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Il moralista

Indice Il moralista

Il moralista è un film del 1959 diretto da Giorgio Bianchi. Uscito a poca distanza dallo scandalo Montesi, nella trama del film si avvertono gli echi di alcune polemiche degli anni cinquanta che mescolavano lotta politica e gossip.

Indice

  1. 45 relazioni: Adriana Novelli, Alberto Plebani, Alberto Sordi, Alvaro Mancori, Anna Filippini, Augusto Marcacci, Carl Wery, Carlo Savina, Caso Montesi, Cesare Fantoni, Christiane Nielsen, Ciccio Barbi, Dhia Cristiani, Ettore Maria Margadonna, Film, Franca Valeri, Franco Fabrizi, Gina Mattarolo, Giorgio Bianchi, Italia, Leopoldo Trieste, Leucemia, Liana Del Balzo, Lydia Simoneschi, Mara Berni, Maria Perschy, Maria Pia Di Meo, Mario Passante, Mario Pisu, Mimmo Poli, Mimo Billi, Oreste Biancoli, Piera Arico, Piero Filippone, Renzo Cesana, Richard McNamara, Rina Morelli, Rodolfo Sonego, Rosetta Calavetta, Sylvia Lopez, Tina Lattanzi, Vincenzo Talarico, Vinicio Sofia, Vittorio De Sica, Wu Pak Chiu.

  2. Film diretti da Giorgio Bianchi

Adriana Novelli

Dalla fine degli anni '40 ai primi anni '70 monta una settantina di film, collaborando, fra gli altri, con Luigi Zampa (Vivere in pace), Mario Monicelli (I soliti ignoti) e Vittorio De Sica (La ciociara).

Vedere Il moralista e Adriana Novelli

Alberto Plebani

Attore dalla grossa stazza, portatore di occhiali spessi, ha recitato come attore caratterista o di secondo piano a partire dal 1948 fino alla metà degli anni settanta.

Vedere Il moralista e Alberto Plebani

Alberto Sordi

Fra i più importanti attori del cinema italiano, ha recitato in 187 film ed è considerato uno dei più grandi interpreti della commedia all'italiana con Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi, un quartetto al quale è generalmente accostato anche Marcello Mastroianni.

Vedere Il moralista e Alberto Sordi

Alvaro Mancori

Fra gli anni cinquanta e sessanta ha lavorato come direttore della fotografia in oltre 50 film, lavorando saltuariamente anche come regista, attore, produttore e sceneggiatore.

Vedere Il moralista e Alvaro Mancori

Anna Filippini

Prototipo della bellezza anni sessanta, volto regolarissimo su di un fisico da pin-up, la Filippini divenne molto celebre verso la fine degli anni cinquanta, e precisamente nel 1957, quando partecipò al concorso di Miss Italia.

Vedere Il moralista e Anna Filippini

Augusto Marcacci

Compiuti gli studi in giurisprudenza, sente la vocazione d'attore e, superato un provino, debutta sulle scene come "amoroso" nella compagnia Benelliana.

Vedere Il moralista e Augusto Marcacci

Carl Wery

Figlio di un funzionario, proveniva da una famiglia di discendenza ugonotta. Dopo essersi diplomato al liceo, iniziò a lavorare come impiegato in una compagnia industriale di lavorazione del legno, di cui arrivò a essere il direttore.

Vedere Il moralista e Carl Wery

Carlo Savina

Nacque a Torino. Il padre, primo clarinetto dell'orchestra della Radio EIAR del capoluogo piemontese, lo avviò allo studio del violino quando era ancora bambino; dopo essersi diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, Carlo Savina iniziò la sua attività di solista e direttore di piccole orchestre, presso le sale da ballo.

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Caso Montesi

Il caso Montesi fu un fatto di cronaca nera avvenuto in Italia il 9 aprile 1953, inerente alla morte per annegamento della ventunenne Wilma Montesi (Roma, 3 febbraio 1932 - Roma, 9 aprile 1953).

Vedere Il moralista e Caso Montesi

Cesare Fantoni

Fu a lungo attore nel teatro di prosa e recitò in numerosi lavori diretti da Luchino Visconti. Esordì come attore cinematografico nel 1937 nel film Il dottor Antonio di Enrico Guazzoni.

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Christiane Nielsen

Nata nel 1936 a Würzburg, figlia di un'insegnante e di un giudice, negli anni dell'infanzia studiò danza e recitazione. Cominciò a lavorare come assistente di un dentista nel 1955, ma nello stesso anno esordì in teatro con Rendez-vous a Vienna al Martin Katz's Theater di Monaco.

Vedere Il moralista e Christiane Nielsen

Ciccio Barbi

Caratterista di buon livello, cominciò la sua carriera nel teatro d'avanspettacolo e nella rivista, dove lavorò con Macario e Totò, passando al cinema italiano dopo la metà degli anni quaranta, esordendo ne L'onorevole Angelina (1947) di Luigi Zampa.

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Dhia Cristiani

Si diplomò al Centro sperimentale di cinematografia nel 1938. Dopo aver interpretato ruoli secondari in teatro (in cui recitò nella stagione 1945-1946 con Andreina Pagnani, Rossano Brazzi, Valentina Cortese e Carlo Ninchi in Strano interludio di Eugene Gladstone O'Neill ed in Les mal-aimés di François Mauriac) e al cinema, in cui interpretò, a fianco di Massimo Girotti e Clara Calamai, Ossessione di Luchino Visconti (1943), film che fu il precursore del neorealismo, nella metà degli anni quaranta abbandonò la recitazione (salvo un breve ritorno sul set nel 1955 nel film Tua per la vita di Sergio Grieco) e si dedicò interamente al doppiaggio, dove la sua voce delicata, suadente e sensuale è spesso riconoscibile per una "s" che conserva una lievissima traccia della sua origine romagnola, divenendo, assieme a Lydia Simoneschi, Tina Lattanzi, Andreina Pagnani, Giovanna Scotto e Rosetta Calavetta, una delle doppiatrici di punta della sua generazione.

Vedere Il moralista e Dhia Cristiani

Ettore Maria Margadonna

Laureato in scienze economiche, iniziò l'attività come giornalista e critico cinematografico, collaborando a diverse riviste, tra cui La Rivista della Cooperazione tra il 1922 e il 1925, Comoedia e L'Illustrazione Italiana e scrivendo il saggio Cinema di ieri e di oggi.

Vedere Il moralista e Ettore Maria Margadonna

Film

Un film (italianizzato filme/filmo, plurale filmi), in italiano anche pellicola oppure in alcune parti d'Italia cinema; è un'opera d'arte visiva che simula esperienze e comunica in altro modo idee, storie, percezioni, sentimenti, bellezza o atmosfera attraverso l'uso di immagini in movimento.

Vedere Il moralista e Film

Franca Valeri

Appassionata di teatro musicale, nella sua carriera si è dedicata anche alla regia operistica.

Vedere Il moralista e Franca Valeri

Franco Fabrizi

Attore essenzialmente cinematografico, impersonò con efficacia in molti film il personaggio del rubacuori di provincia, cinico ma affascinante, inaffidabile ma seduttivo, venendo diretto da registi come Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Tinto Brass, Pietro Germi e Luigi Zampa.

Vedere Il moralista e Franco Fabrizi

Gina Mattarolo

Insegnante teatrale, ricoprì ruoli da caratterista, lavorando fianco a fianco con grandi professionisti quali Alberto Sordi, Mauro Bolognini, Lina Wertmüller e Giorgio Bianchi.

Vedere Il moralista e Gina Mattarolo

Giorgio Bianchi

Inizia la sua attività nel mondo del cinema muto come attore nel 1929, in Il porto di Jacopo Comin; dopo essere stato aiuto regista di Amleto Palermi negli anni '30, svolge successivamente a partire dal 1941 il lavoro di sceneggiatore e regista di film, diventando uno dei più prolifici del cinema italiano sino agli anni '60, nonché uno degli esponenti della commedia all'italiana ma anche del melodramma strappalacrime.

Vedere Il moralista e Giorgio Bianchi

Italia

LItalia (AFI), ufficialmente Repubblica Italiana, è uno Stato membro dell'Unione europea, situato nell'Europa meridionale e occidentale, il cui territorio coincide in gran parte con l'omonima regione geografica.

Vedere Il moralista e Italia

Leopoldo Trieste

Nell'immediato dopoguerra fornì al teatro una trilogia sulla guerra e sulla violenza: La frontiera (1945), Cronaca (1946), prima opera teatrale al mondo ad affrontare il tema dell'Olocausto, e N.N. (1947).

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Leucemia

La leucemia è un termine con il quale si indica un insieme di vari tipi di neoplasie caratterizzati dalla trasformazione neoplastica di un precursore di una qualche cellula emopoietica (dipende dal tipo di leucemia) e si traduce in un numero elevato di globuli bianchi nel sangue e nel midollo osseo.

Vedere Il moralista e Leucemia

Liana Del Balzo

Nata in Argentina da due immigrati italiani di modeste origini, dopo gli studi a Buenos Aires, ritornò in Italia con la famiglia a metà degli anni dieci, e qui cominciò ad interessarsi alla recitazione.

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Lydia Simoneschi

Si stima che, in quarant'anni di carriera come doppiatrice, abbia prestato la propria voce in oltre cinquemila film.

Vedere Il moralista e Lydia Simoneschi

Mara Berni

Assecondando i desideri dei genitori, esordì da bambina nella "Compagnia dei piccoli" di Wanda Petrini, seguendo contemporaneamente le lezioni dell'anziana attrice Teresa Franchini.

Vedere Il moralista e Mara Berni

Maria Perschy

Nativa di Eisenstadt (Austria), all'età di diciassette anni si trasferì a Vienna per studiare recitazione. Al termine dei corsi si spostò in Germania per nuovi studi e per tentare la carriera nel cinema.

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Maria Pia Di Meo

Maria Pia Tempestini nasce a Roma il 23 settembre 1939, figlia d'arte degli attori Giotto Tempestini e Anna Di Meo, inizia da bambina nel 1944 a lavorare nel doppiaggio in teatro e alla radio, spesso accanto ai genitori.

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Mario Passante

Passante ha lavorato nel cinema italiano in ruoli soprattutto da caratterista. A partire dall'inizio degli anni cinquanta ha partecipato ad alcuni film di Totò, tra i quali Un turco napoletano (1954), e L'oro di Napoli (1954) in cui interpretava il cameriere di Vittorio De Sica nell'episodio "I giocatori".

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Mario Pisu

Era fratello maggiore di Raffaele. Alto, di bella presenza ed elegante figura, è stato attore stimato e quotato dapprima nel teatro e poi nel cinema, settori in cui debutta pressoché contemporaneamente pur non giungendo mai al ruolo di protagonista.

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Mimmo Poli

È stato uno dei più noti e attivi caratteristi del cinema italiano; in trentacinque anni di carriera vantava una filmografia sterminata essendo apparso in oltre 200 film.

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Mimo Billi

Secondo talune fonti nacque non a Imola ma a Bologna nel 1910 (anziché nel 1915). Crebbe in collegio a Bergamo e si trasferì, una volta adulto, prima a Genova e poi a Roma.

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Oreste Biancoli

Nato a Bologna, dove si laureò in Giurisprudenza, iniziò a lavorare come giornalista e commediografo, trasferendosi a Roma alla fine degli anni venti per collaborare alle sceneggiature di alcuni film.

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Piera Arico

Nata nel 1932, mosse i primi passi nel mondo dello spettacolo come modella. Cominciò a recitare dapprima in teatro collezionando numerosi successi, per passare poi al cinema all'inizio degli anni '50.

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Piero Filippone

Era nato a Napoli ma ci teneva a dire che lui era di Capri. Fu lo scenografo di ventiquattro film di Totò, ma ha lavorato anche con Roberto Rossellini (Germania anno zero, Viaggio in Italia), Eduardo De Filippo (Filumena Marturano, Napoli milionaria), e Mario Mattoli (in trentasette pellicole).

Vedere Il moralista e Piero Filippone

Renzo Cesana

Conosciuto anche come Renato Cesana, era il nipote di Luigi Cesana, fondatore e direttore di uno dei maggiori quotidiani di Roma, Il Messaggero, nonché bisnipote di Giuseppe Augusto Cesana, giornalista e patriota che nel 1848 combatté nelle Cinque Giornate di Milano.

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Richard McNamara

Arrivato in Italia con gli alleati durante l'ultima guerra, rimase in Italia e cominciò la sua carriera di attore negli anni cinquanta.

Vedere Il moralista e Richard McNamara

Rina Morelli

Proveniente da una nota famiglia di attori, tra cui spiccava suo nonno Alamanno Morelli, e i suoi genitori Amilcare Morelli e Narcisa Brillanti, calca le scene sin da piccola, per debuttare ufficialmente nel settembre 1924 nello spettacolo Liliom di Ferenc Molnár con la compagnia di Annibale Betrone.

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Rodolfo Sonego

Tra i migliori artefici della commedia all'italiana, ha legato il suo nome alla vasta filmografia di Alberto Sordi, a cominciare da Il seduttore del 1954.

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Rosetta Calavetta

Esordì al cinema come attrice appena sedicenne, con un piccolo ruolo in Corte d'Assise di Guido Brignone (1930) primo film italiano di genere poliziesco, a cui seguirono L'armata azzurra di Gennaro Righelli (1932), L'ambasciatore di Baldassarre Negroni (1936), Marionette di Carmine Gallone (1939) e Vento di milioni di Dino Falconi (1940), nel ruolo della cameriera.

Vedere Il moralista e Rosetta Calavetta

Sylvia Lopez

Nata a Vienna da genitori slovacchi, crebbe in Francia, dove frequentò il liceo classico diplomandosi con il massimo dei voti.

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Tina Lattanzi

Figlia di Ercole Costantini e Geltrude Montori, nel 1919 si sposò con Giovanni Lattanzi, professore di liceo, dal quale prese il cognome ed ebbe due figli, Fiorella e Glauco.

Vedere Il moralista e Tina Lattanzi

Vincenzo Talarico

Originario di Acri, Talarico si trasferì a Roma intorno agli anni trenta e lì iniziò la professione di giornalista. Venne abbrittato da Manuel spallino, critico teatrale e cinematografico, collaboratore ed inviato speciale di numerosi quotidiani, tra i quali Il Resto del Carlino, Il Messaggero, La Stampa, e soprattutto il Momento sera dove fu curatore della rubrica Il Gazzettino romano.

Vedere Il moralista e Vincenzo Talarico

Vinicio Sofia

Il suo primo film fu Camicia nera (1933), diretto da Giovacchino Forzano. Piccolo, tozzo, dal volto grosso ed espressivo, e la voce sottile e insinuante, a partire dalla metà degli anni quaranta Vinicio Sofia sarebbe divenuto uno dei più validi e riconoscibili caratteristi del nostro cinema, soprattutto accanto a Totò: tra le diverse pellicole ricordiamo Fifa e arena (1948), nella parte del manager del torero Paquito, Totò al Giro d'Italia, (1948), nella parte del cuoco e Un turco napoletano (1953), nella parte del vero turco, tutti e tre diretti da Mario Mattoli.

Vedere Il moralista e Vinicio Sofia

Vittorio De Sica

Tra i cineasti più influenti della storia del cinema, è stato inoltre attore di teatro e documentarista. È considerato uno dei padri del neorealismo e uno dei maggiori registi e interpreti della commedia all'italiana.

Vedere Il moralista e Vittorio De Sica

Wu Pak Chiu

Si diplomò nel 1937 al Conservatorio di musica di Shanghai, durante la seconda guerra sino-giapponese divenne noto per aver interpretato il brano Defend China by Ho An-Tung.

Vedere Il moralista e Wu Pak Chiu

Vedi anche

Film diretti da Giorgio Bianchi