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Zhìkǎi

Indice Zhìkǎi

Nacque a Nanchang (provincia dello Jiangxi) nel 533, il suo nome secolare era Xiahou. Entrò giovanissimo nel monastero di scuola Sānlùn (三論宗), lo Xixinghuang-si (錫興皇寺), a Nanchino divenendo discepolo diretto del sesto patriarca Fǎlǎng (法朗, 507-581).

Indice

  1. 27 relazioni: Buddismo Chán, Buddismo cinese, Buddismo Tiāntái, Dàoxìn, Dàoxuān, Dinastia Chen, Dinastia Sui, Dinastia Zhou Settentrionale, Fózǔ tǒngjì, Fǎhuābù, Guàndǐng, Jiangxi, Lǜbù, Madhyamaka, Monte Lu, Nanchang, Nanchino, Nièpánbù, Sarvāstivāda, Shǐchuánbù, Sutra del Loto, Taishō Shinshū Daizōkyō, Vinaya, Wade-Giles, Xùgāosēngzhuàn, Zhìyǐ, Zhǐguān.

Buddismo Chán

Il buddismo Chán rappresenta un insieme di scuole, dottrine e lignaggi del Buddismo cinese che fanno riferimento alla figura di Bodhidharma, il leggendario monaco indiano tradizionalmente ritenuto il suo fondatore.

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Buddismo cinese

Il buddismo cinese è il frutto dell'intensa attività missionaria di importanti rappresentanti del buddismo dei Nikāya e del buddismo Mahāyāna provenienti dall'India e, soprattutto, dall'Asia Centrale in Cina e dei contributi di maestri locali, che continueranno questa tradizione o ne daranno nuove e cruciali interpretazioni.

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Buddismo Tiāntái

Tiāntái zōng (天台宗, Wade-Giles: T'ien-t'ai tsung, giapponese: Tendai-shu, coreano: 천태종 Ch'ont'ae jong, vietnamita Thiên Thai tông; scuola delle Terrazze celesti, scuola buddista Mahāyāna cinese fondata nel VI secolo).

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Dàoxìn

Dàoxìn è il quarto patriarca (cin. 祖 zǔ) della scuola buddista cinese Chán (禪宗) secondo un documento datato al 689 denominato "Epitaffio di Fǎrù" (法如, o Fa-ju).

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Dàoxuān

Dàoxuān è stato uno dei monaci buddisti cinesi più versatili del periodo medievale. Maestro di vinaya ha contribuito con Xuánzàng (玄奘, 602-664) e Dàoshì (道世, ?-683) alla traduzione di diversi testi inerenti ai canoni di disciplina monastica.

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Dinastia Chen

La dinastia Chen (cinese: 陳朝, pinyin: Chén cháo)), anche nota come dinastia Chen meridionale, fu la quarta ed ultima dinastia della Cina meridionale. Regnò dal 557 al 589. Fu preceduta dalla dinastia Liang e seguita dalla Dinastia Sui, che riunificò tutta la Cina. Alla morte dell'imperatore Houzhu, nel 589, tutta la Cina venne riunificata da Sui Wendi della dinastia Sui che succedette alle dinastie del Nord e del Sud.

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Dinastia Sui

Estensione dell'impero cinese sotto la dinastia Sui (581 – 618 d.C.) La dinastia Sui (隋朝 Pinyin: Suí), (581-618) precedette la dinastia Tang e riunificó la Cina dopo quasi quattro secoli di lotte intestine, divisioni politiche e dinastiche, completando l'opera dei Wei del Nord.

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Dinastia Zhou Settentrionale

La dinastia Zhou Settentrionale regnò sulla Cina del nord-ovest dal 557 al 577 quindi, dopo aver sconfitto i Qi, su tutta la Cina settentrionale dal 577 al 581, durante il periodo delle Dinastie del Nord e del Sud.

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Fózǔ tǒngjì

Fózǔ tǒngjì (chino: 佛祖統紀, giapp. Busso tōki, coreano 불조통기 Buljo tonggi o Pulcho t'onggi; Cronache complete del Buddha e dei Patriarchi, T.D. 2035.49.129a-475c; conservato nel Shǐchuánbù) è un testo composto nel 1269 dal monaco buddista cinese di scuola Tiāntái (天台宗), Zhìpán (志磐, 1220-1275).

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Fǎhuābù

Lo Fǎhuābù (法華部) (T.D. vol. 09, sezione dal n. 262 al n. 277) è la sezione del Canone cinese che raccoglie le versioni del Miàofǎ Liánhuā Jīng, (妙法蓮華經, sanscrito Saddharmapuṇḍarīkasūtra, giapp. Myōhō Renge Kyō, Sutra del Loto).

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Guàndǐng

Guàndǐng fu il quinto patriarca della scuola buddista cinese Tiāntái (天台宗), secondo il lignaggio tradizionale di questa scuola, e fu il principale discepolo di Zhìyǐ (智顗 538-597), quest'ultimo quarto patriarca e fondatore dell'omonimo monastero sui Monti Tiāntái.

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Jiangxi

Il è una provincia meridionale della Repubblica Popolare Cinese, che si stende dalle rive del Fiume Azzurro (Yangtze) a nord fino a delle zone collinose al sud.

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Lǜbù

Lǜbù (律部) (T.D. vol. 22-24, 199 rotoli, sezione dal n. 1421 al n. 1506) è la sezione del Canone buddista cinese che contiene cinque vinaya delle scuole del Buddismo dei Nikāya.

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Madhyamaka

Con l'aggettivo sanscrito Madhyamaka (devanāgarī, मध्यमक; cinese 中觀 pinyin Zhōngguān Wade-Giles Chung-kuan; giapponese Chūgan, coreano 중관 Chunghwan; tibetano: dBu ma) si indica in quella lingua la "medietà" ovvero la dottrina che persegue il Madhyamapratipad ("Via di Mezzo", cinese: 中道, Zhōngdào, giapponese: Chūdō, tibetano: dBu'i lam).

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Monte Lu

Monte Lú (anche Lúshān o Monte Lushan) è una montagna della Repubblica Popolare Cinese situata nell'omonimo distretto, a sud della città Jiǔjiāng (九江) nella provincia di Jiangxi (江西, Jiāngxī), vicina al Lago Poyang (鄱阳湖, Póyáng Hú).

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Nanchang

Nanchang (cinese) è il capoluogo della provincia dello Jiangxi nel sud-est della Cina. Nel 2004 possedeva una popolazione di 3.790.000 abitanti, 4.990.000 nell'area urbana.

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Nanchino

Nanchino (AFI:; in cinese) è una città della Cina orientale, capoluogo della provincia dello Jiangsu, molto rilevante nel contesto della storia e della cultura nazionale, essendo stata, per lungo tempo, la capitale della Cina.

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Nièpánbù

Nièpánbù (涅槃部) (T.D. vol. 12, sezione dal n. 374 al n. 396) è la sezione del Canone buddista cinese che contiene il Mahāyāna Mahāparinirvāṇa-sūtra (Sutra mahayana del Grande passaggio al di là della sofferenza), o Nirvāṇa-sūtra, che in Cina fu al centro di polemiche dottrinali che costarono l'esilio al collaboratore di Kumārajīva, Dàoshēng (道生).

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Sarvāstivāda

La scuola buddista Sarvāstivāda (pāli Sabbattivāda, cinese 說一切有部 Shuō yīqiè yǒu bù, giapponese Setsu issai u bu, coreano 설일체유부 Sŏl ilch'e yu bu, vietnamita Thuyết nhất thiết hữu bộ; conosciuta anche come Vaibhasika) è stata una delle più importanti scuole del Buddismo dei Nikāya.

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Shǐchuánbù

Il Shǐchuánbù (史传部) (vol. 49-52, 44 fascicoli, sezione dal n. 2026 al n. 2120) è la sezione del Canone buddista cinese che raccoglie documenti e resoconti storici riguardanti la storia del buddismo cinese.

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Sutra del Loto

Il Sutra del Loto, o meglio Sutra del Loto della Buona Dottrina (Saddharmapuṇḍarīkasūtra), è uno dei testi più importanti nell'enorme corpus della letteratura del Buddismo Mahāyāna contenuto nel Canone cinese (sezione del Fǎhuābù) e nel Canone tibetano (sezione mDo-sde del Kanjur).

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Taishō Shinshū Daizōkyō

Il Taishō Shinshū Daizōkyō (大正新修大藏經, "Nuova edizione del canone buddista nell'Era Taishō") è l'edizione moderna giapponese del Canone buddista cinese, curata da Takakusu Junjirō (高楠順次郎, 1866–1945) e Watanabe Kaigyoku (渡辺海旭, 1872–1933).

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Vinaya

Il termine vinaya, sia in pāli sia in sanscrito, significa disciplina e nel Buddismo indica la raccolta scritturale delle norme di condotta seguite dai monaci (bhiksu, sanscr., bhikkhu, pāli) e dalle monache (bhiksuni, sanscr., bhikkhuni, pāli).

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Wade-Giles

Wade-Giles (pronuncia), a volte abbreviato Wade, è un sistema di romanizzazione (notazione fonetica e traslitterazione in scrittura latina) dei caratteri del cinese standard, la pronuncia ufficiale per la lingua cinese, elaborata a partire dalla varietà locale di Pechino del cinese mandarino.

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Xùgāosēngzhuàn

Lo Xùgāosēngzhuàn (續高僧傳; resa in Wade-Giles Hsü kao-seng chuan; in giapponese Zoku kōsō den; in coreano 속고승전, Sok kosŭng chŏn; lett. "Supplemento alle Biografie di monaci eminenti", al T.D. 2060) è un'opera redatta in trenta fascicoli dal monaco buddista cinese Dàoxuān (道宣, 596-667) come continuazione della più antica opera Gāosēngzhuàn (高僧傳, Biografie di monaci eminenti) questa opera del monaco buddista cinese Huìjiǎo (慧皎, 497-554), coprendo quindi quelle biografie di importanti monaci buddisti, non solo cinesi, vissuti in Cina tra la metà del VI secolo fino alla metà del VII secolo.

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Zhìyǐ

Ventiseiesimo patriarca della scuola buddista cinese Tiāntái (天台宗, giapponese Tendai), secondo il lignaggio che segue la lista dei ventitré patriarchi indiani indicati nel Fù fǎzàng yīnyuán zhuàn (付法藏因緣傳, coreano Bubeopjang-inyeon, giapponese Fuhōzōin'enden, Trasmissione del tesoro del Dharma, T.D.

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Zhǐguān

Il termine cinese zhǐguān (止觀, Wade-Giles: chih-kuan, coreano: Chigwan, giapponese: shikan), a cui si fa riferimento in questa voce, è composto da 止 (pinyin zhǐ, sanscrito śamatha, coreano chi, giapponese shi) che in italiano si può tradurre come calma concentrazione e 觀 (pinyin guān, sanscrito vipaśyanā, coreano gwan, giapponese kan) che in italiano si può tradurre come discernimento.

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Conosciuto come Zhikai.