16 relazioni: Anuttarā-samyak-saṃbodhi, Arhat, Bodhisattva, Buddha, Dharma, Dharmacakra, Esseri senzienti (buddhismo), Gautama Buddha, Kalpa, Nirvana, Sahā, Sutra del Loto, Sutra del Loto: VI capitolo, Sutra del Loto: VIII capitolo, Tathāgata, Yojana.
Anuttarā-samyak-saṃbodhi
Con la dottrina denominata in sanscrito Anuttarā-samyak-saṃbodhi (devanāgarī: अनुत्तर सम्यक् सम्बॊधि) si intende, nel Buddhismo Mahāyāna, indicare la completa e perfetta illuminazione (bodhi) propria dei Buddha.
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Arhat
Nel Buddhismo Theravāda e nel Buddhismo dei Nikāya, gli arhat — sanscrito arhat (अरिहन्त), "degno di venerazione"; pāli arahant; cinese o; coreano o; giapponese o; tibetano dgra.bcom.pa — secondo il Buddhismo Mahayana gli Arhat praticano solo per loro stessi, per raggiungere il Nirvana il prima possibile, al contrario invece dei Bodhisattva'.
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Bodhisattva
Bodhisattva (devanāgarī बोधिसत्त्व) è un sostantivo maschile sanscrito che significa "Essere (sattva) 'illuminazione' (bodhi)".
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Buddha
Un buddha (in italiano anche budda) è, secondo il Buddhismo, un essere che ha raggiunto il massimo grado dell'illuminazione (bodhi).
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Dharma
Dharma (in devanāgarī: "धर्म") è un termine sanscrito che presso le religioni dell'Asia meridionale riveste numerosi significati.
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Dharmacakra
Il termine sanscrito Dharmacakra (devanāgarī धर्मचक्र, Pāli dhammacakka, cinese 法輪 fǎlún, giapponese hōrin, coreano 법륜 beomnyun o pŏmnyun, vietnamita pháp luân, tibetano chos kyi 'khor lo, Ruota del Dharma) è il simbolo della religione buddhista.
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Esseri senzienti (buddhismo)
Con esseri senzienti nel buddhismo si indicano la totalità degli esseri viventi dotati di almeno un organo di senso che vivono nel saṃsāra.
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Gautama Buddha
Visse approssimativamente tra il 566 a.C. e il 486 a.C. e proveniva da una famiglia ricca e nobile del clan degli Śākya, da cui anche l'appellativo Śākyamuni (l'asceta o il saggio della famiglia Śākya).
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Kalpa
Nella cosmologia induista e buddhista, un kalpa è un termine sanscrito che indica un ciclo cosmico, detto anche giorno di Brahma: un lungo periodo di tempo che sta alla base della teoria dell'evoluzione e dell'involuzione dell'universo.
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Nirvana
La parola nirvana, dal sanscrito nirvāṇa (devanāgarī: निर्वाण, pāli: निब्बान nibbāna, cinese:, coreano:, giapponese: 涅槃 nehan) esprime un concetto proprio delle religioni buddhista e giainista, successivamente introdotto anche nell'induismo.
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Sahā
Con il termine sanscrito Sahā nel buddhismo Mahāyāna si indica il 'nostro' mondo, la Terra (sanscrito pṛthivī), luogo dove tutti sono soggetti al ciclo di nascita-morte (sanscrito saṃsāra), un mondo corrotto, ma anche puro, dove gli esseri si debbono esercitare nella pazienza e nella sopportazione (sanscrito kṣānti).
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Sutra del Loto
Il Sutra del Loto, o meglio Sutra del Loto della Buona Dottrina (Saddharmapuṇḍarīkasūtra), è uno dei testi più importanti nell'enorme corpus della letteratura del Buddhismo Mahāyāna contenuto nel Canone cinese (sezione del Fǎhuābù) e nel Canone tibetano (sezione mDo-sde del Kanjur).
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Sutra del Loto: VI capitolo
Questo breve capitolo è detto delle "Profezie".
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Sutra del Loto: VIII capitolo
Dopo il racconto della parabola della "città fantasma" narrata dal Buddha Śākyamuni, lo śrāvaka Pūrṇa, figlio di Maitrāyaṇī (una delle prime discepole dello Śākyamuni), esultò per il modo con cui i Buddha adattavano il loro insegnamento a questo mondo con una variegata molteplicità di mezzi abili (upāya).
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Tathāgata
Tathāgata (devanagari) — cinese 如来, Rú lái), giapponese, coreano Yeorae (여래), vietnamita Như Lai, tibetano de-bZhin-gShegs-pa — è una parola sanscrita e pāli che si può tradurre come "Colui che così viene" o "Colui che così va"; questa ambiguità è generalmente interpretata come voluta e il termine è tradotto con "colui che viene e va allo stesso modo (di tutti i Buddha)". Tathāgata è infatti il nome con cui il "Buddha storico" Śākyamuni (Siddhartha Gautama) indica sé stesso nelle raccolte dei suoi sermoni (gli Āgama-Nikāya), e allo stesso modo viene indicato dai suoi interlocutori, per evidenziare lo stato ontologico raro e indefinito di un essere pienamente illuminato, che è al di là dell'esistenza e della non-esistenza, di fatto al là di ogni stato esprimibile con parole. Nei sutra mahāyāna indica anche altri buddha.
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Yojana
Il termine sanscrito di genere neutro yojana (devanāgarī: योजन) indica un'antica unità di lunghezza adottata nel subcontinente indiano che corrisponde a circa 13 chilometri (ma, a seconda dei testi, può indicare anche una misura diversa compresa tra i 6 e i 16 chilometri).
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