Analogie tra Bernardo Provenzano e Seconda guerra di mafia
Bernardo Provenzano e Seconda guerra di mafia hanno 29 punti in comune (in Unionpedia): Antonino Calderone, Arma dei Carabinieri, Bagheria, Bernardo Brusca, Boris Giuliano, Capomandamento, Cesare Terranova, Clan dei Corleonesi, Commissione interprovinciale, Corleone, Cosa nostra, Famiglia (mafia), Giovanni Brusca, Giovanni Falcone, Giuseppe Di Cristina, Luciano Liggio, Michele Greco, Michele Reina, Nenè Geraci, Palermo, Piersanti Mattarella, Pistola, Provincia di Caltanissetta, Rocco Chinnici, Salvatore Montalto, Salvatore Riina, Tommaso Buscetta, Totuccio Contorno, Villabate.
Antonino Calderone
Dal 1962 è stato un boss mafioso della prima famiglia della città di Catania, fondata dallo zio Antonino Saitta, ed è il fratello minore del boss Giuseppe Calderone, mentre continuava a svolgere la sua attività di imprenditore, principalmente come titolare di una stazione di servizio di carburanti, prima a Giarre e poi a Catania.
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Arma dei Carabinieri
L'Arma dei Carabinieri (in precedenza Corpo dei Carabinieri Reali) nata come "Arma" nell'ambito dell'Esercito Italiano dal 2000 ha collocazione autonoma nell'ambito del Ministero della Difesa, con il rango di forza armata, ed è forza militare di polizia a competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza.
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Bagheria
Bagheria (Baarìa in siciliano) è un comune italiano di 55 281 abitanti della città metropolitana di Palermo in Sicilia.
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Bernardo Brusca
Alleato fin dai vecchi tempi con i corleonesi di Luciano Liggio e poi con Totò Riina, è padre del famoso Giovanni Brusca che, dopo il suo arresto avvenuto nel 1985, prese il posto del capo mandamento di San Giuseppe Jato.
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Boris Giuliano
Diresse le indagini con metodi innovativi e determinazione, facendo parte di una cerchia di funzionari dello Stato che, a partire dalla fine degli anni settanta, incominciarono una dura lotta contro Cosa Nostra.
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Capomandamento
Il capomandamento è una personalità rappresentativa di alto livello di Cosa nostra.
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Cesare Terranova
Fu pretore a Messina e poi giudice istruttore a Patti e dal 1958 al Tribunale di Palermo.
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Clan dei Corleonesi
Il clan dei Corleonesi era una fazione all'interno di Cosa Nostra formatasi negli anni settanta, così chiamata perché i suoi leader più importanti provenivano dalla famiglia di Corleone: Luciano Liggio, Salvatore Riina, Bernardo Provenzano e Leoluca Bagarella.
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Commissione interprovinciale
La Commissione interprovinciale, che venne chiamata anche la Regione, Commissione regionale o Cupola regionale, è un organo direttivo di Cosa Nostra.
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Corleone
Corleone (Cunigghiuni o Curliùni in siciliano) è un comune italiano di 11 131 abitanti della città metropolitana di Palermo, in Sicilia.
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Cosa nostra
La locuzione «Cosa nostra» (nel linguaggio comune genericamente detta mafia siciliana o semplicemente mafia) viene utilizzata per indicare un'organizzazione criminale di tipo mafioso-terroristico presente in Sicilia (specialmente nelle province di Palermo, Catania, Messina, Trapani, Agrigento e Caltanissetta), in tutta Italia e in più parti del mondo.
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Famiglia (mafia)
Una famiglia, in ambito criminale e specialmente mafioso, indica un'aggregazione di elementi criminali che hanno tra loro vincoli o rapporti di affinità, i quali si riconoscono in un capo e si danno una struttura gerarchica per riuscire a controllare tutti gli affari leciti e illeciti della zona dove operano.
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Giovanni Brusca
È stato uno dei più importanti membri di Cosa nostra e attuale collaboratore di giustizia, condannato per oltre un centinaio di omicidi, tra cui quello tristemente celebre del piccolo Giuseppe Di Matteo (figlio del pentito Santino Di Matteo) strangolato e sciolto nell'acido, quello del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e dei tre agenti di scorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
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Giovanni Falcone
Fu assassinato nella strage di Capaci per opera di Cosa nostra, insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della scorta: Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
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Giuseppe Di Cristina
Soprannominato “la tigre'’ nacque all'interno di una famiglia di consolidata tradizione mafiosa.
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Luciano Liggio
Leggio inoltre fu tra gli imputati al maxiprocesso di Palermo del 1986-1987, e morì in carcere.
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Michele Greco
Era soprannominato Il papa per la sua abilità a mediare tra le varie famiglie mafiose.
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Michele Reina
Michele Reina era il segretario provinciale di Palermo della Democrazia Cristiana.
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Nenè Geraci
Geraci fece parte della Commissione a partire dalla metà degli anni '70 e apparteneva alla fazione alleata con i Corleonesi di Totò Riina e Bernardo Provenzano.
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Palermo
Palermo (AFI:, Palemmu in siciliano) è un comune italiano di 668.630 abitanti, capoluogo della regione siciliana, e centro della propria città metropolitana con una popolazione di abitanti.
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Piersanti Mattarella
Secondogenito di Bernardo Mattarella, uomo politico della Democrazia Cristiana, ebbe come padrino di battesimo Pietro Mignosi, con cui il padre aveva un rapporto profondo.
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Pistola
Il termine pistola indica comunemente un'arma da fuoco di tipo convenzionale.
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Provincia di Caltanissetta
La provincia di Caltanissetta, successivamente provincia regionale di Caltanissetta, è stata una provincia italiana della Sicilia.
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Rocco Chinnici
Il suo nome è legato all'idea dell'istituzione del "pool antimafia", che diede una svolta decisiva nella lotta alla mafia.
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Salvatore Montalto
È stato dopo la guerra di mafia dei primi anni ottanta capo del mandamento mafioso di Villabate; era braccio destro del boss Inzerillo, ma poi passò dalla parte dei corleonesi, l'ala vincente della seconda guerra di mafia, di cui Inzerillo fu vittima grazie al contributo di Montalto.
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Salvatore Riina
Nato in una famiglia di contadini il 16 novembre 1930, nel settembre 1943 Riina perse il padre Giovanni e il fratello Francesco (di 7 anni) mentre, insieme al fratello Gaetano, stavano cercando di estrarre la polvere da sparo da una bomba inesplosa, rinvenuta tra le terre che curavano, per rivenderla insieme al metallo.
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Tommaso Buscetta
È stato un esponente di massimo prestigio all'interno di Cosa nostra e successivamente arrestato, collaboratore di giustizia durante le inchieste coordinate dal magistrato Giovanni Falcone; le sue rivelazioni furono storiche perché permisero una ricostruzione giudiziaria dell'organizzazione e della struttura di Cosa nostra.
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Totuccio Contorno
Soprannominato Coriolano della Floresta (come il protagonista del romanzo I Beati Paoli) e affiliato a Cosa Nostra nel 1975, nell'ottobre del 1984, seguendo l'esempio di Tommaso Buscetta, Contorno decise di intraprendere un percorso di collaborazione con la giustizia fornendo informazioni dettagliate sugli affari interni all'associazione mafiosa.
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Villabate
Villabate (Abbàti in siciliano) è un comune italiano di 20.181 abitanti (dati 2016) della città metropolitana di Palermo in Sicilia.
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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande
- In quello che appare come Bernardo Provenzano e Seconda guerra di mafia
- Che cosa ha in comune Bernardo Provenzano e Seconda guerra di mafia
- Analogie tra Bernardo Provenzano e Seconda guerra di mafia
Confronto tra Bernardo Provenzano e Seconda guerra di mafia
Bernardo Provenzano ha 181 relazioni, mentre Seconda guerra di mafia ha 190. Come hanno in comune 29, l'indice di Jaccard è 7.82% = 29 / (181 + 190).
Riferimenti
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