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26 relazioni: Ahl al-Kitab, Alessandro Bausani, Allah, Antico Testamento, Ḥadīth, Ṣaḥāba, Āyāt, Corano, Cristianesimo, Ebraismo, Esegesi, ʿAbd Allāh ibn Masʿūd, ʿAbd Allāh ibn Salām, Ibn Kathir, Ibn Taymiyya, Islam, Lingua araba, Lingua ebraica, Maometto, Musulmano, Profeta, Seguaci, Tafsir, Tōrāh, Uri Rubin, Wahb ibn Munabbih.
Ahl al-Kitab
Nella giurisprudenza islamica, ahl al-Kitāb (in italiano Gente del Libro) sono i fedeli di quelle religioni che fanno riferimento a testi ritenuti di origine divina dallo stesso Islam: Tōrāh per gli ebrei, Injīl per i cristiani, Avestā per gli zoroastriani o Veda per gli induisti.
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Alessandro Bausani
Si laureò in Lettere nel dicembre 1943 all'Università di Roma La Sapienza, discutendo una tesi sugli "Sviluppi storici della sintassi neopersiana".
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Allah
Allah (pronunciato in italiano) è una parola araba che indica il nome di Dio. Nella religione islamica è il nome con cui Dio definisce sé stesso nel Corano.
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Antico Testamento
Antico Testamento (o anche Vecchio Testamento o Primo Testamento) è il termine, coniato e quindi utilizzato prevalentemente in ambito cristiano, per indicare una collezione di libri ammessa nel canone delle diverse confessioni cristiane che forma la prima delle due parti della Bibbia, che corrisponde all'incirca al Tanakh, chiamato anche Bibbia ebraica.
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Ḥadīth
Il ḥadīth (plur.) è una tradizione (lett. "racconto") di valore giuridico e religioso, spesso collegato alla vita e alle opere del profeta Maometto.
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Ṣaḥāba
I Ṣaḥāba (collettivo riferibile al termine Ṣāḥib o Ṣaḥābī, pl. Aṣḥāb, Ṣaḥb) sono i compagni del Profeta, o semplicemente Compagni: il termine arabo è usato per indicare i musulmani di ambo i sessi che siano stati in contatto, sia pure occasionale, con il profeta dell'Islam Maometto.
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Āyāt
Nell'Islam, le āyāt (letteralmente segni o prodigi) sono i 6.236 versetti (di 77.439 parole) alla base delle 114 surah del Corano. La parola è collegata all'ambiguo «ot» (אות in ebraico), che significa sia "segno" che "lettera".
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Corano
Il Corano (letteralmente: «la lettura» o «la recitazione salmodiata») è il testo sacro dell'Islam. Per i musulmani il Corano, così come viene conosciuto e letto oggi, rappresenta il messaggio rivelato intorno al 610 d.C. da Dio a Maometto per un tramite angelico, l'arcangelo Gabriele – a partire dal 22 dicembre 609 – e destinato a ogni essere umano sulla Terra.
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Cristianesimo
Il cristianesimo è una religione monoteista, originata dal giudaismo nel I secolo, fondata sulla rivelazione, ovvero sulla venuta e predicazione, contenuta nei Vangeli, di Gesù di Nazareth, inteso come figlio del Dio d'Israele e quindi Dio egli stesso, incarnato, morto e risorto per la salvezza dell'umanità, ovvero il Messia promesso, il Cristo.
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Ebraismo
Lebraismo è una religione monoteista abramitica ed etnica, che comprende le tradizioni religiose e culturali e lo stile di vita del popolo ebraico.
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Esegesi
In filologia, l'esegesi (ἐξήγησις, AFI) è l'interpretazione critica di testi finalizzata alla comprensione del loro significato. Campi di applicazione possono essere, ad esempio, la legislazione ("esegesi giuridica"), la storia ("esegesi delle fonti storiche del Medioevo"), la letteratura ("esegesi manzoniana") o la religione ("esegesi biblica").
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ʿAbd Allāh ibn Masʿūd
Fu uno dei convertiti della prima ora, forse terzo ad abbracciare l'Islam dopo Khadīja e Zayd (o Abū Bakr o ʿAlī). Era di origine beduina, dal momento che il padre, Masʿūd b. Ghāfil, apparteneva ai Banu Tamim.
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ʿAbd Allāh ibn Salām
Rabbino assai noto nella sua epoca,EI2, I, 52 (Josef Horovitz, "Muhammeds Himmelfahrt", in: Der Islam 9 (1919). il nome completo di ʿAbd Allāh b. Salām b. al-Ḥārith era al-Ḥusayn ibn Salām e apparteneva alla tribù medinese dei B. Qaynuqāʿ. di Hartwig Hirschfeld Era assai rispettato dalla gente di Yathrib, anche da chi non apparteneva alla sua tribù e alla sua cultura religiosa.
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Ibn Kathir
Il suo nome completo era Abū l-Fidāʾ, ʿImād al-Dīn, Ismāʿīl ibn (b.) ʿUmar b. Kathīr, al-Qurashī, al-Busrawī; l'ultima nisba gli proveniva dall'essere nato a Bosra (Siria).
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Ibn Taymiyya
Appartenente a una nota famiglia di teologi, Taqī al-Dīn Abu l-‘Abbās Ahmad ibn 'Abd al-Halīm ibn 'Abd al-Salām Ibn Taymiyya al-Harrānī, più noto come Ibn Taymiyya, apparteneva al madhhab fondato da Ibn Hanbal e credeva quindi nel ritorno all'Islam delle origini e alle sue fonti originarie (Corano e Sunna).
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Islam
LIslam (pronunciato in italiano AFI: -tradizionale- o -comune-) è una religione monoteista abramitica di carattere universalista. Apparsa nel VII secolo nella penisola araba, nella cittadina higiazena della Mecca, i suoi fedeli, detti musulmani, la ritengono rivelata da Maometto (Muhammad o Mohamed), considerato l'ultimo profeta portatore di legge, «sigillo dei profeti» (Khātam al-Nabiyyīn), inviato al mondo da Allah (il dio unico dell'Islam) per ribadire definitivamente la rivelazione, annunciata per la prima volta ad Adamo, il primo uomo ed il primo profeta.
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Lingua araba
La lingua araba (الْعَرَبيّة, al-ʿarabiyya o semplicemente عَرَبيْ, ʿarabī) è una lingua semitica, del gruppo centrale. Comparve per la prima volta nell'Arabia nord-occidentale dell'Età del Ferro e adesso è la lingua franca del mondo arabo.
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Lingua ebraica
Con lingua ebraica (in ebraico israeliano: עברית - ivrit) si intende sia l'ebraico biblico (o classico) sia l'ebraico moderno, lingua ufficiale dello Stato di Israele e dell’oblast' autonoma ebraica in Russia; l'ebraico moderno, cresciuto in un contesto sociale e tecnologico molto diverso da quello antico, contiene molti elementi lessicali presi in prestito da altre lingue.
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Maometto
Nel 610 Maometto,In italiano, fino a tutto il XVI secolo, è stato chiamato anche Maumetto o Macometto; più antica invece la variante Malcometto, prequattrocentesca.
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Musulmano
Il termine musulmano (o mussulmano) indica ciò che è attinente all'Islam. Il sostantivo musulmano - che identifica una persona che segue la religione islamica, "devoto ad Allah" o "sottomesso ad Allah" - deriva dal nome verbale arabo muslim (plurale: muslimūn / īn), ossia "sottomesso (ad Allah)".
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Profeta
Il termine profeta deriva dal tardo latino prophèta (pronuncia profèta), ricalcato sul greco antico προφήτης (pronuncia: profétes), che è parola composta dal prefisso προ- (pro, "davanti, prima", ma anche "per", "al posto di") e dal verbo φημί (femì, "parlare, dire"); letteralmente quindi significa "colui che parla davanti" o "colui che parla per, al posto di", sia nel senso di parlare "pubblicamente" (davanti ad ascoltatori), sia parlare al posto, in nome (di Dio), sia in quello di parlare "prima" (anticipatamente sul futuro).
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Seguaci
I Seguaci (sing. tābiʿ o tābiʿī) furono i musulmani della generazione successiva a quella di Maometto, che non ebbero pertanto modo di frequentarlo, se non fuggevolmente, come invece avevano potuto fare i Compagni (o aāba) che, di fatto, furono i loro principali informatori circa il periodo in cui visse ed agì il profeta dell'Islam.
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Tafsir
Nell'Islam, il tafsīr indica l'interpretazione autentica data dai dotti (ʿulamāʾ) musulmani agli ardui passaggi del Corano; quale finalità dell'esegesi, l'insegnamento divino che ne discende giova al cammino salvifico che ogni credente (muslim) ha da percorrere nella vita terrena, con l'attesa fiduciosa della ricompensa celeste.
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Tōrāh
La Tōrāh (italianizzata anche in torah o torà, lett. "istruzione, insegnamento") è il riferimento centrale dell'ebraismo e ha una vasta gamma di significati.
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Uri Rubin
Le sue aree di ricerca furono l'Islam primitivo (con particolare enfasi sul Corano), l'esegesi del Corano (tafsir) e la prima tradizione islamica (sira e hadith).
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Wahb ibn Munabbih
Tradizionista di Dhimār (a due giorni di marcia da Ṣanʿāʾ) in Yemen; vissuto per circa 90 anni, anche se i cronisti non sanno se indicare il 725, 728, 732 o il 737.
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Conosciuto come Isra'iliyyat.