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Publio Licinio Crasso

Indice Publio Licinio Crasso

Nacque attorno all'86 a.C. dalla nobile famiglia dei Licinii e militò sotto Gaio Giulio Cesare nei primi tre anni delle campagne militari che portarono alla conquista della Gallia.

Indice

  1. 58 relazioni: Ala (esercito romano), Aquitania, Ariovisto, Augure, Aulerci, Ausci, Battaglia di Carre, Bellovaci, Bigerrioni, Brindisi, Brutus (Cicerone), Carre (città antica), Cassio Dione, Cocosati, Commentarii de bello Gallico, Conquista della Gallia, Console (storia romana), Coriosoliti, Cornelia Metella, Denario, Elusati, Esercito romano, Esuvi, Floro, Gaio Giulio Cesare, Gallia, Garonni, Gati, Gens Licinia, Germani, Gneo Pompeo Magno, Guerra civile romana (49-45 a.C.), Legio VII Claudia, Marco Licinio Crasso, Marco Licinio Crasso (questore), Marco Tullio Cicerone, Moneta, Oratoria, Osismi, Ottimati, Parti, Plutarco, Prefetto (storia romana), Primo triumvirato, Quinto Cecilio Metello Pio Scipione Nasica, Redoni, Repubblica romana, Roma, Roma (città antica), Siria (provincia romana), ... Espandi índice (8 più) »

  2. Morti nel 53 a.C.
  3. Tresviri monetales

Ala (esercito romano)

Il termine ala impiegato nell'esercito romano ebbe almeno tre differenti significati tattici nel corso della storia romana. Nella sua accezione tattica generale il termine ala rappresentava i fianchi di uno schieramento (ala dextra e ala sinixtra), prima della battaglia.

Vedere Publio Licinio Crasso e Ala (esercito romano)

Aquitania

L'Aquitania (in francese Aquitaine, in occitano Aquitània, in basco Akitania) è una regione storica ed ex regione amministrativa della Francia.

Vedere Publio Licinio Crasso e Aquitania

Ariovisto

Fu a capo di una coalizione di popoli germanici che invase la Gallia nel I secolo a.C. e che fu sconfitta da Gaio Giulio Cesare nel 58 a.C. ai piedi dei Vosgi.

Vedere Publio Licinio Crasso e Ariovisto

Augure

Làugure (dal latino augur, all'accusativo augurem) era un sacerdote dell'antica Roma che aveva il compito di interpretare la volontà degli dèi osservando il volo degli uccelli, a partire dalla loro tipologia, dalla direzione del loro volo, dal fatto che volassero da soli o in gruppo e dal tipo di versi che emettevano.

Vedere Publio Licinio Crasso e Augure

Aulerci

Aulerci è un nome generico dato ad alcune tribù e popoli celtici della Gallia. Giulio Cesare nomina nel II libro del De bello Gallico gli aulerci insieme ai veneti e altre tribù marittime, mentre nel VII libro enumera tra i clienti degli Edui gli Aulerci Brannovici e Blannovi, anche se il nome di quest'ultima tribù non appare genuino dato che in questo capitolo i nomi sono corrotti.

Vedere Publio Licinio Crasso e Aulerci

Ausci

Gli Ausci (Auscii in latino) furono un popolo gallico dell'Aquitania, caduto sotto il dominio romano nel 55 a.C.. Abitò la fiorente città di Elimberrum o Eliberris, ribattezzata in età imperiale Augusta Auscorum, l'odierna ed eponima Auch.

Vedere Publio Licinio Crasso e Ausci

Battaglia di Carre

La battaglia di Carre fu combattuta il 9 giugno dell'anno 53 a.C. presso la città di Carre (oggi Harran, Turchia) tra l'esercito della Repubblica romana comandato dal generale romano Marco Licinio Crasso e l'esercito partico al comando dellEran Spahbod Surena.

Vedere Publio Licinio Crasso e Battaglia di Carre

Bellovaci

I Bellovaci erano una delle più potenti e numerose tribù della Gallia Belgica nord-orientale conquistata da Gaio Giulio Cesare nel 57 a.C. Il loro nome sopravvive nella Francia odierna nella città di Beauvais (circa 77,6 km a nord di Parigi), la romana Caesaromagus.

Vedere Publio Licinio Crasso e Bellovaci

Bigerrioni

I Bigerrioni (o Bigerri) erano un popolo gallico dell'Aquitania che ha dato il proprio nome all'area geografica della Bigorre. Essi possedevano la piazzaforte di Castrum Bigorra (Saint-Lézer) poi soppiantata dalla Civitas Turba o Tarba (Tarbes).

Vedere Publio Licinio Crasso e Bigerrioni

Brindisi

Brindisi (AFI:; Brinnisi in dialetto brindisino) è un comune italiano di abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Puglia. Centro tra i più popolosi del Salento, la città riveste un importante ruolo commerciale e culturale, dovuto alla sua fortunata posizione sul mare Adriatico.

Vedere Publio Licinio Crasso e Brindisi

Brutus (Cicerone)

Il Brutus (in italiano Bruto, dal nome del dedicatario) è un dialogo platonico di Cicerone sull'oratoria romana, scritto nel 46 a.C. Il libro vede come protagonisti lo stesso Cicerone, l'amico Attico e appunto Bruto.

Vedere Publio Licinio Crasso e Brutus (Cicerone)

Carre (città antica)

Carre (latino: Carrhae) è un'antica città della Mesopotamia settentrionale corrispondente all'odierna Harran, in Turchia. La città, già Ḫarrānu per gli Assiri, poi Carrhae per i Romani, venne identificata come Ḥarrān (حرّان) a seguito della conquista araba nel VII secolo.

Vedere Publio Licinio Crasso e Carre (città antica)

Cassio Dione

Figlio di Cassio Aproniano, un senatore romano della famiglia dei Cassii, nacque a Nicea in Bitinia. Stando a fonti epigrafiche, il suo praenomen sarebbe stato Lucius.

Vedere Publio Licinio Crasso e Cassio Dione

Cocosati

I Cocosati erano un popolo celtico dell'Aquitania, stanziato nel territorio ad ovest del dipartimento delle Landes. Il soprannome di Cocosates sexsignani (Cocosati dai sette stendardi) indicava che essi federavano sei tribù.

Vedere Publio Licinio Crasso e Cocosati

Commentarii de bello Gallico

Il Commentarii de bello Gallico (in italiano Commentari sulla guerra gallica) anche noto semplicemente come il De bello Gallico (in italiano "La guerra gallica"), è lo scritto più conosciuto di Gaio Giulio Cesare, generale, politico e scrittore romano del I secolo a.C. In origine, era probabilmente intitolato C.

Vedere Publio Licinio Crasso e Commentarii de bello Gallico

Conquista della Gallia

Con l'espressione conquista della Gallia si indica la campagna di sottomissione dei popoli delle regioni che oggi formano l'attuale Francia (ad esclusione della parte meridionale, ovvero della Gallia Narbonense, già sotto il dominio romano dal 121 a.C.), il Belgio, il Lussemburgo e parte di Svizzera, Paesi Bassi e Germania, portata a termine da Gaio Giulio Cesare dal 58 al 51/50 a.C.

Vedere Publio Licinio Crasso e Conquista della Gallia

Console (storia romana)

Nell'antica Roma i Consoli erano i due magistrati che, eletti ogni annoTito Livio, Ab Urbe condita libri, II, 1., esercitavano collegialmente il massimo potere civile e militare ed erano quindi dotati di potestas e imperium.

Vedere Publio Licinio Crasso e Console (storia romana)

Coriosoliti

La Gallia al tempo della conquista di Gaio Giulio Cesare. I Coriosoliti furono un popolo celtico della Gallia che erano stanziati lungo la costa a ovest della penisola di Cotentin, nel dipartimento di Côtes-du-Nord.

Vedere Publio Licinio Crasso e Coriosoliti

Cornelia Metella

Cornelia Metella nacque a Roma nel 73 a.C., figlia di Quinto Cecilio Metello Pio Scipione Nasica, nato nella gens Cornelia, e di sua moglie Emilia Lepida.

Vedere Publio Licinio Crasso e Cornelia Metella

Denario

Il denario (denarius) o denaro era una piccola moneta d'argento del sistema monetario dell'antica Roma. La parola viene da deni (il decimo di una serie), la stessa radice dell'inglese ten e del tedesco zehn.

Vedere Publio Licinio Crasso e Denario

Elusati

Gli Elusati furono un popolo gallico dell'Aquitania che abitò la capitale della Novempopulania, la città di Elusa, l'attuale Eauze. Éauze conservò il suo ruolo di metropoli fino all'VIII secolo, prima di cedere il posto a Auch.

Vedere Publio Licinio Crasso e Elusati

Esercito romano

Lesercito romano (militia o exercitus in lingua latina) fu l'insieme delle forze militari terrestri e di mare che servirono l'antica Roma nella serie di campagne militari che caratterizzarono la sua espansione, dall'epoca dei sette re alla Repubblica romana e all'epoca imperiale, fino al definitivo declino occidentale.

Vedere Publio Licinio Crasso e Esercito romano

Esuvi

La Gallia al tempo della conquista di Gaio Giulio Cesare. Gli Esuvi erano un popolo celtico della Gallia che è vissuto sulla costa della Normandia settentrionale e nell'interno fino alla regione di Sees.

Vedere Publio Licinio Crasso e Esuvi

Floro

Sotto il nome di Floro (in latino Florus) ci sono giunti diversi testi della letteratura latina imperiale. Gli studiosi oggi ritengono che i diversi Florus possano identificarsi nella medesima persona.

Vedere Publio Licinio Crasso e Floro

Gaio Giulio Cesare

Ebbe un ruolo fondamentale nella transizione del sistema di governo dalla forma repubblicana a quella imperiale. Fu dittatore (dictator) di Roma alla fine del 49 a.C., nel 47 a.C., nel 46 a.C. con carica decennale e dal 44 a.C. come dittatore perpetuo, e per questo ritenuto da Svetonio il primo dei dodici Cesari, in seguito sinonimo di imperatore romano.

Vedere Publio Licinio Crasso e Gaio Giulio Cesare

Gallia

La Gallia (o Gallia transalpinaAtlante Storico De Agostini, Novara 1979, p.26.) era, secondo la nomenclatura geografica dell'età antica, la terra dei Galli, termine che identificava, nel lessico latino, un ampio insieme di popolazioni celtiche continentali.

Vedere Publio Licinio Crasso e Gallia

Garonni

I Garonni (Garumni in latino) erano un popolo dell'Aquitania, la cui localizzazione è assai incerta. Erano probabilmente stanziati nella Val d'Aran (con centro a Salardunum Salardù), e, secondo Raymond Lizop, nell'alta valle della Garonna.

Vedere Publio Licinio Crasso e Garonni

Gati

I Gati furono una popolazione dell'Aquitania, la cui esatta localizzazione è sconosciuta. Durante la campagna gallica di Cesare, si arresero alle manovre di Publio Licinio Crasso intese a sottomettere l'Aquitania.

Vedere Publio Licinio Crasso e Gati

Gens Licinia

La Gens Licinia, o Licinii, è stata una famosa gens plebea dell'Antica Roma. Un membro della gens Licinia fu Gaio Licinio Stolone, che aiutò le gentes di origine plebea a ottenere il diritto di poter concorrere per il ruolo di console.

Vedere Publio Licinio Crasso e Gens Licinia

Germani

Il termine Germani (chiamati anche Teutoni o, per sineddoche, Goti) indica un insieme di popoli parlanti lingue germaniche, nati dalla fusione fra gruppi etnici di origine indoeuropea e gruppi etnici autoctoni di origine paleo-mesolitica e neolitica nella loro patria originaria (Scandinavia meridionale, Jutland, odierna Germania settentrionale), che, dopo essersi cristallizzati in un'unica compagine, a partire dai primi secoli del I millennio si diffusero fino a occupare un'ampia area dell'Europa centro-settentrionale, dalla Scandinavia all'alto corso del Danubio e dal Reno alla Vistola.

Vedere Publio Licinio Crasso e Germani

Gneo Pompeo Magno

Abile generale e condottiero sagace ed esperto, Pompeo, originario del Piceno e figlio di Gneo Pompeo Strabone, divenne famoso fin dalla giovane età per una serie di brillanti vittorie durante la guerra civile dell'83-82 a.C. divenendo il principale luogotenente di Lucio Cornelio Silla.

Vedere Publio Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno

Guerra civile romana (49-45 a.C.)

La guerra civile romana del 49 - 45 a.C., più nota come guerra civile tra Cesare e Pompeo, consistette in una serie di scontri politici e militari fra Gaio Giulio Cesare e i suoi sostenitori contro la fazione tradizionalista e conservatrice del Senato romano (Optimates), capeggiata da Gneo Pompeo Magno, Marco Porcio Catone Uticense e Quinto Cecilio Metello Pio Scipione Nasica.

Vedere Publio Licinio Crasso e Guerra civile romana (49-45 a.C.)

Legio VII Claudia

La VII legio Paterna Claudia Pia Fidelis ("paterna" nel senso che deriverebbe dalla legio VII del padre adottivo di Ottaviano, Gaio Giulio Cesare; "fedele e leale") fu riformata da Augusto dopo la battaglia di Azio del 31 a.C., ed esistette almeno fino alla fine del IV secolo, quando svolgeva compiti di pattuglia nel medio corso del Danubio.

Vedere Publio Licinio Crasso e Legio VII Claudia

Marco Licinio Crasso

Principale repressore della rivolta di Spartaco, nel 60 a.C. diede vita a un accordo passato alla storia con il nome di primo triumvirato, un'alleanza di carattere politico ed economico stretta con Gneo Pompeo Magno e Gaio Giulio Cesare.

Vedere Publio Licinio Crasso e Marco Licinio Crasso

Marco Licinio Crasso (questore)

Figlio maggiore del triumviro Marco Licinio Crasso, servì sotto Gaio Giulio Cesare nel corso delle campagne di conquista della Gallia (anche il fratello minore, Publio Licinio, fu un valente protagonista della guerra gallica).

Vedere Publio Licinio Crasso e Marco Licinio Crasso (questore)

Marco Tullio Cicerone

Esponente di un'agiata famiglia dell'ordine equestre, fu una delle figure più rilevanti dell'antichità romana. La sua vastissima produzione letteraria, dalle orazioni politiche agli scritti di filosofia e retorica, oltre a offrire un prezioso ritratto della società romana negli ultimi travagliati anni della repubblica, rimase come esempio per tutti gli autori del I secolo a.C.

Vedere Publio Licinio Crasso e Marco Tullio Cicerone

Moneta

Per moneta in senso generale si intende tutto quello che viene utilizzato come mezzo di pagamento e intermediario degli scambi e che svolge le funzioni di.

Vedere Publio Licinio Crasso e Moneta

Oratoria

Loratoria è l'arte del parlare in pubblico. Viene spesso confusa con la retorica, cioè l'arte del parlare e del persuadere con le parole. In questi termini, l'oratoria appare avere un ambito di utilizzo più ristretto, dato che la retorica ha trovato applicazione anche nella scrittura e ha assunto una fisionomia sfumata, misurandosi in questa veste con altre discipline come linguistica, logica, filosofia del diritto e critica letteraria.

Vedere Publio Licinio Crasso e Oratoria

Osismi

Gli Osismi (in latino Osismii) furono una tribù gallica facente parte dei popoli celti armoricani.

Vedere Publio Licinio Crasso e Osismi

Ottimati

Gli Ottimati (cioè i migliori) erano i componenti della fazione aristocratica conservatrice della tarda Repubblica romana.

Vedere Publio Licinio Crasso e Ottimati

Parti

I Parti furono una antica popolazione iranica, forse di origine nomade. Nel III secolo a.C. si stanziarono nell'altopiano iranico, in una regione (poi detta Partia) posta tra la catena degli Elburz, il fiume Amu Darya, il Mar Caspio e il deserto centrale (Dasht-e Kavir).

Vedere Publio Licinio Crasso e Parti

Plutarco

Studiò ad Atene e fu fortemente influenzato dalla filosofia di Platone. La sua opera più famosa è costituita dalle Vite parallele, biografie dei più famosi personaggi della classicità greco-romana, oltre ai Moralia, opera di carattere etico e scientifico, influenzata anche dal fatto che nell'ultima parte della sua vita fu sacerdote al Santuario di Delfi.

Vedere Publio Licinio Crasso e Plutarco

Prefetto (storia romana)

Il prefetto (dal latino praefectus e praeficere, cioè stare davanti) era un ufficiale sia della Repubblica romana sia della Roma imperiale. Coloro che ricoprirono questa carica operarono sia in ambito militare che civile e furono di rango variabile, ma solitamente appartenenti all'ordine equestre.

Vedere Publio Licinio Crasso e Prefetto (storia romana)

Primo triumvirato

Il cosiddetto primo triumvirato fu un'alleanza politica stipulata tra Gaio Giulio Cesare, Marco Licinio Crasso e Gneo Pompeo Magno nel 60 a.C. Al contrario del secondo triumvirato, il primo triumvirato fu caratterizzato da un accordo strettamente privato e non ebbe valore ufficiale – il suo potere nello Stato romano derivò dall'influenza personale dei triumviri nella politica della Repubblica – e fu di fatto mantenuto segreto per un certo periodo di tempo come parte del progetto politico dei triumviri stessi.

Vedere Publio Licinio Crasso e Primo triumvirato

Quinto Cecilio Metello Pio Scipione Nasica

Figlio di P. C. Scipione Nasica (pretore del 93 a.C.), venne adottato da Quinto Cecilio Metello Pio, mutando pertanto il nome Publio Cornelio Scipione Nasica in Quinto Cecilio Metello Pio Scipione Nasica.

Vedere Publio Licinio Crasso e Quinto Cecilio Metello Pio Scipione Nasica

Redoni

I RedoniCesare, De bello gallico, II, 34; VII, 75; trad. it. di Carlo Carena, Mondadori, Milano 1987., o RiedoniCommentarii de bello Gallico, Pasquale Tortorella, 2017, ISBN 978-88-926-9271-8 (in latino Redones o Riedones), furono un popolo gallico della regione armoricana.

Vedere Publio Licinio Crasso e Redoni

Repubblica romana

La Repubblica romana (in latino: Res publica Romana) fu il sistema di governo della città di Roma nel periodo compreso tra il 509 a.C. e il 27 a.C., quando l'Urbe fu governata da un'oligarchia repubblicana.

Vedere Publio Licinio Crasso e Repubblica romana

Roma

Roma (AFI) è la capitale dell’Italia. È il capoluogo dell'omonima città metropolitana e della regione Lazio. Il comune di Roma è dotato di un ordinamento amministrativo speciale, denominato Roma Capitale e disciplinato dalla legge dello Stato.

Vedere Publio Licinio Crasso e Roma

Roma (città antica)

Roma in età antica fu un centro egemone, politicamente e culturalmente, che si sviluppò lungo il fiume Tevere nell'antico Latium vetus, Strabone, Geografia, V, 3,7.

Vedere Publio Licinio Crasso e Roma (città antica)

Siria (provincia romana)

La Siria era una provincia romana, corrispondente grosso modo agli attuali Siria e Libano. La capitale provinciale era Antiochia, oggi in territorio turco.

Vedere Publio Licinio Crasso e Siria (provincia romana)

Surena

I Surena erano una delle più potenti famiglie dell'impero partico.

Vedere Publio Licinio Crasso e Surena

Tarbelli

I Tarbelli erano un popolo aquitano che occupava il Paese basco settentrionale e la Chalosse, un territorio della Guascogna, nel dipartimento francese delle Landes.

Vedere Publio Licinio Crasso e Tarbelli

Tarusati

I Tarusati furono un popolo gallico dell'Aquitania, citato da Giulio Cesare e Plinio il Vecchio. Li si identifica generalmente con gli Aturensi (una denominazione che s'impose a partire dal IV secolo. Abitavano l'attuale Tursan nel dipartimento delle Landes e avevano quale città principale Atura (Aire-sur-l'Adour).

Vedere Publio Licinio Crasso e Tarusati

Tresviri monetales

Nell'antica Roma i tresviri monetales (o triumviri monetales, al singolare triumvir monetalis) erano dei magistrati monetari con compiti esecutivi che sovraintendevano, nei riguardi dello Stato, al funzionamento e al controllo della zecca e alla regolarità delle emissioni monetarie, di cui dovevano controllare il peso e la lega.

Vedere Publio Licinio Crasso e Tresviri monetales

Unelli

Gli Unelli erano una delle tribù galliche che durante la conquista della Gallia da parte di Giulio Cesare, nel 58-51 a.C., erano stanziate nella regione armoricana della Gallia comata sulla penisola del Cotentin, il nord dell'attuale dipartimento del Manica.

Vedere Publio Licinio Crasso e Unelli

Vasati

I Vasati erano un popolo dell'Aquitania novempopulana. Diedero il loro nome alla città di Bazas e alla sua regione, il Bazadais (sud-est della Gironda).

Vedere Publio Licinio Crasso e Vasati

Veneti (Celti)

La popolazione celtica dei Veneti abitava la zona del Morbihan, in Bretagna (all'epoca parte della Gallia). La loro città più famosa (probabilmente la loro capitale) era Darioritum (oggi nota come Vannes), menzionata nella Geografia di Tolomeo.

Vedere Publio Licinio Crasso e Veneti (Celti)

58 a.C.

Repubblica romana.

Vedere Publio Licinio Crasso e 58 a.C.

Vedi anche

Morti nel 53 a.C.

Tresviri monetales

, Surena, Tarbelli, Tarusati, Tresviri monetales, Unelli, Vasati, Veneti (Celti), 58 a.C..