Stiamo lavorando per ripristinare l'app di Unionpedia nel Google Play Store
UscenteArrivo
🌟Abbiamo semplificato il nostro design per una migliore navigazione!
Instagram Facebook X LinkedIn

Gaio Furio Pacilio Fuso

Indice Gaio Furio Pacilio Fuso

Gaio Furio Pacilio Fuso fu eletto console a Roma nel 441 a.C. con il collega Manio Papirio Crasso. Anche questo fu un periodo di tranquillità per Roma, sia sul fronte interno che su quello esterno, nonostante la proposta del tribuno della plebe Petelio di assegnare terre alle plebe, richiesta che peraltro non ebbe alcun seguito.

Indice

  1. 25 relazioni: Aulo Cornelio Cosso, Aulo Sempronio Atratino (tribuno consolare 425 a.C.), Console (storia romana), Consoli repubblicani romani, Dittatore (storia romana), Gaio Servilio Strutto Ahala (console 427 a.C.), Gens Furia, Gens Pacilia, Lucio Furio Medullino (tribuno consolare 432 a.C.), Lucio Menenio Agrippa Lanato, Lucio Orazio Barbato, Lucio Papirio Mugillano (console 427 a.C.), Lucio Quinzio Cincinnato (tribuno consolare 438 a.C.), Mamerco Emilio Mamercino, Manio Papirio Crasso, Marco Fabio Vibulano (console 442 a.C.), Marco Postumio Albino Regillense, Postumio Ebuzio Helva Cornicino, Proculo Geganio Macerino, Repubblica romana, Roma, Tito Quinzio Peno Cincinnato, Tribuno consolare, Tribuno della plebe, Veio.

Aulo Cornelio Cosso

Nella battaglia di Fidene uccise il re di Veio, Tolumnio, e per questo fu insignito delle spoglie opime,Plutarco, Vita di Romolo, 16, 7. la più alta onorificenza romana (che dovevano essere condotte nel tempio di Giove Feretrio), che era rilasciata solo ai comandanti che uccidevano in battaglia il comandante nemico.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Aulo Cornelio Cosso

Aulo Sempronio Atratino (tribuno consolare 425 a.C.)

Nel 425 a.C. fu eletto per la prima volta Tribuno consolare con Lucio Quinzio Cincinnato, Lucio Furio Medullino e Lucio Orazio Barbato.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Aulo Sempronio Atratino (tribuno consolare 425 a.C.)

Console (storia romana)

Nell'antica Roma i Consoli erano i due magistrati che, eletti ogni annoTito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 1., esercitavano collegialmente il massimo potere civile e militare ed erano quindi dotati di potestas e imperium.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Console (storia romana)

Consoli repubblicani romani

Questo articolo contiene la lista delle supreme magistrature repubblicane romane (consoli, tribuni consolari e dittatori), relativamente al periodo che va dal 509 a.C., in cui tradizionalmente si fa ricadere la caduta della monarchia a Roma, al 31 a.C., cui segue l'elenco dei consoli alto imperiali romani.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Consoli repubblicani romani

Dittatore (storia romana)

Il dittatore (lat.: dictator) era una figura caratteristica dell'assetto della costituzione della Repubblica romana. Egli era nominato in casi eccezionali e posto al comando assoluto e illimitato di Roma per un massimo di sei mesi.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Dittatore (storia romana)

Gaio Servilio Strutto Ahala (console 427 a.C.)

Nel 427 a.C. fu eletto al consolato con Lucio Papirio Mugillano. L'anno passò senza che si arrivasse allo scontro con Veio, accusata di aver compiuto razzie in territorio romano l'anno prima, perché, a seguito del fallito tentativo di composizione pacifica della disputa con gli etruschi, i plebei ottennero che la guerra fosse votata dai comizi centuriati e che la sua conduzione fosse affidata ai tribuni consolari dell'anno successivo.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Gaio Servilio Strutto Ahala (console 427 a.C.)

Gens Furia

I Furii furono una ''gens'' romana patrizia, i cui membri ebbero incarichi nelle magistrature per tutta la durata della Repubblica romana. Dopo un periodo di oscurità tra III e I secolo a.C. tornò in auge sotto il Principato augusteo e la dinastia giulio-claudia.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Gens Furia

Gens Pacilia

La gens Pacilia era un'importante ed antichissima famiglia dell'antica Roma. Numerosi membri di questa gens sono menzionati dagli storici antichi, tra cui Marco Pacilio di cui parla Cicerone nella sua seconda orazione contro Verre.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Gens Pacilia

Lucio Furio Medullino (tribuno consolare 432 a.C.)

Fu eletto tribuno consolare nel 432 a.C. con Lucio Pinario Mamercino, e Spurio Postumio Albo Regillense, tutti e tre patrizi, come i tribuni consolari dell'anno precedenteTito Livio, Ab Urbe condita, IV, 2, 25.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Lucio Furio Medullino (tribuno consolare 432 a.C.)

Lucio Menenio Agrippa Lanato

Lucio Menenio Agrippa Lanato fu eletto console a Roma nel 440 a.C. con il collega Proculo Geganio Macerino. Durante il consolato Roma soffrì una terribile carestia, e a nulla valsero i tentativi del praefectus annonae Lucio Minucio di reperire grano dalle popolazioni confinanti; in questo quadro si inserì Spurio Melio, un ricco cavaliere romano, che come cittadino privato, elargì grano alla plebe affamata, ottenendo per questo grande popolarità.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Lucio Menenio Agrippa Lanato

Lucio Orazio Barbato

Nel 425 a.C. fu eletto Tribuno consolare con Lucio Quinzio Cincinnato, Lucio Furio Medullino e Aulo Sempronio Atratino.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Lucio Orazio Barbato

Lucio Papirio Mugillano (console 427 a.C.)

Nel 427 a.C. fu eletto al consolato con Gaio Servilio Strutto Ahala. L'anno passò senza che si arrivasse allo scontro con Veio, accusata di aver compiuto razzie in territorio romano l'anno prima, perché, a seguito del fallito tentativo di composizione pacifica della disputa con gli etruschi, i plebei ottennero che la guerra fosse votata dai comizi centuriati e che la sua conduzione fosse affidata ai tribuni consolari dell'anno successivo.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Lucio Papirio Mugillano (console 427 a.C.)

Lucio Quinzio Cincinnato (tribuno consolare 438 a.C.)

Era figlio di Cincinnato e fratello di Cesone Quinzio.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Lucio Quinzio Cincinnato (tribuno consolare 438 a.C.)

Mamerco Emilio Mamercino

Fu eletto tribuno consolare nel 438 a.C. con Lucio Quinzio Cincinnato, il figlio di Cincinnato, dittatore l'anno precedente, e con Lucio Giulio Iullo.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Mamerco Emilio Mamercino

Manio Papirio Crasso

Manio Papirio Crasso fu eletto console a Roma nel 441 a.C. con il collega Gaio Furio Pacilo Fuso. Anche questo fu un periodo di tranquillità per Roma, sia sul fronte interno che su quello esterno, nonostante la proposta del tribuno della plebe Petelio di assegnare terre alle plebe, richiesta che peraltro non ebbe alcun seguito.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Manio Papirio Crasso

Marco Fabio Vibulano (console 442 a.C.)

Marco Fabio Vibulano fu eletto console a Roma nel 442 a.C. con il collega Postumio Ebuzio Helva Cornicino. Fu un periodo di tranquillità per Roma, sia sul fronte interno che su quello esterno, che Tito Livio ricorda solo per lo stratagemma adottato dal Senato per restituire agli alleati ardeatini i territori precedentemente sottratti.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Marco Fabio Vibulano (console 442 a.C.)

Marco Postumio Albino Regillense

Nel 426 a.C. fu nominato tribuno consolare con Gaio Furio Pacilo Fuso, Tito Quinzio Peno Cincinnato e Aulo Cornelio Cosso, con il compito di condurre la guerra contro Veio.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Marco Postumio Albino Regillense

Postumio Ebuzio Helva Cornicino

Postumio Ebuzio Helva Cornicino fu eletto console a Roma nel 442 a.C. con il collega Marco Fabio Vibulano. Fu un periodo di tranquillità per Roma, sia sul fronte interno che su quello esterno, che Tito Livio ricorda solo per lo stratagemma adottato dal Senato per restituire agli alleati ardeatini i territori precedentemente sottratti.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Postumio Ebuzio Helva Cornicino

Proculo Geganio Macerino

Proculo Geganio Macerino fu eletto console a Roma nel 440 a.C. con il collega Lucio Menenio Agrippa Lanato. Durante il consolato Roma soffrì una terribile carestia, e a nulla valsero i tentativi del prefetto dell'annona Lucio Minucio di reperire grano dalle popolazioni confinanti; in questo quadro si inserì Spurio Melio, un ricco cavaliere romano, che come cittadino privato, elargì grano alla plebe affamata, ottenendo per questo grande popolarità.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Proculo Geganio Macerino

Repubblica romana

La Repubblica romana (in latino: Res publica Romana) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Repubblica romana

Roma

Roma (AFI) è la capitale dell’Italia. È il capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio. Il comune di Roma è dotato di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale e disciplinato dalla legge dello Stato.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Roma

Tito Quinzio Peno Cincinnato

Fu eletto console la prima volta nel 431 a.C. con Gneo Giulio Mentone. In quel tempo i Volsci e gli Equi attaccarono nuovamente i romani e si accamparono sul Monte Algido.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Tito Quinzio Peno Cincinnato

Tribuno consolare

I tribuni militum consulari potestate (tribuni militari con potestà consolare) o più brevemente tribuni consolari, erano eletti con potere consolare durante il cosiddetto "conflitto degli ordini" che si scatenò nella Repubblica romana nell'anno 444 a.C. e poi si riaccese dall'anno 398 a.C.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Tribuno consolare

Tribuno della plebe

Il tribuno della plebe fu la prima magistratura plebea a Roma. Il nome deriva dalle antiche tribù formatesi fin dall'età regia.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Tribuno della plebe

Veio

Veio (in latino Veii, in etrusco Vei) fu un'importante città etrusca, situata nel centro della penisola italiana le cui rovine sono situate presso il borgo medievale di Isola Farnese, circa 15 km a N-O di Roma, all'interno dei confini del Parco regionale di Veio nella Valle del Tevere.

Vedere Gaio Furio Pacilio Fuso e Veio

Conosciuto come Gaio Furio Pacilo Fuso.