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Wabi-cha

Indice Wabi-cha

Il Wabi-cha (侘茶) è lo stile della Cerimonia del tè giapponese praticata secondo gli insegnamenti dei monaci buddhisti ''zen'' Murata Shukō (村田珠光, 1423-1502), Takeno Jōō (武野紹鴎, 1502-1555), e Sen no Rikyū (千利休, 1522-1591).

28 relazioni: Běnjué, Buddhismo giapponese, Buddhismo Zen, Cha no yu, Chashitsu, Dharma, Diamante, Furuta Oribe, Kanazawa, Kenroku-en, Kumārajīva, Lingua cinese, Lingua giapponese, Lingua sanscrita, Monaco buddhista, Murata Jukō, Nāgārjuna, Sen no Rikyū, Shìjīnglùnbù, Shōgun, Sutra del Loto, Sutra del Loto: III capitolo, Taishō Shinshū Daizōkyō, Takeno Jōō, Toyotomi Hideyoshi, Upāya, Vajra, Wabi-sabi.

Běnjué

Běnjué (本覺, in giapponese: hongaku; in coreano: 본각, pon’gak, bongak; in vietnamita: bản giác; lett. "illuminazione originaria", tradotto anche come "illuminazione intrinseca", o "illuminazione inerente") è una dottrina propria del buddhismo Mahāyāna cinese, sintetizzata in particolar modo nel Dàshèngqǐxìnlùn (大乘起信論, "Risveglio della fede di Mahāyāna", dove intenderebbe rendere un ricostruito sanscrito *Mahāyānaśraddhotpādaśāstra; testo apocrifo attribuito ad Aśvaghoṣa le cui presunte prime traduzioni risalgono al VI secolo e presente ai T.D. 1666 e 1667 nelle rispettive traduzioni di Paramārtha e Śikṣānanda), la quale ha subito un suo ulteriore sviluppo all'interno del buddhismo giapponese, dove viene indicata con la pronuncia in quella lingua dei caratteri 本覺 quindi come hongaku.

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Buddhismo giapponese

Il Buddhismo giapponese merita particolare attenzione nella storia della religione buddhista poiché costituito in buona parte dalla continuazione o dall'evoluzione delle antiche scuole del Buddhismo cinese, alcune oggi estinte nel paese d'origine, introdotte nell'arcipelago nipponico in epoche diverse.

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Buddhismo Zen

Con il termine Zen (禅) ci si riferisce a un insieme di scuole buddhiste giapponesi che derivano per dottrine e lignaggi dalle scuole cinesi del Buddhismo Chán a loro volta fondate, secondo la tradizione, dal leggendario monaco indiano Bodhidharma.

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Cha no yu

Il Cha no yu (茶の湯, "acqua calda per il tè"), conosciuto in Occidente anche come Cerimonia del tè, è un rito sociale e spirituale praticato in Giappone, indicato anche come Chadō o Sadō, (茶道, "via del tè").

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Chashitsu

Chashitsu (茶室) è un termine giapponese che indica un luogo o un edificio dedicato al consumo del tè secondo la tradizionale cerimonia del tè (Cha no yu, 茶の湯).

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Dharma

Dharma (in devanāgarī: "धर्म") è un termine sanscrito che presso le religioni dell'Asia meridionale riveste numerosi significati.

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Diamante

Il diamante è una delle tante forme allotropiche in cui può presentarsi il carbonio; in particolare il diamante è costituito da un reticolo cristallino di atomi di carbonio disposti secondo una struttura tetraedrica.

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Furuta Oribe

Nato, dopo aver servito come soldato divenne un daimyo di Oda Nobunaga, cui fu data la responsabilità del castello Fushimi, a Kyōto.

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Kanazawa

è una città giapponese della prefettura di Ishikawa.

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Kenroku-en

Il è un antico giardino privato nella città di Kanazawa, prefettura di Ishikawa, Giappone.

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Kumārajīva

La sua vita è nota grazie alla Biografia di monaci eminenti (cin. Gāosēngzhuàn, 高僧傳, giapp. Kōsō den, T.D. 2059, 50.330a-333a), composto in 14 fascicoli da Huìjiǎo (慧皎, 497-554) nel 519; al Chūsānzàngjìjí (出三藏記集, Raccolta di note relative alla traduzione del Tripitaka, giapp. Shutsu sanzō kishū, T.D. 2145, 55.100a-102b) opera composta da Sēngyòu (僧祐, 445-518) nel 515; e grazie allElogio postumo del maestro del Dharma Kumarajiiva (riportato nel Guǎnghóngmíngjí, 廣弘明集, giapp. Kō gumyō shū, T.D. 2128, 54.908c24) redatto dal suo discepolo diretto Sēngzhào (僧肇, 374-414).

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Lingua cinese

La lingua cinese è una vasta e variegata famiglia linguistica composta da centinaia di varianti linguistiche distinte e spesso non mutuamente intelligibili, facente parte della famiglia delle lingue sino-tibetane evolutesi a partire dal III secolo a.C. nell'area geografica grossomodo corrispondente alla Cina continentale.

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Lingua giapponese

La è una lingua parlata in Giappone e in numerose aree di immigrazione giapponese.

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Lingua sanscrita

La lingua sanscrita (anche sanscrito da saṃskṛtam, संस्कृतम् in devanagari) è una lingua ufficiale dell'India appartenente alla famiglia delle lingue indoeuropee.

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Monaco buddhista

Un monaco buddhista in Sri Lanka. Monache che recitano dei sutra in un tempio nella provincia di Anhui in Cina. Il monaco buddhista (sanscrito bhikṣu, pāli bhikkhu, cinese 比丘 pinyin bǐqiū Wade-Giles pi-ch'iu, giapponese biku, tibetano dge slong pha, coreano 비구 pigu, vietnamita tỷ khưu, thai ภิกษุ bhikkhu) e la monaca buddhista (sanscrito bhikṣuṇī, pāli bhikkhunī cinese 比丘尼 pinyin bǐqiūní Wade-Giles pi-ch'iu-ni, giapponese bikuni, tibetano dge slong ma, coreano 비구니 piguni, vietnamita tỷ khưu ni, thai ภิกษุณี bhikkhuni) è colui o colei che, compiuti i venti anni di età, conferma l'ordinazione dopo un periodo di noviziato (sanscrito śrāmaṇera, pāli sāṃanera).

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Murata Jukō

Nacque a Nara; alcune fonti riferiscono che suo padre fosse un suonatore di biwa,Morgan Pitelka (16 October 2013).

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Nāgārjuna

Le notizie sulla vita di Nāgārjuna sono piuttosto frammentarie e confuse.

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Sen no Rikyū

Sen no Rikyū nacque a Sakai, cosmopolita città portuale di mercanti, ubicata vicino a Ōsaka.

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Shìjīnglùnbù

Lo Shìjīnglùnbù (釋經論部) (T.D. vol. 25-26, sezione dal n. 1505 al n. 1535) è la sezione del Canone buddhista cinese che contiene gli Upadeśa (cin. Shìjīng), commentari e sintesi dei vinaya e i śāstra (cin. lùn) commentari mahāyāna alla sezione degli Āhánbù e dei Bōrěbù.

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Shōgun

era un titolo ereditario conferito ai dittatori militari che governarono il Giappone tra il 1192 ed il 1868.

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Sutra del Loto

Il Sutra del Loto, o meglio Sutra del Loto della Buona Dottrina (Saddharmapuṇḍarīkasūtra), è uno dei testi più importanti nell'enorme corpus della letteratura del Buddhismo Mahāyāna contenuto nel Canone cinese (sezione del Fǎhuābù) e nel Canone tibetano (sezione mDo-sde del Kanjur).

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Sutra del Loto: III capitolo

Nel terzo capitolo, Śāriputra gioisce della notizia che anche gli śrāvaka come lui potranno ottenere la "liberazione" ultima, la buddhità.

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Taishō Shinshū Daizōkyō

Il Taishō Shinshū Daizōkyō (大正新修大藏經, "Nuova edizione del canone buddhista nell'Era Taishō") è l'edizione moderna giapponese del Canone buddhista cinese, curata da Takakusu Junjirō (高楠順次郎, 1866–1945) e Watanabe Kaigyoku (渡辺海旭, 1872–1933).

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Takeno Jōō

La sua figura è rilevante nella storia della cultura giapponese perché, in quanto allievo di Murata Jukō, fu uno dei primi e più importanti codificatori dello stile del tè wabi-cha, e maestro di Sen no Rikyū.

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Toyotomi Hideyoshi

Fu un famoso samurai e daimyō del periodo Sengoku, fondatore del Clan Toyotomi.

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Upāya

Upāya è un sostantivo maschile sanscrito con cui si indicano i "mezzi o espedienti atti a raggiungere uno scopo".

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Vajra

Vajra è un termine sanscrito che significa sia fulmine sia diamante oltre che un oggetto simbolico che lo rappresenta nell'Induismo e nel Buddhismo tibetano, soprattutto nei rituali tantrici.

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Wabi-sabi

costituisce una visione del mondo giapponese, o estetica, fondata sull'accoglimento della transitorietà delle cose.

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