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Sahaba non arabi

Indice Sahaba non arabi

I Sahaba non arabi (ossia gli individui non arabi convertitisi all'Islam e contemporanei del profeta Maometto) furono i seguenti.

17 relazioni: Abraha, Abu Hurayra, Arabi, Bilal, Comore, Islam, Maometto, Marya al-Qibtiyya, Profeta, Rayhana bint Zayd, Safiyya bint Huyayy, Sahaba, Salman al-Farisi, Suhayb ibn Sinan, Umm Ayman, Wahshī ibn Harb, Zayd ibn Haritha.

Abraha

È difficile indicare date certe riguardo agli avvenimenti della sua vita.

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Abu Hurayra

Calligrafia araba di Abū Hurayra Abū Hurayra (lett. "Quello della gattina") ʿAbd Shams fu uno dei più fedeli compagni di Maometto e uno dei più fecondi tradizionisti, avendo tramandato un numero talmente elevato di ḥadīth (ben 5.374) sulla vita del suo maestro, che aveva conosciuto a 24 anni, da non sfuggire ai dubbi dei posteri, e alla vera e propria accusa di molti studiosi di aver non poco "arricchito" e "colorito" le sue "narrazioni".

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Arabi

Gli arabi sono il gruppo etnico di madrelingua araba originario della Penisola arabica che, col sorgere dell'Islam, ha guadagnato a partire dal VII secolo grande rilevanza nella scena storica mondiale, insediandosi in circa una ventina di Paesi.

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Bilal

Di origini etiopiche, nacque verso il 580.

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Comore

Aiuto:Stato --> L’Unione delle Comore (in araboاتحاد جزر القمر) (fino al 2002, Repubblica Federale Islamica delle Comore) è uno stato insulare dell'Africa Orientale posto all'estremità settentrionale del Canale del Mozambico, nell'Oceano Indiano, tra il Madagascar e il Mozambico.

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Islam

L'islam (pronunciato in italiano AFI: o) è una religione monoteista manifestatasi per la prima volta nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, nel VII secolo dell'era cristiana ad opera di Maometto (in arabo محمد, Muḥammad), considerato dai musulmani l'ultimo profeta portatore di legge (Khātam al-Nabiyyīn), inviato da Dio (in arabo الله, Allāh) al mondo per ribadire definitivamente la Rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo (آدم, Ādam), il primo uomo e il primo profeta.

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Maometto

Considerato l'ultimo esponente di una lunga tradizione profetica, all'interno della quale egli occupa per i musulmani una posizione di assoluto rilievo, venendo indicato come Messaggero di Dio (Allah) e Sigillo dei profeti per citare solo due degli epiteti onorifici che gli sono tradizionalmente riferiti, Maometto sarebbe stato incaricato da Dio stesso – attraverso l'angelo Gabriele – di divulgare l'ultima e definitiva Rivelazione all'umanità.

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Marya al-Qibtiyya

Mārya bint Shamʿūn, detta al-Qibṭiyya, ossia Maria la Copta, fu una schiava copta cristiana egiziana che fu inviata in dono nel 628 a Maometto dal Patriarca di Alessandria Muqawqis, insieme alla sorella Sirin.

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Profeta

Il termine profeta deriva dal tardo latino prophèta (pronuncia profèta), ricalcato sul greco antico προφήτης (pronuncia: profétes), che è parola composta dal prefisso προ- (pro, "davanti, prima", ma anche "per", "al posto di") e dal verbo φημί (femì, "parlare, dire"); letteralmente quindi significa "colui che parla davanti" o "colui che parla per, al posto di", sia nel senso di parlare "pubblicamente" (davanti ad ascoltatori), sia parlare al posto, in nome (di Dio), sia in quello di parlare "prima" (anticipatamente sul futuro).

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Rayhana bint Zayd

Rayḥāna bint Zayd ibn ʿAmr è stata una donna ebrea appartenente alla tribù dei Banū Qurayẓa di Yathrib.

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Safiyya bint Huyayy

Catturata alla tribù ebraica di Yathrib dei Banū Naḍīr all'età di 17 anni, divenne una moglie del profeta islamico Maometto, ricevendo in seguito anch'ella il soprannome onorifico di Umm al-muʾminīn (Madre dei credenti).

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Sahaba

I Ṣaḥāba (collettivo riferibile al termine Ṣāḥib o Ṣaḥābī, pl. Aṣḥāb, Ṣaḥb) sono i Compagni del Profeta, o semplicemente Compagni: il termine arabo è usato per indicare i musulmani di ambo i sessi che siano stati in contatto, sia pure occasionale, con il profeta dell'Islam Muhammad.

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Salman al-Farisi

Figura dagli incerti contorni storici, Salmān al-Fārisī (ossia "il Persiano"), come chiarisce la sua nisba, sarebbe nato in Persia, - dove è chiamato Salmān Pāk - in un villaggio vicino Isfahan, da una famiglia di zoroastriani molto rispettata.

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Suhayb ibn Sinan

D'origine araba nobiliare, figlio di un regnante del medio oriente, fu chiamato Ṣsuhayb al Rūmī, cioè "Il Romano", poiché fu preso schiavo in medioriente nell'attuale Iraq dai Bizantini che erano in espansione verso oriente e lo allevarono secondo i principi della cultura greco-latina comperato in un mercato di schiavi da un Qurayshita, si convertì nella Dar al-Arqam, diventando così uno dei primi fedeli del messaggio salvifico proclamato da Maometto ma la tradizione dice che gli fu impossibile partecipare fin dall'inizio all'Egira, essendo tenuto sotto stretta sorveglianza dal suo padrone pagano.

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Umm Ayman

Rimasta vedova, Āmina la destinò a fare da balia asciutta del futuro profeta dell'Islam una volta che questi tornò dal periodo di allattamento passato con la nutrice Halima, entrando poi a far parte dell'eredità del fanciullo quando anche la madre del Profeta morì prematuramente. Dopo il matrimonio di Maometto con Khadija bint Khuwaylid, fu affrancata e fatta sposare al medinese dei Banu Khazraj, ʿUbayd ibn Zayd. Dal loro matrimonio nacque il figlio Ayman, che le consentì di fregiarsi della kunya Umm Ayman. Qualche tempo dopo la morte del marito, Umm Ayman (tornata a Mecca, fu data in moglie da Maometto al figlio adottivo Zayd ibn Haritha e dal loro matrimonio venne al mondo Usama ibn Zayd.

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Wahshī ibn Harb

Fu lui che, nella battaglia di Uhud uccise nel 625 col suo giavellotto lo zio del profeta Maometto, Hamza ibn ‘Abd al-Muttalib.

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Zayd ibn Haritha

Appartenente a una tribù siriana insediata nell'area di Dumat al-Jandal, lungo la frontiera siro-arabica, Zayd fu acquistato come schiavo per Khadīja, moglie di Maometto, che lo regalò al marito ancor prima che egli ricevesse la prima Rivelazione coranica.

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