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Omicidio di Claudio Domino

Indice Omicidio di Claudio Domino

L'omicidio di Claudio Domino è stato un caso di cronaca italiana avente come oggetto l'assassinio su commissione, eseguito da Cosa nostra, di Claudio Domino, un bambino di undici anni.

Indice

  1. 24 relazioni: Alfonso Sabella, Antonio Ingroia, Attilio Bolzoni, Aula bunker del carcere dell'Ucciardone, Commissione provinciale, Cosa nostra, Enrico Deaglio, Enzo Catania, Gaspare Mutolo, GEDI Gruppo Editoriale, Giovanni Bontate, Giovanni Brusca, Giuseppe Carlo Marino, Kawasaki Heavy Industries, La Repubblica (quotidiano), La Stampa, LA7, Maxiprocesso di Palermo, Non è l'Arena, Palermo, Salvatore Cancemi, San Lorenzo (UPL di Palermo), SIP (azienda), Totò Riina.

Alfonso Sabella

È stato sostituto procuratore del pool antimafia di Palermo di Gian Carlo Caselli ed è stato Assessore alla legalità di Roma Capitale con delega sul litorale di Ostia.

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Antonio Ingroia

Si è laureato in giurisprudenza presso l'Università di Palermo con la votazione di 110 e lode, discutendo una tesi di diritto penale sull'associazione mafiosa che nel 1986 ha vinto il premio speciale dell'Istituto Gramsci siciliano per la migliore tesi di laurea sulla mafia.

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Attilio Bolzoni

Giornalista professionista dal 1983, ha vissuto a Palermo dal 1979 al 2004. Ha iniziato collaborando con il quotidiano L'Ora per la cronaca nera.

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Aula bunker del carcere dell'Ucciardone

L'aula bunker del carcere dell'Ucciardone è un'aula di tribunale costruita tra il 1985 e il 1986 all'interno del carcere dell'Ucciardone.

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Commissione provinciale

La Commissione provinciale (spesso detta semplicemente Commissione e ribattezzata dagli organi di stampa anche come CupolaCon questo termine la stampa indica generalmente i vertici di un'organizzazione mafiosa.) è un organo direttivo che riunisce i leader dell'organizzazione mafiosa denominata Cosa nostra nella provincia di Palermo.

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Cosa nostra

Cosa nostra (detta comunemente mafia siciliana, o mafia per antonomasia) è un'organizzazione criminale di tipo mafioso-terroristico presente in Italia, soprattutto in Sicilia, e in più parti del mondo.

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Enrico Deaglio

Si è laureato all'Università degli Studi di Torino in Medicina e chirurgia nel giugno 1971, e ha iniziato a lavorare come medico presso l'Ospedale Mauriziano Umberto I nella stessa città.

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Enzo Catania

Siciliano, si trasferì all'età di 21 anni a Milano, al Tempo illustrato, diventando inviato del quotidiano Il Giorno si è occupato di inchieste antimafia durante gli anni settanta e ottanta.

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Gaspare Mutolo

Chiamato "Asparino",, La Repubblica, 8 giugno 1994 inizialmente fu meccanico, poi si dedicò alla malavita. Da giovane si occupava solo di piccoli furti, fino a quando fu arrestato nel 1965 per associazione a delinquere.

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GEDI Gruppo Editoriale

GEDI Gruppo Editoriale S.p.A. è un'impresa italiana multimediale attiva nel settore della stampa, comunicazione digitale, radiofonica e televisiva con sede a Torino.

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Giovanni Bontate

Avvocato, era figlio del boss Francesco Paolo Bontate, meglio conosciuto come "don Paolino", e fratello di Stefano Bontate (assassinato nel 1981 durante la guerra di mafia che portò al vertice dell'organizzazione la famiglia dei Corleonesi capeggiata da Salvatore Riina).

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Giovanni Brusca

Capo del mandamento di San Giuseppe Jato ed esponente di spicco dei Corleonesi, è stato condannato per oltre un centinaio di omicidi, tra cui quello tristemente celebre di Giuseppe Di Matteo (figlio del pentito Santino Di Matteo), strangolato e sciolto nell'acido quando aveva 15 anni, e per la strage di Capaci, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, nella quale Brusca ricoprì un ruolo fondamentale, in quanto fu l'uomo che materialmente spinse il tasto del radiocomando a distanza che fece esplodere il tritolo piazzato in un canale di scolo sotto l'autostrada.

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Giuseppe Carlo Marino

La sua formazione si svolse a Firenze, dove egli nel 1962 conseguì la laurea in Scienze politiche discutendo la tesi Sinistra siciliana dopo il Risorgimento, che gli fruttò una menzione dell'Istituto Cesare Alfieri.

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Kawasaki Heavy Industries

La Kawasaki Heavy Industries, Ltd. (KHI) (in Giapponese: 川崎重工業株式会社, Kawasaki Jūkōgyō Kabushiki-gaisha) (o semplicemente Kawasaki) è un vasto conglomerato industriale giapponese produttore di una vasta gamma di prodotti.

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La Repubblica (quotidiano)

la Repubblica è un quotidiano italiano, con sede a Roma, appartenente a GEDI Gruppo Editoriale, a sua volta parte del gruppo Exor, controllato dalla famiglia Agnelli.

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La Stampa

La Stampa è un quotidiano italiano, con sede a Torino. È il quarto quotidiano italiano per diffusione con una media di copie vendute a maggio 2023.

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LA7

LA7 è una emittente televisiva privata italiana di proprietà del gruppo Cairo Communication. La programmazione è di tipo generalista, caratterizzata dalla presenza di programmi di approfondimento e di intrattenimento.

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Maxiprocesso di Palermo

Maxiprocesso di Palermo è la denominazione che fu data, a livello giornalistico, a un processo penale celebrato a Palermo per crimini di mafia (ma il nome esatto dell'organizzazione criminale è Cosa nostra), tra cui omicidio, traffico di stupefacenti, estorsione, associazione mafiosa e altri.

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Non è l'Arena

Non è l'Arena è stato un programma televisivo italiano in onda su LA7, in prima serata, dal 12 novembre 2017 al 2 aprile 2023 e condotto da Massimo Giletti.

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Palermo

Palermo (AFI:; Palermu in siciliano; Paliemmu, Palermu o Palìaimmu in dialetto palermitano) è un comune italiano di abitanti, quinto in Italia per popolazione, capoluogo della Regione Siciliana e dell'omonima città metropolitana.

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Salvatore Cancemi

La famiglia di Cancemi non aveva tradizioni all'interno della mafia, suo padre aveva aperto una fiorente macelleria.

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San Lorenzo (UPL di Palermo)

San Lorenzo è la quarantaquattresima unità di primo livello di Palermo. È situata nella zona centro-settentrionale della città; fa parte della VI Circoscrizione.

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SIP (azienda)

SIP (Società Italiana per l'Esercizio delle Telecomunicazioni, precedentemente Società Italiana per l'Esercizio Telefonico, originariamente Società Idroelettrica Piemonte) è stata la principale azienda di telecomunicazioni italiana, appartenente al gruppo IRI, attiva dal 1964, per poi essere trasformata in Telecom Italia S.p.A.

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Totò Riina

Appartenente all'organizzazione malavitosa Cosa nostra, di cui è stato il capo assoluto dal 1982 fino al suo arresto avvenuto il 15 gennaio 1993 (ma si ritiene lo sia stato fino alla morte, mentre dopo il suo arresto divenne reggente Bernardo Provenzano), è generalmente ritenuto il più potente, pericoloso e sanguinario mafioso di sempre, venendo etichettato come il capo dei capi e con i soprannomi u curtu (il basso), per via della sua bassa statura e la belva, per indicare la sua brutalità sanguinaria.

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Conosciuto come Claudio Domino.