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29 relazioni: Arles, Claudio Mamertino, Comes, Console (storia romana), Consoli tardo imperiali romani, Consularis, Costanzo Gallo, Costanzo II, Dinastia costantiniana, Filippo (console 348), Flavio Eusebio (console 347), Flavio Salia, Gaio Ceionio Rufio Volusiano Lampadio, Galla (moglie di Giulio Costanzo), Illyricum, Impero romano, Lingua latina, Magnenzio, Marcellino (magister militum), Massimo (praefectus urbi), Nerazio Cereale, Numidia, Pontefice massimo, Prefetto del pretorio, Prefettura del pretorio d'Italia, Quirinale (colle), Ravenna, Ulpio Limenio, 354.
- Morti nel 368
- Prefetti del pretorio d'Illirico
- Prefetti del pretorio d'Italia
- Prefetti del pretorio delle Gallie
- Volcacii
Arles
Arles (in provenzale: Arle; in italiano storico: Arli) è una città francese di 52.510 abitanti (2011) situata nel dipartimento delle Bocche del Rodano (regione della Provenza-Alpi-Costa Azzurra).
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Claudio Mamertino
Mamertino era di origine gallica, o aveva comunque trascorso un lungo periodo in quell'area, in quanto nel suo panegirico si preoccupa dei destini della zona; anche l'uso della lingua latina per il panegirico rivolto al senato di Costantinopoli indica una origine nelle province occidentali.
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Comes
Il comes (dal latino, "compagno") era un grado dell'esercito e dell'amministrazione romana, almeno fin dai tempi dell'imperatore Traiano, Marco Aurelio e Lucio Vero (durante le guerre marcomanniche).
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Console (storia romana)
Nell'antica Roma i Consoli erano i due magistrati che, eletti ogni annoTito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 1., esercitavano collegialmente il massimo potere civile e militare ed erano quindi dotati di potestas e imperium.
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Consoli tardo imperiali romani
La lista dei consoli tardo imperiali romani dall'ascesa al trono di Diocleziano (nel 284) al 476 (caduta dell'Impero romano d'Occidente) e poi fino al 541, quale elenco successivo al precedente consoli alto imperiali romani.
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Consularis
Nell'Antica Roma Consularis era un titolo attribuito a quei senatori di rango consolare, cioè coloro che erano stati in precedenza consoli anche onorari.
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Costanzo Gallo
A causa del suo governo giudicato fallimentare e odioso, l'imperatore Costanzo II, suo cugino e cognato, ne ordinò l'arresto e l'esecuzione.
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Costanzo II
Nominato Cesare (imperatore subordinato a un Augusto) dal padre, assieme ai fratelli, alla morte di Costantino I assunse il potere nella parte orientale dell'Impero, lasciando gli altri fratelli a spartirsi l'Occidente.
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Dinastia costantiniana
La dinastia costantiniana o neo-flavia consiste in una serie di figure importanti che governarono l'Impero romano nella prima metà del IV secolo, dall'ascesa al trono di Diocleziano nel 284 alla morte di Giuliano nel 363.
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Filippo (console 348)
Moneta dell'imperatore Costanzo II. Filippo salì nella considerazione di Costanzo, sino a divenire prefetto del pretorio d'Oriente, forse per l'influenza degli eunuchi di Costanzo. Figlio di un fabbricante di salsicce, Filippo salì la scala sociale diventando un notarius.
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Flavio Eusebio (console 347)
Padre di Eusebio, Ipazio e di Eusebia, si imparentò con l'imperatore Costanzo II quando la figlia lo sposò nel 353 circa.
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Flavio Salia
Salia, che era un pio cristiano, fu magister equitum ("comandante della cavalleria") dell'imperatore Costante I dal 344 al 348, anno in cui esercitò anche il consolato.
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Gaio Ceionio Rufio Volusiano Lampadio
Mentre era pretore (probabilmente negli ultimi anni del regno di Costantino I, attorno al 337) organizzò dei giochi con distribuzione di beni alla plebe, causandone però la sommossa.
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Galla (moglie di Giulio Costanzo)
Galla era la sorella del console Nerazio Cereale e del prefetto del pretorio Vulcacio Rufino. Sposò Giulio Costanzo, figlio dell'imperatore Costanzo Cloro e fratellastro dell'imperatore Costantino I. Dalla loro unione nacque un figlio morto assieme al padre nelle purghe del 337, una figlia che sposò il cugino Costanzo II, e infine Costanzo Gallo, poi cesare d'Oriente, nato attorno al 325.
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Illyricum
LIllirico (in latino: Illyricum) era un'antica provincia della Repubblica romana che all'inizio del periodo imperiale fu suddivisa nella regione augustea della Regio X Venetia et Histria (ad est del fiume AdigeLa Gallia Cisalpina corrispondeva ai territori della pianura padana compresi tra il fiume Adige e le Alpi piemontesi; ad est di quest'ultimo fiume iniziava l'Illirico ((p 1095)).), oltre alle due nuove province di Pannonia e Dalmazia, certamente in seguito alla rivolta dalmato-pannonica e probabilmente agli inizi del principato di Tiberio.
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Impero romano
LImpero romano fu lo Stato romano consolidatosi nell'area euro-mediterranea tra il I secolo a.C. e il XV secolo; in questa voce si tratta il periodo che va dalla sua fondazione, generalmente indicata con il 27 a.C. (primo anno del principato di Augusto), al 395, quando, dopo la morte di Teodosio I, l'Impero fu suddiviso dal punto di vista amministrativo ma non politico in una pars occidentalis e in una pars orientalis.
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Lingua latina
Il latino è una lingua indoeuropea appartenente al gruppo delle lingue latino-falische. Veniva parlata nel Lazio (Lătĭum in latino) già agli inizi del I millennio a.C.; oggi rimane la lingua ufficiale soltanto di uno stato nel mondo: la Città del Vaticano.
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Magnenzio
Militare di origine barbarica, con la sua rivolta Magnenzio spezzò il dominio ininterrotto dei Costantinidi sulla pars Occidentis dell'impero, riuscendo a coagulare le forze sociali ostili al governo di Costante.
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Marcellino (magister militum)
Marcellino divenne il magister militum dell'usurpatore Magnenzio quando questi si ribellò all'imperatore romano Costante I, uccidendolo, nel 350.
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Massimo (praefectus urbi)
Massimo era un membro dell'aristocrazia senatoriale romana. Fu forse lui il Massimo che fu inviato dall'usurpatore Magnenzio presso l'imperatore Costanzo II e Vetranione nel 350.
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Nerazio Cereale
Era fratello di Galla, moglie di Giulio Costanzo, e fratellastro di Vulcacio Rufino. Ebbe probabilmente un figlio di nome Nerazio Scopio.
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Numidia
Numidia è la denominazione, nell'antichità, di quella parte del Nordafrica compresa tra la Mauretania (all'incirca l'attuale Marocco) e i territori controllati da Cartagine (la zona dell'attuale Tunisia).
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Pontefice massimo
Ritratto di Augusto ''capite velato'', da Ancona (Museo archeologico nazionale delle Marche) Il pontefice massimo (in latino: pontifex maximus) era una figura della religione romana, il massimo grado religioso al quale un romano poteva aspirare.
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Prefetto del pretorio
Il prefetto del pretorio (ma più correttamente «prefetto al pretorio», dal latino: praefectus praetorio) fu una figura dell'amministrazione militare e civile dell'Impero romano.
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Prefettura del pretorio d'Italia
La prefettura del pretorio d'Italia (e in greco Ὑπαρχία Πραιτωρίων Ἰταλίας, traslitterato in Hyparchía Praitoríōn Italías) o, più semplicemente, prefettura d'Italia era una delle grandi prefetture del pretorio nelle quali, a partire dalla riforma tetrarchica di Diocleziano, si articolò l'Impero romano.
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Quirinale (colle)
Il Colle Quirinale (in latino, Collis Quirinalis) è uno dei sette colli su cui venne fondata Roma. Con questo nome viene anche indicata la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica Italiana che ha sede nel palazzo omonimo.
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Ravenna
Ravenna (AFI: o; Ravèna in romagnolo) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Emilia-Romagna. È la città più grande e storicamente più importante della Romagna; il suo territorio comunale è il secondo in Italia per superficie (superato solo da quello di Roma) e comprende nove lidi della riviera romagnola.
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Ulpio Limenio
A partire dal 347 fu prefetto del pretorio in Italia e Africa (questa prefettura venne creata nel 347 da Costante I distaccando l'Illirico) e praefectus urbi; con il consolato del 349 concentrò nelle proprie mani le tre cariche contemporaneamente, come mai accaduto prima.
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354
Anno di pubblicazione del Cronografo del 354.
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Vedi anche
Morti nel 368
- Materniano di Reims
- Viticabio
- Vulcacio Rufino
Prefetti del pretorio d'Illirico
- Antemio Isidoro
- Claudio Mamertino
- Flavio Eutichiano
- Florenzio (console 361)
- Florenzio (console 429)
- Gessio
- Giovanni (console 467)
- Giunio Quarto Palladio
- Ipazio (console 359)
- Lolliano Mavorzio
- Quinto Clodio Ermogeniano Olibrio
- Sesto Claudio Petronio Probo
- Vettio Agorio Pretestato
- Vulcacio Rufino
Prefetti del pretorio d'Italia
- Albino (console 493)
- Ambrogio Teodosio Macrobio
- Anicio Acilio Glabrione Fausto
- Anicio Auchenio Basso (console 431)
- Anicio Probo Fausto
- Atanasio (prefetto del pretorio)
- Cassiodoro
- Cecina Decio Aginazio Albino (console 444)
- Cecina Decio Basilio
- Cecina Decio Massimo Basilio
- Cecina Mavorzio Basilio Decio
- Celio Aconio Probiano
- Claudio Antonio
- Claudio Mamertino
- Fabio Aconio Catullino Filomazio
- Flavio Afranio Siagrio
- Flavio Tauro (console 361)
- Giunio Annio Basso
- Giunio Quarto Palladio
- Ipazio (console 359)
- Manlio Boezio
- Manlio Teodoro
- Neoterio
- Nonio Attico Massimo
- Paterio (console 443)
- Petronio Massimo
- Pietro Marcellino Felice Liberio
- Rufio Magno Fausto Avieno
- Sesto Claudio Petronio Probo
- Ulpio Limenio
- Vettio Agorio Pretestato
- Virio Nicomaco Flaviano
- Vulcacio Rufino
Prefetti del pretorio delle Gallie
- Agricola (console 421)
- Arvando
- Avito
- Cecina Decio Aginazio Albino (console 444)
- Claudio Antonio
- Claudio Postumo Dardano
- Decimio Rustico
- Decimo Magno Ausonio
- Euodio
- Flavio Sallustio
- Florenzio (console 361)
- Magno (console 460)
- Manlio Teodoro
- Massimino (prefetto dell'annona)
- Neoterio
- Pietro Marcellino Felice Liberio
- Prisco Valeriano
- Sesto Claudio Petronio Probo
- Siburio
- Tonanzio Ferreolo
- Vulcacio Rufino
Volcacii
- Lucio Volcacio Tullo (console 33 a.C.)
- Lucio Volcacio Tullo (console 66 a.C.)
- Volcacio Sedigito
- Vulcacio Rufino