Indice
32 relazioni: Abluzione, Alfabeto devanagari, Alimento, Ascetismo, Ācārya, Ātman, Bhajan, Bhakti, Castità, Dhyāna, Digiuno, Disciplina spirituale, Guru, Induismo, Ira (psicologia), Linga, Lingua sanscrita, Lussuria, Mantra, Meditazione, Mokṣa, Murti, Namasmarana, Pūjā, Pietra Mani, Preghiera, Satsang, Seva (spiritualità), Silenzio, Spiritualità, Testo sacro, Yajña.
Abluzione
Lʼabluzione è un lavaggio rituale a scopo di purificazione spirituale; variante da cultura a cultura, può essere parziale o totale (per es. quale lavaggio delle mani o bagno completo).
Vedere Sādhanā e Abluzione
Alfabeto devanagari
La devanàgari (देवनागरी, IAST: devánāgarī, sanscrito:; detto anche nāgarī) è un alfasillabario ("abugida") usato in diverse lingue dell'India (sanscrito, hindi, marathi, kashmiri, sindhi, nepalese).
Vedere Sādhanā e Alfabeto devanagari
Alimento
Si definisce alimento (dal latino alimentum, da alĕre, 'nutrire', 'alimentare') ogni sostanza o miscela di sostanze in qualsiasi stato della materia e struttura non lavorata, parzialmente lavorata o lavorata, destinata a essere ingerita, o di cui si prevede ragionevolmente l'ingestione da parte dell'essere umano.
Vedere Sādhanā e Alimento
Ascetismo
L'ascetismo, o ascèsi, è una pratica che prevede l'abnegazione, l'esercizio continuo delle virtù, e il graduale distacco dal mondo e dai piaceri legati alla vita materiale.
Vedere Sādhanā e Ascetismo
Ācārya
Ācārya (devanāgarī: आचार्य; in caratteri tamiḻ: அசாரி, āsāri; anche nell'adattamento dall'anglosassone acharya) è quel sostantivo sanscrito di genere maschile (in femminile: ācāryā) che indica colui che conosce, e quindi insegna, lācāra (devanāgarī: आचार; lett.
Vedere Sādhanā e Ācārya
Ātman
Ātman (devanāgarī आत्मन्) è un termine sanscrito di genere maschile, che indica l'"essenza" o il "soffio vitale". Corrisponde al concetto di anima individuale, traducibile col pronome personale Sé, che però, possedendo la stessa struttura metafisica e illimitata del Brahman, indica anche l'anima universale del mondo.
Vedere Sādhanā e Ātman
Bhajan
Per bhajan si intende un particolare tipo di canto devozionale della tradizione Induista, caratterizzato da una notevole semplicità di esecuzione, ed eseguito abitualmente nei templi e nelle case dei fedeli induisti.
Vedere Sādhanā e Bhajan
Bhakti
Bhakti (devanagari भक्ति) è un termine sanscrito che nelle tradizioni religiose dell'India indica l'aspetto devozionale della fede in una divinità personale o anche un maestro spirituale, caratterizzato spesso da una partecipazione emotiva intensa e totalizzante.
Vedere Sādhanā e Bhakti
Castità
La castità è la condizione di chi sceglie di astenersi dall'avere rapporti sessuali, per motivi etici, religiosi e/o filosofici. Per estensione, la parola può venire applicata per riferirsi alla condizione di verginità; oppure anche all'astinenza sessuale, sia volontaria che non volontaria (vedi per esempio i falsi storici della cintura di castità).
Vedere Sādhanā e Castità
Dhyāna
Dhyāna è un termine sanscrito (in pāli jhāna) che letteralmente significa visione, ma generalmente ha l'accezione d'un tipo di meditazione. Dalla traslitterazione di questa parola nell'ambito delle filosofie orientali derivano i termini Chan in cinese e Zen in giapponese.
Vedere Sādhanā e Dhyāna
Digiuno
Il digiuno è uno stato di privazione degli alimenti, volontaria o imposta. Il digiuno secco consiste nella privazione anche del bere liquidi, mentre il digiuno umido assume solo alimenti solidi.
Vedere Sādhanā e Digiuno
Disciplina spirituale
Nell'ambito di alcune religioni e forme di spiritualità, si definisce disciplina spirituale una specifica pratica od azione compiuta con regolarità al fine di ottenere il risveglio spirituale (denominato moksha nell'Induismo, bodhi nel Buddhismo, Satori nello Zen).
Vedere Sādhanā e Disciplina spirituale
Guru
Guru è un termine maschile sanscrito (devanāgarī गुरू, gurū) che presso la religione induista ha il significato di «maestro spirituale», ed è riferito in particolar modo a colui che impartisce la dīkṣā al suo discepolo.
Vedere Sādhanā e Guru
Induismo
Linduismo (o hindūismo; tradizionalmente denominato Sanātanadharma, in sanscrito devanāgarī सनातनधर्म, lett. «legge/religione eterna») è una religione, o piuttosto, un insieme di credi religiosi, tra le più diffuse al mondo e tra quelle con le origini più antiche; si conta nella solo India, all'ultimo censimento per religione effettuato dal governo e datato 2011, fedeli indù (o hindū), su una popolazione di individui.
Vedere Sādhanā e Induismo
Ira (psicologia)
Con i termini ira, furia, collera o rabbia, si indica uno stato psichico alterato, suscitato da elementi percepiti come minacce o provocazioni capaci di rimuovere i freni inibitori che normalmente stemperano le scelte del soggetto coinvolto.
Vedere Sādhanā e Ira (psicologia)
Linga
Presso la religione induista, il Liṅga (sanscrito, sostantivo neutro, devanāgarī लिङ्गं; letteralmente "marchio" o "segno"; reso anche come Lingam) consiste in un oggetto dalla forma ovale, simbolo fallico, considerato una forma di rappresentazione di.
Vedere Sādhanā e Linga
Lingua sanscrita
La lingua sanscrita (anche sanscrito, da saṃskṛtam, संस्कृतम् in devanagari) è una lingua ufficiale dell'India ed è una delle lingue più antiche che appartengono alla famiglia delle lingue indoeuropee.
Vedere Sādhanā e Lingua sanscrita
Lussuria
La lussuria è un vizio inteso come l'abbandono alle proprie passioni o anche a divertimenti di natura generica, senza il controllo da parte della nostra ragione e della nostra morale.
Vedere Sādhanā e Lussuria
Mantra
Mantra (devanāgarī: मन्त्र) è un sostantivo sanscrito maschile (raramente neutro) che indica, nel suo significato proprio, il "veicolo o strumento del pensiero o del pensare" ovvero un"espressione sacra", e corrisponde a un verso del Veda, a una formula sacra indirizzata ad un deva, a una formula mistica o magica, a una preghiera, a un canto sacro o a una pratica meditativa e religiosa.
Vedere Sādhanā e Mantra
Meditazione
La meditazione (dal latino meditatio, riflessione) è, in generale, una pratica che si utilizza per raggiungere una maggiore padronanza delle attività della mente, in modo che questa divenga capace di concentrarsi su un solo pensiero, su un concetto elevato, o un preciso elemento della realtà, abbandonando i soliti pensieri spiccioli e divenendo assolutamente acquietata, pacifica.
Vedere Sādhanā e Meditazione
Mokṣa
Mokṣa (devanagari: मोक्ष), sostantivo maschile della lingua sanscrita dal significato di "liberazione", "affrancamento", "emancipazione", "salvezza".
Vedere Sādhanā e Mokṣa
Murti
Presso la religione induista, le Murti sono rappresentazioni fisiche (immagini, statue, ecc.) di forme o aspetti del Brahman, utilizzate durante l'adorazione come punti di focalizzazione devozionale e meditativa.
Vedere Sādhanā e Murti
Namasmarana
Un Japa mala, lo strumento per eccellenza nella pratica del Namasmarana. Presso la religione induista, il termine Namasmarana (dal sanscrito nama, "nome", e smaranam, "tenere a mente", "rammentare") indica la pratica spirituale di ricordare e ripetere continuamente uno o più nomi di Dio.
Vedere Sādhanā e Namasmarana
Pūjā
Presso la religione induista e anche in molte tradizioni buddiste, Pūjā (devanagari पूजा) (dal sanscrito reverenza) è un termine che genericamente indica un atto di adorazione verso una particolare forma della Divinità, che può esprimersi in un'offerta (upachara), un culto, una cerimonia o un rito.
Vedere Sādhanā e Pūjā
Pietra Mani
La Pietra Mani è una pietra, roccia o ciottolo, di forma generalmente appiattita, sulla quale sono iscritte sei sillabe mantra di Avalokiteshvara (Oṃ Maṇi Padme Hūṃ), come forma di preghiera nel Buddismo tibetano.
Vedere Sādhanā e Pietra Mani
Preghiera
La preghiera è una delle pratiche comuni in molte religioni. Essa consiste nel rivolgersi alla dimensione del sacro con la parola o con il pensiero; gli scopi della preghiera possono essere molteplici: invocare, chiedere un aiuto, chiedere una grazia, chiedere perdono, lodare, ringraziare, santificare, o esprimere devozione o abbandono.
Vedere Sādhanā e Preghiera
Satsang
Il termine Satsang (in sanscrito, m., सत्सङ्ग, satsaṅga, in hindi, m., सत्संग, satsaṅg, da sat.
Vedere Sādhanā e Satsang
Seva (spiritualità)
Seva è un termine di origine sanscrita per indicare il servizio disinteressato, ovvero svolto senza aspettativa di risultato o ricompensa per la persona che lo svolge.
Vedere Sādhanā e Seva (spiritualità)
Silenzio
Con silenzio (dal latino silentium, derivazione di silēre: "tacere, non far rumore") si intende la relativa o assoluta mancanza di suono o rumore; un ambiente in cui vi sia una pressione acustica inferiore ai 20 decibel viene solitamente considerato silenzioso.
Vedere Sādhanā e Silenzio
Spiritualità
La spiritualità, che denota atteggiamenti, ideali e valori attinenti in generale allo «spirito», può avere diverse accezioni ed interpretazioni.
Vedere Sādhanā e Spiritualità
Testo sacro
I testi sacri (o sacre scritture) sono dei documenti o delle opere letterarie ritenute sacre dalle religioni e movimenti spirituali.
Vedere Sādhanā e Testo sacro
Yajña
Yajña è un sostantivo maschile sanscrito traducibile in italiano con i significati di "offerta", "oblazione" o "sacrificio", ma anche di "adorazione", "invocazione" o "preghiera", dalla radice yaj che vuol dire "offrire", "sacrificare".
Vedere Sādhanā e Yajña
Conosciuto come Sadana, Sadhana, Sādhana.