Logo
Unionpedia
Comunicazione
Disponibile su Google Play
Nuovo! Scarica Unionpedia sul tuo dispositivo Android™!
Scaricare
l'accesso più veloce di browser!
 

Assoluto e Critica del Giudizio

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Assoluto e Critica del Giudizio

Assoluto vs. Critica del Giudizio

Nella storia della filosofia, l'assoluto è una realtà la cui esistenza non dipende da nessun altra, ma sussiste in sé e per sé. La Critica del Giudizio è un'opera di Immanuel Kant pubblicata nel 1790, nella quale il filosofo condusse un'analisi "critica" del Giudizio di tipo "estetico".

Analogie tra Assoluto e Critica del Giudizio

Assoluto e Critica del Giudizio hanno 12 punti in comune (in Unionpedia): Conoscenza, Critica della ragion pratica, Critica della ragion pura, Fenomeno, Immanuel Kant, Io (filosofia), Libertà, Noumeno, Oggetto (filosofia), Ragione, Rivoluzione copernicana, Soggetto (filosofia).

Conoscenza

La conoscenza è la consapevolezza e la comprensione di fatti, verità o informazioni ottenute attraverso l'esperienza o l'apprendimento (a posteriori), ovvero tramite l'introspezione (a priori).

Assoluto e Conoscenza · Conoscenza e Critica del Giudizio · Mostra di più »

Critica della ragion pratica

La Critica della ragion pratica (in originale Kritik der praktischen Vernunft) è un'opera di Immanuel Kant pubblicata nel 1788; è la seconda per ordine cronologico delle tre celebri Critiche di Kant, di cui fanno parte anche la Critica della ragion pura (1781) e la Critica del Giudizio (1790). Nella Ragion pratica, il filosofo conduce l'analisi critica della ragione nel caso in cui essa sia indirizzata all'azione ed al comportamento, alla pratica per l'appunto. Lo scritto è affine ad altre due opere kantiane, la Fondazione della metafisica dei costumi (1785) e La metafisica dei costumi (1797): nella Fondazione e nella Critica Kant pone il problema della fondazione e dei principi della "critica", in una parte della Metafisica dei costumi, dal titolo Dottrina della virtù (l'altra parte dell'opera è la Dottrina del diritto), Kant passa dalla "critica" al "sistema", ovvero espone i "doveri" e la sua etica. Come nella Ragion pura il filosofo si proponeva di mostrare non cosa l'uomo conosce, ma "come" conosce, ovvero evidenziare i principi della conoscenza umana, allo stesso modo ora si pone di fronte al problema della morale: egli non vuole definire quali precetti etici debbano essere seguiti dall'uomo, bensì "come" quest'ultimo debba comportarsi per compiere un'azione autenticamente morale, e quindi in cosa consiste realmente la morale. La morale della Critica della ragion pratica vuole essere, come già chiarisce la "Prefazione" all'opera, una morale formale, vuole indicare una "formula della moralità", la forma della morale, ma non il suo contenuto (le norme morali). Le norme della moralità, i singoli doveri, non sono in contrasto con l'intento della morale kantiana nel suo complesso, ma rientrano nei compiti non della Critica della ragion pratica, ma della "Dottrina della virtù" della Metafisica dei costumi (1797) che contiene il sistema dei doveri che derivano dalla ragione pratica.

Assoluto e Critica della ragion pratica · Critica del Giudizio e Critica della ragion pratica · Mostra di più »

Critica della ragion pura

La Critica della ragion pura (titolo originale Kritik der reinen Vernunft) è l'opera maggiormente nota di Immanuel Kant.

Assoluto e Critica della ragion pura · Critica del Giudizio e Critica della ragion pura · Mostra di più »

Fenomeno

Il termine fenomeno (parentesi) è riferito a tutto quello che è osservabile tramite l'apparato sensibile.

Assoluto e Fenomeno · Critica del Giudizio e Fenomeno · Mostra di più »

Immanuel Kant

Fu il più importante esponente dell'illuminismo tedesco, anticipatore degli elementi fondanti della filosofia idealistica e della modernità.

Assoluto e Immanuel Kant · Critica del Giudizio e Immanuel Kant · Mostra di più »

Io (filosofia)

L'Io in filosofia è il principio della soggettività, attività di pensiero alla quale è stato spesso attribuito un valore particolare poiché è il fulcro da cui nasce la riflessione filosofica stessa.

Assoluto e Io (filosofia) · Critica del Giudizio e Io (filosofia) · Mostra di più »

Libertà

Per libertà s'intende la condizione per cui un individuo può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, ricorrendo alla volontà di ideare e mettere in atto un'azione, mediante una libera scelta dei fini e degli strumenti che ritiene utili a realizzarla.

Assoluto e Libertà · Critica del Giudizio e Libertà · Mostra di più »

Noumeno

Nella filosofia di Platone, il noumeno (AFI:; dal greco, noúmenon, participio presente medio-passivo di, "io penso, pondero, considero") rappresenta una specie intelligibile o idea e indica tutto ciò che non può essere percepito nel mondo tangibile, ma a cui si può arrivare solo tramite il ragionamento.

Assoluto e Noumeno · Critica del Giudizio e Noumeno · Mostra di più »

Oggetto (filosofia)

Il concetto di oggetto viene introdotto nella filosofia dai filosofi della scolastica (Tommaso d'Aquino, Duns Scoto, Guglielmo di Ockham) per designare il contenuto di un atto intellettuale o percettivo, considerato come entità distinta e logicamente contrapposta al soggetto.

Assoluto e Oggetto (filosofia) · Critica del Giudizio e Oggetto (filosofia) · Mostra di più »

Ragione

La ragione, in filosofia, è la facoltà dell'intelletto per mezzo della quale si esercita il pensiero razionale, ovvero quello rivolto ad argomenti astratti tipici del ragionamento, contrapponendosi alla sfera dell'irrazionalità.

Assoluto e Ragione · Critica del Giudizio e Ragione · Mostra di più »

Rivoluzione copernicana

Col termine rivoluzione copernicana si intende la svolta nella concezione dell'Universo propugnata da Niccolò Copernico, autore della moderna teoria eliocentrica, che pone il Sole al centro del sistema di orbite dei pianeti.

Assoluto e Rivoluzione copernicana · Critica del Giudizio e Rivoluzione copernicana · Mostra di più »

Soggetto (filosofia)

Il termine soggetto che deriva dal latino subiectus (participio passato di subicere, composto da sub, sotto e iacere gettare, quindi assoggettare) letteralmente significa "quello posto sotto", "ciò che sta sotto".

Assoluto e Soggetto (filosofia) · Critica del Giudizio e Soggetto (filosofia) · Mostra di più »

La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Assoluto e Critica del Giudizio

Assoluto ha 110 relazioni, mentre Critica del Giudizio ha 57. Come hanno in comune 12, l'indice di Jaccard è 7.19% = 12 / (110 + 57).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Assoluto e Critica del Giudizio. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare:

Ehi! Siamo su Facebook ora! »