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5 relazioni: Apuleio, Cecilia Metella Celere, Gaio Svetonio Tranquillo, Poetae novi, Publio Ovidio Nasone.
Apuleio
Autore poliedrico, compose molte opere di vario argomento delle quali ci sono pervenute: lApologia (Difesa) o la Pro se de magia liber (Libro sulla magia a favore di se stesso), prima opera retorica, è l'orazione tenuta per discolparsi dall'accusa di magia nel processo di Sabrata; i Florida, seconda opera retorica, sono una raccolta di ventitré brani oratori sui temi più disparati; le Metamorfosi (Metamorphoseon libri XI), note anche come L'asino d'oro (Asinus aureus), un romanzo che racconta le ridicole avventure di un certo Lucio, che sperimenta con la magia e viene accidentalmente trasformato in un asino; e tre trattati filosofici: il De deo Socratis (Il demone di Socrate), un trattatello di demonologia, in cui si distinguono più classi di dèmoni, spiriti che per natura stanno in mezzo tra gli dèi e gli uomini; il De mundo (L'universo), rifacimento più che traduzione di uno scritto omonimo erroneamente attribuito ad Aristotele; e il De Platone et eius dogmate (Platone e la sua dottrina), un'introduzione esegetica alla filosofia di Platone.
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Cecilia Metella Celere
Nel 53 a.C. Metella venne data in sposa a Publio Cornelio Lentulo Spintere, un politico conservatore, alleato alla famiglia dei Cecili Metelli.
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Gaio Svetonio Tranquillo
Svetonio nacque attorno al 70 d.C. in un luogo imprecisato del Latium vetus, forse a Ostia, dove ebbe la carica religiosa locale di pontefice di Vulcano (solitamente conferita a vita).
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Poetae novi
I poetae novi, detti anche cantores Euphorionis o neoterici, furono poeti romani in lingua latina, quasi tutti provenienti dalla Gallia Cisalpina, che operarono a Roma nella prima metà del I secolo a.C., inaugurando una nuova poetica, la poesia neoterica.
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Publio Ovidio Nasone
Fu autore di molte opere, tradizionalmente situabili in tre fasi, la prima delle quali tra il 23 a.C. e il 2 d.C., rappresentata dalle opere elegiache di argomento amoroso e comprende gli Amores, le Heroides (Epistulae heroidum) e il ciclo delle elegie a carattere erotico-didascalico.