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Giancarlo Sbragia e Mario Ferrero (regista)

Scorciatoie: Differenze, Analogie, Jaccard somiglianza Coefficiente, Riferimenti.

Differenza tra Giancarlo Sbragia e Mario Ferrero (regista)

Giancarlo Sbragia vs. Mario Ferrero (regista)

Figlio di Virginio e Margherita Spaziani, dopo il liceo classico si iscrisse nel 1944 all'Accademia nazionale d'arte drammatica, dove ebbe quali compagni di corso Tino Buazzelli, Nino Manfredi, Luciano Salce, Marina Bonfigli. Di formazione teatrale, ha lavorato dalla fine degli anni quaranta agli anni ottanta in teatro e televisione. Dal 1979 al 2012, anno della sua morte, ha insegnato recitazione all'Accademia nazionale d'arte drammatica "Silvio D'Amico".

Analogie tra Giancarlo Sbragia e Mario Ferrero (regista)

Giancarlo Sbragia e Mario Ferrero (regista) hanno 36 punti in comune (in Unionpedia): Accademia nazionale d'arte drammatica, Albert Camus, Aldo Grasso, Carlo Goldoni, Clifford Odets, Diego Fabbri, Enrico Maria Salerno, Eugene O'Neill, Euripide, Gino Cervi, Graham Greene (scrittore), Ivo Garrani, Jean Anouilh, Jean Giraudoux, Jean Racine, Luigi Pirandello, Luigi Vannucchi, Marina Bonfigli, Molière, Monica Vitti, Nino Manfredi, Orazio Costa, Oscar Wilde, Paul Claudel, Rai, Renzo Ricci, Rossella Falk, Sergio Fantoni, Teatro Manzoni (Milano), Teatro romano di Verona, ..., Tino Buazzelli, Tito Maccio Plauto, Valentina Fortunato, Valeria Valeri, Vittorio Caprioli, William Shakespeare. Espandi índice (6 più) »

Accademia nazionale d'arte drammatica

LAccademia nazionale d'arte drammatica "Silvio D'Amico", con sede a Roma, è un istituto universitario di alta formazione artistica, musicale e coreutica per la formazione di attori e registi di teatro.

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Albert Camus

Con la sua multiforme opera è stato in grado di descrivere e comprendere la tragicità di una delle epoche più tumultuose della storia contemporanea, quella che va dall'ascesa dei totalitarismi al secondo dopoguerra e al concomitante inizio della guerra fredda.

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Aldo Grasso

Si occupa principalmente di storia della televisione.

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Carlo Goldoni

Goldoni è considerato uno dei grandi padri della commedia moderna e deve parte della sua fama anche alle opere in veneziano.

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Clifford Odets

Nato da immigrati ebrei, abbandonò la scuola e mosse i suoi primi passi nella compagnia teatrale del Theatre Guild, più nota in seguito come Group Theatre, divenendone autore dal 1928.

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Diego Fabbri

Frequentò l'oratorio di don Giuseppe Prati, conosciuto come don Pippo, che gli trasmise la passione per il teatro. Scrisse le sue prime composizioni, tra il 1931 e il 1935, per il teatro della parrocchia di San Luigi di Forlì.

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Enrico Maria Salerno

Interprete di grande talento, dalla solida formazione teatrale, è considerato uno degli attori più completi e versatili nella storia dello spettacolo italiano, avendo spaziato con risultati spesso eccellenti in un vastissimo repertorio, dai classici del teatro al cinema d'autore e di genere, dalla televisione al doppiaggio.

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Eugene O'Neill

Insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1936, O'Neill è stato una figura fondamentale per il teatro statunitense anche per il fatto che questo, a causa anche dell'ostracismo puritano contro gli spettacoli, era pressoché inesistente: O'Neill attinse strumenti, tecniche e idee da tutto il teatro europeo e usò e ricreò il coro e le maschere del teatro greco, le tecniche del melodramma e, soprattutto, quelle del realismo ibseniano, fuse con quelle dell'espressionismo di August Strindberg.

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Euripide

È considerato, insieme a Eschilo e Sofocle, uno dei maggiori poeti tragici greci.

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Gino Cervi

Dotato di grande presenza scenica e di notevole incisività recitativa, è stato uno dei più prolifici e versatili interpreti nella storia dello spettacolo italiano, spaziando dal teatro serio a quello brillante, dal cinema alla radio e alla televisione.

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Graham Greene (scrittore)

Le sue opere esplorano la morale ambivalente e le questioni politiche del mondo moderno. Greene fu uno scrittore impegnato molto popolare. Rifiutò sempre l'etichetta di romanziere cattolico per quella di romanziere anche cattolico, tuttavia i temi religiosi, in particolare cattolici, furono alla radice di molti suoi scritti, specialmente i quattro romanzi La roccia di Brighton, Il nocciolo della questione, Fine di una storia e Il potere e la gloria.

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Ivo Garrani

Esordì sul palcoscenico nel 1943 con la compagnia di Carlo Tamberlani, nella quale si impose per le sue doti d'attore controllato ed efficace, dando inizio a una proficua carriera che lo portò, negli anni, a lavorare al fianco di grandi interpreti come Rina Morelli, Paolo Stoppa, Diana Torrieri, Elsa Merlini, Gino Cervi, Andreina Pagnani, poi Giancarlo Sbragia ed Enrico Maria Salerno - insieme ai quali fondò nel 1960 la compagnia Attori Associati - Valeria Valeri, Luigi Vannucchi, Valentina Fortunato, Sergio Fantoni.

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Jean Anouilh

Autore prolifico, Anouilh divenne noto per le sue riscritture moderniste di molti classici greci. È ricordato anche per le sue molteplici citazioni, spesso comiche, satiriche o irrealistiche.

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Jean Giraudoux

Viene considerato il più significativo esponente dell'intellighenzia francese fra le due guerre del Novecento. È stato scritto che Giraudoux rappresentò la manifestazione dello spirito, della società, della cultura borghese, intesi come apice di fusione, unione e trasfigurazione letteraria e morale del costume laico, illuminista e pacifista.

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Jean Racine

Racine fu il massimo esponente, assieme a Pierre Corneille, del teatro tragico francese del Seicento.

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Luigi Pirandello

Per la sua produzione, i temi affrontati e l'innovazione del racconto teatrale è considerato tra i più importanti drammaturghi del XX secolo.

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Luigi Vannucchi

Era il padre dell'attrice Sabina Vannucchi.

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Marina Bonfigli

Diplomatasi negli anni quaranta, quand'era ancora diciottenne, all'Accademia nazionale d'arte drammatica, ha lavorato per diversi famosi teatri e compagnie teatrali, fra cui quella del Piccolo Teatro di Milano - dove è stata interprete ne L'opera da tre soldi di Bertolt Brecht, diretta da Giorgio Strehler, in Splendore e miseria di Joachim Murieta, di Pablo Neruda, per la regia di Patrice Chéreau, e in Arlecchino servitore di due padroni, di Goldoni, ancora per la regia di Strehler.

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Molière

Assieme a Corneille e Racine rappresenta uno degli autori più importanti del teatro classico francese del XVII secolo.

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Monica Vitti

La sua caratteristica voce roca e l'innata verve l'hanno accompagnata per quasi quarant'anni di carriera cinematografica, dalle interpretazioni drammatiche nella tetralogia dell'incomunicabilità di Michelangelo Antonioni (L'avventura, La notte, L'eclisse e Il deserto rosso) che le diedero fama internazionale, a quelle in ruoli brillanti (da La ragazza con la pistola a Io so che tu sai che io so) che la portarono a essere considerata la sola "mattatrice" della commedia all'italiana, tenendo testa ai colleghi uomini Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi e Marcello Mastroianni.

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Nino Manfredi

Tra i più importanti e apprezzati esponenti del cinema italiano, nel corso della sua lunga carriera ha alternato ruoli comici e drammatici con notevole efficacia, ottenendo numerosi riconoscimenti.

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Orazio Costa

È uno dei principali rappresentanti (insieme a Luchino Visconti e Giorgio Strehler) della generazione teatrale italiana formatasi fra le due guerre e affermatasi negli anni che seguirono lo scoppio e la fine dell'ultima, e il principale esponente, in Italia, della pedagogia teatrale di matrice europea.

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Oscar Wilde

Autore dalla scrittura apparentemente semplice e spontanea, ma sostanzialmente molto raffinata e incline alla ricerca del bon mot (della "battuta" di spirito), con uno stile talora sferzante e impertinente egli voleva risvegliare l'attenzione dei suoi lettori e invitarli alla riflessione.

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Paul Claudel

Ultimo di quattro figli, tra cui la scultrice Camille, a causa dell'attività di alto funzionario dell'amministrazione statale svolta dal padre, è costretto a spostarsi continuamente, fino al trasferimento del 1882 della famiglia Claudel a Parigi.

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Rai

Rai − Radiotelevisione italiana S.p.A., conosciuta come Rai, è la società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiofonico e televisivo in Italia.

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Renzo Ricci

Il teatro moderno, volto così fortemente all'introspezione dei personaggi, trova in Renzo Ricci uno dei più attenti precorritori.

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Rossella Falk

Era la primogenita del colonnello Augusto Falzacappa e di Andreina Nobili. Intraprende la carriera teatrale all'indomani dell'ingresso all'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma nella seconda metà degli anni quaranta.

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Sergio Fantoni

Figlio d'arte (anche il padre Cesare e la madre Afra Arrigoni sono stati interpreti teatrali), è stato attivo nel mondo del teatro, del cinema, della televisione e della radio dai primi anni cinquanta.

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Teatro Manzoni (Milano)

Il Teatro Manzoni è un teatro di Milano.

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Teatro romano di Verona

Il teatro romano di Verona è un teatro all'aperto costruito nel I secolo a.C. ai piedi del Colle San Pietro, sulla riva sinistra dell'Adige.

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Tino Buazzelli

Nato a Frascati, in provincia di Roma, nel 1922, dopo essersi diplomato all'Istituto Magistrale, studiò recitazione presso l'Accademia nazionale d'arte drammatica diretta da Silvio D'Amico, dove conseguì il diploma nel 1946 e iniziò la carriera di attore teatrale l'anno seguente nella compagnia Maltagliati-Gassman (affiancato da Nino Manfredi), ottenendo subito ottime critiche nelle sue interpretazioni di lavori teatrali quali Don Giovanni di Molière, Erano tutti miei figli di Arthur Miller, Casa Monastier di Dennis Aniell e L'aquila a due teste di Jean Cocteau, prima di diventare capocomico.

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Tito Maccio Plauto

Plauto fu uno dei più prolifici e importanti autori della letteratura latina e l'autore teatrale che più influenzò il teatro occidentale. Fu esponente del genere teatrale della palliata, ideato dall'innovatore della letteratura latina Livio Andronico.

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Valentina Fortunato

Ha debuttato in teatro nel 1948 ne La dodicesima notte di William Shakespeare, nella compagnia di Fantasio Piccoli futuro fondatore del Teatro Stabile di Bolzano.

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Valeria Valeri

Apprezzata attrice del genere brillante, si dimostrò anche di ottimo spessore drammatico. Debuttò con la compagnia di Laura Carli nella stagione 1948-1949 e recitò ininterrottamente sui palcoscenici teatrali diventando una delle presenze storiche del teatro italiano del dopoguerra.

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Vittorio Caprioli

Diplomatosi all'Accademia nazionale d'arte drammatica di Roma, esordì nel 1942 nella compagnia Carli-Racca, approdando nel 1948 al Piccolo di Milano, dove sotto la direzione di Strehler prese parte a La tempesta di Shakespeare.

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William Shakespeare

È considerato il poeta più rappresentativo del popolo inglese e soprannominato il "Bardo dell'Avon" (o semplicemente "Il Bardo") oppure il "Cigno dell'Avon"; delle sue opere sono stati ritrovati, incluse alcune collaborazioni, 38 testi teatrali, 154 sonetti, tre poemi e una serie di altre opere in versi.

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La lista di cui sopra risponde alle seguenti domande

Confronto tra Giancarlo Sbragia e Mario Ferrero (regista)

Giancarlo Sbragia ha 216 relazioni, mentre Mario Ferrero (regista) ha 319. Come hanno in comune 36, l'indice di Jaccard è 6.73% = 36 / (216 + 319).

Riferimenti

Questo articolo mostra la relazione tra Giancarlo Sbragia e Mario Ferrero (regista). Per accedere a ogni articolo dal quale è stato estratto informazioni, visitare: