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23 relazioni: Ablativo, Accusativo, Alfonso Traina, Apofonia, Bologna, Dativo, Genere femminile, Genere maschile, Genitivo, Grammatica latina, Lingua latina, Locativo, Napoli, Neutro (linguistica), Nominativo, Pluralia tantum, Prima declinazione latina, Quarta declinazione latina, Quinta declinazione latina, Singularia tantum, Terza declinazione latina, Vocale tematica, Vocativo.
Ablativo
Ablativo deriva dal latino ab+lativus, in cui il prefisso "ab" indica una provenienza e "lativus" è aggettivazione del verbo latino che significa portare: ferre (fero- fers- tuli-latum- ferre).
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Accusativo
Laccusativo è uno dei casi fondamentali della declinazione dei nomi nelle lingue che ne possiedono una. Viene definito, insieme al nominativo e al vocativo, "caso retto" oppure "diretto" (in contrapposizione ai "casi obliqui" o "indiretti").
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Alfonso Traina
Nella sua lunga carriera di latinista e docente universitario si interessò in particolar modo di Seneca, con la monografia Lo stile drammatico del filosofo Seneca (1974) e con varie traduzioni, nonché di poeti dell'età repubblicana come Catullo, Orazio e Virgilio: di quest'ultimo, oltre alla traduzione delle Bucoliche (2012), sono rilevanti alcune sue interpretazioni, come quella degli ultimi due versi della prima bucolica o l'analisi della pietas nel XII libro dellEneide.
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Apofonia
In linguistica, apofonia (altrimenti detta ablaut, gradazione vocalica, alternanza vocalica, modifica interna, modifica tematica, alternanza tematica, mutazione tematica, inflessione interna) è l'alternanza di suoni vocalici e/o consonantici, all'interno del tema di una parola, che dà informazioni di tipo grammaticale (spesso riguardo alla flessione della parola), marcando le differenze tra casi, categorie, o tempi verbali.
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Bologna
Bologna (AFI:; Bulåggna in dialetto bolognese, AFI) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima città metropolitana, a sua volta capoluogo dell'Emilia-Romagna.
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Dativo
Il caso dativo è presente in varie lingue; in italiano è limitato ad alcuni pronomi, mentre è di uso esteso e frequente in molte lingue che conoscono una declinazione del nome o dell'aggettivo, come il latino, il greco, il russo o il tedesco.
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Genere femminile
Il femminile è un genere grammaticale, presente in molte lingue che posseggano tale categoria. Esso si applica di norma ai soggetti animati di sesso femminile, ma spesso viene usato anche con inanimati.
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Genere maschile
Il maschile è un genere grammaticale, presente in molte lingue che posseggano quest'ultimo. Esso si applica di norma ai soggetti animati di sesso maschile, ma spesso viene usato anche con inanimati, e in qualche caso animati di genere femminile.
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Genitivo
Il genitivo è un caso della declinazione di diverse lingue indoeuropee, antiche e moderne. Esso viene normalmente usato per esprimere una specificazione, più precisamente un possesso: ad esempio, nella frase "il libro di Luigi è intrigante", la parte in corsivo verrebbe espressa con il genitivo.
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Grammatica latina
La lingua latina deriva dall'antica lingua protoindoeuropea, pur presentando caratteristiche simili a molti altri idiomi. Essa ha subito notevoli mutamenti morfologici e fonetici che ne hanno modellato la forma nel corso dei secoli.
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Lingua latina
Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano.
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Locativo
Il locativo è un caso originario della lingua protoindoeuropea, attestato in varie lingue antiche ed attualmente presente solo nelle lingue baltiche, in alcune lingue slave e nella lingua sanscrita.
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Napoli
Napoli (IPA:; Napule in napoletano, pronuncia) è un comune italiano di abitanti, capoluogo della regione Campania e dell'omonima città metropolitana, centro di una delle più popolose e densamente popolate aree metropolitane d'Europa; è inoltre il comune più popoloso del Meridione d'Italia, il terzo d'Italia per popolazione (dopo Roma e Milano), il primo, tra i grandi comuni, per densità abitativa e rientra tra le venti città più popolose dell'Unione europea.
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Neutro (linguistica)
Il neutro (dal latino neutrum, calco del greco, udéteron, 'né l'uno né l'altro') è un genere grammaticale, presente in diverse lingue. sul dizionario Treccani.
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Nominativo
Il nominativo è un caso della declinazione di diverse lingue antiche e moderne. Esso viene normalmente usato per indicare il soggetto che compie l'azione, come nella frase "Luigi legge il libro", oppure per indicare una qualità dell'azione, nel caso del verbo essere usato come copula.
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Pluralia tantum
I nomina pluralia tantum (in latino 'nomi solamente plurali'), o semplicemente pluralia tantum, sono sostantivi che hanno solo la forma plurale, la quale però indica un solo oggetto.
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Prima declinazione latina
Delle cinque declinazioni latine, la prima declinazione comprende solo alcuni nomi maschili e soprattutto femminili con vocale tematica a, che hanno l'uscita al nominativo singolare in -a e al genitivo singolare in -ae.
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Quarta declinazione latina
La quarta declinazione include i nomi maschili, femminili e neutri con vocale tematica ŭ, che al genitivo singolare terminano in -ūs. I nomi maschili e i femminili al nominativo singolare hanno l'uscita in -ŭs, e hanno il paradigma uguale, mentre i neutri hanno un loro paradigma, che prevede l'uscita in -ū per tutto il singolare eccetto il genitivo.
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Quinta declinazione latina
La quinta declinazione latina contiene pochissimi nomi con il tema in -ē. La sua origine non è chiara. I nomi di quinta declinazione sono tutti femminili tranne il maschile dies ("giorno", ma solo in alcuni significati).
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Singularia tantum
I nomina singularia tantum (in latino 'nomi soltanto singolari'), o semplicemente singularia tantum, sono sostantivi che non hanno la forma plurale.
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Terza declinazione latina
La terza declinazione latina è quella che contiene il maggior numero di sostantivi, di genere maschile, femminile, o neutro. Sono declinati seguendo questo modello gli aggettivi della seconda classe.
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Vocale tematica
Si chiama vocale tematica un elemento linguistico composto da una vocale che può trovarsi aggiunta alla radice per formare il tema. In termini più formali, la vocale tematica è un morfema grammaticale che può realizzarsi sotto forma di vocale oppure sotto forma di un morfo vuoto.
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Vocativo
Il vocativo è uno dei casi indoeuropei della declinazione dei nomi ed esprime la chiamata, il richiamo, l'invocazione. Esso fu introdotto nella classificazione dei casi dai grammatici greci, ma alcuni studiosi ritengono che non andrebbe considerato tale, in quanto, sul piano morfologico, esso non è caratterizzato da alcuna desinenza propria: in latino, per esempio, esso presenta la forma del puro tema nella seconda declinazione (lupe) o una desinenza identica al nominativo nelle altre; mentre, sul piano sintattico, il vocativo non ha alcun legame con il resto della frase.
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