziario pronunciato nel 66 a.C. da Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e De Sullae bonis

Decimo Giunio Bruto Albino

Era figlio del Decimo Bruto che era stato console nel 77 a.C. ed era forse stato adottato da un Postumio Albino.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Decimo Giunio Bruto Albino

Decimo Giunio Silano

Fu inoltre il patrigno di Marco Giunio Bruto, uno degli uccisori di Giulio Cesare, in quanto sposò sua madre Servilia. Il suo cursus honorum iniziò con la carica di edile nel 70 a.C. Nel 63 si candidò al consolato, però senza successo; ritentò con successo l'anno seguente e fu eletto assieme a Lucio Licinio Murena.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Decimo Giunio Silano

Deiotaro

Durante la terza guerra mitridatica, Deiotaro scacciò le truppe di Mitridate VI del Ponto dalla Frigia. Il suo maggiore alleato fu Gneo Pompeo Magno, il quale lo ricompensò nel 63/62 a.C. allargandone il dominio alla Piccola Armenia in occasione della risistemazione dell'Asia minore.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Deiotaro

Demostene

Nacque nel 384 a.C., tra la novantottesima e la novantanovesima olimpiade.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Demostene

Diodoto (filosofo)

Visse per grande parte della sua vita a Roma, presso la casa di Cicerone, che addottrinò nella filosofia stoica e, soprattutto, nella logica.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Diodoto (filosofo)

Dispositio

Nel canone della retorica di tradizione culturale occidentale, la dispositio (in greco, taxis, dal verbo τάσσω, tassō, 'dispongo', o anche οἰκονομία, oikonomìa) è il modo in cui un autore dispone le argomentazioni oratorie.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Dispositio

Dittatore

Un dittatore è un leader politico che detiene il potere assoluto e lo esercita in modo dispotico, autoritario, totalitario e violento. Una dittatura può essere uno stato governato da un singolo autocrate o da un piccolo gruppo di persone (oligarchia).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Dittatore

Divinatio in Caecilium

Divinatio in Caecilium o Divinatio in Quintum Caecilium (italiano: Dibattito contro Cecilio) è una delle sette orazioni giudiziarie del 70 a. C. fatte da Cicerone per il processo dei Siciliani contro Gaio Licinio Verre, il cui corpus ci è stato tramandato come Verrine.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Divinatio in Caecilium

Durazzo

Durazzo (in albanese: Durrës o anche Durrësi) è un comune albanese di abitanti, capoluogo dell'omonima prefettura, nonché seconda città dell'Albania per numero di abitanti dopo la capitale Tirana.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Durazzo

Eclettismo

Il termine eclettismo (dal greco eklektekós da ekleghein, scegliere, selezionare) indica, nell'ambito delle arti e delle scienze, l'atteggiamento di chi sceglie in diverse dottrine ciò che è affine e cerca di armonizzarlo in una nuova sintesi.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Eclettismo

Edile (storia romana)

Gli edili erano magistrati di antiche città sabine e latine, tra cui Roma.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Edile (storia romana)

Egitto

LEgitto, ufficialmente Repubblica Araba d'Egitto, è un Paese transcontinentale che attraversa l'angolo nord-est dell'Africa e l'angolo sud-ovest dell'Asia attraverso un ponte di terra formato dalla penisola del Sinai.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Egitto

Epicureismo

L'epicureismo è la filosofia della scuola di Epicuro. Il termine ha nella storiografia filosofica due significati sovrapponibili ma non coincidenti.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Epicureismo

Epicuro

Fu discepolo dello scettico democriteo Nausifane e fondatore di una delle maggiori scuole filosofiche dell'età ellenistica e romana, l'epicureismo, che si diffuse dal IV secolo a.C. fino al II secolo d.C., quando, avversato dai Padri della Chiesa subì un rapido declino, per essere poi rivalutato secoli dopo dalle correnti naturalistiche dell'Umanesimo, del Rinascimento e dal razionalismo laico illuminista.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Epicuro

Epillio

Lepillio è un breve componimento a carattere epico che tratta episodi marginali del mito, come suggerisce l'etimologia del termine; in greco, infatti, ἐπύλλιον (epýllion) vuol dire "piccolo epos".

Vedere Marco Tullio Cicerone e Epillio

Epistulae ad Atticum

Le Epistulae ad Atticum appartengono alla raccolta di epistole che Cicerone indirizzò ai propri amici. Quest'opera fornisce un quadro dell'autore poiché svela il suo lato privato configurandosi come utile strumento per scandagliare le pieghe più recondite dell'animo di colui che affidò alle altre sue opere il ritratto ufficiale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Epistulae ad Atticum

Epistulae ad familiares

Le Epistulae ad familiares (Lettere ai familiari o Lettere agli amici) sono la sezione dell'epistolario di Marco Tullio Cicerone contenente le lettere indirizzate dall'oratore arpinate a personaggi della vita pubblica, come Gneo Pompeo Magno, Gaio Giulio Cesare e Asinio Pollione, e privata, come la moglie Terenzia o il liberto Tirone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Epistulae ad familiares

Ermagora di Temno

Pare abbia tentato di eccellere come oratore e declamatore oltre che come maestro di retorica, ma è soprattutto in quest'ultima veste che è a noi noto.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Ermagora di Temno

Esametro dattilico

Lesametro dattilico o esametro eroico, spesso chiamato semplicemente esametro, è il più antico e il più importante tipo di verso in uso nella poesia greca e latina, usato in particolar modo per la poesia epica o poesia didascalica.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Esametro dattilico

Eschine

Figlio di Atrometo e Glaucotea, cittadino ateniese, Eschine avrebbe studiato retorica con Alcidamante di Elea, ma, non avendo mezzi di sussistenza, fu prima impiegato di alcuni funzionari minori, poi attore: secondo Demostene recitava piccole parti in una compagnia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Eschine

Fedro (epicureo)

Dopo la morte di Zenone di Sidone, fu scolarca della scuola epicurea ad Atene intorno al 75 a.C. Gli successe Patrone. Contemporaneo e amico di Cicerone, Fedro ebbe modo di frequentare l'oratore romano durante il soggiorno di quest'ultimo ad Atene (80 a.C.), anche se era già anziano e si era già imposto come figura di spicco della scuola epicurea.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Fedro (epicureo)

Fibreno

Il fiume Fibreno, noto anche come il "fiume di Cicerone", sorge dalle acque cristalline dell'omonimo lago, nella Riserva naturale lago di Posta Fibreno.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Fibreno

Filippiche

Le Filippiche sono le orazioni pronunciate da Demostene contro Filippo II di Macedonia. Il fulcro argomentativo attorno a cui ruotano le Filippiche (351/341 a.C.) è la necessità di formare un fronte greco contro le mire espansionistiche del "barbaro" Filippo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Filippiche

Filippiche (Cicerone)

Le Filippiche sono orazioni che Marco Tullio Cicerone pronunciò contro Marco Antonio dal 2 settembre del 44 a.C. al 21 aprile del 43 a.C., con l'eccezione della II Filippica, immaginata come pronunciata in Senato, in risposta agli sprezzanti attacchi di Antonio nei suoi riguardi durante l'assemblea del 19 settembre (a cui Cicerone non partecipò).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Filippiche (Cicerone)

Filippo II di Macedonia

È conosciuto anche per aver conquistato militarmente la Grecia nel 338 a.C., con la vittoria nella battaglia di Cheronea, per unire tutti i greci contro la Persia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Filippo II di Macedonia

Filone di Larissa

Fu un filosofo scettico, ma seguì un indirizzo più moderato rispetto a quello del suo maestro e di Carneade. Nessuna delle sue opere è sopravvissuta.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Filone di Larissa

Filosofia

La filosofia (philosophía, composto di φιλεῖν (phileîn), "amare", e σοφία (sophía), "sapienza" o "saggezza", ossia "amore per la sapienza") è lo studio sistematizzato di questioni generali e fondamentali, come quelle sull'esistenza, il senso della vita, la ragione, la conoscenza, i valori, la mente e il linguaggio.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Filosofia

Filosofia greca

La filosofia greca rappresenta, nell'ambito della storia della filosofia occidentale, il primo momento dell'evoluzione del pensiero filosofico.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Filosofia greca

Filosofo

Il filosofo, nella definizione più generica, è colui che professa e/o mette in atto una filosofia, cioè, una dottrina, elaborata attraverso un'autonoma indagine razionale, in parte originale e in parte che si richiama, in accordo o in contrasto, ai pensatori che lo hanno preceduto nella storia della filosofia, su aspetti universali, teoretici e pratici, della vita umana.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Filosofo

Formia

Formia è un comune italiano di abitanti della provincia di Latina nel Lazio.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Formia

Foro Romano

Il Foro Romano (dal latino Forum Romanum, sebbene tra i Romani fosse meglio conosciuto come Forum Magnum o semplicemente Forum) è un'area archeologica di Roma racchiusa tra il Palatino, il Campidoglio, Via dei Fori Imperiali ed il Colosseo, costituita dalla stratificazione dei resti di quegli edifici e monumenti di epoche eterogenee che per gran parte della storia antica di Roma rappresentarono il centro politico, giuridico, religioso ed economico della città di Roma, oltre che il centro nevralgico dell'intera civiltà romana.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Foro Romano

Francesco Petrarca

Uomo moderno, slegato ormai dalla concezione della patria come mater e divenuto cittadino del mondo, Petrarca rilanciò, in ambito filosofico, l'agostinismo in contrapposizione alla scolastica e operò una rivalutazione storico-filologica dei classici latini.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Francesco Petrarca

Franco Lucentini

Poliglotta, si laureò in filosofia a Roma nel 1943. Antimilitarista, durante la leva si annoiava; avendo appreso che i tempi di montaggio e smontaggio del Fucile 91 erano oggetto di competizione in tutto l'esercito, nelle ore libere si concentrò sul problema, riuscì a mettere a punto un metodo completamente diverso per farlo in minor tempo, e venne perciò portato trionfalmente in giro di caserma in caserma (come racconta Carlo Fruttero nel libro Mutandine di chiffon).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Franco Lucentini

Gaio Antonio Ibrida

Figlio di Marco Antonio Oratore, fratello minore di Marco Antonio Cretico fu proconsole, governatore della Macedonia (62/61 a.C.) e console insieme a Cicerone nel 63 a.C. Fu accusato da Marco Celio Rufo di lesa maestà (e/o concussione) nel 59 a.C. e condannato; probabilmente l'accusa secondaria di partecipazione alla congiura di Catilina fu determinante, anche se, tuttavia, è noto che i catilinarii festeggiarono tale condanna, poiché Antonio li avrebbe traditi, assumendo il comando dell'esercito nella battaglia di Pistoia (62 a.C.).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Antonio Ibrida

Gaio Cassio Longino

Nato molto probabilmente intorno all'87 o all'86 a.C., Cassio appartenne alla gens Cassia, una famiglia patrizia riuscita ad accedere al consolato agli inizi del II secolo a.C. Nel sesto decennio a.C. Cassio, dopo il matrimonio con Tertulla, figlia di Servilia, sembrò avvicinarsi al partito degli Optimates guidato da Catone Uticense.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Cassio Longino

Gaio Cornelio Cetego (congiurato)

Viene ricordato soprattutto per esser stato uno dei capi della congiura di Catilina, volta a sovvertire la Repubblica romana.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Cornelio Cetego (congiurato)

Gaio Giulio Cesare

Ebbe un ruolo fondamentale nella transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale. Fu dittatore (dictator) di Roma alla fine del 49 a.C., nel 47 a.C., nel 46 a.C. con carica decennale e dal 44 a.C. come dittatore perpetuo, e per questo ritenuto da Svetonio il primo dei dodici Cesari, in seguito sinonimo di imperatore romano.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Giulio Cesare

Gaio Licinio Verre

Fu questore della provincia della Gallia Cisalpina sotto il console Gneo Carbone, successivamente fu scelto dapprima come legatus e poi come vicequestore da Gneo Cornelio Dolabella, designato governatore della Cilicia, divenne poi pretore urbano ed infine propretore della provincia della Sicilia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Licinio Verre

Gaio Manilio

Propose, nelle vesti di tribuno della plebe, la cosiddetta lex Manilia (66 a.C.), con la quale si conferiva a Pompeo il comando della guerra contro Tigrane II e Mitridate VI, re del Ponto.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Manilio

Gaio Marcio Figulo (console 64 a.C.)

Fu eletto console nel 64 a.C. con Lucio Giulio Cesare. Durante un dibattito in Senato in cui si discuteva sulle pene da dare ai cospiratori di Catilina, si dichiarò favorevole alla loro condanna a morte ed, in generale, fu favorevole alle proposte di Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Marcio Figulo (console 64 a.C.)

Gaio Mario

Lo storico Plutarco gli dedicò una delle sue Vite parallele, raffrontandolo al re d'Epiro Pirro. È comunemente noto per la rivalità con Lucio Cornelio Silla.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Mario

Gaio Mario il Giovane

Figlio del generale Gaio Mario e di Giulia, fu sempre stimato dal cugino Giulio Cesare. In gioventù fu educato assieme a Cicerone e Tito Pomponio Attico da tutori greci.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Mario il Giovane

Gaio Sallustio Crispo

Proveniente da una famiglia di stirpe plebea (la gens Sallustia) legata alla nobilitas municipale, compì a Roma il cursus honorum, divenendo prima questore, poi tribuno della plebe e infine senatore della res publica.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Sallustio Crispo

Gaio Svetonio Tranquillo

Svetonio nacque attorno al 70 d.C. in un luogo imprecisato del Latium vetus, forse a Ostia, dove ebbe la carica religiosa locale di pontefice di Vulcano (solitamente conferita a vita).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Svetonio Tranquillo

Gaio Trebazio Testa

Fu in stretti rapporti di amicizia e confidenza con Cesare, Augusto, Orazio, Mecenate oltre che con Cicerone, col quale intrattenne un fitto epistolario e che gli dedicò i Topica, un resoconto dell'omonima opera di Aristotele.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Trebazio Testa

Gaio Valerio Catullo

Le sue liriche d'amore, raccolte nel "Catulli Veronensis Liber", rappresentano il primo esempio di letteratura latina in grado di esprimere l'intensità delle passioni amorose sul modello ellenistico della poesia di Saffo, Callimaco e degli Alessandrini.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Valerio Catullo

Gaio Vibio Pansa

Il console Gaio Vibio Pansa Caetroniano nacque a Roma il e morì a Bologna; Pansa era stato ferito durante la battaglia di Forum Gallorum nell'aprile del 43 a.C. nel corso del conflitto che va sotto il nome di Guerra di Modena.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Vibio Pansa

Gaio Vibio Rufo

Verosimilmente homo novusU. Vogel-Weidemann, Die Statthalter von Africa und Asia in den Jahren 14-68 n. Chr., Bonn 1982, p. 367.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gaio Vibio Rufo

Gallia Cisalpina

Gallia Cisalpina o Gallia Citeriore è il nome conferito dai Romani in età repubblicana ai territori dell'Italia settentrionale compresi tra il fiume Adige a Levante, le Alpi a Ponente e a Settentrione e il Rubicone a Meridione.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gallia Cisalpina

Georgiche

Le Georgiche (neutro plurale - dal greco / gheorghikà - dell'aggettivo greco / gheorghikòs, "contadino", o, più semplicemente, "agricoltura", dalle parole / ghé, "terra", ed / érgon, "lavoro") sono un poema didascalico di Publio Virgilio Marone che tratta la vita agricola.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Georgiche

Giovanni I di Brandeburgo

Giovanni era il figlio di Alberto III, e della sua prima moglie, Margherita di Baden. Nel 1466 succedette allo zio, il principe elettore Federico II.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Giovanni I di Brandeburgo

Giove (divinità)

Giove (o Iuppiter, accusativo Iovem o Diespiter) fu il Dio della religione romana e italica, i cui simboli sono il fulmine e il tuono. Presente nel culto di tutti i popoli italici, esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea *dyeu- ("sfolgorare, risplendere"): nome che ricorre in gran parte degli antichi dialetti indoeuropei, dato che il greco Zeus Patér e l'indoario Dyauṣ Pitā (द्यौष् पिता) corrispondono all'italico Iuppiter/Diespiter.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Giove (divinità)

Giunone

Giunone è una divinità della religione romana, una dea madre legata al ciclo lunare dei primitivi popoli italici.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Giunone

Giureconsulto

Il giureconsulto (da ius, iuris: "diritto" e consulere: "consultare") o giurisperito è storicamente un esperto del diritto che fornisce pareri su questioni legali e che non di rado si dedica anche all'insegnamento delle discipline del diritto come scienza.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Giureconsulto

Giurisprudenza

La giurisprudenza (termine derivante dal latino iurisprudentia, sostantivato dall'aggettivo iurisprudens, cioè prudens iuris: «esperto del diritto», o «scienze giuridiche») è la disciplina che studia il diritto e la sua interpretazione giuridica.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Giurisprudenza

Gladiatore

Il gladiatore era un particolare lottatore dell'antica Roma. Il nome deriva da gladio, la spada utilizzata dai legionari romani utilizzata anche dai lottatori.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gladiatore

Glauco (figlio di Poseidone)

Glauco (Glàukos) è un personaggio della mitologia greca. Fu un pescatore divenuto divinità. Nella mitologia e religione greca, questo personaggio ebbe molta rilevanza e fu protagonista di molte leggende in parte giunte fino a noi ed altre che furono raccontate in opere oggi perdute, ma che comunque possiamo conoscere grazie alle numerose citazioni esistenti ne i Deipnosofisti di Ateneo di Naucrati.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Glauco (figlio di Poseidone)

Gneo Pompeo Magno

Abile generale e condottiero sagace ed esperto, Pompeo, originario del Piceno e figlio di Gneo Pompeo Strabone, divenne famoso fin dalla giovane età per una serie di brillanti vittorie durante la guerra civile dell'83-82 a.C. divenendo il principale luogotenente di Lucio Cornelio Silla.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gneo Pompeo Magno

Gneo Pompeo Strabone

Era figlio di un Sesto Pompeo e nipote di un Gneo Pompeo, mentre sua madre era una Lucilia, sorella del poeta Gaio Lucilio. Aveva un fratello maggiore, Sesto Pompeo Virdoctus, e una sorella minore, Pompea.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gneo Pompeo Strabone

Gorgia (retore)

Tra i suoi discepoli vi fu certamente Marco Cicerone, il figlio dello statista Cicerone che ne parla nelle epistole familiari: ad Atene, infatti, ricevette consigli sulla pratica di declamazione proprio dal retore Gorgia; tuttavia, dovette abbandonare gli studi con lui per le insistenze del padre.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Gorgia (retore)

Guerra civile romana (83-82 a.C.)

La guerra civile romana dell'83-82 a.C. vide il conflitto tra la fazione degli optimates, guidata da Lucio Cornelio Silla, e quella dei populares, o mariani perché seguaci del sette volte console Gaio Mario morto nell'86 a.C. Quest'ultima fazione era guidata dal giovane Gaio Mario, figlio del grande generale, e da Gneo Papirio Carbone; alla fazione democratica si unirono anche le agguerrite milizie Sannite e Lucane che temevano dalla vittoria dei sillani la perdita dei diritti civili ottenuti dopo la guerra sociale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Guerra civile romana (83-82 a.C.)

Guerra sociale

La guerra sociale (dal latino socius), denominata anche guerra italica (bellum Italicum) o guerra marsica (bellum Marsicum), dal 91 all'88 a.C. vide opposti lo Stato Romano ed una lega formata da molti popoli d'Italia fino ad allora alleati di Roma.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Guerra sociale

Guerre civili (storia romana)

Con la comune espressione di Guerre civili si intendono, nella Storia romana, i conflitti che videro contrapposti eserciti e condottieri romani dall'ultimo periodo della Repubblica fino al tardo periodo imperiale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Guerre civili (storia romana)

Guerre mitridatiche

Per guerre mitridatiche si intende una serie di conflitti tra la Repubblica romana ed il Ponto che si combatterono tra l'89 e il 63 a.C. Prendono il loro nome da Mitridate VI che all'epoca era il re del Ponto e grande nemico di Roma.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Guerre mitridatiche

Homo novus

Lhomo novus era, nell'antica Roma, colui che proveniva da una famiglia in cui nessuno mai aveva rivestito alcuna carica pubblica (come quelle di console, senatore, pretore, edile o altre magistrature).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Homo novus

In Pisonem

In Pisonem è un'orazione di Marco Tullio Cicerone. Pronunciata in Senato nel settembre del 55 a.C., costituisce la risposta di Cicerone agli attacchi di Lucio Calpurnio Pisone Cesonino che, vistosi revocare il proconsolato della Macedonia, attacca pesantemente l'Arpinate poco prima dei giochi di Pompeo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e In Pisonem

In Vatinium testem

L'Oratio in Publium Vatinium testem (Orazione contro il testimone Publio Vatinio) o Interrogatio in Vatinium (Interrogatorio contro Vatinio), meglio nota semplicemente come In Vatinium testem, è un discorso giudiziario pronunciato nel 56 a.C. dall'oratore romano Marco Tullio Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e In Vatinium testem

In Verrem

In Verrem è una serie di orazioni scritte da Cicerone, note anche come Verrine.

Vedere Marco Tullio Cicerone e In Verrem

La Repubblica (dialogo)

La Repubblica (Politéia) è un'opera filosofica in forma di dialogo, scritta approssimativamente tra il 380 e il 370 a.C. dal filosofo greco Platone, la quale ha avuto enorme influenza nella storia del pensiero occidentale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e La Repubblica (dialogo)

LacusCurtius

LacusCurtius è un sito web di risorse e materiali online, incentrato principalmente sull'antica Roma. Il sito, ideato e mantenuto da Bill Thayer, è attualmente ospitato su un server dell'Università di Chicago.

Vedere Marco Tullio Cicerone e LacusCurtius

Laelius de amicitia

Il Laelius de amicitia (titolo completo Laelius seu De amicitia - più noto come De amicitia: "Sull'amicizia"), opera dell'ultimo periodo ciceroniano, è un dialogo di carattere filosofico (immaginato svolgersi nel 129 a.C.) scritto da Cicerone tra l'estate e l'autunno del 44 a.C.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Laelius de amicitia

Lenio Flacco

Appartenente alla nobile famiglia Laenia di Brindisi, Marco Lenio Flacco aveva trasformato la sua casa, posta sulle colline settentrionali del porto, in un cenacolo di cultura: ospitava artisti, letterati, scienziati e poeti, tra cui Orazio (di cui forse era parente) e soprattutto l'amico fraterno M.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lenio Flacco

Lex Clodia de capite civis Romani

La Lex Clodia de capite civis Romani (in lingua latina Legge Clodia sulla condanna a morte di un cittadino romano) fu una legge in senso lato fatta approvare tramite lo strumento degli scita plebis da Publio Clodio Pulcro, avversario politico di Marco Tullio Cicerone, che stabiliva la pena dell'esilio per chi avesse deliberato una condanna a morte senza concedere la provocatio ad populum, cioè la facoltà per ciascun cittadino romano di ricorrere in appello al popolo per evitare la condanna.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lex Clodia de capite civis Romani

Lex Manilia

La Lex Manilia, proposta dal tribuno della plebe Gaio Manilio, fu una legge romana approvata nel 66 a.C.,.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lex Manilia

Lilibeo

Lilibeo (Lilybaeum per i romani) fu un'antica città, situata all'estremo ovest della Sicilia, precisamente sotto l'attuale Marsala, verso Capo Boeo originariamente chiamato Capo Lilibeo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lilibeo

Lingua greca antica

Il greco antico è una lingua appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee, parlata in Grecia fra il IX secolo a.C. e il VI secolo d.C. Essa copre il periodo arcaico (circa tra il IX secolo a.C. e il VI secolo a.C.), il periodo classico (all'incirca dal V secolo a.C. fino al IV secolo a.C.) e il periodo ellenistico (dal III secolo a.C.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lingua greca antica

Lingua latina

Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lingua latina

Lucio Anneo Seneca il Vecchio

Era il padre del più noto Seneca il Giovane.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lucio Anneo Seneca il Vecchio

Lucio Calpurnio Pisone Cesonino (console 58 a.C.)

La data di nascita è collocabile tra il 105-101 a.C., avendo ricoperto la carica di console nel 58 a. C. Discendente da un'antica famiglia plebea arricchitasi durante la guerra italica, figlio di un armiere e di una delle figlie di Calvenzio di Piacenza, ricco mercante che è stato ritratto nel discorso di Cicerone, In Pisonem, come bandista d'asta gallico.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lucio Calpurnio Pisone Cesonino (console 58 a.C.)

Lucio Cornelio Crisogono

Liberto di Lucio Cornelio Silla, fu uno dei suoi più stretti collaboratori. Nell'80 a.C. fece inserire nelle liste di proscrizione Sesto Roscio, ricchissimo nobile romano con grandi proprietà terriere, per carpirne il patrimonio e venderlo all'asta; dopo la sua morte, per togliere di mezzo ogni prova, tentò di uccidere anche il figlio di quest'ultimo, Sesto Roscio Amerino, il quale fu difeso con successo da Marco Tullio Cicerone nella Pro Roscio Amerino.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lucio Cornelio Crisogono

Lucio Cornelio Silla

Lucio Cornelio Silla naque nel 138 a.C. a Roma da un ramo della gens patrizia dei Cornelii caduto in disgrazia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lucio Cornelio Silla

Lucio Giulio Cesare (console 64 a.C.)

Fratello di Giulia Antonia (la madre di Marco Antonio), fu a sua volta console, come l'omonimo padre, nel 64 a.C. Durante un dibattito in Senato in cui si discuteva sulle pene da dare ai cospiratori di Catilina, si dichiarò favorevole alla loro condanna a morte, sebbene tra questi si trovasse il suo cognato Publio Cornelio Lentulo Sura.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lucio Giulio Cesare (console 64 a.C.)

Lucio Licinio Crasso

Iniziò la sua carriera di oratore molto giovane, a ventuno anni (119 a.C.), quando Gneo Papirio Carbone, un uomo nobile ed eloquente, odiato dagli aristocratici, cui apparteneva Crasso, fu citato da lui in tribunale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lucio Licinio Crasso

Lucio Licinio Murena

Era figlio di Lucio Licinio Murena. Al termine della prima guerra mitridatica gli fu affidato da Silla il comando delle due legioni controllate formalmente da Gaio Flavio Fimbria.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lucio Licinio Murena

Lucio Minucio Basilo

Dapprima vicino a Giulio Cesare durante la campagna di Gallia e la guerra civile del 49 a.C., parteciperà poi alla cospirazione che porterà al suo assassinio.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lucio Minucio Basilo

Lucio Sergio Catilina

Catilina nacque a Roma nel 108 a.C. dal patrizio Lucio Sergio Silo e da Belliena. La famiglia nativa, i Sergii, pur di nobili origini, da molti anni non aveva ruoli significativi nella vita politica di Roma.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lucio Sergio Catilina

Lucio Valerio Flacco (pretore 63 a.C.)

Figlio di Lucio Valerio Flacco console nel 100 a.C. e 86 a.C., Flacco servì in Cilicia come tribuno militare, sotto Publio Servilio Vatia Isaurico, nel 78 a.C., divenendo poi questore in Hispania sotto Marco Pupio Pisone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Lucio Valerio Flacco (pretore 63 a.C.)

Magister equitum

Il Magister equitum (comandante della cavalleria) nella Repubblica romana era un grado militare che veniva assegnato e tolto da un dittatore.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Magister equitum

Magistratura (storia romana)

La magistratura (dal latino magister.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Magistratura (storia romana)

Marco Anneo Lucano

I dati biografici sulla vita di Lucano derivano da tre biografie antiche: una prima risale al De poetis di Svetonio, una seconda viene attribuita al commento al Bellum Civile sive Pharsalia di un non meglio identificato Vacca ed una terza, più breve ed anonima, è trasmessa dal codice Vossianus Lat.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Anneo Lucano

Marco Antonio

Insieme a Ottaviano e Lepido fondò il secondo triumvirato, un accordo secondo il quale a Marco Antonio spettò il proconsolato sulle province di Gallia Cisalpina (con Illyricum settentrionale) e Gallia Comata, dopo gli accordi di Brindisi del 40 a.C. Marco Antonio divenne proconsole in tutte le province orientali (Macedonia, Asia, Cirene e Creta, Bitinia e Ponto, Cilicia e Cipro e Siria).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Antonio

Marco Antonio Oratore

Membro della gens Antonia, iniziò il proprio cursus honorum nel 113 a.C., ricoprendo la carica di questore, per poi divenire pretore con poteri proconsolari per la provincia romana di Cilicia nel 102 a.C.: il suo mandato fu quello di debellare i pirati che infestavano il mar Mediterraneo,Livio, Periochae ab Urbe condita libri, 68.1.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Antonio Oratore

Marco Celio Rufo

Allievo e amico di Marco Tullio Cicerone, che fu suo maestro nell'arte oratoria, si distinse durante la gioventù per aver intentato alcuni processi contro importanti esponenti dell'aristocrazia senatoria.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Celio Rufo

Marco Emilio Lepido

Con la sua morte tutti i poteri andarono a concentrarsi nella figura dell'Imperatore, ruolo ricoperto per primo da Augusto. Insieme a Ottaviano e Marco Antonio fondò il secondo triumvirato, un accordo secondo il quale a Lepido spettò il proconsolato sulle province di Gallia Narbonense, Spagna Citeriore e Spagna Ulteriore, dopo gli accordi di Brindisi del 40 a.C.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Emilio Lepido

Marco Emilio Scauro (pretore 56 a.C.)

Marco era figlio di Marco Emilio Scauro, console dell'anno 115 a.C., e di Cecilia Metella Dalmatica.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Emilio Scauro (pretore 56 a.C.)

Marco Fabio Quintiliano

Il suo lavoro, che fu influente nel Medioevo e nel Rinascimento, tornò al centro del dibattito scientifico alla metà del XX secolo, Quintiliano fu autore di un importante manuale di retorica e pedagogia, lInstitutio oratoria.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Fabio Quintiliano

Marco Giunio Bruto

Marco Giunio Bruto nacque nell'85 a.C. o forse nel 78-79 a.C. da Servilia, figlia di Quinto Servilio Cepione e nipote di Marco Livio Druso, e da Marco Giunio Bruto, tribuno della plebe dell'83 a.C., popularis e seguace del partito mariano.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Giunio Bruto

Marco Licinio Crasso

Principale repressore della rivolta di Spartaco, nel 60 a.C. diede vita a un accordo passato alla storia con il nome di primo triumvirato, un'alleanza di carattere politico ed economico stretta con Gneo Pompeo Magno e Gaio Giulio Cesare.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Licinio Crasso

Marco Porcio Catone

Nacque nel 234 a. C. a Tusculum, da un'antica famiglia plebea che si era fatta notare per qualche servizio militare, ma che non aveva mai avuto esponenti tra le più importanti cariche civili.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Porcio Catone

Marco Porcio Catone Uticense

Se si eccettua l'accusa, non verificata, di ebrius (ubriacone) mossagli da Gaio Giulio Cesare, l'Uticense è descritto persino dalle fonti a lui ostili e dai suoi più aspri nemici come una figura di somma rettitudine, incorruttibile ed imparziale, molto scomodo per i suoi avversari.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Porcio Catone Uticense

Marco Tullio Cicerone

Esponente di un'agiata famiglia dell'ordine equestre, fu una delle figure più rilevanti dell'antichità romana. La sua vastissima produzione letteraria, dalle orazioni politiche agli scritti di filosofia e retorica, oltre a offrire un prezioso ritratto della società romana negli ultimi travagliati anni della repubblica, rimase come esempio per tutti gli autori del I secolo a.C.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Tullio Cicerone

Marco Tullio Cicerone (console 30 a.C.)

Nelle epistole familiari apprendiamo che Cicerone si preoccupò sin da subito dell'educazione del figlio Marco. Nel 51 a.C. Cicerone divenne proconsole della Cilicia e decise di portare con sé il figlio in quella provincia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Tullio Cicerone (console 30 a.C.)

Marco Tullio Cicerone il Vecchio

Della sua vita non si hanno molte notizie certe, ma si può affermare con certezza che fu, come poi suo figlio Marco Tullio Cicerone, un eques della città di Arpino.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marco Tullio Cicerone il Vecchio

Marsala

Marsala (Maissala nel dialetto locale, Marsala in siciliano) è un comune italiano di abitanti. È il primo comune per popolazione del libero consorzio comunale di Trapani ed il quinto della Sicilia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marsala

Marsiglia

Marsiglia (in francese: Marseille maʁ.sɛj(ə), in provenzale: Marselha o Marsiho,in lingua occitana provenzale Marselha nella forma classica o Marsiho nella grafia mistraliana in latino: Massilia o Massalia; in greco: Μασσαλία o Μασαλία) è la più grande città della Francia meridionale, capoluogo della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra e del dipartimento delle Bocche del Rodano, oltre che il primo porto della Francia, del Mediterraneo e quarto a livello europeo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marsiglia

Marte (divinità)

Marte è, nella religione romana e italica, il dio della guerra e dei duelli e, secondo la mitologia più arcaica, anche del tuono, della pioggia e della fertilità.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Marte (divinità)

Medioevo

Il Medioevo (o Medio Evo) è una delle età storiche della periodizzazione della storia dell'Europa e del bacino del Mediterraneo, in cui è preceduto dall'Età antica e seguito dall'Età moderna.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Medioevo

Misteri eleusini

I misteri eleusìni (Ἐλευσίνια Μυστήρια) erano riti religiosi misterici che si celebravano ogni anno nel santuario di Demetra nell'antica città greca di Eleusi.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Misteri eleusini

Mitridate VI del Ponto

È ricordato come uno dei più formidabili avversari della Repubblica romana, che costrinse a ben tre guerre, impegnando tre dei più grandi generali romani: Silla, Lucullo e Pompeo Magno.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Mitridate VI del Ponto

Montesquieu

È considerato il fondatore della teoria politica della separazione dei poteri.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Montesquieu

Municipio (storia romana)

Con il termine municipio (in lingua latina mūnǐcǐpǐum) si designava, nell'antica Roma e in particolare nella Roma repubblicana, una comunità cittadina legata a Roma.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Municipio (storia romana)

Musei Capitolini

I Musei Capitolini costituiscono la principale struttura museale civica comunale di Roma, parte del Sistema Musei di Roma Capitale, con una superficie espositiva di 12.977 m².

Vedere Marco Tullio Cicerone e Musei Capitolini

Napoli

Napoli (IPA:; Napule in napoletano, pronuncia) è un comune italiano di abitanti, capoluogo della regione Campania e dell'omonima città metropolitana, centro di una delle più popolose e densamente popolate aree metropolitane d'Europa; è inoltre il comune più popoloso del Meridione d'Italia, il terzo d'Italia per popolazione (dopo Roma e Milano), il primo, tra i grandi comuni, per densità abitativa e rientra tra le venti città più popolose dell'Unione europea.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Napoli

Neoatticismo

Gradiva'', esempio di scultura neoattica. Il Neoatticismo o stile neoattico (dalla regione storica di Atene, l'Attica) è una fase della scultura antica iniziata nel II secolo a.C. e conclusasi nel II secolo d.C. Attraverso di esso la cultura artistica greca si diffonde in occidente con una produzione rivolta prevalentemente alla clientela romana, divenendo base per la cultura artistica ufficiale successiva.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Neoatticismo

Nilo

Il Nilo è un fiume africano lungo km che attraversa otto Stati dell'Africa. Tradizionalmente è stato considerato per lungo tempo il fiume più lungo del mondo, ma in realtà il fiume più lungo del mondo è il Rio delle Amazzoni.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Nilo

Nobiltà

La nobiltà indica una classe sociale distinta da particolari privilegi e attributi. Ha costituito in passato un elemento fondamentale nella storia dell'Europa, dal Medioevo fino all'Età moderna.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Nobiltà

Omero

Omero (Hómēros, pronuncia:, VIII secolo a.C.) è stato un poeta greco antico storicamente identificato come l'autore dellIliade e dellOdissea, i due massimi poemi epici della letteratura greca.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Omero

Omicidio

Lomicidio (anche assassinio, uccisione, liquidazione o delitto) è la soppressione di una vita umana a opera di un altro essere umano. L'omicida può provocare la morte altrui per mezzo di qualsiasi modalità (reato a forma libera), anche per omissione, ma in ogni caso la sua azione o inazione sono volontarie.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Omicidio

Onomastica romana

L'onomastica romana è lo studio dei nomi propri di persona, delle loro origini e dei processi di denominazione nella Roma antica. L'onomastica latina prevedeva che i nomi maschili tipici contenessero tre nomi propri (tria nomina) che erano indicati come praenomen (il nome proprio come intendiamo oggi), nomen (equivalente al nostro cognome che individuava la gens, ovvero era il cosiddetto "gentilizio") e cognomen (che indicava la famiglia in senso nucleare, all'interno della gens).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Onomastica romana

Oracolo di Delfi

LOracolo di Delfi o “Delfo” è l'oracolo più prestigioso della religione greca del periodo arcaico.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Oracolo di Delfi

Orator

Orator (in italiano Oratore) è un'opera retorica scritta da Cicerone nel 46 a.C. e dedicata a Marco Giunio Bruto. Il trattato fa parte di una trilogia che comprende anche il De oratore e il Brutus e si propone di definire le caratteristiche del perfetto oratore.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Orator

Oratoria

Loratoria è l'arte del parlare in pubblico. Viene spesso confusa con la retorica, cioè l'arte del parlare e del persuadere con le parole. In questi termini, l'oratoria appare avere un ambito di utilizzo più ristretto, dato che la retorica ha trovato applicazione anche nella scrittura e ha assunto una fisionomia sfumata, misurandosi in questa veste con altre discipline come linguistica, logica, filosofia del diritto e critica letteraria.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Oratoria

Ordine equestre

Gli equites (dal latino eques, pl. equites; letteralmente "cavalieri") erano un ordine sociale (e militare) dell'antica Roma basato sul censo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Ordine equestre

Ortensio (Cicerone)

Ortensio (Hortensius seu De philosophia liber) è un dialogo perduto di Marco Tullio Cicerone, scritto nel 45 a.C. Il titolo dell'opera è stato dedicato all'oratore Quinto Ortensio Ortalo, prima storico avversario e di seguito grande amico di Cicerone, pur non condividendo alcune idee.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Ortensio (Cicerone)

Ottimati

Gli Ottimati (cioè i migliori) erano i componenti della fazione aristocratica conservatrice della tarda Repubblica romana.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Ottimati

Palatino

Il Palatino è uno dei sette colli di Roma, situato tra il Velabro e il Foro Romano, ed è una delle parti più antiche della città. Il sito è ora un grande museo all'aperto e può essere visitato durante il giorno.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Palatino

Paradoxa stoicorum

Paradoxa stoicorum (Paradossi degli stoici, da ora abbreviati in PS) è un'opera retorico-filosofica scritta da Marco Tullio Cicerone e dedicata a Marco Giunio Bruto, futuro cesaricida.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Paradoxa stoicorum

Parricidio

Il parricidio è genericamente l'omicidio di un parente, inteso di solito come colui dal quale si discende. Comprende i termini specifici dell'uccisione del padre (patricidio), della madre (matricidio).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Parricidio

Partitiones oratoriae

Le Partitiones oratoriae (Divisione delle parti dell'eloquenza) sono un'opera retorica composta tra il 54 e il 47 a.C. dallo scrittore romano Marco Tullio Cicerone, e pubblicata nel 46 a.C..

Vedere Marco Tullio Cicerone e Partitiones oratoriae

Pierre Grimal

Appassionato della cultura antica, si adoperò molto per la promozione dell'eredità culturale della civiltà romana, sia presso gli specialisti sia presso il grande pubblico.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pierre Grimal

Pizia

Nell'antica Grecia la Pizia o Pitia (in greco antico: Πυθία Pythía, pronuncia) era la sacerdotessa di Apollo che dava i responsi nel santuario di Delfi, situato presso l'omphalos (l'«ombelico del mondo»).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pizia

Planetario

Il termine planetario si riferisce ad uno strumento ottico utilizzato per riprodurre in modo estremamente realistico la volta celeste su uno schermo di proiezione.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Planetario

Platone

Considerato uno dei personaggi più influenti della storia, insieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele, ha posto le basi del pensiero filosofico occidentale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Platone

Platonismo

Il platonismo è una corrente filosofica risalente a Platone. Il filosofo greco affermava l'esistenza di una più alta verità: le Idee, delle forme ideali eterne, immutabili, e incorruttibili, da cui ha origine il mondo sensibile, quale noi lo percepiamo, soggetto al divenire, alla corruzione, e alla morte.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Platonismo

Plutarco

Studiò ad Atene e fu fortemente influenzato dalla filosofia di Platone. La sua opera più famosa è costituita dalle Vite parallele, biografie dei più famosi personaggi della classicità greco-romana, oltre ai Moralia, opera di carattere etico e scientifico, influenzata anche dal fatto che nell'ultima parte della sua vita fu sacerdote al Santuario di Delfi.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Plutarco

Poetae novi

I poetae novi, detti anche cantores Euphorionis o neoterici, furono poeti romani in lingua latina, quasi tutti provenienti dalla Gallia Cisalpina, che operarono a Roma nella prima metà del I secolo a.C., inaugurando una nuova poetica, la poesia neoterica.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Poetae novi

Politeismo

Con il termine politeismo si individuano e si classificano nella storia delle religioni quelle dottrine che ammettono l'esistenza di più entità destinatarie di un cultoPaolo Scarpi, Politeismo in Dizionario delle religioni, Torino, Einaudi, 1993, p. 573.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Politeismo

Pontificia Università Lateranense

La Pontificia Università Lateranense è un'università di diritto pontificio con sede in Roma, nella zona extraterritoriale della Santa Sede in Laterano.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pontificia Università Lateranense

Ponto

Il Ponto (in greco: Πόντος, "mare") è una regione storica che si estende nella zona nordorientale dell'Asia Minore, comprendendo all'incirca le province di Sinope, Samsun, Amasya, Tokat, Ordu, Giresun, Gümüşhane, Trebisonda, Rize e Artvin, nell'attuale Turchia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Ponto

Populares

I Populares furono una delle factiones ("partiti" in senso lato) che nella vita politica della Repubblica romana sosteneva le istanze del popolo, costituendo per così dire la "base" dell'autorità dei tribuni della plebe, la magistratura che rappresentava gli interessi dei ceti popolari di Roma.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Populares

Posidonio

Appartenente alla scuola stoica, fu considerato il più grande filosofo della sua epoca, tanto che, per l'ampiezza degli studi, fu soprannominato "Atleta"T 1 J..

Vedere Marco Tullio Cicerone e Posidonio

Pretore (storia romana)

Il pretore, in latino praetor, era un magistrato romano dotato di imperium e iurisdictio. Il suo mandato era di un anno e faceva parte di un collegio di 8 funzionari.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pretore (storia romana)

Primo triumvirato

Il cosiddetto primo triumvirato fu un'alleanza politica stipulata tra Gaio Giulio Cesare, Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno nel 60 a.C. Al contrario del secondo triumvirato, il primo triumvirato fu caratterizzato da un accordo strettamente privato e non ebbe valore ufficiale – il suo potere nello Stato romano derivò dall'influenza personale dei triumviri nella politica della Repubblica – e fu di fatto mantenuto segreto per un certo periodo di tempo come parte del progetto politico dei triumviri stessi.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Primo triumvirato

Principato (storia romana)

Nell'ambito della storia romana, con principato si intende comunemente la forma di governo dell'alto impero, contrapposta al dominato del tardo impero.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Principato (storia romana)

Principe elettore

Quella di principe elettore (in latino: princeps elector imperii o elector, in tedesco Kurfürst) era una carica del Sacro Romano Impero assegnata a un numero limitato di principi tedeschi componenti il collegio elettorale al quale, a partire dal XIII secolo, spettava l'elezione dell'imperatore.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Principe elettore

Pro Archia poeta

La Pro Archia poeta è un'orazione di Marco Tullio Cicerone, scritta per difendere Aulo Licinio Archia, un poeta accusato di usurpazione della cittadinanza romana.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Archia poeta

Pro Balbo

La Pro Cornelio Balbo è un'orazione composta da Marco Tullio Cicerone nel 56 a.C., scritta e pronunciata da questi in difesa dello spagnolo Lucio Cornelio Balbo, accusato d'aver ottenuto la cittadinanza romana illecitamente.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Balbo

Pro Caecina

L'Oratio pro Aulo Caecina (Orazione in difesa di Aulo Cecina), meglio nota semplicemente come Pro Caecina o Pro A. Caecina, è un discorso giudiziario pronunciato dall'oratore romano Marco Tullio Cicerone in difesa di Aulo Cecina, cavaliere di Volterra, alleato di Pompeo, famoso in quanto conoscitore dell'arte aruspicina etrusca.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Caecina

Pro Caelio

La Pro Caelio è un'orazione che Marco Tullio Cicerone tenne il 4 aprile 56 a.C. in difesa di Marco Celio Rufo, suo allievo ed amico.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Caelio

Pro Cluentio

La Pro Aulo Cluentio Habito ("Orazione in difesa di Aulo Cluenzio Abito") è l'arringa tenuta da Cicerone, quarantenne, nel 66 a.C., dinanzi al tribunale penale competente per i crimini di veneficio ("quaestio de sicariis et veneficis").

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Cluentio

Pro Cornelio

L'Oratio pro Gaio Cornelio (Orazione in difesa di Gaio Cornelio), meglio nota semplicemente come Pro Cornelio o Pro G. Cornelio, è un discorso giudiziario pronunciato nel 65 a.C. dall'oratore romano Marco Tullio Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Cornelio

Pro Fonteio

L'Oratio pro Marco Fonteio (Orazione in difesa di Marco Fonteio), meglio nota semplicemente come Pro Fonteio o Pro M. Fonteio, è un discorso giudiziario pronunciato nel 69 a.C. dall'oratore romano Marco Tullio Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Fonteio

Pro Marcello

La Pro Marcello è una orazione di Marco Tullio Cicerone pronunciata in senato nel settembre del 46 a.C. Si tratta della prima delle tre cosiddette orazioni ‘cesariane’ (successivamente saranno composte la ''Pro Ligario'' e la Pro rege Deiotaro) enunciate per ringraziare Cesare, fautore del richiamo in patria di alcuni suoi avversari politici.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Marcello

Pro Marco Tullio

L'Oratio pro Marco Tullio (Orazione in difesa di Marco Tullio), meglio nota semplicemente come Pro Marco Tullio o Pro Tullio, è un discorso giudiziario pronunciato nel 71 a.C. dall'oratore romano Marco Tullio Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Marco Tullio

Pro Milone

L'Oratio pro Tito Annio Milone (Orazione in difesa di Tito Annio Milone) è un discorso giudiziario che avrebbe dovuto essere pronunciato nel 52 a.C. dall'oratore romano Marco Tullio Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Milone

Pro muliere Arretina

L'Oratio pro muliere Arretina (Orazione in difesa di una donna di Arezzo), meglio nota semplicemente come Pro muliere Arretina, è un discorso giudiziario pronunciato nell'80 a.C. dall'oratore romano Marco Tullio Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro muliere Arretina

Pro Murena

Pro Murena è l'orazione che Cicerone pronunziò nel processo intentato contro il console eletto, nonché amico, Lucio Licinio Murena, tenutosi durante l'inverno del 63 a.C. Licinio Murena, in occasione della campagna elettorale per il consolato del 62 a.C., era stato accusato dal rivale Servio Sulpicio Rufo di brogli.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Murena

Pro Quinctio

L'Oratio pro Publio Quinctio (Orazione in difesa di Publio Quinzio), meglio nota semplicemente come Pro Quinctio, è un discorso giudiziario pronunciato nell'81 a.C. dall'oratore romano Marco Tullio Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Quinctio

Pro Quinto Ligario

La Pro Quinto Ligario (In difesa di Quinto Ligario) è un'orazione del celebre retore romano Marco Tullio Cicerone. Venne pronunciata sul finire del 46 a.C. al termine della guerra civile che aveva visto contrapporsi Cesare e Pompeo. L'obiettivo dell'arpinate è qui quello di salvare l'ex militante pompeiano Quinto Ligario dall'accusa di perduellione (alto tradimento) mossagli da Quinto Tuberone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Quinto Ligario

Pro Rabirio perduellionis reo

La Pro C. Rabirio perduellionis reo ad quirites è un'orazione tenuta da Cicerone nell'anno del suo consolato, il 63 a.C., per difendere Gaio Rabirio, accusato di perduellio.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Rabirio perduellionis reo

Pro rege Deiotaro

Pro rege Deiotaro è un'orazione di Marco Tullio Cicerone. Pronunciata nel novembre del 45 a.C., è la terza e ultima delle orazioni tramandateci con il nome di Cesariane.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro rege Deiotaro

Pro Roscio Amerino

LOratio pro Sexto Roscio Amerino (Orazione in difesa di Sesto Roscio di Ameria), meglio nota semplicemente come Pro Roscio Amerino, è un'arringa pronunciata nell'80 a.C. dall'oratore romano Marco Tullio Cicerone in difesa di un cittadino di Ameria (l'attuale Amelia in provincia di Terni), Sesto Roscio Amerino, accusato di parricidio.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Roscio Amerino

Pro Roscio comoedo

La Pro Roscio comoedo ("A difesa dell'attore Roscio") è un'orazione di Marco Tullio Cicerone, pronunciata probabilmente nel 76 a.C. in difesa del famoso attore Quinto Roscio Gallo nella causa di risarcimento intentatagli da Gaio Fannio Cherea.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Roscio comoedo

Pro Scauro

L'orazione Pro Scauro fu pronunciata da Cicerone nell'anno 54 a.C. in difesa di Marco Emilio Scauro. Si tratta di un'orazione incompleta: i passi pervenutici, sono stati conservati da due palinsesti, uno Ambrosiano e uno Torinese.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Scauro

Pro Sestio

La Pro Sestio è un'orazione di Cicerone composta nel 56 a.C., nella quale il famoso oratore difende il tribuno della plebe Publio Sestio. Questo era accusato de vi, per aver organizzato delle bande armate da opporre a quelle di Clodio per favorire il rientro in patria di Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Sestio

Pro Titinia

L'Oratio pro Titinia (Orazione in difesa di Titinia), meglio nota semplicemente come Pro Titinia, è un discorso giudiziario pronunciato nel 79 a.C. dall'oratore romano Marco Tullio Cicerone.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Pro Titinia

Probabilismo

Col termine probabilismo si definisce una concezione filosofica che ammette l'influenza del caso nei fenomeni materiali. Il probabilismo assume storicamente tre diverse caratteristiche.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Probabilismo

Proconsole

Proconsole (dal latino proconsul) era un promagistrato romano, a volte ex console incaricato di governare una provincia romana. Come un propretore, il proconsole era qualcuno che agiva al posto di (pro) un magistrato ufficiale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Proconsole

Propretore

Il propretore, durante la Repubblica, era un pretore che, esercitata per un anno questa carica, era destinato al comando di un esercito o di una provincia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Propretore

Proscrizione

La proscrizione, nel mondo romano, era un avviso pubblico con cui si notificava la messa in vendita dei beni di un debitore.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Proscrizione

Protagora (dialogo)

Il Protagora è un dialogo di Platone dedicato al tema dell'insegnabilità della virtù, teso in particolare a dimostrare l'inconsistenza dalla prassi educativa dei sofisti.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Protagora (dialogo)

Provocatio ad populum

La provocatio ad populum (in italiano: appello al popolo) è stato un istituto del diritto penale romano, introdotto dalla Lex Valeria de provocatione del 509 a.C. (rogata dal console Publio Valerio Publicola) e applicato in particolare nel periodo repubblicano.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Provocatio ad populum

Publio Clodio Pulcro

Esponente dell'importante gens aristocratica dei Claudii, che vantava fra i propri antenati personaggi illustri come Appio Claudio Cieco, si avvicinò, fin da giovane, alla politica della fazione dei populares, e si rese in più casi colpevole di atti di sovversione e corruzione.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Publio Clodio Pulcro

Publio Cornelio Dolabella

Appiano indica come data di nascita di Dolabella il 69 a.C. Questa data, tuttavia, è difficilmente compatibile con gli incarichi che Dolabella ebbe a ricoprire negli anni successivi (in particolare, sarebbe stato ammiraglio di una flotta e supervisore della sua realizzazione a meno di vent'anni).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Publio Cornelio Dolabella

Publio Cornelio Lentulo Sura

Dopo essere stato Pretore, si candidò al consolato e divenne Console anziano nel 71 a.C.con Gneo Aufidio Oreste come collega giovane.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Publio Cornelio Lentulo Sura

Publio Servilio Rullo

Nel 63 a.C. Rullo diventò tribuno della plebe e, convinto da Gaio Giulio Cesare e Marco Licinio Crasso, propose una legge agraria volta a formare una commissione di dieci persone per la ridistribuzione delle terre; probabilmente Cesare e Crasso avevano intenzione di controllare tutti i terreni pubblici attraverso questa commissione, così il console Marco Tullio Cicerone si oppose fortemente alla legge, facendola ritirare.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Publio Servilio Rullo

Publio Terenzio Afro

Fu uno dei primi autori latini a introdurre il concetto di humanitas, elemento caratterizzante del Circolo degli Scipioni.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Publio Terenzio Afro

Publio Virgilio Marone

Al poeta viene attribuita anche una serie di componimenti giovanili, la cui autenticità è oggetto di discussioni accademiche, che si è soliti indicare nel complesso come Appendix Vergiliana (Appendice Virgiliana).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Publio Virgilio Marone

Questore (storia romana)

Nell'antica Roma i questori erano magistrati minori, la cui carica (quaestura) costituiva il primo grado del cursus honorum e richiedeva come età minima 30 anni (28 per i patrizi).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Questore (storia romana)

Quinto Cecilio Metello Nepote minore

Figlio adottivo di Quinto Cecilio Metello Nepote, fu tribuno nel 62 a.C., pretore nel 60 a.C., console nel 57 a.C. e governatore della Spagna Citeriore nel 56 a.C. Fu, come il fratello Quinto Cecilio Metello Celere, legato di Pompeo Magno tra il 67 a.C. e il 63 a.C., durante le campagne in Asia e nella lotta con i pirati.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Quinto Cecilio Metello Nepote minore

Quinto Ligario

Ligario fu condottiero romano, di famiglia d'Ordine equestre. Fu un repubblicano vicino al partito di Gneo Pompeo Magno. Governatore della provincia d'Africa come legato del proconsole Gaio Considio Longo, Ligario fu accusato di tradimento da Quinto Tuberone per essersi opposto a Gaio Giulio Cesare e condannato all'esilio da Roma in Africa.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Quinto Ligario

Quinto Mucio Scevola (console 117 a.C.)

Venne educato in legge dal padre Quinto Mucio, da cui ereditò anche il nome, e in filosofia dallo stoico Panezio di Rodi. Quinto venne eletto tribuno nel 128 a.C., edile nel 125 a.C. e pretore nel 121 a.C. Nello stesso anno fu inviato come governatore nelle province dell'Asia Minore.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Quinto Mucio Scevola (console 117 a.C.)

Quinto Ortensio Ortalo

Dopo aver partecipato alla guerra sociale, potrebbe aver partecipato a fianco di Lucio Cornelio Silla, suo comandante, alla prima guerra mitridatica, divenne questore nell'81 a.C., edile nel 75 a.C., pretore nel 72 a.C. e console nel 69 a.C. Ortensio fu uomo molto facoltoso, e chiese in moglie la figlia di Catone l'Uticense Porzia, ma questa era sposata con Bibulo e Catone, che come padre aveva la possibilità di annullare il matrimonio (abducere filiam), non diede il permesso.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Quinto Ortensio Ortalo

Quinto Tullio Cicerone

Nel 64 a.C. scrisse una breve opera, il Commentariolum petitionis, indirizzandola al fratello Marco, che in quell'anno si candidava al consolato per l'anno successivo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Quinto Tullio Cicerone

Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?

La locuzione latina Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?, tradotta letteralmente, significa «Fino a quando dunque, Catilina, abuserai della nostra pazienza?».

Vedere Marco Tullio Cicerone e Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?

Religione romana

La religione romana è l'insieme dei fenomeni religiosi propri dell'antica Roma considerati nel loro evolvere come varietà di culti, questi correlati allo sviluppo politico e sociale della città e del suo popolo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Religione romana

Repubblica romana

La Repubblica romana (in latino: Res publica Romana) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Repubblica romana

Retorica

La retorica è tradizionalmente intesa come l'arte del dire, del parlare, e più specificamente del persuadere con le parole. Il termine viene dal latino rhetorica (ars), a sua volta rhētorikḗ téchnē, 'arte del parlare in pubblico', da ῥήτωρ, rhḗtōr, 'colui che parla in pubblico', dalla radice del verbo εἴρω, eírō, 'io dico'Lemma dal Vocabolario Treccani.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Retorica

Rhetorica ad Herennium

Rhetorica ad Herennium è il titolo con cui è noto il più antico trattato di retorica in latino a noi pervenuto, databile attorno al 90 a.C., nonché una delle più importanti opere sulla struttura e gli usi dell'arte della persuasione.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Rhetorica ad Herennium

Rinascimento

Il Rinascimento fu un periodo storico che si sviluppò in Italia tra la fine del Medioevo e l'inizio dell'Età Moderna in un arco di tempo che va dalla metà del quindicesimo secolo, fino alla fine del sedicesimo secolo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Rinascimento

Rodi

Rodi (Ródos; in greco antico: Ῥόδος, Rhódos) è la più grande delle isole del Dodecaneso e la più orientale delle maggiori isole dell'Egeo; il versante sudorientale è bagnato dal Mar di Levante.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Rodi

Roma

Roma (AFI) è la capitale dell’Italia. È il capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio. Il comune di Roma è dotato di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale e disciplinato dalla legge dello Stato.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Roma

Rubicone

Il Rubicone è un piccolo fiume a regime torrentizio dell'Italia settentrionale lungo 35 km, che scorre nella provincia di Forlì-Cesena, iniziando il suo corso poco a monte di Sogliano al Rubicone, incrociando la via Emilia all'altezza di Savignano sul Rubicone, per poi continuare verso nord est e sfociare nel mar Adriatico a sud di Cesenatico, per la precisione dividendo i territori comunali di Savignano sul Rubicone a sud e di Gatteo a nord.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Rubicone

Scetticismo (filosofia)

Lo scetticismo (dalla parola greca σκέψις (sképsis), che significa "ricerca", "dubbio", stessa radice del verbo sképtesthai che significa "osservare attentamente", dunque "esaminare") è una posizione filosofica, nell'ambito della gnoseologia, che nega la possibilità di raggiungere, con la conoscenza, la verità in senso assoluto.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Scetticismo (filosofia)

Scrittura e pronuncia del latino

Un alfabeto per il latino fu adottato fin dall'VIII secolo a.C., cioè fin dagli albori della storia di Roma. Come generalmente accade quando un popolo inventa un alfabeto o ne adatta uno "straniero" alle esigenze della propria lingua, c'è un'alta corrispondenza tra grafemi e fonemi, cioè ad ogni lettera corrisponde (esclusi eventuali allofoni) un solo suono.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Scrittura e pronuncia del latino

Scuola peripatetica

La scuola peripatetica (Peripatētikḗ Scholḗ) fu una delle grandi scuole filosofiche greche, fondata da Aristotele. I suoi membri erano detti peripatetici.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Scuola peripatetica

Secondo triumvirato

Secondo triumvirato è il nome che gli storici danno all'alleanza stipulata tra Ottaviano Augusto, Marco Antonio e Marco Emilio Lepido, in carica dal 26 novembre del 43 a.C. alla fine del 33 a.C..

Vedere Marco Tullio Cicerone e Secondo triumvirato

Senato romano

Il Senato romano (in latino Senatus) fu la più autorevole assemblea istituzionale nell'antica Roma, organo rimasto invariato nel corso delle trasformazioni politiche della storia dell'Urbe, il cui significato era assemblea degli anziani, e i cui membri erano chiamati Patres (nel significato di patrizio).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Senato romano

Senatus consultum ultimum

Il Senatus consultum ultimum (cioè "Ultima decisione del Senato"), o anche Senatus consultum de re publica defendenda (cioè "Decisione del Senato per la difesa della repubblica") è un termineCesare, De bello civili, I, 5.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Senatus consultum ultimum

Servio Sulpicio Rufo

Le principali fonti della vita di Servio Sulpicio Rufo sono rappresentate dagli scritti di Marco Tullio Cicerone (Epistole ai familiari, Epistole ad Attico, Filippiche e pro Murena), Quintiliano (Institutio Oratoria), Aulo Gellio (Notti Attiche) e Appiano (Storia Romana).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Servio Sulpicio Rufo

Sicilia (provincia romana)

La Sicilia (provincia Sicilia in latino) fu una provincia romana e comprese la Sicilia, le isole minori dell'arcipelago siciliano e l'arcipelago maltese, anche se inizialmente rimasero formalmente indipendenti la Syracusae di Gerone II (inizialmente conquistata, il Senato le riconcesse l'autonomia nel 210 a.C.Guidetti, op.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Sicilia (provincia romana)

Siracusa

Siracusa (Sarausa o Saraùsa in siciliano) è un comune italiano di abitanti, capoluogo del libero consorzio comunale omonimo, in Sicilia. Posta sulla costa sud-orientale dell'isola, Siracusa possiede una storia millenaria: annoverata tra le più vaste metropoli dell'età classica, primeggiò per potenza e splendore con Atene, la quale tentò invano di assoggettarla.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Siracusa

Siria

La Siria, ufficialmente Repubblica Araba di Siria, è uno Stato del Medio Oriente affacciato al mar Mediterraneo. Confina a nord con la Turchia, a est con l'Iraq, a sud con la Giordania e a ovest con Israele e Libano.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Siria

Stati Uniti d'America

Gli Stati Uniti d'America (comunemente indicati come Stati Uniti, o anche solo United States; in sigla USA) sono una repubblica federale dell'America settentrionale composta da cinquanta Stati e un distretto federale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Stati Uniti d'America

Stoicismo

Lo stoicismo è una corrente filosofica e spirituale, di impronta razionale, panteista, determinista, e dogmatica, con un forte orientamento etico e tendenzialmente ottimista, fondata intorno al 300 a.C. ad Atene da Zenone di Cizio.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Stoicismo

Storia romana

La storia romana, o storia di Roma antica, espone le vicende storiche che videro protagonista la città di Roma, dalle origini dellUrbe (nel 753 a.C.) fino alla costruzione e alla caduta dell'Impero romano d'Occidente nel 476, anno in cui si colloca convenzionalmente l'inizio dell'epoca medievale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Storia romana

Storia romana (Appiano)

La Storia romana (Rhomaiká) è un'opera storiografica scritta da Appiano di Alessandria e completata attorno al 160 d.C. L'opera, che tratta la storia di Roma dalle origini all'età dell'imperatore Traiano, era originariamente suddivisa in 24 libri, ma ce ne sono giunti integri solo 11, quelli incentrati sulle guerre combattute nel I secolo a.C.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Storia romana (Appiano)

Tempio di Giove Ottimo Massimo

Il Tempio di Giove Ottimo Massimo (in latino, aedes Iovis Optimi Maximi Capitolini) o di Giove Capitolino, dedicato alla triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva) era il più grande monumento esistente sul Campidoglio.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Tempio di Giove Ottimo Massimo

Tempio di Giove Statore (VIII secolo a.C.)

Idealizzazione del '''tempio di Giove Statore''', nel Foro Romano Il tempio di Giove Statore (l'attributo Stator significa "fermante", in relazione alla leggenda secondo cui Giove, invocato da Romolo nel corso della battaglia del lago Curzio, fermò i Romani che stavano fuggendo di fronte ai SabiniPlutarco, Vita di Romolo, 18, 7-9.) era un antico tempio romano situato nell'area del Foro Romano.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Tempio di Giove Statore (VIII secolo a.C.)

Terenzia

Apparteneva a una nobile famiglia. È noto che era sorellastra della vergine vestale Fabia (la quale fu accusata di aver infranto i suoi voti giacendo con Lucio Sergio Catilina) e che attorno al 78-77 a.C. sposò l'oratore Marco Tullio Cicerone, dal quale ebbe due figli: Tullia, nata attorno al 76 a.C., e Marco Tullio Cicerone, nato nell'agosto del 65 a.C.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Terenzia

Timeo (dialogo)

Il Timèo è un dialogo scritto da Platone attorno al 360 a.C. Ha avuto una grande incidenza teorica sulla filosofia e sulla scienza posteriori.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Timeo (dialogo)

Tirannicidio

Il tirannicidio è l'uccisione o l'assassinio di un tiranno, compiuta di solito per il bene comune o per vendetta per un grave torto subito. Il termine "tirannicida" indica chi uccide un tiranno: ad esempio, gli antichi greci Armodio e Aristogitone sono chiamati per antonomasia "i tirannicidi".

Vedere Marco Tullio Cicerone e Tirannicidio

Tito Livio

È considerato uno dei maggiori storici dell'Antica Roma, assieme a Tacito.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Tito Livio

Tito Lucrezio Caro

La vita di Lucrezio è quasi del tutto ignota. Egli non compare mai sulla scena politica romana, né sembra esistere negli scritti dei contemporanei, in cui non viene mai citato, eccezion fatta per la lettera di Cicerone ad Quintum fratrem II 9, contenuta nella sezione Ad familiares, in cui il celebre oratore accenna all'edizione, forse postuma, del poema di Lucrezio, che egli starebbe curando.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Tito Lucrezio Caro

Tito Pomponio Attico

La maggior parte delle notizie su Tito Pomponio Attico sono state ricavate dalla Vita di Attico di Cornelio Nepote e dalle Lettere ad Attico di Cicerone (quest'ultime ritrovate da Petrarca).

Vedere Marco Tullio Cicerone e Tito Pomponio Attico

Tolomeo XII

Il suo regno fu caratterizzato da forti ingerenze da parte della Repubblica romana, ormai espansa in tutto il bacino del Mediterraneo, che portarono, insieme alla sempre più disastrata situazione finanziaria del regno, anche a rivolte interne.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Tolomeo XII

Topica

I Topica (Topica o Arte dei luoghi) sono un'opera retorica composta nel luglio del 44 a.C. dallo scrittore romano Marco Tullio Cicerone. Si tratta dell'ultima opera retorica di Cicerone; la loro stesura fu iniziata mentre l'arpinate si trovava nell'Italia meridionale, in procinto di intraprendere un viaggio in Grecia che fu costretto poi a interrompere per tornare urgentemente a Roma, dove la situazione politica tesa e conflittuale richiedeva la sua presenza.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Topica

Torre Astura

Torre Astura è una torre costiera fortificata e un'isoletta del Lazio, nel territorio della città di Nettuno, città metropolitana di Roma Capitale, a circa dieci km a sud-est dal centro abitato.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Torre Astura

Tribuno della plebe

Il tribuno della plebe fu la prima magistratura plebea a Roma. Il nome deriva dalle antiche tribù formatesi fin dall'età regia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Tribuno della plebe

Tullia (figlia di Cicerone)

Tullia, soprannominata Tulliola (piccola Tullia), nacque a Roma nel 79 a.C. circa. Era figlia di Marco Tullio Cicerone e della sua prima moglie, Terenzia.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Tullia (figlia di Cicerone)

Tusculanae disputationes

I cinque libri delle Tusculanae disputationes costituiscono un'opera filosofica di Marco Tullio Cicerone, che vide la luce all'incirca nel 45 a.C. Lo scopo dell'opera era di divulgare a Roma la filosofia stoica.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Tusculanae disputationes

Tusculum

Tusculum (in italiano Tuscolo o Tusculo) era un'antica città del Lazio, la cui fondazione risale a un'epoca pre-romana e la cui storia attraversa l'epoca romana e medievale.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Tusculum

Verruca

La verruca è una formazione cutanea indotta dal virus del papilloma umano (altrimenti noto con l'acronimo anglofono HPV che sta per Human Papilloma Virus) della famiglia Papillomaviridae.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Verruca

Vestali

Le vestali erano sacerdotesse consacrate alla dea Vesta. Una delle prime vestali conosciute sarebbe stata Rea Silvia, la madre di Romolo, il primo re di Roma.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Vestali

Via Appia

La via Appia era una strada romana che collegava Roma a Capua. Fu poi prolungata nei secoli successivi fino a ''Brundisium'' (Brindisi), porto tra i più importanti dell'Italia antica, da cui avevano origine le rotte commerciali per la Grecia e l'Oriente.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Via Appia

Vibo Valentia

Vibo Valentia (AFI), già Monteleone fino al 1863 e Monteleone di Calabria dal 1863 al 1928 (Muntiliuni in dialetto vibonese), è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Calabria.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Vibo Valentia

Vite dei Cesari

Le Vite dei Cesari conosciuto anche come Vita dei Cesari o Vite dei dodici Cesari (titolo originale latino De vita Caesarum) sono un'opera storiografica di Svetonio.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Vite dei Cesari

Vite parallele

Le Vite parallele (Βίοι Παράλληλοι) sono una serie di biografie di uomini celebri, scritte da Plutarco tra la fine del I secolo e il primo quarto del II secolo e riunite in coppie per mostrare vizi o virtù morali comuni ad entrambi.

Vedere Marco Tullio Cicerone e Vite parallele

XV secolo

Secolo che sancisce il passaggio dal Medioevo al Rinascimento attraverso l'Umanesimo. La caduta dell'impero bizantino è anticipata dalle crescenti difficoltà commerciali nel passaggio tra Occidente e Oriente.

Vedere Marco Tullio Cicerone e XV secolo

46 a.C.

Il 46 a.C. durò 445 o, secondo altre fonti, 446 giorni. Essendo l'ultimo anno prima dell'introduzione del Calendario giuliano si rese infatti necessaria l'introduzione di 67 giorni (oltre alla consueta introduzione del mercedonio dopo la metà di febbraio, che aggiungeva 22 o 23 giorni ad anni alterni) per compensare gli errori accumulati in passato e riportare l'equinozio primaverile al 25 marzo.

Vedere Marco Tullio Cicerone e 46 a.C.

58 a.C.

Repubblica romana.

Vedere Marco Tullio Cicerone e 58 a.C.

Vedi anche

Epistolografi in lingua latina

Filosofi del I secolo a.C.

Filosofi giustiziati

Giuristi romani

Morti assassinati con arma bianca

Morti nel 43 a.C.

Nati nel 106 a.C.

Persone legate ad Arpino

Retori romani

Studiosi di traduzione

Traduttori dal greco antico

Tullii

Conosciuto come Cic., Cicerone, Ciceroni, Marcus Tullius Cicero.

, Consolatio, Console (storia romana), Consoli repubblicani romani, Cornelio Nepote, Cratippo di Pergamo, Cristianesimo, Critolao, Cursus honorum, De Catilinae coniuratione, De consulatu suo, De divinatione, De domo sua, De fato (Cicerone), De finibus bonorum et malorum, De haruspicum responsis, De imperio Cn. Pompei, De inventione, De lege agraria, De legibus, De natura deorum, De officiis, De optimo genere oratorum, De oratore, De provinciis consularibus, De re publica, De Sullae bonis, Decimo Giunio Bruto Albino, Decimo Giunio Silano, Deiotaro, Demostene, Diodoto (filosofo), Dispositio, Dittatore, Divinatio in Caecilium, Durazzo, Eclettismo, Edile (storia romana), Egitto, Epicureismo, Epicuro, Epillio, Epistulae ad Atticum, Epistulae ad familiares, Ermagora di Temno, Esametro dattilico, Eschine, Fedro (epicureo), Fibreno, Filippiche, Filippiche (Cicerone), Filippo II di Macedonia, Filone di Larissa, Filosofia, Filosofia greca, Filosofo, Formia, Foro Romano, Francesco Petrarca, Franco Lucentini, Gaio Antonio Ibrida, Gaio Cassio Longino, Gaio Cornelio Cetego (congiurato), Gaio Giulio Cesare, Gaio Licinio Verre, Gaio Manilio, Gaio Marcio Figulo (console 64 a.C.), Gaio Mario, Gaio Mario il Giovane, Gaio Sallustio Crispo, Gaio Svetonio Tranquillo, Gaio Trebazio Testa, Gaio Valerio Catullo, Gaio Vibio Pansa, Gaio Vibio Rufo, Gallia Cisalpina, Georgiche, Giovanni I di Brandeburgo, Giove (divinità), Giunone, Giureconsulto, Giurisprudenza, Gladiatore, Glauco (figlio di Poseidone), Gneo Pompeo Magno, Gneo Pompeo Strabone, Gorgia (retore), Guerra civile romana (83-82 a.C.), Guerra sociale, Guerre civili (storia romana), Guerre mitridatiche, Homo novus, In Pisonem, In Vatinium testem, In Verrem, La Repubblica (dialogo), LacusCurtius, Laelius de amicitia, Lenio Flacco, Lex Clodia de capite civis Romani, Lex Manilia, Lilibeo, Lingua greca antica, Lingua latina, Lucio Anneo Seneca il Vecchio, Lucio Calpurnio Pisone Cesonino (console 58 a.C.), Lucio Cornelio Crisogono, Lucio Cornelio Silla, Lucio Giulio Cesare (console 64 a.C.), Lucio Licinio Crasso, Lucio Licinio Murena, Lucio Minucio Basilo, Lucio Sergio Catilina, Lucio Valerio Flacco (pretore 63 a.C.), Magister equitum, Magistratura (storia romana), Marco Anneo Lucano, Marco Antonio, Marco Antonio Oratore, Marco Celio Rufo, Marco Emilio Lepido, Marco Emilio Scauro (pretore 56 a.C.), Marco Fabio Quintiliano, Marco Giunio Bruto, Marco Licinio Crasso, Marco Porcio Catone, Marco Porcio Catone Uticense, Marco Tullio Cicerone, Marco Tullio Cicerone (console 30 a.C.), Marco Tullio Cicerone il Vecchio, Marsala, Marsiglia, Marte (divinità), Medioevo, Misteri eleusini, Mitridate VI del Ponto, Montesquieu, Municipio (storia romana), Musei Capitolini, Napoli, Neoatticismo, Nilo, Nobiltà, Omero, Omicidio, Onomastica romana, Oracolo di Delfi, Orator, Oratoria, Ordine equestre, Ortensio (Cicerone), Ottimati, Palatino, Paradoxa stoicorum, Parricidio, Partitiones oratoriae, Pierre Grimal, Pizia, Planetario, Platone, Platonismo, Plutarco, Poetae novi, Politeismo, Pontificia Università Lateranense, Ponto, Populares, Posidonio, Pretore (storia romana), Primo triumvirato, Principato (storia romana), Principe elettore, Pro Archia poeta, Pro Balbo, Pro Caecina, Pro Caelio, Pro Cluentio, Pro Cornelio, Pro Fonteio, Pro Marcello, Pro Marco Tullio, Pro Milone, Pro muliere Arretina, Pro Murena, Pro Quinctio, Pro Quinto Ligario, Pro Rabirio perduellionis reo, Pro rege Deiotaro, Pro Roscio Amerino, Pro Roscio comoedo, Pro Scauro, Pro Sestio, Pro Titinia, Probabilismo, Proconsole, Propretore, Proscrizione, Protagora (dialogo), Provocatio ad populum, Publio Clodio Pulcro, Publio Cornelio Dolabella, Publio Cornelio Lentulo Sura, Publio Servilio Rullo, Publio Terenzio Afro, Publio Virgilio Marone, Questore (storia romana), Quinto Cecilio Metello Nepote minore, Quinto Ligario, Quinto Mucio Scevola (console 117 a.C.), Quinto Ortensio Ortalo, Quinto Tullio Cicerone, Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?, Religione romana, Repubblica romana, Retorica, Rhetorica ad Herennium, Rinascimento, Rodi, Roma, Rubicone, Scetticismo (filosofia), Scrittura e pronuncia del latino, Scuola peripatetica, Secondo triumvirato, Senato romano, Senatus consultum ultimum, Servio Sulpicio Rufo, Sicilia (provincia romana), Siracusa, Siria, Stati Uniti d'America, Stoicismo, Storia romana, Storia romana (Appiano), Tempio di Giove Ottimo Massimo, Tempio di Giove Statore (VIII secolo a.C.), Terenzia, Timeo (dialogo), Tirannicidio, Tito Livio, Tito Lucrezio Caro, Tito Pomponio Attico, Tolomeo XII, Topica, Torre Astura, Tribuno della plebe, Tullia (figlia di Cicerone), Tusculanae disputationes, Tusculum, Verruca, Vestali, Via Appia, Vibo Valentia, Vite dei Cesari, Vite parallele, XV secolo, 46 a.C., 58 a.C..