Indice
21 relazioni: Apocalisse di Giovanni, Biblioteca Ambrosiana, Carlo Alfonso Maria Pellizzoni, Carlo Porta, Cesare Cantù, Cimitero della Mojazza, Citrullus lanatus, Dialetto milanese, Francesco Cherubini, Francesco Cusani, Francesco II d'Asburgo-Lorena, Franz Joseph Saurau, Frigerio, Gioacchino Murat, Giuseppe Prina, Palazzo Sannazzari, Regno d'Italia (1805-1814), Regno Lombardo-Veneto, Stendhal, Tommaso Grossi, Vincenzo Forcella.
Apocalisse di Giovanni
LApocalisse di Giovanni, comunemente conosciuta come Apocalisse o Rivelazione o Libro della Rivelazione (da ἀποκάλυψις, apokálypsis, termine greco che significa "rivelazione"), è l'ultimo libro del Nuovo Testamento (e quindi l'ultimo libro della Bibbia cristiana) ed è la sola apocalisse presente nel canone della Bibbia, di cui costituisce uno dei testi più difficili da interpretare.
Vedere Prineide e Apocalisse di Giovanni
Biblioteca Ambrosiana
La Veneranda Biblioteca Ambrosiana è un'istituzione ecclesiastica comprendente una biblioteca pubblica, una pinacoteca e un'accademia di studi, fondata nel 1607 dal cardinale Federico Borromeo, situata nel comune di Milano all'interno del Palazzo dell'Ambrosiana.
Vedere Prineide e Biblioteca Ambrosiana
Carlo Alfonso Maria Pellizzoni
Figlio del giureconsulto Giuseppe Pellizzoni e di Rosa Grimoldi, studiò filosofia e teologia in un collegio di Gesuiti dove, già nei suoi primi anni di vita, dimostrò propensione per la poesia.
Vedere Prineide e Carlo Alfonso Maria Pellizzoni
Carlo Porta
È considerato il maggior poeta in milanese.
Vedere Prineide e Carlo Porta
Cesare Cantù
Deputato al parlamento dal 1860 al 1867, fu il fondatore dellArchivio storico lombardo e presidente onorario della SIAE. Letterato legato all'area romantica e al cattolicesimo, il Cantù fu autore di numerosi romanzi (tra i quali spicca Margherita Pusterla), di saggi storici (Storia Universale e Grande illustrazione del Lombardo Veneto) e di storiografia letteraria (Ragionamenti per servire di commento ai Promessi Sposi; Storia della letteratura italiana).
Vedere Prineide e Cesare Cantù
Cimitero della Mojazza
Il cimitero della Mojazza (o della Moiazza), storicamente chiamato cimitero di Porta Comasina, poi di Porta Garibaldi, era uno dei cinque cimiteri cittadini, collocati fuori dalle porte di Milano, soppressi negli anni successivi all'apertura del monumentale e del Cimitero Maggiore.
Vedere Prineide e Cimitero della Mojazza
Citrullus lanatus
Il cocomero (Citrullus lanatus (Thunb.) Matsum. & Nakai, 1916) o anguria è una pianta della famiglia Cucurbitaceae, originariamente proveniente dall'Africa tropicale.
Vedere Prineide e Citrullus lanatus
Dialetto milanese
Il dialetto milanese (nome nativo dialett milanés, AFI) è un dialetto appartenente al ramo occidentale della lingua lombarda, parlato tradizionalmente a Milano.
Vedere Prineide e Dialetto milanese
Francesco Cherubini
Nacque a Milano, da Giuseppe, compositore-tipografo, e Maria Repossi, in una casa sita in via Asole, già denominata Contrada degli Asini.
Vedere Prineide e Francesco Cherubini
Francesco Cusani
Figlio del conte Carlo Cesare e dalla nobildonna Bianca Visconti, venne avviato agli studi al collegio di Gorla e poi al liceo di S. Alessandro in Milano, oggi Liceo classico Cesare Beccaria.
Vedere Prineide e Francesco Cusani
Francesco II d'Asburgo-Lorena
Per contrastare l'egemonia di Napoleone in Europa, e per prevenire una perdita di rango, nel 1804 assunse il titolo di Imperatore ereditario d'Austria - numerato come Francesco I - ma portò fino al 1806 il titolo di Imperatore dei Romani sempre Augusto.
Vedere Prineide e Francesco II d'Asburgo-Lorena
Franz Joseph Saurau
Meglio noto come Franz Josef Graf von Saurau o Conte Saurau, fu governatore di Vienna, ambasciatore a San Pietroburgo e a Firenze, ministro di polizia, delle finanze, governatore di Milano dall'aprile 1815, governatore della Lombardia dall'aprile 1816 al febbraio 1818.
Vedere Prineide e Franz Joseph Saurau
Frigerio
Frigerio è un cognome italiano originario della Lombardia.
Vedere Prineide e Frigerio
Gioacchino Murat
Era l'ultimo degli undici figli di una coppia di locandieri, Pierre Murat Jordy e sua moglie Jeanne Loubières. Essi gestivano beni del comune e benefici ecclesiastici della priorìa di La Bastide-Fortunière (dal 1763) e del priorato di Anglars (dal 1770).
Vedere Prineide e Gioacchino Murat
Giuseppe Prina
In epoca napoleonica Prina ricoprì in particolare l'incarico di Ministro delle finanze del Regno d'Italia. Detestato per tale ruolo, alla caduta del Regno e del periodo napoleonico, finì tragicamente linciato a Milano dalla folla inferocita.
Vedere Prineide e Giuseppe Prina
Palazzo Sannazzari
Palazzo Sannazzari, o Sannazari o Sannazzaro, era un palazzo settecentesco di Milano edificato in stile neoclassico. Progettato dal Piermarini, architetto del vicino teatro alla Scala, apparteneva storicamente al sestiere di Porta Nuova e si trovava in via Marino.
Vedere Prineide e Palazzo Sannazzari
Regno d'Italia (1805-1814)
Il Regno d'Italia napoleonico, noto anche nella storiografia sabauda come Regno Italico, fu uno Stato fondato da Napoleone Bonaparte nel 1805, quando questi - già divenuto imperatore dei francesi - si fece incoronare anche re d'Italia.
Vedere Prineide e Regno d'Italia (1805-1814)
Regno Lombardo-Veneto
Il Regno Lombardo-Veneto (oppure Lombardisch–Venetianisches Königreich) fu uno Stato dipendente dall'Impero austriaco, esistito dal 1815 al 1866.
Vedere Prineide e Regno Lombardo-Veneto
Stendhal
Amante dell'arte e appassionato dell'Italia, dove visse a lungo, esordì in letteratura nel 1815 con le biografie su Haydn, Mozart, Metastasio e Gioachino Rossini seguite nel 1817 da una Storia della pittura in Italia e dal libro di ricordi e d'impressioni su Roma, Napoli, Firenze, di stampo romantico.
Vedere Prineide e Stendhal
Tommaso Grossi
Figlio di Francesco e di Elisabetta Tarelli, fece i primi studi a Treviglio, poi al Seminario di Lecco, a Rezzonico e a Milano.
Vedere Prineide e Tommaso Grossi
Vincenzo Forcella
Nel 1869 cominciò a pubblicare le Iscrizioni delle chiese e d'altri edifici di Roma dal secolo XI ai nostri giorni, che concluse in 14 volumi nel 1884.
Vedere Prineide e Vincenzo Forcella