Indice
18 relazioni: Bombe del 1992-1993, Brancaccio-Ciaculli, Cosa nostra, Famiglia (mafia), Famiglia Graviano, Firenze, Gaspare Spatuzza, Giuseppe Graviano, Giuseppe Lucchese, L'Aquila, Mafia, Mandamento (cosa nostra), Milano, Palermo, Pino Puglisi, Roma, Salvo Palazzolo, Trattativa Stato-mafia.
Bombe del 1992-1993
La locuzione bombe del 1992-1993 indica un periodo della storia della Repubblica Italiana caratterizzato da una serie di attentati con ordigni da parte dell'organizzazione criminale siciliana di tipo mafioso Cosa nostra, realizzati in Italia durante i primi anni novanta del XX secolo, precisamente tra il 1992 ed il 1993.
Vedere Filippo Graviano e Bombe del 1992-1993
Brancaccio-Ciaculli
Brancaccio-Ciaculli è il dodicesimo quartiere di Palermo, inserito nella II Circoscrizione. Si tratta di un quartiere di grande espansione, che comprende le vaste aree industriali e residenziali di Branciaccio e le località di Ciaculli e Croceverde-Giardina, ampie zone agricole dove si coltiva il mandarino tardivo, situate a sud-est alle pendici del Monte Grifone.
Vedere Filippo Graviano e Brancaccio-Ciaculli
Cosa nostra
Cosa nostra (detta comunemente mafia siciliana, o mafia per antonomasia) è un'organizzazione criminale di tipo mafioso-terroristico presente in Italia, soprattutto in Sicilia, e in più parti del mondo.
Vedere Filippo Graviano e Cosa nostra
Famiglia (mafia)
Una famiglia o cosca, nel lessico mafioso, indica un'aggregazione di elementi criminali che hanno tra loro vincoli o rapporti di affinità, regole e rituali d'iniziazione, si riconoscono in un capo e sono inquadrati in una struttura gerarchica per riuscire a controllare tutti gli affari leciti e illeciti della zona dove operano.
Vedere Filippo Graviano e Famiglia (mafia)
Famiglia Graviano
La famiglia Graviano è composta da quattro fratelli mafiosi, Benedetto, Filippo, Giuseppe e Nunzia. Sono i figli di Michele Graviano, costruttore edile e "uomo d'onore" di Brancaccio assassinato nel 1982 da Gaetano Grado e Rosario D'Agostino.
Vedere Filippo Graviano e Famiglia Graviano
Firenze
Firenze (IPA:;; in epoca medievale e nel linguaggio poetico anche Fiorenza) è un comune italiano di abitanti, capoluogo della Toscana e dell'omonima città metropolitana; è il primo comune della regione per popolazione e centro dell'area metropolitana di Firenze-Prato-Pistoia.
Vedere Filippo Graviano e Firenze
Gaspare Spatuzza
Figlio di un manovale reinventatosi fruttivendolo ambulante morto in un incidente stradale mentre si stava recando al mercato ortofrutticolo, Gaspare capì ben presto di doversi impegnare a portare a casa dei soldi.
Vedere Filippo Graviano e Gaspare Spatuzza
Giuseppe Graviano
Giuseppe Graviano (soprannominato "Madre Natura" perché aveva il potere di concedere o togliere la vita) è il terzo per età dei quattro fratelli Graviano, figli di Michele Graviano, importante "uomo d'onore" di Brancaccio legato ai Corleonesi di Totò Riina, ucciso nel 1982 da Gaetano Grado e Rosario D'Agostino.
Vedere Filippo Graviano e Giuseppe Graviano
Giuseppe Lucchese
È ritenuto da alcuni collaboratori di giustizia il killer che materialmente uccise Giuseppe Greco Scarpuzzedda, suo migliore amico e capo da non confondere con Lucchese Micciche Giuseppe (Palermo 25 aprile 1966) mafioso italiano e altro killer di Cosa nostra.
Vedere Filippo Graviano e Giuseppe Lucchese
L'Aquila
L'Aquila (AFI:, Aquila fino al 1863 e Aquila degli Abruzzi fino al 1939) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Abruzzo.
Vedere Filippo Graviano e L'Aquila
Mafia
Mafia è un termine che indica un tipo di organizzazione criminale retta da violenza, omertà, riti d'iniziazione e miti fondativi. Secondo il significato estensivo del termine, indica una qualsiasi organizzazione di persone dedite ad attività illecite, segreta e duratura, che impone la propria volontà con mezzi illegali violenti e armi, spesso facendo pagare una tassa per una falsa protezione, chiamata "''pizzo''", per conseguire interessi a fini privati e di arricchimento illegale anche a danno degli interessi pubblici.
Vedere Filippo Graviano e Mafia
Mandamento (cosa nostra)
Il mandamento, nel gergo di Cosa nostra, indica la zona di influenza di tre o più famiglie affiliate all'organizzazione.
Vedere Filippo Graviano e Mandamento (cosa nostra)
Milano
Milano (IPA:; Milan in dialetto milanese, o) è un comune italiano di abitanti, capoluogo della regione Lombardia e dell'omonima città metropolitana, centro di una delle più popolose aree metropolitane d'Europa; è inoltre il secondo comune più popoloso d'Italia (dopo Roma).
Vedere Filippo Graviano e Milano
Palermo
Palermo (AFI:; Palermu in siciliano; Paliemmu, Palermu o Palìaimmu in dialetto palermitano) è un comune italiano di abitanti, quinto in Italia per popolazione, capoluogo della Regione Siciliana e dell'omonima città metropolitana.
Vedere Filippo Graviano e Palermo
Pino Puglisi
Il 25 maggio 2013, sul prato del Foro Italico di Palermo, davanti a una folla di circa centomila fedeli, è stato proclamato beato. La celebrazione è stata presieduta dal cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, mentre a leggere la lettera apostolica di beatificazione è stato l'arcivescovo emerito Salvatore De Giorgi, delegato da papa Francesco.
Vedere Filippo Graviano e Pino Puglisi
Roma
Roma (AFI) è la capitale dell’Italia. È il capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio. Il comune di Roma è dotato di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale e disciplinato dalla legge dello Stato.
Vedere Filippo Graviano e Roma
Salvo Palazzolo
Dopo la laurea in Giurisprudenza ha iniziato l'attività giornalistica nel 1992, al quotidiano L'Ora di Palermo. Ha poi collaborato con l'emittente TeleScirocco, i quotidiani il manifesto, La Sicilia e Il Mediterraneo, occupandosi di cronaca giudiziaria.
Vedere Filippo Graviano e Salvo Palazzolo
Trattativa Stato-mafia
La trattativa Stato-mafia è stata una negoziazione svolta a più riprese tra esponenti delle istituzioni italiane e rappresentanti dell'associazione mafiosa Cosa nostra durante le stragi del 1992-1993 con l'intenzione di porre fine alle stragi in cambio di favori concessi all'associazione mafiosa da parte delle istituzioni.