Analogie tra Ebraismo rabbinico e Paolo di Tarso
Ebraismo rabbinico e Paolo di Tarso hanno 56 punti in comune (in Unionpedia): Analogia (retorica), Angelo, Apostolo, Atti degli Apostoli, Caligola, Censimento di Quirinio, Cesarea marittima, Concilio di Gerusalemme, Cristianesimo, Crocifissione di Gesù, Ebraismo, Ebrei, Ellenismo, Farisei, Filone di Alessandria, Flavio Giuseppe, Gamaliele, Gentili, Gerusalemme, Gesù, Giudaismo, Giudea, Giudea romana, Giudeo-cristianesimo, Gnosticismo, I secolo, II secolo, Immortalità, Impero romano, Koinè, ..., Lettere di Paolo, Lingua aramaica, Lingua ebraica, Lingua greca, Lingua latina, Mishnah, Nazireato, Nuovo Testamento, Palestina, Paolo di Tarso, Paolo di Tarso e il giudaismo, Prima guerra giudaica, Rabbino, Regno dei cieli, Risurrezione di Gesù, Sadducei, Septuaginta, Similitudine (figura retorica), Sinagoga, Sinedrio, Talmud, Tanakh, Tōrāh, Tempio di Gerusalemme, Vangelo, 613 Mitzvot. Espandi índice (26 più) »
Analogia (retorica)
L'analogia (dal greco ἀναλογία) è una figura retorica che consiste nell'accostamento e nella comparazione, all'interno di un testo sia scritto sia orale, tra due o più parole seguendo la loro somiglianza semantica (cioè parole simili tra loro per significato).
Analogia (retorica) e Ebraismo rabbinico · Analogia (retorica) e Paolo di Tarso ·
Angelo
Un angelo, in alcune tradizioni religiose, è un essere spirituale che assiste e serve Dio o è al servizio dell'uomo lungo il percorso del suo progresso spirituale e della sua esistenza terrena.
Angelo e Ebraismo rabbinico · Angelo e Paolo di Tarso ·
Apostolo
Gli apostoli di Gesù Cristo (dal greco ἀπόστολος, apóstolos: "inviato", "messaggero"), come descritto nel Nuovo Testamento, sono i discepoli costituiti da Gesù per dare continuità al messaggio della salvezza da lui proclamato.
Apostolo e Ebraismo rabbinico · Apostolo e Paolo di Tarso ·
Atti degli Apostoli
Gli Atti degli Apostoli sono un testo contenuto nel Nuovo Testamento, scritto in greco antico. La sua redazione definitiva risale probabilmente attorno all'80-90Francesco Bianchi, Atti degli Apostoli, Città Nuova, 2003.
Atti degli Apostoli e Ebraismo rabbinico · Atti degli Apostoli e Paolo di Tarso ·
Caligola
Le fonti storiche hanno tramandato di Caligola un'immagine di despota, sottolineandone stravaganze, eccentricità e depravazione. Lo si accusa di aver dilapidato il patrimonio accumulato dal predecessore, per quanto ciò avvenisse anche per ottemperare ai lasciti testamentari stabiliti da Tiberio e per offrire al popolo giochi, denaro e cibo.
Caligola e Ebraismo rabbinico · Caligola e Paolo di Tarso ·
Censimento di Quirinio
Il censimento di Quirinio fu disposto dal governatore romano Publio Sulpicio Quirinio nelle province di Siria e Giudea nel 6 d.C., quando i possedimenti di Erode Archelao passarono sotto diretta amministrazione romana.
Censimento di Quirinio e Ebraismo rabbinico · Censimento di Quirinio e Paolo di Tarso ·
Cesarea marittima
Cesarea marittima (Kaisáreia, in latino Caesarea ad mare) fu una città portuale fondata da Erode il Grande tra il 25 e il 13 a.C. sulla costa mediterranea nel regno di Giudea sotto protettorato romano.
Cesarea marittima e Ebraismo rabbinico · Cesarea marittima e Paolo di Tarso ·
Concilio di Gerusalemme
Il Concilio di Gerusalemme o concilio apostolico fu, stando alla testimonianza degli Atti degli Apostoli, un'importante riunione delle cosiddette colonne della Chiesa del periodo apostolico ed ebbe luogo intorno al 49.
Concilio di Gerusalemme e Ebraismo rabbinico · Concilio di Gerusalemme e Paolo di Tarso ·
Cristianesimo
Il cristianesimo è una religione monoteista, originata dal giudaismo nel I secolo, fondata sulla rivelazione, ovvero sulla venuta e predicazione, contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth, inteso come figlio del Dio d'Israele e quindi Dio egli stesso, incarnato, morto e risorto per la salvezza dell'umanità, ovvero il Messia promesso, il Cristo.
Cristianesimo e Ebraismo rabbinico · Cristianesimo e Paolo di Tarso ·
Crocifissione di Gesù
La crocifissione (o, meno comunemente, crocefissione) di Gesù è la modalità con la quale egli fu messo a morte. Questo avvenimento, menzionato in tutti i Vangeli canonici e in altri testi del Nuovo Testamento, in particolare nelle Lettere di Paolo e negli Atti degli Apostoli, è considerato dai cristiani l'evento culminante della storia della salvezza, il sacrificio per cui Cristo ha operato la salvezza.
Crocifissione di Gesù e Ebraismo rabbinico · Crocifissione di Gesù e Paolo di Tarso ·
Ebraismo
Lebraismo è una religione monoteista abramitica ed etnica, che comprende le tradizioni religiose e culturali e lo stile di vita del popolo ebraico.
Ebraismo e Ebraismo rabbinico · Ebraismo e Paolo di Tarso ·
Ebrei
Gli ebrei (ʿivrîˈ, anche יְהוּדִים, Yhudim o jehuˈdim) consistono in un insieme di comunità costituenti un gruppo etnoreligioso*.
Ebraismo rabbinico e Ebrei · Ebrei e Paolo di Tarso ·
Ellenismo
Lellenismo, nella storiografia moderna, indica quel periodo storico-culturale della storia antica del Mediterraneo «che segue le imprese di Alessandro (spedizione contro l'Impero persiano nel 334 a.C.) e arriva fino alla formale nascita dell'Impero romano» con la morte di Cleopatra VII e l'annessione dell'ultimo regno ellenistico, il Regno tolemaico d'Egitto, nel 30 a.C. con Ottaviano vincitore ad Azio nel 31 a.C. L'ellenismo è noto anche come età ellenistica o età alessandrina.
Ebraismo rabbinico e Ellenismo · Ellenismo e Paolo di Tarso ·
Farisei
La corrente dei farisei costituisce il gruppo politico-religioso giudaico più significativo nella Giudea del periodo che intercorre all'incirca tra la rivolta dei Maccabei contro il regno seleucide (II secolo a.C.) e la prima guerra giudaica (70 d.C.). Essi, in vari momenti, si identificavano come un partito politico, un movimento sociale ed una scuola di pensiero; insieme ad esseni, sadducei e zeloti, i farisei erano il partito o filosofia di maggior importanza durante il periodo del Secondo Tempio.
Ebraismo rabbinico e Farisei · Farisei e Paolo di Tarso ·
Filone di Alessandria
Si impegnò a risolvere i problemi posti dal rapporto tra lAntico Testamento e la rivelazione in esso contenuta, da un lato, e i risultati dell'indagine filosofica, dall'altro.
Ebraismo rabbinico e Filone di Alessandria · Filone di Alessandria e Paolo di Tarso ·
Flavio Giuseppe
Conosciuto anche come Flavio Giuseppe, Giuseppe Flavio o semplicemente Giuseppe, scrisse le sue opere in greco. Caso raro nel panorama della letteratura classica, il corpus delle opere di Giuseppe si è salvato quasi interamente.
Ebraismo rabbinico e Flavio Giuseppe · Flavio Giuseppe e Paolo di Tarso ·
Gamaliele
Si hanno ben poche notizie sulla sua vita. Si sa che apparteneva alla corrente dei Farisei (da rilevare che, secondo alcuni, per "farisei" s'intendono gli occupanti il Tempio di Gerusalemme), ma era molto stimato anche dalle altre correnti religiose per la sua saggezza e condotta di vita.
Ebraismo rabbinico e Gamaliele · Gamaliele e Paolo di Tarso ·
Gentili
Con il termine gentili si traduce in lingua italiana il plurale latino gentēs con il significato ecclesiastico di "pagani, non-cristiani". Quindi indica nel «linguaggio neotestamentario, chi non appartiene alla religione ebraica o chi, nel mondo greco-romano, non era convertito al cristianesimo».
Ebraismo rabbinico e Gentili · Gentili e Paolo di Tarso ·
Gerusalemme
Gerusalemme (AFI:;, Yerushalayim, Yerushalaim e/o Yerushalaym;, "la (città) santa", sempre, in greco Ιεροσόλυμα, Ierosólyma, in latino Hierosolyma o Ierusalem, per antonomasia è definita La Città Santa), capitale giudaica tra il X e il VI secolo a.C., è la capitale contesa di Israele, città santa nell'Ebraismo, nel Cristianesimo e nell'Islam.
Ebraismo rabbinico e Gerusalemme · Gerusalemme e Paolo di Tarso ·
Gesù
Durante gli ultimi anni della sua vita, Gesù svolse l'attività di predicatore, guaritore ed esorcista in Galilea e nella provincia romana della Giudea, nella regione storica della Palestina.
Ebraismo rabbinico e Gesù · Gesù e Paolo di Tarso ·
Giudaismo
Il giudaismo indica le caratteristiche distintive dell'ethnos ebraicaShaye J.D. Cohen, The Beginnings of Jewishness: Boundaries, Varieties, Uncertainties, Berkeley, University of California Press 1999; p. 7.
Ebraismo rabbinico e Giudaismo · Giudaismo e Paolo di Tarso ·
Giudea
La Giudea (ebraico: יהודה, moderno Yəhuda, masoretico Yəhûḏāh, greco: Ιουδαία; Latino: Iudaea) è una regione storica del Vicino Oriente, coincidente con il territorio assegnato alla biblica tribù di Giuda figlio di Giacobbe, (da non confondere con l'apostolo di Gesù Giuda Iscariota), e a quelle di Beniamino e Simeone.
Ebraismo rabbinico e Giudea · Giudea e Paolo di Tarso ·
Giudea romana
La Giudea (standard Yehuda, tiberiense;; in latino: Iudaea) era una prefettura della provincia romana di Siria creata nel 6 d.C. sul territorio del regno di Erode Archelao, comprendente la Giudea, la Samaria e l'Idumea.
Ebraismo rabbinico e Giudea romana · Giudea romana e Paolo di Tarso ·
Giudeo-cristianesimo
Il termine giudeo-cristianesimo indica le comunità dei primi cristiani, cioè gli Ebrei (e, nel solo caso della Chiesa gerosolimitana, anche alcuni gentili) che costituivano i nuclei originali del gruppo di seguaci del galileo, Yehshua ha-Notzri (Gesù di Nazareth).
Ebraismo rabbinico e Giudeo-cristianesimo · Giudeo-cristianesimo e Paolo di Tarso ·
Gnosticismo
Lo gnosticismo è un movimento filosofico, religioso ed esoterico, a carattere iniziatico, molto articolato e complesso, presente nel mondo ellenistico greco-romano, che tra il II e il IV secolo d.C. raggiunse la massima diffusione.
Ebraismo rabbinico e Gnosticismo · Gnosticismo e Paolo di Tarso ·
I secolo
Nessuna descrizione.
Ebraismo rabbinico e I secolo · I secolo e Paolo di Tarso ·
II secolo
Nessuna descrizione.
Ebraismo rabbinico e II secolo · II secolo e Paolo di Tarso ·
Immortalità
Limmortalità (o vita eterna) è il concetto di sopravvivere in eterno o per un periodo di tempo indeterminato, senza affrontare la morte o superando la morte stessa.
Ebraismo rabbinico e Immortalità · Immortalità e Paolo di Tarso ·
Impero romano
LImpero romano fu lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questa voce si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicata con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto), al 395, quando, dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis.
Ebraismo rabbinico e Impero romano · Impero romano e Paolo di Tarso ·
Koinè
La koinè ("lingua comune", " greca comune") è un antico dialetto greco e forma la terza tappa della storia della lingua greca. È conosciuto anche come greco alessandrino o greco ellenistico (perché è stata la lingua del periodo ellenistico nella storia greca, caratterizzato dall'espansione della civiltà greca ad opera di Alessandro Magno, che portò questa lingua nei territori conquistati), comune (traduzione di κοινή; è "comune" perché si tratta della prima forma di greco indifferenziata, contrapposta alla frammentazione dialettale che ha caratterizzato il greco fino all'età classica) o ancora, a causa del suo utilizzo per la redazione dei primi testi cristiani, greco del Nuovo Testamento, greco biblico o greco patristico.
Ebraismo rabbinico e Koinè · Koinè e Paolo di Tarso ·
Lettere di Paolo
Le lettere di Paolo sono tredici testi contenuti nel canone del Nuovo Testamento e attribuiti dalla tradizione all'apostolo Paolo di Tarso, in cui l'autore scrive a varie comunità da lui fondate o visitate nei suoi viaggi apostolici o a persone a lui care.
Ebraismo rabbinico e Lettere di Paolo · Lettere di Paolo e Paolo di Tarso ·
Lingua aramaica
Laramaico è una lingua semitica. I primi scritti in aramaico risalgono a circa tremila anni fa; fu lingua di culto religioso e lingua amministrativa di imperi. È la lingua in cui furono in origine scritti il Talmud e parte del Libro di Daniele e del Libro di Esdra. Era la lingua parlata correntemente in Palestina (accanto al greco) ai tempi di Gesù. Attualmente, l'aramaico è utilizzato in Siria (villaggi di Ma'lula, Bh'ah, Hascha, Kamishlié), in Turchia (Tur-Abdin, Mardin) e nel Nord dell'Iraq (Krakosh, Elkosh, Erbil). L'aramaico appartiene alla famiglia linguistica delle lingue afro-asiatiche e alla sottofamiglia delle lingue semitiche; più precisamente, l'aramaico appartiene al gruppo nordoccidentale delle lingue semitiche, di cui fanno parte le lingue cananaiche, tra cui l'ebraico.
Ebraismo rabbinico e Lingua aramaica · Lingua aramaica e Paolo di Tarso ·
Lingua ebraica
Con lingua ebraica (in ebraico israeliano: עברית - ivrit) si intende sia l'ebraico biblico (o classico) sia l'ebraico moderno, lingua ufficiale dello Stato di Israele e dell’oblast' autonoma ebraica in Russia; l'ebraico moderno, cresciuto in un contesto sociale e tecnologico molto diverso da quello antico, contiene molti elementi lessicali presi in prestito da altre lingue.
Ebraismo rabbinico e Lingua ebraica · Lingua ebraica e Paolo di Tarso ·
Lingua greca
La lingua greca (nome nativo moderno: ελληνική γλώσσα, ellinikí glóssa) è un ramo indipendente della famiglia delle lingue indoeuropee, nativa della Grecia e altre parti del Mediterraneo dell'est e del Mar Nero.
Ebraismo rabbinico e Lingua greca · Lingua greca e Paolo di Tarso ·
Lingua latina
Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano.
Ebraismo rabbinico e Lingua latina · Lingua latina e Paolo di Tarso ·
Mishnah
La Mishnah, o Mishnà (ebraico: מִשְׁנָה, "studio a ripetizione") è uno dei testi fondamentali dell'ebraismo. La parola mishnah proviene dalla radice ebraica š-n-h, collegata con il campo semantico del "ripetere" (quindi anche "studiare e revisionare", "insegnare"), suggerisce ciò che è imparato a memoria, per ripetizione, e designa l'insieme della Torah orale e il suo studio, in opposizione a Miqrà, che si riferisce alla Bibbia ebraica e al suo studio.
Ebraismo rabbinico e Mishnah · Mishnah e Paolo di Tarso ·
Nazireato
Il nazireato (in ebraico: נזיר, Nazir, cioè "consacrato", "separato") è, nella Bibbia, la consacrazione di un ebreo a Dio con il conseguente voto di seguire alcuni rigidi precetti di vita; il consacrato è detto nazireo, ma anche nazareo, nazirita, nazarita.
Ebraismo rabbinico e Nazireato · Nazireato e Paolo di Tarso ·
Nuovo Testamento
Il Nuovo Testamento (koinè greca: Η Καινή Διαθήκη) è la raccolta dei 27 libri canonici che costituiscono la seconda parte della Bibbia cristiana e che vennero scritti in seguito alla vita e alla predicazione di Gesù di Nazareth.
Ebraismo rabbinico e Nuovo Testamento · Nuovo Testamento e Paolo di Tarso ·
Palestina
La Palestina (in greco:, Palaistínē; in latino: Palaestina;;, Palestina; in yiddish: פּאלעסטינע, Palestine) è la regione geografica del Vicino Oriente compresa tra il mar Mediterraneo, il fiume Giordano, il Mar Morto, a scendere fino al Mar Rosso e ai confini con l'Egitto.
Ebraismo rabbinico e Palestina · Palestina e Paolo di Tarso ·
Paolo di Tarso
È stato l'«apostolo dei Gentili», ἐθνῶν ἀπόστολος, ovvero il principale (secondo gli Atti degli Apostoli non il primo) missionario del Vangelo di Gesù tra i pagani greci e romani.
Ebraismo rabbinico e Paolo di Tarso · Paolo di Tarso e Paolo di Tarso ·
Paolo di Tarso e il giudaismo
Le relazioni tra Paolo Apostolo e il giudaismo del Secondo Tempio continuano ad essere oggetto di molta ricerca accademica, dato che si pensa che Paolo abbia giocato un ruolo importante nel rapporto tra Cristianesimo ed Ebraismo in generale.
Ebraismo rabbinico e Paolo di Tarso e il giudaismo · Paolo di Tarso e Paolo di Tarso e il giudaismo ·
Prima guerra giudaica
La prima guerra giudaica fu combattuta tra l'Impero romano ed Ebrei ribelli. Iniziò con una ribellione degli Ebrei nel 66, che riuscirono a infliggere una pesante sconfitta ai Romani e proseguì fino al 70, anno in cui le legioni di Tito entrarono a Gerusalemme dopo un lungo assedio, che si concluse con la distruzione del Secondo Tempio.
Ebraismo rabbinico e Prima guerra giudaica · Paolo di Tarso e Prima guerra giudaica ·
Rabbino
Il termine rabbino (dall'ebraico biblico: רַבִּי, traslitt. rabi, AFI:, "mio maestro", singolare possessivo רבנים, rabanim, – la parola "maestro" רב, rav, letteralmente significa "grande", "distinto") viene inteso come "maestro" nell'ebraico post-biblico.
Ebraismo rabbinico e Rabbino · Paolo di Tarso e Rabbino ·
Regno dei cieli
Il regno dei cieli (in greco:, he basileia tōn ouranōn) oppure il regno di Dio (in greco:, he basileia tou Theou) è un concetto chiave del cristianesimo basato su un'espressione attribuita a Gesù e riportata nei Vangeli.
Ebraismo rabbinico e Regno dei cieli · Paolo di Tarso e Regno dei cieli ·
Risurrezione di Gesù
La risurrezione di Gesù è l'evento centrale della narrazione dei Vangeli e degli altri testi del Nuovo Testamento: secondo questi testi, il terzo giorno dalla sua morte in croce Gesù risorse lasciando il sepolcro vuoto e apparendo inizialmente ad alcune discepole e quindi anche ad altri apostoli e discepoli.
Ebraismo rabbinico e Risurrezione di Gesù · Paolo di Tarso e Risurrezione di Gesù ·
Sadducei
I sadducei costituirono un'importante corrente spirituale del medio giudaismo (fine del periodo del secondo Tempio), e anche una distinta fazione politica verso il 130 a.C. sotto la dinastia asmonea.
Ebraismo rabbinico e Sadducei · Paolo di Tarso e Sadducei ·
Septuaginta
La Versione dei Settanta (dal nome latino Septuaginta; indicata pure con LXX o Ο' ovvero "70" secondo la numerazione latina o greca) è la versione dell'Antico Testamento in lingua greca.
Ebraismo rabbinico e Septuaginta · Paolo di Tarso e Septuaginta ·
Similitudine (figura retorica)
La similitudine (lat. similitudo, gr. parabolé "paragone, confronto tra due o più termini", da cui il termine parabola) è una figura retorica che consiste nel confrontare due identità, in una delle quali si individuano proprietà somiglianti e paragonabili a quelle dell'altra, facendo uso di avverbi quali: come, simile a, sembra, assomiglia, così come, ecc., a differenza della metafora che non si serve di questi ultimi.
Ebraismo rabbinico e Similitudine (figura retorica) · Paolo di Tarso e Similitudine (figura retorica) ·
Sinagoga
Una sinagoga (dal greco συναγωγή, "adunanza", dal verbo συνάγω, "radunare") è il termine che definisce il luogo di preghiera della religione ebraica; la parola stessa è la traduzione del termine ebraico בית כנסת (bet knesset, appunto "casa dell'assemblea").
Ebraismo rabbinico e Sinagoga · Paolo di Tarso e Sinagoga ·
Sinedrio
Il Sinedrio (in ebraico: סַנְהֶדְרִין, sanhedrîn, cioè "assemblea" o "consiglio", la Grande Assemblea) di Gerusalemme era l'organo preposto all'emanazione delle leggi e alla gestione della giustizia durante la fase asmoneo-romana del periodo del Secondo Tempio.
Ebraismo rabbinico e Sinedrio · Paolo di Tarso e Sinedrio ·
Talmud
Il Talmud (talmūd, che significa insegnamento, studio, discussione dalla radice ebraica ל-מ-ד) è uno dei testi sacri dell'ebraismo. Tradizionalmente viene citato col termine Shas, un'abbreviazione ebraica di shisha sedarim, i "sei ordini", riferimento ai sei ordini della Mishnah.
Ebraismo rabbinico e Talmud · Paolo di Tarso e Talmud ·
Tanakh
Tanàkh (TNK, raramente Tenàkh) è l'acronimo, formato dalle prime lettere delle tre sezioni dell'opera secondo la tradizionale divisione ebraica, con cui si designano i testi sacri dell'ebraismo.
Ebraismo rabbinico e Tanakh · Paolo di Tarso e Tanakh ·
Tōrāh
La Tōrāh (italianizzata anche in torah o torà, lett. "istruzione, insegnamento") è il riferimento centrale dell'ebraismo e ha una vasta gamma di significati.
Ebraismo rabbinico e Tōrāh · Paolo di Tarso e Tōrāh ·
Tempio di Gerusalemme
Il Tempio di Gerusalemme o Tempio Santo (Bet HaMikdash, tiberiense: Beṯ HamMiqdāš, aschenazita: Beis HaMikdosh;: Beit al-Quds o بيت المقدس: Bait-ul-Muqaddas; Ge'ez: ቤተ መቅደስ: Betä Mäqdäs) fu un insieme di strutture situate sul Monte del Tempio nella Città Vecchia di Gerusalemme, sito attuale della Cupola della Roccia.
Ebraismo rabbinico e Tempio di Gerusalemme · Paolo di Tarso e Tempio di Gerusalemme ·
Vangelo
I Vangeli (talvolta indicati complessivamente come Vangelo) sono testimonianze che raccontano la vita e la predicazione di Gesù di Nazareth, rappresentando in tal modo il testo base del cristianesimo.
Ebraismo rabbinico e Vangelo · Paolo di Tarso e Vangelo ·
613 Mitzvot
Le 613 mitzvòt (ebraico: תרי"ג מצוות taryag mitzvot; forma singolare del termine è מצוה, mitzvàh), o 613 precetti, sono il fulcro dell'ebraismo che è fondamentalmente uno stile di vita regolato da precetti che l'ebreo ortodosso deve seguire per adempiere al suo ruolo nel mondo.
613 Mitzvot e Ebraismo rabbinico · 613 Mitzvot e Paolo di Tarso ·
La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande
- In quello che appare come Ebraismo rabbinico e Paolo di Tarso
- Che cosa ha in comune Ebraismo rabbinico e Paolo di Tarso
- Analogie tra Ebraismo rabbinico e Paolo di Tarso
Confronto tra Ebraismo rabbinico e Paolo di Tarso
Ebraismo rabbinico ha 221 relazioni, mentre Paolo di Tarso ha 445. Come hanno in comune 56, l'indice di Jaccard è 8.41% = 56 / (221 + 445).
Riferimenti
Questo articolo mostra la relazione tra Ebraismo rabbinico e Paolo di Tarso. Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: