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Publio Decio Mure (console 340 a.C.)

Indice Publio Decio Mure (console 340 a.C.)

Tribuno militare nel 343 a.C., grazie ad un audace stratagemma, salvò dai Sanniti l'esercito di Aulo Cornelio Cosso Arvina. Per questo suo atto di eroismo, gli fu permesso di partecipare al trionfo dei consoli.

Indice

  1. 33 relazioni: Ab Urbe condita libri, Aulo Cornelio Cosso Arvina, Battaglia del Sentino, Battaglia del Vesuvio (340 a.C.), Console (storia romana), Consoli repubblicani romani, Devotio, Gaio Plauzio Venoce Ipseo, Generale, Gens Decia, Guerra latina, Latini, Lingua latina, Lucio Emilio Mamercino Privernate, Mani (divinità), Marco Popilio Lenate (console 359 a.C.), Marco Valerio Corvo, Marsi, Paolo Orosio, Peligni, Peter Paul Rubens, Quinto Publilio Filone, Repubblica romana, Sanniti, Sesto Aurelio Vittore, Storie di Decio Mure, Tiberio Emilio Mamercino (console 339 a.C.), Tito Livio, Tito Manlio Imperioso Torquato, Tribuno militare, Valerio Massimo, Vienna, Voto (religione).

  2. Decii
  3. Morti nel 340 a.C.

Ab Urbe condita libri

Ab Urbe condita libri CXLII (cioè I 142 libri dalla fondazione della Città, dove "la Città", per antonomasia, è Roma), o semplicemente Ab Urbe condita, in italiano anche Storia di Roma, e talvolta Historiae (ossia Storie), è il titolo, derivato dai codici (vedi Ab Urbe condita), con cui l'autore, lo storico latino Tito Livio, indica l'estensione e l'argomento della sua opera: la storia narrata a partire dalla fondazione di Roma (753 a.C.).

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Aulo Cornelio Cosso Arvina

Per ben due volte fu nominato magister equitum, in entrambe le occasioni dal dittatore Tito Manlio Imperioso Torquato; nel 353 a.C. e nel 349 a.C. Nominato console nel 343 a.C. assieme Marco Valerio Corvo, fu inviato al comando delle truppe romane nel Sannio, quando Roma dichiarò guerra ai Sanniti, per quella che sarebbe stata ricordata come la prima guerra sannitica.

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Battaglia del Sentino

La battaglia del Sentino, detta anche delle nazioni, nel 295 a.C., durante la terza guerra sannitica, oppose l'Esercito romano a un'alleanza avversa di popolazioni, composta da Etruschi, Sanniti, Galli Senoni ed Umbri.

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Battaglia del Vesuvio (340 a.C.)

La battaglia del Vesuvio fu combattuta durante la guerra latina tra la Repubblica romana e il popolo dei Latini. Essa ebbe luogo nei pressi del Vesuvio, non molto distante dalla città di Neapolis, e vide la vittoria dell'esercito romano, comandato dai consoli Publio Decio Mure (che morì in battaglia) e Tito Manlio Imperioso Torquato.

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Console (storia romana)

Nell'antica Roma i Consoli erano i due magistrati che, eletti ogni annoTito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 1., esercitavano collegialmente il massimo potere civile e militare ed erano quindi dotati di potestas e imperium.

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Consoli repubblicani romani

Questo articolo contiene la lista delle supreme magistrature repubblicane romane (consoli, tribuni consolari e dittatori), relativamente al periodo che va dal 509 a.C., in cui tradizionalmente si fa ricadere la caduta della monarchia a Roma, al 31 a.C., cui segue l'elenco dei consoli alto imperiali romani.

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Devotio

Per devotio si intende una pratica religiosa dell'antica Roma secondo cui una persona si immolava agli Dei Mani per ottenere, in cambio della propria vita, la salvezza per la propria comunità.

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Gaio Plauzio Venoce Ipseo

Nel 347 a.C. fu eletto console assieme a Tito Manlio Imperioso Torquato. Durante il consolato non si registrarono conflitti con altre città, mentre internamente si decise che i debiti sarebbero stati pagati, subito per un quarto, mentre il resto sarebbe stato pagato in rate triennali.

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Generale

Generale (più formalmente ufficiale generale) è un grado militare che indica una persona appartenente alla più elevata categoria degli ufficiali.

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Gens Decia

La gens Decia o Decii fu una delle famiglie della Repubblica e dell'Impero romano. Di origine plebea, ma di grande antichità, diventò illustre per le gesta militari di alcuni suoi membri.

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Guerra latina

La Guerra latina oppose la Repubblica romana ai vicini popoli Latini, alleati a certe città dei Campani, dei Volsci, degli Aurunci e dei Sidicini, dal 340 al 338 a.C., Roma ebbe come alleata la confederazione sannitica, dopo il rinnovo dell'alleanza al termine della prima guerra sannitica (343 - 341 a.C.).

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Latini

I Latini furono un antico popolo italico di lingua indoeuropea, storicamente stanziato, a partire dalla seconda metà del II millennio a.C., lungo la costa tirrenica della penisola italica, nella regione del Latium.

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Lingua latina

Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano.

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Lucio Emilio Mamercino Privernate

Lucio Emilio apparteneva alla ''gens'' Aemilia, una delle più antiche gens patrizie dell'antica Roma. Ricoprì numerosi incarichi importanti, tra cui due volte il consolato (nel 341 e nel 329 a.C.). Nell'anno 342 a.C. fu magister equitum durante la dittatura di Marco Valerio Corvo.

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Mani (divinità)

Nella religione romana i Mani (lett. "dei benevolenti") erano le anime dei defunti. Esse talvolta venivano identificate con le divinità dell'oltretomba.

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Marco Popilio Lenate (console 359 a.C.)

Appartenente alla plebe, fu console a Roma nell'anno 359 a.C. (secondo la Cronologia Varroniana) avendo come collega Gneo Manlio Capitolino Imperioso.

Vedere Publio Decio Mure (console 340 a.C.) e Marco Popilio Lenate (console 359 a.C.)

Marco Valerio Corvo

Era citato frequentemente dagli scrittori romani come un esempio memorabile dei favori della fortuna. Fu due volte dittatore, sei volte console.

Vedere Publio Decio Mure (console 340 a.C.) e Marco Valerio Corvo

Marsi

I Marsi erano un popolo italico di lingua osco-umbra, storicamente stanziato nel I millennio a.C. nel territorio montuoso circostante il lago Fucino, zona che corrisponde a un'ampia area dell'Abruzzo contemporaneo chiamata appunto Marsica.

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Paolo Orosio

Discepolo e collaboratore di Agostino d'Ippona, su invito di questi redasse gli Historiarum adversus paganos libri septem ("Sette libri delle storie contro i pagani") che dovevano servire da complemento storiografico a La città di Dio (De civitate Dei) del suo maestro.

Vedere Publio Decio Mure (console 340 a.C.) e Paolo Orosio

Peligni

I Peligni erano un piccolo popolo italico di lingua osco-umbra, storicamente stanziato nel I millennio a.C. nella Valle Peligna, parte dell'odierno Abruzzo.

Vedere Publio Decio Mure (console 340 a.C.) e Peligni

Peter Paul Rubens

La sua opera, secondo Giuliano Briganti, «può considerarsi l'archetipo del "barocco"»; per Luigi Mallé, ha aperto la via al tumultuante barocco europeo, nordico e francese in particolar modo.

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Quinto Publilio Filone

Fu eletto console nel 339 a.C. con Tiberio Emilio Mamercino. Nonostante Quinto Publilio avesse sconfitto alcune tribù latine e per questo gli venisse attribuito il trionfo, Livio accusa il console di aver pensato soprattutto alle faccende personali ed agli interessi della propria fazioneTito Livio, Ab urbe condita libri, VIII, 12.

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Repubblica romana

La Repubblica romana (in latino: Res publica Romana) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana.

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Sanniti

I Sanniti furono un antico popolo italico stanziato nell'area centromeridionale della Penisola. Da costoro prende il nome la regione storica del Sannio, corrispondente a parte delle attuali regioni Abruzzo, Molise, Campania nonché a talune aree marginali di Lazio, Puglia e Basilicata.

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Sesto Aurelio Vittore

Africano, nacque da una famiglia di umili origini e salì la scala sociale grazie ai suoi assidui studi. Ammiano Marcellino lo definisce «uomo degno d'essere imitato per la sobrietà di vita».

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Storie di Decio Mure

Le Storie di Decio Mure sono il tema di un ciclo di arazzi ideato da Rubens. La fortuna critica dell'opera non è però legata ai panni (tessuti in più tirature) bensì ai progetti grafici da cui gli arazzi furono ricavati ed in particolare alle grandi tele (in rapporto 1 a 1 con gli arazzi) realizzate, a mo' di cartoni, sulla base di bozzetti preliminari dello stesso Rubens.

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Tiberio Emilio Mamercino (console 339 a.C.)

Fu eletto console nel 339 a.C. insieme al collega Quinto Publilio FiloneTito Livio, Ab Urbe condita, VIII, 12.. Tiberio Emilio, insieme al collega plebeo Quinto Publilio, condusse i romani alla vittoria contro i Latini nella pianura Fenectana; in seguito, appena egli, cui era stato affidato il compito di guidare l'esercito per espugnare Pedo, venne a sapere che al collega console era stato concesso il trionfo dal Senato, lasciò l'assedio e tornò a Roma con la pretesa che anche a lui fosse dato il medesimo onore.

Vedere Publio Decio Mure (console 340 a.C.) e Tiberio Emilio Mamercino (console 339 a.C.)

Tito Livio

È considerato uno dei maggiori storici dell'Antica Roma, assieme a Tacito.

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Tito Manlio Imperioso Torquato

Nel 362 a.C. difese il padre, Lucio Manlio Capitolino Imperioso dittatore nell'anno precedente, dall'accusa di crudeltà portata avanti dal tribuno della plebe Marco Pomponio, nonostante lui stesso ne avesse subito le conseguenze.

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Tribuno militare

Il tribunus militum (ovvero tribuno dei soldati, era sinonimo di capo della tribus fin dai tempi di Romolo) era un ufficiale dell'esercito romano.

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Valerio Massimo

Nulla è certo della vita di questo autore, se non che proveniva da una famiglia povera, residente a Roma da alcune generazioni.

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Vienna

Vienna (in tedesco Wien,, in austro-bavarese Wean, in ungherese Bécs, in sloveno Dunaj) è la capitale dell'Austria e allo stesso tempo uno dei suoi nove Stati federati.

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Voto (religione)

Il voto, in ambito religioso, è una promessa fatta a Dio. La promessa è obbligante, e quindi differisce dalla semplice risoluzione, che è un proposito presente di fare o di non fare delle determinate cose in futuro.

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Vedi anche

Decii

Morti nel 340 a.C.