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Vulcacio Rufino

Indice Vulcacio Rufino

Pagano, Rufino fu fratello di Nerazio Cereale, di Galla (la madre di Costanzo Gallo) e della madre, dal nome sconosciuto, di Massimo (praefectus urbi nel 361-2).

Indice

  1. 29 relazioni: Arles, Claudio Mamertino, Comes, Console (storia romana), Consoli tardo imperiali romani, Consularis, Costanzo Gallo, Costanzo II, Dinastia costantiniana, Filippo (console 348), Flavio Eusebio (console 347), Flavio Salia, Gaio Ceionio Rufio Volusiano Lampadio, Galla (moglie di Giulio Costanzo), Illyricum, Impero romano, Lingua latina, Magnenzio, Marcellino (magister militum), Massimo (praefectus urbi), Nerazio Cereale, Numidia, Pontefice massimo, Prefetto del pretorio, Prefettura del pretorio d'Italia, Quirinale (colle), Ravenna, Ulpio Limenio, 354.

  2. Morti nel 368
  3. Prefetti del pretorio d'Illirico
  4. Prefetti del pretorio d'Italia
  5. Prefetti del pretorio delle Gallie
  6. Volcacii

Arles

Arles (in provenzale: Arle; in italiano storico: Arli) è una città francese di 52.510 abitanti (2011) situata nel dipartimento delle Bocche del Rodano (regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra).

Vedere Vulcacio Rufino e Arles

Claudio Mamertino

Mamertino era di origine gallica, o aveva comunque trascorso un lungo periodo in quell'area, in quanto nel suo panegirico si preoccupa dei destini della zona; anche l'uso della lingua latina per il panegirico rivolto al senato di Costantinopoli indica una origine nelle province occidentali.

Vedere Vulcacio Rufino e Claudio Mamertino

Comes

Il comes (dal latino, "compagno") era un grado dell'esercito e dell'amministrazione romana, almeno fin dai tempi dell'imperatore Traiano, Marco Aurelio e Lucio Vero (durante le guerre marcomanniche).

Vedere Vulcacio Rufino e Comes

Console (storia romana)

Nell'antica Roma i Consoli erano i due magistrati che, eletti ogni annoTito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 1., esercitavano collegialmente il massimo potere civile e militare ed erano quindi dotati di potestas e imperium.

Vedere Vulcacio Rufino e Console (storia romana)

Consoli tardo imperiali romani

La lista dei consoli tardo imperiali romani dall'ascesa al trono di Diocleziano (nel 284) al 476 (caduta dell'Impero romano d'Occidente) e poi fino al 541, quale elenco successivo al precedente consoli alto imperiali romani.

Vedere Vulcacio Rufino e Consoli tardo imperiali romani

Consularis

Nell'Antica Roma Consularis era un titolo attribuito a quei senatori di rango consolare, cioè coloro che erano stati in precedenza consoli anche onorari.

Vedere Vulcacio Rufino e Consularis

Costanzo Gallo

A causa del suo governo giudicato fallimentare e odioso, l'imperatore Costanzo II, suo cugino e cognato, ne ordinò l'arresto e l'esecuzione.

Vedere Vulcacio Rufino e Costanzo Gallo

Costanzo II

Nominato Cesare (imperatore subordinato a un Augusto) dal padre, assieme ai fratelli, alla morte di Costantino I assunse il potere nella parte orientale dell'Impero, lasciando gli altri fratelli a spartirsi l'Occidente.

Vedere Vulcacio Rufino e Costanzo II

Dinastia costantiniana

La dinastia costantiniana o neo-flavia consiste in una serie di figure importanti che governarono l'Impero romano nella prima metà del IV secolo, dall'ascesa al trono di Diocleziano nel 284 alla morte di Giuliano nel 363.

Vedere Vulcacio Rufino e Dinastia costantiniana

Filippo (console 348)

Moneta dell'imperatore Costanzo II. Filippo salì nella considerazione di Costanzo, sino a divenire prefetto del pretorio d'Oriente, forse per l'influenza degli eunuchi di Costanzo. Figlio di un fabbricante di salsicce, Filippo salì la scala sociale diventando un notarius.

Vedere Vulcacio Rufino e Filippo (console 348)

Flavio Eusebio (console 347)

Padre di Eusebio, Ipazio e di Eusebia, si imparentò con l'imperatore Costanzo II quando la figlia lo sposò nel 353 circa.

Vedere Vulcacio Rufino e Flavio Eusebio (console 347)

Flavio Salia

Salia, che era un pio cristiano, fu magister equitum ("comandante della cavalleria") dell'imperatore Costante I dal 344 al 348, anno in cui esercitò anche il consolato.

Vedere Vulcacio Rufino e Flavio Salia

Gaio Ceionio Rufio Volusiano Lampadio

Mentre era pretore (probabilmente negli ultimi anni del regno di Costantino I, attorno al 337) organizzò dei giochi con distribuzione di beni alla plebe, causandone però la sommossa.

Vedere Vulcacio Rufino e Gaio Ceionio Rufio Volusiano Lampadio

Galla (moglie di Giulio Costanzo)

Galla era la sorella del console Nerazio Cereale e del prefetto del pretorio Vulcacio Rufino. Sposò Giulio Costanzo, figlio dell'imperatore Costanzo Cloro e fratellastro dell'imperatore Costantino I. Dalla loro unione nacque un figlio morto assieme al padre nelle purghe del 337, una figlia che sposò il cugino Costanzo II, e infine Costanzo Gallo, poi cesare d'Oriente, nato attorno al 325.

Vedere Vulcacio Rufino e Galla (moglie di Giulio Costanzo)

Illyricum

LIllirico (in latino: Illyricum) era un'antica provincia della Repubblica romana che all'inizio del periodo imperiale fu suddivisa nella regione augustea della Regio X Venetia et Histria (ad est del fiume AdigeLa Gallia Cisalpina corrispondeva ai territori della pianura padana compresi tra il fiume Adige e le Alpi piemontesi; ad est di quest'ultimo fiume iniziava l'Illirico ((p 1095)).), oltre alle due nuove province di Pannonia e Dalmazia, certamente in seguito alla rivolta dalmato-pannonica e probabilmente agli inizi del principato di Tiberio.

Vedere Vulcacio Rufino e Illyricum

Impero romano

LImpero romano fu lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questa voce si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicata con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto), al 395, quando, dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis.

Vedere Vulcacio Rufino e Impero romano

Lingua latina

Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano.

Vedere Vulcacio Rufino e Lingua latina

Magnenzio

Militare di origine barbarica, con la sua rivolta Magnenzio spezzò il dominio ininterrotto dei Costantinidi sulla pars Occidentis dell'impero, riuscendo a coagulare le forze sociali ostili al governo di Costante.

Vedere Vulcacio Rufino e Magnenzio

Marcellino (magister militum)

Marcellino divenne il magister militum dell'usurpatore Magnenzio quando questi si ribellò all'imperatore romano Costante I, uccidendolo, nel 350.

Vedere Vulcacio Rufino e Marcellino (magister militum)

Massimo (praefectus urbi)

Massimo era un membro dell'aristocrazia senatoriale romana. Fu forse lui il Massimo che fu inviato dall'usurpatore Magnenzio presso l'imperatore Costanzo II e Vetranione nel 350.

Vedere Vulcacio Rufino e Massimo (praefectus urbi)

Nerazio Cereale

Era fratello di Galla, moglie di Giulio Costanzo, e fratellastro di Vulcacio Rufino. Ebbe probabilmente un figlio di nome Nerazio Scopio.

Vedere Vulcacio Rufino e Nerazio Cereale

Numidia

Numidia è la denominazione, nell'antichità, di quella parte del Nordafrica compresa tra la Mauretania (all'incirca l'attuale Marocco) e i territori controllati da Cartagine (la zona dell'attuale Tunisia).

Vedere Vulcacio Rufino e Numidia

Pontefice massimo

Ritratto di Augusto ''capite velato'', da Ancona (Museo archeologico nazionale delle Marche) Il pontefice massimo (in latino: pontifex maximus) era una figura della religione romana, il massimo grado religioso al quale un romano poteva aspirare.

Vedere Vulcacio Rufino e Pontefice massimo

Prefetto del pretorio

Il prefetto del pretorio (ma più correttamente «prefetto al pretorio», dal latino: praefectus praetorio) fu una figura dell'amministrazione militare e civile dell'Impero romano.

Vedere Vulcacio Rufino e Prefetto del pretorio

Prefettura del pretorio d'Italia

La prefettura del pretorio d'Italia (e in greco Ὑπαρχία Πραιτωρίων Ἰταλίας, traslitterato in Hyparchía Praitoríōn Italías) o, più semplicemente, prefettura d'Italia era una delle grandi prefetture del pretorio nelle quali, a partire dalla riforma tetrarchica di Diocleziano, si articolò l'Impero romano.

Vedere Vulcacio Rufino e Prefettura del pretorio d'Italia

Quirinale (colle)

Il Colle Quirinale (in latino, Collis Quirinalis) è uno dei sette colli su cui venne fondata Roma. Con questo nome viene anche indicata la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana che ha sede nel palazzo omonimo.

Vedere Vulcacio Rufino e Quirinale (colle)

Ravenna

Ravenna (AFI: o; Ravèna in romagnolo) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. È la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie (superato solo da quello di Roma) e comprende nove lidi della riviera romagnola.

Vedere Vulcacio Rufino e Ravenna

Ulpio Limenio

A partire dal 347 fu prefetto del pretorio in Italia e Africa (questa prefettura venne creata nel 347 da Costante I distaccando l'Illirico) e praefectus urbi; con il consolato del 349 concentrò nelle proprie mani le tre cariche contemporaneamente, come mai accaduto prima.

Vedere Vulcacio Rufino e Ulpio Limenio

354

Anno di pubblicazione del Cronografo del 354.

Vedere Vulcacio Rufino e 354

Vedi anche

Morti nel 368

Prefetti del pretorio d'Illirico

Prefetti del pretorio d'Italia

Prefetti del pretorio delle Gallie

Volcacii