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34 relazioni: Ablativo, Accusativo, Aggettivo, André Martinet, Angelo Marchese, Articolo (linguistica), Caso (linguistica), Contesto (linguistica), Distribuzione (linguistica), Enunciato (linguistica), Gian Luigi Beccaria, Lingua (linguistica), Lingua inglese, Lingua italiana, Lingua latina, Lingua romena, Lingua spagnola, Lingue romanze, Linguistica, Morfema, Morfologia (linguistica), Nome proprio, Pragmatica, Preposizione, Reggenza (linguistica), Riferimento (linguistica), Semantica, Sintagma, Sinteticità, Soggetto Oggetto Verbo, Soggetto Verbo Oggetto, Sostantivo, Testa (sintassi), Tipologia linguistica.
Ablativo
Ablativo deriva dal latino ab+lativus, in cui il prefisso "ab" indica una provenienza e "lativus" è aggettivazione del verbo latino che significa portare: ferre (fero- fers- tuli-latum- ferre).
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Accusativo
Laccusativo è uno dei casi fondamentali della declinazione dei nomi nelle lingue che ne possiedono una. Viene definito, insieme al nominativo e al vocativo, "caso retto" oppure "diretto" (in contrapposizione ai "casi obliqui" o "indiretti").
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Aggettivo
Laggettivo è una parte del discorso. Serve a modificare semanticamente un'altra parte del discorso (perlopiù un sostantivo), con cui si rapporta sintatticamente e, nella maggior parte dei casi, ha una concordanza.
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André Martinet
Tra i più importanti linguisti del XX secolo, si dedicò principalmente a studi di fonologia (sincronica e diacronica); diede anche importanti contributi all'indoeuropeistica, in particolare alla ricostruzione della fonologia della lingua protoindoeuropea.
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Angelo Marchese
Laureatosi in lettere antiche presso l'Università degli Studi di Genova, si dedicò all'insegnamento dell'italiano e del latino presso il Liceo scientifico Enrico Fermi e il Liceo classico Cristoforo Colombo di Genova, ed in seguito presso alcuni istituti fiorentini, tra i quali il Liceo classico Niccolò Machiavelli fino al 1999 (tra i suoi allievi, gli italianisti Stefano Verdino e Raoul Bruni, e lo scrittore Enzo Fileno Carabba).
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Articolo (linguistica)
Si noti che nel nord di Svezia e Norvegia la mappa mostra l'assenza di articolo delle lingue dei sami. Norvegese e svedese tuttavia sono le lingue maggioritarie.
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Caso (linguistica)
In linguistica, il caso è una categoria grammaticale che consiste nella modificazione di un nome a seconda della sua funzione logica (soggetto, complemento diretto, complemento indiretto, ecc.). In alcune lingue, sia moderne sia antiche, ogni parola assume forme diverse a seconda della funzione svolta nella frase.
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Contesto (linguistica)
In linguistica, il termine contesto ha diversi significati.
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Distribuzione (linguistica)
La distribuzione in linguistica indica i contesti nei quali una unità linguistica (come un fonema, un morfema, un lessema o parola ecc.) può trovarsi.
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Enunciato (linguistica)
In linguistica, un enunciato è una sequenza di suoni che riceve significato dal contesto. Un enunciato costituisce dunque un atto linguistico o espressione detta in un dato momento, in un dato luogo, da un dato individuo e, come tale, appartiene alla sfera della parole.
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Gian Luigi Beccaria
Compì i propri studi tra Mondovì e Torino, dove si laureò in glottologia nel 1959 con Benvenuto Terracini. Inizialmente lettore e professore incaricato di grammatica storica della lingua italiana presso l'Università di Salamanca (Spagna) dal 1960 al 1963 - dove conobbe tra gli altri Ramón Menéndez Pidal -, fu poi assistente incaricato di glottologia alla facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Torino, quindi assistente di ruolo dal 1965 e professore straordinario dal 1968 al 1970, quando divenne docente ordinario di glottologia; dal 1976 ebbe la cattedra di storia della lingua italiana, retta fino al pensionamento nel 2005.
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Lingua (linguistica)
La lingua è il sistema o forma storicamente determinata attraverso il quale gli appartenenti a una comunità si esprimono e comunicano tra loro attraverso l'uso di un determinato linguaggio ovvero un insieme di segni scritti (simboli) e/o parlati (suoni).
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Lingua inglese
Linglese (nome nativo: English) è una lingua indoeuropea, parlata da circa 1,452 miliardi di persone al 2022. Secondo Ethnologue 2022 (25ª edizione), è la lingua più parlata al mondo per numero di parlanti totali (nativi e stranieri) ed è la terza per numero di parlanti madrelingua (L1) (la prima è il cinese e la seconda è lo spagnolo).
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Lingua italiana
Litaliano è una lingua romanza parlata principalmente in Italia. Per ragioni storiche e geografiche, l'italiano è la lingua romanza meno divergente dal latino (complessivamente a pari merito, anche se in parametri diversi, con la lingua sarda).
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Lingua latina
Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano.
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Lingua romena
La lingua rumena o romena, nota anche come dacorumeno (nome nativo limba română), è una lingua romanza balcanica appartenente al gruppo indoeuropeo.
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Lingua spagnola
Lo spagnolo (nome nativo: español), detto anche castigliano (castellano), è una lingua appartenente al gruppo delle lingue romanze della famiglia delle lingue indoeuropee.
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Lingue romanze
Le lingue romanze, o lingue neolatine, sono le lingue derivate dal latino. Le principali lingue romanze sono il francese, l'italiano, il romeno, il portoghese e lo spagnolo.
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Linguistica
La linguistica è lo studio scientifico del linguaggio verbale umano e delle sue strutture. Essa include lo studio della fonetica, della grammatica, del lessico, della morfologia, della sintassi e della testualità.
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Morfema
Nella linguistica descrittiva moderna, il morfema è il più piccolo elemento dotato di significato in una parola (o in un enunciato) e si colloca sul piano della prima articolazione.
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Morfologia (linguistica)
La morfologia (dal greco, morphé "forma" e lògos "discorso") è la parte della grammatica o della linguistica che ha per oggetto lo studio della struttura grammaticale delle parole e che ne stabilisce la classificazione e l'appartenenza a determinate categorie come il nome, il pronome, il verbo, l'aggettivo e le forme della flessione, come la coniugazione per i verbi e la declinazione per i nomi distinguendosi dalla fonologia, dalla sintassi e dal lessico.
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Nome proprio
In linguistica, un nome proprio è una notazione specifica adottata da una comunità o da un organismo amministrativo allo scopo di identificare e distinguere una persona (in questo caso si parla di antroponimo), un luogo o un'altra entità geografica (toponimo), una popolazione, una istituzione, un evento, un movimento culturale, un fenomeno sociale, un fenomeno oggetto di studio scientifico, una grandezza fisica, un'entità matematica (come un numero, una curva, una figura, o un teorema).
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Pragmatica
La pragmatica è una disciplina della linguistica che si occupa dell'uso contestuale della lingua come azione reale e concreta. Non si occupa della lingua intesa come sistema di segni; al contrario, osserva come e per quali scopi la lingua viene utilizzata, individuandone la misura con cui soddisfa esigenze e scopi comunicativi.
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Preposizione
La preposizione (deverbale di praeponere.
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Reggenza (linguistica)
Si parla di reggenza, in linguistica, in riferimento all'influenza esercitata da un elemento grammaticale su un altro. L'elemento controllore attiva negli elementi controllati, con i quali è in una relazione sintagmatica specifica, alcuni morfemi.
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Riferimento (linguistica)
In linguistica e in filosofia del linguaggio, il riferimento (o referenza) è il rapporto tra un segno (ivi compresa qualsiasi espressione linguistica) e il "referente" o "denotazione", cioè la realtà extralinguistica (non importa se contenuto mentale o oggetto concreto) che esso designa.
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Semantica
La semantica (dal greco sêma, "segno") è quella parte della linguistica che studia il significato delle parole (semantica lessicale), degli insiemi delle singole lettere (negli e degli alfabeti antichi) e delle frasi (semantica frasale) e dei testi.
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Sintagma
In linguistica strutturale, il sintagma è un'unità della struttura sintattica di un enunciato. In contesto di frase, si dicono 'sintagmi' dei costituenti strutturali (di proporzioni variabili), composti da elementi appartenenti a diverse categorie lessicali (o parti del discorso).
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Sinteticità
L'indice di sinteticità di una lingua è un coefficiente che descrive, per la lingua in questione, il grado di concentrazione di funzioni morfologiche all'interno di una parola.
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Soggetto Oggetto Verbo
In tipologia linguistica, si dice che una lingua è SOV quando le frasi seguono generalmente un ordine '''S'''oggetto '''O'''ggetto '''V'''erbo.
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Soggetto Verbo Oggetto
In tipologia linguistica, si dice che una lingua è SVO quando le frasi seguono, generalmente, un ordine '''S'''oggetto '''V'''erbo '''O'''ggetto.
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Sostantivo
Il sostantivo (o nome) è la parte variabile del discorso che indica una persona, un luogo, una cosa o, più in generale, qualsiasi entità animata, inanimata o immaginata.
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Testa (sintassi)
In sintassi e in morfologia, la testa è l'elemento linguistico che domina un sintagma.. Se prendiamo il sintagma verbale lavora onestamente, dal fatto che il verbo lavora ha una sua autonomia sintattica (infatti lavora, da sé, forma una frase grammaticale in italiano) è possibile assumere un rapporto gerarchico tra il verbo e l'avverbio onestamente, tale per cui lavora è la testa e onestamente un modificatore.
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Tipologia linguistica
La tipologia linguistica è una branca della linguistica che studia le diverse lingue del mondo alla ricerca di fenomeni strutturali comuni tra le lingue.
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Conosciuto come Determinante (linguistica), Determinato.